Contributo a fondo perduto: in Piemonte presentate 83mila richieste

Sono oltre 83mila le richieste di accesso al contributo a fondo perduto presentate dai contribuenti del Piemonte a 20 giorni dall’apertura del canale. Più di 59mila domande sono state evase e le somme già accreditate dall’Agenzia delle Entrate nei conti correnti di imprese, commercianti e artigiani, per un totale di 185 milioni di euro erogati.

 

La situazione provincia per provincia – Alla data del 3 luglio, in Piemonte, sono stati 82mila i soggetti che hanno presentato domanda: 49.800 sono contribuenti persone fisiche, mentre 32.300 persone non fisiche. La maggior parte delle istanze presentate fanno capo alla provincia di Torino, con 42.468 richieste e un contributo erogato pari a 95 milioni di euro. Seguono poi le province di Cuneo, con 11.933 domande e 27 milioni di euro, Alessandria con 7.966 istanze e 17 milioni di importo e Novara (7.181 e 16 milioni). Più distanziate le restanti province: Verbano-Cusio-Ossola (3.834 e 8 milioni), Asti (3.721 e 7 milioni), Vercelli (3.362 e 7 milioni) e Biella (3.031 e 7 milioni).

 

Cos’è il contributo a fondo perduto – Il Dl Rilancio ha previsto l’erogazione di un contributo a fondo perduto, cioè senza alcun obbligo di restituzione, a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown. In particolare, tale ristoro spetta ai titolari di partita Iva, esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro e a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. L’ammontare del contributo è pari al 20% del calo del fatturato di aprile se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro; al 15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro; al 10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

 

C’è tempo fino al 24 agosto – I contribuenti interessati sono ancora in tempo per richiedere il contributo. La domanda, infatti, può essere presentata fino al 24 agosto. Per predisporre e trasmettere l’istanza, si può usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline o una specifica procedura web nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Il contribuente può anche avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche.

 

Una guida con tutti i passi da seguire – All’interno dell’area dedicata del sito internet dell’Agenzia, oltre al modello di richiesta per accedere al contributo e alle relative istruzioni, è disponibile anche una guida scaricabile, che spiega passo passo le indicazioni utili per richiedere il contributo, illustrando le condizioni per usufruirne, l’entità, il contenuto dell’istanza, le modalità di predisposizione e di trasmissione.




CCIAA Cuneo: bandi di contributo alle imprese per oltre un milione di euro

La Camera di commercio potenzia i servizi on line a distanza di pochi giorni dall’insediamento, la Giunta guidata dal presidente Mauro Gola ha approvato interventi importanti, destinando oltre 1 milione di euro al finanziamento di bandi camerali, per aiutare le imprese nella difficile fase del passaggio dal lockdown alla ripartenza.

L’impegno dell’Ente camerale a sostegno del tessuto imprenditoriale cuneese, garantito nell’ultimo decennio da più di 10 milioni di euro di contributi a fondo perduto, si rinnova anche quest’anno, in modo più forte e marcato, per fronteggiare la difficile situazione dettata dall’emergenza epidemiologica che hacausato un lungo stop forzato per moltissime attività economiche.

Le linee di indirizzo privilegiate dalla nuova Giunta camerale risultano coerenticon l’indirizzo fornito da Unioncamere nazionale e dal Ministero dello Sviluppo Economico, e sono rivolte al sostegno dell’innovazione e della digitalizzazione, in materia di formazione e sicurezza sul lavoro nell’ambito del Covid-19 e in tema di certificazioni volontarie, fondamentali per aumentare la competitività e il posizionamento delle imprese sui mercati. “Siamo al fianco delle imprese in questo difficile momento di ripartenza -afferma il presidente della Camera di commercio di Cuneo Mauro Gola -.

Riteniamo fondamentale contrastare la frenata determinata da questa crisi esostenere le imprese che, anche oggi, si muovono in un’ottica di cambiamento,incentivandone l’innovazione digitale 4.0, le certificazioni volontarie, il marketing e la formazione, convinti che saranno le leve che ci consentiranno disuperare le difficili sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni”.

In sinergia con la Regione Piemonte, il sistema camerale piemontese sta lavorando per la prossima uscita di un bando a favore delle imprese perincentivare lo smart working per il personale dipendente. Lo stanziamento approvato dall’Ente camerale cuneese di 160.000 euro, consentirà di finanziare contributi a favore delle imprese locali per quasi 400.000 euro.

Uno specifico bando è infine dedicato, in linea con il progetto nazionale autorizzato dal Ministero per il triennio 2020-2022, al settore turistico e in particolare ai consorzi turistici. “Il turismo è uno dei settori più direttamente interessati dalla crisi attuale e richiede risposte immediate – afferma ancora il Presidente.

Occorre ripensare al sistema turistico incoraggiando nuovi modelli di business, di sostenibilità, la promozione della connettività e la trasformazione digitale del settore, lavorando tutti insieme per soddisfare le mutate esigenze della clientela e disegnare gli scenari del turismo di domani”.

Prosegue anche in queste settimane l’impegno che la Camera di commercio aveva messo in atto per essere vicina alle imprese nel periodo del lockdown,con le iniziative di formazione attraverso webinar gratuiti sulla digitalizzazione, sull’internazionalizzazione e su tematiche ambientali,che in questi mesi hanno coinvolto 400 imprenditori.

Tante le iniziative messe in campo dalla Camera di commercio per semplificare gli adempimenti amministrativi, anche attraverso l’assistenza e l’accompagnamento ai servizi digitali sviluppati per aumentare la competitività delle imprese

“A questo riguardo, dopo soli due mesi dall’avvio della procedura– ricorda il Presidente – sono già quasi 700 i certificati di origine stampati in azienda da più di 100 imprese, che hanno potuto accompagnare le mercinelle Dogane di diversi Paesi, mentre solo nell’ultimo mese 90 imprenditori hanno ottenuto il dispositivo di firma digitale con riconoscimento daremoto, senza doversi recare nelle sedi camerali”.

Sono invece oltre 8.000 le imprese che hanno saputo cogliere l’opportunità diattivare il cassetto digitale, lo strumento predisposto da Infocamere perconsentire all’imprenditore di accedere, gratuitamente e da qualsiasidispositivo, ai dati della propria azienda (visure, atti, bilanci, pratiche, fatture elettroniche e altri documenti ufficiali, aggiornati in tempo reale). I bandi e la relativa modulistica di richiesta contributo saranno pubblicati sulsito camerale alla pagina  alla fine del mese corrente.




Assegnati in meno di una settimana i contributi a 300 Comuni per opere pubbliche

La Regione Piemonte ha definito in meno di una settimana la graduatoria con la quale, in base alla l.r. 18/84, vengono assegnati a 300 Comuni 13,2 milioni di euro che consentiranno di coprire la metà della somma necessaria per la realizzazione di opere stradali, cimiteriali, municipali e di illuminazione pubblica.

“Il bando per la richiesta dei contributi è scaduto il 16 giugno – sottolineano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alle Opere pubbliche Marco Gabusi – e in meno di una settimana abbiamo già assegnato le somme approvate. Dopo tanti anni di attesa circa 300 Comuni sono finalmente in grado di realizzare interventi importanti per il territorio. Questo risultato è anche la dimostrazione che quando le procedure vengono studiate in maniera semplice e pragmatica funzionano. E funzionano rapidamente”. “In questo frangente – aggiunge Gabusi – siamo stati estremamente veloci nel fare il bando e i Comuni prontissimi a rispondere. Un ringraziamento doveroso va anche agli uffici regionali e ai tecnici comunali che hanno lavorato in una situazione non ancora normalizzata, ma hanno fatto le corse per poter dare una risposta più che rapida”».

Alla scadenza del bando sono arrivate 1.068 domande da tutto il Piemonte e ne sono state approvate 296. Il contributo regionale complessivo è di 13,2 milioni di euro, 6,5 per i Comuni con meno di 1000 abitanti per un importo unitario fino a 80.000 euro e 6,7 per i Comuni con più di 1000 abitanti per un importo unitario fino a 160.000 euro.

La suddivisione su base provinciale è la seguente: Alessandria oltre 2 milioni per 60 interventi, Asti più di 2 milioni per 49 interventi, Biella circa 1 milione per 18 interventi, Cuneo 3,5 milioni per 73 interventi, Novara circa 900.000 euro per 15 interventi, Torino 1,5 milioni per 36 interventi, Verbano-Cusio-Ossola circa 700.000 euro per 17 interventi, Vercelli più di 1 milione di euro per 28 interventi.

La l.r. 18/84 prevede, in particolare, contributi per lavori di manutenzione straordinaria, sistemazione e nuova costruzione di strade comunali o intercomunali, ponti, guadi, marciapiedi e parcheggi, per la manutenzione straordinaria, sistemazione, adeguamento, ampliamento e nuova costruzione del luogo dove si svolgono le attività istituzionali del Comune, per la manutenzione straordinaria, sistemazione, ampliamento e nuova costruzione dei cimiteri, per l’adeguamento, rinnovo, ampliamento e nuova costruzione degli impianti di illuminazione pubblica.




Agenzia entrate, contributo a fondo perduto: ecco come ottenerlo

L’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni per richiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Dl Rilancio. In attuazione dell’articolo 25 del Decreto, un provvedimento di oggi del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, definisce i passi da compiere per richiedere e ottenere il contributo a fondo perduto a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown.

In particolare, il provvedimento approva il modello per la richiesta, che potrà essere predisposto e inviato – dal primo pomeriggio del 15 giugno 2020, anche avvalendosi di un intermediario – mediante il canale telematico Entratel oppure mediante un’apposita procedura web che l’Agenzia delle Entrate attiverà all’interno del portale Fatture e Corrispettivi del sito .

Una guida dell’Agenzia delle Entrate, già consultabile online, spiega inoltre tutti i dettagli della misura, dai soggetti interessati, del calcolo del contributo nonché le indicazioni per richiederlo.

Come richiedere il contributo, la procedura web delle Entrate – Il Bonus a fondo perduto potrà essere richiesto compilando elettronicamente una specifica istanza da presentare fra il 15 giugno e il 24 agosto. Per predisporre e trasmettere l’istanza, si potrà usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline ovvero una specifica procedura web, nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi.

Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche. Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia oppure tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns). Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà due elaborazioni successive relative ai controlli formali e sostanziali. L’esito delle due elaborazioni sarà comunicato con apposite ricevute restituite al soggetto che ha trasmesso l’istanza.

A chi spetta il contributo – Il contributo a fondo perduto può essere richiesto dalle imprese, dalle partite Iva o dai titolari di reddito agrario, a patto che siano in attività alla data di presentazione dell’istanza per l’ottenimento del contributo. In particolare, il “Decreto Rilancio” precisa che non possono fruire del Bonus a fondo perduto i soggetti la cui attività risulta cessata nella data di presentazione della domanda, i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (le cosiddette casse previdenziali), gli intermediari finanziari e le società di partecipazione (art. 162-bis del Tuir), i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal Decreto Cura Italia e gli enti pubblici (art. 74 del Tuir).

I requisiti per ottenere il Bonus – La guida dedicata delle Entrate spiega nel dettaglio quali sono le condizioni per ottenere il contributo. In sintesi, il contributo a fondo perduto spetta qualora siano soddisfatti due requisiti. Il primo consiste nell’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. Il secondo requisito da soddisfare per ottenere l’erogazione del contributo a fondo perduto è che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019.

Ma ci sono due eccezioni a questo caso generale: il primo in cui il soggetto interessato abbia avviato la propria attività a partire dal 1° gennaio 2019 (il contributo spetta allora a prescindere dal calo del fatturato). Lo stesso per i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), ancora in emergenza al 31 gennaio 2020 (dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus).

Come si calcola il contributo? – Calcolare l’ammontare del contributo non è difficile. Alla differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019 si applica una specifica percentuale in relazione all’ammontare di ricavi e compensi:
20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro
15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro
10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro
Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Il contributo a fondo perduto è escluso da tassazione sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.




I bonus a fondo perduto sono legge, ecco gli importi e le categorie interessate

I bonus a fondo perduto per le categorie economiche colpite dal Coronavirus sono legge. Infatti il provvedimento “Primi interventi di sostegno finanziario per contrastare l’emergenza da Covid-19”, che stanzia 153 milioni (116 per le attività commerciali e 37 per il personale sanitario) è stato approvato in sede legislativa nella seduta odierna della prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.

 

Nelle dichiarazioni di voto Alberto Preioni (Lega) ha ricordato che il provvedimento interessa 55 mila imprese che “vengono supportate con oltre 100 milioni, mentre altri 700 arriveranno con il Ddl ‘Riparti Piemonte’. Finalmente il territorio riceverà interventi diretti, concreti e veloci”.

Per il Pd, Raffaele Gallo ha lamentato il ritardo del provvedimento, arrivato al terzo mese di emergenza Covid 19. “Un testo che è nato male – ha aggiunto Gallo – e molte attività rimarranno fuori. Comunque non ostacoliamo l’iter del provvedimento che abbiamo cercato di migliorare con le nostre proposte emendative”

Il provvedimento è il frutto di “una selezione senza criterio che le opposizioni hanno cercato di integrare per quanto possibile” ha affermato Sarah Disabato (M5s). Secondo l’esponente pentastellata, le categorie escluse sono moltissime.

Soddisfatto Paolo Bongioanni (Fdi) perché, “dopo giorni febbrili di lavoro, abbiamo dato una risposta forte alle categorie con una iniezione di liquidità, superando la burocrazia eccessiva”.

Per il gruppo Fi ha svolto la dichiarazione di voto Alessandra Biletta, che si è dichiarata “molto soddisfatta per un primo passo che consentirà la ripresa dell’economia della nostra regione, un enorme sforzo con risorse importanti per includere numerosi soggetti”.

“Se si vuole condividere il lavoro sui provvedimenti con le opposizioni – ha affermato Marco Grimaldi (Luv), rivolto alla maggioranza ed all’Esecutivo – è bene evitare la politica degli annunci e non riscrivere i criteri più volte”.

“Abbiamo cercato di inserire dei correttivi proponendo degli emendamenti – ha dichiarato Silvio Magliano (Moderati) -. Pezzi di mondo produttivo che erano esclusi come le mense rispetto ai ristoranti. La maggioranza, evidentemente, ha ritenuto alcune realtà più degne di essere sostenute”.

Gli importi oggi cristallizzati in legge regionale, sono compresi nel progetto complessivo del “Riparti Piemonte”, che dovrà stanziare altri fondi con il normale iter legislativo, che proseguirà da domani, sempre in Commissione Bilancio. Gli interventi sono a favore dei principali settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria, secondo la classificazione delle attività economiche (Ateco 2007), mediante la concessione di un bonus una tantum a fondo perduto.

Le singole imprese devono risultare attive, aver la sede legale nella Regione Piemonte e risultare iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente e sostenere le spese come specificato nella legge (derivanti dall’emergenza sanitaria) entro l’anno 2020.

Ecco gli importi e le categorie interessate:

2.500 euro

Ristoranti e attività di ristorazione mobile (56.10) (56.10.1, 2.000 euro per il 56.10.2, 2.500 euro per il 56.10.3, 1.300 per il 56.10.4, escluso il codice 56.10.5);

Fornitura di pasti preparati (catering per eventi) (56.21);

Bar e altri esercizi simili senza cucina (56.30);

Altre attività ricreative e di divertimento (93.29), esclusi i codici 93.29.2, 93.29.3 e 93.29.9;

Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (96.02).

2.000 euro

Servizi dei centri per il benessere fisico (96.04).

1.500 euro

Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature (codice Ateco 47.82);

Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti (47.89);

Commercio al dettaglio di libri per un importo (47.61);

Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria (47.62.2);

Attività di proiezione cinematografica (59.14);

Commercio al dettaglio di abbigliamento (47.71);

Commercio al dettaglio di confezioni per adulti (47.71.1);

Commercio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati (47.71.2);

Commercio al dettaglio di biancheria personale, maglieria, camicie (47.71.3);

Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle (47.71.4);

Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte (47.71.5);

Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle (47.72);

Commercio al dettaglio di calzature e accessori (47.72.1);

Commercio al dettaglio di articoli di pelletterie da viaggio (47.72.2).

Attività delle scuole guida (85.53)

Organizzazione di feste e cerimonie (96.09.05)

Attività dei Tour operator (79.12)

Commercio dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la Casa (47.51.1)

Commercio al dettaglio filati per maglieria e merceria (47.51.2)

Attività delle agenzie di viaggio (79.1 e 79. 11)

1.000 euro

Trasporto con taxi, noleggio di autovetture con conducente (49.32);

Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia (47.78.2);

Associazioni di promozione sociale (APS) iscritte ai registri di cui all’art. 7 della legge 383/2000, limitatamente all’attività di somministrazione (94.99);

Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali , ricreativi e la coltivazione di hobby (94.99.20);

Attività ricreative e di divertimento (93.2 escluso 93.29.1 Discoteche);

Attività di tatuaggio e piercing (96.09.02);

Scuole e corsi di lingua (85.59.30).

800 euro

Attività delle guide alpine (93.19.92) e le attività delle guide e degli accompagnatori turistici (79.90.20).

500 euro

Commercio al dettaglio ambulante di prodotti alimentari e bevande, (47.81).




“Riparti Piemonte”, ai Comuni 14 milioni per la sicurezza del territorio

Prosegue in prima Commissione il confronto con gli assessori sul cosiddetto “Riparti Piemonte”, il disegno di legge sugli interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza Covid 19 che stanzia 800 milioni di euro per sostenere il sistema economico e sociale della regione.

Nella seduta del mattino (presieduta dal vice Sean Sacco) è stata la volta dell’assessore alle Opere Pubbliche, Marco Gabusi, e l’assessore a Lavoro e Istruzione, Elena Chiorino.

Sulle modalità dei pagamenti negli appalti pubblici e il sostegno ai lavoratori senza ammortizzatori sociali o con retribuzione ridotta, Gabusi ha spiegato che “quella della liquidità è la principale problematica da affrontare, modificando il sistema dei pagamenti”. Il provvedimento prevede l’erogazione del novanta per cento delle somme alle stazioni appaltanti con un avanzamento dei lavori del cinquanta per cento.
Ai Comuni andranno 14 milioni di contributo per la manutenzione del territorio e per la messa in sicurezza delle opere pubbliche in tutto il Piemonte.

“Il contributo verrà concesso ai Comuni attraverso un bando, che prevede due sezioni: una per gli interventi fino a 100 mila euro e uno tra 100 e 200 mila euro. Abbiamo sfruttato la possibilità di cofinanziamento dei lavori pubblici dei Comuni fino all’80% e, nell’ambito delle linee di sburocratizzazione del ‘Riparti Piemonte’, abbiamo accelerato il più possibile l’iter previsto. Inoltre, abbiamo voluto legare a questa delibera la ripresa del comparto edile locale: per poter accedere al finanziamento i Comuni dovranno affidare i lavori ad imprese aventi sede legale e operativa nel territorio piemontese” ha concluso Gabusi.

Sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Ivano Martinetti (M5s), Raffaele Gallo, Alberto Avetta e Maurizio Marello (Pd) e Valter Marin (Lega), che si sono soffermati sul rapporto con le normative nazionali al fine di evitare possibili ricorsi, anche da parte dei soggetti privati.

Durante il suo intervento Chiorino ha illustrato gli interventi della Regione sull’erogazione della cassa integrazione in deroga e sull’istituzione di un fondo di garanzia per coloro che non rientrano negli ammortizzatori sociali, o che hanno salari ridotti come gli operatori delle mense.

Previsti inoltre lo stanziamento di 15 milioni a sostegno delle famiglie con minori nella fascia 0-6 anni, 4 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, 5 milioni per le famiglie più fragili – soprattutto per il pagamento degli affitti -, 5 milioni per la didattica online e attenzione al microcredito per i soggetti non bancabili.
“Rispetto a una prima proposta, abbiamo voluto equilibrare le cifre, prevedendo 400 euro per i circa 22 mila bambini fino a tre anni e 231 euro per i minori da tre a sei anni” ha aggiunto Chiorino.

Nel dibattito sono poi intervenuti Silvio Magliano (Moderati), Francesca Frediani (M5s), Paolo Ruzzola (Fi), Daniele Valle, Raffaele Gallo, Domenico Rossi e Diego Sarno (Pd), Letizia Nicotra (Lega) e Marco Grimaldi (Lev).




Confindustria Torino dona 10mila mascherine alla Fondazione Medicina e all’Ospedale Sant’Anna

il Presidente dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina, alla presenza di Alberto Lazzaro, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, ha consegnato 10mila mascherine FFP2 alla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, che in questo momento di emergenza ha deciso di dedicare tutte le proprie energie ad aumentare la sicurezza del personale sanitario e delle pazienti dell’Ospedale Sant’Anna, affiancando l’azione dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.

“In momenti drammatici come quello che siamo vivendo – ha commentato Dario Gallina, Presidente degli industriali torinesi – la scelta di sostenere realtà che si dedicano ai presidi sanitari, punti di forza del nostro territorio, vuol dire dare il nostro contributo per la sicurezza della comunità.

Questa emergenza ci richiama al senso di responsabilità, consapevoli che i nostri comportamenti saranno parte determinante del domani che stiamo costruendo. La scelta dell’Ospedale Sant’Anna nasce proprio dalla decisione di dare un supporto al personale, alle pazienti e a tutti quei neogenitori che, nel mezzo di questa crisi, stanno affrontando uno dei momenti più importanti delle loro vite e guardano al futuro”.

“Siamo molto grati all’Unione Industriale per il prezioso dono di mascherine di protezione per gli operatori sanitari impegnati in prima linea all’Ospedale S. Anna nel prendersi cura di mamme e neonati e di donne con patologie ginecologiche che richiedono trattamenti non differibili – ha dichiarato la Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus – La presenza del Presidente dell’Unione Industriale, Dott. Dario Gallina, e del Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, Ing. Alberto Lazzaro, al momento della consegna del materiale è stata una dimostrazione tangibile della loro attenzione e  sensibilità nei confronti delle donne e delle generazioni future di cui il S.Anna rappresenta uno dei simboli cittadini”.

“Ringraziamo l’Unione Industriale di Torino e l’Associazione Medicina a Misura di Donna per questa generosa donazione di mascherine FFP2, che saranno di grande aiuto per i nostri operatori sanitari in questo periodo di grande emergenza legata al Covid-19” ha aggiunto il Commissario della Città della Salute di Torino, dottor Giovanni La Valle.




Cura Italia, Ministero Lavoro-Inps: domani pagamento indennità 600 euro per oltre 1,8 milioni dei lavoratori

L’Inps ha avviato il pagamento delle indennità 600 euro previste dal decreto Cura Italia.

“Domani inizia il pagamento del bonus 600 euro per oltre 1,8 milioni di lavoratori. È un segnale importante e concreto che diamo a chi oggi, a causa dell’emergenza Coronavirus, sta vivendo un momento di difficoltà.

Circa il 50% di coloro che hanno presentato la domanda riceveranno l’indennizzo sul proprio conto corrente nella giornata di mercoledì 15 ed entro la fine della settimana si chiuderanno tutte le restanti pratiche. Sono orgogliosa di quanto abbiamo fatto come Ministero del Lavoro per avviare, insieme all’Inps, al Mef e alla Banca d’Italia il pagamento dei benefici in tempi rapidi rispetto ai normali standard e ringrazio l’Istituto per lo straordinario sforzo compiuto. Oggi più che mai, il Governo è vicino ai cittadini”. Così il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.

“Uno sforzo enorme da parte dell’Istituto e dei lavoratori che durante il weekend pasquale hanno lavorato al fine di sostenere il Paese in questa fase difficile e pagare le indennità nei tempi prefissati, tempi fortemente compressi rispetto alle prestazioni ordinarie. A questi lavoratori va tutta la mia gratitudine” dichiara il Presidente, Pasquale Tridico.

Il 15 aprile saranno in pagamento indennità per oltre 1.800.000 lavoratori, l’11% a favore di liberi professionisti e collaboratori, il 67% di lavoratori autonomi e il 22% di lavoratori agricoli.




Confartigianato Cuneo e INAPA “ti aiutano” a richiedere il “Bonus 600 euro”

Non si ferma l’azione di Confartigianato Cuneo per supportare gli imprenditori nella difficile situazione creata dall’emergenza Coronavirus.

Grazie al Patronato INAPA (Istituto Nazionale di Assistenza e di Patronato per l’Artigianato), Confartigianato Cuneo sta ora offrendo la possibilità di effettuare la richiesta del “Bonus 600 euro” – l’indennità a favore di particolari categorie di lavoratori autonomi, parasubordinati e subordinati prevista dal D.L. “Cura Italia” – in modo semplice e veloce, anche se non si dispone del PIN dell’INPS.

L’INAPA è l’Istituto costituito dalla Confartigianato allo scopo di fornire agli artigiani, agli imprenditori ed alle loro famiglie una qualificata assistenza in materia previdenziale. Gli Istituti di Patronato sono gli unici Enti che, per legge, possono tutelare i cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche che erogano prestazioni previdenziali ed assistenziali (INPS, INAIL, INPDAP, Enti Locali).

Dal giorno di inizio della possibilità di effettuare la domanda all’INPS, lo scorso 1° aprile, oltre 3.600 imprenditori, professionisti e coadiuvanti si sono rivolti a Confartigianato Cuneo e Patronato INAPA per presentare la propria richiesta.

Attraverso una semplice procedura on-line, raggiungibile da computer o smartphone all’indirizzo cuneo.confartigianato.it/bonus600, è possibile inserire le informazioni necessarie per la presentazione della domanda e, anche se non si è in possesso del PIN dell’INPS, gli operatori di Confartigianato Cuneo e Patronato INAPA provvederanno a caricare la richiesta sul sito dell’Istituto, controllando i dati inseriti e provvedendo a comunicare all’utente l’esito una volta che la pratica sarà stata correttamente accettata.

«Si tratta – commentano Luca Crosetto e Joseph Meineri, presidente e direttore generale di Confartigianato Cuneo – di un ulteriore sforzo della nostra Associazione per essere vicini alle imprese e alle nostre comunità. Il momento è complesso. Invitiamo tutti gli imprenditori a rivolgersi ai nostri uffici in caso di dubbi sulle normative e per essere informati sui provvedimenti a sostegno del mondo economico e produttivo».




Evento per raccolta fondi organizzata dalla Regione Piemonte: #StayON #insiemesiamopiuforti

Il 3 aprile appuntamento straordinario promosso dai festival e dai club piemontesi per promuovere la raccolta fondi organizzata dalla Regione Piemonte e dal Consiglio regionale del Piemonte.

Samuel & Roy Paci, Paolo Belli, Guido Catalano, Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, Cosmo e Paolo Benvegnù fra i tanti artisti che hanno già aderito.

Il 3 Aprile i Club e Festival musicali piemontesi su iniziativa di #StayON – il movimento nato dai principali live club e festival dell’intera penisola e coordinato da KeepOn LIVE – Associazione di Categoria Live Club e festival italiani per costruire una staffetta quotidiana di eventi in streaming – si uniscono in una sola voce per promuovere, sempre attraverso la cultura, la raccolta fondi promossa dalla Regione Piemonte e dal Consiglio regionale del Piemonte a sostegno degli ospedali piemontesi e per l’acquisto di materiale sanitario (REGIONE PIEMONTE-Sostegno emergenza Coronavirus” al numero iban intestato a Regione Piemonte presso UniCredit Group – IT 29 H 02008 01152 000100689275 codice BIC UNICRITM1AF2-UNICREDIT GROUP) e il sistema di crowdfounding nato dalla campagna di donazione #insiemesiamopiuforti lanciata dal Piemonte Team (artisti dello spettacolo, del teatro e della cultura) proprio a sostegno della raccolta fondi Istituzionale. 

Già nelle scorse settimane i partner piemontesi della rete di #StayON si sono impegnati costantemente a divulgare gratuitamente cultura in streaming e a sostenere campagne di raccolta fondi per gli enti sanitari in stato di emergenza da COVID19 ma oggi ritengono di poter e dover fare di più, accogliendo per l’occasione in #StayON, tutti i Club e Festival musicali piemontesi che vorranno contribuire a questa causa comune.

Eccezionalmente, per un giorno, il palinsesto di #StayON si amplierà dalle 18 fino a mezzanotte con le ormai tradizionali dirette Facebook da parte degli artisti che, da casa, intrattengono il pubblico  attraverso i canali degli Spazi di Cultura che in questo momento di emergenza sono chiusi al pubblico, ma che vogliono continuare a far sentire la voce di un comparto che da sempre ha fatto la differenza in qualità di presidio sociale e culturale sul territorio.

“Donare per permettere ad altri di stare meglio è un gesto bellissimo e semplice allo stesso tempo, che ci permetterà di acquistare attrezzature mediche e sostenere le strutture sanitarie del nostro territorio – commentano il presidente della Giunta Alberto Cirio e del Consiglio regionale Stefano Allasia – In questi giorni molto difficili anche un piccolo gesto diventa importante. Un grazie quindi a tutti coloro che stanno facendo la loro parte con grande generosità per sconfiggere l’epidemia e un sentito grazie anche a tutti gli artisti, ai club e i festival del Piemonte che ci stanno sostenendo attraverso questa iniziativa”.

Il palinsesto sarà in continua evoluzione per dare la possibilità a club e artisti di aderire sino all’ultimo momento ma l’elenco, oggi, è già molto lungo: Paolo Belli con Tanaro Libera Tutti; Paolo Benvegnù con lo Spazio 211; Cacao Mental con il Cap 10100; Federico Castello con il Jazz Club; Guido Catalano con il Diavolo Rosso; Daniele Celona con Alingana Festival; Alberto Cipolla con il Circolo Margot; Cheap con Stereoteepee Festival;  Emidio Clementi con il Circolo della Musica; Dario Canal (Etruschi From Lakota) con l’Indiependenza Festival; Dott. Lo Sapio & Mao con le Officine Ferroviarie; Due Venti Contro con CPG; Ron Gallo con Fans Out; Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo con TOdays; Generic Animal con Artico Festival;  Fabio Giachino con il Sofà So Good; HÅN con A Night Like This;  John Qualcosa con Cinema Vekkio; Samuel & Roy Paci con OFF Topic; Davide Shorty con Reload Sound Festival; Testaintasca con _resetfestival; Tuomo Uusitalo con The Mad Dog Social Club;  T Vernice con Magazzino sul Po; Wallis Bird con El Barrio; Zibba con il Balla Coi Cinghiali.

Per lo show finale, Cosmo sarà l’animatore di un dj set in diretta da casa sua che verrà trasmesso a reti unificate da tutti i soggetti aderenti all’iniziativa che condivideranno simultaneamente la diretta in “video party”.