Influenza, ecco i dati della settimana

all’inizio della stagione sono circa 180.0001 le  persone colpite dall’influenza in Piemonte.

Nella settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio si stima che si siano ammalate circa 22.000 persone: l’incidenza è aumentata nell’età adulta ed è leggermente diminuita nell’età pediatrica.

L’incidenza settimanale è di 5 casi per mille assistiti: nel dettaglio, 6,3 casi per 1000 assistiti da 0 a 14 anni; 5,3 casi per 1000 assistiti da 15 a 64 anni; 3,2 casi per mille assistiti nelle persone con 65 e più anni. Il dato è in linea con la tendenza nazionale. Si prevede che il picco dell’epidemia sarà nelle prossime settimane.

Al 9 gennaio sono oltre 693.000 i cittadini piemontesi che hanno deciso di vaccinarsi, in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il numero è già superiore al dato definitivo della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2018-2019 (670.000).

Non si segnalano, ad oggi, situazioni di particolari criticità nell’afflusso agli ospedali. La Regione, nelle scorse settimane, ha dato indicazioni alle Aziende sanitarie che hanno predisposto singoli Piani con misure specifiche per prevenire le eventuali situazioni di iper-afflusso, in particolare in Pronto Soccorso.

Fonte dati: SeReMI, Servizio regionale di riferimento epidemiologico per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive

In allegato: report SeReMi




Film Commission Torino Piemonte numeri e risultati del 2019 in costante crescita

Un bilancio più che positivo e in costante crescita quello che Film Commission Torino Piemonte presenta al termine di un intenso anno che ha visto la Fondazione impegnata su fronti sempre più ampi e diversificati: dall’attrazione di nuove produzioni nazionali e internazionali, al sostegno del comparto locale attraverso nuove misure d’aiuto e attività industry dedicate, all’organizzazione di numerosi eventi promozionali, alla presenza nei maggiori eventi internazionali.

Se già il 2018 aveva mostrato risultati incoraggianti per il comparto, tanto in termini prettamente numerici quanto in termini di ricaduta sul territorio – con un numero complessivo di 117 produzioni sostenute – il 2019 si chiude con un decisivo incremento quantitativo e qualitativo: sono ben 172 infatti i progetti realizzati a Torino e in Piemonte nel corso dell’anno grazie al sostegno dei vari strumenti d’aiuto e dei fondi messi a disposizione delle società di produzione nazionali e internazionali, dalle serie TV ai lungometraggi, dai cortometraggi al documentario, passando attraverso spot televisivi e progetti crossmediali.

Un traguardo che vede nel Piemonte Film TV Fund uno strumento decisivo, in grado di stabilizzare l’attrazione e garantire una continuità produttiva di grande impatto: proprio grazie alla misura d’aiuto dei Fondi strutturali POS FESR, attivati nel 2018 dalla Regione Piemonte, il 2019 ha visto la produzione di 6 lungometraggi e 3 serie TV che hanno prodotto una spesa stimata sul territorio di all’incirca 5,7 milioni di euro tra spese per il personale (il 50% circa della spesa stimata), forniture di beni e servizi e spese per strutture ricettive. FCTP ha inoltre fornito sostegno ad ulteriori 7 lungometraggi per il cinema e ad ulteriori 3 Serie Tv.

Una continuità produttiva che produce significativi risultati sia per i professionisti piemontesi, chiamati a ricoprire sempre più spesso posizioni di rilievo all’interno delle troupe, sia per la nascita di nuove strutture di servizio: un contesto che stimola lo sviluppo di un sistema industriale che ad oggi vede nella “Production guide” on line di Film Commission Torino Piemonte la presenza di 161 società di produzione, 179 strutture di servizio, 940 singoli professionisti, 195 attrici e attori, collocandosi tra i più virtuosi a livello nazionale.

Oltre ai progetti sopra indicati va segnalato che sono 21 i documentari sostenuti attraverso il bando Piemonte Doc Film Fund, 18 i cortometraggi realizzati nel corso del 2019 (tra cui 2 quelli sostenuti dallo Short Film Fund), e 114 tra spot, Tv format, digital e  videoclip girati sul territorio, che hanno visto la collaborazione di varie società di produzione locali con brand internazionali come Adidas, Mercedes, Easy Jet, Samsung, Lancia, etc…

Un contesto ricco e articolato, che nel 2019, ha inoltre visto l’avvio di un nuovo Fondo, il Piemonte Film Tv Development Fund – dedicato alle imprese di produzione indipendenti locali, con l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario già nella fase di sviluppo di un progetto di lungometraggio o serie tv di funzione – bando che ha sostenuto 5 progetti di lungometraggio per il cinema e 1 progetto di serie tv.

Il 2019, a riconferma del consolidamento dell’attrattività della regione, va ricordato anche per l’arrivo in Città di una imponente produzione internazionale come The King’s Man – Le origini, di Matthew Vaughn, che ha realizzato a Torino e dintorni 2 settimane di riprese e 12 settimane di preparazione, impiegando 100 professionisti e 1.400 figurazioni piemontesi, e producendo una ricaduta territoriale e occupazionale stimabile in circa 5 milioni di euro.

“Un anno che affianca solidi dati produttivi alla realizzazione di numerose e articolate attività di promozione, formazione e networking che FCTP organizza e coordina durante il corso dell’anno: dall’arrivo in Piemonte degli Screenings Rai (che saranno nuovamente riproposti nel 2020) fino alla seconda edizione di Torino Film Industry – Production Days”.

Così commenta Paolo Manera, Direttore di FCTP, il successo di questo progetto – coordinato insieme a Torino Short Film Market, TorinoFilmLab e Torino Film Festival – che ha visto raddoppiati gli accreditati nel corso dei 6 giorni di programmazione, aggiungendo che “costituisce un indubbio motivo d’orgoglio e conferma la profonda utilità di attività industry – 17 panel, 9 workshop e più di 500 incontri one to one – a favore dei produttori e professionisti locali, che rappresentano a questo punto un’eccellenza indiscussa e riconosciuta internazionalmente, capace non solo di crescere ulteriormente nelle ambizioni e risultati, ma anche di attrarre in Piemonte nuovi talenti ed energie.”

Secondo il Presidente Paolo Damilano “è fondamentale ricordare che, di pari passo con il sostegno alla produzione che da sempre connota l’operato di FCTP e ne costituisce la mission principale, anche l’attività di promozione e comunicazione della Fondazione ha portato significativi risultati: abbiamo organizzato ben 11 anteprime ed eventi speciali per presentare in città film e serie tv realizzate sul territorio – da “Non Mentire” al recente “Ognuno è perfetto”, da “Bentornato Presidente” a “Se mi vuoi bene” di Fausto Brizzi – e abbiamo avuto l’onore di accompagnare la presenza di nostri progetti in Festival internazionali come Berlino, Cannes e Venezia. E’ infatti essenziale che FCTP produca ricaduta e promuova al contempo il territorio di riferimento, avvicinandosi al pubblico e sfruttando adeguatamente ogni occasione di visibilità a livello internazionale”.

Rispetto al futuro prossimo si segnala infine che sono 4 i progetti (3 lungometraggi e 1 serie TV) che hanno ricevuto il sostegno dell’ultima sessione 2019 del Piemonte Film TV Fund le cui riprese sono previste nel primo semestre 2020, oltre alle riprese della seconda stagione della Serie originale Sky “A Discovery of Witches” che si svolgeranno nei primi giorni di gennaio per una settimana.

Un anno di soddisfazioni il 2019, in cui tuttavia un evento doloroso e una importante perdita hanno segnato la Fondazione e la sua abituale attività: a Paolo Tenna va perciò, anche in questa occasione, il ringraziamento per le energie e l’attivo contributo che per tanti anni lo hanno visto in prima linea per raggiungere insieme ai vertici e allo staff di FCTP i risultati che oggi presentiamo.




Dove vanno il teatro e la cultura piemontesi?

L‘incontro sul teatro e la cultura piemontese che si è svolto ieri sera al Circolo dei Lettori, è stato promosso dal Consiglio regionale del Piemonte e organizzato dall’associazione Linguadoc, in collaborazione con il Centro Studi Piemontesi – Ca de Studi Piemonteis, Il Circolo dei Lettori, l’Università eCampus, l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

Durante l’incontro è stato ricordato il sesto anniversario della scomparsa di Gipo Farassino, noto chansonnier della lingua piemontese che è stato anche consigliere e assessore della Regione Piemonte.

Dopo i saluti istituzionali di Stefano Allasia presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Vittoria Poggio assessore alla Cultura e al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte, Lamberto Vallarino Gancia Presidente Fondazione Teatro Stabile di Torino, sono intervenuti, moderati da Giulio Graglia: Bruno Gambarotta regista scrittore giornalista, Sabrina Gonzatto scrittrice e giornalista, Valerio Liboni musicista e autore, Albina Malerba direttore del Centro Studi Piemontesi – Ca de studi piemonteis, Bruno Quaranta scrittore e giornalista.

“La nuova legislatura del Consiglio regionale, che ho l’onore di presiedere, ha tra i suoi obiettivi principali la promozione della cultura e delle tradizioni piemontesi. Tra le prossime iniziative che abbiamo deciso di promuovere ci sarà il concerto di Natale al Conservatorio di Torino, con musiche e canti tradizionali in lingua piemontese – ha dichiarato il presidente Stefano Allasia – Inoltre, anche per essere più vicini al linguaggio dei giovani, ogni giorno sulle pagine social del Consiglio regionale postiamo detti e proverbi in piemontese che ricordano le nostre tradizioni”.

Nel corso della serata Danilo Bruni ha letto brani tratti da opere di Nino Costa, Beppe Fenoglio, Leo Chiosso, mentre Valerio Liboni ha suonato un brano di musica rap – piemontese, per unire tradizione linguistica e musicalità contemporanea.




Spreco alimentare: dal Crea tutti i numeri e l’identikit degli “Spreconi”

Cosa e quanto sprechiamo a tavola? E’ possibile fare un identikit degli “spreconi”? E come agire per prevenire efficacemente lo spreco?

Di questo si è discusso oggi in occasione della II edizione della giornata della nutrizione, Nutrinformarsi: lo spreco nel piatto, organizzata dal CREA Alimenti e Nutrizione, presso cui è istituito l’Osservatorio sulle eccedenze, recuperi e sprechi alimentari, che realizza studi scientifici, diffonde informazioni e dati e promuove buone pratiche sulla generazione di eccedenze alimentari e sul loro recupero, allo scopo di stimolare innovazione nelle strategie, nelle politiche e nei comportamenti dei cittadini.

In questo ambito, l’Osservatorio sulle eccedenze, recuperi e sprechi alimentari del CREA ha realizzato la prima indagine comparativa, con dati armonizzati, provenienti da diversi paesi europei (Olanda, Spagna, Germania e Ungheria).

Lo studio, effettuato nel 2018, ha interessato 1.142 famiglie rappresentative della popolazione italiana, coinvolgendo i responsabili degli acquisti alimentari e della preparazione dei pasti. Il campione è stato selezionato nel rispetto di genere, età, livello di istruzione e reddito e per dimensione della famiglia.

Ne è emerso che il 77% delle famiglie intervistate ha gettato via del cibo nella settimana precedente all’indagine, percentuale che si riduce con l’aumentare dell’età del responsabile acquisti, con il diminuire del reddito e in famiglie che vivono al sud e isole.

Lo spreco maggiore si è riscontrato nelle famiglie monocomponenti e nei segmenti di età più giovane.

I prodotti alimentari più sprecati sono verdura, frutta fresca e pane, seguiti da pasta, patate, uova, budini, derivati del latte (yogurt, formaggi), per un totale in media di 370 g/settimana/famiglia. Il dato italiano sullo spreco alimentare è allineato con quello olandese (365 g/settimana) e molto inferiore a quello spagnolo (534 g/settimana), tedesco (534 g/settimana) e ungherese (464 g/settimana).

Sempre secondo l’indagine CREA, la crescente attenzione nei confronti del tema dello spreco è, inoltre, ampiamente diffusa in Italia, al punto che più della metà del campione intervistato condanna fermamente la pratica di gettare via il cibo, riconoscendone l’impatto negativo e le ricadute in diversi ambiti: economico (70%), sociale (conseguenze su disponibilità di cibo nel mondo, 59%) e ambientale (55%).

Le famiglie italiane, infine, si dichiarano capaci di gestire le attività in cucina, fattore di rilevante prevenzione: circa due terzi degli intervistati, infatti, dichiara di pianificare gli acquisti e di non fare acquisti di impulso, meno di un quinto afferma di non saper riutilizzare gli avanzi o pianificare le giuste quantità di alimenti da acquistare e solo il 5% sostiene di non finire quello che nel piatto e di non conservare gli avanzi. Tuttavia solo il 42% decide in anticipo i menù settimanali.

«Quello a cui siamo assistendo – ha dichiarato Laura Rossi, coordinatore dell’Osservatorio e ricercatrice del CREA Alimenti e Nutrizione – è un vero e proprio cambio di passo per lo spreco alimentare, inteso come tassello fondamentale dello sviluppo sostenibile. Dalle istituzioni internazionali e nazionali, dagli operatori economici e sociali, dai banchi alimentari e perfino da semplici cittadini, che ridistribuiscono a livello territoriale le eccedenze alimentari agli indigenti, arrivano segnali forti di una crescente sensibilità su questi temi: normative specifiche, progetti educativi mirati e nuove modalità di gestione dei prodotti alimentari sia nelle aziende che a casa».

«L’Osservatorio su sprechi alimentari e recupero delle eccedenze è un tassello strategico per il buon funzionamento della legge antisprechi e per poter pianificare di conseguenza politiche di ampio respiro» ha spiegato l’On. Maria Chiara Gadda, Capogruppo di Italia Viva in Commissione Agricoltura Camera e prima firmataria della legge 166/2016. «Ad oggi ci siamo dovuti confrontare con analisi e numeri parziali, mentre per agire in modo mirato sugli anelli della filiera più fragili è necessario monitorare il fenomeno in modo oggettivo. L’osservatorio del CREA sarà un punto di riferimento per il lavoro del Tavolo sulla lotta agli sprechi e sugli aiuti alimentari per le persone indigenti, che la scorsa settimana ha avuto nuovo avvio grazie alla ministra Bellanova. Ringrazio il CREA che oggi, con la presentazione della sua prima indagine, ha confermato che l’Italia è all’avanguardia in Europa su questi temi».




Anas, da lunedi risanamento pavimentazione e installazione nuovi impianti sulla SS 33

Proseguono i lavori di risanamento della pavimentazione lungo la statale 33 “del Sempione”. Da lunedì 28 ottobre l’intervento interesserà la statale nell’ambito dei territori comunali di Dormelletto e Castelletto Sopra Ticino, in provincia di Novara.

Per l’esecuzione dei lavori è prevista l’istituzione del senso unico alternato che sarà attivo fino all’8 novembre, nella fascia oraria 7:00 – 19:00.

Anas ha inoltre programmato l’installazione di pannelli elettronici a messaggio variabile lungo la statale 33 “del Sempione”, nel tratto ricadente nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Per consentire l’esecuzione in sicurezza dei lavori, martedì 29 e mercoledì 30 ottobre saranno chiuse al traffico le rampe di uscita, su carreggiata in direzione confine di Stato, degli svincoli di Ornavasso, al km 96, e di Piedimulera, al km 113.

La limitazione sarà attiva per il tempo strettamente necessario ad eseguire l’intervento previsto, all’interno della fascia oraria 8:00 – 17:00.




Agenzia riscossione, attenzione alle mail truffa con avviso di “Raccomandata digitale”

Agenzia delle entrate-Riscossione segnala che sono in corso tentativi di truffa via email che, dietro la comunicazione dell’arrivo di una “raccomandata digitale”, invitano a cliccare su un link per accedere al documento o a inserire dei codici. Si tratta di un tentativo di phishing finalizzato al furto di dati personali e delle credenziali bancarie.

Le email truffa che stanno circolando in questi giorni hanno come oggetto “Agenzia delle entrate-Riscossione” e sono relative a presunti documenti esattoriali, di cui è indicato un falso numero di riferimento, da visionare o estrarre collegandosi al link “ACCEDI DOCUMENTO”. Cliccando sul link compare anche il logo istituzionale di Agenzia delle entrate-Riscossione cosa che rende più credibile la truffa.

Agenzia delle entrate-Riscossione è completamente estranea all’invio di tali comunicazioni e raccomanda di non cliccare sui collegamenti presenti e, soprattutto, di non fornire i propri documenti e dati personali nella pagina web indicata nella email, eliminandola in via definitiva dalla propria casella di posta elettronica.




Attacchi hacker, il Csi difende le Pa piemontesi

Lunedì scorso il Csi Piemonte ha sventato un attacco informatico di oltre 2 milioni di chiamate in 5 minuti ai siti istituzionali di Regione Piemonte, Comune Torino, GTT.

È uno dei temi emersi dall’incontro tra il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, e il consigliere segretario, Giorgio Bertola, con i vertici del Csi Piemonte, la società in-house piemontese per l’informatica.

Innovazione, servizi per la Pa, sanità digitale, cybersecurity e gestione dati gli altri ambiti di cui si è discusso.

“I dati confermano che il percorso intrapreso dal Consorzio negli ultimi anni è positivo, l’auspicio è che sia sempre più vicino ai cittadini e alle imprese, per migliorare e ottimizzare i servizi a loro dedicati, in modo da semplificare il lavoro e la vita quotidiana dei piemontesi, andando ad intercettare tutte le possibili occasioni di innovazione”, è il commento del presidente Allasia.

Per Giorgio Bertola “la visita al CSI-Piemonte è per me un momento sempre di grande interesse. Una realtà  all’avanguardia nel settore dell’innovazione, di cui soprattutto mi colpiscono le molte iniziative che vengono portate avanti per migliorare i servizi rivolti ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni, come l’applicazione i-react che ingloba le preziose segnalazioni delle persone per la protezione civile in caso di necessità di interventi e l’applicazione rivolta alle ASL per monitorare le liste d’attesa”.

Attualmente il Csi gestisce, tra i vari servizi, più di 900 km di fibra ottica in Piemonte, 40 milioni di ricette elettroniche all’anno e garantisce la sicurezza dei sistemi da circa 150 mila attacchi “malevoli” al giorno.

Sono due i data center presenti in Piemonte, Torino e Vercelli, 2500 mq di impianti nel capoluogo che ospitano 2000 servizi della PA piemontese, con una grande attenzione per l’efficienza energetica e la sicurezza informatica. Gli impianti hanno 20 sistemi di supervisione per monitorare costantemente 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno il funzionamento degli impianti, della sicurezza e dei servizi.