“Il nuovo accordo commerciale tra Ue e Vietnam, che prevede l’importazione a dazio zero sul mercato europeo di 80 mila tonnellate di riso lavorato, semilavorato e aromatico e l’esclusione del riso dal ripristino dei dazi sulle importazioni dalla Cambogia rischiano di creare gravi problemi alla nostra risicoltura”.
Giovanni Perinotti, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella e responsabile nazionale del comparto riso di Confagricoltura, prende posizione sulle decisioni comunitarie degli ultimi giorni che “non danno seguito alle richieste formulate in modo compatto, senza distinzioni, dal governo italiano, dalle regioni più interessate alla risicoltura e dalle organizzazioni agricole”.
Sull’argomento ha preso posizione ufficialmente Confagricoltura a livello nazionale. “La lista stilata dalla Commissione non include il riso –sottolinea il presidente confederale Massimiliano Giansanti – e l’esclusione è stata motivata con la clausola di salvaguardia già in vigore che, però, si applica solo alle importazioni di riso Indica lavorato dalla Cambogia. E’ inaccettabile fare riferimento a questioni di carattere economico, quando è in discussione il mancato rispetto dei diritti umani e del lavoro”.
L’Italia – ricorda Confagricoltura – è il principale produttore di riso in Europa: su un’area di 220.000 ettari operano 4mila aziende agricole che raccolgono 1,40 milioni di tonnellate di riso all’anno, pari a circa il 50% dell’intera produzione UE, con una gamma varietale unica e fra le migliori del mondo.