Opportunità all’estero per le aziende piemontesi, bando Piemonte Home Design

Il design made in Italy in Cina e Russia sempre più aperto anche alle piccole e medie imprese: a partire da questo trend nasce l’idea di Piemonte Home Design, il progetto di promozione del sistema casa piemontese che ha l’obiettivo di creare un brand territoriale competitivo sui grandi mercati internazionali. Piemonte Home Design chiama a raccolta dal 15 febbraio 2022 (fino al 15 marzo) le aziende regionali che si occupano di design ed arredamento e che desiderano sviluppare o consolidare la propria presenza sui mercati esteri.

 

Novità assoluta nel settore, questo percorso di business development lanciato nel 2020 ha come focus l’ideazione di modelli abitativi che includano le produzioni piemontesi, da proporre in blocco ai promotori immobiliari internazionali per presentare il Piemonte come una realtà competitiva e solida in un settore che ha grandi potenzialità.

 

La “casa Piemontese”, progettata e curata dal gruppo di ricerca China Room del Politecnico di Torino, comprende al momento prodotti di 40 imprese strutturati in moduli aggregabili sulla base delle esigenze degli abitanti e dei contesti geografici di riferimento. Ma c’è spazio per aggiungere soluzioni e proposte dalle nuove aziende che si candideranno al progetto: sono diversi infatti i trend su cui questa casa “plug-in” può essere modulata, dalle abitazioni condivise alle mini-case di villeggiatura, dai moderni loft per i giovani professionisti fino alle ristrutturazioni del lusso nei centri storici delle grandi città.

 

Offriamo opportunità gratuite di crescita all’estero per le nostre imprese del settore arredo e design, proponendo incontri con operatori di mercati in forte crescita, come Cina e Russia, da sempre attratti dal Made in Italy – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Lo facciamo con una formula innovativa che presenta ai buyer moduli abitativi completi interamente realizzati in Piemonte, personalizzabili poi in base al gusto e alla cultura dei diversi paesi”.

 

Tra i trend del settore ci sono infatti molti elementi che accomunano l’expertise piemontese con le richieste internazionali: uno tra tutti la sostenibilità e il risparmio energetico, con l’utilizzo di materiali naturali e a basso impatto ambientale, ma anche il ritorno alla campagna e alla montagna, accomunati da un design che mette al primo posto il comfort, la natura e il leisure.

 

“Il nostro Ateneo ha stretti rapporti con la Cina, sia per quanto riguarda lo scambio di studenti, che in modo sempre più significativo, per le relazioni con il mondo accademico e imprenditoriale del Paese asiatico”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco. “Questo progetto ci permette di mettere al servizio della crescita delle imprese del territorio da un lato le nostre competenze nel settore del design e dell’architettura e, dall’altro, la nostra conoscenza del mercato cinese”

 

 

Il mercato

Nel 2020, nonostante la flessione del mercato dovuta al Covid, il valore del mercato globale dei prodotti del sistema casa ammontava a circa 514 miliardi di euro e il Made in Italy continua ad essere un elemento fortemente attrattivo soprattutto sui mercati internazionali.

In particolare, i mercati di Cina e Russia hanno raggiunto un valore rispettivamente di 90,9 e 8,4 miliardi di euro, con una previsione di crescita a 120 miliardi entro il 2025 per la Cina e un tasso di crescita medio annuo del 3,4 % per la Russia. Per questo motivo il progetto si concentrerà in una prima fase soprattutto su questi due paesi e sui paesi dell’area ASEAN (Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Singapore, Thailandia e Vietnam).

 

All’interno del primo bando di partecipazione, concluso a gennaio 2021, sono state coinvolte oltre 40 aziende piemontesi dei settori del design, dell’arredo e delle finiture per la casa: durante il 2021 sono state portate a termine diverse azioni come il ciclo di 12 webinar di formazione organizzati per le aziende sui temi import/export, mercati immobiliari russo e cinese, un evento di networking presso la mostra China Goes Urban al MAO Museo d’Arte orientale di Torino, la costruzione di un repertorio di progetti di abitare cinese e diffusione alla aziende con booklet dedicato (release in marzo 2022), un’attività di ricerca con la scuola IED che ha dato adito a circa 15 soluzioni abitative tarate sul mercato cinese e russo e la progettazione di un modello innovativo di abitare a cura del Politecnico di Torino basato sul concetto della personalizzazione dei prodotti di massa che ha impegnato 2 Professori del Politecnico, 1 ricercatore a tempo pieno, 2 dottorandi, oltre 10 studenti delle lauree triennali e magistrali.

 

I prodotti offerti dalle aziende selezionate, verranno valutati sulla base delle specifiche di mercato dei Paesi target e delle affinità culturali tra l’Italia e quest’ultimi e potranno essere suggeriti sviluppi di prodotto necessari per poter affrontare con maggior successo i mercati esteri di riferimento.

La partecipazione al progetto, gratuita, è riservata alle sole aziende piemontesi operanti nel comparto design e complementi d’arredo

Per l’edizione 2022 del progetto, le imprese interessate ad aderire all’iniziativa dovranno presentare la propria candidatura dal 15 febbraio 2022 attraverso la compilazione del modulo on-line, disponibile alla pagina

 

 

CHI SONO I PARTNER

Il progetto promosso dalla Camera di commercio di Torino e dal Politecnico di Torino prevede una formula di promozione del comparto locale fortemente innovativa realizzabile attraverso il coinvolgimento di numerosi partner, istituzionali e non. Il centro di ricerca del Politecnico di Torino specializzato in architettura e urbanizzazione cinese China Room, la Camera di Commercio Italo-Russa, lo studio di visualizzazione architettonica e branding immobiliare Calibro Zero, lo studio di architettura Gianmarco Cavagnino e la società commerciale russa Arcos Interior, partner che hanno maturato, a diverso titolo, esperienze specifiche sui Paesi target.

Il progetto accompagnerà le imprese in un percorso di formazione dall’analisi di mercato alla comunicazione, dagli aspetti commerciali a quelli relazionali, dagli aspetti certificativi a quelli culturali.

 

COME FUNZIONA – Si parte dalla creazione di un brand territoriale, capace di rappresentare sui mercati esteri le peculiarità del territorio piemontese. Al centro c’è il tema della cura, che nasce dal territorio per arrivare agli ambiti personali (cura delle relazioni sociali) e a quelli produttivi (attenzione maniacale a forme e funzionalità).

Affrontando il tema del racconto del territorio Piemonte Home Design si pone i seguenti obiettivi: posizionare le aziende sui mercati esteri attraverso un’attenta analisi delle potenzialità del prodotto, sviluppare una strategia commerciale che promuova il territorio piemontese, sviluppare modelli abitativi che includano le produzioni piemontesi, promuovere i prodotti piemontesi presso i developer stranieri.

La promozione delle eccellenze del territorio avverrà in modo integrato, attraverso l’ideazione di soluzioni abitative che raccolgano in modo sinergico e coerente le produzioni regionali, verificandone l’efficacia sui Paesi di riferimento. Ciò permetterà di presentare a developer esteri strumenti che li supportino nella loro attività di vendita, aiutandoli a ridurre le tempistiche abituali.

 

 




CCIAA Novara, riapertura bandi Marchi, Disegni e Brevetti

Per poter soddisfare le richieste di coloro che, visto il rapido esaurimento delle risorse disponibili,  non hanno potuto ricevere i contributi messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso i bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+,  il 15 giugno 2020 è stato adottato il decreto di programmazione per il 2020, che prevede ulteriori 43 milioni di euro di incentivi.

Il Bando Marchi+3  riaprirà il 30 settembre 2020 con una dotazione aggiuntiva di 4 milioni di euro.

Il Bando Disegni +4 riaprirà il 14 ottobre 2020 con ulteriori 14 milioni di euro.

Il Bando Brevetti+ riaprirà il 21 ottobre 2020 con 25 milioni di euro.




Bando ISI agricoltura, pubblicate le specifiche tecniche per l’inoltro delle domande

l’INAIL ha pubblicato le specifiche per l’inoltro della domanda telematica e la data del click day (28 gennaio 2021 dalle ore 16.00, preceduto da attività propedeutiche dalle ore 15).

In particolare:
• a partire dal 14 gennaio (ore 10.00), fino al 25 gennaio 2021 (ore 23.59), le imprese che hanno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista, salvato definitivamente la propria domanda e acquisito il codice identificativo, possono accedere allo sportello informatico e iniziare la procedura di registrazione;
• una volta portata a termine correttamente la fase di registrazione potranno effettuare l’inoltro della domanda previsto per il 28 gennaio 2021, dalle ore 16.00, preceduto da attività propedeutiche dalle ore 15.
Al fine di contenere il rischio di comportamenti scorretti (cosiddetti “cliccatori di professione”), l’INAIL ha previsto un nuovo sistema di autenticazione dell’utente, sulla falsariga dei sistemi in uso per l’accesso alle aree riservate contenenti dati riservati e sensibili (es. quelle degli istituti di credito).

Più nello specifico:
– nella fase di registrazione dell’utenza verrà utilizzato un doppio fattore di autenticazione: posta elettronica, utenza telefonica. Ciascuna utenza non potrà essere utilizzata per più di una registrazione;
– nella fase di invio telematico della domanda di finanziamento saranno richieste informazioni relative all’utente (es. informazioni personali che saranno richieste in fase di accreditamento) che effettua la convalida della domanda.
Ciò comporta che, di fatto, ciascuna utenza che si accrediterà potrà trasmettere una sola richiesta di finanziamento.
Di seguito i link alla tabella temporale e alle modalità di invio della domanda.
Domanda

Regole tecniche




Contributi a fondo perduto per l’acquisizione di aziende in crisi o impianti produttivi chiusi

La misura “Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura” della Regione Piemonte intende contrastare processi di deindustrializzazione, al fine di recuperare i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione e favorire il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali.

Il bando incentiva, attraverso un contributo a fondo perduto, l’acquisizione di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda, oppure di un impianto, uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività.

Per “Azienda in crisi” si intende un’imprese che hanno formalmente avviato una procedura di licenziamento collettivo o di cassa integrazione straordinaria per crisi, oppure una procedura concorsuale.

L’ammontare delle risorse disponibili è suddiviso in base a 2 tipologie di intervento:
– 2.529.104,83 € per progetti relativi ad investimenti;
– 871.850,17 € per i progetti relativi all’occupazione.

Beneficiari del Bando Regione Piemonte

Il bando sostiene micro, piccole, medie e grandi imprese italiane o estere, localizzate in Piemonte (o che si impegneranno a localizzarsi in Piemonte al momento dell’erogazione del contributo), nell’acquisizione di imprese in crisi.

Le imprese beneficiarie devono essere iscritte al Registro Imprese, o ad analogo Registro del paese di provenienza, non essere in difficoltà e appartenere alle Categorie Ateco ammesse all’agevolazione.

Tipologia di investimento ammesso al bando per l’acquisizione di aziende in crisi

L’incentivo finanzia i progetti di investimento iniziale, finalizzati a rilevare
– aziende localizzate in Piemonte in situazione di crisi conclamata, con i relativi impianti e stabilimenti produttivi ed i connessi attivi materiali ed immateriali;
– impianti, stabilimenti produttivi o centri di ricerca localizzati in Piemonte, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa;
– rami d’azienda o singoli lotti funzionali di uno stesso impianto/stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte da parte di diverse realtà imprenditoriali.
Sono ammessi anche progetti di intervento che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda finalizzati alla successiva acquisizione a titolo definitivo.
La durata dei progetti è di 24 mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto di adesione.
Le spese ammesse riguardano 2 tipologie di intervento:
– Investimenti:
a) acquisto e/o ristrutturazione di immobili;
b) acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni (escluse le bonifiche) e relative spese di progettazione;
c) opere murarie e assimilate;
d) infrastrutture specifiche aziendali;
e) macchinari e impianti (anche revamping), attrezzature;
f) attivi immateriali;
e) due diligence (fino ad un importo massimo di 100.000 €).
Le voci di spese a), b), c) non possono superare il 70% del totale dei costi. L’investimento minimo deve essere pari ad almeno 1.500.000 €.
– Occupazione
a) acquisizione di contratti in corso;
b) nuove assunzioni (escluso apprendistato e lavoro intermittente).

Agevolazione prevista dal Bando Piemonte

1) Investimenti (contributo massimo di 2.000.000 €)
Il bando prevede un contributo a fondo perduto, di intensità diversificata in base alla zona di intervento e alla tipologia di impresa:
– Tutto il territorio regionale: dal 10% al 20% dell’equivalente sovvenzione lordo (ESL agevolazione al lordo delle tasse);
– Aree 107.3 c: dal 20% al 30% dell’ESL.
2) Occupazione
La misura mette a disposizione un contributo a fondo perduto pari ad un massimo di 6.300 € per ogni assunzione, fino ad un ammontare totale massimo di 400.000 €.

Scadenza del Bando per l’acquisizione di aziende in crisi

Lo sportello per la presentazione delle domande rimarrà aperto fino al 30 dicembre 2020.




35 cantieri di lavoro per 156 disoccupati over58

Sono 156 i lavoratori disoccupati di età superiore a 58 anni che saranno impiegati nei 35 progetti che rientrano nella graduatoria del bando per i cantieri di lavoro emesso nello scorso autunno dalla Regione Piemonte per coloro che hanno maturato un’anzianità contributiva non sufficiente per il pensionamento.

“Un provvedimento che volutamente va nella direzione opposta all’assistenzialismo del reddito di cittadinanza e finalizzato ad un’occupazione che possa tutelare soprattutto la dignità del lavoro – precisa l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Elena Chiorino – La misura interviene per salvaguardare i più fragili, ai quali saranno affidati interventi come la manutenzione di aree pubbliche o servizi di pubblica utilità. Oltre ad una retribuzione, gli assunti vedranno pagati dalla Regione i contributi all’Inps per raggiungere la pensione dalla Regione e avranno la possibilità di partecipare a corsi di formazione dedicati”.

I cantieristi riceveranno un’indennità e, in alcuni casi, ulteriori compensazioni a discrezione e a carico dell’ente per cui lavorano, oltre al versamento dei contributi Inps. Per il bando 2021-2022 la Regione ha messo a disposizione 1 milione di euro, che servirà a coprire i costi dell’indennità di cantiere, versata direttamente dall’Inps al lavoratore e la spesa degli oneri previdenziali. A carico dell’ente attuatore restano i costi per la sicurezza e le assicurazioni. La selezione dei candidati sarà effettuata direttamente dai Comuni e la graduatoria sarà redatta soprattutto sulla base dell’anzianità di contribuzione. I candidati dovranno presentare l’estratto conto certificativo rilasciato da Inps, mentre gli enti, a propria discrezione, potranno introdurre altri elementi di priorità (es. Isee o residenza) o prevedere eventuali prove di idoneità per attività specifiche.

I cantieristi riceveranno anche buoni pasto e, in alcuni casi, il rimborso delle spese di viaggio sui mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro. Il cantiere avrà la durata di un anno con un impegno settimanale di 20/25 o 30 ore, a seconda del progetto approvato e il cantierista percepirà, a seconda del monte ore previsto dal progetto, un’indennità giornaliera dai 20,10 ai 30,15 euro lordi.

 

 




E’ online il bando per studenti UPO in difficoltà

L’Associazione dei Laureati dell’Università del Piemonte Orientale UPO Alumni ha ideato e promosso, a partire dallo scorso mese di maggio, la campagna solidale di raccolta fondi “Il tuo sogno continua” rivolta a supportare le studentesse e gli studenti UPO in difficoltà con il pagamento delle tasse universitarie.

Le donazioni hanno superato quota 115.000 Euro e i fondi possono ora essere distribuiti a coloro i quali ne hanno più bisogno; UPO Alunni, inoltre, comunica che sarà ancora possibile contribuire alla raccolta anche nelle prossime settimane utilizzando l’IBAN dedicato IT79V0503410100000000041328.

Sul sito di UPO Alumni è stato pubblicato il bando relativo alle borse di studio destinate a tutti gli iscritti ai corsi di laurea triennale, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale i cui contesti familiari hanno subìto una significativa diminuzione del reddito a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia.

La campagna di UPO Alumni a sostegno degli studenti del Piemonte Orientale – cominciata con la generosa donazione di 60.000 Euro da parte dell’Avvocato vercellese Carlo Olmo – è stata concepita nel pieno dell’emergenza in risposta ai segnali allarmanti che prefiguravano un potenziale significativo incremento dell’abbandono degli studi nelle Università di tutta Italia.

Le domande per richiedere contributi, di importo compreso tra 500 e 1500 euro, possono essere scaricate sul sito dell’Associazione (upoalumni.uniupo.it) e devono essere presentate entro le ore 12:00 del 20 settembre 2020. Un’apposita commissione valuterà le richieste e pubblicherà l’elenco dei vincitori delle borse entro 30 giorni dalla scadenza del bando.

La Presidente di UPO Alumni, professoressa Francesca Boccafoschi, si dice «pienamente soddisfatta per il buon esito del progetto “Il Tuo sogno continua”. Nonostante il poco tempo a disposizione abbiamo avuto una grande dimostrazione di solidarietà in particolar modo dai privati desiderosi di sostenere gli studenti UPO nel loro percorso formativo. Un ringraziamento particolare va inoltre all’Università del Piemonte Orientale e agli Uffici Amministrativi che hanno offerto il loro prezioso supporto nella gestione del bando. UPO Alumni, inoltre, intende mantenere aperto anche in futuro il progetto “Il tuo sogno continua” con altre iniziative a sostegno degli studenti UPO”.

«Grazie a questa campagna solidale molti studenti potranno avere un supporto concreto e rapido per proseguire senza dannosi rallentamenti la propria esperienza accademica» commenta soddisfatto il rettore UPO Gian Carlo Avanzi. «Oltre a garantire il diritto allo studio delle ragazze e dei ragazzi iscritti all’UPO, questa campagna dimostra che l’Università è percepita come un attore importante del tessuto sociale di questo territorio e che la creazione di persone preparate e competenti è un obiettivo primario per lo sviluppo del Piemonte orientale e del Paese intero».




Torino. Bando ad enti di assistenza alimentare

A seguito della positiva esperienza avviata con il Banco Alimentare, la Città Metropolitana di Torino intende stilare elenchi di Enti non lucrativi di utilità sociale dediti all’assistenza alimentare a cui conferire capi di selvaggina prelevati nelle operazioni di controllo faunistico ad opera degli agenti faunistico-ambientali dell’Ente.

A tal fine è stata avviata una procedura selettiva pubblica alla quale i soggetti interessati possono chiedere di partecipare. Gli elenchi saranno validi e saranno modificabili sino alla scadenza dei Piani di contenimento cui si riferiscono, qualora altri soggetti che posseggano i requisiti intendano manifestare interesse ad essere inclusi.

Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora, precisa che “gli animali abbattuti nell’ambito dei piani di contenimento faunistico sono patrimonio indisponibile dello Stato. Se sono idonee dal punto di vista sanitario, le carni devono essere valorizzate commercialmente con procedure ad evidenza pubblica o destinate a fini di pubblica utilità, se si reperiscono sul territorio esercizi commerciali o Enti benefici idonei al loro ritiro”.

Potranno partecipare alla selezione gli Enti del Terzo Settore come definiti dal Codice che regola la materia, regolarmente costituiti a norma di legge e dotati di uno Statuto conforme ai requisiti indicati nel Codice stesso.

Gli Enti interessati al ritiro e presenti nell’elenco approvato potranno stipulare una convenzione con la Città Metropolitana per il ritiro dei capi presso un macello autorizzato di loro fiducia, al quale gli agenti conferiranno i capi abbattuti. Il macello si incaricherà della lavorazione del prodotto e degli accertamenti sanitari. Le carni dovranno essere destinate a strutture dedite all’assistenza alimentare di persone in stato di difficoltà e bisogno.

Gli Enti interessati a comparire nell’elenco possono presentare una dichiarazione di interesse a rispondere all’avviso. Dovranno inoltre dichiarare di impegnarsi a destinare tutti i capi ricevuti a titolo non oneroso per finalità di promozione sociale e presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che relazioni sulle attività svolte nel corso dell’ultimo anno.

Le manifestazioni di interesse, datate e firmate digitalmente dal rappresentante legale, dovranno essere inviate al Dipartimento Sviluppo Economico-Funzione Specializzata Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino, esclusivamente tramite PEC all’indirizzo




Al via il nuovo bando annuale di Torino arti performative

All’inizio del 2018 la Città di Torino ha attivato nuove modalità di intervento, interlocuzione, organizzazione e finanziamento per le associazioni e le compagnie, che operano con continuità e professionalità sul territorio cittadino nell’ambito delle arti performative.

Il nome assegnato al progetto condiviso e coordinato con le maggiori istituzioni teatrali del territorio è T.A.P. – Torino Arti Performative e fin dall’inizio il suo intento è stato dare vita a un dialogo tra domanda e offerta, tra produzione e distribuzione, oltre che favorire la collaborazione e coprogettazione tra compagnie e imprese culturali al fine di costruire un rapporto più efficace con il pubblico.

Un lavoro articolato e ad ampio spettro che nel corso del primo triennio ha offerto sostegni economici e alla mobilità internazionale, erogato servizi e opportunità di formazione, creando un modello di funzionamento aperto e trasparente, capace di premiare la qualità, le capacità e le idee.

La realizzazione del T.A.P. – Torino Arti Performative è stata affidata alla Fondazione del Teatro Stabile di Torino, sotto il coordinamento di una cabina di regia presieduta dall’assessorato alla cultura e composta da rappresentanti di ‘Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani’, ‘Fondazione Teatro Piemonte Europa’, ‘Piemonte dal Vivo!’ e ‘Osservato culturale del Piemonte’. 

Sul fronte specifico dei finanziamenti, secondo quanto stabilito nelle Linee guida per lo sviluppo e il sostegno alle arti performative per il triennio 2018-2020, il comparto delle arti performative ha potuto contare su un bando per un sostegno fisso e garantito di durata triennale per i soggetti sostenuti dalla Regione Piemonte o dal Mibact e su un bando annuale rivolto alle realtà più giovani o in via di sviluppo. 

I risultati ottenuti nel corso dei primi due anni di vita di questo specifico strumento di sostegno – sono state sostenute 16 stagioni, 10 rassegne/festival, 8 produzioni e 4 progetti specificamente orientati alla formazione – hanno permesso alla Città di partecipare a un ampio ventaglio di iniziative diffuse su tutto il territorio cittadino e hanno posto basi solide per il prossimo triennio 2021-2023.

Il bando, che è online a partire da oggi, ha come scadenza il 23 marzo 2020 e si può scaricare sul http://www.torinoartiperformative.it/ 




Nuovo bando per i programmi dell’accesso

È fissato per giovedì 30 giugno il termine per la presentazione delle domande per i programmi dell’accesso relativi al terzo trimestre 2020.
I programmi dell’accesso sono uno spazio televisivo e radiofonico gratuito e autogestito, della durata massima di cinque minuti, messo a disposizione per la comunicazione di soggetti collettivi – tra cui per esempio associazioni e onlus, autonomie locali, gruppi di rilevante interesse sociale, gruppi etnici e religiosi, sindacati, movimenti politici – grazie al protocollo d’intesa fra Corecom e Centro di produzione tv Rai.

I programmi devono essere prodotti in lingua italiana e possono essere realizzati in modo autonomo o con il supporto tecnico gratuito della sede regionale della Rai.

Il procedimento di accesso alle trasmissioni radiofoniche e televisive su Rai 3 Piemonte è gestito dal Corecom, che istruisce le istanze, ne valuta l’ammissibilità e svolge, inoltre, l’attività di vigilanza sul rispetto degli impegni assunti dai soggetti ammessi e sull’esecuzione dei piani di messa in onda.
La domanda di ammissione ai programmi può essere inviata a mezzo posta certificata all’indirizzo corecom@cert.cr.piemonte.it, via fax (011 5757845), per raccomandata con avviso di ricevimento, all’indirizzo Consiglio regionale del Piemonte – Settore Corecom Piemonte  (via Alfieri 15 – 10121 Torino), oppure presentata a mano al Corecom Piemonte  (in piazza Solferino 22 a Torino, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30, telefonando preventivamente per conferma).

Il bando e la documentazione di riferimento sono pubblicati sulla pagina del Corecom e sul bollettino ufficiale regionale

 

 




Torino. Bando fondo nazionale affitti, aperti i termini per la presentazione delle domande

Saranno aperti da domani, martedì 1 e fino al 30 settembre 2020 i termini per la presentazione della domanda al bando Fondo Nazionale Affitti per i contributi ad integrazione dei canoni di locazione, che riguarderà le annualità 2019 e 2020.

Il Fondo Nazionale, una misura di sostegno del reddito, consente un rimborso parziale del canone di locazione alle famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto o che rischiano la perdita della casa per problemi economici (disoccupazione, famiglie monoreddito).

Per il 2019 e 2020 si potrà compilare un’unica domanda che si potrà scaricare dal sito web della Città di Torino. Il modello, inoltre, sarà distribuito nella sede degli uffici dell’area Edilizia residenziale pubblica della Città in via Orvieto 1/20/A, nei punti informativi delle Circoscrizioni e all’Urp, piazza Palazzo di Città 9/A.

Per informazioni e assistenza alla compilazione della domanda è possibile chiamare il call center dedicato al numero 011 011 24300, aperto dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 16.00 e il venerdì dalle 8.30 alle 14.00. Tutte le richieste di informazioni saranno prese in carico in tempo reale.

Al fine di garantire la sicurezza e assicurare le misure di contenimento per la diffusione del Covid 19, sono previste nuove modalità per la presentazione della domanda, oltre al tradizione invio per posta con raccomandata AR entro il 30 settembre 2020, all’indirizzo: Città di Torino, area E.R.P., Ufficio Servizi per la Locazione, Via Orvieto 1/20/A, 10149 Torino.
Il modulo potrà essere inviato:

– online sul portale dei servizi TorinoFacile
PEC