Cambiano le cifre che compongono il Fondo di solidarietà comunale. Nell’aggiornamento di ieri, 8 gennaio, molti Comuni si sono trovati un ulteriore taglio rispetto alla prima comunicazione del 23 dicembre. Poche decine di euro per gli Enti con meno di mille abitanti che fanno parte di continui aggiustamenti da parte del Dipartimento Finanza locale del Ministero dell’Interno. Qui la ricerca Comune per Comune
“Calcoli e controcalcoli che è difficile capire anche per i ragionieri più esperti – spiegano Lido Riba e Marco Bussone, Presidenti Uncem regionale e nazionale – Uncem ha denunciato per prima, a Capodanno, i tagli all’FSC, in media del 5 per cento, chiedendo a Governo e Parlamento, oltre che a chi sta facendo i riparti, di colmarli urgentemente. Troppi Comuni hanno sospeso di scrivere il bilancio preventivo perché non sanno quali cifre inserire nelle entrate dell’FSC. Non va assolutamente bene. E ieri, le cifre sono nuovamente cambiate in queste ultime ore“.
Restano da ripartire ai Comuni 100 milioni di euro, in più rispetto al 2019, previsti per “specifiche esigenze di correzione nel riparto del Fondo di solidarietà comunale”, come si legge al comma 849 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2020. “Il Ministero faccia in fretta – evidenzia Bussone – ad assegnarli. È molto urgente i Sindaci e i tecnici conoscano le cifre da mettere a bilancio. In fondo si tratta di integrazione di tagli che i Comuni avevano subito nel 2014. 560 milioni di euro in meno che nei prossimi tre anni finalmente verranno restituiti. Per il 2020 almeno metteranno in archivio i tagli previsti temporaneamente questi primi giorni dell’anno, portando l’FSC a crescere. Aspettiamo dunque le cifre definitive per ogni Comune. Che dovranno essere maggiori rispetto a quelle del 2019”.