“Montagna per tutti” prosegue nella Val Grande

Anche quest’anno ad Usseglio la Festa sulla Neve con le racchette di sabato 8 e domenica 9 febbraio è stata una bellissima occasione per conoscere il territorio delle Valli di Lanzo, ricco di scorci suggestivi e palestra ideale per gli sport invernali, dallo sci alpino a Pian Benaut allo sci alpinismo, dallo sci nordico al pattinaggio su ghiaccio.

All’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino e inserito nel calendario del circuito “Montagna per tutti”, hanno partecipato oltre mille persone provenienti da tutta Italia, comprese una settantina di persone disabili, grazie alla collaborazione dell’associazione “Muoversi Allegramente”.

Il calendario di “Montagna per Tutti”quest’anno è anche inserito nelle azioni di ExplorLab, all’interno del piano integrato territoriale GraiesLab finanziato dal programma ALCOTRA Italia Francia. Il circuito prosegue nel terzo fine settimana di febbraio nella Val Grande di Lanzo.

Sabato 15 febbraio a Chialamberto è in programma una ciaspolata crepuscolare per scoprire tutto il fascino e il silenzio della montagna al tramonto.

Le iscrizioni si raccolgono a partire dalle 17 in località Cossiglia.

L’escursione partirà alle 18,30 e si snoderà lungo i percorsi della Via Naturalistica, toccando la borgata Inverso. Sono previsti due itinerari di diversa difficoltà, uno di 3 km e l’altro di 4,5 km.

Il dislivello sarà di 100 metri circa. Lungo il percorso si potrà assistere allo spettacolo teatrale “Il bosco delle Masche”.

Per secoli considerate le emissarie del demonio, le masche sono da sempre figure affascinanti della cultura piemontese, come miti ma anche, purtroppo, come obiettivo di frequenti persecuzioni contro donne ritenute in qualche modo irregolari e vicine al demonio.

Da questo punto di vista, i Savoia furono spesso promotori di campagne persecutorie. Ma chi sono veramente le masche?

Lungo la ciaspolata sarà forse possibile incontrare alcune vere masche scampate all’Inquisizione e sentire la loro verità.

Finita l’escursione, alle 20,30 al palazzetto di Chialamberto è in programma la gran polentata, prenotabile scrivendo

La ciaspolata diurna di domenica 16 febbraio a Groscavallo propone il suggestivo panorama della testata della Val Grande di Lanzo.

In occasione dell’evento sarà attiva la navetta “7SI” con partenza e rientro da e per Torino in giornata, prenotabile

Tra le 8,30 e le 10,15 ci si potrà iscrivere alla ciaspolata alla Casa del Fondo di piazzale Otto villaggi in frazione Pialpetta, con la possibilità di noleggiare le racchette e ricevere il pacco gara con uno zainetto, il pettorale e altre sorprese.

Ad animare la mattinata lo spettacolo teatrale “Armiamoci e partite!”, prima della partenza della ciaspolata lungo un percorso ad anello di circa 7 km, con un dislivello totale di circa 100 metri. Lungo il percorso, i partecipanti troveranno un punto di ristoro “alpino”. Nel pomeriggio, prima della premiazione dei partecipanti, dalle 14,30 alle 15,30 è in programma una gara di pupazzi di neve.

GLI EVENTI SUCCESSIVI DI “MONTAGNA PER TUTTI”

– Sabato 22 febbraio ciaspolata crepuscolare in maschera nei boschi di Ala di Stura

– domenica 23 febbraio escursione diurna “Tra natura e cultura: camminata tra i borghi di Coassolo”

– sabato 29 febbraio a Corio escursione diurna “Camminando verso il Monte Soglio”

– domenica 1° marzo a Rubiana “Winter Warrior Race”

– domenica 8 marzo a Balme ciaspolata diurna nel Vallone del Servin, con servizio di bus navetta “7SI” da e per Torino

– domenica 15 marzo a Pessinetto e Lanzo escursione diurna dal santuario di Sant’Ignazio al Ponte del Diavolo.




Anas, da lunedi risanamento pavimentazione e installazione nuovi impianti sulla SS 33

Proseguono i lavori di risanamento della pavimentazione lungo la statale 33 “del Sempione”. Da lunedì 28 ottobre l’intervento interesserà la statale nell’ambito dei territori comunali di Dormelletto e Castelletto Sopra Ticino, in provincia di Novara.

Per l’esecuzione dei lavori è prevista l’istituzione del senso unico alternato che sarà attivo fino all’8 novembre, nella fascia oraria 7:00 – 19:00.

Anas ha inoltre programmato l’installazione di pannelli elettronici a messaggio variabile lungo la statale 33 “del Sempione”, nel tratto ricadente nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Per consentire l’esecuzione in sicurezza dei lavori, martedì 29 e mercoledì 30 ottobre saranno chiuse al traffico le rampe di uscita, su carreggiata in direzione confine di Stato, degli svincoli di Ornavasso, al km 96, e di Piedimulera, al km 113.

La limitazione sarà attiva per il tempo strettamente necessario ad eseguire l’intervento previsto, all’interno della fascia oraria 8:00 – 17:00.




Il 24 giugno Torino, Genova e Firenze festeggiano insieme il Santo Patrono. Ecco il programma

Per la prima volta tre città italiane, Torino, Genova e Firenze, unite dallo stesso Santo protettore, condivideranno i festeggiamenti del patrono e lo faranno insieme attraverso un’unica piazza virtuale.

Mercoledì 24 giugno, a seguito delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria Covid-19 e nel rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento, le consuete celebrazioni si trasformeranno e daranno vita al format nazionale “La Notte di San Giovanni”, in diretta tv su Rai Premium (canale 25 ddt) alle 21 circa, in streaming su RaiPlay e sulla piattaforma digitale www.sangiovannix3.it.

Le città metteranno in scena uno spettacolo comune per regalare due ore di emozioni, cultura, musica, intrattenimento e contenuti innovativi.
Gli elementi centrali del palinsesto, cultura e festa, saranno accompagnati da innovazione e tecnologia per tutta la durata dello spettacolo.

Il cuore pulsante dell’evento – presentato da Arianna Ciampoli – partirà dalla Mole Antonelliana. Il simbolo architettonico di Torino ospiterà la regia centrale dello spettacolo la cui firma è affidata a Duccio Forzano, già autore di programmi e show di assoluto valore quali, ad esempio, ‘Che Tempo Che Fa’ e alcune edizioni del Festival di Sanremo. All’interno della Mole-Museo Nazionale del Cinema che quest’anno celebra il 20^ compleanno con un programma dedicato, ‘Torino città del cinema 2020, a partire dalle ore 21 circa si susseguiranno una serie di performance tra cui un’imponente coreografia composta da circa 200 droni che danzeranno, per la prima volta indoor, interagendo con gli artisti di Zebra, compagnia di danza contemporanea guidata dalla coreografa Silvia Gribaudi (produzione originale realizzata grazie al sostegno di Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale). Un autentico record mondiale sia per il numero dei droni impiegati, sia per l’interazione con i ballerini, a dimostrazione che anche in un periodo di evidenti limitazioni si possono organizzare iniziative straordinarie.

La scaletta dell’evento prevede l’intervento di numerosi ospiti della scena culturale, musicale e televisiva italiana tra cui Luciana Littizzetto, Niccolò Fabi, Eugenio in Via di Gioia, Guido Catalano, Suor Cristina e l’orchestra del Teatro Regio a Torino; Maurizio Lastrico, Pippo Lamberti, Alfa, Vittorio Descalzi e l’orchestra del Teatro Carlo Felice a Genova; Carlo Conti, Irene Grandi, Piefrancesco Favino, Diodato e Zubin Mehta a Firenze.
Oltre all’esibizione dei droni anche la luce sarà protagonista della notte del Santo patrono grazie a coreografie speciali con imponenti fasci luminosi e video-mapping che accompagneranno conduttrice e regista nella guida della serata che terminerà con il dj set di Ema Stockholma da Torino.

Gli edifici e i paesaggi iconici dei tre centri saranno il fulcro del ricco programma. A Torino dalla Mole Antonelliana – sede del Museo Nazionale del Cinema e luogo di riferimento della manifestazione ‘Torino Città del Cinema 2020’ – alla Chiesa Gran Madre di Dio; a Genova dai Palazzi dei Rolli, antiche dimore dell’aristocrazia genovese, patrimonio UNESCO, al teatro Carlo Felice a Boccadasse e, a Firenze, da Palazzo Vecchio – (Salone dei 500) al Museo Bardini.

Arianna Ciampoli dal suo studio all’interno della Mole gestirà i collegamenti di San Giovanni x 3 partendo da un video emozionale, realizzato dai droni, che metterà insieme in un unico racconto vie, piazze e palazzi storici delle tre città (Firenze: piazza Duomo, via dei Calzaiuoli, piazza della Signoria, Galleria Uffizi e Ponte Vecchio; Genova: Porto antico, Acquario, Palazzo San Giorgio, via San Lorenzo, piazza San Lorenzo, piazza Matteotti, piazza De Ferrari e via Garibaldi; Torino: piazza Castello, via Po, piazza Vittorio, Gran Madre e Mole Antonelliana).

Genova punterà su tradizione e innovazione: i palazzi dei Rolli torneranno protagonisti in video dopo il grande successo della Rolli Days Digital Week che a maggio ha superato il milione di visualizzazioni. Inoltre ai droni sono state affidate le riprese sui panorami della città e sul Falò di San Giovanni Battista in piazza Matteotti il 23 giugno. In sintonia con ‘Torino Città del Cinema 2020’, nel centenario della nascita di Federico Fellini, il tema di Amarcord sarà eseguito dall’orchestra del Teatro Carlo Felice.

E, in omaggio al Patrono, l’orchestra suonerà anche l’ouverture e la parte centrale dell’Oratorio di San Giovanni Battista di Alessandro Stradella: durante l’esibizione scorreranno le immagini della cattedrale che, secondo la tradizione, custodisce proprio le ceneri di San Giovanni. E poi tanta musica con il giovane cantante Alfa, esponente di quella che si sta affermando come la “scuola genovese” di rap e trap, e con l’esibizione acustica di Vittorio Descalzi, storico leader dei New Trolls ed esponente della scuola genovese dei cantautori; inoltre risate con lo sketch dell’attore e comico Maurizio Lastrico accompagnato dal maestro Pippo Lamberti.

A Firenze protagonisti della festa saranno il concerto del Maggio musicale fiorentino nel Duomo, con la direzione del maestro Zubin Mehta e il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dove, nella cornice della manifestazione Strateco, si alterneranno collegamenti con il vincitore dell’ultimo Sanremo Diodato, e poi Irene Grandi, Pierfrancesco Favino. Il conduttore Carlo Conti sarà protagonista di una conversazione con Padre Bernardo Gianni dall’alto della suggestiva Abbazia di San Miniato. In piazza Santa Croce si svolgerà il corteo del Calcio Storico e degli sbandieratori che omaggeranno il personale sanitario, della Protezione civile e del volontariato, uomini e donne che hanno dato il loro contributo durante i mesi più difficili della pandemia.

Anche le istituzioni delle tre città si uniranno per realizzare una festa unica nel suo genere.
“Essere in tre per ottenere un risultato esponenziali è la spinta che ci ha motivato a immaginare, insieme a Genova e Firenze, un format di San Giovanni unico per le città tra le più belle e ricche di valore artistico e culturale d’Italia – dichiara la Sindaca di Torino, Chiara Appendino -. In un momento storico così straordinario abbiamo subito capito quanto fosse importante unire le forze e proporre un nuovo modello di condivisione e comunicazione sia per i nostri cittadini sia per tutti gli italiani che potranno scoprire come cultura, festa e innovazione potessero fondersi per valorizzare le nostre bellezze ed eccellenze. Mi auguro che ‘San Giovanni x 3’ possa sancire una nuova stagione di collaborazione tra le città e un nuovo motivo di attrazione per i nostri centri che sono pronti a riprendere nuova vita”.

“Trasformare una festa cittadina in un evento nazionale: la prima prova di ‘San Giovanni x 3’ va in questa direzione – afferma il Sindaco di Genova, Marco Bucci -. È lo spirito con il quale hanno lavorato le città di Firenze, Torino e Genova per riuscire a dare maggiore visibilità e un filo conduttore comune alla celebrazione del Santo patrono. Un’opportunità nata in un momento di estrema difficoltà, durante il periodo del lockdown. Partiamo quest’anno grazie ad un evento multimediale ma ritengo possa essere uno straordinario “numero zero” per una iniziativa che potrà diventare nel tempo una vera e propria tradizione tra le tre città coinvolgendo in futuro anche le piazze. Torno a ringraziare per la collaborazione i colleghi Chiara e Dario e buona festa di San Giovanni ai cittadini di Genova, Firenze e Torino”.

“Sarà una sensazione davvero inedita – commenta il Sindaco di Firenze Dario Nardella – trascorrere questo San Giovanni senza i tradizionali ‘fochi’ che ogni anno celebravano la ricorrenza e che non potranno svolgersi per non creare assembramenti. Ma non potevamo lasciare che il santo patrono non fosse una bella occasione per omaggiare Firenze con le sue tradizioni e la sua cultura e per questo abbiamo organizzato un grande spettacolo corale che vede per la prima volta unite tre grandi città italiane, i loro simboli universali e alcuni dei loro protagonisti in un palinsesto davvero unico. Siamo certi che anche questo sia un modo per rinnovare la festa e per offrire una programmazione ricchissima che potrà incontrare l’interesse di un vasto pubblico, anche se solo attraverso una partecipazione virtuale”.

Con questo progetto le città sperimenteranno un nuovo modello di comunicazione e di fruizione per un pubblico esteso, un format innovativo per raccontare un modo diverso di offrire contenuti artistici trasformando i limiti indotti dall’emergenza in opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e artistico dei rispettivi territori facendo leva sulla vocazione innovativa. Un’occasione per cambiare prospettiva e modalità di partecipazione andando oltre la fisicità dei luoghi simbolo e ampliando l’identità culturale e il senso di appartenenza dei cittadini.

‘San Giovanni x 3’ è un progetto delle Città di Torino, Genova e Firenze realizzato grazie al contributo di IREN, TIM, CISCO, SEIKEY, Dronisos, Fondazione per la Cultura Torino, Coop Liguria, Fondazione CR Firenze, Società di San Giovanni Battista e alla collaborazione di Museo Nazionale del Cinema, Torino Città del Cinema 2020, Teatro Regio, Museo Egizio, Torinodanza Festival /Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Università degli Studi di Genova, Fondazione Teatro Carlo Felice, Circolo Culturale Fondazione Amon, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Santa Maria del Fiore, Silfi spa.
Media partnership RAI

PROGRAMMA CITTÀ TORINO
La festa di San Giovanni a Torino è stata organizzata dalla Città di Torino assessorati all’Innovazione, al Turismo, alla Cultura, allo Sport e Tempo Libero.

MARTEDÌ 23 GIUGNO
Ore 19.00 – cortile di Palazzo Civico
Benedizione e consegna e dei Pani della Carità alla Sindaca Chiara Appendino. Come tradizione vuole, nell’imminenza della festa di San Giovanni, Gianduja e Giacometta della Famija Turineisa portano in dono alle autorità cittadine e regionali il pane di San Giovanni. Si tratta di un’usanza che rappresenta il dono della ‘Carità’, un pane benedetto condito con pepe e zafferano, simbolo della semplicità e umiltà della civiltà contadina. Viene offerto in segno di buon auspicio rispetto alle decisioni che devono essere assunte nel governo della Città.
A seguire
Premiazione tesi di laurea su Torino
Il professore Giovanni Vecchione Presidente ‘Premio tesi di laurea su Torino’ consegnerà il premio alla vincitrice. Alla cerimonia sarà presente la Banda della Polizia Municipale in formazione ridotta

Ore 20.00 – Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica ‘Rintocchi di festa’ – La campana barocca voluta dal duca Carlo Emanuele II di Savoia tornerà a suonare e a celebrare la festa del patrono della città con solenni e gioiosi rintocchi dalla torre di sud-est di Palazzo Madama. La campana, in bronzo, intonata sulla nota MI, suonerà una sequenza di 24, 6 e 20 rintocchi per festeggiare la data del 24 giugno 2020 e commemorare i 350 anni dalla sua realizzazione, avvenuta nel 1670 per mano del fonditore francese Simon Boucheron. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’associazione CampaneTo.

Dalle ore 21.30 – streaming di 60 minuti di musica sui siti dei club aderenti all’iniziativa e sulle pagine Facebook di TorinoGiovani e di TorinoCreativa
‘WCHIBALLA’ è progetto patrocinato dalla Città di Torino realizzato dal Comitato Promotore di Art&Club Commission Torino. Una sintesi della creatività dei più noti e amati dj’s della città incorniciati all’interno dei club più significativi di Torino

MERCOLEDÌ 24 GIUGNO – SAN GIOVANNI
Molti dei musei torinesi il giorno di San Giovanni saranno aperti al pubblico, tra questi: i Musei Reali; Palazzo Madama; il Museo Egizio; la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna; il MAO – Museo d’Arte Orientale; la Pinacoteca Albertina; il Museo Nazionale del Risorgimento; Camera – Centro Italiano per la Fotografia; la Fondazione Accorsi Ometto; il Museo Nazionale della Montagna; la Cupola della Basilica di Superga; il MAUTO – Museo nazionale dell’Automobile di Torino; la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; il PAV – Parco Arte Vivente; la Palazzina di Stupinigi; la Reggia di Venaria.

Ore 10.30 – Messa solenne in Duomo
Come tradizionalmente avviene ogni anno nell’ambito delle manifestazioni per la ricorrenza del Santo Patrono della città. Cerimonia organizzata dalla Famija Turinèisa con il Duomo.

Ore 12,15 – Palazzo Civico – Sala del Consiglio Comunale
Cerimonia di nomina di sette Ambasciatori delle eccellenze di Torino e del suo territorio: personalità che si sono distinte per le loro esperienze umane e professionali e che, a livello nazionale e internazionale, sono espressione di alte capacità imprenditoriali, di cultura, creatività, solidarietà e impegno nel campo del sociale e della giustizia. Gli ambasciatori nominati sono: Maria Lodovica Gullino, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Paolo Pininfarina, Lorenzo Sonego, Sergio Momo, Ernesto Olivero e don Luigi Ciotti

Ore 21.00/23.30 – “La Notte di San Giovanni”, in diretta tv su Rai Premium (canale 25 ddt) alle 21 circa, in streaming su RaiPlay e sulla piattaforma digitale www.sangiovannix3.it.
La parte torinese dello spettacolo prevede, insieme ai big citati nel comunicato nazionale, la performance del chitarrista Jacopo Mastrangelo; l’esecuzione dell’orchestra del teatro Regio; la presenza di Suor Cristina; l’omaggio del Maestro Bacchetti a Ezio Bosso; l’intervento del poeta Guido Catalano; la passeggiata di San Giovanni al Museo Egizio del Direttore Christian Greco, il commento di Alessandro Barbero su Torino Magica, il racconto del Maestro Bruno Santori insieme alla testimonianza del Professor Curnis.
La serata terminerà con il dj set di Ema Stockholma, prima in diretta tv, successivamente in streaming sulla pagina facebook della Città di Torino

 




Quattro Carnevali storici a Palazzo Lascaris

Per una serata insolita Palazzo Lascaris si è aperto al pubblico di visitatori animato dai suoni di pifferi e tamburi e delle Maschere tradizionali di quattro Carnevali storici del Piemonte, Borgosesia, Chivasso, Ivrea e Santhià che si sono trovati per la prima volta insieme per festeggiare l’inizio delle celebrazioni del 50° della Regione Piemonte.

Una ricca mostra intitolata “Tradizione e storia del grande carnevale piemontese” rimarrà aperta al pubblico fino al 25 febbraio nelle due sedi espositive a Torino: la Biblioteca della Regione Piemonte in via Confienza 14 e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico in via Arsenale 14G.

La mostra presenta numerose testimonianze storiche dei quattro Carnevali: dalla maschera degli aranceri con la Feluca del Generale di Ivrea, al tipico mestolo in legno (il cassù) del Mercu Scurot di Borgosesia, dalla divisa del Corpo dei Pifferi e dei Tamburi di Santhià, al collare con il medaglione dell’Abbà di Chivasso, oltre alle tante foto storiche che testimoniano le tradizioni centenarie dei carnevali piemontesi.

“Il Consiglio regionale con questa manifestazione e con l’interessante mostra dei cimeli e delle fotografie contribuisce a preservare e valorizzare le antiche tradizioni storiche dei nostri Carnevali – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – momenti di festa molto legati al contesto territoriale e culturale piemontese. Oltre gli aspetti di spettacolo e al folklore, i grandi Carnevali regionali rappresentano anche un’importante occasione di promozione del territorio piemontese, oltre che un momento di coesione e aggregazione sociale delle comunità locali che li organizzano per mesi con molta cura”.

All’incontro hanno partecipato le Maschere tradizionali ed i rappresentanti dei quattro Carnevali storici che hanno spiegato al pubblico storie e tradizioni delle loro manifestazioni, invitando tutti a partecipare ai loro Carnevali: Davide Chiolerio presidente della Pro Loco Chivasso “L’Agricola”, Marco Canuto presidente del Comitato Carnevale Borgosesia, Alessandro Caprioglio vicepresidente Associazione Turistica Pro Loco di Santhià, Piero Gillardi presidente della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea.

Numerosi i consiglieri regionali presenti alla manifestazione: Gianluca Gavazza, Giorgio Bertola, Michele Mosca, Carlo Riva Vercellotti, Andrea Cane, Angelo Dago. 

La mostra sui Carnevali rimane aperta fino al 25 febbraio presso la Biblioteca della Regione Piemonte in via Confienza 14 e presso l’Urp in via Arsenale 14G a Torino.

Martedì 18 febbraio alle ore 21 a Santhià (VC), al PalaCarvè, Gran Gala delle Maschere e dei Personaggi: un momento di festa aperto anche alle Maschere dei Carnevali dell’intero Piemonte.




Tutti gli eventi di “Torino a cielo aperto” a portata di social network

FirstLife permette a tutti i cittadini di consultare agevolmente l’offerta culturale della rassegna estiva attraverso una mappa interattiva.

Quest’anno sarà possibile accedere a tutta l’offerta estiva di “Torino a cielo aperto”, il calendario estivo di eventi e appuntamenti culturali e ricreativi organizzati su tutto il territorio cittadino, tramite FirstLife, il social network sviluppato dal gruppo di ricerca “Social Computing” del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, guidato dal Prof. Guido Boella.

FirstLife si basa una mappa interattiva che permette agli utenti di consultare agevolmente tutta la programmazione estiva della rassegna culturale cittadina. La mappa è inoltre affiancata da un newsfeed che mostra le informazioni più recenti presenti sulla parte di mappa visualizzata.

Sulla piattaforma sono mappati tutti i singoli eventi culturali, le arene di spettacolo e i cinema, i punti verdi estivi e altri punti aggregativi. Attraverso la geo-referenziazione e i filtri l’amministrazione comunale può monitorare e coordinare tutta l’offerta culturale della rassegna. Le funzionalità di social networking di FirstLife consentono agli operatori culturali e ai cittadini di ricevere aggiornamenti in tempo reale sugli eventi di loro interesse, creare gruppi per organizzarsi, condividere osservazioni e proposte.

Mappare le attività culturali di iniziativa pubblica e privata permette dunque sia agli operatori del settore sia ai cittadini di avere una visione di insieme del tessuto culturale urbano nelle sue diverse forme.  FirstLife è quindi uno strumento che facilita e supporta l’interazione tra pubblica amministrazione, operatori e pubblico attraverso la condivisione di proposte e iniziative bottom-up.

Questa piattaforma è già utilizzata in diverse iniziative e progetti portati avanti dall’Università in collaborazione con il Comune di Torino, come i progetti europei Co-city e CO3, e Torino City Love, l’iniziativa che ha permesso la mappatura degli esercizi commerciali con consegna a domicilio durante l’emergenza Covid-19.

 




Giornalismo, tecnologia o design. Con Google tirocini estivi retribuiti

La Fellowship di Google News Initiative 2020 in Europa offre 50 opportunità di tirocinio in 14 paesi, in collaborazione con l’European Journalism Centre (EJC) che coordina il programma e fornisce supporto amministrativo.

Criteri di ammissibilità:

  • essere maggiorenni
  • essere iscritti o accettati, a tempo pieno o part time, presso un istituto di istruzione superiore accreditato nello stesso paese della tua redazione preferita  o risiedere attualmente nel paese in cui ha sede la redazione.
  • Sono ammissibili studenti universitari, laureandi, laureati, master e dottorandi, nonché studenti che perseguono certificati tecnici o professionali .

La Fellowship di GNI mette in contatto studenti e neolaureati che desiderano esplorare l’intersezione tra giornalismo e tecnologia con le organizzazioni giornalistiche.

I candidati selezionati daranno il via alla loro carriera nel settore dell’informazione trascorrendo 8 settimane estive al lavoro con esperti e professionisti  delle  redazioni e creando una rete professionale.

La candidatura può essere presentata in inglese o altra lingua dell’organizzazione giornalistica presso cui si presenta la domanda.

Il lavoro dei borsisti sarà remunerato e saranno supportati nel coprire le spese, tuttavia l’importo esatto sarà a discrezione di ciascuna organizzazione giornalistica.

Ogni altra informazione a partire dalla pagina ufficiale.

La scadenza alle ore 12:00  del 30 marzo 2020, ora italiana.




Spreco alimentare: dal Crea tutti i numeri e l’identikit degli “Spreconi”

Cosa e quanto sprechiamo a tavola? E’ possibile fare un identikit degli “spreconi”? E come agire per prevenire efficacemente lo spreco?

Di questo si è discusso oggi in occasione della II edizione della giornata della nutrizione, Nutrinformarsi: lo spreco nel piatto, organizzata dal CREA Alimenti e Nutrizione, presso cui è istituito l’Osservatorio sulle eccedenze, recuperi e sprechi alimentari, che realizza studi scientifici, diffonde informazioni e dati e promuove buone pratiche sulla generazione di eccedenze alimentari e sul loro recupero, allo scopo di stimolare innovazione nelle strategie, nelle politiche e nei comportamenti dei cittadini.

In questo ambito, l’Osservatorio sulle eccedenze, recuperi e sprechi alimentari del CREA ha realizzato la prima indagine comparativa, con dati armonizzati, provenienti da diversi paesi europei (Olanda, Spagna, Germania e Ungheria).

Lo studio, effettuato nel 2018, ha interessato 1.142 famiglie rappresentative della popolazione italiana, coinvolgendo i responsabili degli acquisti alimentari e della preparazione dei pasti. Il campione è stato selezionato nel rispetto di genere, età, livello di istruzione e reddito e per dimensione della famiglia.

Ne è emerso che il 77% delle famiglie intervistate ha gettato via del cibo nella settimana precedente all’indagine, percentuale che si riduce con l’aumentare dell’età del responsabile acquisti, con il diminuire del reddito e in famiglie che vivono al sud e isole.

Lo spreco maggiore si è riscontrato nelle famiglie monocomponenti e nei segmenti di età più giovane.

I prodotti alimentari più sprecati sono verdura, frutta fresca e pane, seguiti da pasta, patate, uova, budini, derivati del latte (yogurt, formaggi), per un totale in media di 370 g/settimana/famiglia. Il dato italiano sullo spreco alimentare è allineato con quello olandese (365 g/settimana) e molto inferiore a quello spagnolo (534 g/settimana), tedesco (534 g/settimana) e ungherese (464 g/settimana).

Sempre secondo l’indagine CREA, la crescente attenzione nei confronti del tema dello spreco è, inoltre, ampiamente diffusa in Italia, al punto che più della metà del campione intervistato condanna fermamente la pratica di gettare via il cibo, riconoscendone l’impatto negativo e le ricadute in diversi ambiti: economico (70%), sociale (conseguenze su disponibilità di cibo nel mondo, 59%) e ambientale (55%).

Le famiglie italiane, infine, si dichiarano capaci di gestire le attività in cucina, fattore di rilevante prevenzione: circa due terzi degli intervistati, infatti, dichiara di pianificare gli acquisti e di non fare acquisti di impulso, meno di un quinto afferma di non saper riutilizzare gli avanzi o pianificare le giuste quantità di alimenti da acquistare e solo il 5% sostiene di non finire quello che nel piatto e di non conservare gli avanzi. Tuttavia solo il 42% decide in anticipo i menù settimanali.

«Quello a cui siamo assistendo – ha dichiarato Laura Rossi, coordinatore dell’Osservatorio e ricercatrice del CREA Alimenti e Nutrizione – è un vero e proprio cambio di passo per lo spreco alimentare, inteso come tassello fondamentale dello sviluppo sostenibile. Dalle istituzioni internazionali e nazionali, dagli operatori economici e sociali, dai banchi alimentari e perfino da semplici cittadini, che ridistribuiscono a livello territoriale le eccedenze alimentari agli indigenti, arrivano segnali forti di una crescente sensibilità su questi temi: normative specifiche, progetti educativi mirati e nuove modalità di gestione dei prodotti alimentari sia nelle aziende che a casa».

«L’Osservatorio su sprechi alimentari e recupero delle eccedenze è un tassello strategico per il buon funzionamento della legge antisprechi e per poter pianificare di conseguenza politiche di ampio respiro» ha spiegato l’On. Maria Chiara Gadda, Capogruppo di Italia Viva in Commissione Agricoltura Camera e prima firmataria della legge 166/2016. «Ad oggi ci siamo dovuti confrontare con analisi e numeri parziali, mentre per agire in modo mirato sugli anelli della filiera più fragili è necessario monitorare il fenomeno in modo oggettivo. L’osservatorio del CREA sarà un punto di riferimento per il lavoro del Tavolo sulla lotta agli sprechi e sugli aiuti alimentari per le persone indigenti, che la scorsa settimana ha avuto nuovo avvio grazie alla ministra Bellanova. Ringrazio il CREA che oggi, con la presentazione della sua prima indagine, ha confermato che l’Italia è all’avanguardia in Europa su questi temi».




Organalia 2020 prosegue a Strambino e Moncalieri

L’edizione 2020 del circuito musicale Organalia, patrocinato e sostenuto dalla Città Metropolitana di Torino, prosegue con gli appuntamenti a Strambino e Moncalieri, applicando il protocollo di prevenzione anti Covid-19 stabilito dalle autorità per l’accesso alle chiese.

Venerdì 26 giugno alle 21 il terzo appuntamento della stagione 2020 segnerà il ritorno di Organalia a Strambino, nella chiesa parrocchiale barocca dedicata ai Santi Michele e Solutore. Il concerto sarà interamente dedicato a padre Davide da Bergamo, esponente del mondo musicale del Risorgimento italiano, organista, compositore, religioso dell’ordine dei Frati Minori Osservanti.

Amico di Donizetti, padre Davide da Bergamo fu molto celebrato in vita. Le sue esibizioni all’organo erano così seguite dal popolo da dover rendere necessario, in alcuni casi, l’intervento della forza pubblica per contenere le folle che volevano ascoltarlo. Autore di oltre 2000 composizioni, riflesse nelle sue opere lo spirito operistico tipico del Risorgimento, che aveva influenzato anche la musica sacra. La sua produzione comprende anche alcune composizioni per banda.

A Strambino lArsnova Wind Orchestra diretta da Fulvio Creux, già direttore della Banda dell’Esercito italiano, eseguirà brani per musica militare scritti dal frate bergamasco e adattati dall’organista e compositore santhiatese Arturo Sacchetti, premio Organalia alla carriera 2019. Alla consolle dell’organo costruito dai Fratelli Serassi nel 1808, rivisto nel 1865 e restaurato lo scorso anno dall’organaro torinese Marco Renolfi, siederà l’organista pesarese Luca Scandali, che eseguirà brani come la Sinfonia marziale in Re maggiore, l’Elevazione in Re minore e la “Sinfonia col tanto applaudito inno popolare”.

Venerdì 3 luglio alle 21 nella Insigne Collegiata Santa Maria della Scala a Moncalieri debutterà invece l’Ensemble Didone Abbandonata, di cui fanno parte i giovani musicisti piemontesi Davide Stefanelli all’organo, Francesco Olivero alla tiorba e al liuto e il controtenore Danilo Pastore. Il programma, intitolato “Sicut lilium: amor sacro e amor profano” proporrà al pubblico brani di autori vissuti a cavallo tra il XVI e il XVII secolo: Francesco Cavalli, Giovanni Paolo Cima, Sigismondo D’India, Girolamo Frescobaldi, Johann Hieronymus Kapsberger, Athanasius Kircher, Stefano Landi, Claudio Monteverdi e Michelangelo Rossi. L’Ensemble Didone Abbandonata è nato nel 2015 dall’unione di tre giovani musicisti affermati nell’ambito della musica antica, accomunati dal desiderio di esplorare il repertorio musicale del ‘600 e ‘700. Ciascuno di loro si è distinto con il proprio strumento partecipando a progetti musicali con orchestre nazionali e internazionali nell’ambito di festival italiani ed europei e collaborando con celebri musicisti. L’Ensemble ha un vasto repertorio, che spazia dalla musica da camera della prima metà del Seicento agli albori del periodo classico, con un organico a geometria variabile.

I CONCERTI DI LUGLIO NELLE VALLI DI LANZO E NEL CANAVESE

Il quinto concerto di Organalia 2020 è in programma sabato 4 luglio alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Martino a Mezzenile. L’organista Paolo Giacone eseguirà brani di Bach.

Domenica 5 luglio alle 16 nella chiesa parrocchiale di San Nicola vescovo ad Ala di Stura l’organista Paolo Tarizzo e la soprano Cristina Mosca proporranno il Pomeriggio d’estate”, con musiche di Boëllmann, Vavilov, Luzzi, Verdi, Liszt, Bossi, Bonnet, Purcell, Händel.

Sabato 11 luglio alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi a Tonengo di Mazzè sarà la volta dell’Antologia organistica con Stefano Marino.

Domenica 12 luglio alle 16 nella parrocchiale di San Genesio martire a Corio si esibiranno l’organista Silvano Rodi e il virtuoso della cornamusa Fabio Rinaudo nel concerto Il soffio del vento, Racconti in musica dalla Francia, dall’Italia e dall’Irlanda”.

 




Conti correnti online: aumentano i costi, ma la convenienza rimane

L’analisi di SosTariffe ha preso in esame le condizioni dei conti correnti online e tradizionali in Italia, mettendo in evidenza un palese aumento dei costi per entrambi.

I rincari maggiori hanno toccato le banche online, dove si registrano aumenti medi del 29%, ma la situazione delle banche tradizionali non differisce di molto, nella misura in cui il confronto tra il 2019 e il 2020 ha messo in luce un aumento fino al 27%. Nonostante ciò, l’analisi delle varie voci che contribuiscono al costo totale dei conti correnti chiarisce che quelli online rappresentano ancora oggi lo strumento più economico per depositare e gestire i propri risparmi.

Lo studio comparativo di SosTariffe.it ha scandagliato ad uno ad uno tutti i costi di gestione che gravano sul titolare di un conto corrente.

Conti correnti telematici: le coppie colpite dai rincari maggiori

Lo studio è partito dall’analisi di tre profili differenti di consumatori, attraverso i quali è stato possibile mettere in luce quali sono stati i cambiamenti più significativi che hanno caratterizzato l’ultimo anno a proposito dei costi dei conti correnti online: il single, la coppia e la famiglia. La base dell’analisi è stata invece costituita da 17 banche italiane e da tutti i costi di gestione tipici di un conto corrente.

Il costo di un conto corrente online tra gennaio 2019 e gennaio 2020 è passato da 45,26 euro a 58,58 euro, comportando così una variazione nella spesa del 29,44% nell’arco di soli 12 mesi. Si tratta di una percentuale di non poco conto, considerato che le banche online si affidano spesso a istituti di credito con poche o nessuna filale fisica, quindi in grado di ammortizzare i costi tipici dei conti correnti tradizionali.

Scendendo maggiormente nel dettaglio, sono le coppie a dover sostenere una spessa maggiore con l’inizio del nuovo anno: dal confronto con gennaio 2019 si nota infatti il passaggio dai 45,31 euro dello scorso gennaio ai 60,23 di quest’anno, segnando così un +32,92%. Risulta leggermente meno colpito dal rincaro l’esborso mensile spettante ai single, per i quali c’è stato un aumento di una decina di euro: si va infatti dai 35,03 euro di gennaio 2019 ai 45,14 euro di gennaio 2020 (+28,85%). I soggetti ai quali è andata meglio, nonostante gli aumenti, sono invece le famiglie, per le quali si riscontra una variazione del 26,96%, con cifre in aumento da 55,44 euro a 70,38 euro.

Banche online: le operazioni più costose riguardano i bonifici, i prelievi di contante allo sportello e il costo dell’assegno singolo

Quali sono i fattori che hanno avuto un peso maggiore nell’aumento del costo totale dei conti correnti online? Tra le operazioni più incisive si annoverano i bonifici disposti allo sportello, il cui prezzo è passato dai 2,91 euro dello scorso anno ai 3,94 euro attuali, registrando un rincaro pari al 29%. Ma ci sono altre operazioni che hanno subito un aumento notevole nel corso degli ultimi 12 mesi.

Se i bonifici disposti allo sportello occupano il primo posto, al secondo troviamo il costo relativo al prelievo di contante allo sportello, con un rialzo del 27%, che da 2,31 euro è passata a 2,93 euro, seguito da un’altra voce di spesa, ovvero il costo dell’assegno singolo, cresciuto del 21%, con cifre che in aumento da 0,16 euro a 0,19 euro

Sono aumentati del 10% anche il prelievo ATM presso un’altra banca e il prelievo in uno dei Paesi dell’Unione europea, saliti entrambi da 1,02 euro a 1,12 euro. L’unica voce per la quale è stata individuata una riduzione rispetto allo stesso periodo del 2019 è quella relativa al canone annuo della carta di credito: il risparmio ha visto un calo dei costi pari al 5%, con una relativa diminuzione da 22,77 euro a 21,66 euro.

Banche tradizionali: le operazioni più costose sono quelle allo sportello e in filiale

SosTariffe.it ha indagato anche sulla seconda tipologia di conto corrente, ovvero quella tradizionale che si affida a istituti di credito dotati di diverse filiali fisiche distribuite sul territorio. I profili di utente presi in considerazione per l’analisi sono tre, ovvero: il gestore di conto corrente tradizionale che svolge operazioni soltanto allo sportello e in filiale, l’utente che fa un uso misto del suo conto, quindi effettua operazioni sia allo sportello sia online, e un utente che fa un uso esclusivamente telematico del conto, nonostante i suoi risparmi siano depositati in una banca tradizionale.

I dati ricavati permettono di evidenziare un rincaro maggiore per i clienti che si limitano ad effettuare esclusivamente operazioni allo sportello e in filiale, pur potendo disporre dei servizi dell’Internet banking. Si tratta di un trend in controtendenza rispetto all’analisi comparativa effettuata tra il 2018 e il 2019, dalla quale era emerso proprio il risultato opposto.

Ciò permette quindi di confermare la convenienza nell’utilizzo dell’Internet banking anche per i possessori di un conto tradizionale, che ha subito in misura meno rilevante l’aumento del costo: si è infatti passati dai 100,68 euro del 2019 ai 123,46 euro del 2020, con un aumento del 22,62%. In questo caso specifico, sono state proprio le coppie a sentire meno il rialzo: da 126,28 euro dello scorso anno, oggi spendono 128,81 euro (+22,14%). Maggiore, anche se di poco, l’impatto sui single (+22,77%) che passano da 73,62 euro a 90,39 euro, e sulle famiglie (+22,96%), per le quali la spesa è aumentata di quasi 30 euro, passando da 122,14 euro a 150,17 euro.

Per quanto riguarda l’utilizzo misto, gli aumenti medi in un anno si sono attestati intorno al 22,68%. I correntisti colpiti dal rincaro più elevato in termini percentuali sono stati i single, che lo scorso anno pagavano 92,56 euro, mentre oggi devono sostenere una spesa di 117,70 euro (+27,16%). Le coppie risentono di un aumento del 23,78%, passando da 128,37 euro a 158,89 euro, mentre la situazione migliore è quella vissuta dalle famiglie che hanno subito un cambiamento al rialzo del 18,97%, con una spesa che è slittata da 149,45 euro a 177,80 euro.

Restano, dunque, i clienti che scelgono tuttora di effettuare ogni singola operazione allo sportello o in filiale quelli per i quali sono stati rilevati i maggiori aumenti, che sono stati in media pari al 28,89%, con una variazione che ha portato a dover spendere 194,47 euro rispetto ai 153,25 euro dell’anno precedente. I single sono i soggetti maggiormente colpiti dal rincaro, con una spesa che a gennaio 2019 era pari a 126,76 euro, mentre oggi tocca i 174,59 euro (+37,73%). Le coppie subiscono un aumento del 24,76%: se lo scorso anno spendevano 149,57 euro, oggi pagano 186,59 euro. Infine, per le famiglie il costo del conto corrente tradizionale corrisponde a 222,21 euro, mentre a gennaio 2019 erano pari a 183,42 euro (+21,15%).

Banche tradizionali: aumenta il canone annuo della carta di debito, ma scende il prelievo ATM presso la propria banca

Ci sono alcune voci che sono cresciute particolarmente nel corso dell’ultimo anno e che hanno avuto una certa incidenza per i possessori di un conto corrente tradizionale, ovvero il canone annuo della carta di debito, che è schizzato alle stelle con un aumento del 467% e il costo dell’assegno singolo, con un rialzo del 25%.

Un altro servizio che nel 2020 ha un costo più alto rispetto al 2019 è quello dei bonifici online, che ha subito un rialzo del 16%. Aumentano del 2% anche il prelievo in un altro paese dell’Unione europea e quello presso l’ATM di un’altra banca.

Una buona notizia riguarda il costo del prelievo presso l’ATM della propria banca, che è stato praticamente azzerato rispetto allo scorso anno. Risparmi previsti anche su altre operazioni, ovvero i movimenti allo sportello (-4%), il canone annuo della carta di credito (-1%) e i bonifici disposti allo sportello (-1%).

 




Torino Jazz Festival – VIII Edizione. Dieci concerti per dieci sere consecutive di grande musica

L’ottava edizione del Torino Jazz Festival, sempre diretto da Diego Borotti e Giorgio Li Calzi – a causa del forzato stop determinato dall’emergenza epidemiologica Covid-19 durante i mesi in cui era previsto, aprile e maggio – avrà una nuova doppia programmazione: estiva, da venerdì 21 a domenica 30 agosto, e autunnale, da venerdì 2 a domenica 11 ottobre.

In entrambi i casi i concerti saranno organizzati osservando le più scrupolose norme di sicurezza per il pubblico, gli artisti sul palco e il personale al lavoro.

Il TJF estivo, che si terrà dal 21 al 30 agosto, fa parte della rassegna Torino a Cielo Aperto, il ricco cartellone di eventi culturali e ricreativi diffusi su tutto il territorio il cui obiettivo è invitare i cittadini a riappropriarsi degli spazi pubblici e dei parchi dopo il lockdown .

In particolare, è inserito in Blu Oltremare, un calendario di iniziative organizzate nel cortile di Combo, il nuovo ostello in corso Regina Margherita 128 a pochi passi da Porta Palazzo, con locali al piano terra dedicati alla somministrazione e a eventi culturali come concerti, performance e mostre). La Città di Torino, insieme alla Fondazione per la Cultura, ha incaricato il Teatro Stabile di coordinarne le iniziative.

Anche quest’anno, nonostante il cambio data obbligato, il ricco programma del Festival – progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, main partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di Fondazione Crt, Confartigianato e Ancos, media partner RAI – riserverà delle sorprese.

L’interessante e prestigioso cartellone, infatti, conferma il TJF quale evento culturalmente sempre attivo e stimolante, punto di riferimento imprescindibile per il jazz nel nostro Paese. La rassegna unirà, nei dieci giorni consecutivi di programmazione, grandi artisti internazionali e italiani a musicisti meno conosciuti ed emergenti. Il tutto sotto il segno della assoluta qualità e originalità presentando tre produzioni originali e quattro esclusive.

“L’ottava edizione del Torino Jazz Festival si caratterizza per una programmazione particolarmente ricca di artisti italiani e irrinunciabili presenze di star internazionali che il TJF è riuscito a confermare nel proprio palinsesto – sottolinea Francesca Leon, assessora alla cultura della Città -. Oltre a mantenere alto il livello qualitativo che contraddistingue la manifestazione, gli obiettivi di quest’anno sono valorizzare i talenti musicali del territorio e sostenere l’ampia filiera di imprese e operatori che gravitano intorno a ogni evento musicale, tanto penalizzati durante i mesi di pandemia. Ringrazio infine – termina l’assessora – i direttori artistici Diego Borotti e Giorgio Li Calzi che non hanno mai smesso di credere alla possibilità di far rinascere il Festival il prima possibile e tutti coloro i quali hanno lavorato a senza sosta perché ciò si realizzasse”.

Sul palcoscenico si susseguiranno le esibizioni (alcune delle quali realizzate in esclusiva per il TJF) di Enzo Favata Glocal Report Quartet (venerdì 21 agosto); Manu Katché – unica data italiana (sabato 22 agosto); Roberto Gatto Perfect Trio e Valerio Mastandrea – unica data italiana (domenica 23 agosto); Souad Asla – unica data italiana (lunedì 24 agosto); Antonio Farao’ Trio; (martedì 25 agosto) Cafiso / Cigalini / Davis – produzione originale TJF (mercoledì 26 agosto); Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura+Cbs Trio – produzione originale TJF (giovedì 27 agosto); Marc Ducret Metatonal – unica data italiana (venerdì 28 agosto); Gianni Coscia/Enrico Rava -produzione originale TJF (sabato 29 agosto); Daniele Sepe – Special Guests Hamid Drake e Roy Paci – in collaborazione con Moncalieri Jazz Festival (domenica 30 agosto).

“Il contatto assiduo mantenuto con buona parte della comunità jazz nazionale conferma un istinto di sopravvivenza straordinario che ha impiegato i mesi di isolamento per riproporsi al pubblico in modalità nuove e profondamente ripensate – sottolinea Diego Borotti -. Il Torino Jazz Festival raccoglie lo spirito innovativo di questi tempi e produce un palinsesto diverso dai precedenti e simile nei principi, mescolando grandi personaggi del jazz italiano con musicisti meno famosi e di grande valore artistico, ‘stranieri’ residenti in Italia con musicisti provenienti da Paesi vicini, produzioni originali e incursioni verso musiche confinanti. Il jazz è vivo e gode ancora di buona salute.”

“Il Torino Jazz Festival 2020 non poteva fermarsi. Il nostro primo pensiero è stato di sostenere in tutti i modi il diritto al lavoro, specie in una situazione di emergenza – dichiara Giorgio Li Calzi -. Un evento culturale dev’essere in grado di ricollocarsi all’occorrenza e riaprire le porte a una comunità in attesa di risposte.

Il TJF sarà caratterizzato da due momenti, il primo ad agosto, affinché il pubblico possa tornare subito ai concerti e, il secondo a ottobre in appoggio alla comunità dei musicisti, dei jazz club, degli operatori e del pubblico. Questo primo programma parte dai musicisti italiani, da artisti di Paesi confinanti, senza dimenticare dove suoneremo, a Porta Palazzo, a ridosso del più grande mercato multietnico d’Europa. E infine le produzioni originali, concerti unici con eccellenti musicisti del nostro territorio insieme a grossi nomi del jazz e della cultura italiana, cifra che ha sempre caratterizzato il nostro Torino Jazz Festival.”

Torna, rivisitata, la formula dei Jazz Blitz, introdotta nel 2018, che ha portato il jazz nei luoghi dell’assistenza e dell’accoglienza torinese coinvolgendo case di cura, ospedali, centri diurni e case circondariali.

Il persistere del problema sanitario legato al Covid-19 ha impedito agli organizzatori di riproporre la formula molto gradita agli ospiti delle strutture, agli operatori e, nei casi consentiti, al pubblico esterno. Il Torino Jazz Festival sarà comunque vicino a chi vive quotidianamente quelle strutture, perché vi soggiorna o vi lavora, e lo farà con la musica.

È nata infatti l’idea di registrare delle pillole musicali appositamente create per questi luoghi che saranno trasmesse e rese disponibili agli ospiti. La musica del Jazz Blitz On Demand 2020 è di Tencofamiglia (Emy Spadea, voce; Simone Garino, sax contralto; Nicola Meloni, tastiere; Donato Stolfi, batteria). Il gruppo, ideato dalla cantante torinese Emy Spadea si pone l’obiettivo di rivedere il repertorio dei cantautori italiani coniugando la musica di Gaber, Bindi e Tenco con le suggestioni trip hop, neo soul e jazz.