Politecnico di Torino: firmato protocollo per favorire iniziative riguardanti agenda 2030

Oggi al Politecnico di Torino, la Prorettrice Patrizia Lombardi, in qualità di Presidente del Comitato di coordinamento RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e il Professor Luigino Filice, in rappresentanza di ANDISU – Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario – hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la finalità di favorire la collaborazione su iniziative riguardanti l’Agenda 2030.

Gli obiettivi programmatici individuati dall’intesa riguardano il supporto della RUS nella diffusione delle buone pratiche di sostenibilità nell’attività di ANDISU, la realizzazione e la promozione di eventi congiunti sulle tematiche dello sviluppo sostenibile, del supporto e del rilancio delle rispettive iniziative, nonché scambi di informazioni e attività di networking.

Questa collaborazione tra la RUS, che raccoglie la quasi totalità degli atenei italiani, e l’ANDISU, che a sua volta rappresenta la maggior parte degli organismi per il diritto allo studio presenti nelle regioni italiane, permetterà di ottimizzare e amplificare gli effetti delle politiche di sviluppo sostenibile grazie a un più efficace coordinamento nelle attività di programmazione e indirizzo.

“Siamo molto felici di questa opportunità di collaborazione – dichiara la professoressa Patrizia Lombardi che consentirà di valorizzare il lavoro che le università stanno svolgendo per la formazione di una società inclusiva e per il rilancio dell’economia dei nostri territori. La comunità accademica e degli studenti rappresenta un ponte fondamentale per la costruzione delle conoscenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi (SDGs) dell’Agenda 2030 e solo attraverso lo scambio, l’alleanza e la partnership con gli enti impegnati a conseguire gli stessi traguardi (come recita anche il Goal 17 dell’Agenda 2030) possiamo sperare di supportare adeguatamente la strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”.

“Il sistema universitario italiano punta alla formazione globale della persona e la costruzione di una società sostenibile è il principale challenge dei prossimi decenni – commenta il professor Luigino Filice – L’ideazione, la sperimentazione e il consolidamento di azioni sostenibili è possibile contando sul lavoro sinergico di tutti gli attori della formazione delle giovani generazioni. Sono felice della firma dell’accordo poiché università ed enti per il Diritto allo Studio costituiscono quel continuum formativo che potrà incidere in modo profondo sulla creazione del pensiero sostenibile”.

 




Torino inclusa tra le “Tree cities of the world”

Oggi più che mai gli alberi e le foreste sono componenti vitali per comunità in salute e sostenibili, nel mondo intero.

Torino aiuta a trovare delle soluzioni alle sfide globali attraverso il proprio impegno per una gestione efficace della ‘foresta urbana’. Un grazie dunque ai nostri alberi, ai nostri cittadini, alla nostra amministrazione.”

È quanto ha dichiarato l’assessore all’Ambiente della Città di Torino, Alberto Unia, alla notizia che alla Città di Torino è stato consegnato l’importante riconoscimento di “Tree city of the world 2019”.

Nel messaggio di congratulazioni pervenuto dalla Arbor Day Foundation che insieme alla FAO – Food and Agricolture Organization, organismo delle Nazioni Unite ha istituito questo programma, si sottolinea che “i residenti a Torino possono essere orgogliosi di vivere in una città che fa della messa a dimora di alberi e della loro cura una priorità”.

Il programma “Tree Cities of the World” è un impegno internazionale a riconoscere le città che fanno ogni sforzo per assicurare che i loro alberi e foreste siano curate e gestite nel modo corretto.

Sono 60, di cui 23 negli Stati Uniti, le città nel mondo ad avere ottenuto questo significativo premio; Torino è una delle tre città italiane, insieme a Mantova – che nel novembre del 2018 ha ospitato il primo Congresso mondiale delle foreste urbane della FAO (World Forum on Urban Forests) – e a Milano. Per essere riconosciute, le città devono soddisfare cinque standard, che riguardano:

1) l’esistenza nella città di una struttura dedicata alla gestione degli alberi (“Definisci le responsabilità”)
2) la presenza di regole specifiche (“Individua le regole”)
3) l’esistenza di un censimento degli alberi (“Conosci il tuo patrimonio”)
4) la definizione nel bilancio di risorse dedicate (“Dedica delle risorse”)
5) l’organizzazione, annualmente, di eventi di promozione e consapevolezza in tema albero (“Celebra i risultati raggiunti”)




La Regione rottama i vecchi automezzi per la raccolta rifiuti in 53 Comuni piemontesi

Nuovi mezzi ecologi per la raccolta dei rifiuti in 53 Comuni piemontesi: 19 fanno parte del consorzio chierese (dove risiedono circa 124.000 abitanti) e dove saranno acquistati 95 automezzi  a metano, gpl benzina e gasolio di categoria euro 6 che sostituiranno quelli vecchi e inquinanti.

A questi si aggiungeranno quelli acquistati in 33 Comuni nel Novese e Tortonese dove sarà anche completato il passaggio dalla raccolta stradale al porta a porta per circa 66.000 utenze e dove entro il 2021 arriverà anche il sistema di tariffazione puntuale.

«Con i contratti tra Regione e Consorzi approvati nell’ultima riunione di Giunta – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – mettiamo sul piatto 1,8 milioni di euro per aiutare gli enti che svolgono il servizio di raccolta rifiuti ad aumentare la percentuale di differenziata raggiungendo centinaia di edifici con contenitori separati, ma anche di aumentare il numero di utenze raggiunte dalla tariffazione puntuale e infine di rottamare i mezzi inquinanti destinati alle operazioni di raccolta, migliorando così la qualità dell’aria».

L’accordo tra Regione e consorzi comprende, infine, anche il Comune di Bagnolo dove 5000 utenze saranno raggiunte dal porta a porta. In tutto sono quindi 53 i comuni piemontesi che incrementeranno la raccolta differenziata, e rottameranno i mezzi inquinanti.

Per realizzare l’accordo di programma del Novese e Tortonese la Regione ha impegnato 776.568 euro. Per quello di Bagnolo è previsto un esborso di 238.880 euro, mentre per quanto riguarda il consorzio chierese l’investimento regionale ammonta a 856.837 euro.

 

I COMUNI DEL CHIERESE

I Comuni del Consorzio chierese coinvolti sono 19: Andezeno, Arignano, Baldissero T.se, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Marentino, Mombello, Moncucco T.se, Montaldo T.se, Moriondo T.se, Pavarolo, Pecetto T.se, Pino T.se, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena.

I COMUNI DEL NOVESE E TORTONESE

I comuni coinvolti del Novese e Tortonese sono 33: Alluvioni Piovera, Alzano Scrivia, Basaluzzo, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carezzano, Carrosio, Cassano Spinola, Castellar Guidobono, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Fraconalto, Francavilla Bisio, Fresonara, Gavi, Guazzora, Isola Sant’Antonio, Molino dei Torti, Novi Ligure, Parodi Ligure, Pasturana, Pontecurone, Pozzolo Formigaro, Predosa, Sale, Serravalle Scrivia, Spineto Scrivia, Sardigliano, Tassarolo, Tortona, Viguzzolo, Villaromagnano e Voltaggio.

Il servizio di raccolta domiciliare è stato avviato nel 2019 per 15 comuni dell’area (26.370 abitanti serviti), ed ora sarà avviato nei Comuni di Novi Ligure, Tortona, Spineto Scrivia e Gavi (60.446 abitanti) entro il 1 aprile 2020 consentendo un miglioramento della percentuale di raccolta differenziata, ma anche della qualità del materiale raccolto ed una riduzione della produzione pro capite di rifiuto indifferenziato che – a partire dal 2021 – si dovrà attestare ad un valore non superiore a 159 kg/ab all’anno secondo gli obiettivi del Piano regionale per il 2020. Negli stessi comuni è prevista l’adozione della tariffazione puntuale corrispettivo dall’anno 2021.

LA TARIFFA PUNTUALE

La raccolta è effettuata mediante contenitori individuali assegnati a ciascuna utenza, dotati di codici identificativi associati in maniera univoca all’utenza assegnataria e, per quanto riguarda i contenitori destinati alla raccolta del rifiuto indifferenziato residuale, anche di transponder passivi a bassa frequenza (tecnologia RFID) in grado di registrare i singoli svuotamenti al fine di applicare la TARI puntuale.




Il Piemonte punta su idrogeno, idroelettrico e fotovoltaico

Il Piemonte, di fronte alla situazione climatica e ambientale, punterà su idrogeno, idroelettrico e fotovoltaico e sull’aumento dei fondi europei per migliorare strutturalmente la qualità dell’aria. Lo ha dichiarato l’assessore all’ambiente Matteo Marnati concludendo il dibattito sulla condizione ambientale tenutosi in Consiglio regionale.

Il Consiglio ha approvato tre ordini del giorno della maggioranza: quello di Fdi, primo firmatario Maurizio Marrone, approvato a maggioranza, chiede “lo stato di emergenza climatica e ambientale”, accompagnandolo con una serie di misure regionali concrete per la riduzione degli inquinanti e dell’impatto ambientale delle attività.

Nell’ordine del giorno della Lega approvato a maggioranza, primo firmatario Alberto Preioni, si riconosce ”lo stato di disagio ambientale della nostra regione connesso alle intrinseche caratteristiche geomorfologiche del territorio”, e si chiedono fondi specifici per politiche strutturali di sviluppo ambientale e di miglioramento della qualità dell’aria.

Il terzo ordine del giorno, prima firmataria Alessandra Biletta (Fi), approvato all’unanimità dei votanti, chiede il riconoscimento da parte del governo e dell’Ue della “specificità delle Regioni del bacino padano”, in modo da incrementare le risorse per l’attuazione di un piano interregionale per la riduzione degli inquinanti  e il miglioramento strutturale della qualità dell’aria.

Bocciati invece dalla maggioranza i tre ordini del giorno delle minoranze. Quello del centrosinistra, primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), chiedeva lo stato di emergenza climatica e ambientale insieme con una serie di misure strutturali e di risorse aggiuntive regionali, nazionali ed europee per migliorare la qualità dell’aria e l’impatto ambientale anche attraverso il ricambio del parco dei mezzi pubblici e lo spostamento delle merci su ferrovia. Si chiedeva anche l’aumento proporzionale delle tasse per le aziende che inquinano.

I due ordini del giorno del M5s proponevano l’interruzione della realizzazione della Torino-Lione (prima firmataria Francesca Frediani) e la dichiarazione di stato di emergenza climatica e ambientale con conseguenti impegni per contrastare il cambiamento climatico (prima firmataria Sarah Disabato). Tra questi, il confronto con il mondo economico piemontese “per il passaggio da un modello di sviluppo lineare a uno circolare” e la piena attuazione del piano della qualità dell’aria in Piemonte.

“Il Piemonte è una regione virtuosa sul piano ambientale”, ha detto nel suo intervento l’assessore Marnati. “Siamo sul podio in Italia per uso delle energie rinnovabili e degli incentivi ambientali. Ma sul processo di transizione climatico sono necessari tempi lunghi”. Marnati ha ricordato il recente confronto con i rappresentanti della regione francese Rhone-Alp, la loro esperienza sull’idrogeno, “ci scambieremo buone pratiche, loro sono avanti”, la necessità emersa di completare la Torino-Lione, non solo per il suo valore ambientale: “L’incrocio con la Genova Rotterdam porrà il Piemonte in un ruolo centrale per la logistica, porterà sviluppo”.

Secondo l’assessore all’ambiente, oltre che sull’idrogeno “occorre puntare sul fotovoltaico, sull’idroelettrico, anche con nuovi invasi che rappresentano pure occasioni turistiche. All’Europa diamo più di quanto riceviamo; chiediamo all’Ue più risorse per politiche strutturali di abbattimento degli inquinanti, anche con incentivi per l’acquisto di nuovi mezzi da parte dei privati, per cui presto partiranno i bandi”.

Marco Grimaldi, presentando l’ordine del giorno del centrosinistra, ha sostenuto che “occorre mettere al centro la riconversione ecologica della nostra economia. E’ necessario un grande piano di rilancio del trasporto. Oggi le multinazionali non pagano mai i loro disastri climatici. Dobbiamo far pagare una parte della riconversione ecologica a chi ha creato questa situazione”. Presentando poi un proprio ordine del giorno che, in caso di abbonamento al trasporto pubblico locale di un genitore, metterebbe a disposizione un altro gratuito per un figlio sotto i 14 anni, ha parlato di “un modo per abituare i ragazzi ad utilizzare il mezzo pubblico e per i genitori un incentivo ad abbonarsi”. L’Odg sarà votato la prossima settimana.

Maurizio Marrone ha spiegato che “la richiesta di stato di emergenza climatica e ambientale nasce perché non siamo rinchiusi nel palazzo, ma condividiamo la sensibilità per l’ambiente. Abbiamo però inserito nel nostro ordine del giorno impegni concreti su cui la Giunta Cirio sta già dimostrando attenzione, a partire dai fondi europei indirizzati a esperienze di economia circolare, dai piani di rilancio industriale delle aree di crisi ispirati alla mobilità elettrica, dal completamento della Torino-Lione per trasferire i trasporti delle merci dalla gomma alla rotaia”.

Per Alberto Preioni “con i blocchi del traffico, a fronte di un beneficio minimo, andiamo a colpire soprattutto le fasce deboli. Con l’assessore Marnati stiamo invece guardando al futuro con gli autobus elettrici e con i treni ad idrogeno. La nostra Regione porterà avanti una grande lotta alla plastica, ma non ‘a freddo’ come fa il Governo con tassazioni che mettono in crisi le aziende e l’occupazione. Ben vengano le grandi opere e i ragionamenti politici alti, ma stigmatizziamo tutte quelle misure poco utili che vanno a penalizzare i cittadini, soprattutto quelli in difficoltà”.

“Sull’ambiente è importante cambiare strada, forse non per noi, ma per i nostri figli”, ha sostenuto Domenico Ravetti (Pd). “Nei documenti presentati oggi dalla destra vedo una certa rassegnazione e una certa non consapevolezza del problema. Di fronte a quella che noi abbiamo definito “emergenza” voi rispondete con la parola “disagio”. Sembrate non rendervi conto che siamo sulla via del non ritorno. I problemi vanno affrontati e risolti in una dimensione europea, e voi di Europa parlate sempre in negativo”.

Per Alessandra Biletta “esiste il grave problema della qualità dell’aria, vista la collocazione orografica del Piemonte. Si tratta di una questione che riguarda tutto il bacino padano. Chiediamo pertanto al governo e all’Europa di prenderne atto e di finanziare un piano pluriennale e straordinario per la qualità dell’aria e la riduzione delle emissioni attraverso l’attuazione di misure strutturali definite dalle regioni coinvolte”.

Sarah Disabato ha parlato di “confusione in maggioranza sui cambiamenti climatici e sull’inquinamento. Ricordo che anche il Veneto ha sottoscritto un accordo in materia di miglioramento della qualità dell’aria e di blocchi del traffico, la maggioranza non può utilizzare questi temi per ricatti politici. Si cerca in questo modo di mettere una pezza a quanto successo lo scorso 15 ottobre in quest’Aula, quando non è stata dichiarata l’emergenza climatica. Noi vogliamo dare una risposta concreta ai cittadini piemontesi su più fronti, dagli incentivi per la sostituzione delle auto inquinanti agli investimenti sulle fonti rinnovabili”.

 

 




Nuovo blocco da domani per i diesel euro 4 a Torino e nei comuni del territorio metropolitano

Semaforo arancione con conseguente blocco per i veicoli euro 4 diesel a partire da domani, martedi 28 fino a giovedi 30 gennaio, a causa dello sforamento delle micropolveri che per quattro giorni consecutivi hanno superato i livelli previsti dall’accordo di Bacino padano spingendosi ben oltre i 50 microgrammi al metro cubo.

Il blocco coinvolge, oltre al capoluogo, anche altri 22 comuni: Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivalta, Rivoli, San Mauro, Settimo, Venaria Reale, Caselle, Chivasso, Leinì, Mappano, Pianezza, Volpiano, Carmagnola, Vinovo, Chieri e Ivrea.
Sarà giovedi 30 gennaio il giorno della prossima emissione del bollettino antismog.

Nella tabella seguente lo schema dettagliato delle limitazioni.

Limitazioni emergenziali di Livello 1 attive a partire dal 01/10/2019 dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 µg/m³ (valide tutti i giorni, festivi compresi)
Tipo veicolo Orari Chi non circola
Persone (M1), Merci (N1, N2, N3) 0:00-24:00
  • Benzina, gpl e metano Euro 0

  • Diesel Euro 0 e Euro 1

Ciclomotori e Motocicli (L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7) 0:00-24:00
  • Benzina Euro 0

Persone (M1) 8:00-19:00
  • Diesel Euro 2 e Euro 3

  • Diesel Euro 4

Merci (N1, N2, N3) 8:00-19:00
  • Diesel Euro 2 e Euro 3 nelle giornate dal lunedì al venerdì

Merci (N1, N2, N3) 8:30-14:00 e

16:00-19:00

  • Diesel Euro 2, Euro 3 nelle giornate di sabato e festivi

  • Diesel Euro 4

 




Ricominciano il 26 gennaio le escursioni del progetto “Sentiero verde” in Piemonte e Liguria

Con il nuovo anno sono ripartite le attività dell’associazione di promozione sociale “Camminare Lentamente” di Villanova d’Asti, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, in particolare per quanto riguarda l’iniziativa “Sentiero Verde 2020. Il programma prevede nell’anno appena iniziato ben 31escursioni, di cui 8 a Torino e nel territorio metropolitano torinese.

Conoscere il tuo pianeta è un passo verso il proteggerlo”, scriveva l’esploratore e oceanografo francese Jacques-Yves Cousteau: con questo spirito, l’associazione, da quest’anno affiliata all’ENDAS-Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale, valorizza una concezione della vita in armonia con la natura, che promuove la lentezza come valore sociale e la sostenibilità come unica strada verso un futuro sano per il pianeta.

Le attività di “Sentiero Verde” iniziano domenica 26 gennaio con la passeggiata “Borghi tra i boschi” a Passerano Marmorito (Asti), e proseguiranno fino al 10 novembre.

Il primo appuntamento sul territorio metropolitano è previsto per domenica 19 aprile: l’escursione “Cammino del Romanico” partirà alle 9,30 da Andezenoe durerà tutto il pomeriggio. A seguire gli appuntamenti a Meana di Susa domenica 24 maggio, a Montaldo Torinese sabato 20 giugno, giovedì 16 luglio a Pecetto Torinese, sabato 19 settembre a Chieri in occasione della manifestazione “Puliamo il mondo!”, domenica 4 ottobre a Castiglione Torinese, domenica 25 ottobre a Cambiano e domenica 8 novembre a Torino.

Le escursioni proposte da “Camminare lentamente” da un lato stimolano la sensibilità naturalistica e ambientale dei partecipanti e dall’altro valorizzano il patrimonio storico, artistico e architettonico piemontese. La proposta dell’associazione si estende anche alle generazioni più giovani: dopo il successo delle edizioni 2018 e 2019, si replica il progetto di sensibilizzazione “A piccoli passi”, rivolto ai bimbi da 0 a 6 anni accompagnati dai genitori o dai nonni, con cinque passeggiate ed escursioni su misura per i più piccoli, previste nei venerdì 3 aprile a Pessione, 8 maggio a Chieri, 22 maggio alla Madonna della Scala di Chieri, 18 settembre a Chieri e 9 ottobre a Cambiano. “A piccoli passi” è un’iniziativa ideata dall’associazione Camminare Lentamente in collaborazione con l’asilo nido Cucciolo di Chieri. Le passeggiate sono a partecipazione gratuita e iniziano alle 17.

Il programma completo, la descrizione dei percorsi e tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.camminarelentamente.it




Presenza del lupo in Piemonte, Carosso scrive al Ministro dell’Ambiente

La Regione Piemonte sta affrontando con il massimo impegno il tema della presenza del lupo sul nostro territorio e della sua pericolosità, per giungere a una soluzione che garantisca una convivenza pacifica tra questo animale e l’uomo”: lo dichiara il vicepresidente e assessore alla Montagna, Fabio Carosso, in relazione ai numerosi avvistamenti di esemplari di questo predatore vicino ai centri abitati e agli attacchi ad animali che si sono verificati negli ultimi mesi.

“Purtroppo – continua il vicepresidente – il nostro margine di azione è molto limitato, perché questa specie è protetta da normative comunitarie e nazionali. Al momento il ministero dell’Ambiente ha elaborato un nuovo ‘Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia’, che giace in Commissione Stato-Regioni dal maggio del 2019. Per questo ho mandato una lettera al ministro e a tutti i prefetti del Piemonte, che sono l’emanazione del governo, per segnalare la situazione di grande preoccupazione venutasi a creare nella nostra regione e per sollecitare la ripresa al più presto della discussione sul documento, che tenga conto anche delle trasformazioni che sono nel frattempo intervenute nelle abitudini del lupo”.

Per corroborare le proprie tesi in seno alla Conferenza-Stato Regioni, l’assessore Carosso ha in programma quattro giornate di lavoro, una per quadrante, per incontrare tutti i soggetti interessati dal problema, al fine di raccogliere informazioni dettagliate sulle abitudini e le azioni di questi animali sul territorio e di individuare eventuali interventi da mettere in campo.

Il primo appuntamento è fissato per il 22 gennaio ad Asti, dove dalle 9.00, presso la sede della Provincia , si ritroveranno i rappresentanti astigiani e alessandrini delle istituzioni (prefetti, Province, Unione dei Comuni e Unioni montane, enti di gestione parchi, carabinieri forestali, servizi veterinari delle Asl) e i portatori di interesse (associazioni agricole, dei pastori e venatorie).

L’apporto scientifico verrà garantito dai ricercatori di Life Wolf Alp EU. Il 31 gennaio, l’incontro avverrà a livello di Città Metropolitana. A febbraio sarà la volta del Cuneese e quindi delle provincie di Biella, Vercelli, Novara e Vco.




Sviluppo sostenibile: un bando per le scuole medie superiori

Una competizione fra gruppi di studenti, classi o scuole per dare impulso allo sviluppo sostenibile, realizzando buone pratiche scolastiche in materia di risparmio di energia, di acqua, riduzione dei rifiuti, dei consumi e degli sprechi, collaborando al miglioramento della qualità dell’aria.

Riuniti in gruppi (stessa classe, interclasse, classi diverse) chiamati “Green Club” i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado del territorio metropolitano potranno partecipare al concorso “Ci basta un Pianeta”, prima edizione di un bando pubblico promosso dalla Città metropolitana di Torino, in collaborazione con il Museo A come Ambiente e il Politecnico di Torino – Innovation Design Lab del Dipartimento di architettura e design.

L’iniziativa nasce sulla scia dei percorsi educativi già intrapresi a partire dal 2001 dalla divisione Ambiente della Città metropolitana (e prima dalla Provincia di Torino) nell’ambito dell’educazione alla sostenibilità ambientale, come “A scuola camminando” promosso a partire dal 2006 o “Incubatori di Green Education – Il Paesaggio Vien Camminando” dal 2016.

Il concorso “Ci basta un Pianeta” persegue l’obiettivo di sensibilizzare ragazzi e famiglie, docenti, dirigenti scolastici e personale Ata a cambiare le loro abitudini rispetto al risparmio di risorse energetiche e idriche a scuola, alla riduzione della produzione di rifiuti, consumi e sprechi, alla riduzione della produzione di CO2 con spostamenti casa-scuola a piedi e in bicicletta privilegiando la mobilità sostenibile, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, consapevolezza sugli acquisti personali di abbigliamento, “moda sostenibile”, potenziamento di azioni relative a un’alimentazione sana e rispettosa dell’ambiente. Cambiamenti che si traducono in azioni e in buone pratiche scolastiche in tutti i campi per contribuire allo sviluppo di una cultura della sostenibilità nel territorio in cui l’istituito è insediato.

La scadenza del bando è prevista per il 20 aprile 2020. Si richiede alle scuole che intendono partecipare di inviare all’indirizzo labto@cittametropolitana.torino.it una mail per l‘iscrizione, entro il 12 febbraio 2020, con l’indicazione dei referenti dell’iniziativa, che consentirà di organizzare le attività di supporto previste e chiaramente indicate nel Bando stesso. Sarà in ogni caso possibile partecipare al concorso, a prescindere dall’iscrizione, senza, però, fruire delle suddette attività.

Per maggior informazioni: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/educazione-comunicazione/bandi-educazione/ci-basta-un-pianeta >

 




Confronto costruttivo e obiettivi comuni al tavolo sulla qualità dell’aria

E’ stato un incontro molto proficuo con la Regione, i Comuni, l’Arpa ed i tecnici delle varie amministrazioni. Abbiamo adottato un metodo comune di lavoro non solo sulle misure da prendere ma anche, cosa importantissima, sulla comunicazione che deve raggiungere direttamente o attraverso i mezzi di comunicazione tutti i cittadini, i quali devono sapere che cosa stiamo facendo per la loro salute, questo deve essere l’obiettivo principale del Tavolo.

E’ quando ha dichiarato Barbara Azzarà, consigliera con delega all’ambiente della Città metropolitana di Torino a margine della seduta del Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria che si è svolto oggi pomeriggio in corso Inghilterra.

Sono intervenuti l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati, il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto e i rappresentanti dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese.

Vi hanno preso parte sindaci e amministratori di buona parte dei 33 comuni che rientrano nel protocollo dell’accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria nel Bacino Padano, ovvero Alpignano, Beinasco, Borgaro, Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Druento, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto, Pianezza, Pino Torinese, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro, Santena, Settimo, Torino (per il quale era presenta l’assessore Unia), Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.


L’incontro è stato l’occasione per un confronto diretto con l’assessore regionale Marnati e la discussione ha preso il via dopo una breve illustrazione a cura dell’Arpa sui primi dati dei rilevamenti effettuati nel corso del 2019, un totale di due milioni di dati ricavati da 25 mila campioni d’aria raccolti su tutto il territorio metropolitano.


“Il tavolo è compatto e in grado di prendere le giuste iniziative rispetto all’ambiente e alla salute della popolazione – ha aggiunto Barbara Azzarà – Stiamo ragionando sui dati e sui grafici predisposti dai tecnici, anche in vista dei prossimi importanti incontri che si svolgeranno a livello di macro regioni, lavoriamo insieme per poter dar vita a misure valide su tutto il territorio. Abbiamo iniziato anche il confronto sul tema del riscaldamento e ragionato sulle possibili soluzioni che saranno oggetto di approfondimento a partire dalla prossima seduta”.


Nel prossimo incontro, già programmato per il mese di marzo, si approfondiranno i temi legati all’evoluzione del protocollo padano per l’inverno 2020-2021, all’avvio della limitazione strutturale dei veicoli diesel euro 4 ed il conseguente adeguamento delle misure emergenziali.

Saranno approfonditi i temi legati all’applicazione del divieto di utilizzo dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori a “tre stelle” e della campagna di comunicazione sulla corretta gestione degli impianti termici.

La Città metropolitana ha una propria competenza in materia di impianti termici, una questione complessa se si pensa che sono stati censiti su tutto il territorio ben 432 mila impianti. In proposito è stata avviata di recente una campagna di comunicazione destinata ai cittadini attraverso la distribuzione di opuscoli di facile consultazione, inserzioni sulle principali testate giornalistiche e apposite pagine sul web istituzionale.




Qualità dell’aria: scatta il livello viola. Bloccati tutti i veicoli euro 5

Proseguono le limitazioni al traffico: dopo più di venti giorni di superamenti consecutivi scatta per la prima volta il livello di allerta viola, nei territori dei comuni di Torino, Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria.


A partire da domani venerdi 17 fino a lunedi 20 gennaio (giorno in cui sarà disponibile la prossima valutazione di Arpa Piemonte), sarà pertanto attivo il blocco per tutti i veicoli diesel fino alla categoria Euro 5, compresi quelli immatricolati dopo il primo gennaio 2013 e per quelli a benzina fino alla categoria Euro 1.
La fascia oraria delle limitazioni è estesa per tutti i veicoli a 13 ore consecutive, dalle 7 alle 20.

Rimane in vigore il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non siano in grado di rispettare i valori previsti per la classe 4 stelle; l’introduzione del limite di 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie negli edifici; il divieto di ogni tipologia di combustione all’aperto (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…); infine il divieto di spandimento dei liquami zootecnici.
Le concentrazioni di PM10 che hanno raggiunto giovedi 9 gennaio valori particolarmente elevati di 105 microgrammi al metro cubo, contro un limite di 50 microgrammi al metro cubo, nella centralina di piazza Rebaudengo, si mantengono su valori estremamente elevati ma non mostrano significativi peggioramenti.
Proseguono inoltre le limitazioni del livello arancione nei comuni di Carmagnola, Chieri, Rivalta di Torino e Vinovo.

Nelle tabelle seguente si riporta lo schema dettagliato delle limitazioni veicolari.

ATTIVE DA VENERDÌ 17 GENNAIO FINO A LUNEDÌ 20 GENNAIO LE LIMITAZIONI EMERGENZIALI DI LIVELLO 3 NEI COMUNI di Torino, Beinasco, Borgaro T.se, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro T.se, Settimo T.se, Venaria

il livello viola, attivato dopo 20 giorni consecutivi della soglia di 50 µg/m3 di PM10, è stato definito a livello metropolitano per contenere il costante innalzarsi delle concentrazioni degli inquinanti nei periodi di perdurante stabilità atmosferica.

Tipo veicolo

Orari

Chi non circola

Persone (M1), Merci (N1, N2, N3)

0:00-24:00

  • Benzina, gpl e metano Euro 0

  • Diesel Euro 0 e Euro 1

Ciclomotori e Motocicli (L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7)

0:00-24:00

  • Benzina Euro 0

Persone (M1), Merci (N1, N2, N3)

7:00-20:00

  • Diesel Euro 2, Euro 3

  • Diesel Euro 4, Euro 5

  • Benzina Euro 1

Limitazioni emergenziali di Livello 1 attive a partire dal 01/10/2019 dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 µg/m³ (valide tutti i giorni, festivi compresi)

Tipo veicolo

Orari

Chi non circola

Persone (M1), Merci (N1, N2, N3)

0:00-24:00

  • Benzina, gpl e metano Euro 0

  • Diesel Euro 0 e Euro 1

Ciclomotori e Motocicli (L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7)

0:00-24:00

  • Benzina Euro 0

Persone (M1)

8:00-19:00

  • Diesel Euro 2 e Euro 3

  • Diesel Euro 4

Merci (N1, N2, N3)

8:00-19:00

  • Diesel Euro 2 e Euro 3 nelle giornate dal lunedì al venerdì

Merci (N1, N2, N3)

8:30-14:00 e

16:00-19:00

  • Diesel Euro 2, Euro 3 nelle giornate di sabato e festivi

  • Diesel Euro 4

Tutti i dettagli sui provvedimenti di limitazione delle emissioni in atmosfera sono disponibili sul sito della Città metropolitana di Torino alla pagina:

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/blocchi-traffico