La sostenibilità come “valore d’impresa”

Sono stati la sostenibilità, e le sue tante declinazioni, affrontate in modo convinto e concreto, senza retorica, i temi centrali dell’evento organizzato da Confartigianato Cuneo, con il contributo di Fondazione CRC, lo scorso 14 luglio presso il Castello della Manta, per presentare il proprio bilancio sociale.

Giunta alla settima edizione, la pubblicazione, illustrata dal direttore generale Joseph Meineri, nelle sue 120 pagine racconta in modo qualitativo e quantitativo l’impegno e operato dell’Associazione di categoria, la più rappresentativa del settore artigiano e delle PMI in provincia, seconda in Italia per numero di Associati con oltre 9.600 associati. Ma non solo. Proseguendo il percorso di responsabilità sociale, volto a misurare e comunicare ai suoi referenti e stakeholder l’impatto del lavoro prodotto sul territorio, nell’ambito del sistema economico locale e delle comunità territoriali, Confartigianato ha connotato il proprio bilancio sugli aspetti e sugli impatti afferenti alla sostenibilità: ambientale, economica e sociale – con un esplicito riferimento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.

«Asset di grande rilievo – ha commentato Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo – che consideriamo un “valore” per le nostre aziende – non a caso il volume si intitola “Valore d’Impresa”. Una rilevanza che, anche se non sempre è quantificabile con numeri e statistiche, trova nella rendicontazione del Bilancio uno strumento non solo utile e indispensabile, per tracciare quanto fatto, ma soprattutto per delineare con sempre maggior consapevolezza ed efficacia le linee guida per il futuro».

«Al centro – ha aggiunto Crosetto – la responsabilità sociale d’impresa che da sempre costituisce l’essenza delle imprese artigiane e della stessa nostra Associazione, attiva da 78 anni sul territorio provinciale, presente con 20 uffici e 190 dipendenti. In generale, le attività economiche non devono essere considerate solo come un centro di creazione di profitto, ma fulcro di interessi interconnessi, quelli degli imprenditori e dei lavoratori, dei clienti e dei fornitori, dei finanziatori e degli istituti di credito, dell’ambiente sociale, culturale, comunitario di riferimento. Le nostre imprese producono ricchezza, generano occupazione, presidiano i territori, salvaguardano tradizioni, sviluppano innovazione, creano relazioni. Sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio e del Paese».

Questi temi, le loro declinazioni in ambito aziendale, sociale e ambientale, e le sfide che ne deriveranno per il futuro sono stati poi affrontati nella tavola rotonda svoltasi l’evento, moderata da Nicolas Lozito, giornalista de “La Stampa”, autore della newsletter “Il colore verde” e del podcast “Cambiamenti”.

Intervenuti al partecipato convegno, che ha visto la presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni, della politica, della società civile e del mondo produttivo, un ricco parterre di relatori che hanno affrontato il tema della sostenibilità sotto diversi aspetti interventi dopo i saluti di Paolo Vulcano, Sindaco di Manta, Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC, Mauro Gola, presidente della Camera di Commercio, e le introduzioni di Michele Quaglia, vicepresidente provinciale di Confartigianato Cuneo e Milena Viassone, Coordinatore del Campus di Management ed Economia – Università di Torino, Sede di Cuneo.

Hanno partecipato alla tavola rotonda Giacomo Ballari, presidente della Fondazione Agrion; Roberto Cavallo, A.D. Cooperativa ERICA; Marella Caramazza, Direttore generale di Istud Business School, Consigliere di amministrazione della Fondazione Cottino e del Cottino Impact Campus; Matteo Biffoni, Sindaco di Prato; Luca Cassani, Corporate Sustainability Manager Epson Italia;Piercarlo Rossi, Prof. ordinario Diritto Comparato Università degli studi di Torino.

A chiudere il momento di confronto le conclusioni del Ministro della Difesa Guido Crosetto che (come già avvenuto lo scorso anno durante la presentazione del Bilancio di Confartigianato svoltosi a Monforte d’Alba) ha offerto una visione sul tema di più ampio respiro, grazie al suo osservatorio privilegiato sulla politica nazionale e internazionale.




Moratoria e allungamento dei debiti, Confartigianato fidi Cuneo vicino alle imprese

Confartigianato Fidi Cuneo ci spiega due strumenti a disposizione delle imprese in questo momento di difficoltà collegato all’Emergenza Coronavirus, collegati alla “moratoria” su mutui, finanziamenti e leasing.

Iniziamo proprio dalla “moratoria”. Di cosa si tratta?
La moratoria è uno strumento immediato rivolto alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19”.
Possiamo fare riferimento a due diversi interventi presi in considerazione degli Istituti di Credito: l’accordo ABI e il decreto “Cura Italia”.

Che cosa prevede l’accordo ABI?
Il testo dell’accordo ABI prevede: “La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti per un periodo che può arrivare fino a un anno. La sospensione è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui), anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing. Per le operazioni di allungamento dei mutui, il periodo massimo di estensione della scadenza del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni”.
La Confartigianato Fidi Cuneo ha deciso, per agevolare al massimo le imprese che adotteranno queste misure, di dimezzare i costi di istruttoria e di adottare una procedura di delibera con un’istruttoria semplificata.
La domanda potrà essere gestita tutta in via telematica in modo da garantire la massima tempestività nella risposta.

E per quanto riguarda il decreto “Cura Italia”?
Il decreto “Cura Italia”, all’articolo 56, fa riferimento ad una sospensione fino al 30 settembre del pagamento della rata del mutuo (sospensione che può essere della sola quota capitale o della quota capitale e interessi).
Questa seconda modalità di sospensione della rata non prevede costi aggiuntivi per l’impresa e la richiesta avviene attraverso un’autocertificazione.

Qual è il commento della Confartigianato Fidi Cuneo sulla situazione?
«Aiutiamo le imprese a superare questa prima fase, ma allo stesso tempo – spiega il presidente Roberto Ganzinelli – ci adopereremo per essere un valido sostegno alle imprese anche nei mesi successivi all’emergenza, quando si tratterà di recuperare la normalità».




I° maggio, il video di Confartigianato Cuneo
 per dire:
“Il Lavoro è Dignità e Futuro”

“Il Lavoro è Dignità e Futuro”. Così si conclude il video che Confartigianato Cuneo ha lanciato in occasione del 1° maggio, Festa del Lavoro e dei Lavoratori, per raccontare la voglia di ripartenza degli imprenditori, duramente colpiti dalle problematiche conseguenti all’emergenza Corona Virus.

«Confartigianato Imprese Cuneo – spiega Luca Crosetto, presidente provinciale dell’Associazione – in questa giornata di festa vuole essere a fianco di imprenditori e lavoratori con un messaggio di speranza e di ottimismo. #PerUnaNuovaRipresa è la voce di quel Valore Artigiano, orgoglio del nostro Paese, con il quale costruire insieme un domani migliore».

Nel video, disponibile all’indirizzo cuneo.confartigianato.it/PerUnaNuovaRipresa e subito diventato virale sui canali social della Confartigianato, 23 artigiani di svariati settori e di tutta la provincia raccontano “perché” vogliono tornare a lavorare. E, con il loro lavorare, tornare a produrre ricchezza e generare occupazione sul nostro territorio.

Questi i “protagonisti” del filmato: Enrico Molineri, edile di Ceva; Enrico Frea, acconciatore di Cornegliano d’Alba; Ida Micca, acconciatrice di Cuneo; Eugenio “Poldo” Manzone, cuoco del ristorante “Il Portichetto” di Caraglio; Cinzia e Sandra Ricci e Massimo Coccalotto, del ristorante “Il Borgo” di Ormea; Bruno Cingolani del ristorante “Dulcis Vitis” di Alba; Giovanna Chionetti, pasticcera e gelataia di Villanova Mondovì; Annalisa Comino, estetista di Dogliani; Elisa Reviglio, tipografa a Racconigi; Marco Iannaccone, falegname di Bra; Paolo Campigotto, meccatronico di Bra; Bruna Besso Pianetto, sarta e stilista di Saluzzo; Luca Cirillo, fabbro di Robilante; Simona Marengo Martini, pasticcera a Clavesana; Nadir Giordano, videomaker di Peveragno; Gabriele Mainero, pasticcere a Villafalletto; Maria Teresa Rosso, estetista a Savigliano; Daniela De Conti, terzo settore sportivo a Savigliano; Riccardo Lavezzo, videomaker di Alba (contitolare, con il fratello Alberto, dell’azienda “Lavezzo Studios” che ha realizzato il filmato); Luca Vender, serigrafia e realizzazione magliette personalizzate a Fossano; Gigi Scaglia, allestimenti audio-video in eventi di Alba; Eraldo Abbate, autonoleggiatore ad Alba; Matteo Mancini, creazione e




Meccanizzazione agricola in Piemonte: Arproma e Confartigianato incontrano il Governatore Cirio

250 imprese, che danno lavoro a oltre 5.500 addetti. Un fatturato di diverse centinaia di milioni di euro, di cui oltre il 50% realizzato sui mercati esteri.

Numeri importanti, che collocano il settore della meccanizzazione agricola piemontese ai vertici nazionali, contribuendo a portare il nostro Paese al secondo posto mondiale, dopo gli Stati Uniti.

In Piemonte, il comparto, nonostante le conseguenze economiche della crisi pandemica, durante lo scorso anno ha retto, facendo registrare anche una crescita di immatricolazioni: +24,6% per trattrici, +37,7 per mietitrebbiatrici, +40,7% per trattrici con pianale, +2,5% per rimorchi e +30,1% per sollevatori telescopici. Dati in netta controtendenza con le medie nazionali che hanno fatto mediamente segnare valori negativi.

«Si tratta – spiega Luca Crosetto, presidente di ARPROMA (Associazione Revisori e Produttori Macchine Agricole), nonché di Confartigianato Cuneo – di un comparto importante, composto per la quasi totalità da piccole e medie imprese, che genera un indotto ragguardevole. Un settore che da anni punta su innovazione, qualità, sicurezza, sostenibilità, design».

Per evidenziare il rilievo del settore nel panorama regionale, e per ragionare su come migliorare ulteriormente il dialogo tra Istituzioni e mondo delle imprese, APROMA e Confartigianato Cuneo hanno recentemente incontrato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa e il Consigliere regionale Paolo Demarchi.

Tra i temi all’ordine del giorno le misure per affrontare la crisi, il rilancio dell’economia attraverso incentivi e misure strutturali, la promozione di prodotti e territorio per valorizzare e far conoscere il “made in Piemonte” in tutto il mondo, l’attivazione di progetti integrati di filiera che mettano in rete settore agricolo con piccole e medie imprese.

«Ringraziamo il Presidente Cirio, l’Assessore Protopapa e i rappresentanti dell’Ente regionale – commenta Crosetto – per l’attenzione e la disponibilità accordataci. Alla Regione Piemonte chiediamo di far sedere al tavolo di progettazione del prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2021-2027 non solo le organizzazioni agricole, ma tutte quelle di categoria che, sotto vari aspetti, hanno un rapporto di lavoro con il mondo rurale. Solo così si può ottenere un Piano di interventi a 360 gradi.

Da parte nostra, ARPROMA e Confartigianato, confermano fin d’ora la piena disponibilità nel mettere a fattor comune conoscenze tecniche e capacità progettuali per strutturare al meglio i piani di intervento».
«Inoltre, – aggiunge ancora Crosetto – servirà sempre maggiore formazione per i costruttori, gli utilizzatori e quanti si occupano dei controlli sulla sicurezza delle macchine agricole. Anche in questo caso attraverso un confronto continuo, conciliando le esigenze di tutti nel rispetto delle norme che, in gran parte, arriveranno, sempre di più, da disposizioni dell’Unione Europea».

E proprio sul tema europeo, durante il confronto con il Presidente Cirio – in passato Eurodeputato – Crosetto ha avuto modo di condividere alcune riflessioni, grazie alla sua posizione di vicepresidente europeo di SMEunited (Associazione europea dell’artigianato e delle PMI).

«Il nostro Paese – conclude Crosetto – si pone agli ultimi posti per utilizzo dei Fondi Strutturali europei. Nonostante in questi anni ci sia stato grande impegno da parte degli Europarlamentari italiani e di Enti preposti nel sostenere le ragioni dell’artigianato e delle PMI a livello comunitario, i risultati non sono tuttora soddisfacenti. Occorre una maggiore presa di coscienza della situazione da parte governativa, andando ad accelerare gli interventi necessari per un fattivo riequilibrio del nostro percorso di sviluppo con quello degli altri paesi membri della Ue».




L’allarme di Stefania Baiolini Presidente estetisti di Confartigianato Imprese Piemonte

Incredulità e rabbia da parte di Confartigianato Estetisti di fronte all’esclusione delle imprese di estetica dall’allegato 24 al DPCM del 3 novembre 2020 che elenca le attività di servizi alla persona consentite nelle zone cosiddette “rosse”.

“Si tratta – dichiara la Presidente Estetisti di Confartigianato Imprese Piemonte – di un provvedimento gravemente penalizzante nei confronti delle imprese del settore che sin dalla riapertura del 18 maggio hanno applicato con la massima diligenza le linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni, intensificando le già rigide misure previste sul piano igienico-sanitario, e si sono riorganizzate per garantire la massima tutela degli imprenditori, dei loro collaboratori e dei clienti. Chiediamo di leggere e conoscere le motivazioni che hanno portato il Governo a questa decisione: parrucchieri aperti perché?, attività di estetica chiuse perché?. E magari potremmo condividere. Ma senza spiegazioni, no!”.

Dagli ultimi dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Piemonte, in questi settori in Piemonte si registrano 2.500 centri estetici artigiani che offrono servizi e trattamenti estetici grazie anche ai circa 4.500 addetti.

Si stima, inoltre, che un terzo dei centri estetici del Piemonte non riuscirà a riaprire dopo questo secondo lockdown.

“Reduci da un periodo di chiusura prolungata che ha costretto molte aziende ad abbassare per sempre le saracinesche, i centri estetici di Confartigianato- spiega Baiolini – hanno riaccolto la propria clientela con la professionalità di sempre, offrendo quella sicurezza che durante il lockdown primaverile è stata messa a rischio dal dilagante fenomeno degli operatori abusivi. La chiusura delle attività imposta con DPCM dell’11 marzo 2020, aveva infatti già provocato, oltre all’evidente danno economico per le imprese del settore, un disagio crescente tra i cittadini, privati della possibilità di fruire di quei servizi di cura della persona utili al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico al quale tanta importanza viene attribuita dalla comunità scientifica.”

Un settore sempre sotto attacco degli irregolari; secondo un recente calcolo sempre di Confartigianato, si stima come in Piemonte “colpiscono” direttamente il 20% delle imprese regolari.
Ed è soprattutto in questo periodo che nel settore del benessere e della cura della persona è allarme per il proliferare abusivi e irregolari che offrono “servizi itineranti e a domicilio” per trattamenti estetici.

“Questa situazione aveva provocato una prevedibile impennata dell’offerta di prestazioni da parte di operatori che già esercitavano l’attività in forma abusiva -continua Baiolini – in assenza delle prescrizioni di legge sia sul piano formativo che igienico-sanitario e che, in quel frangente, hanno rappresentato ancor più di sempre un serio rischio per la salute dei cittadini, oltre che danneggiare ulteriormente sul piano economico le aziende in regola.”

L’appello di Confartigianato Estetisti al Governo è quindi quello di sanare velocemente questa pericolosa criticità autorizzando – così come previsto per i saloni di acconciatura – lo svolgimento dell’attività di estetica anche nelle zone definite “rosse”, a tutela della salute dei cittadini e dell’economia del settore e dello stesso Paese.




Luca Crosetto confermato presidente di Confartigianato Imprese Cuneo. FOTO

Luca Crosetto è stato confermato per acclamazione presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, la più rappresentativa organizzazione dell’artigianato e della piccola e media impresa in provincia, seconda in Italia per numero di associati con oltre 9000 aderenti.

La nomina durante il 40° Congresso territoriale dell’Associazione, svoltosi a Caramagna Piemonte lo scorso 5 dicembre e presieduto dal presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli. Durante la massima assise dell’Associazione i Delegati dei consigli zonali hanno votato all’unanimità per la squadra guidata da Crosetto e che vedrà come vicepresidente vicario Daniela Balestra (già vicepresidente uscente) e come vicepresidente Michele Quaglia.

 

luca crosetto
Luca Crosetto

«Ci sentiamo onorati e orgogliosi. – ha commentato Crosetto – Onorati, per la rinnovata fiducia che i colleghi e amici Dirigenti hanno voluto confermare alla nostra squadra, costituita nel segno della continuità e proiettata ad affrontare con slancio e tenacia le tante sfide che il futuro prospetterà al nostro settore, alle nostre imprese e al nostro territorio. Orgogliosi per essere riusciti, tutti insieme, a dare un forte segnale di unità e coesione, ingredienti fondamentali per permettere alla nostra Associazione di posizionarsi quale interlocutore autorevole e riconosciuto tra il tessuto economico locale e istituzioni, enti, ed altre organizzazioni. Sempre più strategico, infatti, sarà il ruolo dei corpi intermedi per meglio supportare aziende e, soprattutto, comunità e famiglie».

Crosetto, 50 anni, imprenditore nel settore della meccanizzazione agricola di Marene, è al secondo mandato come presidente provinciale, dopo una lunga esperienza in ambito associativo a vari livelli territoriali. Componente della Giunta nazionale di Confartigianato, attualmente è anche vicepresidente europeo di SMEUnited, l’Organizzazione europea dell’artigianato e delle PMI.

È, inoltre presidente di ARPROMA (Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole), sodalizio che raggruppa circa 60 imprese della meccanica agricola

Nutrito il programma dei lavori congressuali, suddiviso in due parti.
Nella prima, dopo i saluti istituzionali di Federico Borgna, presidente della Provincia di Cuneo, Francesco Emanuel, sindaco di Caramagna Piemonte e Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte, Joseph Meineri direttore generale di Confartigianato Cuneo ha aperto i lavori congressuali.

Primo punto all’ordine del giorno è stato il conferimento dell’iscrizione all’Albo ad Honorem di Confartigianato Cuneo di due figure di spicco del mondo associativo: Elio Sartori, a lungo dirigente dell’Associazione, scomparso nel 2017, e Nicola Gaiero, stimato commercialista e revisore dei conti di Confartigianato Cuneo (nonché presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Cuneo), prematuramente mancato nel 2020.

 

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Dopo la presentazione delle candidature, dei programmi e la relazione sui quattro anni trascorsi da parte del presidente territoriale Crosetto, l’acclamazione degli eletti, contestuale alla votazione degli organi del Collegio dei Revisori dei Conti (effettivi: Davide Merlino, Franco Roagna, Lorenzo Vezza; supplenti: Gabriele Druetta, Maria Gabriella Rossotti) e Collegio dei Probiviri (effettivi: Maria Bertola, Claudio Dellerba, Renato Ghiso, Francesco Murru, Corrado Romano; supplenti: Giuseppe Baravalle, Luigi Cometto).
La seconda parte ha visto lo sviluppo di una interessante tavola rotonda sul tema “Generare valore artigiano” moderata da Marco Berry.

Sono intervenuti Filippo Barbera, professore ordinario di Sociologia Economica del Dipartimento CPS dell’Università di Torino, Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT, Ezio Raviola, vicepresidente della Fondazione CRC, Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato Imprese.




Domenico Massimino confermato vice presidente nazionale di Confartigianato Imprese

Confermata la rappresentanza cuneese ai vertici di Confartigianato Imprese con Domenico Massimino che ottiene per il secondo mandato il ruolo di vice presidente nazionale e con Luca Crosetto, nominato componente effettivo nella Giunta nazionale. A loro va ad aggiungersi un altro cuneese, Giorgio Felici, che partecipa all’esecutivo in quanto presidente di Confartigianato Piemonte.

L’elezione è avvenuta nell’ambito dell’Assemblea Generale dell’Associazione che ha indicato quale presidente per il prossimo quadriennio Marco Granelli, di Parma, titolare di un’impresa nel settore delle costruzioni e da lungo tempo impegnato nell’attività associativa con diversi incarichi di vertice.

Granelli sarà affiancato, dai vice presidenti, oltre a Domenico Massimino, Eugenio Massetti (Vicario) e Filippo Ribisi. Nella squadra del nuovo Presidente entra anche Vincenzo Mamoli il quale, a seguito delle dimissioni di Cesare Fumagalli, assume l’incarico di Segretario Generale.

«È un riconoscimento importante per il territorio piemontese e per la nostra provincia di Cuneo – commenta il presidente Crosetto – che va a sottolineare l’impegno sempre profuso dalla nostra Associazione nel fare rete con i vari livelli del Sistema nazionale affiancando e sostenendo lo sviluppo delle PMI. Stiamo vivendo un periodo di grave crisi economica e sanitaria, dalla quale potremo uscire soltanto con uno sforzo eccezionale di responsabilità da parte di tutti. Occorre uno scatto di coraggio, con il quale osare di più nel formulare richieste e proposte idonee ad una ripresa rapida e concreta della produzione e dei consumi. Dobbiamo fare leva sul valore espresso dagli artigiani e dalle piccole imprese che rappresentano il 98% delle aziende italiane. A fronte del nostro impegno di rappresentanza e di servizio al fianco degli imprenditori chiediamo però a chi guida il Paese altrettanto impegno deciso e concreto nel costruire un contesto favorevole alle potenzialità imprenditoriali dei nostri territori, puntando su competenze, innovazione, sostenibilità, fattori indispensabili per irrobustire il tessuto produttivo e migliorarne la capacità competitiva».




Confartigianato Cuneo: ecco come fare la richiesta indennità 600 € mese di marzo 2020

Di seguito viene specificato come fare la richiesta di indennità di 600 euro nel mese di marzo 2020

La richiesta del “bonus”

  • può essere effettuata direttamente da te, tramite il “PIN” dell’INPS, da te personalmente richiesto

oppure

Dopo aver compilato il nostro modulo on-line riceverai una e-mail di presa in carico della richiesta.

Le richieste saranno evase secondo l’ordine cronologico di invio.

* * * * *

A chi spetta il “bonus”?

Il bonus spetta a:

  • liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 iscritti in Gestione Separata;
  • soci lavoratori, coadiuvanti e familiari iscritti all’INPS;
  • lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla data del 23 febbraio 2020;
  • lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi;
  • lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali;
  • operai agricoli a tempo determinato;
  • lavoratori iscritti all’ENPALS.

Scarica altre domande/risposte sul “bonus” (PDF)




Confartigianato: la zona di Alba ha premiato la Fedeltà Associativa

Si è svolta domenica 18 ottobre, ad Alba, presso il palazzo Congressi “G. Morra” di piazza Medford, la tradizionale cerimonia di conferimento degli Attestati di Fedeltà Associativa agli Artigiani.

L’iniziativa, organizzata dalla Confartigianato Cuneo – Zona di Alba, ha inteso sottolineare il valore dell’imprenditoria locale sul territorio ed il senso di appartenenza all’Associazione da parte del mondo produttivo fossanese.

Momento “clou” della manifestazione è stata la firma del patto di amicizia suggellato tra Confartigianato Cuneo e Alba, rappresentati dal presidente territoriale Luca Crosetto e dal presidente albese Daniele Casetta, e Confartigianato Bergamo, quest’ultima rappresentata dal presidente Giacinto Giambellini e dal direttore Stefano Maroni.

Un accordo da cui scaturiranno nuove iniziative promozionali a sostegno dell’artigianato di qualità. D’altra parte, Bergamo è città creativa Unesco, così come Alba, entrambe per il settore gastronomia, che ben si lega al progetto “Creatori d’Eccellenza” lanciato da Confartigianato Cuneo.

Una presenza, quella di Bergamo, anche simbolo di resistenza in questo frangente pandemico, introdotta da un toccante filmato che testimonia l’impegno e la solidarietà dimostrata nel periodo di lockdown dagli artigiani bergamaschi, i quali in una sola settimana riuscirono ad allestire un ospedale Covid, in una delle zone 

Dopo i saluti introduttivi del presidente di Confartigianato- zona di Alba Daniele Casetta, della vice presidente territoriale Daniela Balestra e del vice presidente nazionale, Domenico Massimino, la parola è passata al sindaco di Alba Carlo Bo, all’assessore al turismo Emanuele Bolla e alla presidente dell’Ente fiera Liliana Allena. Le conclusioni sono state affidate al presidente territoriale di Confartigianato Cuneo Luca Crosetto.

A seguire la consegna degli attestati di Fedeltà Associativa agli imprenditori in attività associati da 35 e 50 anni ed alle start up.

«È un appuntamento importante per la nostra Zona, – ha dichiarato Daniele Casetta, presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Alba – che sottolinea l’operosità e la capacità degli artigiani albesi. Si è trattato di un’occasione per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Il sistema produttivo del nostro Paese si fonda proprio sulle piccole e medie imprese, alle quali in questo difficile momento viene chiesto di non mollare, ma rilanciare guardando al futuro con fiducia. La firma del patto di amicizia con Confartigianato Bergamo è un tassello importante che getta le basi per nuove progettualità condivise.  Non dimentichiamo, inoltre, che questo evento rappresenta anche un piacevole momento di convivialità e di riconoscimento dell’impegno degli artigiani di Langhe e Roero che riceveranno l’attestato di “Fedeltà Associativa”».

«L’iniziativa – aggiunge Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – vuole innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. L’accordo con Confartigianato Bergamo poi, sancisce il buon livello di cooperazione che permea il nostro Sistema. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di dare un segnale di speranza alle nostre imprese, progettando un futuro di iniziative comuni.  Vi è infine, il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono rimaste a presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Elenco imprese insignite della “Fedeltà Associativa”

35 anni

PORELLO NICOLETTA di CANALE – ACCONCIATORI
BOTTINO PIETRO E C. SNC di ALBA – MECCANICA E SUBFORNITURA
SANDRINI GIANCARLO di MAGLIANO ALFIERI – MECCATRONICA
FRIGOSYSTEM SNC DI CAPPELLO FABRIZIO & C. di ALBA – TERMOIDRAULICI
LABORATORIO ODONTOPROTESICO F.LLI AGNELLI S.N.C. di ALBA – ODONTOTECNICI
ZAOTTINI OSVALDO di CORTEMILIA – ODONTOTECNICI
MALLARINO MARISA di GRINZANE CAVOUR – ACCONCIATORI
CALORIO S.N.C. DI LUCA CALORIO E C. di MONTA’ – EDILI
MARENGO DARIO di ALBA – TRASPORTO MERCI
TECNO L.A.M.A. S.N.C. DI VACCHETTA FABRIZIO & C. di ALBA – CARPENTERIA MECCANICA
STRAZZARINO GIULIO S.A.S. DI PATRIZIA STRAZZARINO & C. di NEIVE – CARPENTERIA MECCANICA
ROBINO ORESTE S.R.L. di SANTO STEFANO BELBO – RIPARAZIONE MACCHINE AGRICOLE
TRASPORTI FILIBERTO SAS DI FILIBERTO LIVIO & C. di CASTIGLIONE FALLETTO – TRASPORTO MERCI

50 anni

RAPETTI VERNICIATURA SNC DI RAPETTI BRUNO E. C. di CASTELLINALDO – VERNICIATURA
ALPI SNC DI PARUSSA MARIO E PARUSSA LUCIANO di MONTICELLO D’ALBA – PRODUZIONE IMBALLAGGI
BROVIDA PAOLO di ALBA – ACCONCIATORI
COIFFEURES ERMANNO SNC di ALBA – ACCONCIATORI

Startup

CANE DOMENICO di ALBA – TERMOIDRAULICI

MAGGIANO SIMONE di MONTEU ROERO  – EDILI

HOSPITI DI  SARA PELLERINO di GOVONE  – COMUNICAZIONE E SERVIZI INNOVATIVI

CHIC ACCONCIATURE DI CHIARA SALATIN di TREISO – ACCONCIATORI

TOSA ANDREA di ALBA – CARPENTERIA MECCANICA

ROERO GIARDINI DI LANZONE DAVIDE di CANALE – MANUTENZIONE E REALIZZAZIONE AREE VERDI

CERUTTI MASSIMILIANO CARPENTERIA METALLICA di PRALORMO  – CARPENTERIA MECCANICA




Da Confartigianato Torino lo stop alle polemiche sul “contributo Covid” di acconciatori ed estetisti

Confartigianato Imprese Torino mette stop alle polemiche di questi giorni sul fatto che la riorganizzazione del lavoro a causa del Covid-19 nei due settori abbia indotto alcuni titolari a ritoccare il listino dei prezzi.

“E’sbagliato generalizzare attaccando l’intero settore del benessere artigiano – sottolinea Giuseppe Falcocchio, responsabile area Benessere di Confartigianato Torino – a fronte di chi ha voluto aumentare i prezzi, la maggior parte degli operatori non ha praticato ritocchi”.

“Sottolineiamo come non esistano prezzi imposti in questo lavoro – rimarca Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – ma la qualità del servizio e tutta l’attenzione che viene garantita ai clienti per curare la loro bellezza e salute, potrebbe giustificare la scelta di un parrucchiere di rivedere il proprio listino. Quello che non va fatto, è giustificare l’aumento con dicitura “contributo Covid – 19”: questa è una cosa che non può sussistere e non deve passare il messaggio che i costi della ripartenza vengano scaricati sul cliente”.

“Particolarmente nei centri estetici – aggiunge Falcocchio – molte attenzioni e molti dispositivi di protezione facevano già parte delle dotazioni necessarie. Piuttosto a mancare, o difficilmente reperibili, sono proprio i dispositivi di protezione”.

Confartigianato Torino sottolinea come l’aumento dei prezzi sia imputabile non tanto all’acquisto di prodotti, quanto all’aumento dei tempi di lavoro.

“Parrucchieri ed estetisti – continua Falcocchio – da sempre assicurano e garantiscono igiene e sicurezza degli strumenti e degli ambienti; il problema, adesso, è che le operazioni di disinfezione e di ulteriore pulizia, che vengono svolte dopo il passaggio di ogni cliente, allungano gli orari di esercizio”.

Confartigianato Torino ricorda anche come chi ha ritoccato il listino, potrebbe averlo fatto perché sta proponendo soluzioni diverse, magari integrando ulteriori servizi ai trattamenti, o prodotti che sanno essere graditi dalla clientela.

“Credo che ognuno sia libero di guadagnarsi la fiducia dei propri clienti – conclude De Santis – e molte persone, particolarmente in questo periodo, lo apprezzano ancora di più. Ai clienti infatti viene offerto benessere psicofisico anche grazie alla costante formazione, che ha un costo, che i professionisti del settore svolgono e di cui si fanno carico”.