Stanziati dalla Giunta della Camera di commercio di Torino due milioni di euro per voucher a fondo perduto destinati alle imprese torinesi: questo in sintesi il nuovo Bando Sprint (Sostegno Progetti Ripartenza Imprese & Nuove Tecnologie) che si apre lunedì 22 marzo alle ore 9. Le domande, da inviare esclusivamente per via telematica, verranno valutate in ordine cronologico.
“Scendiamo nuovamente in campo con misure concrete ed immediate per aiutare le nostre micro e piccole aziende alle prese con un’emergenza che dopo un anno è ancora purtroppo estremamente attuale – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – I contributi sono erogati per sostenere quegli investimenti che si sono resi necessari per proseguire l’attività: dalla riorganizzazione degli spazi alla digitalizzazione, che ha radicalmente modificato il nostro modo di lavorare e che costituirà la base per ripartire con maggiore efficienza e velocità”.
Chi può presentare domanda e quando
Possono partecipare le microimprese e piccole imprese attive, regolarmente iscritte al Registro imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale, aventi sede e/o unità locali nel torinese. Le richieste di voucher devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere. L’invio della domanda può essere delegato ad un intermediario abilitato alla spedizione delle pratiche telematiche.
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 9 di lunedì 22 marzo 2021, fino alle ore 17 del 30 aprile e saranno valutate in base all’ordine di arrivo. La data di chiusura del bando può essere anticipata a fronte dell’esaurimento delle risorse disponibili.
Poiché per completare la registrazione al sistema Webtelemaco possono essere necessari fino a 2 giorni lavorativi, si invitano le imprese interessate ad attivarsi prima del 22 marzo, verificando anche il possesso di tutte le applicazioni necessarie (firma digitale, ecc).
I voucher
I voucher, per un importo massimo di 3mila euro ad azienda, sono erogati a copertura del 50% delle spese sostenute e ritenute ammissibili. La spesa minima per partecipare al bando è fissata a 1.000 euro, mentre non è previsto un tetto massimo di investimento, fermo restando che il voucher non potrà superare i 3mila euro ad azienda.
Spese ammissibili
Sono ammesse le spese effettivamente sostenute (a fronte di fatture o altri giustificativi di spesa) dal 23 febbraio 2020 alla data di presentazione della domanda, relative all’acquisto di beni e servizi finalizzati a fronteggiare l’emergenza sanitaria, tra cui ad esempio:
– acquisto o affitto di pc, notebook, stampanti, scanner, strumenti di telematizzazione dell’attività, di connettività e di videoconfererenza, servizi in cloud, sistemi VPI, VOIP, sistemi di back up, sistemi di configurazione di reti aziendali, software per lavoro a distanza o per servizi all’utenza, ecc. Sono esclusi i dispositivi di telefonia mobile.
– spese di consulenza e formazione sugli aspetti precedenti e sulla sicurezza
– spese per acquisto di materiale utilizzato per creare barriere separatorie, delimitare gli spazi e le distanze di sicurezza, acquisto di materiale segnaletico e informativo e di strumenti per la misurazione della temperatura corporea. Sono esclusi gli acquisti di DPI e di materiali per la sanificazione.
In ogni caso non saranno ammissibili le spese per le quali i richiedenti abbiano già ottenuto dalla Camera di commercio di Torino la liquidazione di sostegno economico ai sensi del Bando Voucher SPRINT – Anno 2020 o del Bando per la concessione di voucher alle imprese per la formazione di competenze per gestire l’emergenza e il rilancio produttivo – Anno 2020.
Il bando Sprint 2020
Il precedente bando Sprint lanciato nel corso del 2020 ha distribuito voucher a 1.146 imprese, per un totale di quasi 2,5 milioni di euro. Tra le spese per le quali più frequentemente è stato richiesto il contributo compaiono gli acquisti di hardware e software per attrezzare l’azienda allo smart working o per soluzioni di e-commerce; molto richieste anche spese per sicurezza Covid19. Alcune istruttorie per la liquidazione dei voucher 2020 sono ancora in corso.