Ancora scarsa la conoscenza e l’applicazione dell’economia circolare tra le imprese manifatturiere piemontesi

La principale motivazione che spinge verso i principi di economia circolare è la riduzione dei costi, il principale ostacolo la mancanza di esperienza o carenza di competenze sul tema

 

L’economia circolare rappresenta un nuovo paradigma economico emergente in grado di sostituirsi a modelli di crescita incentrati su una visione lineare, puntando ad una riduzione degli sprechi e ad un radicale ripensamento nella concezione dei prodotti e nel loro uso nel tempo. Essa rivaluta il potenziale economico degli output che oggi costituiscono solo un’esternalità negativa (rifiuti, scarti, inutilizzato) e propone di reimmetterli nel sistema, creando cicli rigenerativi.

Adottare un approccio circolare significa rivedere tutte le fasi della produzione e prestare attenzione all’intera filiera coinvolta nel ciclo produttivo, attraverso i principi base di eco-progettazione, utilizzo di energie rinnovabili, riciclo, riuso e recupero dei materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al minimo gli sprechi.

La sfida che si pone davanti al sistema produttivo risulta particolarmente importante perché richiede di adottare attività e processi di produzione e di consumo che siano sostenibili e in grado di gestire in modo consapevole ed efficiente le risorse del pianeta.

 

Per indagare il grado di conoscenza e di applicazione dei principi dell’economia circolare in Piemonte, Unioncamere Piemonte ha sottoposto un breve questionario a un campione significato di imprese manifatturiere regionali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre e ha coinvolto 1.851 imprese aziende del territorio.

Dall’analisi effettuata è emerso come il 43% circa delle imprese manifatturiere intervistate non sia ancora a conoscenza di quelli che sono i principi base dell’economia circolare, la percentuale sale al diminuire della dimensione aziendale e risulta più elevata nei territori del nord-est, in particolare a Vercelli e Verbania.

 

A livello settoriale le carenze conoscitive più consistenti riguardano le industrie del legno e del mobile (47,8%) e quelle meccaniche (46,8%). Tra le imprese manifatturiere piemontesi che dichiarano, invece, di conoscere i principi base dell’economia circolare meno del 10% applica tali principi in maniera sostanziale, il 48% li attua solo parzialmente, mentre il 43% non li applica. Tra le realtà aziendali che applicano già i principi di economia circolare si rileva una particolare attenzione sul tema dei rifiuti, su quello della riduzione dei materiali e sul risparmio energetico.

 

Le Camere di commercio piemontesi hanno deciso quest’anno di intraprendere un primo progetto di informazione e formazione per le imprese sull’economia circolare – commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Vincenzo Ilotte -. Il progetto ha come obiettivo quello di sensibilizzare le imprese e il territorio sui temi dell’economia circolare, nell’ottica di far acquisire una maggiore consapevolezza di pratiche e modelli di business sostenibili per l’ambiente che siano competitivi anche da un punto di vista economico. Sono le stesse imprese a testimoniare la necessità di un intervento su questi temi: il 43% delle aziende piemontesi dichiara, infatti, di non sapere cosa sia l’economia circolare. Il nostro dovere è rispondere alla necessità di approcciare questa tematica non solo da una prospettiva sociale”.

  

Il 31% di aziende ha già ridotto i rifiuti, il 46% sta iniziando a farlo e circa il 10% di aziende sta programmando queste azioni per il futuro. Il 45% sta già svolgendo e implementando attività di riduzione dei materiali/uso materiali riciclati/eco-design, il 20% sta pianificando queste azioni per il futuro, mentre un 10% dichiara di non avere in programma queste azioni.

 

Rispetto al risparmio energetico, il 54% delle imprese piemontesi che applicano i principi dell’economia circolare è orientato al tema del risparmio energetico, avendo già in corso o in via di implementazione le azioni di riduzione dei consumi, il 22,5% sta pianificando queste azioni per il futuro, il 9% non lo farà.

 

La principale motivazione che spinge le aziende piemontesi verso i principi di economia circolare è la riduzione dei costi (68,2% delle risposte), seguono il miglioramento dell’immagine del brand (vero soprattutto per le aziende tessili, alimentari e quelle petrolifere, plastiche, chimiche) e la risposta ad adempimenti legislativi.

 

 

Tra gli ostacoli che hanno, invece, limitato o impedito l’introduzione di pratiche di economia circolare troviamo la mancanza di esperienza o carenza di competenze sul tema (30,4% delle risposte), l’indisponibilità o insufficienza di informazioni (24,1%) e i costi elevati per introdurre l’innovazione (23,1%).

 In allegato, comunicato stampa dettagliato.




Presenza del lupo in Piemonte, Carosso scrive al Ministro dell’Ambiente

La Regione Piemonte sta affrontando con il massimo impegno il tema della presenza del lupo sul nostro territorio e della sua pericolosità, per giungere a una soluzione che garantisca una convivenza pacifica tra questo animale e l’uomo”: lo dichiara il vicepresidente e assessore alla Montagna, Fabio Carosso, in relazione ai numerosi avvistamenti di esemplari di questo predatore vicino ai centri abitati e agli attacchi ad animali che si sono verificati negli ultimi mesi.

“Purtroppo – continua il vicepresidente – il nostro margine di azione è molto limitato, perché questa specie è protetta da normative comunitarie e nazionali. Al momento il ministero dell’Ambiente ha elaborato un nuovo ‘Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia’, che giace in Commissione Stato-Regioni dal maggio del 2019. Per questo ho mandato una lettera al ministro e a tutti i prefetti del Piemonte, che sono l’emanazione del governo, per segnalare la situazione di grande preoccupazione venutasi a creare nella nostra regione e per sollecitare la ripresa al più presto della discussione sul documento, che tenga conto anche delle trasformazioni che sono nel frattempo intervenute nelle abitudini del lupo”.

Per corroborare le proprie tesi in seno alla Conferenza-Stato Regioni, l’assessore Carosso ha in programma quattro giornate di lavoro, una per quadrante, per incontrare tutti i soggetti interessati dal problema, al fine di raccogliere informazioni dettagliate sulle abitudini e le azioni di questi animali sul territorio e di individuare eventuali interventi da mettere in campo.

Il primo appuntamento è fissato per il 22 gennaio ad Asti, dove dalle 9.00, presso la sede della Provincia , si ritroveranno i rappresentanti astigiani e alessandrini delle istituzioni (prefetti, Province, Unione dei Comuni e Unioni montane, enti di gestione parchi, carabinieri forestali, servizi veterinari delle Asl) e i portatori di interesse (associazioni agricole, dei pastori e venatorie).

L’apporto scientifico verrà garantito dai ricercatori di Life Wolf Alp EU. Il 31 gennaio, l’incontro avverrà a livello di Città Metropolitana. A febbraio sarà la volta del Cuneese e quindi delle provincie di Biella, Vercelli, Novara e Vco.




Influenza: la spesa made in Piemonte per combattere i malanni di stagione

Aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l’apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell’insorgenza dell’influenza favorita dal freddo gelido.

E’ quanto consiglia la Coldiretti che ha elaborato la dieta antigelo per affrontare il brusco aumento dei casi di influenza con circa 374.000 casi nella seconda settimana che fanno salire quasi i 2,268 milioni il conto totale degli ammalati dall’inizio della sorveglianza.

Un aiuto a combattere i malanni di stagione arriva dai prodotti Made in Piemonte: un antico rimedio, tutt’ora valido, è quello di preparare latte e miele di castagno, particolarmente prodotto nella fascia pedemontana piemontese, utile contro la tosse, il mal di gola e l’abbassamento della voce.

Questo miele, infatti, abbinando il potere lenitivo del fruttosio in esso contenuto ad infusi di erbe, sprigiona il suo potere antinfiammatorio ed antibatterico che può curare la raucedine efficacemente.

I kiwi, di cui il Piemonte ha un importante polo produttivo che abbraccia soprattutto le province di Cuneo, Torino e Vercelli per una superficie totale di quasi 5 mila ettari e una produzione di oltre 100 mila tonnellate all’anno, sono particolarmente indicati perché ricchi di vitamina C e sali minerali per cui hanno un effetto benefico contro i radicali liberi che annientano l’organismo e che sono prodotti in grande quantità nel periodo invernale.

Inoltre, per una dieta leggera senza affaticare l’organismo a digerire cibi complessi, è particolarmente indicato il riso di cui il Piemonte è la regione italiana con i numeri maggiori a livello produttivo contando 117 mila ettari, 8 milioni di quintali di produzione e oltre 2000 aziende.

E’ ottimo da consumare semplicemente bollito, mentre all’inizio del Novecento era molto frequente l’uso di somministrare a malati e convalescenti l’acqua di riso, preparata facendo macerare per tre ore in mezzo litro d’acqua un pugno di chicchi, da far poi bollire un’ora prima di venire filtrata e bevuta.

“Col freddo – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – il rischio è che ora ci sia un repentino innalzamento dei prezzi al dettaglio di frutta e verdura oltre al fatto che lo sbalzo termico improvviso ha, inevitabilmente, un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Consigliamo – concludono Moncalvo e Rivarossa – di fare la spesa anti influenza presso i mercati di Campagna Amica, diffusi in tutte le province piemontesi, per aver la sicurezza di acquistare prodotti freschi e genuini, di cui è possibile tracciare la provenienza”.




Sviluppo sostenibile: un bando per le scuole medie superiori

Una competizione fra gruppi di studenti, classi o scuole per dare impulso allo sviluppo sostenibile, realizzando buone pratiche scolastiche in materia di risparmio di energia, di acqua, riduzione dei rifiuti, dei consumi e degli sprechi, collaborando al miglioramento della qualità dell’aria.

Riuniti in gruppi (stessa classe, interclasse, classi diverse) chiamati “Green Club” i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado del territorio metropolitano potranno partecipare al concorso “Ci basta un Pianeta”, prima edizione di un bando pubblico promosso dalla Città metropolitana di Torino, in collaborazione con il Museo A come Ambiente e il Politecnico di Torino – Innovation Design Lab del Dipartimento di architettura e design.

L’iniziativa nasce sulla scia dei percorsi educativi già intrapresi a partire dal 2001 dalla divisione Ambiente della Città metropolitana (e prima dalla Provincia di Torino) nell’ambito dell’educazione alla sostenibilità ambientale, come “A scuola camminando” promosso a partire dal 2006 o “Incubatori di Green Education – Il Paesaggio Vien Camminando” dal 2016.

Il concorso “Ci basta un Pianeta” persegue l’obiettivo di sensibilizzare ragazzi e famiglie, docenti, dirigenti scolastici e personale Ata a cambiare le loro abitudini rispetto al risparmio di risorse energetiche e idriche a scuola, alla riduzione della produzione di rifiuti, consumi e sprechi, alla riduzione della produzione di CO2 con spostamenti casa-scuola a piedi e in bicicletta privilegiando la mobilità sostenibile, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, consapevolezza sugli acquisti personali di abbigliamento, “moda sostenibile”, potenziamento di azioni relative a un’alimentazione sana e rispettosa dell’ambiente. Cambiamenti che si traducono in azioni e in buone pratiche scolastiche in tutti i campi per contribuire allo sviluppo di una cultura della sostenibilità nel territorio in cui l’istituito è insediato.

La scadenza del bando è prevista per il 20 aprile 2020. Si richiede alle scuole che intendono partecipare di inviare all’indirizzo labto@cittametropolitana.torino.it una mail per l‘iscrizione, entro il 12 febbraio 2020, con l’indicazione dei referenti dell’iniziativa, che consentirà di organizzare le attività di supporto previste e chiaramente indicate nel Bando stesso. Sarà in ogni caso possibile partecipare al concorso, a prescindere dall’iscrizione, senza, però, fruire delle suddette attività.

Per maggior informazioni: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/educazione-comunicazione/bandi-educazione/ci-basta-un-pianeta >

 




Cina, Filippa (Cnvv): “Ci sono grandi spazi per esportare il nostro Made in Italy“

In Cina abbiamo margini di esportazione ancora vastissimi, soprattutto rispetto ai mercati in cui siamo oggi più presenti, come quelli di Germania, Francia, Stati Uniti, Svizzera e Regno unito, che sono anche più “maturi.

In alcuni settori come quello della rubinetteria e del valvolame, infatti, l’adeguamento tecnologico intrapreso negli ultimi decenni ha raggiunto livelli tali da aver consentito alle nostre aziende una forte riduzione dei costi, che sono ormai vicini a quelli cinesi. La qualità delle produzioni è però infinitamente maggiore e da questo punto di vista l’export del “Made in Italy” delle nostre province ha ancora grandi spazi di espansione e di sviluppo. Puntare su tecnologia, innovazione e qualità è quindi sempre più importante, in alcuni casi addirittura imprescindibile, per poter continuare a crescere e a produrre benessere per il territorio».

Lo ha detto il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa, durante il suo intervento al convegno “The Silk Road, la via della seta, la via della sostenibilità”, organizzato dall’Ufficio scolastico provinciale questa mattina nell’auditoriun Bpn, a Novara.

Parlando ad alcune centinaia di studenti, Filippa ha sottolineato l’importanza del “bello e ben fatto”, che racchiude in sé tutti quei beni che rappresentano l’eccellenza italiana in termini di design, cura, qualità dei materiali e delle lavorazioni, come espressione delle peculiarità dell’Italia e della sua immagine nel mondo.

«A livello nazionale – ha sottolineato Filippa – il Piemonte rimane la quarta regione esportatrice, con oltre il 10% del totale italiano, mentre nel secondo semestre del 2019 le esportazioni complessive delle province di Novara e di Vercelli sono cresciute del 3,7% rispetto a un anno prima, a fronte del +2,7% registrato a livello nazionale. Considerando le sole esportazioni manifatturiere, nel primo semestre 2019 l’incremento delle vendite all’estero delle province di Novara e di Vercelli, che nel complesso hanno raggiunto un valore di 3,9 miliardi di euro, è stato del 3,9% tendenziale».




Confronto costruttivo e obiettivi comuni al tavolo sulla qualità dell’aria

E’ stato un incontro molto proficuo con la Regione, i Comuni, l’Arpa ed i tecnici delle varie amministrazioni. Abbiamo adottato un metodo comune di lavoro non solo sulle misure da prendere ma anche, cosa importantissima, sulla comunicazione che deve raggiungere direttamente o attraverso i mezzi di comunicazione tutti i cittadini, i quali devono sapere che cosa stiamo facendo per la loro salute, questo deve essere l’obiettivo principale del Tavolo.

E’ quando ha dichiarato Barbara Azzarà, consigliera con delega all’ambiente della Città metropolitana di Torino a margine della seduta del Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria che si è svolto oggi pomeriggio in corso Inghilterra.

Sono intervenuti l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati, il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto e i rappresentanti dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese.

Vi hanno preso parte sindaci e amministratori di buona parte dei 33 comuni che rientrano nel protocollo dell’accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria nel Bacino Padano, ovvero Alpignano, Beinasco, Borgaro, Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Druento, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto, Pianezza, Pino Torinese, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro, Santena, Settimo, Torino (per il quale era presenta l’assessore Unia), Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.


L’incontro è stato l’occasione per un confronto diretto con l’assessore regionale Marnati e la discussione ha preso il via dopo una breve illustrazione a cura dell’Arpa sui primi dati dei rilevamenti effettuati nel corso del 2019, un totale di due milioni di dati ricavati da 25 mila campioni d’aria raccolti su tutto il territorio metropolitano.


“Il tavolo è compatto e in grado di prendere le giuste iniziative rispetto all’ambiente e alla salute della popolazione – ha aggiunto Barbara Azzarà – Stiamo ragionando sui dati e sui grafici predisposti dai tecnici, anche in vista dei prossimi importanti incontri che si svolgeranno a livello di macro regioni, lavoriamo insieme per poter dar vita a misure valide su tutto il territorio. Abbiamo iniziato anche il confronto sul tema del riscaldamento e ragionato sulle possibili soluzioni che saranno oggetto di approfondimento a partire dalla prossima seduta”.


Nel prossimo incontro, già programmato per il mese di marzo, si approfondiranno i temi legati all’evoluzione del protocollo padano per l’inverno 2020-2021, all’avvio della limitazione strutturale dei veicoli diesel euro 4 ed il conseguente adeguamento delle misure emergenziali.

Saranno approfonditi i temi legati all’applicazione del divieto di utilizzo dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori a “tre stelle” e della campagna di comunicazione sulla corretta gestione degli impianti termici.

La Città metropolitana ha una propria competenza in materia di impianti termici, una questione complessa se si pensa che sono stati censiti su tutto il territorio ben 432 mila impianti. In proposito è stata avviata di recente una campagna di comunicazione destinata ai cittadini attraverso la distribuzione di opuscoli di facile consultazione, inserzioni sulle principali testate giornalistiche e apposite pagine sul web istituzionale.




Torino, a dicembre il tasso annuo d’inflazione è +0,7%

Nel mese di Dicembre 2019 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 102,7 (Base Anno 2015=100) con una variazione del +0,2% rispetto al mese precedente e con una variazione del +0,6% (tasso tendenziale) rispetto al mese di Dicembre 2018.

 

Il tasso annuo d’inflazione (media anno 2019/media anno 2018) per la Città di Torino è risultato del +0,7%.

 

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto registrano +0,1% sul mese precedente e +0,9% su Dicembre 2018. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,4% rispetto al mese di Novembre 2019 e +0,3% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% sul mese precedente e +0,8% sull’anno precedente.

 

Nella tipologia di prodotto dei BENI si segnala un aumento su base congiunturale del +0,1% ed una diminuzione del -0,2% su  base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari 0,0 sul mese precedente e +0,6% sull’anno precedente,

Beni Energetici +0,3% sul mese precedente e -2,4% sull’anno precedente,

Tabacchi 0,0 sul mese precedente e +2,9% sull’anno precedente,

Altri Beni +0,1% sul mese precedente e -0,1% sull’anno precedente.

 

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra un rincaro pari al +0,3% su base congiunturale  e del +1,6% su base tendenziale. Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +0,9% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,3% sul mese precedente e -5,6% sull’anno precedente,      Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della persona +0,4% sul mese precedente e +1,6%  sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +0,8% sul mese precedente e +1,5% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,2% sul mese precedente e +3,2% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi subisce una variazione del     +0,2% rispetto al mese precedente  e del +1,0%  come valore tendenziale.

 




Allasia e Piastra presidente e vicepresidente dell’Aiccre

Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale, è stato eletto presidente della Federazione piemontese dell’Aiccre ed Elena Piastra sindaco di Settimo Torinese vicepresidente, per l’appunto dell’Associazione italiana per il Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa.

“Sono contento per questo nuovo incarico, ritengo sia prioritario che un maggior numero di amministrazioni faccia parte dell’Aicree. Per un’azione più incisiva ed efficace, è anche sicuramente necessario un  più attivo coinvolgimento degli organismi europei a cominciare dai nostri europarlamentari eletti.

È nostro compito dialogare con l’Unione europea, saperne cogliere tutte le opportunità che offre a favore dei nostri territori e farla percepire alle comunità locali quale realtà utile”: queste le parole del presidente dell’Assemblea legislativa subalpina, Stefano Allasia, al termine della seduta odierna del direttivo regionale, tenutasi a Palazzo Lascaris.

Nel corso della riunione si è parlato delle attività del programma 2020 e, in particolare, del ciclo di cinque incontri organizzato dall’Aiccre con l’Ires Piemonte “Europa presente. Vent’anni dopo la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”. Lo scopo dell’iniziativa, che partirà con l’incontro su “Protezione della salute”, martedì 18 febbraio alla Sala conferenze di Ires a Torino, è quello di una lettura pragmatica e attuale dei diritti sanciti dalla Carta.




Agis: “Rivedere i tempi di erogazione dei contributi”

Rivedere le tempistiche di erogazione dei contributi regionali e valutare la possibilità di aumentare la quota data come anticipazione, affinché le imprese non debbano pagare interessi troppo elevati sul credito bancario: è la richiesta avanzata dai rappresentanti dell’Unione interregionale Piemonte e Valle d’Aosta di Agis, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, che oggi sono stati ascoltati in commissione Cultura, presieduta da Paolo Bongioanni.

Nel corso dell’audizione sono state illustrate le attività svolte dall’Associazione ed è stata commentata positivamente l’entrata in vigore del nuovo Testo unico sulla cultura, che consentirà una programmazione triennale.

Inoltre è stata sottolineata la necessità di forme di partenariato pubblico-privato per la salute del comparto e di politiche regionali che sostengano la produzione e che tutelino il lavoro professionale, anche attraverso la formazione permanente.

Dopo Agis si è tenuta l’audizione dei rappresentanti del Coordinamento degli Istituti culturali del Piemonte, 35 istituti che comprendono anche il sistema delle biblioteche e degli archivi e che sono finanziati per il 44 per cento dal pubblico e per il 56 per cento dai privati. Anche in questo caso la principale criticità evidenziata è quella relativa ai ritardi nell’erogazione delle risorse, con ricadute sull’attività degli istituti.

Sono intervenuti per porre domande i consiglieri Daniele Valle e Diego Sarno (Pd), Marco Grimaldi (Luv), Silvio Magliano (Moderati), Francesca Frediani (M5s) e Gianluca Gavazza (Lega).




Gli appuntamenti di “Montagna per tutti” tra fine gennaio e inizio febbraio

Prosegue sino al mese di marzo la rassegna “Montagna per Tutti”, che, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, nell’inverno 2019-2020 propone un’importante novità, la kermesse teatrale “I Savoia e la Montagna” grazie al sostegno del GAL Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, partner del progetto “ExplorLab” – PITER GRAIES, finanziato dal programma di cooperazione Interreg V-A Francia-Italia ALCOTRA 2014-2020.

Gli spettacoli, coordinati dal Consorzio Operatori Turistici Valli di Lanzo, sono realizzati a cura del gruppo “Il Babi – disOrdine Teatro” e prevedono esibizioni e incursioni sempre nuove e dinamiche, al fine di regalare al pubblico un’esperienza coinvolgente.

Il filo rosso della rassegna è lo speciale rapporto che ha legato per secoli i Savoia alla montagna, tra svago e potere, con la possibilità di scoprire in modo alternativo e divertente vicende e personaggi che hanno fatto la storia del Piemonte sabaudo, tra cultura, aneddoti e folklore.

Domenica 19 gennaio a Mezzenile la ciaspolata diurna dalla frazione Monti al Colle della Dieta consente di ammirare un paesaggio mozzafiato. Il ritrovo dei partecipanti è fissato alle 9 nell’area pic-nic della frazione, mentre il rientro al punto di partenza è previsto intorno alle 12,30-13.

Lo spettacolo teatrale “Voglio essere Re!” propone un momento di animazione rivolto soprattutto alle famiglie, rievocando la figura del giovanissimo Vittorio Amedeo II, ritrovatosi duca di Savoia all’età di 9 anni, in compagnia di una madre molto forte e volitiva, che alla fine cercherà di spodestare: un’avvincente guerra di potere, vista con gli occhi di un bambino.

Il quinto appuntamento di Montagna per Tutti” è la “Winter Night”, una ciaspolata notturna in compagnia dei Siberian Husky, sabato 25 gennaio a Lemie. A partire dalle 14 verranno organizzate visite guidate al borgo storico e all’angolo lappone, discese sulla neve con i ciambelloni e corse sulle slitte in compagnia dei Siberian Husky.

La partenza della ciaspolata sotto le stelle sarà alle 17,45 dall’area sportiva. Il percorso ad anello, segnalato dalle fiaccole, sarà di circa 5 km, con una tappa di ristoro, per scaldarsi con tè caldo e vin brulè.

Lo spettacolo teatrale di Lemie è intitolato “Il Signore del buio e della luce”, per scoprire cosa si nasconde nelle tenebre: streghe, masche, demoni o solo ombre? Gli attori accompagneranno gli escursionisti alla scoperta dell’oscurità, sotto la guida del Visconte di Baratonia. Per ricordare che le “Lemiae”, le streghe, segnano sempre il confine, il “limina” tra questo e l’altro mondo, come il nome del borgo vuole suggerire. Al termine del percorso sono in programma l’accensione del Gran Falò e il tradizionale lancio delle lanterne luminose.

La ciaspolata diurna di domenica 26 gennaio con ritrovo alle 9,15 nell’area sportiva di Lemie si svilupperà invece lungo l’anello della Valle Orsiera, uno splendido itinerario di circa due ore, ai piedi del Monte Civrari. L’attività è consigliata a persone con discreto allenamento. Alla fine della camminata ci si potrà rifocillare con un pranzo tipico in un ristorante. Nel pomeriggio sono previste visite guidate al borgo storico e all’angolo lappone, discese sulla neve con i ciambelloni e corse sulle slitte in compagnia dei Siberian Husky. Alle 17 nel salone polivalente di Lemie si terrà l’estrazione dei premi sorteggiati tra i partecipanti alle ciaspolate del 25 e 26 gennaio.

Il sesto appuntamento di “Montagna per Tutti” sarà la ciaspolata nella Conca dei Tornettialla scoperta dei margari, sabato 1° febbraio a Viù, per scoprire un anfiteatro panoramico ricco di piccole borgate dislocate sotto la Rocca Moross.

L’appuntamento per i partecipanti è alle 8,30 di fronte alla cappella di San Bartolomeo al Pian degli Asciutti. Si prenderà progressivamente quota lungo la stradina da cui si apre la vista sul Roc Sapai, che, con la sua parete rocciosa, precipita sui prati sottostanti.

Si continuerà a salire fino all’Alpe Foiere, dove si scoprirà l’antico mestiere del margaro, portato avanti da giovani che illustreranno come si svolge una tipica giornata in alpe, con degustazione finale di prodotti di montagna.

Il rientro a Viù è previsto per le 13. Lo spettacolo teatrale “Non c’è formaggio che tenga!” rievocherà una delle più accese dispute sui due versanti del territorio sabaudo: meglio il formaggio piemontese o quello francese? Quando Cristina di Francia si insediò a Torino, portò con sé diverse casse di formaggi francesi. Ma una volta finite le forme transalpine e con la guerra alle porte, furono i pastori piemontesi a produrre per la Madama Reale quelli migliori. Narratori della storia, adatta anche ai bimbi, saranno proprio due margari di Viù, alle prese con i capricci di Cristina.

Sempre sabato 1° febbraio è in programma una ciaspolata notturna al Colle del Lys, con il ritrovo dei partecipanti alle 14 sotto l’ala del mercato nel piazzale del colle. La ciaspolata diurna di domenica 2 febbraio dal rifugio Colle del Lys alla Cappella di San Vito prevede invece il ritrovo dei partecipanti alle 9 sotto l’ala del mercato. Dopo due ore e mezza di cammino con la ciaspole, si potrà pranzare nei ristoranti convenzionati. Per tutta la giornata i bambini potranno effettuare brevi escursioni sulle slitte in compagnia dei cani Syberian Husky.

Lo spettacolo teatrale “Il colore della neve” rievoca la spedizione verso il Polo Nord organizzata dal Duca d’Aosta Luigi Amedeo nel 1899. Adulti e bambini potranno chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare in una delle più grandi avventure dell’uomo.