“Mi reco ormai da anni, periodicamente, presso uno dei centri autorizzati al prelievo e ho constatato però come si tratti di un’azione che dovrebbe essere maggiormente conosciuta e diffusa”, continua il presidente. “Ogni giorno infatti 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. Il sangue non può essere prodotto in laboratorio e l’unica fonte di approvvigionamento è costituita dal donatore.
Questo prezioso fluido è inoltre fondamentale nei gravi traumi e incidenti nel primo soccorso, in numerosi interventi chirurgici, nelle anemie croniche, nelle malattie oncologiche e in molti altri casi. Con l’inizio dell’estate, a causa delle vacanze e dello spopolamento delle città, la disponibilità di sangue tende a ridursi, determinando talvolta una carenza critica in molti ospedali. Faccio quindi appello a tutti i cittadini affinché contribuiscano a garantire un numero di donatori sufficiente per assicurare la continuità dell’attività degli ospedali.
Il Piemonte in questi mesi di pandemia ha dimostrato come generosità e altruismo siano le armi vincenti per combattere non solo un virus insidioso, ma per affrontare qualsiasi emergenza ed è con questo spirito che mi auguro si diffonda sempre più la cultura della donazione di sangue”.