Dario Gallina

Da Torino ad Adapazarı, l’eccellenza italiana viaggia sui binari dell’innovazione ferroviaria turca. Sono, infatti, della torinese BLUE Engineering la progettazione e lo sviluppo del primo treno elettrico nazionale turco, inaugurato questa settimana alla presenza del Ministro dei Trasporti del Paese, Adil Karaismailoğlu, nel corso di una cerimonia cui avrebbe dovuto prendere parte anche il CEO di Blue Engineering, Mohamed Eid.

Il nuovo treno è stato ideato, progettato e sviluppato secondo le più recenti normative e specifiche tecniche di interoperabilità da un team di 40 ingegneri piemontesi, che ne ha poi seguito anche la fornitura internazionale della componentistica, supportando l’azienda produttrice nel processo di omologazione.

Il mezzo, che sarà realizzato in 1000 esemplari per un valore di mercato di oltre 5 miliardi di euro, rappresenta un concentrato di efficienza, innovazione, sicurezza, e sostenibilità ambientale, ed è stato studiato per assicurare la completa accessibilità per persone a mobilità ridotta.

Si tratta di un nuovo traguardo per la società italiana, che negli anni è stata protagonista di una crescita costante, distinguendosi per i progetti innovativi nei settori della mobilità: aerospazio, automobilistico e ferroviario, fino a diventare un riferimento globale per la progettazione visionaria e multidisciplinare nel settore di trasporti. Solo lo scorso anno, il colosso ferroviario asiatico CRRC li ha insigniti del riconoscimento di Centro di ricerca europeo del Gruppo.

“La nostra società è la prima azienda di ingegneria mondiale a progettare senza produrre”, ha commentato Mohamed Eid, CEO di Blue Engineering. “Una scelta vincente, che ci ha permesso di stringere accordi e partnership a livello globale, e che ci consente di portare l’eccellenza italiana e la filiera locale in tutto il mondo. In un momento di grande crisi come quello attuale, noi siamo in grado di valorizzare la forza innovatrice del nostro territorio a livello internazionale”.

“Il successo di BLUE Engineering – spiega Dario Gallina, presidente dell’Unione Industriale di Torino – riaccende le luci sul settore ferroviario. In questo momento di grande crisi e sofferenza economica è fondamentale puntare i riflettori sulle eccellenze locali e nazionali, promuovendo un settore che può dare un sostegno concreto alla ripresa economica”.

Il settore ferroviario piemontese può vantare la presenza di grandi player internazionali, specializzati nella produzione di treni e nella componentistica. Queste aziende e il loro indotto occupano poco meno di 7mila addetti, realizzando un fatturato annuo di circa 2,5 miliardi di euro, pari a due punti percentuali del PIL regionale piemontese.

“Lo scorso inverno la nostra Associazione – continua Gallina – ha promosso la realizzazione di un Tavolo di lavoro per stimolare un dibattito sul comparto, nei suoi aspetti industriali, di ricerca e innovazione, utilizzo dei fondi europei e di valorizzazione della filiera. Le nostre aziende si caratterizzano per innovazione e competenza e i nuovi treni turchi ne sono la dimostrazione. Per questo, la realizzazione di un distretto ferroviario torinese sarebbe uno strumento, ora quanto mai fondamentale, di sostegno, valorizzazione e rafforzamento della competitività, innovazione e internazionalizzazione delle nostre eccellenze”.

 

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