45,6 milioni di euro per l’insediamento di giovani agricoltori. Confagricoltura Piemonte: “Favorire il patto generazionale”

Da oggi si possono presentare le domande di contributo per l’insediamento di giovani agricoltori collegate a piani di miglioramento aziendale per favorire il rendimento globale e la sostenibilità .

La Regione, spiega Confagricoltura Piemonte, ha infatti attivato un bando, cofinanziato con fondi europei, per favorire l’inserimento di giovani nel settore primario, con uno stanziamento di 45,6 milioni di euro. Potranno partecipare al bando giovani agricoltori che al momento della presentazione della domanda abbiano un’età compresa tra 18 anni (compiuti) e 41 anni (non compiuti) e siano già titolari di un’azienda agricola da non più di 24 mesi.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 20 dicembre 2021.

È un provvedimento importante – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia che potrà offrire a oltre 500 giovani piemontesi l’opportunità di misurarsi imprenditorialmente insediandosi per la prima volta in agricoltura o assumendo la titolarità delle imprese di famiglia. È necessario prestare la massima attenzione alle opportunità di investimento –  aggiunge Allasia – e per questo con i nostri tecnici impegnati nelle Unioni Agricoltori del Piemonte siamo a disposizione dei giovani per fornire loro gli strumenti necessari per l’elaborazione dei progetti e la definizione dei business plan”.

Nella nostra regione (elaborazioni Confagricoltura su dati Regione Piemonte) le imprese agricole condotte da giovani di età inferiore a 41 anni sono 5.811 su un totale di 42.652.

I giovani rappresentano solo il 13,6% degli occupati nel settore primario a livello imprenditoriale, mentre gli ultra sessantacinquenni sono 13.741, pari al 32,2% del totale. Per questo – afferma Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonteè necessario favorire un patto che agevoli il ricambio tra vecchie e nuove generazioni di imprenditori agricoli. Non è facile partire da zero e inventarsi agricoltori: Confagricoltura segue le nuove imprese con un percorso di tutoraggio aziendale anche dopo il periodo di primo insediamento, formando e sostenendo i giovani imprenditori e indirizzandoli verso un’agricoltura capace di guardare al futuro nel rispetto delle tradizioni, tenendo sempre presente l’obiettivo di garantire redditività perché l’iniziativa sia economicamente sostenibile”.

 




Rese vendemmiali: Confagricoltura Piemonte d’accordo con i consorzi di tutela

Confagricoltura Piemonte esprime parere favorevole all’incremento delle rese vendemmiali delle denominazioni Asti, Moscato d’Asti, Brachetto d’Acqui e Piemonte Brachetto proposte dalle assemblee dei consorzi di tutela.

Il buon andamento della commercializzazione, soprattutto all’estero, e la conseguente riduzione delle giacenze, oggi leggermente al di sotto del livello fisiologico – dichiara Gianluca Demaria, presidente della sezione vino di Confagricoltura Piemonteha suggerito agli enti di tutela un coerente incremento del volume di prodotto disponibile per assecondare le esigenze del mercato. Siamo certi che i consorzi, che concorriamo ad amministrare con rappresentanti espressi dalla parte agricola – aggiunge Gianluca Demaria – sapranno agire con prudenza sull’eventuale sblocco della riserva vendemmiale per continuare ad assicurare un corretto equilibrio tra produzione e consumi“.

L’andamento meteorologico finora ha accompagnato in modo favorevole lo sviluppo vegetativo dei vigneti. Le grandinate, seppur infauste per le zone colpite dal maltempo, non hanno compromesso complessivamente la quantità del raccolto. “L’ultima parte del ciclo produttivo – dichiara Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte, organizzazione che con 40 tecnici impegnati sul territorio sta monitorando l’evoluzione della stagione in vigna – come sempre è la più importante per quanto riguarda la qualità del raccolto. Molto dipenderà da come si svilupperanno le prossime settimane: al momento prevediamo una vendemmia non abbondante, ma con una qualità molto interessante”.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia sottolinea l’importanza del confronto nell’ambito della filiera. “Il Piemonte – spiega Enrico Allasia- ha scelto in modo convinto di puntare sulla qualità, tutelando con le denominazioni d’origine quasi tutta la produzione regionale. Dobbiamo rafforzare la coesione tra produttori, trasformatori industriali: per questo abbiamo chiesto alla Regione di monitorare l’andamento della situazione, promuovendo occasioni di incontro per definire insieme le strategie di sviluppo del comparto”.

 




Ernesto Balma confermato alla guida dei pensionati di Confagricoltura Piemonte

Ernesto Balma di Venaria Reale (Torino) è stato confermato alla guida dell’ANPA Piemonte – Associazione nazionale pensionati agricoli di Confagricoltura. Lo ha eletto questa mattina (29 giugno 2021)  l’assemblea dei soci che si è riunita in videoconferenza: per il prossimo quadriennio sarà affiancato alla vicepresidenza da Maria Daville di Alessandria.

Ernesto Balma, 73 anni, alla guida dei pensionati piemontesi di Confagricoltura dal 2017, è anche consigliere dell’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali in rappresentanza delle organizzazioni professionali agricole nazionali e presidente dell’asilo di Altessano a Venaria Reale.

I pensionati piemontesi aderenti ad Anpa Confagricoltura sono circa 14.000, distribuiti su tutto il territorio regionale.

La nostra associazione, fortemente radicata sul territorio – ha dichiarato Ernesto Balma – ha deliberato di impegnarsi attivamente per favorire una massiccia adesione alla campagna vaccinale contro il COVID-19, invitando in particolare gli anziani che ancora non si sono sottoposti alla profilassi a farsi vaccinare in tempi stretti per contribuire a contenere la diffusione dei contagi. Le complicazioni, soprattutto nelle categorie più fragili, possono essere molto gravi e per questo è necessario incentivare la cultura della prevenzione: la nostra presenza diffusa, soprattutto nelle campagne, siamo convinti che possa dare un contributo importante all’opera che con grande determinazione stanno portando avanti le istituzioni per tutelare la nostra salute”.

 

 




Le donne di Confagricoltura Alessandria e Piemonte in Assemblea a Novi Ligure

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 21 giugno, gentilmente ospitati dall’associata Maria Rosa Carlevari presso l’Azienda Binè di Novi Ligure, si sono svolte alle 16 l’Assemblea elettiva di Confagricoltura Donna Piemonte e a seguire alle 17 quella di Confagricoltura Donna Alessandria.

All’ordine del giorno della riunione, oltre all’approvazione del rendiconto consuntivo 2020 e del bilancio preventivo 2021, l’elezione degli organi sociali per il triennio 2021-2024.
L’Assemblea delle associate del Piemonte ha confermato per il secondo mandato alla Presidenza dell’associazione Paola Maria Sacco e alla vicepresidenza Maria Teresa Ballauri e Natalia Bobba.

Sono state elette quali consigliere Federica Busso, Gabriella Fantolino, Maddalena Francese, Maria Pia Lottini, Michela Marenco e Mariella Robasto.
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da Cristina Bagnasco (Presidente), Paola Picco Coppo e Alessandra Viscoli (Componenti Effettive), Giuseppina Guaglio e Federica Brezzi (Componenti Supplenti).

Siedono nel Collegio dei Probiviri Margherita Rastelli Perinotti e Giovanni Demichelis, i quali si aggiungono al presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, come previsto dallo Statuto quale componente di diritto.

E’ seguito un fragoroso applauso per gli eletti.
Si è poi passati all’Assemblea di Confagricoltura Donna Alessandria. Al Consesso insieme alle consigliere e alle associate, erano presenti la presidente di Confagricoltura Donna Alessandria Michela Marenco, la presidente di Confagricoltura Donna Piemonte Paola Sacco, il direttore di Confagricoltura Alessandria Cristina Bagnasco, il vice presidente di Confagricoltura Alessandria e presidente di Agriturist Alessandria Franco Priarone e il direttore della Zona di Tortona Francesco Dameri.

L’Assemblea è stata occasione per l’approvazione del rendiconto finanziario 2020 e del bilancio di previsione 2021, di cui ha dato lettura Cristina Bagnasco.
Nel suo discorso, la presidente Marenco ha ricordato tutti gli eventi svolti dall’associazione in questo annus horribilis duramente provato dalla pandemia, tra cui il corso sulla panificazione, il corso sui Social Media condotto dalla docente Barbara Sgarzi, la recente collaborazione per il convegno “Fiori e api” nella Giornata mondiale dell’ambiente e i numerosi altri convegni online e opere solidali a cui ha collaborato su tutto il territorio provinciale.

Sono quindi intervenuti Franco Priarone sulla ripartenza del turismo locale e della valorizzazione del territorio e Luigia Vicarelli sull’Oasi delle api, che ha realizzato nella sua azienda agricola, argomento oggetto del suo intervento all’incontro “Fiori e api”.
“Abbiamo passato un periodo duro per tutti, ma adesso è venuto il momento di pensare al futuro per stare di nuovo insieme, magari a cena o in visite guidate, organizzare nuove attività culturali e di sostegno alla nostra agricoltura, curare le relazioni con altre associazioni al femminile. Conto molto sull’impegno e la collaborazione della mia squadra di consigliere e associate e sulle numerose amiche” ha concluso la presidente Marenco.




Graziano Giacosa confermato presidente della Federazione dell’impresa familiare di Confagricoltura Piemonte

Graziano Giacosa, imprenditore agricolo di Savigliano, titolare di un’azienda frutticola a indirizzo biologico, è stato confermato presidente della Federazione dell’impresa agricola familiare di Confagricoltura Piemonte per il prossimo triennio.

L’elezione è avvenuta ieri, nella riunione on-line dei presidenti provinciali dell’organizzazione che rappresenta oltre 9.000 imprese agricole familiari su un totale di 12.000 imprese aderenti a Confagricoltura in Piemonte.

Giacosa, 51 anni, consigliere di Confagricoltura Cuneo, è anche vice presidente del Consorzio di difesa dalle avversità atmosferiche della provincia di Cuneo.

 

 

 

 




Confagricoltura a Cirio: piena collaborazione per sostenere la ripresa del Piemonte

Il presidente regionale di Confagricoltura Enrico Allasia è intervenuto ieri pomeriggio (25 marzo) alla videoconferenza presieduta dal governatore del Piemonte Alberto Cirio per una valutazione generale con le categorie economiche sulle proposte che il Piemonte presenterà al Governo in materia di interventi da adottare nell’ambito del cosiddetto Recovery Plan, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Nel suo intervento Allasia ha ricordato al presidente Cirio la stagione di profondi cambiamenti che sta vivendo la nostra agricoltura, anche per effetto della pandemia; le difficoltà del settore provato dalla crisi, acuita dalla situazione contingente che si è innestata su un sistema economico già strutturalmente debole e la necessità di interventi urgenti per migliorare competitività, innovazione e sostenibilità del nostro sistema produttivo” hanno commentato per conto di Confagricoltura Alessandria il presidente Luca Brondelli ed il direttore Cristina Bagnasco.

Per Confagricoltura è necessario mettere in campo interventi per colmare le lacune legate al ritardo organizzativo e tecnologico del Piemonte; rafforzare le nostre filiere produttive; potenziare le infrastrutture logistiche e digitali; efficientare il sistema delle risorse idriche; riformare la Pubblica Amministrazione; sostenere la multifunzionalità dell’agricoltura nell’ottica della transizione ecologica ed energetica grazie al riutilizzo dei sottoprodotti per fini energetici, quali biogas, biometano ed idrogeno, sostenere le produzioni integrate e biologiche; contrastare il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico e  sensibilizzare l’opinione pubblica per favorire la consapevolezza dei consumatori e valorizzare il ruolo dell’agricoltura. “Manifestiamo il  pieno impegno di Confagricoltura a collaborare – hanno concluso Brondelli e Bagnasco – e chiediamo alla Regione di essere coinvolti in modo attivo nella definizione degli impegni e nella realizzazione delle azioni progettate”.




Covid, Confagricoltura: nuove restrizioni colpiscono anche il settore agricolo

L’impatto economico delle nuove e indispensabili misure restrittive per limitare i contagi da Coronavirus si estenderà anche al settore agricolo che va, quindi, incluso nel ‘Decreto Sostegno’ all’esame del governo”. Così il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, sui provvedimenti che l’esecutivo si accinge ad assumere di fronte all’aggravamento della situazione sanitaria sul territorio nazionale.

“Ancora una volta – prosegue Brondelli – sono più esposte le imprese e i settori produttivi più collegati con il canale HoReCa sul mercato interno e a livello internazionale”.
Per il settore vino, segnala ad esempio Confagricoltura, già si registrano elevate giacenze, oltre 61 milioni di ettolitri a fine gennaio, secondo i dati del Mipaaf.

“Per alcune produzioni – aggiunge il Presidente di Confagricoltura Alessandria – i tradizionali pranzi delle festività pasquali hanno un’elevata incidenza sul fatturato annuale. Le nostre strutture territoriali, inoltre, segnalano un crollo delle prenotazioni negli agriturismi”.
Il comparto, con 24.000 aziende, quasi 14 milioni di presenze e 100.000 addetti è in forte sofferenza: nell’ultimo anno le perdite superano 1,2 miliardi di euro, senza contare le vendite dirette.

“Il mancato reddito deve essere compensato, in linea con le decisioni già prese in ambito europeo”  sottolinea Brondelli.
Nei giorni scorsi, evidenzia Confagricoltura, il Governo francese ha varato un aiuto pubblico a fondo perduto con una dotazione di 60 milioni di euro, per compensare le perdite di reddito degli allevatori di capi bovini.

 




Giovanni Chiò è il nuovo presidente di Confagricoltura Novara – VCO

 L’assemblea di Confagricoltura Novara VCO che si è riunita on-line questa mattina (giovedì 18 febbraio 2021) ha eletto presidente per acclamazione Giovanni Chiò, imprenditore agricolo di San Pietro Mosezzo (No) che conduce con la famiglia la Cascina Motta.

Giovanni Chiò con i genitori e i fratelli ha avviato una svolta innovativa all’azienda, avviandola all’agricoltura di precisione e diversificando la coltivazione con le produzioni biologiche, prevalentemente risicole.

Il neo presidente subentra nell’incarico a Paola Battioli, che ha ricevuto i ringraziamenti di Confagricoltura per il costante impegno dimostrato nell’attività sindacale durante i suoi due mandati ai vertici dell’associazione di categoria.

Giovanni Chiò, 34 anni, è stato presidente dell’ANGA – Associazione dei Giovani Agricoltori di Confagricoltura Novara per poi rivestire la carica a livello regionale e per far parte, subito dopo, della compagine nazionale. Esperto risicoltore, ha sviluppato la propria attività anche in ambito professionale nel campo della consulenza sull’agricoltura di precisione.

Ad affiancarlo durante i prossimi quattro anni di mandato ci saranno i vicepresidenti Alessandro Ariatta, Giuseppe Ferraris e Claudio Melano, con i consiglieri Marco Castelli, Daniele Mainardi, Christian Massara, Cesare Mercalli e Cesare Rossino.

Ci impegneremo – ha dichiarato Giovanni Chiò – per sostenere le imprese che rappresentiamo, per stare al passo con i tempi impiegando energie e risorse per un’agricoltura di qualità che sappia generare reddito, nell’ambito di progetti di filiera sempre più orientati all’innovazione e all’export




Usa, inizia l’era Biden. Confagricoltura Alessandria: è il momento del dialogo

C’è la possibilità di rilanciare un dialogo costruttivo sulle relazioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti d’America, superando definitivamente la stagione dei dazi e delle misure di ritorsione”.

Così il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, a proposito dell’insediamento ufficiale di Joe Biden alla Casa Bianca, che continua: “Un primo positivo segnale potrebbe arrivare, ci auguriamo in tempi brevi, con un accordo sulla vicenda degli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing, che ha determinato l’imposizione di dazi doganali anche sul settore agroalimentare assolutamente estraneo alla vicenda”.
Al riguardo, Confagricoltura Alessandria ricorda che dall’ottobre 2019 sono sottoposte a un dazio aggiuntivo del 25% le esportazioni italiane di formaggi, agrumi, salumi e liquori destinate al mercato Usa, per un valore complessivo di circa 500 milioni di euro.

“Dovrebbe anche ripartire la discussione per definire una soluzione condivisa in materia di tassazione sui servizi digitali, per la quale – rileva il presidente di Confagricoltura Alessandria Brondelli – l’amministrazione Usa uscente ha minacciato l’imposizione di dazi sulle importazioni da alcuni Stati membri della UE, Italia compresa”.
In generale, le prime dichiarazioni rilasciate dal presidente Biden e dai suoi collaboratori fanno ritenere possibile il rilancio del sistema multilaterale di gestione degli scambi commerciali e una riforma del WTO (Organizzazione mondiale del commercio).

“I contrasti tra UE e Stati Uniti – afferma Brondelli – hanno finora impedito la nomina del nuovo Direttore generale del WTO e la mancata designazione dei rappresentanti statunitensi sta bloccando da tempo l’attività dell’organo di appello per la risoluzione delle controversie. L’Organizzazione è di fatto paralizzata. Per il Made in Italy agroalimentare, quello statunitense è il primo mercato di sbocco fuori dalla UE. Trainate dai vini, le vendite sfiorano nel complesso i 5 miliardi di euro l’anno”.

Oltre il 12% dell’export agroalimentare dell’Unione è destinato al mercato Usa, mentre le importazioni di settore incidono per l’8% sul totale dell’export di settore statunitense. Gli ultimi dati della Commissione UE indicano che l’interscambio commerciale bilaterale è sensibilmente diminuito, circa 1,2 miliardi di euro da gennaio ad agosto dello scorso anno sullo stesso periodo del 2019. “Il rilancio della cooperazione è quindi nell’interesse comune” conclude Brondelli.




Confagricoltura Piemonte alla Regione: “Investiamo sui giovani e sulla sicurezza delle produzioni”

Le nuove risorse europee che si renderanno presto disponibili per l’agricoltura dovranno essere indirizzate prioritariamente al consolidamento degli impegni per l’adozione di buone pratiche per la tutela dell’ambiente, per le produzioni integrate e biologiche e per lo sviluppo di imprese condotte dai giovani”.

Sono queste le richieste che il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia ha avanzato all’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa nella riunione del comparto agricolo che si è svolta questa mattina in video conferenza con gli uffici regionali, convocata per affrontare il tema della gestione dello sviluppo rurale per il periodo transitorio 2021-2022.

Al momento è ancora aperta la discussione, nell’ambito della Conferenza Stato – Regioni, sulla suddivisione delle risorse tra i piani di sviluppo rurali regionali e sulle quote percentuali di cofinanziamento: in base alle previsioni il Piemonte, dovrebbe poter contare, per il biennio 2021-2022, su almeno 300 milioni di euro  (spesa pubblica).

Confagricoltura ricorda che i nuovi impegni che potranno essere assunti a partire da quest’anno potranno estendersi fino a tre anni, mentre le misure a favore dell’agricoltura e dell’ambiente, tra le quali per esempio le buone pratiche per la riduzione dell’impiego di fitofarmaci e fertilizzanti e per la diffusione dell’agricoltura integrata e biologica, o per il benessere animale, potrebbero avere una durata temporale anche superiore.

È ora indispensabile – sottolinea Enrico Allasia – che la Regione predisponga un piano di interventi puntuale, sulla base delle indicazioni che sono emerse dall’incontro odierno, per far sì che il mondo agricolo sia pronto a sfruttare al meglio le risorse europee per lo sviluppo rurale e quelle previste dallo strumento europeo per la ripresa e la resilienza Next Generation”.

L’agricoltura, che ha continuato a lavorare a pieno ritmo anche durante la pandemia, ha la necessità di continuare il proprio processo di rinnovamento e di crescita. “Nella nostra regione – evidenzia il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro –  operano 42.150 imprese agricole che sono pronte a fare la loro parte nel contrasto ai cambiamenti climatici, gestione risorse idriche, tutela della biodiversità e del benessere animale, nell’interesse del territorio e dei cittadini. Alla Regione chiediamo di accompagnare questo processo con azioni mirate per il rafforzamento filiere corte, la diffusione dell’agricoltura di precisione e della digitalizzazione, il miglioramento della sicurezza sul lavoro, sullo sviluppo di energie rinnovabili e della bioeconomia”.