Confagricoltura: Al via la proroga della PAC, domande entro il 15 giugno prossimo

La conferenza Stato-Regioni di mercoledì 11 maggio ha approvato lo schema di decreto che, anche a seguito delle richieste di Confagricoltura, proroga al 15 giugno prossimo la scadenza di presentazione della domanda unica (DU) e delle istanze PSR per il sostegno e il pagamento degli aiuti a superficie e a capo di bestiame.

Dal 15 al 30 giugno sarà anche possibile trasmettere all’Arpea le domande di modifica.

Il decreto sarà ufficializzato appena firmato dal ministro delle Politiche Agricole e Forestali.

Invitiamo tutti gli agricoltori interessati a contattare nel più breve tempo possibile gli uffici CAA delle Unioni Agricoltori per l’espletamento delle pratiche.

 




Decreto aiuti, Confagricoltura Alessandria: positiva l’attenzione al settore

“Concreti, in linea generale, gli interventi destinati alla liquidità e agli investimenti per le imprese. Apprezziamo in particolare i provvedimenti per le PMI agricole, della pesca e dell’acquacoltura che, secondo quanto riportato dal comunicato stampa del CDM, innalzerebbe al 100% l’intervento della garanzia diretta ISMEA per le imprese che hanno avuto un incremento dei costi per l’energia, i carburanti o per le materie prime”.

 

Questo il commento del presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello, alle anticipazioni sul decreto-legge che introdurrà misure urgenti che riguardano le politiche energetiche nazionali, la produttività delle imprese e l’attrazione degli investimenti, oltre a politiche sociali e per contenere gli effetti della guerra in Ucraina.
Il provvedimento deciso dal Consiglio dei Ministri potenzia e crea nuovi strumenti per contrastare gli effetti della crisi scatenata dal conflitto russo/ucraino.

Per l’energia sono previste misure per ridurre i costi, semplificare le autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti, con l’obiettivo di potenziare la produzione energetica nazionale. Su questo fronte esprimiamo soddisfazione per le specifiche misure volte a potenziare, specificatamente, la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo in un’ottica di diversificazione e non solo di autoconsumo, anche attraverso le misure del PNRR dedicate alla transizione verde.
“Sul fronte energetico, come Confagricoltura ha sempre sottolineato, è proprio l’agricoltura che può essere in prima linea per contribuire a diminuire la dipendenza energetica italiana dall’estero, a partire dal gas russo, attraverso il biogas agricolo. Abbiamo calcolato – continua Brondelli – che in poche settimane possiamo aumentare del 20% la produzione elettrica da biogas, per arrivare ad un aumento fino al 200% entro i prossimi tre anni. Importante anche la possibilità di utilizzare il concime organico (digestato) per rispondere alla minore disponibilità di fertilizzanti chimici dalla Russia”.
Confagricoltura Alessandria, infine, apprezza anche le misure previste per il rafforzamento dei crediti d’imposta, per gli investimenti in beni immateriali, per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche, nonché il credito d’imposta del 28% per gli autotrasportatori, riconosciuto per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante. “Il primario – conclude il presidente dell’Organizzazione agricola provinciale Brondelli – con giusta attenzione e strategie appropriate può aumentare il suo già importante contributo al Paese, far crescere l’auto-approvvigionamento delle produzioni alimentari, limitare le dipendenze energetiche e contribuire a costruire una base economica solida e sostenibile per l’Italia”.




Confagricoltura: in Piemonte quest’anno si coltiveranno 13.000 ettari di seminativi

Quest’anno in Piemonte si potranno seminare 13.000 ettari  di superfici a seminativo in più rispetto all’anno scorso. È la conseguenza della decisione adottata da Bruxelles che, per fronteggiare la riduzione degli approvvigionamenti di alimenti e mangimi causata dalla guerra in Ucraina, ha concesso una deroga per quanto riguarda l’utilizzo delle dei terreni “a riposo” e delle aree di interesse ecologico (Aree EFA – Ecological Focus Area).

Le aziende agricole – chiarisce in una nota Confagricoltura Piemonte –  per poter ottenere gli aiuti comunitari, devono lasciare a riposo il 10% delle superfici a seminativo: quest’anno l’obbligo potrà essere derogato. Inoltre si potrà seminare, per esempio, anche sulle superfici agroforestali realizzate con i contributi del Programma di Sviluppo Rurale, lungo le zone periferiche delle foreste e nelle cosiddette “fasce tampone” lungo i corsi d’acqua.

“Le superfici per le quali è stata concessa la deroga – dichiara Ercole Zuccaro direttore di Confagricoltura Piemonte – interessano circa 3.900 ettari in provincia di Alessandria, oltre 2.400 ettari in provincia di Asti, circa 2.200 ettari in provincia di Cuneo e altrettanti in provincia di Torino, oltre 2.000 ettari equamente ripartiti tra Vercelli e Novara”.

Nonostante le autorizzazioni europee, la produzione di mais, il principale alimento utilizzato per l’alimentazione dei bovini e degli avicoli (galline, polli da carne, tacchini e faraone) aumenterà di poco, in quanto gli agricoltori non destineranno tutte le superfici aggiuntive alla coltivazione di questo cereale. “I  fattori che limitano la coltivazione del mais in quest’annata – spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte –  sono la carenza di acqua per l’irrigazione e il forte aumento dei concimi azotati: le previsioni dell’Arpa, nonostante le precipitazioni dei giorni scorsi abbiano comunque portato sollievo alle colture, sono di una siccità considerata severa e, per alcuni territori, addirittura estrema. Sono venute a mancare le precipitazioni invernali, soprattutto quelle nevose, che costituiscono tradizionalmente un’ottima riserva idrica per tutta la campagna agraria. Se non si registreranno condizioni straordinarie, nei mesi di giugno, luglio e agosto le coltivazioni potrebbero andare incontro a importanti stress idrici e il mais, in quel periodo, ha un grande  fabbisogno di acqua che sarà difficile soddisfare. Inoltre – aggiunge Allasia -il mais è una coltivazione che richiede importanti apporti di concimi azotati, che nell’arco di un anno sono aumentati del 270% e oggi sono molto difficili da reperire”.

Tutto questo fa sì che gli agricoltori riservino la coltivazione del mais alle aree più fresche e che comunque potranno essere, almeno parzialmente, irrigate. Nei terreni più permeabili e nelle zone collinari molti agricoltori si stanno indirizzando verso la soia, più resistente alla siccità e che non richiede concimazioni azotate, in quanto sulle radici della pianta si instaurano dei batteri in grado di catturare l’azoto atmosferico. Un’altra coltivazione che sostituirà parzialmente il mais è il girasole, pianta rustica, in grado di resistere meglio alla siccità.

Secondo le previsioni di Assosementi, l’organizzazione di categoria che a livello nazionale rappresenta l’industria sementiera, per il mais è attesa una contrazione del 5%, rispetto ai complessivi 960.000 ettari dell’anno precedente. “In Piemonte, come nel resto d’Italia, da un decennio si sta registrando una contrazione significativa delle superfici condotte a mais: nel 2012 – commenta Enrico Allasia – la superficie coltivata era di circa 195.000 ettari, mentre l’anno scorso ne sono stati seminati soltanto 132.000”.

Confagricoltura sottolinea la necessità di intervenire al più presto con la costruzione di invasi per contrastare la siccità. In molti periodi dell’anno si verificano precipitazioni in eccesso; con la costruzione di invasi le acque meteoriche potrebbero essere conservate nei bacini di accumulo e rilasciate secondo la necessità.

 

 




I giovani di Confagricoltura del Nord Italia ospiti di Cella Grande sul lago di Viverone

Innovazione, sostenibilità e transizione energetica, con un focus sulle nuove opportunità rappresentate  da agrisolare e biometano: questi i temi che che sono stati alla base dell’InterNord Anga – Associazione nazionale dei giovani agricoltori, che si è concluso oggi sul lago di Viverone (Biella), nell’azienda vitivinicola Cella Grande.

La riunione dei presidenti provinciali delle sezioni giovanili di Confagricoltura, che ha avuto anche un momento formativo con la visita all’impianto di produzione di energia rinnovabile da biogas della famiglia Bagnod a Piverone (Torino), ha consentito  ai giovani di confrontarsi sui principali temi di attualità e di scambiarsi esperienze imprenditoriali e progetti di innovazione.

L’associazione nazionale dei giovani agricoltori di Confagricoltura è aperta agli imprenditori agricoli e a coloro che vogliono approfondire la conoscenza del settore primario. Tra le iniziative dell’Anga c’è AGRINET Young,  che rientra nel più ampio “Agrinet. Network for the dissemination of CAP contents about sustainable agriculture based on innovation”, progetto sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria e promosso dal Gruppo di Comunicazione Icaro, insieme ai Giovani di Confagricoltura – Anga. Il progetto  ha l’obiettivo di diffondere l’informazione sui temi dell’agricoltura sostenibile, della sana alimentazione, del corretto uso delle risorse naturali, dell’innovazione tecnologica e della lotta ai cambiamenti climatici.

 

 




Ucraina, Confagricoltura Alessandria: bene l’informativa di Patuanelli

Il presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale, Luca Brondelli di Brondello, esprime apprezzamento per l’informativa del ministro per le Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, al Consiglio dei Ministri, con le misure richieste a livello nazionale ed europeo per affrontare i danni di medio periodo scatenati dal conflitto in Ucraina.

Restano da stabilire, a Bruxelles, gli interventi più urgenti per contrastare l’emergenza attuale. Confagricoltura, a riguardo, ritiene che sia necessario un allentamento dei vincoli esistenti sull’estensione di alcune coltivazioni, in primis quelle cerealicole.
“Un intervento europeo in questa direzione – afferma Brondelli – permetterebbe di incrementare in tempi brevi il potenziale produttivo nazionale già dei prossimi raccolti, per i quali le semine sono previste a breve”.

In questo periodo è emersa con chiarezza la necessità di ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime destinate al settore primario.
“Dare maggiore respiro a colture fondamentali, come quelle cerealicole e dei semi oleosi, indispensabili anche per zootecnia, – conclude il Presidente di Confagricoltura Alessandria – va proprio in questo senso: ridare all’Italia maggiore capacità produttiva e autosufficienza alimentare”.




Misura 11 del Psr, Confagricoltura: la notifica di inizio attività biologica prorogata al 28 febbraio

La Regione Piemonte alla fine dell’anno scorso aveva preannunciato l’apertura di un bando per la presentazione di nuove domande ai sensi dell’operazione 11.1.1 con la precisazione che, ai fini dell’ammissibilità delle domande di sostegno, sarebbero state accettate le notifiche di inizio attività biologica presentate entro il termine del 31 gennaio 2022.

Confagricoltura aveva subito presentato alla Regione una richieste di proroga del termine, evidenziando la necessità di un periodo di tempo più lungo per l’esecuzione delle scelte produttive degli agricoltori, l’aggiornamento dei titoli di conduzione e, conseguentemente, del fascicolo aziendale.

La Regione ha accolto la richiesta, concedendo la proroga dei termini al 28 febbraio prossimo, con la motivazione che la manifestazione del mutamento nelle scelte imprenditoriali, agronomiche e tecniche ai fini della conversione al biologico della Misura 11 deve avvenire entro la ripresa vegetativa per far sì che il periodo di svolgimento degli impegni e l’anno finanziario di riferimento per il pagamento siano il più possibile allineati e che le successive verifiche siano appropriate.  “Anche per gli anni a venire – ha precisato con una nota la Regione – il termine potrà essere il medesimo o addirittura anticipato, nella prospettiva di aperture a cadenza annuale di bandi per l’agricoltura biologica e di scadenze simili tra le diverse amministrazioni regionali”.




Questa mattina a Novi Ligure l’assemblea di zona di Confagricoltura Alessandria

Questa mattina alle 9.30 nel salone del Dopolavoro Ferroviario in Piazza Falcone e Borsellino 16 a Novi Ligure si riunisce l’assemblea zonale di Confagricoltura Alessandria.

La riunione si aprirà con una parte privata dedicata al rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2022-2025.

A seguire un approfondimento sulla riforma della Pac 2023-2027 a cura del responsabile economico di Confagricoltura Alessandria, Roberto Giorgi.




Confagricoltura Piemonte: “Bene l’accordo sul prezzo del latte”

Questa mattina, a Roma, Confagricoltura insieme alle organizzazioni agricole e alle rappresentanze della trasformazione e della distribuzione alimentare ha sottoscritto l’accordo di filiera sul prezzo del latte, valido fino al 31 marzo 2022.

Con l’intesa – chiarisce in una nota Confagricoltura Piemonte – gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro, iva esclusa. Il “premio emergenza stalle”, introdotto dall’intesa, è di 3 centesimo al litro. Un altro eventuale centesimo sarà integrato dall’industria di trasformazione o dalle cooperative nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi al litro.

“Ringraziamo il ministro Patuanelli per essersi impegnato a raggiungere un accordo tra le parti – afferma il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – e tutta la filiera che ha colto la necessità di un’intesa capace di dare respiro agli allevamenti. E’ il primo passo significativo nella direzione da noi auspicata”.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia sottolinea l’importanza dell’intesa che “con un impegno straordinario di tutte le parti interessate ha visto la filiera unita nell’obiettivo di ridare dignità a un comparto trainante del nostro agroalimentare, vanto della miglior qualità e dell’immagine del made in Italy nel mondo”.

Confagricoltura ricorda che le stalle da latte in Piemonte sono 1.622 con 120.838 vacche: Cuneo è la provincia con più allevamenti (725 stalle e 57.804 vacche), seguita da Torino (575 stalle e 43.805 vacche).

La produzione di latte piemontese l’anno scorso ha raggiunto il quantitativo complessivo di 1.149.823 tonnellate, con un aumento del 4,76% sull’anno precedente. Nei primi sei mesi di quest’anno l’aumento produttivo, rispetto allo stesso periodo del 2.020, è del 2,31%.

“In base all’accordo – spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – il quantitativo di latte piemontese interessato dal premio emergenza stalle per i prossimi cinque mesi è di circa 590.000 tonnellate (590 milioni di litri): grazie al contributo gli allevatori piemontesi potranno recuperare un valore di circa 17,7 milioni di euro”.

Il comparto lattiero caseari piemontese – come precisa Confagricoltura in una nota per la stampa – sta attraversando un momento delicato. L’aumento dei costi di produzione dovuto al rincaro delle materie prime per alimentazione degli animali, delle fonti energetiche e dei fertilizzanti, ha messo in difficoltà gli allevamenti. “Inoltre – evidenzia Guido Oitana, presidente della sezione economica latte di Confagricoltura Piemonte – l’andamento particolarmente siccitoso dell’estate ha ridotto sensibilmente la produzione degli erbai, dei prati e dell’erba medica, che in alcune aree ha fatto registrare un calo del raccolto di oltre il 30% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Grazie a questa intesa – aggiunge Oitana – recuperiamo un assetto più equilibrato della filiera, dando modo agli allevatori piemontesi di continuare a lavorare valorizzando il territorio e mantenendo l’occupazione, fonte di ricchezza per le imprese e i lavoratori”.

Al tavolo nazionale che ha sottoscritto l’accordo Confagricoltura ha avanzato la proposta di rendere strutturale il confronto. “Siamo particolarmente lieti che la nostra iniziativa sia stata accolta – ha concluso il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – con un apposito decreto ministeriale che renderà permanente il dialogo e il confronto, nel comune interesse di superare le criticità e individuare ogni possibile iniziativa utile a sostenere il comparto”.

 

 




Cia e Confagricoltura: l’incremento del costo dei concimi cambia l’agricoltura

Volano i prezzi dei concimi a causa della mancanza di materie prime, ed è allarme per gli agricoltori: per i costi attuali, bisognerà rivedere le pratiche agronomiche.

A raccogliere le segnalazioni degli imprenditori sono Cia e Confagricoltura Alessandria, che rilevano l’aumento dei costi dell’energia, degli imballaggi e delle materie prime che freneranno l’economia, ripercuotendosi sulle tasche dei consumatori e minacciando la competitività dei settori produttivi. Si arriva ad un incremento dei costi dei fertilizzanti fino al 50% in più.

Alcune imprese produttrice hanno annunciato tagli; alla chiusura di alcuni stabilimenti nel Regno Unito, si è aggiunto l’annuncio del taglio del 40% della produzione in Europa da parte di uno dei principali produttori a livello mondiale di ammoniaca – da cui si ricavano i fertilizzanti – e primo operatore italiano del settore. In Italia, il mercato dei fertilizzanti vale circa un miliardo di euro. Oltre al costo aumentato, quindi, si va incontro anche ad un problema di reperibilità.

Un esempio concreto: negli ultimi due mesi per trasportare i prodotti ortofrutticoli di prima, IV e V gamma da un’azienda Confagricoltura, dalla Piana del Sele fino ai mercati del Nord Italia e in Germania i costi di trasporto sono cresciuti del 20%, del 30% per gli imballaggi in cartone e del 40% per le buste d’insalata.

Dichiara il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello: “Occorre tendere all’autosufficienza, valorizzando il settore agricolo anche nel suo ruolo di produttore di energia verde. In particolare il biometano è una grande opportunità per contribuire alla transizione energetica ed alla decarbonizzazione, diminuendo le importazioni di metano per le aziende agricole e utilizzando la rete gas come vettore di energia rinnovabile”.

Aggiunge il presidente provinciale Cia Alessandria Gian Piero Ameglio: “I prezzi del grano sono aumentati e a ruota anche quelli di concimi e trattamenti. Alcuni agricoltori dovranno rivedere le concimazioni autunnali e ridurre quelle primaverili, ma fare a meno del tutto dei fertilizzanti è praticamente impossibile. Si fa ricorso, per quanto possibile, al letame e ai liquami aziendali per chi fa zootecnia, e i coltivatori dovranno cogliere il momento migliore per la distribuzione. I prezzi alti portano speculazione, e a rimetterci sono gli agricoltori”.
Le aziende, inoltre, non sono esenti dal “caro bollette”, dall’aumento dei costi energetici e il gasolio agricolo negli ultimi due mesi ha avuto un rincaro del 25%.




Confagricoltura Alessandria: G20 agricoltura. Le attività dell’Organizzazione sindacale

L’evoluzione dell’agricoltura e l’innovazione per affrontare le sfide della sostenibilità e della competitività. Sono questi i temi caratterizzanti la presenza di Confagricoltura a Firenze, in occasione del G20 dell’Agricoltura, nello stand allestito nella centrale Piazza della Repubblica.

Uno spazio espositivo che intende raccontare questa evoluzione e gli strumenti a disposizione delle imprese agricole italiane. Uno spaccato dell’agricoltura 4.0, fortemente voluta da Confagricoltura quale elemento fondamentale per il miglioramento delle performance del settore primario in termini di processi produttivi, rispetto dell’ambiente, risparmio energetico, qualità dei prodotti.

Da oggi a sabato, tutto il giorno, è possibile provare il simulatore della guida satellitare di un trattore insieme a TopCon; conoscere le prerogative dei droni utilizzati per le analisi georeferenziata dei campi, ma anche scoprire l’universo dell’alveare insieme alla FAI, la Federazione Apicoltori Italiani, o tuffarsi nella storia attraverso una selezione delle opere di Samuele Colosi dedicate al mondo contadino.
Lo stand ospita anche il materiale illustrativo delle iniziative che Confagricoltura sta portando avanti a livello nazionale e sui territori, in collaborazione con numerosi partner, nella convinzione che la sostenibilità sia una sfida da affrontare insieme.
Quindi la formazione, con Enapra e i corsi dedicati all’agricoltura innovativa, presentata da Luca Brondelli di Brondello, presidente nazionale dell’ente e presidente di Confagricoltura Alessandria.
Non manca il verde curato dai vivaisti di Pistoia.
La presenza di Confagricoltura si arricchisce poi con le conferenze organizzate nello spazio di Agrinsieme, nella stessa piazza, dedicate ai cambiamenti climatici e all’agricoltura sociale. Con Confagricoltura ci saranno esponenti dell’Accademia dei Georgofili, della Regione Toscana, della Croce Rossa Italiana.

Da oggi, infine, sul sito, vi è uno spazio web cliccabile dall’homepage, interamente dedicato ai temi e ai protagonisti del G20 Agricoltura e in particolare alle attività e agli interventi della Confederazione.