Esportazioni cuneesi, nei primi nove mesi dell’anno crescita per vendite all’estero

Complessivamente nel III trimestre 2022 le vendite all’estero dei prodotti made in Cuneo hanno raggiunto i 7.134 milioni di euro, registrando un aumento del +6,4% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Nel corrispondente trimestre il valore delle importazioni di merci ha raggiunto i 4.591 milioni di euro, con un aumento del 23,6% rispetto ai primi nove mesi del 2021. Il saldo della bilancia commerciale si è portato sul valore di 2.543 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quello registrato nel III trimestre 2021 che si attestava a 2.988 milioni di euro.

Cuneo si conferma al secondo posto in Piemonte, dopo Torino, per valore esportato, con il 16,6% delle vendite regionali fuori confine. La dinamica esibita nel periodo gennaio-settembre 2022 dalle esportazioni di merci cuneesi è però lontana da quelle evidenziate a livello regionale (+18,1%) e nazionale (+21,2%).

Il dato risulta comunque positivo, non soltanto rispetto al 2021 ma anche rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid. La crescita rispetto a tre anni fa è del 15,4%.

I dati dell’export continuano a essere positivi e ci portano a pensare che a fine anno supereremo il record del 2021 quando, per la prima volta, venne abbattuto il muro dei 9 miliardi di euro di beni e servizi esportati – sottolinea il presidente Mauro Gola –. Dobbiamo però rilevare che la crescita di questo ultimo trimestre è frutto di un aumento dei prezzi piuttosto che di un incremento dei volumi esportati. Paghiamo soprattutto il rallentamento delle esportazioni nei confronti dei nostri principali clienti, la Francia e la Germania”.

 

Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati Istat

afferma il presidente Mauro Gola –. È sorprendente rilevare che dal 2016 ad oggi il valore delle esportazioni cuneesi è aumentato del 41,8%”.

 

Esportazioni della provincia di Cuneo per principali prodotti (dati in euro)

MERCE

Gennaio-settembre 2021

Gennaio-settembre 2022

Quota gennaio-settembre 2022

Variazione %

e della pesca

331.048.306

272.702.790

3,8%

-17,6%

Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere

8.521.304

9.406.699

0,1%

10,4%

Prodotti delle attività manifatturiere

6.338.141.505

6.801.611.772

95,4%

7,3%

Prodotti alimentari, bevande e tabacco

2.383.324.842

2.656.087.701

37,2%

11,4%

Mezzi di trasporto

1.189.060.848

1.317.283.953

18,5%

10,8%

Macchinari e apparecchi n.c.a.

854.735.226

925.166.358

13,0%

8,2%

Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

858.793.571

628.092.155

8,8%

-26,9%

Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti

255.626.355

309.124.899

4,3%

20,9%

Chimica e farmaceutica

259.747.300

300.351.498

4,2%

15,6%

187.641.472

273.143.403

3,8%

45,6%

Apparecchi elettrici, elettronici e ottici

157.755.029

172.985.217

2,4%

9,7%

Tessile, abbigliamento, pelli e accessori

131.607.190

149.303.228

2,1%

13,4%

Altri prodotti delle attività manifatturiere

59.849.672

70.073.360

1,0%

17,1%

Prodotti delle altre Attività

24.230.855

50.348.895

0,7%

107,8%

Totale

6.701.941.970

7.134.070.156

100,0%

6,4%

Fonte: elaborazione CCIAA di Cuneo su dati Istat

La crescita registrata dalle esportazioni cuneesi nel periodo gennaio-settembre 2022 è stata il risultato di andamenti più o meno omogenei nei vari settori di specializzazione.

Il comparto manifatturiero, che rappresenta il 95,3% dell’export cuneese, registra un aumento del 7,3% mentre calano sensibilmente le esportazioni del comparto agricolo (-17,6%) e crescono del 10,4% quelle dei prodotti dell’estrazione mineraria.

Analizzando nel dettaglio la manifattura cuneese emerge come la filiera dell’industria alimentare, che pesa per il 37,2%, sia il settore trainante dell’export manifatturiero con il +11,4%, sebbene in questi nove mesi la performance migliore sia stata registrata dalla filiera del legno (+45,6%), seguita da quella dei metalli (+20,9%), dalla chimica e farmaceutica (+15,6%), dai prodotti tessili (+13,4%), dai mezzi di trasporto (10,8%), dagli apparecchi elettrici, elettronici e ottici (+9,7%) e dai macchinari e apparecchi n.c.a. (+8,2%).

Una flessione significativa, del 26,9%, è stata registrata dagli articoli in gomma e materie plastiche.

Esportazioni della provincia di Cuneo per principali Paesi (dati in euro)

PAESI

Gennaio-settembre 2021

Gennaio-settembre 2022

Quota

gennaio-settembre 2022

Variazione %

Francia

1.313.480.946

1.308.801.263

18,3%

-0,4%

Germania

1.033.608.787

1.039.145.655

14,6%

0,5%

Spagna

385.159.358

386.699.822

5,4%

0,4%

Polonia

324.414.316

293.637.653

4,1%

-9,5%

Belgio

218.220.128

249.489.468

3,5%

14,3%

Paesi Bassi

128.909.635

180.843.229

2,5%

40,3%

Repubblica Ceca

125.160.869

136.874.442

1,9%

9,4%

Romania

69.834.502

95.490.526

1,3%

36,7%

Austria

85.260.019

92.498.785

1,3%

8,5%

Grecia

64.624.412

79.494.781

1,1%

23,0%

Altri Paesi Ue-27

493.804.719

544.996.211

7,6%

10,4%

Ue-27 (post Brexit)

4.242.477.691

4.407.971.835

61,8%

3,9%

Stati Uniti

514.124.233

515.054.155

7,2%

0,2%

Regno Unito (*)

353.447.278

392.434.835

5,5%

11,0%

Canada

118.087.235

151.700.950

2,1%

28,5%

Svizzera

123.004.965

143.256.272

2,0%

16,5%

Russia

122.155.965

116.399.121

1,6%

-4,7%

Turchia

71.365.099

90.619.720

1,3%

27,0%

Cina

96.409.620

88.108.359

1,2%

-8,6%

Australia

71.387.623

82.307.585

1,2%

15,3%

Messico

51.962.609

74.775.322

1,0%

43,9%

India

52.302.890

70.788.354

1,0%

35,3%

Altri Paesi extra Ue-27

885.216.762

1.000.653.648

14,0%

13,0%

Extra Ue-27 (post Brexit)

2.459.464.279

2.726.098.321

38,2%

10,8%

Mondo

6.701.941.970

7.134.070.156

100,0%

6,4%

Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati Istat

(*) L’Accordo di recesso del Regno Unito dalla UE è entrato in vigore il 1° febbraio 2020.

A partire da tale data, il Regno Unito è diventato uno Stato terzo. Le serie storiche per le due nuove aree Ue-27 ed extra Ue-27 sono state ricostruite per rendere coerenti i confronti temporali.

Il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 61,8% delle esportazioni provinciali, contro il 38,2% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. L’aumento registrato dalle vendite dirette verso i Paesi dell’Ue-27 è stato del +3,9%, mentre quello verso i partner commerciali extra Ue-27 ha segnato un +10,8%. Le esportazioni extra Ue si avvicinano al 40% del totale, mentre l’export verso i Paesi europei arretra a testimonianza di una difficoltà complessiva del Vecchio continente, chiamato ad affrontare l’impegnativa sfida energetica e il ritorno dell’inflazione a livelli sconosciuti negli ultimi decenni.

I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano essere quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 18,3% e 14,6%. La Francia ha evidenziato una flessione dello 0,4%, mentre il mercato tedesco ha riportato un timido +0,5%. La Spagna, con una quota del 5,4%, ha registrato una variazione del +0,4%, mentre la Polonia con una quota del 4,1% ha subito una flessione molto forte, pari al 9,5%. In questi Paesi, i quattro più importanti per le nostre esportazioni in Europa, al netto dell’aumento dei prezzi è diminuito il quantitativo di beni e servizi cuneesi importati. Hanno invece fatto segnare una forte crescita Paesi Bassi e Romania, con quote del 2,5% e 1,3%, che hanno registrato rispettivamente +40,3% e +36,7% seguiti dalla Grecia con +23%.

Per il bacino Extra Ue-27 i mercati di maggior sbocco continuano a essere gli Stati Uniti e il Regno Unito che rappresentano rispettivamente il 7,2% e il 5,5% dell’export complessivo. Gli Stati Uniti hanno realizzato una crescita dello 0,2%, mentre il Regno Unito dell’11%. Il Canada con una quota parte del 2,1% realizza un buon 28,5%. Si consolidano le vendite verso Svizzera (+16,5%), Turchia (27,0%), Australia (15,3%) e Messico (43,9%), mentre si registra una flessione per Russia (4,7%) e Cina (8,6%).




Torino. Artigiano in mostra, ciclo di eventi dedicati all’artigianato e al design

In collaborazione con l’Associazione Commercianti Balon, la Circoscrizione 7 promuove la seconda edizione di un ciclo di eventi dedicati all’artigianato e al design.

Si intitola “In the making” il progetto promosso dal coordinatore alla Commissione Lavoro e Commercio, Jasch Ninni, e dalla coordinatrice alla Sottocommissione Artigianato Design, Maurizia Cabbia, che riserverà lo spazio del Cortile del Maglio nel quartiere di Borgo Dora, alle maestranze artigiane e ai piccoli imprenditori del Made in Italy.

In occasione del Natale il cortile sarà animato, sia dagli espositori che metteranno in mostra il proprio savoir-faire nel corso di eventi di “show making”, sia dai produttori delle eccellenze artigiane del territorio.

Un vero “Market di bellezze Made in Italy” che affiancherà il consueto percorso di shopping del Gran Balon, in programma domenica 18 dicembre, alla scoperta di prodotti di eccellente qualità concepiti e realizzati per durare nel tempo; dall’abbigliamento all’accessorio, dal complemento d’arredo alle ceramiche, dalla lavorazione del vetro al restauro, dal gioiello all’illustrazione.

Gli abili gesti artigianali, lo spirito creativo e i prodotti ricercati, saranno in esposizione e in vendita al pubblico per tutta la giornata, dalle 10 alle 18.

Un format creativo che vuole sottolineare la presenza di un settore importante del territorio, da conoscere, riscoprire e supportare – spiegano i promotori Cabbia e Ninni – Dopo il successo della prima edizione che si è svolta lo scorso ottobre in corso Belgio, la seconda tappa al Cortile del Maglio prosegue come espressione di un percorso che intende ripetersi sul territorio della Circoscrizione 7, attivando un concetto fondamentale, ma spesso dimenticato: la necessità di animare i quartieri meno centrali, trasformando Torino in una città policentrica, anche grazie a progetti volti a supportare un settore creativo in fermento che abbraccia discipline legate all’artigianato, all’arte e al design”.




Luce e Gas: con le offerte dual fuel si spendono 69 euro in più rispetto all’attivazione di tariffe singole

Con la crisi energetica che non accenna ad attenuarsi, individuare le migliori offerte per luce e gas è diventato fondamentale. Solo in questo modo, infatti, è possibile tagliare il costo dell’energia e, quindi, ridurre l’importo delle bollette a parità di consumi. Tra le opzioni a disposizione delle famiglie alla ricerca di tariffe convenienti per alleggerire le bollette ci sono anche le offerte “dual fuel”.

Con tali soluzioni tariffarie, l’utente attiva una fornitura di energia elettrica e una di gas naturale con lo stesso gestore. L’attivazione delle forniture è contemporanea e le tariffe proposte vengono offerte in specifici pacchetti promozionali, spesso arricchiti da bonus aggiuntivi (uno sconto in bolletta di “benvenuto”, l’accesso ad un prezzo dell’energia più basso, un prodotto o un servizio in omaggio etc.).

L’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it conferma che scegliere la migliore offerta dual fuel sul Mercato Libero non garantisce il massimo risparmio. Per minimizzare i costi è necessario attivare le tariffe luce e gas più convenienti, senza scegliere obbligatoriamente lo stesso gestore per entrambe le forniture. Con le migliori offerte dual fuel, infatti, la spesa annuale per le forniture energetiche è più alta di 69 euro.

Rispetto al 2021, però, questo tipo di offerte è diventato più conveniente. La differenza di spesa con le migliori offerte disgiunte luce e gas del Mercato Libero si è ridotta del 70%. Dal confronto con il servizio di Maggior Tutela lo studio conferma che le offerte dual fuel garantiscono un risparmio annuale di 54 euro risultando, quindi, un’opzione in più per aumentare il risparmio.

Con le offerte dual fuel si spendono 69 euro in più all’anno su luce e gas

Lo studio ha messo a confronto le migliori offerte dual fuel di dicembre 2022 con le più convenienti offerte luce e le più economiche offerte gas disponibili nello stesso periodo. In questo modo, è stato possibile verificare quali sono le opzioni giuste su cui puntare per minimizzare le bollette per entrambe le forniture energetiche. Per quantificare le spese collegate all’attivazione delle migliori offerte individuate è stato considerato il profilo di consumo della “famiglia tipo” (consumo annuo di 2.700 kWh di energia elettrica e 1.400 Smc di gas naturale).

Con le migliori tariffe dual fuel sul mercato si registra una spesa annuale di circa 2.718 euro. Per la fornitura di energia elettrica, la spesa annuale rilevata per il profilo di consumo indicato è di 1.123 euro. Per quanto riguarda il gas naturale, invece, si registra una spesa annuale di 1.595 euro.

Scegliere tariffe luce e gas senza legarsi allo stesso gestore per entrambe le forniture è la scelta più conveniente. Come rilevato dall’indagine, infatti, per la fornitura di energia elettrica è possibile spendere fino a 1.123 euro all’anno mentre per il gas naturale è possibile ridurre la spesa fino a 1.526 euro. La spesa totale in un anno con l’attivazione delle offerte luce e gas più convenienti arriva a 2.649 euro.

Complessivamente, quindi, la scelta delle offerte dual fuel comporta una spesa extra di 69 euro rispetto a quanto si può spendere scegliendo le migliori offerte luce e gas del Mercato Libero, indipendentemente dal fornitore che le propone.

Rispetto alla Maggior Tutela, con le tariffe dual fuel, si risparmia

Puntare sulla miglior offerta dual fuel disponibile sul Mercato Libero è anche un’opportunità per tagliare le spese rispetto al servizio di Maggior Tutela. I dati raccolti, infatti, confermano che la spesa annuale stimata per il servizio di Tutela è di 2.772 euro (1.192 euro per la luce e 1.580 euro per il gas). Grazie alle offerte dual fuel è, quindi, possibile registrare un taglio della spesa per le bollette arrivando a risparmiare 54 euro in un anno sulla spesa complessiva per le forniture energetiche.

Il confronto con il 2021: le offerte dual fuel diventano più convenienti

Le tariffe dual fuel, nonostante una spesa annuale ancora superiore rispetto alla combinazione della miglior offerta luce e della miglior offerta gas, tornano a rappresentare un trend del mercato energetico italiano. La conferma arriva dal confronto tra i dati raccolti dall’Osservatorio nel 2021 e quelli del 2022. Nel corso degli ultimi 12 mesi, infatti, il mercato è cambiato profondamente ed anche le soluzioni tariffarie di questo tipo presentano sostanziali differenze.

Nell’analisi dello scorso anno, infatti, scegliere le offerte dual fuel comportava una spesa superiore di 230 euro rispetto all’attivazione della miglior tariffa per la luce e della miglior tariffa per il gas. Nel corso del 2022, quindi, la differenza di spesa tra le offerte luce e gas più convenienti del Mercato Libero e la miglior offerta dual fuel ha registrato una riduzione del 70%.

Da notare, però, è la netta riduzione del risparmio rispetto alla Tutela. Per le famiglie che scelgono di passare dal servizio di Maggior Tutela ad una tariffa dual fuel del Mercato Libero, infatti, si registra un risparmio inferiore del 75% nel confronto tra i dati di dicembre 2022 e i dati della rilevazione del 2021. Questo tipo di tariffe resta un’opzione importante per massimizzare il risparmio lasciando la Tutela.

Conviene scegliere le offerte dual fuel per luce e gas? I vantaggi aggiuntivi possono fare la differenza

I principali vantaggi garantiti dalle offerte dual fuel vanno oltre i numeri e la differenza di spesa annuale rispetto alle migliori tariffe luce e gas del Mercato Libero. Scegliere un’offerta dual fuel, infatti, permette di accedere a diversi vantaggi aggiuntivi come la possibilità di avere un’unica azienda a cui fare riferimento per le proprie forniture e, quindi, un unico Servizio Clienti e, in molti casi, un’unica bolletta che comprende sia l’importo per la luce che l’importo del gas. In questo modo, la gestione delle forniture diventa più semplice.

C’è poi un ulteriore elemento da considerare: con le offerte dual fuel sono spesso disponibili bonus aggiuntivi messi a disposizione dai singoli fornitori. Per attirare nuovi clienti ad attivare le proprie offerte dual fuel, infatti, un fornitore può mettere a disposizione un vantaggio esclusivo. Tale bonus può tradursi in uno sconto di benvenuto in bolletta, indipendente dal consumo, o anche nell’accesso a programmi fedeltà con promozioni esclusive. In alcuni casi, inoltre, i fornitori propongono prodotti o servizi aggiuntivi in regalo (gadget tecnologici, buoni sconto presso store partner etc.).




ll Piemonte istituisce le Palestre della salute

I piemontesi potranno svolgere esercizio fisico strutturato (EFS) ed attività fisica adattata (AFA) in strutture non sanitarie dedicate e riconosciute dalla Regione, sotto la supervisione di professionisti con apposite competenze: lo prevede la legge che istituisce i Percorsi e le Palestre della salute.
Il provvedimento, presentato dal consigliere Daniele Valle (Pd), è stato approvato a maggioranza in una legislativa congiunta della quarta e della sesta Commissione, presieduta da Davide Nicco.
Le attività si potranno svolgere anche all’aria aperta, attraverso specifici percorsi e sempre sotto il controllo di personale qualificato.
L’attività fisica adattata è rivolta a persone adulte o anziane ed è finalizzata a migliorare il livello di attività fisica, favorire la socializzazione e promuovere stili di vita più corretti, mentre per EFS si intendono esercizi fisici eseguiti su diretta prescrizione medica, impostati in programmi definiti che vengono effettuati in maniera individuale, tenendo conto della specifica condizione patologica.
Per il primo firmatario “Con questa legge anche il Piemonte si dota di strutture capaci di garantire qualità del servizio e sostenere politiche di prevenzione e benessere, nonché di riconoscere il valore della laurea in scienze motorie, offrendo così un nuovo importante sbocco lavorativo a chi ha intrapreso questo percorso”.




L’assessore regionale Andrea Tronzano ad “Artigiano in Fiera”

Sono 38 le aziende artigiane piemontesi che, beneficiando dei fondi regionali dedicati al sistema fieristico artigianale, stanno partecipando ad “Artigiano in fiera”, la grande kermesse dedicata al mondo dell’artigianato che si tiene fino al prossimo 11 dicembre presso i Padiglioni di Rho Fiera. Un evento che vede come sempre una grande affluenza e partecipazione di pubblico, pronto ad ammirare e ad acquistare i manufatti esposti. Presente questa mattina per un giro negli stand l’assessore all’Artigianato della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, che ha potuto ammirare la qualità dell’artigianato piemontese esposto.

“Un’opportunità quella della Fiera di Milano colta da diverse aziende artigiane del territorio che permette di promuovere la propria attività – commenta l’assessore Tronzano – e di condividere la propria arte e la propria manualità in manifestazioni di grande impatto. Oggi vediamo come le meraviglie dell’artigianato vengano sempre più apprezzate da un vasto pubblico. Le persone che partecipano a questa kermesse riconoscono e apprezzano il valore della manualità e sono disposti a portarsi a casa prodotti unici e di qualità. Fare l’artigiano è un lavoro importante e che dà soddisfazione, ai giovani, ricordo di non avere paura del lavoro manuale”.

La Manifestazione si chiuderà domenica prossima 11 dicembre.

Artigiano in fiera Milano 3/11 dicembre

38 le aziende interessate così suddivise per provincia (2 Alessandria, 1 Asti, 2 Biella, 9 Cuneo, 8 Novara, 10 Torino, 2 Verbania, 3 Vercelli) per un impegno totale pari a 69.904 euro

Partecipanti: Solinda Pelle di Stefania Gabai, Mc Resine di Cadoni Mattia, Perlino dal 1953, Az Contemporary Jewels di Zanierato Andrea, Jeb SAS di Baù Chiara, Bramardi di Beccaria Franco, specialità dolciarie Martini srl, Etica-estetica di Mancini Matteo, Idea Home di Minardi Barbara, Chiappella Srl, Gioielart di Langianese Paolo, Balume di Balangero Daniele, Ceramiche luce e natura di Gondolo Roberto, Valform Srl, Marc Sas di Milan Anna Maria, Fontana Renato di Magistris Lucia e Stefano Fontana, Salumificio Dessilani Antonio, Calze Sabas di Sacchi Carlo e Guido, BP di Proverbio Barbara, Edelart di Benetello Enrica, Maglificio A2G di Goglio Anna, Que Rico Italian Pet Food di Sigalone Federico, Flor Art di Sallen Piera, Toty Bags di Aguiari Carlotta, Radon Wioletta, Birrificio Artigianale Abba Srl, Turingianduia di Appendino Davide, Elleciti Sas di Laura Prastaro, Cactus Art Prints di Ricca Giovanna, Trizia di Zago Patrizia, Gallina Stefania, Bongiovanni Nicolas, Cabalà Paola, i Matti Snc, Mc Siviero Srl, Fritlex design giovane di Alex Gavazza, l’Onorato Pollo di Alberto Pollo, Officina Cosmetica Antichi ricordi




Confagricoltura Donna Piemonte, “Clementine antiviolenza”:  simbolo di forza e salute

C’è soddisfazione tra le associate di Confagricoltura Donna Piemonte che tra il 22 e il 26 novembre scorso hanno distribuito nell’ambito dell’iniziativa “Clementine antiviolenza”, in alcuni capoluoghi piemontesi, più di 1200 kg di clementine, in buona parte offerte dalla Cooperativa COAB e dalla ditta CARPENATURAM di Corigliano-Rossano.

Il progetto, nato nel 2013 dopo la tragedia di cui fu vittima Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro accoltellata e bruciata viva dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari, viene portato avanti da  Confagricoltura Donna alla quale da alcuni anni si è affiancato il Soroptimist International, rappresentando un impegno concreto nelle piazze italiane nell’ambito della strategia contro la violenza di genere.
Il ricavato della distribuzione delle clementine avvenuta nelle province di Vercelli, Asti e Alessandria andrà alla rete dei centri antiviolenza attivi sui rispettivi territori: al Centro Antiviolenza EOS di Vercelli, al Centro Antiviolenza Orecchio di Venere di Asti, al Centro Antiviolenza MEDEA di Alessandria.
Siamo al fianco di tutte le donne in difficoltà, affinché chiedano aiuto immediatamente: il tempo è un fattore importante per interrompere la spirale che può portare alle aggressioni. Le esortiamo a cercare aiuto appena hanno la sensazione di essere vittime di qualunque violenza anche psicologica o economica, ancor prima che fisica, perché troveranno l’ascolto, l’attenzione e la protezione di cui hanno diritto e bisogno” dichiara Paola Maria Sacco presidente di Confagricoltura Donna Piemonte, ringraziando tutte le Unioni Provinciali coinvolte per il  concreto aiuto profuso, presenziando attivamente nelle piazze.

Le donne imprenditrici agricole spaziano dall’allevamento alla coltivazione di frutta e verdura, dal florovivaismo all’agriturismo. In un settore tradizionalmente considerato maschile, le donne si sono fatte largo a forza di impegno, innovazione, attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale” afferma Lella Bassignana direttore di Confagricoltura Piemonte. “Auspichiamo che nel nostro settore, così come in altre realtà, non si perpetri mai violenza di genere e che le Istituzioni deputate a salvaguardare i più deboli intervengano con azioni tangibili e serie”.

 




Nel settore dell’estetica importante sinergia tra Ministero della Salute e Associazioni di categoria

Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro tra il Ministero della Salute e le delegazioni di Confartigianato Estetisti, CNA e APEO in merito alla Prassi di riferimento UNI relativa alla definizione del profilo dello “Specialista in Estetica Oncologica”.

L’attività di estetica negli ultimi anni sta registrando una crescita notevole di domanda di servizi dedicati a soggetti in condizioni di fragilità, generalmente sottoposti a cure sanitarie tra le quali, appunto, quelle oncologiche. È evidente come l’esecuzione di trattamenti su questi soggetti necessitino di attenzioni e conoscenze specifiche tali da garantire al cliente una qualità del servizio che tenga conto della sua particolare condizione. Da qui, la necessità di pervenire ad una normazione tecnica in grado di offrire un quadro regolatorio di riferimento, che preveda adeguati standard formativi.

In tal senso la prassi, sviluppata in collaborazione con AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), definisce i requisiti di conoscenze e abilità dello Specialista in Estetica Oncologica il quale opera al servizio di persone sottoposte a terapie oncologiche al fine di migliorarne la qualità della vita. Lo Specialista in Estetica Oncologica è un professionista del settore del benessere che opera secondo i requisiti e i limiti previsti dalla legge n. 1 del 1990, e che potrà pertanto effettuare esclusivamente i trattamenti estetici previsti dalla normativa di settore.

Nell’ottica della più ampia diffusione di questa rilevante iniziativa, le Organizzazioni hanno evidenziato la necessità di condividerne contenuti e finalità con il Ministero della Salute e hanno, altresì, colto l’occasione per evidenziare che le imprese e gli operatori del settore manifestano da tempo l’esigenza di un contesto normativo aggiornato che consenta loro di offrire risposte adeguate al proprio mercato di riferimento.

«La prassi è stata definita in modo da garantire un’efficace integrazione di competenze, ruoli e responsabilità delle parti coinvolte e in assoluta sintonia con le disposizioni vigenti – commenta Maria Teresa Rosso, rappresentante provinciale della Categoria Estetica di Confartigianato Cuneo – riteniamo pertanto possa rappresentare un importante punto di riferimento per gli operatori del settore e una garanzia fondamentale per i cittadini”. Affermazione condivisa in pieno dal Ministero della Salute, che ha accolto molto positivamente la prassi di riferimento e si è reso disponibile a supportare la richiesta delle Associazioni di un riconoscimento normativo del profilo dello Specialista in estetica Oncologica (SEO)».

L’incontro – commentano da Confartigianato – è stato, inoltre, molto proficuo anche rispetto alla possibilità di una più stretta collaborazione tra associazioni e Ministero della Salute su tutti i temi cari alla categoria e di fondamentale importanza per lo sviluppo del settore, a partire da quello dell’estetica sociale”.

Grande soddisfazione è stata pertanto espressa delle Associazioni per la disponibilità dichiarata dal Ministero ad istituire un tavolo di lavoro congiunto per affrontare le questioni legate ad una maggiore qualificazione della professionalità di un settore che negli ultimi anni ha vissuto continue innovazioni dovute all’introduzione di nuovi servizi e all’utilizzo di attrezzature e tecnologie sempre più sofisticate.

Con molto favore è stata, infine, accolta la proposta di lavorare in sinergia ad una campagna di sensibilizzazione e comunicazione sul tema della legalità, riconoscendo che le attività irregolari nei comparti della cura alla persona mettono a repentaglio la salute dei clienti e gettano discredito sulle imprese che operano nel rispetto della legge.

Il contrasto all’abusivismo – concludono le Associazioni – è quanto mai necessario per fornire a cittadini e imprese un segnale tangibile della vicinanza delle istituzioni”.




Antinfluenzale, il Piemonte ne ha 1.1 milioni

“Il Piemonte con gara regionale si è aggiudicato circa 1.100.000 dosi di vaccino antinfluenzale, incrementabili del venti per cento in caso di necessità”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, nella sessione odierna del Consiglio regionale dedicata al question time, rispondendo all’interrogazione di Silvio Magliano (Moderati).

Magliano aveva chiesto se le dosi a disposizione fossero sufficienti a soddisfare le richieste dei medici di Medicina generale e a consentire ai cittadini di ricevere il vaccino in un periodo assai delicato per la persistente presenza del Covid 19.

“Al momento, da un confronto effettuato con lo stesso periodo dello scorso anno, il numero delle somministrazioni effettuate risulta essere in leggero aumento. Se le dosi in consegna non saranno sufficienti a immunizzare il target individuato, si provvederà a effettuare nuovi ordini verso le aziende farmaceutiche” ha precisato Icardi.

Sono state poi fornite risposte alle interrogazioni di Monica Canalis (Pd) sulla  scarsità di medici nel pronto soccorso di Ciriè;  di Francesca Frediani (M4o) sulla definizione delle misure compensative e impatto della nuova linea Torino-Lione; di  Raffaele Gallo (Pd) sull’offerta dei servizi Cup (Centro unico di prenotazione) e Centro Prelievi dell’AslTo3 di Piossasco; e di Maurizio Marello (Pd) sui controlli sul Bonus Piemonte.

 




Torino. Presentato il progetto Seria: obiettivo affrontare e gestire le nuove criticità

Il 23 novembre scorso a Torino, nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte, il Servizio Fitosanitario e Tecnico-Scientifico della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Agrion e 3A Srl, ha presentato il progetto SERIA: si tratta di un sistema integrato di raccolta, elaborazione e diffusione di dati e informazioni alle aziende agricole e alle strutture coinvolte nell’assistenza tecnica in agricoltura, per supportare il comparto nelle scelte agronomiche e fitosanitarie a basso impatto ambientale. All’evento è intervenuto anche il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, che ha ribadito quanto questi strumenti risultino di grande utilità per affrontare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e per razionalizzare l’impiego delle risorse disponibili, quali i prodotti fitosanitari, i fertilizzanti e l’acqua.

Rammentiamo che il progetto, operativamente avviato nel 2020, è finanziato con i fondi europei del PSR 2014 -2020 Misura 1 Operazione 1.2.1 – Attività dimostrative e di informazione in campo agricolo, e si avvale della collaborazione di Fondazione Podere Pignatelli e delle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia Piemonte.

 




PNRR e caro materiali: arrivano 29 milioni in più per i piani urbani

Sono in arrivo 29 milioni di euro in più destinati a coprire i problemi causati dal caro materiali: sono destinati a 17 Comuni e 1 Unione montana del territorio metropolitano per i progetti dei Piani Urbani finanziati sulla missione 5 inclusione del PNRR.
Il vincolo è che i progetti siano messi a gara entro fine 2022.
I Comuni interessati all’arrivo dei nuovi fondi sono – oltre a Torino per 18.033.665,21 euro – Alpignano (369.311,56 euro in più per la ristrutturazione di Villa Govean)  Borgaro Torinese (525.326 euro in più per il sistema diffuso di aggregazione sociale lungo l’asse est-ovest del concentrico sotteso dal viale Martiri della Libertà) Borgiallo (123.021,17 euro in più per la riqualificazione Corte San Carlo in casa della comunità) Castellamonte (808.691,84 in più per il  recupero dell’ex ospedale per centro polifunzionale) Chieri (1.538588,24 euro in più per il recupero e rigenerazione dell’area dell’ex Cotonificio Tabasso) Cuorgnè (327.679,28 euro in più per la realizzazione di un polo innovativo di aggregazione sociale presso l’ex Collegio Salesiano) Giaveno (222.970,45 euro in più per il  recupero funzionale dell’edificio incompiuto per realizzazione social housing o residenza alla persona in via Beale) Grugliasco  (752.838,23 euro in più per la rifunzionalizzazione di un ex edificio scolastico) Ivrea (1.965.480 euro in più per la riqualificazione di palazzo Giusiana ) Leini (420.620,22 euro in più per la  riconversione della scuola secondaria di primo grado Carlo Casalegno per realizzazione di biblioteca, sale studio e spazio coworking) Nichelino (900mila euro in più per la riqualificazione parco urbano inclusivo di Via XXV Aprile, con strutture ludico-educative per famiglie) Rivarolo (216.421 euro in più per riqualificazione di Villa Vallero come sede della nuova biblioteca civica e del centro culturale) Rivoli (589mila euro in più per rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso architettonico di palazzo Piozzo Di Rosignano) Strambino (183.861,75 euro in più per il  progetto di gestione dell’emergenza abitativa e housing sociale) Venaria reale (656.536,82 euro in più per realizzazione di un hub per la cultura presso l’ex caserma Beleno) Villafranca Piemonte (1.117.665,32 euro in più per housing sociale) e l’Unione montana Val Chisone (130mila euro in più per progetto di houing sociale rivolto a soggetti fragili in Perosa Argentina e Perrero).
“La Città metropolitana di Torino ha svolto un ruolo importante di accompagnamento e assistenza al territorio, supportando i soggetti attuatori nella definzione della strategia più efficace per rispettare la tabella di marcia imposta dal PNRR – commentano il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano -Ora dovremo concentrare i nostri sforzi sugli interventi che andranno a gara nel 2023, cercando di non lasciare indietro nessuno”.