I bonus a fondo perduto per le categorie economiche colpite dal Coronavirus sono legge. Infatti il provvedimento “Primi interventi di sostegno finanziario per contrastare l’emergenza da Covid-19”, che stanzia 153 milioni (116 per le attività commerciali e 37 per il personale sanitario) è stato approvato in sede legislativa nella seduta odierna della prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.
Nelle dichiarazioni di voto Alberto Preioni (Lega) ha ricordato che il provvedimento interessa 55 mila imprese che “vengono supportate con oltre 100 milioni, mentre altri 700 arriveranno con il Ddl ‘Riparti Piemonte’. Finalmente il territorio riceverà interventi diretti, concreti e veloci”.
Per il Pd, Raffaele Gallo ha lamentato il ritardo del provvedimento, arrivato al terzo mese di emergenza Covid 19. “Un testo che è nato male – ha aggiunto Gallo – e molte attività rimarranno fuori. Comunque non ostacoliamo l’iter del provvedimento che abbiamo cercato di migliorare con le nostre proposte emendative”
Il provvedimento è il frutto di “una selezione senza criterio che le opposizioni hanno cercato di integrare per quanto possibile” ha affermato Sarah Disabato (M5s). Secondo l’esponente pentastellata, le categorie escluse sono moltissime.
Soddisfatto Paolo Bongioanni (Fdi) perché, “dopo giorni febbrili di lavoro, abbiamo dato una risposta forte alle categorie con una iniezione di liquidità, superando la burocrazia eccessiva”.
Per il gruppo Fi ha svolto la dichiarazione di voto Alessandra Biletta, che si è dichiarata “molto soddisfatta per un primo passo che consentirà la ripresa dell’economia della nostra regione, un enorme sforzo con risorse importanti per includere numerosi soggetti”.
“Se si vuole condividere il lavoro sui provvedimenti con le opposizioni – ha affermato Marco Grimaldi (Luv), rivolto alla maggioranza ed all’Esecutivo – è bene evitare la politica degli annunci e non riscrivere i criteri più volte”.
“Abbiamo cercato di inserire dei correttivi proponendo degli emendamenti – ha dichiarato Silvio Magliano (Moderati) -. Pezzi di mondo produttivo che erano esclusi come le mense rispetto ai ristoranti. La maggioranza, evidentemente, ha ritenuto alcune realtà più degne di essere sostenute”.
Gli importi oggi cristallizzati in legge regionale, sono compresi nel progetto complessivo del “Riparti Piemonte”, che dovrà stanziare altri fondi con il normale iter legislativo, che proseguirà da domani, sempre in Commissione Bilancio. Gli interventi sono a favore dei principali settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria, secondo la classificazione delle attività economiche (Ateco 2007), mediante la concessione di un bonus una tantum a fondo perduto.
Le singole imprese devono risultare attive, aver la sede legale nella Regione Piemonte e risultare iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente e sostenere le spese come specificato nella legge (derivanti dall’emergenza sanitaria) entro l’anno 2020.
Ecco gli importi e le categorie interessate:
2.500 euro
Ristoranti e attività di ristorazione mobile (56.10) (56.10.1, 2.000 euro per il 56.10.2, 2.500 euro per il 56.10.3, 1.300 per il 56.10.4, escluso il codice 56.10.5);
Fornitura di pasti preparati (catering per eventi) (56.21);
Bar e altri esercizi simili senza cucina (56.30);
Altre attività ricreative e di divertimento (93.29), esclusi i codici 93.29.2, 93.29.3 e 93.29.9;
Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (96.02).
2.000 euro
Servizi dei centri per il benessere fisico (96.04).
1.500 euro
Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature (codice Ateco 47.82);
Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti (47.89);
Commercio al dettaglio di libri per un importo (47.61);
Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria (47.62.2);
Attività di proiezione cinematografica (59.14);
Commercio al dettaglio di abbigliamento (47.71);
Commercio al dettaglio di confezioni per adulti (47.71.1);
Commercio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati (47.71.2);
Commercio al dettaglio di biancheria personale, maglieria, camicie (47.71.3);
Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle (47.71.4);
Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte (47.71.5);
Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle (47.72);
Commercio al dettaglio di calzature e accessori (47.72.1);
Commercio al dettaglio di articoli di pelletterie da viaggio (47.72.2).
Attività delle scuole guida (85.53)
Organizzazione di feste e cerimonie (96.09.05)
Attività dei Tour operator (79.12)
Commercio dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la Casa (47.51.1)
Commercio al dettaglio filati per maglieria e merceria (47.51.2)
Attività delle agenzie di viaggio (79.1 e 79. 11)
1.000 euro
Trasporto con taxi, noleggio di autovetture con conducente (49.32);
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia (47.78.2);
Associazioni di promozione sociale (APS) iscritte ai registri di cui all’art. 7 della legge 383/2000, limitatamente all’attività di somministrazione (94.99);
Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali , ricreativi e la coltivazione di hobby (94.99.20);
Attività ricreative e di divertimento (93.2 escluso 93.29.1 Discoteche);
Attività di tatuaggio e piercing (96.09.02);
Scuole e corsi di lingua (85.59.30).
800 euro
Attività delle guide alpine (93.19.92) e le attività delle guide e degli accompagnatori turistici (79.90.20).
500 euro
Commercio al dettaglio ambulante di prodotti alimentari e bevande, (47.81).