Business all’estero: le imprese piemontesi in vetrina su Alibaba.com

Per 30 aziende piemontesi e valdostane si aprono le porte della piattaforma B2B Alibaba.com, attualmente il portale e-commerce più grande al mondo, grazie a “Fai crescere il tuo business all’estero con Unicredit Easy Export su Alibaba.com”.

Il progetto è sostenuto da tutte le Camere di commercio piemontesi e dalla Chambre Valdôtaine (con il coordinamento di Unioncamere Piemonte) oltre che da UniCredit ed è stato presentato oggi in occasione del webinar online che ha visto la partecipazione di oltre 120 aziende collegate.

 

Forte l’interesse manifestato durante l’appuntamento online per il progetto che in questo particolare momento si pone l’obiettivo di contribuire a mitigare l’impatto della crisi economica sul sistema imprenditoriale piemontese aiutando le imprese ad adottare nuove soluzioni per sviluppare il proprio business. L’e-commerce, sia B2C che B2B, sta assumendo una rilevanza strategica e il progetto si inserisce in questo contesto offrendo alle società selezionate l’opportunità di essere presenti con una vetrina e-commerce B2B dedicata e di entrare in contatto con numerosi player internazionali.

 

Il progetto, gestito da Ceipiemonte, è finalizzato a promuovere e accompagnare gratuitamente, per un 1 anno, una selezione di 30 aziende con sede o almeno un’unità operativa sul territorio piemontese o valdostano, attive nei settori agroalimentare, sistema casa (arredo, design, complementi d’arredo, casalinghi, tessile arredo), moda (abbigliamento e accessori), gioielleria e fashion jewellery, salute e benessere.

Requisiti indispensabili per partecipare sono almeno il 20% di fatturato export, una struttura commerciale in grado di gestire le richieste provenienti dai potenziali buyer, la conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente, di almeno una seconda lingua straniera.

Far parte del progetto significa poter accedere a un pacchetto completo di servizi finalizzati ad aiutare le aziende a posizionarsi in maniera strategica sulla Alibaba.com: un ciclo di momenti formativi per approfondire tematiche commerciali, fiscali e doganali, comunicazione e corporate image, tecniche di presentazione efficace; accompagnamento per il posizionamento dei propri prodotti sulla piattaforma; assistenza gratuita su quesiti di natura legale, fiscale, doganale.

 

Le aziende selezionate potranno accedere alla piattaforma con il profilo Gold Supplier, il più alto livello di membership di Alibaba.com che consente di massimizzare la propria esposizione e le opportunità di business attraverso alcune funzioni chiave quali priority ranking, product showcase, accesso esclusivo alle informazioni di contatto degli acquirenti.

Per partecipare è necessario compilare il modulo di candidatura sul sito




Covid-19, la crisi del Commercio

Tra i settori che stanno pagando le conseguenze del Covid-19, anche il commercio. In Terza commissione (presidente Claudio Leone), dove si stanno dibattendo gli strumenti per la ripartenza, si sono svolte le audizioni delle Associazioni di categoria, per prendere coscienza delle specifiche problematiche e cercare di capire se il Covid-19 possa essere l’occasione per ripensare un rilancio del commercio che era già in crisi prima del lockdown.

Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino, ha sottolineato come uno dei settori maggiormente toccati dalla crisi dovuta alla pandemia e all’emergenza sanitaria è quello dei bar e ristoranti. I soli dati riferiti alla città di Torino parlano di 7800 attività e 21 mila occupati. Posti di lavoro fortemente a rischio, con la situazione che si fa preoccupante a livello regionale e nazionale, con gli ultimi dati Istat che parlano di quasi il 60% delle imprese e circa 800mila posti di lavoro a rischio. In proporzione, a Torino sarebbero quindi 12mila gli addetti a rischiare.

“O si interviene subito o il settore della somministrazione è esposto al default” ha detto Banchieri, che ha poi chiesto l’estensione del Bonus Piemonte a tutte le categorie del commercio, per cui sarebbe opportuno rivedere i codici Ateco e i termini per la presentazione delle domande.

Confesercenti infine, si è soffermata sullo smartworking dei dipendenti pubblici, che svuotando gli uffici contribuisce alla sofferenza delle attività di somministrazione. Da qui la proposta di dirottare le somme risparmiate dalla mancata erogazione dei buoni pasto in azioni di sostegno al settore.

“Una conseguenza della chiusura di molti negozi e della preoccupazione per il contagio è stata la crescita dell’eCommerce”: è quanto ha puntualizzato Marco Gossa, direttore di Confcommercio Piemonte. Il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online è cresciuto, segnando un +162,1%. Il 77% delle aziende che vende online nei diversi settori ha acquisito nuovi clienti, a dimostrazione che la crisi ha portato diversi consumatori ad avvicinarsi per la prima volta agli acquisti online.

Per Confcommercio è importante la tutela del piccolo commercio, all’interno del quale il negozio di vicinato svolge un importante ruolo di socialità favorendo e sviluppando le relazioni. “Le regole che governano il commercio in Piemonte risalgono al 1999, nel frattempo sono sopraggiunti aggiornamenti per essere conformi anche alle normative europee. Rivedere e tutelare il piccolo commercio è una grande opportunità per la riqualificazione urbana dei nostri quartieri e dei nostri Comuni, contribuendo a migliorare le condizioni di vita” ha aggiunto Gossa.

Sono intervenuti con domande i consiglieri Valter Marin (Lega), Raffaele Gallo (Pd), Alberto Avetta (Pd), Sarah Disabato (M5s), Gianluca Gavazza (Lega) e Leone (Lega).




Consiglio regionale: “Sospendere Inail e Inps per i mesi di blocco”

I piccoli commercianti sono in gravissima difficoltà a causa del Covid, come l’incontro di oggi dimostra nuovamente: le giuste istanze che ci sono state rappresentate saranno portate al governo locale e a quello nazionale, perché ci sembrano di buon senso e percorribili”. Così il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia è intervenuto nel ricevere la delegazione di commercianti dell’Alto Canavese che a Palazzo Lascaris ha portato una proposta concreta.

Erano presenti all’incontro anche i consiglieri Mauro Fava, Alberto Preioni e Sara Zambaia (Lega).

“A nome dei nostri iscritti, ma anche di tutti i commercianti piemontesi – hanno detto i delegati – chiediamo che per i mesi di fermo delle nostre attività venga sospeso il versamento di Inps e Inail, sia perché non sono stati creati utili, sia perché quando le serrande sono abbassate non sono possibili gli infortuni sul lavoro per noi e per i nostri dipendenti obbligati a restare a casa”.

In alternativa, i commercianti chiedono che chi ha subito perdite superiori al 33 % nel corso dell’intero anno, abbia da Inps e da Inail un credito per i mesi di blocco, oppure che il 2020, una volta saldato quanto dovuto, possa essere raddoppiato in termini di mesi ai fini pensionistici, “perché lo sforzo di noi tutti nel cercare di lavorare sia in qualche modo premiato”.

“Le richieste dei commercianti sono legittime e sensate – sottolinea il presidente della Seconda commissione Fava -. Un governo che fosse vicino al mondo delle imprese con i fatti e non solo con vuote parole, dovrebbe cercare di venire incontro a chi ha sofferto duramente per gli effetti del doppio lockdown della scorsa primavera e dell’autunno. La protesta è partita da alcuni esercenti di Cuorgnè, ma ha avuto un grande successo e si sta estendendo a macchia d’olio in tutto il Piemonte. Sono sicuro che i nostri parlamentari porteranno avanti questa battaglia di buonsenso per esentare le attività commerciali dai versamenti Inps e Inail per i mesi di forzata chiusura”.




Il packaging in primo piano alla Camera dei Deputati: approfondendo le opportunità e le sfide

Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine per il Confezionamento) è stata invitata dall’On. Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, a presentare il white paper “Flowpack: il massimo con il minimo”. Si è svolta quindi questa mattina l’iniziativa “Gli imballaggi flessibili in equilibrio tra protezione e sostenibilità” presso la Camera dei Deputati a Roma. Si tratta della prima occasione in cui vi è la possibilità di raccontare il ruolo dell’imballaggio flessibile in termini di sostenibilità, protezione del consumatore e imbatto ambientale, a partire dal withe paper “Flowpack: il massimo con il minimo”, a cura della prof.ssa Beatrice Lerma, della dott.ssa Doriana Dal Palù e della dott.ssa Ottavia Burello del Politecnico di Torino.

In occasione dell’evento, si è tenuta la tavola rotonda dal titolo “Le nuove sfide del packaging flessibile” che ha visto dialogare il Presidente Ucima Riccardo Cavanna con Alberto Palaveri Presidente (Giflex-Gruppo Imballaggio Flessibile) e Antonio Feola, Responsabile Sostenibilità e Materie Prime Unione Italiana Food.

“Le sfide delle varie transizioni in atto ci pongono davanti dei rischi ma anche delle importanti opportunità, che la politica deve saper intercettare e gestire a beneficio del sistema Paese, per cittadini, famiglie e imprese. Quello della sostenibilità è un tema che sposa non solo la tutela dell’ambiente ma anche il rispetto delle specificità economiche dell’Italia, che anche in questo ambito sono eccellenze internazionali. Il packaging flessibile con il flowpack in prima fila dimostra come sia possibile perseguire alta protezione per il consumatore con un basso impatto ambientale, facendo al contempo crescere una filiera leader nel comparto innovazione. Bisogna essere sempre un passo avanti agli eventi e non rincorrerli. Questo è nel DNA del nostro Paese, nella storia di ingegno e creatività che ci contraddistingue. L’economia circolare è un’altra eccellenza del Made in Italy, capace di fare della sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale la propria cifra distintiva”. Così Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, interviene durante il confronto.