Bandi micro imprese. Cna Piemonte: “Bene. Ora si pensi al Piano Competività”

Gli attesissimi bandi a sostegno degli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi stanno diventando realtà.

Saranno aperti ufficialmente il prossimo 18 febbraio con la pubblicazione sul portale web della Finpiemonte, ma, da questa mattina 6 febbraio, è stata notificata sul suo sito web (tramite B.U.R.) la Determina dirigenziale che ne ufficializza l’avvio.

Dopo anni di black-out si è nuovamente ottenuto una significativa dotazione di risorse pubbliche regionali dedicate agli artigiani e alle micro e piccole imprese pari a 25 milioni di euro.

Il risultato è stato raggiunto a fronte di un grande impegno sindacale della CNA Piemonte.

“Questo – ha affermato il segretario regionale della CNA Piemonte Filippo Provenzano – rappresenta il primo atto concreto di una risorsa utile per artigiani, micro e piccole imprese piemontesi in grado di riattivare investimenti per lo sviluppo delle stesse. Il sistema delle micro e piccole imprese piemontese è una risorsa importantissima per la competitività di tutta la Regione. Occorre aprire quanto prima il confronto con la Giunta regionale sui contenuti dell’annunciato Piano Competività del Piemonte, poiché da esso ci attendiamo politiche lungimiranti, visioni di sviluppo e misure concrete che riconoscano l’importante ruolo delle micro e piccole imprese piemontesi”.




Torino. Pubblicato il bando per il conferimento di incarichi professionali

È stato pubblicato oggi sul sito ufficiale di Fondazione per la Cultura Torino   e su quello del Centro di Formazione Musicale della Città di Torino il bando di selezione per il conferimento di incarichi professionali per l’insegnamento nel Centro di Formazione Musicale della Città (CFM).

 

Il CFM, attivo sul territorio da oltre 40 anni, dà a tutti i cittadini la possibilità di avvicinarsi alla musica attraverso una didattica pensata su misura per ciascuno e, da quest’anno, come deliberato dalla Giunta comunale, i suoi corsi saranno realizzati in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino.

 

Ai fini dell’avvio dell’anno formativo, per poter individuare docenti di qualificata e riconosciuta esperienza didattica, la Fondazione per la Cultura Torino, nuovo soggetto attuatore dei corsi, ha indetto una selezione per esperti in ambito musicale ai quali affidare incarichi professionali per l’insegnamento o la supplenza nel CFM.

 

Il bando è strutturato secondo tre ambiti di insegnamento: a) corsi per l’infanzia; b) corsi non professionali (libero); c) corsi preaccademici. Per ciascuno degli ambiti sono definiti corsi di tipo individuale e di tipo collettivo di natura teorica o di natura pratica. Gli indirizzi di insegnamento sono di tipo classico e jazz e, per ciascuna tipologia di corso, sono individuabili le relative materie di insegnamento.

In relazione ai titoli posseduti è possibile candidarsi su uno o più ambiti e su una o più materie di insegnamento.

 

Al fine del conferimento degli incarichi saranno valutati titoli di studio, di servizio e artistico-professionali e, relativamente ai primi due ambiti (a,b) sarà inoltre oggetto di valutazione un programma didattico appositamente pensato in relazione alla ‘mission’ del CFM e alle specificità della materia di insegnamento per la quale ci si candida.

Le candidature dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 24.00 del 13 Giugno 2021 secondo le modalità dettagl




Bando Novara Restart, apertura invio domande dal 25 giugno 2020

Si chiama NOVARA RESTART la misura messa in campo dalla Camera di Commercio per sostenere le imprese del territorio nella fase di difficoltà economica causata dall’emergenza Covid-19.

Il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per investimenti legati a digitalizzazione, formazione, apertura sui mercati internazionali e sicurezza post emergenza sanitaria, con un ammontare complessivo delle risorse pari a 1.450mila euro.

L’entità dell’agevolazione, a fondo perduto, è pari al 50% delle spese ammissibili (al netto di IVA), con un contributo massimo di 3.000 euro.

Possono richiedere i contributi le imprese con sede legale e/o unità locale in provincia di Novara, regolarmente iscritte al registro delle imprese camerale, indipendentemente dalla dimensione e dal settore di attività economica in cui operano. Requisito fondamentale è che le spese siano sostenute a partire dal 1° febbraio 2020, per un ammontare minimo di 1.000euro, e che risultino integralmente pagate all’atto della presentazione della domanda.

scade il 31.07.2020




Al via il nuovo Smart&Start Italia. 90 mln a disposizione per la nascita di startup innovative

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato la circolare che definisce i nuovi criteri e le modalità di presentazione delle domande per richiedere l’agevolazione prevista dalla misura Smart&Start Italia, che ha l’obiettivo di sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di startup innovative.

Smart&Start Italia ha a disposizione circa 90 milioni di euro di risorse per finanziare piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, finalizzati alla produzione di beni e l’erogazione di servizi ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Questi piani d’impresa potranno essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.

Le principali novità introdotte, sulla base del decreto ministeriale del 30 agosto 2019, riguardano la semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione, l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%, un fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento fino a 10 anni.

A partire dal 20 gennaio 2020 le domande con i nuovi criteri per la richiesta dell’agevolazione potranno essere inviate a Invitalia, soggetto gestore della misura.




Programmi dell’accesso radiotelevisivo, il nuovo bando

C’è tempo fino al 10 gennaio per presentare domanda di partecipazione ai programmi per l’accesso radiotelevisivo regionale. È stato infatti pubblicato sul supplemento del Bollettino ufficiale della Regione n.49 il nuovo avviso che, anche per il primo trimestre del 2020, dà la possibilità alle realtà del terzo settore interessate di produrre gratuitamente trasmissioni autogestite di cinque minuti, poi trasmesse sulle frequenze regionali.

Un’opportunità di comunicazione per soggetti come per esempio le associazioni, le autonomie locali, i gruppi di rilevante interesse sociale, i gruppi etnici e religiosi, i sindacati, i movimenti politici, resa possibile grazie al protocollo d’intesa fra Corecom e Centro di produzione tv Rai.

I programmi devono essere prodotti in lingua italiana e possono essere realizzati in modo autonomo o con il supporto tecnico gratuito della sede regionale della Rai.

Gli spazi televisivi e radiofonici complessivamente messi a disposizione sono di trenta minuti su Raitre il sabato dalle 7.30 alle 8 e di venti minuti su RadioUno in modulazione di frequenza il sabato dalle 23.30 alle 23.50.

Il procedimento di accesso alle trasmissioni radiofoniche e televisive su Rai 3 Piemonte è gestito dal Corecom, che istruisce le istanze, ne valuta l’ammissibilità e svolge, inoltre, l’attività di vigilanza sul rispetto degli impegni assunti dai soggetti ammessi e sull’esecuzione dei piani di messa in onda.

La domanda di ammissione ai programmi può essere inviata a mezzo posta certificata all’indirizzo corecom@cert.cr.piemonte.it, via fax (011 5757.845), per raccomandata con avviso di ricevimento, per cui fa fede la data del timbro postale di partenza, oppure presentata a mano al Corecom Piemonte, in piazza Solferino 22 a Torino (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30).

Il diritto ai programmi per l’accesso è regolato in base alle leggi 103/75 “Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva”, 223/90 e “Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato” e alla legge regionale 1/2001, “Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato Regionale per le Comunicazioni”.




Bando per ricerca personale a tempo determinato per emergenza COVID -19

L’Unità di Crisi della Regione ha aperto un bando di reclutamento a tempo determinato per reclutare personale con il profilo di collaboratore professionale sanitario – assistente sanitario da destinare alle aziende sanitarie del Piemonte.

La procedura di ingaggio sarà gestita direttamente dalle singole aziende interessate.

Le domande di ammissione dovranno essere esclusivamente prodotte mediante procedura telematica, pena esclusione, entro il 21 maggio 2020. Il testo del bando




Cultura, via ai bandi pluriennali

I nuovi bandi destinati al comparto cultura, che partiranno entro il mese di luglio, avranno per la prima volta durata pluriennale, per consentire a enti e associazioni culturali del territorio di fare una programmazione di medio periodo e risparmiare sulle gestioni delle attività. Lo prevede il Programma triennale per la cultura 2022-24, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale e presentato dall’assessore Vittoria Poggio.

“Il Piano è frutto del lavoro condiviso con tutti gli attori dei Tavoli della cultura – ha detto l’assessore – ed è in linea con quanto previsto dal Testo unico sulla cultura. Le principali novità riguardano appunto la programmazione su base triennale, fatta salva la cadenza annuale per alcune tipologie di istruttorie per interventi che richiedono tempistiche ridotte, l’attribuzione di un maggior ruolo a enti partecipati e controllati dalla Regione a favore della crescita del sistema culturale, il potenziamento di intese e collaborazioni con i vari livelli della Pa”.

“La Regione continuerà a lavorare anche attraverso il crowdfunding – ha aggiunto Poggio – con l’obiettivo di costruire una comunità di sostenitori, anche in collaborazione con fondazioni bancarie e atenei”.
“Il Piano è frutto di un lavoro iniziato nella scorsa legislatura –  è intervenuto Diego Sarno (Pd) -. Bene la decisione sui bandi triennali, mentre convince poco la scelta di limitare le convenzioni, perché vengono annullate le scelte politiche regionali e questo riduce la progettualità e la visione futura delle politiche pubbliche in materia culturale”.

Su proposta del Partito democratico, nei bandi saranno previsti criteri di premialità per le realtà culturali che svolgeranno le loro attività all’interno dei beni confiscati alle mafie, che in Piemonte sono numerosi e ancora in attesa di assegnazione. E sempre il gruppo Pd ha ottenuto voto favorevole unanime ad un atto di indirizzo collegato che chiede alla Regione di emanare i bandi nella prima metà dell’anno, di abbreviare i tempi di erogazione dei contributi e di coinvolgere Finpiemonte e gli istituti di credito piemontesi per anticipare le risorse regionali a enti e associazioni: “L’iter di partecipazione ai bandi e di rendicontazione vanno semplificati – ha sottolineato il primo firmatario Daniele Valle – così come si dovrà lavorare per cercare di garantire risorse a tutti gli idonei in graduatoria”.

Alberto Preioni (Lega), ha spiegato che “il pubblico deve fare la sua parte, ma per il settore è fondamentale l’apporto dei privati, servono mecenati in grado di investire sugli eventi culturali”; Paolo Bongioanni (FdI) ha chiesto prudenza rispetto alla stipula di convenzioni “che possono diventare rischiose se si cementano nel tempo”; Alessandra Biletta (FI), ha espresso soddisfazione per “un documento aperto a interventi innovativi per superare le difficoltà del sistema, duramente colpito dalla pandemia”.

“Fondamentale migliorare l’accessibilità ai luoghi della cultura per le persone con disabilità” ha ricordato Silvio Magliano (Moderati), mentre Francesca Frediani (M4o) ha parlato della cultura come strumento di contrasto al disagio e dell’importanza di riconvertire spazi abbandonati in luoghi della cultura e Marco Grimaldi (Luv) ha riaffermato l’esigenza di riqualificare spazi come le aree verdi per ospitare grandi eventi pubblici, fruibili da tutti.




Bando Confagricoltura e JTI Italia: 70 mila euro per finanziare progetti di agricoltura sociale e di valore

Parte “Agro-Social: seminiamo valore”, il nuovo programma di Confagricoltura, in collaborazione con JTI Italia (Japan Tobacco International), che mette al centro l’agricoltura e le aziende agricole, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali di crescita sostenibile dei territori, incentivando progetti di inserimento sociale e lavorativo dei soggetti più deboli.

“L’Italia – ha ricordato Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura – è leader in Europa per l’agricoltura sociale. La nostra Organizzazione vi ha sempre creduto e, soprattutto nella difficile fase di ripartenza dell’Italia, è convinta della necessità di investire, assecondando questo modello di sviluppo economico e sociale del settore, virtuoso e competitivo, che permette di applicare le politiche del welfare in ambito territoriale, integrandole perfettamente con la produttività e la salute”.

“Siamo molto orgogliosi di supportare un progetto che racchiude tre anime chiave per JTI: sostenibilità ambientale, sociale e agricola”, ha spiegato Lorenzo Fronteddu, direttore Corporate Affairs&Communications di JTI Italia.

“Stiamo vivendo un cambio di paradigma in cui l’innovazione e la sostenibilità possono essere la chiave per programmare la ripartenza economica del Paese e siamo felici di poter valorizzare la creatività e l’imprenditorialità delle piccole realtà che lavorano a stretto contatto con il territorio e le comunità locali. Come JTI crediamo nelle risorse e nelle potenzialità di ognuno di prendere parte alla costruzione del domani, partendo dalla consapevolezza che lavorare per creare una sociaetà inclusiva significa contribuire ad una società piu’ forte e resiliente, capave di adattarsi alle sfide contemporanee”

Questa prima edizione del concorso premierà, rispettivamente con 40 mila e 30 mila euro, due progetti capaci di coniugare sostenibilità e innovazione in quattro regioni: Veneto, Toscana, Umbria e Campania. Il bando è rivolto non solo alle aziende agricole, ma anche ad imprese sociali, fondazioni, start-up innovative e soggetti interessati all’agricoltura sociale, per offrire sempre maggiori opportunità alle iniziative capaci di creare nuovi modelli di sviluppo nelle comunità rurali locali.

Per partecipare è sufficiente inviare all’indirizzo di posta elettronica , entro e non oltre la mezzanotte dell’11.09.2020, la propria idea progettuale in forma schematica, specificando cosa si intende realizzare e a chi è rivolto il progetto. Ulteriori informazioni e il bando completo sono consultabili sul sito




Contributi a fondo perduto per l’acquisizione di aziende in crisi o impianti produttivi chiusi

La misura “Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura” della Regione Piemonte intende contrastare processi di deindustrializzazione, al fine di recuperare i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione e favorire il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali.

Il bando incentiva, attraverso un contributo a fondo perduto, l’acquisizione di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda, oppure di un impianto, uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività.

Per “Azienda in crisi” si intende un’imprese che hanno formalmente avviato una procedura di licenziamento collettivo o di cassa integrazione straordinaria per crisi, oppure una procedura concorsuale.

L’ammontare delle risorse disponibili è suddiviso in base a 2 tipologie di intervento:
– 2.529.104,83 € per progetti relativi ad investimenti;
– 871.850,17 € per i progetti relativi all’occupazione.

Beneficiari del Bando Regione Piemonte

Il bando sostiene micro, piccole, medie e grandi imprese italiane o estere, localizzate in Piemonte (o che si impegneranno a localizzarsi in Piemonte al momento dell’erogazione del contributo), nell’acquisizione di imprese in crisi.

Le imprese beneficiarie devono essere iscritte al Registro Imprese, o ad analogo Registro del paese di provenienza, non essere in difficoltà e appartenere alle Categorie Ateco ammesse all’agevolazione.

Tipologia di investimento ammesso al bando per l’acquisizione di aziende in crisi

L’incentivo finanzia i progetti di investimento iniziale, finalizzati a rilevare
– aziende localizzate in Piemonte in situazione di crisi conclamata, con i relativi impianti e stabilimenti produttivi ed i connessi attivi materiali ed immateriali;
– impianti, stabilimenti produttivi o centri di ricerca localizzati in Piemonte, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa;
– rami d’azienda o singoli lotti funzionali di uno stesso impianto/stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte da parte di diverse realtà imprenditoriali.
Sono ammessi anche progetti di intervento che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda finalizzati alla successiva acquisizione a titolo definitivo.
La durata dei progetti è di 24 mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto di adesione.
Le spese ammesse riguardano 2 tipologie di intervento:
– Investimenti:
a) acquisto e/o ristrutturazione di immobili;
b) acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni (escluse le bonifiche) e relative spese di progettazione;
c) opere murarie e assimilate;
d) infrastrutture specifiche aziendali;
e) macchinari e impianti (anche revamping), attrezzature;
f) attivi immateriali;
e) due diligence (fino ad un importo massimo di 100.000 €).
Le voci di spese a), b), c) non possono superare il 70% del totale dei costi. L’investimento minimo deve essere pari ad almeno 1.500.000 €.
– Occupazione
a) acquisizione di contratti in corso;
b) nuove assunzioni (escluso apprendistato e lavoro intermittente).

Agevolazione prevista dal Bando Piemonte

1) Investimenti (contributo massimo di 2.000.000 €)
Il bando prevede un contributo a fondo perduto, di intensità diversificata in base alla zona di intervento e alla tipologia di impresa:
– Tutto il territorio regionale: dal 10% al 20% dell’equivalente sovvenzione lordo (ESL agevolazione al lordo delle tasse);
– Aree 107.3 c: dal 20% al 30% dell’ESL.
2) Occupazione
La misura mette a disposizione un contributo a fondo perduto pari ad un massimo di 6.300 € per ogni assunzione, fino ad un ammontare totale massimo di 400.000 €.

Scadenza del Bando per l’acquisizione di aziende in crisi

Lo sportello per la presentazione delle domande rimarrà aperto fino al 30 dicembre 2020.




Comune Torino: bando contributi per progetti di rigenerazione urbana in aree periferiche

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore Giusta, ha approvato il bando per finanziare progetti in aree periferiche. In particolar modo la Città intende sostenere attività volte a promuovere l’inclusione sociale, iniziative socio-culturali e micro-azioni di rigenerazione urbana.

Nel triennio 2017 -2020, la Città ha realizzato il programma di rigenerazione urbana “AxTO – azioni per le periferie torinesi” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia. I mesi conclusivi del programma “AxTO” e i primi mesi del 2021 hanno coinciso l’emergenza causata della pandemia, che ha messo a durissima prova il tessuto socio-economico cittadino.

 

La aree della città oggetto di intervento sono state individuate a partire dagli ambiti urbani caratterizzati al tempo stesso da una significativa identità locale e da alti valori dell’Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale, così come misurato dall’ISTAT e recentemente utilizzato dal Ministero degli Interni per il “bando Rigenerazione”:

  • l’area oltre Stura (Falchera, Villaretto, Pietra Alta, Barca, Bertolla);
  • l’area del quartiere Vallette;
  • l’area di Barriera di Milano – Regio Parco;
  • l’area di Mirafiori.

 

Sono state escluse le aree interessate dal progetto TONITE (quartieri Aurora e Rossini), già oggetto di specifiche iniziative, mentre nel caso del quartiere Vallette il bando per l’erogazione di contributi si integra con le azioni previste dal programma denominato AxTO Vallette (ora “Vallette 2030”).

 

“Abbiamo scelto di investire risorse del bilancio sui territori dove si sono evidenziate maggiori fragilità sociali e dove contemporaneamente abbiamo visto una risposta importante in termini di solidarietà e costruzione di reti – dichiarano gli assessori Marco Giusta e Alberto Unia. – I progetti avranno come obiettivo quello di rafforzare le relazioni sociali, di generare un impatto positivo e duraturo sul territorio attraverso la partecipazione delle comunità locali. Vogliamo valorizzare le potenzialità del territorio, espresse dagli attori locali impegnati in progetti culturali, di sviluppo locale, di inclusione sociale, di cura degli aspetti naturalistici e ambientali, con l’obiettivo generale di sostenere il processo di costruzione di opportunità per i quartieri, con uno sguardo attento soprattutto alle nuove generazioni e alle persone anziane”.

 

Gli ambiti tematici di intervento sono i seguenti:

  • Divario digitale. Alfabetizzazione digitale, supporto e assistenza per l’accesso a servizi (scolastici, sociali, fiscali, etc.). Attivazione di servizi e sportelli (anche diffusi o mobili) destinati alla popolazione più fragile, in particolare anziana e migrante, con l’obiettivo di migliorare le competenze digitali e diffondere l’accesso a informazioni, servizi e opportunità disponibili online;
  • Culture urbane. Iniziative ed eventi di animazione socio-culturale e iniziative con un approccio interculturale e multilingue, che promuovano le relazioni di prossimità, le occasioni di socialità, il coinvolgimento degli abitanti e lo sviluppo di comunità, specie nelle aree di edilizia residenziale pubblica, a sostegno della ripresa post-pandemica;
  • Agricoltura urbana. Attivazione di progetti di sostenibilità ambientale e resilienza climatica in grado di valorizzare le aree verdi, pubbliche e private, come risorsa per lo sviluppo e la qualità della vita nel quartiere Vallette;
  • Spazi in attesa. Riuso di spazi pubblici e privati per la realizzazione di attività e iniziative non profit di promozione sociale, di produzione culturale, di sostenibilità ambientale e resilienza climatica, in grado di promuovere l’attrattività e lo sviluppo del quartiere Vallette.
  • Coabitare. Sperimentazione di progetti di residenzialità temporanea (per studenti, lavoratori, turisti, residenze d’artista, ecc.) che promuovano la conoscenza reciproca con il quartiere attraverso azioni informative di prossimità e socializzazione, nel quartiere Vallette.

 

Gli ambiti territoriali invece, che seguono quelli tematici, saranno così suddivisi:

 

Divario Digitale – Barriera, Mirafiori, Oltre Stura – importo complessivo disponibile 90.000 – importo massimo erogabile 30.000

Divario Digitale / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 50.000 – importo massimo erogabile 50.000

 

Culture Urbane – Barriera, Mirafiori, Oltre Stura – importo complessivo disponibile 30.000 – importo massimo erogabile 10.000

Culture Urbane / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 20.000 – importo massimo erogabile 10.000

 

Agricoltura Urbana / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 40.000 – importo massimo erogabile 40.000

 

Spazi in attesa / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 40.000 – importo massimo erogabile 20.000

Coabitare / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 10.000 – importo massimo erogabile 10.000

 

Per gli ambiti tematici “Culture urbane” e “Coabitare” potranno essere presentati progetti con attività da svolgersi nell’anno 2021 con un contributo previsto complessivo di Euro 60.000,00, mentre per gli altri ambiti le attività dovranno svilupparsi sia nell’anno 2021 che nell’anno 2022 con un contributo complessivo previsto di Euro 220.000,00, di cui Euro 132.000 per il 2021 e Euro 88.000,00 per il 2022. Ai sensi del Regolamento n. 373, sarà prevista la corresponsione di un acconto nella misura massima che viene definita pari al 60% del valore complessivo del progetto. La spesa prevista per la devoluzione dei contributi è, pertanto, pari ad Euro 192.000,00 per l’annualità 2021 e di Euro 88.000,00 per l’annualità 2022.

Le risorse sono state rese disponibili dal bilancio della Città, con l’intenzione di finanziare progettualità attraverso un bando per la devoluzione di contributi ai sensi del Regolamento n. 373.