Bando Next Generation We: 197mila euro da compagnia San Paolo

Sono felice di annunciare che la Città di Torino – dichiara Carlotta Salerno, assessora titolare delle deleghe a Periferie, Rigenerazione urbana, Politiche giovanili e Scuola – ha vinto i fondi per le candidature presentate al bando Next Generation We di Compagnia di San Paolo.”

Si tratta di un finanziamento del valore di 197mila euro per potersi avvalere di un accompagnamento da parte di consulenti ed esperti nella gestione efficace ed efficiente delle opportunità di finanziamenti come il PNRR.

Gli uffici hanno fatto come sempre un ottimo lavoro. Vincere questo bando ci permetterà di spendere al meglio le risorse su territori che richiedono un importante intervento” prosegue Salerno.

I progetti vincitori riguardano uno studio di fattibilità – Mover la Movida, per la delocalizzazione della movida in città e due progetti rivolti specificatamente alle periferie: Hub Vallette e il Progetto di Territorio per Torino Nord, su Aurora e Barriera di Milano.

Mover la Movida prevede un mix di azioni materiali e immateriali di rigenerazione urbana, sviluppo economico, pianificazione di attività di intrattenimento giovanile e di sensibilizzazione, nonché il miglioramento dei servizi pubblici correlati. Hub Vallette propone un nuovo spazio di comunità aperto alla cittadinanza, accogliente, accessibile, generatore di incontri e processi di welfare di comunità e di innovazione sociale, mentre il Progetto di Territorio per Torino Nord si pone il macro-obiettivo di migliorare la vivibilità nelle aree ‘bersaglio’, rafforzando le reti e i servizi di prossimità (economici, sociali, aggregativi e culturali), favorendo percorsi di inclusione sociale e lavorativa in particolare per i giovani.

Lavoreremo con le Circoscrizioni e tutti gli attori dei territori, accoglieremo le sollecitazioni su questi progetti, che interessano così tanto la qualità della vita delle/dei torinesi” conclude l’assessora.




Bonus Cultura: da 700 a 1.000 euro a fondo perduto

Da venerdì 7 agosto a sabato 31 ottobre 2020 è attivo il bando per richiedere la corresponsione del Bonus Cultura della Regione Piemonte.

Il sostegno è dedicato al comparto culturale tramite la concessione di un contributo una tantum a fondo perduto per i soggetti che non hanno accesso – o che non intendono accedere – ai contributi ordinari in materia di cultura, alle imprese e agli operatori aventi sede legale e operativa nella Regione Piemonte e che operano in ambito culturale e dell’indotto a supporto delle attività del comparto.

Le risorse complessive ammontano a 3 milioni di euro e il bonus verrà erogato nella forma di 700 euro per i lavoratori autonomi e per le imprese individuali, e di 1.000 euro per i soggetti costituiti in forma di associazione o di altra tipologia di ente non lucrativo di diritto privato o di società.

I codici ATECO, e i relativi sottocodici, ammessi al Bonus sono:

– 59.11 (attività di produzione cinematografica);

– 59.12 (attività di post-produzione cinematografica);

– 59.13 (attività di distribuzione cinematografica);

– 59.20 (attività di registrazione sonora);

– 74.10.2 (attività di design);

– 74.10.29 (altre attività di disegnatori grafici);

– 74.20 (attività fotografiche);

– 74.30 (attività di interpreti e traduttori) per i quali occorre caricare sulla piattaforma anche copia della qualifica di attestazione professionale;

– 79.90.20 (attività delle guide turistiche) per le quali occorre caricare sulla piattaforma anche copia del tesserino identificativo regionale;

– 82.30 (organizzazione di convegni e fiere);

– 85.52 (formazione culturale);

– 90.01 (rappresentazioni artistiche);

– 90.02 (attività di supporto alle rappresentazioni artistiche);

– 90.03 (creazioni artistiche e letterarie);

– 90.04 (gestione di strutture artistiche);

– 91.01 (attività di biblioteche e archivi);

– 91.02 (attività di musei);

– 91.03 (gestione di luoghi e monumenti storici);

– 93.19.92 (attività delle guide alpine) per le quali occorre caricare sulla piattaforma anche copia del tesserino identificativo regionale;

– 94.99.2 (attività di organizzazioni che perseguono fini culturali) per le quali occorre caricare sulla piattaforma anche copia dello Statuto in corso di validità.

La procedura di presentazione delle domande è «a sportello» e, pertanto, le stesse possono essere presentate continuativamente, fatte salve eventuali comunicazioni di termine/sospensione per esaurimento della dotazione finanziaria disponibili da parte di Finpiemonte.

La concessione del Bonus una tantum è subordinata al controllo della documentazione ammissibile, la cui mancanza o non correttezza determinerà la non ricevibilità e archiviazione della domanda, e seguirà l’ordine temporale di arrivo delle istanze sulla piattaforma indicata.

Per accedere alla piattaforma clicca il seguente link https://secure.sistemapiemonte.it/findomrouter/home.do

Per accedere al sistema e comunicare l’Iban su cui si desidera venga accreditato il Bonus è necessario essere muniti di una delle seguenti credenziali di autenticazione digitale :

  • SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale: nel caso non lo avessi puoi attivarlo consultando il sito: https://www.spid.gov.it/richiedi-spid (SCELTA CONSIGLIATA se non si hanno altre credenziali di autenticazione digitale)
  • Carta di Identità Elettronica (CIE)
  • Certificato digitale in formato Carta Nazionale Servizi -CNS con lettore di smart-card collegato al proprio personale computer

Nel caso di difficoltà a ottenere una delle credenziali di autenticazione digitale sopracitate, è possibile chiedere un supporto ai servizi di assistenza fiscale (es. associazioni di categoria) o professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro…).

Una volta entrati nel sistema è necessario indicare i seguenti dati:

  • nome, cognome, luogo e data di nascita, luogo di residenza, codice fiscale, estremi di un documento identificativo
  • dati identificativi dell’impresa: denominazione o ragione sociale, forma giuridica, codice fiscale, partita IVA)
  • dati relativi alla sede legale dell’impresa: comune, indirizzo, recapiti telefonici e posta elettronica
  • estremi bancari: IBAN e intestatario
  • allegare la documentazione richiesta

È disponibile un Tutorial realizzato da Csi Piemonte: Tutorial Bonus Cultura




Torino. Rimborsi alle famiglie delle spese sostenute per disservizi di trasporto scolastico

La Città rimborserà le famiglie delle spese sostenute per accompagnare o prelevare all’uscita da scuola i propri figli con disabilità nel caso si verifichino disservizi nel regolare svolgimento del trasporto dovuto a cause imputabili alle imprese incaricate.

La decisione è stata assunta, questa mattina, dalla Giunta Comunale approvando la delibera proposta dall’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino.

Il Comune di Torino, per assicurare a tutti i bambini e i ragazzi l’esercizio del diritto allo studio, fornisce – come prevede la L.104/1992 – il servizio di trasporto gratuito da casa alle strutture scolastiche a favore degli alunni con disabilità nelle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado.

Tale servizio, inoltre, consente ad allievi e studenti di poter usufruire di specifiche attività terapeutiche nell’arco dell’orario di funzionamento della scuola inserendosi, a pieno titolo, nelle politiche di inclusione scolastica promosse e attuate dall’Amministrazione Comunale.

La Città, a fronte della necessità delle famiglie di utilizzare un servizio fondamentale, riconosce loro il rimborso delle spese sostenute nel caso di irregolare funzionamento e, a tale fine, stanzia annualmente nel proprio bilancio una somma per soddisfare le richieste.

Il fondo viene, in parte, incrementato dagli introiti derivanti dall’applicazione di penalità alle imprese che non hanno ottemperato i criteri previsti dal capitolato di gara come un ritardo superiore ai 15 minuti nel passaggio rispetto alla tempistica stabilita  o quando il servizio non viene erogato. In questi casi la famiglia può chiedere l’intervento di un taxi o di altro mezzo idoneo oppure provvedere con auto propria ad accompagnare o prelevare il proprio figlio a/da scuola.

Abbiamo voluto salvaguardare il diritto delle famiglie ad avere un servizio in grado di fare fronte alle loro necessità, soprattutto in questi lunghi mesi di difficoltà dovute allo sviluppo della pandemia – sottolinea Di Martino -. E per venire incontro alle mamme e ai papà la Città ha previsto l’erogazione di rimborsi nel caso in cui ci siano disservizi nel trasporto scolastico quotidiano”.

Per ottenere l’indennizzo, che sarà erogato su presentazione di ricevute o altra documentazione contabile, è necessario utilizzare la modulistica a cui si può accedere dal sito della Città di Torino

 

Le modalità del rimborso delle spese sono state disciplinate con regolamento approvato anche dall’Osservatorio per il trasporto degli alunni disabili e da Franco Lepore, disability manager della Città di Torino, che hanno fornito un prezioso contributo alla definizione del testo.




Confagricoltura Donna Piemonte, “Clementine antiviolenza”:  simbolo di forza e salute

C’è soddisfazione tra le associate di Confagricoltura Donna Piemonte che tra il 22 e il 26 novembre scorso hanno distribuito nell’ambito dell’iniziativa “Clementine antiviolenza”, in alcuni capoluoghi piemontesi, più di 1200 kg di clementine, in buona parte offerte dalla Cooperativa COAB e dalla ditta CARPENATURAM di Corigliano-Rossano.

Il progetto, nato nel 2013 dopo la tragedia di cui fu vittima Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro accoltellata e bruciata viva dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari, viene portato avanti da  Confagricoltura Donna alla quale da alcuni anni si è affiancato il Soroptimist International, rappresentando un impegno concreto nelle piazze italiane nell’ambito della strategia contro la violenza di genere.
Il ricavato della distribuzione delle clementine avvenuta nelle province di Vercelli, Asti e Alessandria andrà alla rete dei centri antiviolenza attivi sui rispettivi territori: al Centro Antiviolenza EOS di Vercelli, al Centro Antiviolenza Orecchio di Venere di Asti, al Centro Antiviolenza MEDEA di Alessandria.
Siamo al fianco di tutte le donne in difficoltà, affinché chiedano aiuto immediatamente: il tempo è un fattore importante per interrompere la spirale che può portare alle aggressioni. Le esortiamo a cercare aiuto appena hanno la sensazione di essere vittime di qualunque violenza anche psicologica o economica, ancor prima che fisica, perché troveranno l’ascolto, l’attenzione e la protezione di cui hanno diritto e bisogno” dichiara Paola Maria Sacco presidente di Confagricoltura Donna Piemonte, ringraziando tutte le Unioni Provinciali coinvolte per il  concreto aiuto profuso, presenziando attivamente nelle piazze.

Le donne imprenditrici agricole spaziano dall’allevamento alla coltivazione di frutta e verdura, dal florovivaismo all’agriturismo. In un settore tradizionalmente considerato maschile, le donne si sono fatte largo a forza di impegno, innovazione, attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale” afferma Lella Bassignana direttore di Confagricoltura Piemonte. “Auspichiamo che nel nostro settore, così come in altre realtà, non si perpetri mai violenza di genere e che le Istituzioni deputate a salvaguardare i più deboli intervengano con azioni tangibili e serie”.

 




Confartigianato Cuneo: “E’ possibile usufruire di una integrazione salariale”

Per fronteggiare gli effetti dell’emergenza del nuovo Coronavirus, Confartigianato e le altre Confederazioni dell’artigianato insieme ai Sindacati dei lavoratori hanno firmato un accordo interconfederale che prevede, per tutte le imprese e i datori di lavoro iscritti al Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato uno specifico intervento, per un massimo di 20 settimane, per sospensioni dell’attività aziendale determinate dal Covid19.

«L’intervento – spiega Bruno Tardivo, presidente dell’EBAP (Ente Bilaterale Artigianato Piemontese) di Cuneo – è applicabile sull’intero territorio nazionale. Si tratta di fatto di una sorta di “cassa integrazione” rivolta ai dipendenti delle imprese artigiane aderenti».

Il Fondo si rivolge a tutte le imprese artigiane, aderenti a EBNA/FSBA, che abbiano personale dipendente, escluso il settore edilizia (per il quale si aspettano specifici provvedimenti).

Nello specifico, FSBA eroga trattamenti di integrazione salariale in caso di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro determinate da Coronavirus.

«Anche in questa situazione d’emergenza Confartigianato dimostra la propria capacità di reazione dando subito risposte concrete a imprese e lavoratori perché deve essere garantito il reddito a chi non lavora, senza gravare sui costi aziendali. – commenta Luca Crosetto, presidente territoriale Confartigianato Cuneo – In questo modo, inoltre, si va anche a preservare le competenze professionali dei dipendenti dell’artigianato formate in tanti anni di lavoro per tornare ad essere competitivi appena sarà superata anche questa grave situazione. Monitoriamo quotidianamente quanto accade ascoltando le problematiche che via via incontrano le nostre imprese, e i loro collaboratori, cercando di trovare strumenti e soluzioni adeguate».

«Da sempre, Confartigianato – aggiunge Domenico Massimino, vicepresidente nazionale di Confartigianato – affianca la sua azione di rappresentanza e tutela del mondo dell’impresa ad un imprescindibile ruolo di interlocutore con Politica e Istituzioni. Come “soggetto sociale”, in un frangente così critico, sentiamo fortemente la nostra responsabilità verso le imprese e verso le comunità nelle quali le stesse operano».

 

Per usufruire del Fondo è necessario siglare un Accordo Sindacale, per la durata dell’emergenza, con il supporto di Confartigianato Cuneo. Per maggiori informazioni rivolgersi a: Confartigianato Imprese Cuneo – Area Sindacale Contrattuale Lavoro (tel. 0171.451111 – cuneo@ebap.piemonte.it).

 




Imprese e sindacati sostengono le popolazioni colpite dall’alluvione

LUnione Industriale di Torino e le Segreterie sindacali torinesi di CGIL CISL UIL hanno devoluto 35.000 euro alla fondazione Specchio dei Tempi – La Stampa di Torino per sostenere le popolazioni vittime dell’alluvione che ha colpito diversi territori della nostra Regione nello scorso mese di ottobre. 

Questa donazione incarna lo spirito originario dell’Organismo Paritetico Provinciale, nato proprio nel 1994 per rispondere alla tragica calamità naturale che aveva investito il Piemonte, attraverso il reperimento congiunto di fondi destinati al sostegno economico delle zone colpite.

Una vocazione che nel tempo si è ampliata: nel mese di marzo, infatti, le Associazioni hanno devoluto un contributo di 60.000 euro agli Ospedali del




Smart Money, Mise: 9,5 milioni di euro per le startup innovative. Contributi a fondo perduto

A partire dal 24 giugno 2021 le startup innovative potranno richiedere l’incentivo Smart Money che prevede un contributo a fondo perduto per l’acquisto di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative.

Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione della misura 9,5 milioni di euro per sostenere le spese connesse alla realizzazione di un piano di attività e di sviluppo, nonché favorire investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative.

 

Per maggiori informazioni consultare il seguente link




Confindustria Torino dona 10mila mascherine alla Fondazione Medicina e all’Ospedale Sant’Anna

il Presidente dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina, alla presenza di Alberto Lazzaro, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, ha consegnato 10mila mascherine FFP2 alla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, che in questo momento di emergenza ha deciso di dedicare tutte le proprie energie ad aumentare la sicurezza del personale sanitario e delle pazienti dell’Ospedale Sant’Anna, affiancando l’azione dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.

“In momenti drammatici come quello che siamo vivendo – ha commentato Dario Gallina, Presidente degli industriali torinesi – la scelta di sostenere realtà che si dedicano ai presidi sanitari, punti di forza del nostro territorio, vuol dire dare il nostro contributo per la sicurezza della comunità.

Questa emergenza ci richiama al senso di responsabilità, consapevoli che i nostri comportamenti saranno parte determinante del domani che stiamo costruendo. La scelta dell’Ospedale Sant’Anna nasce proprio dalla decisione di dare un supporto al personale, alle pazienti e a tutti quei neogenitori che, nel mezzo di questa crisi, stanno affrontando uno dei momenti più importanti delle loro vite e guardano al futuro”.

“Siamo molto grati all’Unione Industriale per il prezioso dono di mascherine di protezione per gli operatori sanitari impegnati in prima linea all’Ospedale S. Anna nel prendersi cura di mamme e neonati e di donne con patologie ginecologiche che richiedono trattamenti non differibili – ha dichiarato la Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus – La presenza del Presidente dell’Unione Industriale, Dott. Dario Gallina, e del Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, Ing. Alberto Lazzaro, al momento della consegna del materiale è stata una dimostrazione tangibile della loro attenzione e  sensibilità nei confronti delle donne e delle generazioni future di cui il S.Anna rappresenta uno dei simboli cittadini”.

“Ringraziamo l’Unione Industriale di Torino e l’Associazione Medicina a Misura di Donna per questa generosa donazione di mascherine FFP2, che saranno di grande aiuto per i nostri operatori sanitari in questo periodo di grande emergenza legata al Covid-19” ha aggiunto il Commissario della Città della Salute di Torino, dottor Giovanni La Valle.




Previsti 30 milioni per i ristori alle Rsa

Per aiutare le Rsa in difficoltà la Regione ha “previsto una cifra di 30 milioni di ristoro per i maggiori costi per il Covid, che otteniamo dal risparmio (involontario) di fondi non erogati alle strutture per l’integrazione delle rette, a causa della diminuzione del numero di ospiti. Sono cifre già a bilancio: 19,5 milioni per il 2020 e 10,5 milioni per l’anno 2021, quindi non andremo a gravare sul bilancio regionale”. Lo ha affermato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco.

Durante la seduta ordinaria l’assessore ha illustrato la situazione economica e finanziaria in relazione ai due disegni di legge di sostegno alle strutture residenziali e di sviluppo delle forme associative di medicina generale.

“Nel 2020 – ha proseguito – a causa dell’emergenza Covid abbiamo visto un’importante riduzione degli accessi alle strutture, in alcuni casi il 35-40% di letti vuoti. Abbiamo raccolto l’appello di un settore in crisi anche per l’aggravio di costi, con il rischio fallimento per molte residenze”.

Il gruppo Pd, per voce dei consiglieri Raffaele Gallo, Monica Canalis, Daniele Valle e Domenico Rossi ha chiesto chiarimenti sulla modalità di erogazione dei fondi “visto che stiamo attingendo a dei Lea, quindi somme previste per le famiglie, che invece giriamo alle strutture. Rischiamo dei rilievi da parte della Corte dei Conti”.

In particolare Canalis ha richiesto dati certi sugli effettivi risparmi dai convenzionamenti, “una cifra che sarà definita a fine gennaio alla chiusura dell’ultimo trimestre 2020”, ha spiegato Icardi.

Per il capogruppo Luv, Marco Grimaldi, “andrebbe fatta un’analisi sui bilanci delle grandi multinazionali che non hanno certo bisogno dei nostri ristori. Dovremmo inserire nella legge dei criteri di equità”.

Nella seconda parte della seduta, con l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano è stato fatto un approfondimento sui capitoli di bilancio coinvolti dai due disegni di legge. Critiche le opposizioni sullo spostamento di 10 milioni di euro dal trasporto pubblico locale. Fondi che si conta di reintrodurre entro l’anno grazie a rinegoziazione dei mutui e possibili nuovi fondi statali, senza depotenziare il servizio, né soprattutto impattare sul rientro a scuola perché è stato finanziato dai prefetti, secondo l’assessore.

Ad inizio mattinata si è svolta l’audizione delle organizzazioni sindacali, che hanno chiesto di sospendere il percorso di approvazione del disegno di legge sullo sviluppo delle forme associative di medicina generale (Ddl 127).

I sindacati, intervenuti con i rappresentanti territoriali di welfare e sanità (Danila Botta Cgil, Luca Caretti Cisl e Francesco Lo Grasso Uil), hanno motivato rilevando che il tema del provvedimento – l’implementazione della medicina di gruppo e della rete dei medici di medicina generale – dovrebbe collocarsi all’interno di una profonda revisione della rete territoriale dei servizi, che anche la pandemia ha dimostrato essere deficitaria.
Questo è quanto emerso anche attraverso le domande poste agli auditi dal presidente Stecco e dai consiglieri Monica Canalis, Domenico Rossi e Daniele Valle (Pd), Sarah Di Sabato (M5s) e Marco Grimaldi (Luv).




Al Piemonte 4 milioni di euro per le barriere architettoniche

Sarà di circa 150 mila euro il cofinanziamento regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati, previsto nel bilancio di previsione 2022-2024. Risorse che andranno a sommarsi a quanto arriverà da parte dello Stato, permettendo cosi al Piemonte di disporre di oltre 4 milioni di euro totali. È quanto annunciato dall’assessore alle Politiche della casa Chiara Caucino, nel corso dei lavori della seconda Commissione, presieduta dal consigliere Mauro Fava.

Oltre 2,5 milioni di euro saranno invece destinati alla alle Aslo (le Agenzie Sociali per la Locazione) per favorire la mobilità abitativa; 90 mila euro saranno destinati per politiche di sostegno e accesso alla casa per genitori separati; 7 milioni e 200 mila euro andranno per l’assegnazione di alloggi sociali, 13 milioni di euro per il recupero di immobili di edilizia residenziale fino a 50 mila euro ad alloggio e circa 100 mila euro per le nuove funzionalità dei servizi informativi di welfare abitativo.

Su quest’ultima voce si è soffermata l’assessore Caucino specificando che “è allo studio con il Csi una nuova banca dati  sulla quale, settimanalmente, possano essere caricati e aggiornati i dati sugli immobili di edilizia residenziale pubblica da mettere a disposizione non solo delle Atc e dei Comuni, ma anche di tutti i soggetti interessati. Solo in quest’ultimo anno – ha proseguito Caucino – abbiamo riqualificato 161 alloggi e recuperato 276 abitazioni di edilizia residenziale pubblica”.

In programma invece nel pomeriggio, ha riferito Caucino, una riunione con tutte le organizzazioni sindacali e sul tema emergenza sfratti e caro bollette, per mettere in campo proposte di sostegno per tutte le famiglie che si trovano oggi in particolari condizioni di precarietà.

Diverse le richieste di approfondimento da parte dei consiglieri presenti.

Valter Marin (Lega), nel  ribadire quanto  il tema casa sia oggi  sentito, ha chiesto approfondimenti sulla spesa per il sostegno all’affitto anche rispetto ai bilanci precedenti.
Silvio Magliano (Moderati), tornando a parlare di  abbattimento delle barriere architettoniche, ha richiesto di avere contezza di quanti cittadini stiano chiedendo il rimborso per lavori di adeguamento per eliminare le  barriere architettoniche nelle loro case. Marco Grimaldi (Leu) si è soffermato invece sui fondi regionali per l’edilizia popolare  e sulle  risorse a disposizione per le piccole e grandi ristrutturazioni. Il consigliere Diego Sarno (Pd) ha domandato all’assessore dettagli sulla legge che regolamentava le coabitazioni solidali rispetto a assegnazione progetti speciali e se esista o meno un cronoprogramma degli interventi previsti dalle diverse ATC . Francesca Frediani (M4o) ha chiesto che venga messa a disposizione una mappatura degli alloggi destinati all’emergenza abitativa.