Marco Brugo Ceriotti nuovo presidente commissione agroalimentare Confindustria Piemonte

Marco Brugo Ceriotti è il nuovo Presidente della Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte. Nato a Gattinara nel 1988, è un imprenditore di quarta generazione nel settore risiero, Brugo Ceriotti subentra a Franco Biraghi e guiderà per il prossimo biennio la Commissione nata nel 2017 con l’obiettivo di rappresentare in modo unitario e coordinato il comparto dell’agroindustria del sistema confindustriale piemontese. Alla Commissione afferiscono oltre 330 imprese per un totale di circa 18.000 addetti.

“Innanzitutto, grazie a Franco Biraghi che mi ha preceduto negli ultimi anni. Come lui, sono un fervido sostenitore del lavoro di squadra e del confronto costruttivo. Il mio mandato vuole concentrarsi su alcuni temi principali: innovazione tecnologica, sostenibilità, cultura, formazione e difesa del Made in Italy. Il tutto con un occhio di riguardo alle filiere strategiche principali che sono riso, latte, carne e vino” dichiara Ceriotti che dal 2021 è anche presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia. “Altrettanto centrali saranno la transizione energetica verso le rinnovabili e l’ottimizzazione delle risorse idriche. Temi che potremo affrontare partecipando al lavoro di lobbying attraverso i canali creati a Bruxelles da Confindustria Piemonte per portare sui tavoli di discussione proposte e criticità – sottolinea – ma intendiamo potenziare anche il dialogo anche con le istituzioni nazionali per coordinare insieme a tutti i player della filiera agroalimentare, strategie che aumentino resilienza e potenziale del settore”.

Gli altri componenti della Commissione rappresentanti delle otto associazioni territoriali piemontesi sono: Pia Bosca (Unione Industriale di Asti); Andrea Bonino (Unione Industriale Biellese); Simone Peila (Confindustria Canavese); Chiara BardiniPaola Lanzavecchia e Nadia Marchisio (Confindustria Cuneo); Fabio Leonardi (Confindustria Novara Vercelli Valsesia); Simona Radicci e Mario Fanteguzzi (Unione Industriale Torino); Matteo Cavagnino (Unione Industriale Verbano Cusio Ossola).




Elezioni Amministrative 2024, Confartigianato Cuneo incontra i Candidati

In vista delle prossime Elezioni Amministrative, che si svolgeranno nelle giornate dell’8 e 9 giugno e che in provincia di Cuneo interesseranno 172 Comuni. Tra questi ci sono ben quattro delle sette sorelle, ovvero Alba, Bra, Fossano e Saluzzo, e dieci comuni sopra i 5.000 abitanti ovvero Busca, Boves, Cherasco, Centallo, Caraglio, Verzuolo, Ceva, Canale e Cervasca. Confartigianato Cuneo organizza una serie di incontri con i Candidati dei principali centri della Granda, località dove l’Associazione – la più rappresentativa del comparto in provincia – è presente con un proprio ufficio.

Ecco il calendario degli incontri, tutti con inizio alle ore 21.00 (accredito dalle ore 20.30):

  • Mercoledì 15 maggio 2024 – Candidati per il Comune di Dogliani – Presso Sala Riunioni Ufficio di Zona (Via Ghigliano 35 ter, Dogliani).
  • Giovedì 16 maggio 2024 – Candidati per il Comune di Saluzzo – Presso Sala “Scuderia tematica” – Centro “Il Quartiere” (ex Caserma “Mario Musso” – Piazza Montebello 1, Saluzzo).
  • Venerdì 17 maggio 2024 – Candidati per il Comune di Bra. Presso Sala Riunioni Ufficio di Zona (Piazza G. Arpino 35 – Bra).
  • Lunedì 20 maggio 2024 – Candidati per il Comune di Fossano – Presso “Sala Barbero” del Castello degli Acaja. In sinergia con Associazione Commercianti di Fossano.
  • Giovedì 23 maggio 2024 – Candidati per il Comune di Ceva – Presso Sala Riunioni Ufficio di Zona (Via Aldo Moro 6, Ceva).
  • Martedì 4 giugno 2024 – Candidati per il Comune di Alba – Presso Sala Riunioni “B. Viglino” (ingresso Via Vivaro 19, Alba).

Per partecipare prenotazioni all’indirizzo web:

https://cuneo.confartigianato.it/elezioni-amministrative-2024/

«Da sempre – spiega Luca Crosetto, presidente territoriale della Confartigianato Cuneo – consideriamo fondamentale il nostro rapporto con il territorio e riteniamo un valore la nostra organizzazione in Zone e la presenza in provincia con i nostri 19 uffici e i 190 dipendenti che ogni giorno sono al fianco degli imprenditori. In questo contesto è importante e strategico il dialogo con le amministrazioni locali, di cui i Sindaci rappresentano il primo baluardo dello Stato e con i quali collaboriamo quotidianamente per lo sviluppo di imprese e comunità».




Confartigianato Imprese Piemonte, CNA Piemonte e Casartigiani Piemonte: ‘Accelerare programma Transizione 5.0 e iter Legge Annuale MPMI’

Confartigianato, CNA e Casartigiani nell’audizione sul Def davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, hanno giudicato “poco condivisibile”, seppur motivata dall’incertezza sull’applicazione delle regole del nuovo Patto di stabilità europeo, la scelta del Governo di non presentare al Parlamento il quadro programmatico, in quanto è indispensabile fornire a imprese e cittadini prospettive e fiducia.

In una fase di debolezza della congiuntura economica è necessario dare impulso agli investimenti privati per mantenere le imprese sul sentiero della crescita. Sono state indicate in sede nazionale le azioni e gli interventi per consentire al Paese di crescere. Occorre accelerare il programma Transizione 5.0, che può contare su una cospicua dote di risorse per accompagnare il sistema produttivo verso le sfide della doppia transizione, digitale ed ambientale, anche grazie al sostegno ai progetti di autoproduzione energeticaDi fondamentale importanza è la realizzazione del Pnrr. Il piano sta procedendo a rilento, rispetto alla spesa di circa 80 miliardi prevista per il 2023 si è speso circa la metà. Spendere quest’anno almeno 20 dei 40 miliardi non impiegati, darebbe un impulso importante all’economia, soprattutto nell’ambito degli investimenti pubblici e delle infrastrutture”, afferma Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte.

Per Confartigianato Imprese Piemonte, CNA Piemonte e Casartigiani Piemonte il sostegno agli investimenti richiede di rifinanziare al più presto la legge Sabatini che rischia di dover sospendere l’accoglimento delle domande. Inoltre è necessario che venga abbassata sensibilmente la soglia minima degli investimenti nella ZES Unica, oggi fissata a 200mila euro, per accelerare la spesa e consentire anche alle imprese di piccola dimensione di contribuire allo sviluppo delle economie del mezzogiorno.

Bisognerà anche adottare il piano nazionale per la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali prevista dalla direttiva Case Green di recente approvazione. Occorre un programma di medio termine, che individui obiettivi, priorità e risorse per accompagnare l’attuazione della direttiva, favorendo una ordinata qualificazione dell’offerta e della domanda.

Stiamo attendendo con trepidazione la “Legge annuale” dedicata alle mPmi, nella quale definire meglio strumenti e indirizzi programmatici dedicati a creare le condizioni di ambiente e contesto realmente favorevoli alla nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle micro, piccole e medie imprese del territorioInfine come Confederazioni dell’artigianato sottolineiamo l’importanza che l’UE riesca a imprimere un impulso positivo alla crescita tornando a pensare (come è stato fatto per Next Generation EU e SURE) a misure di sostegno e accompagnamento dell’economia che non siano fatte soltanto di regole e scadenze” ha dichiarato Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte

Gli obiettivi e le scadenze legati, ad esempio, al cosiddetto Green Deal europeo sono oggettivamente sfidanti, ma senza una politica economica e fiscale comune sarà altamente improbabile rispettarli.




Cnvv attiva il nuovo servizio “Bilancio e gestione di impresa”

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha attivato il nuovo servizio “Bilancio e gestione di impresa”, che fornisce consulenza sugli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili in seguito alle novità introdotte dal comma 2 dell’art. 2086 del Codice civile.
Il nuovo servizio verrà presentato nel corso del convegno “Gestione d’impresa: i principali strumenti operativi di monitoraggio per un adeguato assetto”, in programma giovedì 9 maggio 2024, alle 10, nella sede Cnvv di c.so Cavallotti 25 a Novara, con possibilità di partecipazione anche da remoto. L’incontro fornirà spunti pratici per istituire, mappare e controllare gli asseti organizzativi, amministrativi e contabili. Nel corso dei lavori verranno approfondite le tematiche attinenti ai ruoli e responsabilità all’interno dell’azienda e alla programmazione e controllo di gestione, con specifico focus sulla “valigia degli attrezzi” che ogni impresa deve possedere per preservare la sua continuità e adempiere al dettato normativo.
«Da vari incontri con le aziende interessate – spiega il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – sono emerse esigenze sia di supporto operativo sulle tematiche tecniche (quali, ad esempio, la stesura del budget, la formazione del conto economico previsionale e l’analisi degli indici di bilancio) sia di formazione e confronto su argomenti quali il capitale umano, la cultura organizzativa e il passaggio generazionale. Dal 14 maggio 2024 sarà quindi operativo, in presenza oppure online, uno “sportello” con periodicità mensile nell’ambito del quale un professionista del settore risponderà ai quesiti delle aziende sulle suddette tematiche. Sono in programma anche due corsi di formazione, organizzati dal Foraz nelle mattinate del 22 maggio e del 5 giugno 2024, per approfondire i contenuti del convegno e le specifiche casistiche aziendali».
Durante i lavori del 9 maggio saranno analizzati il contesto normativo di riferimento; gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi, contabili e i ruoli chiave; l’identificazione del kit di indicatori da monitorare; dal DSCR alla sostenibilità dei debiti, passando per il budget di tesoreria; la pianificazione e i suoi principi; il sistema di controllo: progettazione e punti di rilevanza. I relatori saranno Alessandra Zanaria, funzionario del servizio fiscale di Cnvv, dottore commercialista e revisore legale, Fabio Rizzato, professore associato dell’Università di Torino, dottore commercialista e revisore legale, e Luca La Bella, gestore della crisi di impresa, dottore commercialista e revisore Legale.
Per partecipare è necessario compilare una scheda di adesione richiedibile a gestionedimpresa@cnvv.it



Il G7 in Piemonte, Confagricoltura Piemonte: “Bene l’incontro organizzato in una delle Regioni più green d’Italia

L’efficacia delle future iniziative politiche passa da una rivalutazione del ruolo dell’agricoltura”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte in occasione dell’apertura del G7 in corso alla Reggia di Venaria, in provincia di Torino.

Il rapporto tra il settore primario, la scienza e la politica nel panorama europeo ed extra-europeo è essenziale per definire nuove strategie per far fronte al cambiamento climatico in atto, ridurre l’impoverimento dei suoli e tutelare gli ecosistemi, continuando a produrre alimenti di qualità, sostenibili economicamente e socialmente” evidenzia Allasia.

 

Confagricoltura Piemonte sottolinea da tempo l’importanza di fare rete tra i diversi soggetti coinvolti, dalle Istituzioni alla popolazione, creando occasioni di conoscenza, condivisione e partecipazione per sviluppare una gestione intelligente della natura.

 

Portiamo avanti costantemente una politica di promozione e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, delle foreste e delle risorse naturali fondata sul rispetto e sulla custodia dei nostri territori; non siamo solo produttori, ma imprenditori legati al territorio e, in quanto tali, ottimizziamo le scelte aziendali orientandole anche verso la circolarità dei sistemi produttivi e la diversificazione delle attività, concentrandoci su quelle che saranno le parole chiave dell’Europa nei prossimi quattro anni, per continuare a fare impresa: competitività, produttività, sostenibilità ed energia” afferma il presidente di Confagricoltura Piemonte.

 

Parlando di economia circolare, è importante sottolineare che la Regione Piemonte è tra le prime in Italia per lo sviluppo del biogas, grazie alla presenza di oltre 220 impianti agricoli, che garantiscono una produzione di circa 1 TWh.

Le aziende “green” complessivamente sono 36.630 e alcune hanno sviluppato sinergie con il settore agricolo e dell’allevamento per ridurre l’impatto ambientale di alcuni processi.

Grazie ai fondi del PNRR, alcuni investimenti risultano più alla portata, ma rimangono sempre troppo numerosi gli sforzi in termini di adempimenti, pratiche onerose e modifiche dei processi produttivi, senza alcuna forma di congrua remunerazione, che gli imprenditori devono sostenere.

Un ultimo spunto di riflessione di Confagricoltura Piemonte riguarda, sempre nell’ottica del raggiungimento della neutralità carbonica, alcuni dossier di grande importanza ancora aperti e per i quali si sollecita una veloce chiusura: carbon farming (bene l’accordo raggiunto a fine febbraio tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul primo quadro volontario per la certificazione di assorbimenti di carbonio a livello dell’UE) e TEA, (tecniche di evoluzione assistita). “Occorre raggiungere quanto prima un accordo in merito al loro inquadramento nell’ordinamento dell’Unione europea per fornire agli agricoltori strumenti utili a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici con piante più tolleranti alle alte temperature e alla siccità, nonché più efficienti nell’uso delle risorse idriche e nutritive, resistenti alle malattie, e che garantiscono, allo stesso tempo, un potenziale produttivo adeguato” conclude Allasia.




Costruire e abitare in modo sostenibile: gli studenti del Politecnico di Torino progettano “Wellness & Innovation Program”

Un gruppo di studenti della Laurea Magistrale in Design Sistemico del Politecnico di Torino, composto da Fabrizio Mariani, Davide Montaquila, Davide Nonis, Juri Sanni e Davide Sito, ha sviluppato un nuovo modello che mira a raggiungere la sostenibilità del “Sistema Casa” nel processo di costruzione e di abitazione degli edifici. Il progetto di tesi, che vede come relatrice e correlatori la Prof.ssa Silvia Barbero, Alessandro Campanella e Martina Spinelli, si fonda sull’approccio e sulla metodologia del Design Sistemico sviluppati dal Centro di Ricerca Sys – Systemic Design Lab.

Per lo sviluppo dello studio, intitolato WIP: Wellness & Innovation Program, i laureandi hanno adottato un approccio di co-design con il Gruppo Building, che ha fornito il supporto tecnico e l’accesso a tutta la documentazione relativa ai progetti realizzati a partire dal 2015. La collaborazione nasce nell’ambito di un progetto tra Politecnico di Torino ed Exclusive Brands Torino, la rete delle eccellenze piemontesi pensata per integrare il tessuto accademico con le realtà imprenditoriali virtuose del territorio.

Nella costruzione degli edifici, in ambiente di cantiere, in Italia vengono smaltite ogni anno circa 5,4 milioni di tonnellate di rifiuti misti. Una quantità di scorie difficili da recuperare e che richiede una maggiore attenzione da parte delle aziende. Altrettanto considerevole è il volume di risorse che vengono sprecate in contesto abitativo, a causa di inadeguati livelli di efficientamento energetico delle residenze e a causa di cattive abitudini degli inquilini. Lo studio, fortemente innovativo, analizza e propone soluzioni di intervento che impattano su entrambi gli aspetti: il processo e l’abitare.

Il Gruppo Building ha permesso al gruppo di designers sistemici di applicare il modello elaborato su casi reali, misurandone l’efficacia e l’applicabilità in diversi contesti abitativi. Gli studenti hanno avuto modo di fare dei sopralluoghi nel cantiere di Gate Central a Milano e UpTown Torino, confrontandosi ripetutamente con figure quali il responsabile dell’ufficio tecnico e il capo cantiere.

UN SISTEMA PER LA GESTIONE EFFICIENTE DEI RIFIUTI IN EDILIZIA

Il modello WIP applicato al Gruppo Building parte dall’aggregazione di normative, linee guida, strategie e casi studio in materia di gestione del rifiuto per un efficiente riutilizzo in una prospettiva di economia circolare, a partire dagli anni 2000, quando si è iniziato a teorizzare il tema dei CDW (construction and demolition waste)Questi documenti, interconnessi tra loro, hanno generato uno strumento di tassonomia navigabile che rende intuitiva e immediata la consultazione per i progettisti. La ricerca ha successivamente integrato circa 1500 documenti contenuti negli archivi del Gruppo Building, acquisendo tutte le note di trasporto (FIR) dei materiali in uscita dai cantieri. Sono state compilate manualmente 20 mila celle di excel, in modo da alimentare un database che ha restituito oltre 3 milioni di risultati.

Incrociando questi dati con i modelli e le normative studiate è stato quindi possibile mettere a punto uno strumento di monitoraggio completo dei cantieri, attraverso un applicativo interattivo che tiene conto della quantità e della tipologia dei materiali, fornendo in tempo reale infografiche e statistiche utili per intervenire tempestivamente e ottimizzare la gestione dei rifiuti. Per fare questo, gli studenti hanno progettato un prototipo di app che consente di acquisire e processare da smartphone le bolle di trasporto.

 

ABITARE LE CASE IN MODO CONSAPEVOLE

La seconda parte del progetto ha inteso analizzare l’impatto dei residenti sul “Sistema Casa”, in modo da valutare il volume di consumi e suggerire comportamenti virtuosi che favoriscano la riduzione degli sprechi, coerentemente al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Green Deal dell’Unione Europea. Torino rientra tra le 9 città italiane che fanno parte del progetto Net Zero Cities, un progetto pilota della UE che impone interventi e percorsi di innovazione verso la neutralità climatica entro il 2030. Questa sfida non può prescindere da una maggiore consapevolezza degli sprechi. In questo senso, il modello WIP non intende fornire un modello comportamentale univoco ma gli strumenti utili per agire consapevolmente e compiere azioni responsabili.

L’Italia, pur essendo tra i paesi europei maggiormente interessati dalla siccità, registra un consumo di acqua giornaliero pro-capite di 236 litri, quasi il doppio della media continentale di 123 litri. Il settore residenziale produce il 36% della CO2 emessa nell’ambiente, dato fortemente influenzato da un utilizzo poco attento delle risorse. Inoltre, gli edifici soffrono un grave ritardo in termini tecnologici: in Piemonte quasi la metà delle case sono in classe energetica G (24,1%) e F (23,8%); solo il 9,4% è in classe energetica A. Quest’ultima, pur essendo decisamente più efficiente delle prime due, può registrare un consumo effettivo che può arrivare fino a 3 volte il previsto a causa di un utilizzo poco consapevole delle tecnologie presenti in esse.

Analogamente a quanto previsto per la raccolta dei dati di cantiere, il gruppo di laureandi ha ideato una piattaforma capace di misurare i consumi delle utenze domestiche dei residenti, sfruttando le potenzialità della domotica. La ricerca sul campo è stata condotta analizzando le abitudini degli abitanti del condominio The Number 6, a Torino. Questa analitica consente di identificare sprechi e anomalie nei consumi e suggerisce all’utente comportamenti virtuosi e promemoria. Una maggiore consapevolezza potrà indurre l’utente a scoraggiare le vecchie abitudini in favore di un’azione più efficace e sostenibile, attraverso una strategia informativa che prevede la definizione di obiettivi chiari e legati alle performance.

 

 




Vinitaly 2024, Confagricoltura Torino: programma attività

Ogni anno la Regione Piemonte nomina una varietà di uva “vitigno dell’anno” allo scopo di mettere in risalto i vini e le cantine legate a quella data uva. La proclamazione avviene, come da tradizione, a cura dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte durante il Vinitaly e così è stato per l’Erbaluce nell’edizione 2023 della rassegna veronese. Il vitigno a bacca bianca, simbolo del territorio torinese, è stato, dall’aprile 2023, sotto i riflettori e oggetto di numerosissimi eventi organizzati da istituzioni, consorzi e privati.

Confagricoltura Torino ha inserito le tre tipologie di vini contemplati dalla Docg Erbaluce di Caluso ogni qualvolta possibile, in tutti gli eventi svoltisi nel 2023, con visibilità non solo territoriale, ma anche nazionale e internazionale come in occasione delle Nitto ATP Finals che per il terzo anno consecutivo hanno avuto Torino come palcoscenico.

A chiusura dell’anno solare e in considerazione del fatto che i produttori di Erbaluce di Caluso Docg, la denominazione principale legata al vitigno, sono quasi tutti associati a Confagricoltura Torino, la nostra Confederazione ha organizzato nel cuore della capitale sabauda l’Erbaluce Day “Un giorno con l’Erbaluce a Torino”. La manifestazione, lunedì 6 novembre 2023, ha portato nel centro cittadino, le cantine canavesane. Alle bancarelle allestite dai produttori sono confluite più di 200 persone – molti ristoratori – che hanno potuto assaggiare le tre tipologie di vino contemplate dalla Docg. La degustazione era stata preceduta da una conferenza stampa che, alla nutrita rappresentanza di autorità e giornalisti presenti, aveva presentato i dati produttivi definitivi della vendemmia 2022 e di quelli previsionali del 2023.

È pertanto doveroso chiudere l’anno della celebrazione del vitigno bianco torinese con un evento di rilevante risonanza dal nome “Erbaluce di Caluso, la DOCG torinese”, laddove è iniziato questo percorso di promozione, al Vinitaly. Presso lo stand istituzionale di Confagricoltura, al Vinitaly 2024 (Padiglione D, Stand G – H – I; Sala Polifunzionale) dalle ore 11.00 alle ore 12.00 di lunedì 15 aprile 2024 si svolgerà una presentazione del territorio dove è coltivata l’uva Erbaluce e una degustazione guidata di Erbaluce di Caluso Docg nelle tre tipologie indicate nel disciplinare di produzione: fermo, spumante Metodo Classico e passito. Condotto da Alessandro Felis, direttore di Cronache dell’Agricoltura di Confagricoltura Torino, l’incontro vedrà la partecipazione di Gian Luigi Orsolani, vicepresidente di Confagricoltura Torino e presidente della sezione vitivinicola della Confederazione  e del direttore Maria Luisa Cerale, oltre a Bartolomeo Merlo, presidente del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Docg di Caluso e delle Doc Carema e Canavese e Corrado Scapino, presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.

Una sola uva, eclettica, le cui peculiari caratteristiche permettono di ottenere tre tipi di vini completamente diversi tra di loro ma sempre con risultati eccellenti. Cinque saranno i campioni in degustazione*, forniti dalle cantine di Confagricoltura Torino presenti alla rassegna scaligera, in quanto oltre allo spumante e al passito, il fermo sarà declinato in classico, criomacerato e affinato un anno in vasche di acciaio.

Per partecipare all’incontro “Erbaluce di Caluso, la DOCG torinese”, è indispensabile prenotarsi:

339 209 24 37 – c.bonfante@upatorino.it

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ALCUNI DATI SULL’ERBALUCE DI CALUSO

  • Riconoscimento Doc nel 1967 (primo bianco piemontese)
  • Riconoscimento Docg nel 2010

Tre tipologie di Erbaluce di Caluso o Caluso Docg:

  • Erbaluce di Caluso o Caluso Docg (fermo)
  • Erbaluce di Caluso o Caluso Docg spumante (Metodo Classico)
  • Erbaluce di Caluso o Caluso Docg passito

Produzione 2022 (dati Consorzio di Tutela)

  • Fermo: 5 517 hl – 735 600 bottiglie
  • Spumante: 569, 85 hl – 75 980 bottiglie
  • Passito:190, 94 hl – 38 188 mezze bottiglie da

La vendemmia 2023 è stata buona, adeguata l’acidità e gradazioni più basse rispetto a quelle eccezionali del 2022, caratterizzata da una estate molto siccitosa. Le produzioni, nel Calusiese, hanno pagato la grandinata primaverile con un meno 20% circa in alcune zone.

Produzione 2023 (dati Consorzio di Tutela)

  • Fermo: 6 298, 27 hl – 839 769 bottiglie
  • Spumante: 747, 55 hl – 99 673 bottiglie
  • Passito: 124,70 hl – 24 940 mezze bottiglie

*Vini presentati

Erbaluce di Caluso Docg Spumante Metodo Classico San Giorgio – Cieck

Erbaluce di Caluso Docg La Rustia – Orsolani

Erbaluce di Caluso Docg Fiordighiaccio – Cantina Produttori Erbaluce di Caluso

Erbaluce di Caluso Docg Kin – Tappero Merlo Domenico

Erbaluce di Caluso Docg passito – Giacometto Bruno




Previsioni congiunturali 2° trimestre 2024 – Prospettive in miglioramento per l’industria delle province di Novara e di Vercelli

Le prospettive dell’industria nelle province di Novara e di Vercelli confermano il miglioramento già rilevato a inizio 2024. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre aprile-giugno 2024 (disponibili sul sito www.cnvv.it) il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione è a 8,9 punti (rispetto ai precedenti -4,1) nel Novarese e a 2,3 punti (rispetto ai precedenti -12,9) in provincia di Vercelli, con una media regionale che sale da -1,5 a 7,7 punti. I saldi ottimisti/pessimisti relativi agli ordini totali e a quelli esteri passano, rispettivamente, da -7,1 a 4,1 e da -6,2 a -3,8 punti in provincia di Novara, da -15,7 a -4,5 e da -13,3 a -9,3 punti in provincia di Vercelli (con la media piemontese che risale, rispettivamente, da -2,4 a 5,6 e da -8,4 a 4,7 punti).
«Nonostante un contesto globale non rassicurante – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – il nostro sistema produttivo sta confermando le sue doti di solidità e resilienza. L’ inflazione in fase di assestamento e l’annunciato decremento dei tassi di interesse a partire dall’estate potrebbero dare, nei prossimi mesi, uno stimolo alla ripresa».
Le previsioni di investimenti “significativi” risalgono dal 29,9% al 32,5% tra le imprese novaresi e dal 15,7% al 18,6% in provincia di Vercelli (con la media regionale in ripresa dal 22,4% al 24,1%), mentre quelli “sostitutivi” rimangono stabili al 47,5% nel Novarese e registrano una lieve flessione (dal 50% al 45,3%) nel Vercellese e in Valsesia, con una media regionale al 49,9%. «Siamo anche in attesa – aggiunge Filippa – dei decreti attuativi del Piano “Transizione 5.0”, che potrebbe dare ulteriore sviluppo agli investimenti e, di conseguenza, alla produttività delle imprese».
Le aspettative di occupazione registrano andamenti differenti tra i due territori, con il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni che cresce da 4,1 a 14,6 punti in provincia di Novara e cala da 5,7 a 3,4 punti in provincia di Vercelli (da 8,6 a 11,6 punti la media regionale), mentre la percentuale delle imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione scende, rispettivamente nei due territori, dal 7,2% al 6,6% e dal 24,3% al 13,8%, con una media regionale in calo dal 10,8% all’8,1%.
«A prescindere dagli andamenti congiunturali del mercato del lavoro – osserva il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – in questa fase il problema maggiore continuano a essere le difficoltà nel reperire manodopera specializzata: come diciamo ormai da tempo nelle aziende del territorio il lavoro c’è, ma non sempre si trova chi lo voglia fare».
La percentuale di imprese che segnalano ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti aumenta dal 15,8% al 20,3% in provincia di Novara e cala dal 22,1% al 16,5% in quella di Vercelli, mentre la media regionale risulta stabile intorno al 24%.
I dati relativi ai principali settori, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, registrano un’inversione di tendenza che riporta in positivo le attese di produzione, ordini e investimenti (soprattutto sostitutivi) nel metalmeccanico e nella rubinetteria-valvolame. Il chimico conferma attese di produzione positive a fronte di un lieve calo negli ordini, soprattutto esteri, mentre nel tessile-abbigliamento, nonostante il lento recupero della produzione, le prospettive rimangono incerte per quanto concerne gli ordinativi e i livelli occupazionali. Nell’alimentare le attese di produzione rimangono positive anche se gli ordini sono in calo.
«Le imprese piemontesi – commenta Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte – si confermano in grado di gestire al meglio risorse umane e finanziarie, ordini nazionali e internazionali, investimenti e indebitamento. Le previsioni che presentiamo sono in linea con la ripartenza della produzione industriale in Germania registrata a febbraio, sono basi importanti che consentono alle nostre imprese di essere sempre più protagoniste delle transizioni in atto. Confindustria ha indicato alcune priorità nel suo programma ‘Fabbrica Europa’, noi come Confindustria Piemonte confermiamo quelle priorità e le integriamo con il nostro Piano Industriale che punta a un aumento della quota di export oggi pari a circa il 40% del Pil, ovvero 60 miliardi. Ciò è possibile con concreti interventi sulla formazione anche nell’ambito delle competenze digitali, al completamento del piano sulla Banda Ultra Larga e al consolidamento dei settori vincenti. Va poi alzato il livello della competitività delle filiere storiche come automotive, tessile, aerospazio, lusso, agri-eno-food, gioielleria, sistema casa. Dobbiamo infine saper cogliere fino in fondo le occasioni nelle life-science, medicina, biotech e salute e al contempo monitorare il completamento anni delle grandi infrastrutture, lavori che hanno un valore superiore a 25 miliardi nei prossimi 10 anni».



Confagricoltura, necessaria una revisione immediata della PAC

Siamo sempre stati critici nei confronti di questa Pac, sin dalla sua prima redazione“. Lo ha affermato Vincenzo Lenucci, direttore delle Politiche di sviluppo economico delle filiere agroalimentari di Confagricoltura, in audizione alla commissione Agricoltura della Camera dei deputati, in merito allo stato di attuazione della Pac 2023 -2027 e sui negoziati relativi alle eventuali modifiche che saranno proposte in sede europea. Lenucci ha sottolineato come questa riforma sia stata impostata introducendo più vincoli e oneri per gli imprenditori agricoli. Impostazione che Confagricoltura ha criticato da subito.

Maggiori oneri da un lato, ma meno risorse dall’altro, rispetto al periodo di programmazione precedente: un’equazione – ha spiegato il rappresentante di Confagricoltura – che non tutela la competitività delle imprese, piuttosto la penalizza.
Occorre orientare nuovamente la politica agricola comune verso obiettivi più ambiziosi e competitivi, per un reale rafforzamento del settore primario.
Il 26 febbraio scorso Confagricoltura ha presentato a Bruxelles un Manifesto contenente dieci proposte per una revisione della PAC, alcune delle quali sono già state accolte. È indubbio che siano stati fatti dei passi avanti rispetto ad allora, ma non sono ancora sufficienti.
Per Confagricoltura è opportuno che la Commissione europea approvi tempestivamente il regolamento in materia di semplificazione, con valenza retroattiva, in modo da attuare le nuove disposizioni a partire dal primo gennaio scorso. E’ anche importante che il regolamento venga recepito in tempi rapidi a livello nazionale e che a riguardo venga fatta un’adeguata campagna d’informazione.
Lenucci ha inoltre ricordato come vadano altresì previste delle modifiche migliorative ai cosiddetti ecoschemi e alle misure di condizionalità rafforzata, ma anche per lo sviluppo rurale e le misure settoriali, come quelle per le OCM (Organizzazioni comuni del mercato) del vino, dell’olio e dell’ortofrutta.
Oltre alla sostenibilità ambientale, è fondamentale tutelare anche quella economica, nonché la produttività delle aziende.

Manifesto di Confagricoltura 10 proposte sulla PAC

 




Il Politecnico di Torino come supporto alla crescita del territorio di Novara e Vercelli

Mercoledì 17 aprile è in programma un importante incontro, che vedrà protagonista il neo Rettore del Politecnico, Stefano Corgnati. Transizione energetica, nuove tecnologie, concertazione delle attività di sviluppo tra pubblico e privato: i temi del dibattito, organizzato dal Consorzio Univer in collaborazione con Confindustria Novara Vercelli Valsesia

L’occasione è di quelle da non perdere: l’opportunità di incontrare e dialogare col Prof. Stefano Corgnati, recentemente insediatosi in qualità di Magnifico Rettore del Politecnico di Torino. L’incontro, aperto al pubblico, si terrà mercoledì 17 aprile nella sala conferenze di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), in via Lucca 6 a Vercelli, con inizio alle 9.
I temi legati alla transizione energetica sono oggi prioritari nell’agenda di ogni soggetto amministrativo, di carattere pubblico o privato. Proprio sulla collaborazione tra impresa, pubblica amministrazione e mondo accademico si concentrerà l’intervento del Prof. Corgnati, il quale, oltre a vantare un’acclarata credibilità in ambito accademico, conosce alla perfezione le potenzialità e le risorse di un territorio nel quale è nato e cresciuto (proviene da Livorno Ferraris, dove tuttora risiede). Non a caso, dal momento della sua nomina, il Prof. Corgnati ha dichiarato di puntare fortemente sul dialogo con il sistema produttivo piemontese ponendo la didattica d’eccellenza del Politecnico di Torino al servizio del territorio. Tecnologia, ricerca e innovazione come driver per lo sviluppo di aziende locali che fanno squadra, in un’ottica di crescita sistemica.
Nel corso dell’evento, interverranno anche Davide Vidotto, direttore del Consorzio Univer, che si soffermerà sul nuovo assetto e sulle finalità operative del Polo di Innovazione Clever, e Giovanni De Santi, Direttore Sustainable Transition Initiative del Politecnico, che illustrerà i cambiamenti in atto nel panorama energetico a livello europeo e le conseguenti opportunità per le aziende.
L’incontro, che verrà introdotto da Carlo Piazza, Presidente del Consorzio Univer, e da Gianni Filippa, Presidente di Cnvv, sarà gratuito e fruibile online e in presenza (fino a esaurimento dei posti disponibili). Per entrambe le modalità, è comunque necessaria la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite, al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/il-politecnico-di-torino-come-supporto-e-veicolo-per-lo-sviluppo-e-la-cresc-tickets-875970660827