Biraghi: “Definiti componenti e deleghe della squadra di presidenza comitato PI Confindustria Piemonte”

​Nel corso del comitato regionale della Piccola Industria di Confindustria Piemonte tenutosi a Torino, su indicazione del Presidente Alberto Biraghi, è stata ratificata la nomina dei quattro vicepresidenti per il biennio 2022-2024.

La nuova squadra di presidenza è così composta: Giorgio Baldini, Presidente di Piccola Industria di Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Gianluca Giordano, delegato di Piccola Industria dell’Unione Industriale della Provincia di Asti; Massimo Lomen, delegato di Piccola Industria di Confindustria Canavese; Filippo Sertorio, Presidente di Piccola Industria dell’Unione Industriali di Torino.

Per la durata del mandato biennale, ai componenti del comitato di presidenza sono state assegnate le deleghe ritenute indispensabili per garantire la crescita delle Piccole e Medie Imprese regionali. In particolare, le deleghe sono state attribuite come segue: Giorgio Baldini, capitale umano; Gianluca Giordano, ricerca e innovazione; Massimo Lomen, digitalizzazione; Filippo Sertorio, credito e finanza.

Il Presidente Alberto Biraghi ha ricordato che “con la nuova squadra di Presidenza intendiamo avviare un aperto confronto sui temi delle deleghe, ma non solo, per dare vita a nuove prospettive, individuando opportunità e soluzioni, anche in un contesto difficile come l’attuale, alla luce di mutamenti che avvengono con grande intensità. Gli ambiti su cui intendiamo lavorare, saranno i pilastri su cui porre le basi di un percorso di rilancio e crescita”.

 




Assemblea annuale di Cnvv, con il presidente di Confindustria Carlo Bonomi

Lunedì 6 giugno 2022, alle 11, presso lo stabilimento produttivo Sambonet Paderno Industrie di via Giovanni Coppo n. 1/c a Casalino – frazione Orfengo (NO), si terrà l’assemblea generale di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv).

Il programma dei lavori prevede, dopo il saluto del Cav. Pierluigi Coppo, presidente del Gruppo Arcturus, proprietario dei marchi Sambonet e Paderno, gli interventi del presidente di Cnvv, Gianni Filippa, del presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, del presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo, e del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.




Paola Sacco eletta al vertice di Confagricoltura Alessandria

Paola Sacco è la nuova presidente di Confagricoltura Alessandria. Dopo 9 anni e 3 mandati, per Luca Brondelli di Brondello è arrivato il momento di lasciare le redini dell’associazione provinciale degli imprenditori agricoli, a norma dallo Statuto, per dedicarsi totalmente all’incarico nazionale quale componente della Giunta confederale.

“E’ un’emozione e un onore rappresentare tutte le aziende agricole di Confagricoltura ed è allo stesso tempo una responsabilità che voglio prendermi” ha commentato Paola Sacco non appena acclamata.

La nuova Presidente dell’organizzazione degli agricoltori provinciali, la prima donna ad essere eletta al vertice, ha sempre partecipato attivamente alla vita associativa. Dapprima nell’ANGA (l’associazione dei giovani di Confagricoltura), in un secondo tempo tra le socie fondatrici e le dirigenti di Confagricoltura Donna provinciale, regionale e nazionale, per diventare infine tra il 2016 e il 2019 presidente di Zona di Tortona. Attualmente Sacco è anche presidente di Confagricoltura Donna Piemonte e vice presidente di APSOV.

Laureata in Scienze Agrarie a Torino, è sposata con due figli, abita a Tortona, conduce col marito e la figlia circa 270 ettari tra Tortona, Pontecurone e Rivanazzano Terme, nei quali coltiva prevalentemente colture da seme, mais e pomodoro da industria.

Il passaggio di consegne si è tenuto questa mattina, lunedì 30 maggio, presso il Castello di Piovera ad Alluvioni – Piovera, durante l’Assemblea generale elettiva di Confagricoltura Alessandria, nel corso della quale, dopo la lettura e l’approvazione dei bilanci, sono state elette tutte le cariche sociali per il quadriennio 2022-2025. Affiancheranno Paola Sacco come vice presidenti Maurizio Montobbio, Lorenzo Morandi e Giacomo Pedrola.

La parte pubblica della mattinata ha visto numerosi interventi delle autorità presenti in sala, dopo la relazione del presidente uscente Luca Brondelli, il quale ha parlato della presenza crescente di donne quali figure apicali in Confagricoltura, della nuova percezione mondiale del settore agricolo che si sta diffondendo nell’ultimo periodo, dell’emergenza Peste Suina Africana, del Programma di Sviluppo Rurale piemontese e della necessità di coraggio nelle scelte di prospettiva dei politici.

Fulcro della mattina l’intervento del dott. Cesare Tabacchini, componente dello staff di Presidenza di Confagricoltura, il quale ha relazionato su “La nuova Politica Agricola Comunitaria e la sicurezza alimentare”, fornendo interessanti spunti di interpretazione dell’attuale situazione economica globale.

“Nel pomeriggio i Capi di Stato europei discuteranno di grano. Ciò significa che prima la pandemia e adesso la guerra in Ucraina hanno dimostrato che l’alimentazione rappresenta un punto focale degli assetti mondiali. Solamente un sistema agricolo vitale, efficiente e competitivo può consentire di tutelare l’ambiente e le risorse naturali. Sostenibilità ambientale e sostenibilità economica devono quindi andare avanti in parallelo. Se salta la sicurezza alimentare salta la coesione sociale” ha affermato Tabacchini, che ha continuato: “Permangono forti critiche alla riforma della PAC portate avanti per molto tempo da Confagricoltura e oggi riconosciute da molti osservatori. Una riforma improntata solo su aspetti prettamente di tutela ambientale, che non tenga conto delle implicazioni economiche e produttive, non è sostenibile e porta con sé il fondatissimo rischio di mettere in crisi l’agricoltura europea e mondiale con sconvolgimenti sociali. E’ richiesta a questo punto a più voci una riforma che tenga conto di ciò, anche se oggi diventa di complicata realizzazione, perché prevede una modifica di norme di legge stabilite e sancite che può partire solo su iniziativa della Commissione Europea”.




Peste suina africana, Confagricoltura chiede un consiglio regionale aperto

Gli allevatori piemontesi sono estremamente preoccupati per la diffusione della peste suina africana. Confagricoltura ritiene “manifestamente insufficienti” i risultati finora conseguiti per il contrasto dell’emergenza.

“Sono ormai trascorsi quasi cinque mesi dal ritrovamento del primo cinghiale infetto nell’Ovadese – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – e a tutt’oggi non è ancora approvato il piano per l’eradicazione della malattia.

Ieri abbiamo appreso ufficialmente dalla Regione che l’attività di depopolamento dei cinghiali procede con estrema lentezza e, in alcuni territori, non è ancora neanche iniziata”.

In Piemonte – ricorda Confagricoltura – sono attive circa 1.400 aziende che allevano 1,4 milioni di capi suini e a livello nazionale la produzione piemontese rappresenta il 9% del totale. Il fatturato dell’industria italiana dei salumi è di oltre 8 miliardi di euro e rappresenta il 5,6% del totale dell’industria agroalimentare.

Si tratta – evidenzia Confagricoltura – di un patrimonio di straordinario valore produttivo e commerciale che, nella malaugurata ipotesi in cui l’epidemia di peste suina dovesse allargarsi e diventare endemica, verrebbe distrutto. “Già oggi nostre imprese sono in forte difficoltà a trovare acquirenti disponibili ad approvvigionarsi di suini provenienti dal Piemonte – spiega Enrico Allasia – ed è perciò necessario intervenire al più presto con ogni iniziativa utile per contrastare la diffusione dell’epidemia e l’eradicazione dei cinghiali, vettori della peste suina africana”.

Per questi motivi Confagricoltura Piemonte ha chiesto un Consiglio regionale aperto sull’argomento per dibattere la questione a livello tecnico scientifico e politico istituzionale, “al fine di individuare un percorso che consenta al mondo agricolo piemontese di poter guardare con serenità al futuro, oltre l’emergenza”.

 




CNA Cinema e Audiovisivo Piemonte: sulla Croisette di Cannes presentati i progetti

Internazionalizzazione e innovazione tecnologica specifica per il cinema e audiovisivo, CNA Cinema e Audiovisivo Piemonte, dalla Croisette di Cannes accende i riflettori sulle realtà piemontesi e non solo.

La CNA a oggi rappresenta circa il 40% delle imprese afferenti a tutta la filiera: società di produzione, post produzione, distribuzione, aziende tecniche, teatri di posa ed esercizi, tuttavia considerato che la rappresentanza di CNA si estende oltre questi ambiti, le imprese coinvolte sono decisamente di più. Una percentuale che aumenta se si considera, invece, l’incidenza dei fatturati.

“Abbiamo sempre ricordato che questo mondo rappresenta imprese, investimenti e posti di lavoro. Per questo consideriamo strategiche le nostre partnership a partire da quella con Banca Etica che ha sottoscritto CNA nazionale, così come quella con Film Commission Torino e Piemonte”, ha affermato il segretario di CNA Piemonte Delio Zanzottera.

Proprio Zanzottera affiancato la capodelegazione Rachele Sinico che ha guidato un gruppo con 15 produttori cinematografici piemontesi, al Marchè du Film di Cannes e ai panel organizzati presso l’Italian Pavillon. La delegazione più numerosa tra le regioni italiane che riporta in auge il cinema “made in Piemonte”.

Alle parole del segretario ha fatto eco il presidente di CNA Piemonte Cinema e Audiovisivo, Mattia Puleo: “La ricca delegazione di produttori piemontesi riconferma una grande capacità di internazionalizzare. Questo Cannes, appuntamento per eccellenza del mercato internazionale del cinema, rappresenta un momento preziosissimo per lanciare il Gruppo delle imprese piemontesi verso nuovi e più ambiziosi obiettivi. Il Torino Film Industry sarà un momento irrinunciabile per un 2023 all’insegna di un importante crescita e valorizzazione del settore”.

Torino Film Industry, dall’anno scorso rappresenta una pietra miliare per il rapporto tra la filiera e gli imprenditori di CNA. Il lavoro, infatti, si è concentrato perché il settore del cinema e dell’audiovisivo venisse percepito non solo come produzione culturale ma anche industriale perché, così, abbiamo posto le basi per creare una rete attiva tra imprese e tra imprese e maestranze. È stato importante affermare solo la crescita del tessuto imprenditoriale locale può segnare la cifra della presenza vera di un settore su un territorio ed evitare, così, la marginalità. Il sistema del Piemonte, oggi, può confermare un’attiva presenza internazionale nel documentario e una serie di competenze pronte a mettersi a disposizione delle grandi produzioni nazionali ed estere.

L’accordo tra CNA e Banca Etica sul Tax Credit Cinematografico

CNA e Banca Etica hanno sottoscritto un accordo quadro per avviare una collaborazione a sostegno delle imprese artigiane e delle piccole imprese della filiera del cinema e dell’audiovisivo: in particolare si intende valorizzare il lavoro dei piccoli produttori indipendenti con linee di credito ad hoc, fra le quali la cessione del Tax Credit Cinematografico.

CNA e Banca Etica prevedono successivamente di sviluppare ulteriori strumenti e prodotti finanziari con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito di una vasta platea di artigiani e piccole imprese.

Coerentemente con i principi e i valori di Banca Etica e del sistema delle imprese associate a CNA, la collaborazione si articolerà sui temi della lotta all’esclusione finanziaria; della valorizzazione delle produzioni artigiane tipiche e tradizionali; della tutela delle diversità enogastronomiche; degli investimenti per la sostenibilità delle produzioni; della sostenibilità sociale dei piccoli Comuni attraverso il supporto alle piccole imprese commerciali e artigianali che ne rappresentano la linfa vitale.

Come ha ricordato Delio Zanzottera, rifacendosi alle parole del segretario nazionale Sergio Silvestrini: “Con grande soddisfazione avviamo la collaborazione con Banca Etica che consentirà alle nostre imprese di avere a disposizione nuove opportunità e strumenti finanziari dedicati. L’accordo ha anche una funzione sociale che guarda all’interesse generale per la salvaguardia e valorizzazione delle attività artigiane nei piccoli comuni”.

Gianluca Curti, Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo, ha dichiarato al momento della firma dell’accordo: “La convenzione con Banca Etica costituisce un importante risultato che viene incontro alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese indipendenti che rappresentiamo. Finalmente i nostri associati potranno avvalersi della cessione del credito d’imposta per tagli anche inferiori ai centomila euro, una risposta chiara e rivoluzionaria che arriva a margine di anni complicati della produzione indipendente italiana”

“Banca Etica vuole rafforzare il proprio impegno per sostenere la cultura in Italia e il settore del cinema e dell’audiovisivo sono per noi di particolare valore” – ha ricordato il direttore generale di Banca Etica, Nazzareno Gabrielli durante la presentazione della partnership. “In CNA abbiamo trovato un partner ideale per la convergenza di valori e per la capacità di raggiungere e accompagnare le piccole e medie imprese artigiane che sono così importanti per la crescita di un’economia sana nel nostro Paese”.

E così domenica 22 maggio, nel primo dei due appuntamenti in calendario al 75° Festival Internazionale del Film di Cannes, si è tenuto l’evento, dedicato alla presentazione dell’accordo tra CNA Cinema e Audiovisivo e Banca Etica sulla cessione del tax credit cinematografico, si è svolto negli spazi dell’Italian Pavilion e ha riscontrato un notevole interesse tra operatori, rappresentanti delle istituzioni e delle Film Commission regionali. All’appuntamento hanno partecipato: Francesco Lattarulo, delegato nazionale di CNA Cinema e Audiovisivo per il credito, che ha illustrato i contenuti e le modalità operative del prodotto, destinato agli associati, insieme a Fabrizio Montini Trotti, responsabile ufficio Credito Convenzionato di Banca Etica. Sono intervenuti inoltre il presidente nazionale di CNA Cinema e Audiovisivo, Gianluca Curti e il Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo Roma, Marco Luca Cattaneo. Per il Piemonte erano presenti proprio Delio Zanzottera, segretario regionale CNA Piemonte, Rachele Sinico, responsabile CNA Cinema e Audiovisivo Piemonte, e Mattia Puleo, presidente CNA Cinema e Audiovisivo Piemonte.




CNVV: Marco Dalla Rosa confermato presidente del Consorzio “San Giulio”

Marco Dalla Rosa, consigliere delegato della Faco Spa di Varallo Pombia (No), è stato confermato presidente del Consorzio “San Giulio”, la società per i servizi energetici di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv).

L’Assemblea annuale dei soci, svoltasi il 23 maggio 2022, ha approvato all’unanimità il bilancio 2021 e rinnovato la fiducia anche agli altri componenti il Consiglio di amministrazione: Fabio Leonardi, amministratore delegato della Igor srl, Eraldo Peccetti, presidente e amministratore delegato del Gruppo Colines Spa, Massimiliano Preti, amministratore delegato della Gessi Holding Spa, Fabio Saini, amministratore delegato e direttore tecnico della Laica Spa, e Federico Zaveri, amministratore delegato della Nuova Fima srl.

Il Consorzio “San Giulio”, di cui è procuratore l’Energy Manager di Cnvv, Marco Mainini e a cui aderiscono attualmente 128 aziende, è attivo per gli approvvigionamenti di energia elettrica e di gas naturale. Il consumo complessivo annuale di energia elettrica dei 347 contatori (Pod) attualmente gestiti dal Consorzio è di oltre 330 GigaWattora, mentre le utenze per la fornitura di gas naturale (Pdr) sono 244, con un volume complessivo di oltre 58,4 milioni di metri cubi.

«Grazie al Consorzio, che è nato nel giugno 1998 ed è stato il primo in Italia a raggiungere l’operatività – ha spiegato Dalla Rosa – un grande numero di imprese ha beneficiato dei vantaggi della liberalizzazione del mercato elettrico fin dai suoi inizi, nel 1999. Oggi, operando sul mercato forward, il Consorzio si pone l’obbiettivo del contenimento dei prezzi dell’energia e della loro stabilizzazione: per il solo biennio 2021-2022 stimiamo un risparmio complessivo per le aziende consorziate, rispetto al benchmark delle quotazioni spot dei mercati energetici, di oltre 70 milioni di euro, di cui circa 40,8 milioni per l’energia elettrica e 31,2 milioni per il metano. Fino a dicembre 2023 sono attivi contratti di fornitura con Axpo Italia per l’energia elettrica e con Edison Energia per il gas.

Tra i molti servizi offerti alle aziende nostre aderenti, ricordo la  reportistica, che consente il controllo di ogni fattura emessa dai fornitori e che soltanto nell’ultimo anno e mezzo ha consentito il recupero di quasi 550mila euro da errori di fatturazione, il monitoraggio dei contatori principali, per un controllo costante dei prelievi e l’invio di allarmi in caso di sforamento dei principali parametri di fornitura, e specifiche convenzioni come quelle con Ego Energy per la cessione dei surplus di energia ai produttori e con Atena Trading per le forniture domestiche, recentemente estesa anche ai dipendenti di tutte le aziende associate a Cnvv».

Al termine dell’assemblea si è tenuta una tavola rotonda sulle prospettive dei mercati energetici (introdotta dai saluti di Marco Dalla Rosa e Marco Bruseschi, presidente del Coordinamento dei consorzi energetici di Confindustria, e moderata da Maurizio Melis, di Radio24) a cui hanno partecipato Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, Massimo Beccarello, Senior Advisor Transizione energetica di Confindustria, Renato Ornaghi, presidente di Energy Saving Spa e Aurelio Regina, delegato per la Transizione energetica e presidente del Gruppo tecnico Energia di Confindustria. Hanno anche portato la loro testimonianza i referenti di alcune importanti aziende aderenti al “San Giulio”: Balchem Italia srl, Caleffi Spa, Igor srl e Nuova Fima srl.




Leadership e gestione d’impresa: secondo incontro del ciclo gratuito di Cnvv per imprenditori giovani

È in programma mercoledì 25 maggio 2022, alle 15, nella sede novarese di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), in c.so Cavallotti 25, il secondo incontro del ciclo organizzato da Cnvv, in collaborazione con il suo Gruppo Giovani Imprenditori, per incrementare conoscenze e competenze nella gestione e nell’organizzazione aziendale. Gli incontri, gratuiti, hanno una durata indicativa di quattro ore e sono finalizzati a far acquisire e/o perfezionare il know-how di chi riveste ruoli direttivi; per la natura dei temi trattati sono dedicati alle generazioni di imprenditori più giovani e che già si occupano di alcuni aspetti della vita d’impresa, ma sono aperti anche a persone con maggiore esperienza che vogliano aggiornarsi e confrontarsi su aspetti rilevanti della gestione manageriale.
«L’evento del prossimo 25 maggio – spiega il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – ha lo scopo di evidenziare alcuni meccanismi di base della comunicazione per renderli applicabili nella vita lavorativa e in particolare, ma non solo, nella comunicazione digitale e avrà come relatori due professionisti che forniranno spunti basati sull’esperienza diretta, condotta quotidianamente con imprenditori e manager di imprese di varie tipologie, dimensioni e modelli organizzativi. Il corso partirà dall’individuazione di alcune dinamiche comunicative, con particolare riferimento all’ambito di business e al ruolo dei leader aziendali, con numerosi esempi pratici, per poi studiarne le applicazioni nel campo dei social network e in particolare di LinkedIn, dedicato al mondo delle professioni e del pensiero strategico, divenuto uno strumento pressoché ineludibile della “digital reputation”, specie per chi riveste ruoli di responsabilità».
I docenti saranno Luca Villani, founding partner e amministratore delegato dell’agenzia di comunicazione “The Van” (che integra advertising, content providing, grafica, comunicazione digitale e comunicazione interna), presidente di “L45” (agenzia di media relations e comunicazione istituzionale), giornalista professionista, formatore per istituzioni scolastiche e aziende e docente a contratto all’Università del Piemonte Orientale, e Margherita Daverio, project leader delle attività on line di L45, per cui crea strategie digitali con focus sulla costruzione e gestione della reputazione on line e del personal branding. Il programma dei lavori prevede i seguenti argomenti: Leadership e (è) comunicazione; Tre tecniche per comunicare bene; Linkedin: lo stato dell’arte; Linkedin: perché usarlo, come usarlo; Il tempo si trova.



Direttiva NIS2: prendono forma le nuove norme europee sulla sicurezza informatica e delle reti

Il Consiglio Europeo ed il Parlamento europeo hanno recentemente raggiunto un’intesa politica sulle nuove misure per un livello comune elevato di cibersicurezza in tutta l’Unione, al fine di migliorare ulteriormente la resilienza e le capacità di risposta agli incidenti del settore pubblico e privato e dell’UE nel suo insieme.

Si tratta della nuova Direttiva denominata “NIS2” che, una volta definitivamente adottata, andrà a sostituirà l’attuale Direttiva 2016/1148 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (NIS), primo strutturato atto legislativo a livello europeo sulla sicurezza informatica, ancora in corso di vigenza.

Adottata nel lontano maggio 2016 la e recepita in Italia con il D.lgs. 18 maggio 2018, n. 65 (anche detto “decreto legislativo NIS”), la NIS ha risposto alla progressiva esposizione dell’Europa alle minacce informatiche che nel corso degli anni sono diventate sempre più frequenti e pervasive, per via di un aumento esponenziale della superficie esposta nell’ecosistema digitale, ormai sempre più eterogeneamente interconnesso.

La direttiva NIS2 mira a fronteggiare ulteriormente questo trend di escalation cyber, rispondendo all’esigenza di protezione, in modo omogeneo nel lungo termine, a livello europeo, dei servizi e presidi essenziali e strategici di ciascuno Stato membro, includendo adesso anche Organizzazioni di medie e grandi dimensioni di più settori critici per l’economia e la società, compresi i fornitori di servizi pubblici di comunicazione elettronica, servizi digitali, acque reflue e gestione dei rifiuti, produzione di prodotti critici, servizi postali e di corriere e pubblica amministrazione, sia a livello centrale che regionale.
Il requisito dimensionale rappresenta peraltro una delle novità maggiormente significative dell’intesa politica perché i soggetti inclusi nell’alveo applicativo della nuova Direttiva verranno espressamente indicati dal Legislatore europeo, che ne circoscriverà l’ambito sulla base dei criteri di proporzionalità, un livello di gestione del rischio e criticità.
A tal riguardo vale la pena di evidenziare che la NIS2 si applicherà agli enti della pubblica amministrazione a livello centrale e regionale, riservandosi ai singoli Stati membri l’opportunità di estenderne l’applicazione a livello più periferico.

La NIS2 includerà anche l’adozione di misure di gestione del rischio di cibersicurezza per il settore sanitario, con particolare riferimento ai produttori di dispositivi medicali, proprio per rispondere alle crescenti minacce alla sicurezza rilevate durante la pandemia di COVID-19.
Dunque, la nuova direttiva intende rafforzare i requisiti di sicurezza informatica imposti alle aziende, attraverso l’introduzione di un quadro normativo che preveda un meccanismo più omogeneo ed efficace sia in termini di requisiti sia di misure di sicurezza, per la cooperazione nella gestione del rischio, degli incidenti nonché per lo snellimento degli obblighi di segnalazione in tutti i settori che rientrano nel perimetro dalla direttiva, nell’ambito di EU-CyCLONe, ossia dell’organizzata rete europea di collegamento per le crisi informatiche, che sosterrà la gestione coordinata degli incidenti di sicurezza informatica su larga scala e favorirà la condivisione di best practices a livello nazionale ed europeo.
A tal riguardo, la NIS2 nell’aggiornare l’elenco dei settori e delle attività soggetti agli obblighi di sicurezza informatica andrà anche a prevedere una serie di rimedi e sanzioni per garantirne l’effettiva applicazione.

A tal proposito, di fondamentale importanza è il tema della sicurezza delle catene di approvvigionamento e delle relazioni con i fornitori che vede introdurre adesso la responsabilità del top management nel caso di mancata osservanza degli obblighi di sicurezza informatica, introducendo altresì misure di vigilanza più rigorose per le autorità nazionali.

L’accordo provvisorio raggiunto, nel caso di definitiva approvazione da parte del Consiglio europeo e del Parlamento europeo prevederà a carico degli Stati membri un generale obbligo di recepimento della nuova Direttiva negli ordinamenti giuridici nazionali nel termine dilatorio di 21 mesi dalla sua entrata in vigore.




Il Consiglio alla XXXIV edizione del Salone internazionale del libro

l Consiglio regionale del Piemonte rinnova con entusiasmo anche quest’anno la sua presenza al Salone internazionale del libro dal 19 al 23 maggio. “L’impegno dell’ente nel valorizzare l’identità e le specificità territoriali si esprimerà in numerose declinazioni, con l’intenzione di divulgare la ricchezza dell’intera regione, mettendo in connessione cultura e turismo, tradizione e paesaggio, agricoltura e sostenibilità”, ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa regionale.

Una particolare attenzione sarà dedicata al mondo dei borghi del Piemonte, non solo quali mete turistiche ma anche come luoghi dove è bello vivere e lavorare. Si potrà poi scoprire la varietà dei territori anche attraverso la conoscenza delle tradizioni che rendono vivo il patrimonio popolare, dalla musica ai proverbi alle danze. Senza dimenticare i tesori della terra a chilometro zero che saranno protagonisti di ricette da “favola”, ideali sia per i grandi sia per i bambini. Sul tema dei borghi verrà presentato anche un numero speciale di Comunità montagna, rivista dell’Uncem Piemonte.

Nell’Anno europeo dei giovani, numerosi incontri saranno incentrati proprio sulle nuove generazioni, chiamate ad agire in prima persona, con idee e proposte per il futuro. Facendo leva sull’importanza della cittadinanza attiva sarà presentato il progetto formativo promosso dal Consiglio regionale che intende coinvolgere ragazzi e ragazze in un’azione propositiva rispetto ai temi del digitale, dell’ambiente e dell’Europa. Agli studenti piemontesi sarà inoltre dedicato un momento speciale con la premiazione dei vincitori dei concorsi indetti dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Trova invece ispirazione nei “Cuori selvaggi”, tema portante di questa edizione del Salone, l’incontro “Fuori dagli schemi”, che darà voce a personaggi del mondo dell’arte, della letteratura, dello spettacolo, dello sport che, nel compiere scelte controcorrente, hanno realizzato progetti e opere inedite e creative.

I giovani saranno i destinatari principali di altri due incontri ad alta valenza formativa: il primo, organizzato da Difensore civico e Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, vuole riflettere sul potere della comunicazione come strumento per combattere pregiudizi e discriminazioni; il secondo, a cura dell’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura e della Guardia di finanza, intende sensibilizzare i ragazzi sull’uso responsabile del denaro. È infine ideato proprio per gli studenti piemontesi il progetto “Andiamo a segno!”, che verrà presentato dall’associazione culturale “Etica e Sport” per promuovere l’etica sportiva e il contrasto alla sedentarietà. Di sport, e in particolare di ciclismo, si parlerà inoltre con la presentazione della Guida di itinerari delle grandi corse a tappe.

I 35 anni della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo saranno celebrati con un evento, sostenuto dagli Stati generali della prevenzione e del benessere, che racconterà gli importanti traguardi raggiunti da questa eccellenza medico scientifica. Alla forza delle donne sia in tempo di pace sia in guerra sarà dedicato l’incontro promosso dal Comitato regionale per i diritti umani e civili e la Consulta femminile regionale. Un altro anniversario, il 120esimo dalla nascita di Erminio Macario, sarà poi ricordato nell’appuntamento che presenterà le iniziative in programma, sostenute dal Consiglio regionale e curate da Linguadoc, per rendere omaggio a questo grande artista piemontese.

L’innovazione, questa volta nel campo dell’economia circolare, troverà invece espressione nelle ricerche realizzate sui siti Unesco piemontesi dal Politecnico di Torino e promosse dalla Consulta regionale europea. Il racconto della vita della prima donna avvocato in Italia, la piemontese Lidia Poët, sarà l’occasione per parlare degli ostacoli ancora esistenti per l’affermazione delle donne nella professione forense. Saranno inoltre presenti il Corecom, che affronterà la problematica della ricezione del segnale televisivo sul territorio regionale, il Garante regionale dei detenuti che guiderà un confronto sull’esperienza delle figure di garanzia e il Garante regionale degli animali che proporrà un dialogo a più voci sul benessere animale, fra medicina, scienza e letteratura.

Per rendere ancora più interessanti gli argomenti trattati quest’anno sono stati allestiti anche tre laboratori con attività pratiche: due per avvicinarsi alle sonorità dell’arpa celtica, coniugate con le musiche tradizionali piemontesi, e uno rivolto soprattutto ai bambini con Fata Zucchina che presenterà modi allegri e divertenti per presentare nel piatto le verdure del nostro territorio.

La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.




PoliTo apre alla cittadinanaza le lezioni del corso che indaga le sfide dell’umanità nel XXI secolo

La tecnologia gioca sempre più un ruolo importante nelle grandi sfide che deve affrontare l’umanità. Che si parli di digitale, di energia, di mobilità, di clima o di salute, la tecnologia è sempre al centro delle possibili soluzioni alle questioni centrali per le vite di tutti. Tuttavia le grandi sfide non sono praticamente mai riducibili al solo dato tecnico, né quando si analizzano, né quando si progettano possibili soluzioni. Per comprenderle e per affrontarle con successo è necessario il contributo di tutti i saperi, da quelli tecnico-scientifici a quelli umanistici, da quelli sociali a quelli artistici.

Dal 17 maggio al 26 luglio 2022 – con un appuntamento settimanale, ogni martedì alle 17:30 sul sito internet di Biennale Tecnologia, come iniziativa proposta in vista dell’edizione 2022 della manifestazione – il Politecnico di Torino offre al pubblico la possibilità di seguire le 11 lezioni introduttive dei corsi “Grandi sfide”: un’opportunità per approfondire in maniera fortemente interdisciplinare diversi temi di rilievo del mondo di oggi. Si tratta di un corso altamente innovativo nel panorama dell’università italiana, che il Politecnico propone in questo anno accademico come parte della formazione di tutti gli studenti di Ingegneria: sei importanti sfide della contemporaneità, ciascuna articolata in 4 direzioni diverse, per un totale di 24 corsi da circa 150 studenti ciascuno, co-insegnati da altrettante coppie di docenti, uno con impostazione tecnica e uno proveniente dal mondo delle scienze umane e sociali. Tutti i corsi “Grandi sfide”, sviluppati dall’Area Didattica del Politecnico e legati alle tematiche care a Biennale Tecnologia, fanno riferimento agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Si comincia domani, 17 maggio, con un esperto di fama internazionale sui temi dello sviluppo sostenibile come Jeffrey Sachs (già ospite dell’edizione 2020 di Biennale Tecnologia) che illustrerà gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile che definiscono l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La lezione di Sachs sarà preceduta da un’introduzione della professoressa Patrizia Lombardi, Presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e Vice Rettrice per Campus e Comunità Sostenibili al Politecnico di Torino.

Il ciclo proseguirà con quattro lezioni del celebre filosofo Telmo Pievani, che cercherà una spiegazione per i grandi cambiamenti che ci circondano. Perché l’umanità non impara dai propri errori? Quale futuro ci attende? Saremo in grado di accogliere il cambiamento?

A seguire verranno proposte sei lezioni introduttive, tenute dai docenti del Politecnico di Torino, a ciascuna delle sei Grandi Sfide, ovvero, clima, mobilità, digitale, salute, energia e tecnologie e umanità, ovvero una lezione sul fitto intreccio di legami tra sviluppo tecnologico e futuro del genere umano, che riprende anche lo slogan di Biennale Tecnologia.

La lezione introduttiva sul clima sarà a cura del professor Peter Wadhams, Professore Emerito di Fisica Oceanica presso il Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell’Università di Cambridge, e precedentemente Direttore dello Scott Polar Research Institute. Da ottobre 2019 è Visiting Professor presso il Politecnico di Torino. Wadhams si concentrerà sulla sfida della lotta contro il cambiamento climatico è una delle più pressanti per il futuro del nostro pianeta.

La mobilità è una sfida impegnativa per l’umanità di oggi e di domani: il professor Luca Staricco, docente di Tecnica e pianificazione urbanistica, propone una lettura delle problematiche legate alla sfida della mobilità del futuro, cercando punti di vista alternativi e innovativi su un tema costantemente al centro delle nostre vite.

La terza grande sfida è quella del digitale. Nella introduzione del professor Juan Carlos De Martin – ingegnere informatico, co-direttore del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico e faculty associate alla Harvard University – si presentano le tecnologie digitali come tecnologie che hanno un profondo impatto sulla società e sull’ambiente e che quindi vanno pensate e studiate in modo ampio, non solo strettamente tecnico.

Dopo aver vissuto la pandemia di Covid-19 siamo ancor più consapevoli della fragilità dell’umanità nel campo della salute, che sta vivendo uno grande sviluppo basato su molte nuove tecnologie, incluse quelle dell’Intelligenza Artificiale. Nella lezione del professor Alberto Audenino – docente di Bioingegneria industriale – verranno trattati i possibili aspetti della salute del futuro, delineando sia problemi etici, sia soluzioni rivoluzionarie.

La quinta sfida riguarda l’energia, settore cruciale per l’umanità nel breve e nel lungo periodo. La questione dell’accesso universale all’energia come elemento essenziale per combattere la povertà, le disuguaglianze globali e come strumento necessario per la prosperità umana. La lezione del professor Romano Borchiellini – docente di Fisica tecnica industriale e Referente del Rettore per l’Energy Center al Politecnico – presenta la sfida energetica dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale, collegando gli aspetti tecnologici a quelli storico-economici ed etico-giuridici.

L’ultima lezione è intitolata “Tecnologie e Umanità” e riunisce tutti gli aspetti che ruotano attorno all’impatto della tecnologia sullo sviluppo umano. Nella lezione della professoressa Francesca Governa – docente di Geografia economico politica – si cercheranno risposte ad alcune domande fondamentali su questo argomento, tra cui: come vivremo? Dove abiteremo? Come lavoreremo? Riusciremo a raggiungere l’uguaglianza reale tra le persone? Saremo in grado di coniugare esistenza biologica e personalità digitale?