Conciliazioni Corecom, restituiti 3 milioni dalle compagnie

Sono oltre 10.000 i contenziosi tra cittadini e operatori telefonici gestiti dal Corecom nel 2019, per un totale di circa 3 milioni di euro restituiti ai cittadini tra conciliazioni (primo grado) e definizioni (secondo grado).

Il biennio 2018/2019 è stato contrassegnato da un forte incremento dei contenziosi (oltre il 20% annuo).  Nel solo 2019 le domande sono state 9.948 (istanze di conciliazione e istanze di definizione), a cui vanno sommate le 79 pratiche presentate dagli operatori.

“Sono numeri importanti che confermano il Corecom Piemonte come eccellenza nazionale”, spiega il presidente del Comitato Alessandro De Cillis, recentemente nominato coordinatore nazionale dei presidenti Corecom.

“È una crescita che si concentra nei territori – continua – già in atto dalla fine del 2017 e che il lancio di Conciliaweb, la piattaforma digitale nazionale, ha senz’altro aiutato.

Torino continua a essere la realtà territoriale maggiormente presente, ma abbiamo notato un’ottima penetrazione del servizio nelle province di Vercelli e di Alessandria. Novara ha triplicato gli utenti. Abbiamo dimezzato i tempi medi di attesa e, in pochi giorni, anche con l’intervento del conciliatore, è possibile arrivare alla soluzione.

L’eccellente risultato è frutto della capacità della struttura di esprimere performance positive, che si sono potute concretizzare grazie alla sinergia con Agcom e con la conferenza delle assemblee legislative”.

Numeri sottolneati anche da Antonio Martusciello, commissario Agcom: “Oggi celebriamo un risultato importante, dobbiamo complimentarci con il presidente e i commissari Gianluca Nargiso e Vittorio Del Monte che, insieme alla struttura, hanno fatto un lavoro importantissimo. Il ruolo dei Corecom sarà ancora più fondamentale in futuro, potranno assolvere a molte questioni che riguardano la vita dei cittadini”.

L’87% delle domande in fase di conciliazione si è concluso con un accordo. Il numero complessivo di procedimenti chiusi è 10.076.

Il 60% dei contenziosi è stato trattato in udienza di conciliazione (il gestore e l’utente con l’intervento diretto del conciliatore in collegamento via webcam), il 35% in conciliazione semplificata (lo scambio asincrono di proposte scritte tra le parti e l’intervento del Corecom); il restante 5% è rappresentato dalle domande di definizione (c.d. secondo grado), ossia dalle controversie oggetto di istanza che non sono state risolte in sede di conciliazione.

Nell’ottica della dematerializzazione, tutta la documentazione è disponibile on line ed è stato eliminato l’utilizzo della carta. Gli utenti possono accedere al servizio tramite la piattaforma ConciliaWeb, unico canale per presentare le istanze e gestire le controversie.
Inoltre, per l’invio dei documenti, per accettare o rifiutare le proposte del gestore o partecipare alla videoudienza oggi è sufficiente uno smartphone.

La procedura d’urgenza
Contestualmente alla presentazione dell’istanza o durante il contenzioso è possibile, nel caso di sospensione della linea telefonica, richiederne la riattivazione immediata. Il Corecom, se ci sono i presupposti, ordina la riattivazione del servizio sino alla conclusione del procedimento conciliativo.

Nel 2019 sono pervenute 931 domande. Salvi i casi residuali di rinuncia, di inammissibilità o di rigetto, nel 60% dei casi la riattivazione è avvenuta spontaneamente in un periodo inferiore ai 10 giorni; mentre nel restante 40% è stato emesso il provvedimento temporaneo di riattivazione del servizio.

CORECOM E CYBERBULLISMO
Saranno 48 le scuole piemontesi coinvolte nella prima ricerca sul campo, che punta a studiare in modo approfondito il fenomeno delle molestie tra minori attraverso la rete. Si tratta di una ricerca pilota, voluta dal Corecom Piemonte e coordinata dall’Università, che rientra tra le iniziative al via grazie all’approvazione del protocollo d’intesa promosso dal Corecom, e sottoscritto da Giunta regionale, Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale, Tribunale dei Minorenni, Garante regionale per l’infanzia e Ufficio scolastico regionale.

“Come Corecom ci siamo sempre occupati della tutela dei minori in rapporto ai media tradizionali”, sottolinea De Cillis. “Le problematiche che emergono dai nuovi media hanno richiesto un passo in più, come ci è richiesto dalla legge regionale. Per questo motivo, come coordinatori dell’osservatorio, abbiamo voluto sottoscrivere un’intesa con alcune delle più importanti istituzioni piemontesi con l’obiettivo di portare avanti un lavoro corale che affronti il fenomeno da tutti i punti di vista”.

In questa prima fase di sperimentazione verranno raccolti i dati con metodologia scientifica, mettendo al centro i ragazzi e il loro punto di vista.

Il protocollo impegna i soggetti a mettere in rete tutte le loro competenze per organizzare iniziative pubbliche, attività di monitoraggio, attività di approfondimento e ricerca.




Approvate le norme di finanziamento per la Città della Salute di Novara

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la legge sulle norme di finanziamento della futura Città della Salute e della Scienza di Novara, con la quale si esaudisce una richiesta del Nucleo di valutazione del Ministero della Salute perché la Regione garantisca l’importo delle rate, ammontanti a 23 milioni, che l’azienda ospedaliera locale dovrà pagare ogni anno.

L’assessore alla Sanità ha voluto rivendicare di aver agito con prudenza e che il partenariato pubblico-privato costituisce l’unico strumento possibile per finanziare l’opera, in quanto la Regione non ha risorse per autofinanziarsi e, a causa di errori commessi nel passato, non ha più capacità di indebitarsi, anche se un mutuo sarebbe più conveniente, e il ricorso ai fondi Inail avrebbe richiesto un ulteriore rinvio. Grazie all’azione di efficientamento praticata dall’Assessorato, con il supporto della Cassa depositi e prestiti, si è provveduto a rivedere il piano economico-finanziario, ottenendo un primo risparmio di oltre 90 milioni di euro di interessi sui canoni di gestione, ai quali andranno probabilmente ad aggiungersi le ottimizzazioni che deriveranno dalla revisione del progetto, attraverso l’adattamento della struttura ai nuovi standard di edilizia sanitaria.

Ora la legge passerà al vaglio del Ministero per l’accoglimento definitivo, prima dell’avvio delle procedure della gara d’appalto.

La realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara prevede uno stanziamento statale di 95 milioni, più 5 milioni stanziati dalla Regione e 220 dai privati, per un totale di 320 milioni di euro.




Finanza agevolate, Confartigianato Cuneo incontra le imprese in Valle Bormida

Confartigianato Cuneo, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Saliceto, ha organizzato in incontro, libero ed aperto a tutte le imprese, per il prossimo lunedì 17 febbraio, ore 20.30, presso la Sala Polivalente del Palazzo comunale di Saliceto (Piazza Carlo Giusta, 4).

All’incontro sono invitati in particolare gli artigiani e gli imprenditori della Valle Bormida, dei Comuni di Saliceto, Monesiglio, Camerana, Gorzegno, oltre che dei Comuni di Gottasecca, Prunetto, Mombarcaro, Montezomolo, Priero.

Dopo i saluti del Presidente della Zona Sergio Rizzo, introdurrà la serata Giorgio Felici, Presidente Regionale e Vicepresidente Vicario di Confartigianato Cuneo, che illustrerà missione e funzioni di Confartigianato.

In seguito, Roberto Maero, dell’Area Credito, approfondirà le opportunità e le possibilità collegate alla finanza agevolata, all’accesso al credito e alla partecipazione a bandi per le attività economiche.

Infine, Ileana Piccinelli, Coordinatrice sindacale e Responsabile della zona di Ceva, illustrerà gli adempimenti connessi agli ormai noti obblighi relativi a fatturazione elettronica e corrispettivi elettronici (scontrini e ricevute fiscali), presentando le soluzioni ideate da Confartigianato Cuneo per permettere alle imprese di ottemperare agli obblighi normativi in modo facile, veloce e conveniente.




Nel Parco naturale del Monte San Giorgio gli eventi del circuito

Scopri la tua natura a due passi dalla città” è lo slogan che l’associazione Studio ArteNa ha scelto per il programma primaverile delle iniziative di scoperta del Parco naturale del Monte San Giorgio, organizzate in collaborazione con la Direzione Sistemi naturali della Città Metropolitana di Torino, l’amministrazione comunale di Piossasco e il Tavolo del Parco.

Le iniziative si distribuiscono lungo cinque filoni di interesse: natura e svago, natura e cultura, natura e volo, natura e formazione, natura e gioco.

Gli eventi del filone “Natura e Svago” sono curati dall’associazione Amici del Monte San Giorgio in collaborazione con il locale gruppo dei volontari AIB. Tutte le informazioni possono essere richieste agli Amici del Monte San Giorgio chiamando il numero telefonico 338-4262991. Il primo evento è la salita in notturna al Monte San Giorgio di sabato 15 febbraio, con partenza alle 21.

Si prosegue con la mattinata “Alla scoperta delle erbette commestibili” di domenica 22 marzo dalle 9 alle 12. Domenica 29 marzo dalle 8 alle 17 chi ha voglia di camminare può percorrere la prima tappa del Sentiero David Bertrand da Piossasco a Cumiana, con partenza alle 8 e ritorno intorno alle 17.

La seconda tappa sarà percorsa domenica 5 aprile. Domenica 17 maggio dalle 16 alle 20 è in programma la “Merenda sinoira al monte Rubata Bo”, mentre domenica 21 giugno ci sarà il “Saluto al Sole”, con lo spettacolo dell’alba sul Monte San Giorgio in occasione del solstizio d’estate.

Il filone “Natura e cultura” è curato dal Comune di Piossasco, a cui si possono richiedere informazioni telefonando al 347-0409128. Sabato 7 marzo alle 21 alla sbarra di via Montegrappa è in programma la partenza della passeggiata al chiaro di luna verso la cima del Monte San Giorgio, in occasione dell’iniziativa “M’illumino di meno” e in collaborazione con gli Amici del Monte San Giorgio e con Studio ArteNa. L’iniziativa “Porte aperte nel borgo San Vito” è invece la proposta dell’associazione Corona Verde per le domeniche 26 aprile, 31 maggio e 28 giugno, con ritrovo alle 15 in piazza San Vito per le visite nel borgo e nel Ricetto dei castelli, accompagnate da rappresentazioni storiche. Per informazioni si può scrivere a info@coronaverdedisanvito.it. La squadra Anti incendi boschivi organizza invece per sabato 18 aprile alle 13,30 un’esercitazione che si protrarrà per l’intero pomeriggio, sino alle 20, interessando diverse zone del parco. Per informazioni si può chiamare il numero 334-1182848 o scrivere a dana2558@hotmail.it

Il filone “Natura e Volo” è curato dall’associazione Volo Libero, che ha in programma la festa di inizio stagione domenica 1° marzo. Per informazioni si può chiamare il numero 391-4216723 o scrivere a vololiberopiossasco@gmail.com

L’associazione Studio ArteNa cura invece il filone “Natura e Formazione”, il cui primo evento è “Ricercatore per un giorno”, domenica 1° marzo dalle 15 alle 17 al Vivaio del Monte San Giorgio, per scoprire il parco anche grazie all’App I-Naturalist. Domenica 22 marzo nell’area attrezzata “I Tiri” dalle 9,30 alle 14,30 c’è il “Bioblitz anfibi”, domenica 24 maggio il “Bioblitz farfalle” nell’area “I Tiri”, mentre sabato 18 e domenica 19 aprile dalle 9 alle 17 al Vivaio sono in programma due giornate di formazione sull’uso delle corde basse in ambito educativo. Per contattare Studio ArteNa si può chiamare il numero 392-2208674 o scrivere a info@studioartena.it

Il filone “Natura e gioco” prende il via domenica 15 marzo dalle 14,30 alle 17,30 con l’evento “Prede e predatori” nell’area attrezzata “I Tiri”. Domenica 22 marzo nei medesimi orari si scopre invece “Un Rospo per amico”. “Piccoli esploratori in erba” è l’attività a contatto con la natura proposta giovedì 9 e venerdì 10 aprile dalle 8,30 alle 17, nell’area attrezzata “I Tiri” per i bambini dai 5 ai 7 anni e alla Casa David Bertrand per i ragazzi dagli 8 agli 11 anni. Domenica 26 aprile si raccontano invece le “Storie di un bivacco” nell’area “I Tiri” dalle 15 alle 18. Domenica 24 maggio nello stesso luogo dalle 15 alle 18 è in programma l’evento “Sulle ali delle farfalle”. Domenica 7 giugno è la giornata della Caccia al Drago del Monte da parte del cavaliere San Giorgio. Anche per informazioni su queste attività si può contattare l’associazione Studio ArteNa.

UN BALCONE ALPINO ALLE PORTE DI TORINO

Il Monte San Giorgio, elevandosi con i suoi 837 metri sulla piana sottostante, rappresenta la propaggine più avanzata della catena alpina occidentale verso la pianura torinese. L’area ha un importante valore storico-culturale poiché porta i segni delle remote civiltà che la popolarono. Nei pressi della vetta sono state scoperte alcune decine di coppelle incise nei massi e sulla cima si erge una cappelletta dell’XI secolo, oltre ai resti di un’antica cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e di un monastero. Il Parco si estende per circa 400 ettari e offre, nelle giornate terse, una vista che spazia dalle Alpi Marittime al Cervino, dalla Mole Antonelliana alla Basilica di Superga. Argilla, legna e pascoli sono le risorse naturali che, sino alla metà del XX secolo, hanno reso popolato e utilizzato il territorio del Monte San Giorgio, che negli ultimi vent’anni ha invece incrementato la sua attrattività turistica, valorizzando la bellezza e la fruizione di un territorio naturale ricco di biodiversità a pochi km da Torino. Il particolare microclima caldo e asciutto del versante meridionale del Parco consente la sopravvivenza di specie animali e vegetali di origine mediterranea come l’ulivo, il leccio, l’occhiocotto e la sterpazzolina. A Nord invece si sviluppano castagni, roveri, carpini e noccioli, favoriti dal clima fresco ed umido, alternati ai rimboschimenti di pino nero realizzati agli inizi del secolo scorso. Sul Monte San Giorgio è possibile incontrare volatili tipicamente alpini come la cincia dal ciuffo, il crociere e il picchio nero. Rilevante anche la presenza di numerosi rapaci, diurni come l’astore, lo sparviere, il falco pellegrino, falco pecchiaiolo, il biancone, notturni come la civetta, l’allocco, il barbagianni e il gufo. Fra i fiori la specie più appariscente è sicuramente la peonia, assurta a simbolo del Parco, seguita dalla splendida pulsatilla di Haller, i cui fiori violetti sono rivestiti da un velluto di peli argentati. Protetti sono anche il giglio di San Giovanni, il fior di stecco, la dafne odorosa, la limonella e le numerose orchidee. La rete sentieristica del Parco si sviluppa per oltre 30 km, consentendo al visitatore di esplorarlo e di conoscerne i differenti ambienti. Sono percorribili un percorso botanico di 1,7 Km, il percorso della montagna di 6,5 Km, quello del fuoco di 4,5 Km e il sentiero David Bertrand di 12 Km.




Torino: 1,5 mln di Euro per la manutenzione del Palazzo del Ghiaccio

Questa mattina la Giunta Comunale ha approvato, su proposta degli assessori Finardi e Iaria, la delibera relativa agli interventi di manutenzione straordinaria alle piste 1 e 2 del Palazzo del Ghiaccio di corso Tazzoli.

Con una comunicazione del 30 maggio 2019 la Fondazione 20 marzo 2006 ha individuato il quarto stralcio del piano complessivo degli interventi, suddiviso per Comuni, dando contestuale avvio all’iter dei procedimenti elencati nel medesimo tra i quali sono inseriti quelli delle due piste dell’impianto di via Sanremo 67, per una copertura finanziaria totale di 1.500.000,00 euro.

Alla pista 1 sarà rifatto l’impianto di raffreddamento tramite la sostituzione della CO2, mentre alla pista 2 saranno impermeabilizzati i torrini ascensori del piano terra.

Con una nota del 19 novembre 2019 la Fondazione ha autorizzato la SCR Piemonte a procedere alla progettazione e alla realizzazione delle opere. Considerati i tempi di necessari alla realizzazione del progetto e allo svolgimento della procedura di gara per l’affidamento degli progettazione e esecuzione delle opere si presume che i lavori saranno eseguiti dall’estate 2021 a quella del 2022.




Politecnico di Torino: firmato protocollo per favorire iniziative riguardanti agenda 2030

Oggi al Politecnico di Torino, la Prorettrice Patrizia Lombardi, in qualità di Presidente del Comitato di coordinamento RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e il Professor Luigino Filice, in rappresentanza di ANDISU – Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario – hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la finalità di favorire la collaborazione su iniziative riguardanti l’Agenda 2030.

Gli obiettivi programmatici individuati dall’intesa riguardano il supporto della RUS nella diffusione delle buone pratiche di sostenibilità nell’attività di ANDISU, la realizzazione e la promozione di eventi congiunti sulle tematiche dello sviluppo sostenibile, del supporto e del rilancio delle rispettive iniziative, nonché scambi di informazioni e attività di networking.

Questa collaborazione tra la RUS, che raccoglie la quasi totalità degli atenei italiani, e l’ANDISU, che a sua volta rappresenta la maggior parte degli organismi per il diritto allo studio presenti nelle regioni italiane, permetterà di ottimizzare e amplificare gli effetti delle politiche di sviluppo sostenibile grazie a un più efficace coordinamento nelle attività di programmazione e indirizzo.

“Siamo molto felici di questa opportunità di collaborazione – dichiara la professoressa Patrizia Lombardi che consentirà di valorizzare il lavoro che le università stanno svolgendo per la formazione di una società inclusiva e per il rilancio dell’economia dei nostri territori. La comunità accademica e degli studenti rappresenta un ponte fondamentale per la costruzione delle conoscenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi (SDGs) dell’Agenda 2030 e solo attraverso lo scambio, l’alleanza e la partnership con gli enti impegnati a conseguire gli stessi traguardi (come recita anche il Goal 17 dell’Agenda 2030) possiamo sperare di supportare adeguatamente la strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”.

“Il sistema universitario italiano punta alla formazione globale della persona e la costruzione di una società sostenibile è il principale challenge dei prossimi decenni – commenta il professor Luigino Filice – L’ideazione, la sperimentazione e il consolidamento di azioni sostenibili è possibile contando sul lavoro sinergico di tutti gli attori della formazione delle giovani generazioni. Sono felice della firma dell’accordo poiché università ed enti per il Diritto allo Studio costituiscono quel continuum formativo che potrà incidere in modo profondo sulla creazione del pensiero sostenibile”.

 




Politiche attive del lavoro: lunedì 17 febbraio a Novara presentazione dell’”Avviso 3/2019″ di Fondimpresa

Si parlerà di politiche attive del lavoro lunedì 17 febbraio 2020, alle 10.30, nella sede di Confindustria Novara Vercelli Valsesia in C.so Cavallotti 25, a Novara. Occasione sarà l’incontro di presentazione dell’”Avviso 3/2019″ di Fondimpresa, il più importante tra i fondi interprofessionali per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti, costituito pariteticamente da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.

L’evento è l’unica data in tutto il Nord Italia del roadshow nazionale di presentazione dell’Avviso 3/2019 e sarà dedicato proprio a descrivere come attivare una serie di “Interventi sperimentali relativi al sistema delle politiche attive del lavoro” per la realizzazione di piani formativi finalizzati all’acquisizione di abilità e competenze che favoriscano la crescita professionale e l’occupabilità dei lavoratori.

Dopo i saluti di Elvio Mauri, direttore generale di Fondimpresa e di Paolo Balistreri, presidente di “Obr Piemonte”, l’organismo bilaterale regionale che costituisce l’articolazione territoriale di Fondimpresa, il Sindaco di Novara, Alessandro Canelli, parlerà del rapporto tra le politiche attive e il territorio, mentre Amarildo ArzuffiDonata Cutuli, rispettivamente direttore dell’Area formazione e responsabile dei Progetti speciali di Fondimpresa, illustreranno caratteristiche e requisiti di ammissibilità nell’Avviso 3/2019. Al termine di una sessione di domande e commenti i lavori saranno conclusi dal vicepresidente di Fondimpresa, Massimo Cestaro.

«Investire nella formazione dei dipendenti – spiega la presidente del Foraz, il consorzio interaziendale di formazione professionale che fa capo a Cnvv, Silvia Guidetti – è fondamentale perché gratifica e specializza le persone, consente di accrescere la produttività e la competitività aziendale e migliora il coinvolgimento nel business dell’impresa. La formazione continua costituisce quindi la chiave di volta per la crescita delle imprese e l’occupabilità dei loro dipendenti. Grazie ai finanziamenti che Fondimpresa è in grado garantire ai piani formativi aziendali, territoriali, settoriali o individuali condivisi tra le parti sociali, l’intero contesto in cui operiamo ha a disposizione uno strumento concreto di sviluppo, perché avere personale con un know how adeguato e aggiornato consente alle aziende di stare al passo con le sfide globali che hanno ogni giorno di fronte».




Confartigianato Cuneo: Imprese artigiane, in provincia ne nascono sempre meno

«Il trend negativo nella dinamica della nascita di nuove imprese artigiane in provincia fa riflettere ma, soprattutto, deve far riflettere il mondo delle Politica e delle Istituzioni».

Così Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Imprese Cuneo, l’organizzazione più rappresentativa dell’artigianato e della piccola a media impresa in provincia Granda, seconda in Italia per numero di Associati con oltre 9.000 aderenti, commenta i recenti dati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio sul comparto.

L’elaborazione evidenzia come, seguendo una serie che perdura da 8 anni, anche nel 2019, le imprese artigiane che hanno cessato la propria attività sono, seppur di poco, superiori ai nuovi avvii. Il tasso di crescita ha infatti segno negativo e si attesta su un -0,99%.

«Il dato va letto nel contesto globale, – aggiunge Crosetto – posto che in generale l’intero tessuto imprenditoriale locale ha visto chiudere il 2019 con un tasso di crescita del -0,91%. È pur vero che, come ripetiamo da tempo, sono proprio le piccole e medie imprese le realtà che più hanno patito la crisi e che più, in taluni contesti, stanno faticando a riprendersi».

«Indubbiamente, – prosegue Crosetto – per fisiologica costituzione, le imprese artigiane trovano nella loro peculiare “piccola dimensione” un aspetto di debolezza, ma, dall’altro lato, è proprio questa particolarità a costituire elemento caratterizzante, differenziante e, a nostro modo di vedere, di maggior valore rispetto ad altre realtà».

L’Ufficio Studi di Confartigianato evidenzia infatti come la piccola impresa rappresenti una componente fondamentale non solo per il tessuto economico provinciale, ma in generale per l’intero territorio e la comunità locale.

Le “microimprese” (fino a 10 addetti) ammontano a 43.810 unità, quasi il 95% del totale delle imprese. Un comparto importante, che produce ricchezza e genera occupazione: le microimprese occupano 84.236 persone, che corrispondono al 45,6% del totale degli occupati.

Se si prendono in considerazione le piccole imprese, considerate tali le aziende fino a 50 addetti, si arriva a 45.944 aziende, che corrispondono a ben il 99,3% del totale delle aziende. Le imprese artigiane corrispondono al 26% del totale, e contato oltre 42mila occupati, di cui 23.500 circa occupati indipendenti (titolari, soci e coadiuvanti) e 18.500 dipendenti.

«La perdita più considerevole di imprese, anche a livello italiano, è nel “settore casa” (edilizia, impiantistica elettrica e termoidraulica, legno e serramenti), – commenta Domenico Massimino, vicepresidente nazionale di Confartigianato – comparto che ha risentito della contrazione dei dati demografici e delle politiche fiscali, che hanno fortemente colpito la tassazione sulla casa: cause “esterne” e non imputabili tout-court all’artigianato. In più, l’attuale normativa “ingabbia” il settore nel limite dimensionale degli addetti e non favorisce la “crescita”. Allo stesso modo la “flat tax”, che pure ha apportato delle positività, è un deterrente allo sviluppo. Infine, bisognerebbe fare più chiarezza sull’inquadramento di alcune professioni che a tutti gli effetti possono essere considerate “artigianato”, ma che attualmente sono collocate in altri comparti».

«Un dato certo, – afferma ancora Massimino – rilevato su scala nazionale, è che le imprese che si associano a Confartigianato hanno un tasso di “mortalità” inferiore alle non associate, proprio per l’accompagnamento che ricevono dall’Associazione. Evidenza dell’importanza che rivestono i corpi intermedi dello Stato e del ruolo che gli stessi hanno come interlocutori di rifermento tra tessuto economico e Istituzioni».

«Come Confartigianato – conclude Crosetto – da tempo abbiamo messo in campo numerosi strumenti che, affiancandosi alla nostra irrinunciabile e primaria azione di rappresentanza sindacale, sostengono le imprese in modo concreto. Non solo servizi e consulenze, ma un affiancamento concreto per aiutare chi vuole avviare un’attività e supportare chi, con tenacia, decide di resistere sul territorio e proseguire nella propria idea di impresa. Inoltre, soluzioni innovative che sfruttano le nuove tecnologie e le potenzialità del web. E poi ancora progetti di promozione e valorizzazione, soprattutto verso le nuove generazioni, dell’inimitabile “made in Granda” artigianale. Ed è da questi principi che nascono i nostri continui appelli a Politica e Istituzioni: l’artigianato e le PMI sono un patrimonio dell’Italia e dei nostri territori. Gli imprenditori artigiani sono pronti a fare la loro parte, ma necessitano di un sistema favorevole, con meno pressione fiscale, meno burocrazia, un piano strutturale a sostegno dell’impresa, più investimenti e più stabilità politica. Solo così sarà possibile dare nuovi e rinnovati impulsi a un settore che da sempre rappresenta l’asse portante della nostra economia».

 




Enoturismo, CCIAA Novara: conoscere i trend per progettare un’offerta di valore

Appuntamento mercoledì 19 febbraio in Camera di Commercio Conoscere i trend dell’enoturismo per costruire un’offerta di valore: questo l’obiettivo della giornata di formazione organizzata dalla Camera di Commercio di Novara, in collaborazione con Unioncamere Piemonte, che si svolgerà mercoledì 19 febbraio 2020, dalle ore 9.30 alle 17.30 presso la sede della Camera di Commercio, in Via degli Avogadro 4, a Novara.

Destinatari dell’iniziativa sono le imprese del comparto enoturistico, tra cui operatori turistici, aziende vitivinicole e agrituristiche e soggetti che si occupano di promozione e marketing territoriale.

A curare la docenza saranno i referenti di TTG (Travel Trade Gazette) Italia che presenteranno il progetto Vision TTG 2020, una metodologia di ricerca dedicata alle tendenze del futuro.

Nel corso dell’incontro, in particolare, verranno approfonditi trend e cambiamenti dei modelli di consumo, aiutando gli operatori a capire come anticipare le esigenze dei turisti e a progettare e promuovere la propria offerta in maniera efficace.

«L’enoturismo è un comparto caratterizzato da grandi opportunità e i numeri lo confermano – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – L’ultimo Rapporto del Turismo del Vino in Italia rileva 14 milioni di accessi tra escursioni e pernottamenti, con un giro d’affari pari a 2,5 miliardi di euro annuali considerando l’intera filiera.

La regolamentazione normativa introdotta lo scorso anno dall’apposito decreto sull’enoturismo è un’ulteriore conferma della rilevanza del settore, anche in termini di valorizzazione del territorio e dei prodotti agroalimentari».

La partecipazione all’evento è gratuita previa iscrizione, da effettuarsi compilando l’apposito form online accessibile dal sito  unitamente al programma dell’iniziativa.




La Regione Piemonte riaprirà le assunzioni di personale

La Regione Piemonte riaprirà le assunzioni di personale, fino a 350 nuovi assunti in tre anni, per fare fronte al calo di addetti, provocato dai molti pensionamenti.

Lo ha annunciato in Prima commissione l’assessore regionale competente, nella presentazione del Defr.  I primi concorsi dovrebbero essere banditi in primavera.

Le risorse per le nuove assunzioni verranno reperite dai risparmi derivanti dai pensionamenti.

In precedenza la commissione si era occupata delle prime determinazioni sulla proposta di legge presentata dalla Lega che intendeva modificare la composizione degli uffici di comunicazione di Giunta e Consiglio e l’indennità dei componenti della Giunta. Su quest’ultimo punto la Lega ha subito annunciato un emendamento soppressivo, in vista di una riflessione successiva sul tema.

Il provvedimento è stato motivato dalla volontà di superare lo squilibrio tra le indennità dei consiglieri e quelle degli assessori, a vantaggio dei primi, riconoscendo così le maggiori responsabilità in capo all’esecutivo.

Elementi questi ultimi condivisi anche da alcuni intervenuti tra le minoranze, che hanno però chiesto di ridiscutere nel suo complesso il riequilibrio delle indennità e la composizione degli uffici di comunicazione, evitando un aumento dei costi totali. La sollecitazione è stata fatta propria dai proponenti, che rilanceranno su questi temi il confronto con il resto del Consiglio.