Novara, finanziamenti agevolati per imprese e artigiani

L‘avviso è rivolto alle micro e piccole imprese dei Settori Commercio e Artigianato con sede legale in Provincia di Novara e almeno un’unità operativa attiva nel territorio del Comune di Novara.

La misura consiste nell’erogazione di contributi per agevolare l’accesso al credito.

Le imprese potranno attivare finanziamenti del valore minimo di € 10.000,00 e del valore massimo di € 40.000,00 e di durata massima di 72 mesi, di cui 24 di pre-ammortamento.

Per ogni informazione relativa a:
• condizioni dei finanziamenti
• modalità di presentazione della domanda
• operatività temporale della misura
• altre informazioni di dettaglio
consultare l’avviso pubblico disponibile a destra nella pagina.

Tutti i rapporti, dalla presentazione della domanda di finanziamento alla gestione della relativa pratica, saranno tenuti dall’impresa esclusivamente con il Soggetto gestore Confidi Systema!, che fornirà anche tutte le necessarie informazioni e tutta la dovuta assistenza.




UniCredit e Confindustria Novara Vercelli Valsesia insieme a supporto delle pmi contro l’emergenza Covid

Per far fronte all’emergenza Covid-19 che ha generato una crisi di liquidità nelle imprese italiane, UniCredit e Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) hanno siglato l’accordo “Finanza Subito” che affiancherà e accompagnerà le aziende associate nella fase delicata della ripartenza.

Il territorio delle province di Novara e di Vercelli presenta un tessuto imprenditoriale con una forte vocazione manifatturiera e orientata all’export, la cui attività produttiva è stata bloccata dal lockdown, generando un blocco delle vendite e degli incassi a fronte di spese e costi fissi non derogabili.

In questo momento la disponibilità della liquidità finanziaria rappresenta un presupposto fondamentale e imprescindibile per garantire la sopravvivenza delle aziende e in generale del sistema economico territoriale, la cui ripartenza avverrà in modo rallentato e potrebbe impedire un recupero di fatturato e flussi di cassa in entrata.

Con “Finanza Subito”, che rappresenta un esempio concreto di collaborazione all’interno della filiera creditizia, Cnvv supporterà le imprese accompagnandole nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno.

UniCredit, dal canto suo, si impegnerà a mettere in atto tutte le azioni per snellire tempi di istruttoria, di delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti Cura Italia e Liquidità per tutte le aziende associate del territorio.

Grazie a questo accordo, si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento, dal momento che i due firmatari, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, interverranno in maniera concreta per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile.

«In questa delicata fase di ripartenza – sottolinea Fabrizio Simonini, Regional Manager Nord Ovest UniCredit – abbiamo scelto un partner di prestigio per garantire il nostro sostegno a favore del tessuto imprenditoriale locale. Con questo accordo vogliamo rafforzare la partnership con Confindustria Novara Vercelli Valsesia per supportarne il rilancio delle imprese sue associate. È questa una delle molte operazioni portate a termine nell’ultimo periodo, a conferma della piena operatività della nostra banca su tutte le possibili soluzioni previste dal Decreto Liquidità».

«Un accesso al credito più rapido possibile e con tempi certi, come un alleggerimento della fiscalità, un prolungamento degli ammortizzatori sociali e nuove misure per rilanciare la domanda – osserva il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – sono tra le esigenze più sentite dalle imprese dei nostri territori e questo accordo va nella direzione giusta: poter contare su procedure più snelle per ottenere liquidità consentirà alle nostre imprese di avere un vantaggio competitivo in una fase ancora molto complessa».




Con accordo “Finanza Subito”, UBI Banca partner finanziario di Confindustria Novara Vercelli Valsesia

È una risposta decisa al bisogno di liquidità dell’imprenditoria del territorio quella che UBI Banca e Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) hanno deciso di fornire congiuntamente con la sottoscrizione dell’accordo “Finanza Subito” siglato stamani: un’iniziativa volta ad agevolare finanziamenti alle imprese per sostenere, in questa delicata fase caratterizzata dall’impatto della crisi sanitaria, il sistema economico-produttivo locale.

L’intesa rappresenta un esempio di collaborazione concreta all’interno della filiera creditizia: Confindustria Novara Vercelli Valsesia supporterà le imprese con uno “sportello virtuale” di professionisti dedicati per l’affiancamento nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno; al contempo, UBI Banca si impegna a mettere in atto tutte le azioni volte a snellire tempi di istruttoria, delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità”.

Il team consulenziale di Cnvv si comporrà di professionisti dedicati che accompagneranno l’impresa a definire il suo fabbisogno finanziario, saranno di supporto nell’interpretare i provvedimenti governativi, suggeriranno gli strumenti di credito più adeguati e aiuteranno nella preparazione e presentazione delle pratiche, mentre UBI Banca agevolerà per lo scambio di informazioni sullo stato e la tempistica della pratica e per la soluzione rapida di eventuali criticità sorte in sede di istruttoria, prevedendo allo scopo figure dedicate.

Grazie a questo accordo si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento ed entrambi i partner – ciascuno nell’ambito delle proprie competenze – interverranno concretamente per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile. “Finanza Subito” prevede anche la possibilità di accedere a prefinanziamenti di urgenza finanziaria non compatibili con i tempi previsti dai decreti e l’applicazione di condizioni economiche di riguardo, previa valutazione della fattibilità di questi ulteriori sostegni per ogni singolo caso. L’istituto di credito, inoltre, agevolerà i meccanismi di prefinanziamento e di anticipazione della Cassa Integrazione nell’ambito dell’accordo ABI/Confindustria.

L’intesa “Finanza Subito” nasce e si svilupperà sulla base di un comune impegno dei partner a confrontarsi in modo sistematico sul buon funzionamento e sullo stato dell’arte dell’accordo, con l’unico obiettivo comune di non far mancare quell’ “ossigeno finanziario” necessario alle imprese per affrontare con sicurezza la sfida della ripartenza.

«Porsi al fianco delle necessità delle piccole e medie imprese nel momento del bisogno rappresenta la missione e la forza di una banca del territorio come la nostra – afferma Andrea Perusin, Responsabile della Macro Area Territoriale Nord Ovest di UBI Banca – e con la sottoscrizione dell’accordo odierno intendiamo fornire il nostro concreto supporto alle attività economiche del Novarese, del Vercellese e della Valsesia che stanno affrontando in prima linea questa importante fase di ripresa dopo l’emergenza sanitaria».

«Questo accordo – aggiunge il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – rinsalda l’alleanza tra banche e imprese nell’interesse comune per consentire la ripresa dell’economia locale. Le nostre aziende devono poter ricevere la liquidità necessaria in tempi più possibile brevi e, soprattutto, certi: grazie al team a loro disposizione saranno agevolate nei riscontri e nelle procedure».




I prestiti ISMEA passano da 25 a 30.000 euro

Con la conversione in legge del “decreto liquidità” (legge 40/2020) sono stati apportati correttivi al sistema dei prestiti agevolati per le imprese agricole colpite dalla pandemia di Covid-19 volti ad ampliare la portata della misura che prevede una copertura al 100% del Fondo ISMEA per finanziamenti fino a 25mila euro.

Più precisamente:
– il limite di 25.000 euro è elevato a 30.000 euro;
– la durata è stata allungata da 6 a 10 anni;
– è previsto che l’ammontare del finanziamento possa essere parametrato, alternativamente, al 25% del fatturato o al doppio della spesa salariale;
– la garanzia al 100% è altresì concessa in favore di beneficiari finali che presentano esposizioni che, anche prima del 31 gennaio 2020, sono state classificate come inadempienze probabili o esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, a condizione che le predette esposizioni alla data della richiesta del finanziamento non siano più classificabili come esposizioni deteriorate. La disposizione si applica a tutte le richieste di garanzia pervenute dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto liquidità (7 giugno 2020).

I nuovi modelli per le domande sono disponibili sul portale L25 e sul sito dell’ISMEA




Super ecobonus, Confartigianato Torino: bene ma la norma è ancora da migliorare

Considerando gli investimenti sostenuti da detrazioni in edilizia in Piemonte (nel 2019) di 2miliardi e 876 milioni e il fatturato per addetto nelle imprese delle costruzioni (oltre 113 mila euro), è possibile stimare che tali investimenti hanno sostenuto 25.400 occupati nelle costruzioni che rappresentano il 25,2% degli occupati del settore nel IV trimestre del 2019.

Stefano Vanzini (Presidente Confartigianato Anaepa edilizia Torino): “Le imprese artigiane non diventino il collettore di problemi o anticipatrici di liquidità”.

Il “super Ecobonus”, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale in data 19 maggio è Legge dello Stato. Tanto atteso da imprese, cittadini e tecnici, ma anche dai Comuni, grazie agli incentivi che andranno a coprire la totalità delle spese, dovrebbe stimolare la trasformazione degli immobili anche del Piemonte.

Confartigianato Imprese Torino esprime apprezzamento per la misura, che rappresenta una importante occasione per il rilancio del comparto delle costruzioni, per rimettere in circolo la liquidità dei privati e che consentirà il rinnovamento del patrimonio edilizio del territorio in un’ottica di sostenibilità e sicurezza.

“Peccato che la norma diventerà realtà solo a partire da luglio e la sua applicazione comporterà ulteriori rinvii nel tempo, tenendo ferme ancora per un mese le imprese del Comparto Casa. Tutti i lavori sulle facciate, ad esempio, sono in stand by, in attesa di capire come procedere. In definitiva siamo molto preoccupati per i tempi della vera entrata in vigore e la complicazione burocratica”. Così commenta Stefano Vanzini, Presidente Confartigianato Anaepa edilizia Torino.

Una situazione di stallo che mette in difficoltà 81.422 imprese attive in Piemonte del sistema casa (oltre la metà riguardano il settore costruzioni) di cui il 48,9% artigiane (39.800 realtà), che impiegano oltre 170mila addetti.

A Torino le imprese attive del sistema casa sono 40.072, (20.340 riguardano il settore costruzioni) di cui il 45,2% artigiane (18.114 realtà) che impiegano 80.886 addetti.

“Grazie agli incentivi per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico, il comparto casa potrebbe ripartire. Infatti tutte le richieste di ristrutturazioni che riceviamo in questi giorni si basano sulla possibilità di beneficiare delle detrazioni – prosegue Vanzini – ma stanno emergendo le criticità che avevamo denunciato prima dell’uscita del Decreto: ottimo volano per la ripartenza ma in attesa dei decreti attuativi del 18 giugno siamo a chiedere eventuali modifiche e chiarimenti. “

Gli interventi incentivati hanno un rilevante effetto di sostegno dell’occupazione delle Costruzioni.

Considerando gli investimenti sostenuti da detrazioni in edilizia in Piemonte (nel 2019) di 2miliardi e 876 milioni e il fatturato per addetto nelle imprese delle costruzioni (oltre 113 mila euro), è possibile stimare che tali investimenti hanno sostenuto 25.400 occupati nelle costruzioni che rappresentano il 25,2% degli occupati del settore nel IV trimestre del 2019, collocando il Piemonte al quarto posto della classifica per regioni.

“Siamo stati i primi a chiedere ufficialmente una misura che andasse a coprire il 100% degli investimenti per le ristrutturazioni – continua Vanzini – nonostante la positività dell’intervento, come in ogni Legge, però ci sono anche delle criticità che hanno bisogno di essere smussate affinché il complesso normativo possa essere più vicino alle esigenze delle piccole imprese e dei fruitori.

Su questo lavoreremo da subito. La nostra perplessità riguarda fondamentalmente la complessità degli adempimenti legati alla cessione dello sconto, specialmente se paragonata al meccanismo più immediato della detrazione per gli interventi di recupero edilizio al 50%. E’ necessario incoraggiare chi vuole fare questi lavori e non spaventare con richieste che poi portano a rinunciare a una opportunità di questo tipo”.

Le imprese dell’edilizia sottolineano anche come 18 mesi di tempo per effettuare i progetti, richiedere le autorizzazioni, trovare i finanziamenti per i privati, affidare gli appalti e terminare i lavori, siano troppo pochi.

“Su questo punto – riprende Vanzini – chiediamo uno spostamento almeno a fine 2023, altrimenti i tempi sarebbero troppo stretti e tanti progetti potrebbero saltare. Chiederemo anche che venga alzata la percentuale detraibile sulle semplici manutenzioni straordinarie delle facciate interne, facendola arrivare al 90% già previsto per quelle esterne”.

“Un altro punto importante è quello relativo alla cessione del credito – sostiene Vanzini – Le piccole imprese artigiane, per loro natura, infatti, non sono in grado di anticipare il costo dei lavori che, solo per piccoli progetti potrebbero movimentare decine di migliaia di euro, mentre per ristrutturazioni di interi condomini arriverebbero anche a parecchie centinaia di migliaia. Le imprese devono continuare a fare il loro lavoro senza trasformarsi in collettori di problemi, anticipando liquidità che non hanno o risolvendo problemi burocratici.”

“Su questo punto si gioca la riuscita o meno del super ecobonus – riprende Vanzini – La richiesta forte delle pmi artigiane edili è quello di eliminare lo sconto in fattura: è insostenibile da parte di piccole realtà che andrebbero subito in carenza di liquidità anche nella prospettiva di cedere a propria volta il credito alle banche”.

“La norma deve consentire un meccanismo semplice che porti il committente a dialogare direttamente con gli Istituti di Credito che, in maniera immediata e automatica, poi riverserà il credito verso le imprese. Insomma – conclude Vanzini – non vogliamo che terzi soggetti, che nascono per speculare in queste situazioni, costringano le imprese ad accettare percentuali di ricavo non idonee, non adeguate e non congrue alle prestazione effettuate”.

 




Il Consiglio chiede l’applicazione del fattore famiglia

L’Aula di Palazzo Lascaris impegna la Giunta regionale ad attuare il fattore famiglia. Così, con il voto favorevole di maggioranza e opposizione, si chiede l’applicazione della legge dell’aprile 2019 passata al vaglio della Corte Costituzionale, come stabilito con l’approvazione dell’ordine del giorno 273, primo firmatario Mario Giaccone (Monviso).

Il fattore famiglia è un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie per garantire a chi ne ha più bisogno l’accesso alle prestazioni regionali, quali servizi sanitari, sociali, scolastici, del trasporto pubblico locale, eccetera.

Il documento, inoltre, chiede di valutare l’integrazione delle risorse necessarie all’applicazione della legge e a istituire l’Osservatorio per l’attuazione del fattore famiglia.




Il Piemonte guarda avanti con il fondo di attrazione investimenti

Innovazione e nuova occupazione: sono questi i temi prioritari messi a disposizione dalla Regione Piemonte sui bandi del contratto di insediamento e dell’attrazione investimenti, attualmente in corso d’opera e su cui sono stati già erogati 24 milioni di euro.

Sull’attrazione investimenti i progetti approvati e finanziati sono 43, con particolare riferimento al settore della meccatronica e dell’automotive; 230 persone in più beneficeranno di questo investimento trovando piena occupazione. Per quanto riguarda la dimensione territoriale dei vari progetti, sono 19 quelli approvati in provincia di Torino, mentre il cuneese ha presentato 13 proposte.

Il Piemonte va avanti, non si ferma e molte aziende hanno proposto validi progetti di sviluppo – conferma l’assessore regionale alle Attività Economiche e produttive, Andrea Tronzanoquesta è unulteriore testimonianza di una società imprenditoriale che crede e investe nel sistema produttivo, privilegiando temi come l’innovazione e lo sviluppo. Oltre duecento nuovi posti di lavoro sono una bella iniezione di fiducia proprio in un periodo come questo. Ricordo inoltre che sono ancora disponibili risorse che potrebbero aiutare a dare un ulteriore impulso alla ripartenza economica della nostra Regione”.

La misura del Fondo di attrazione investimenti, che favorisce, tramite sostegno finanziario, il rilancio degli investimenti del sistema produttivo piemontese dispone infatti ancora di sei milioni di euro di risorse. Quella relativa al contratto di insediamento, che invece sostiene progetti di ricerca preordinati o conseguenti all’insediamento (o ampliamento) da parte della grande impresa beneficiaria di una sede operativa in Piemonte, generando una ricaduta occupazionale, ha una dotazione finanziaria di 7,2 milioni di euro. Al momento sono pervenute due domande, una dal cuneese (produzione prodotti farmaceutici di base) e una dal vercellese (prodotti chimici).

 




CCIAA Novara: risorse per oltre due milioni alle imprese novaresi

Ammontano a 2,3 milioni di euro le risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio di Novara per supportare l’economia del territorio nel 2020, di cui 1,5 milioni sono stati stanziati appositamente come sostegno alle imprese nella difficile ripartenza dopo il ​lockdown​.

«​La chiusura positiva del bilancio 2019 ha spinto il Consiglio camerale a voler rafforzare gli interventi a favore delle imprese, già previsti per l’anno corrente nella misura di oltre 750mila euro, andando sostanzialmente a triplicarli»​ spiega ​Maurizio Comoli​, presidente dell’Ente Camerale.

«​La priorità per gli imprenditori è poter contare su aiuti immediati, ma con una visione d’insieme: la Camera di Commercio ha messo in campo tutte le risorse a sua disposizione, che verranno erogate sotto forma di servizi e contributi, puntando in particolare su aspetti strategici quali export e digitale​».

La parte più corposa dello stanziamento sarà infatti destinata ad uno specifico bando di contributo, in via di ultimazione, che verrà pubblicato nel mese di giugno. Sono inoltre previste collaborazioni per iniziative di livello regionale e locale, come ad esempio il supporto alla campagna promozionale “Ripartiamo insieme”, già avviata con le associazioni di categoria FIMAA e FIAIP in favore del sistema immobiliare locale.

Per quanto riguarda il bilancio consuntivo 2019 dell’Ente, si è chiuso con un avanzo di parte corrente di poco meno di 80mila euro, che salgono a 495mila considerando anche la gestione straordinaria. A fronte di poco meno di 4,5 milioni di proventi netti, derivanti in massima parte dal diritto annuale camerale (62%) e dai diritti di segreteria (31%), la Camera di Commercio ne ha destinati circa 825mila, poco meno di un quinto del totale, a interventi per lo sviluppo del sistema imprenditoriale locale.

Gli interventi 2019 sono stati finalizzati prevalentemente all’accrescimento della competitività e allo sviluppo delle imprese e del territorio (453mila euro), all’internazionalizzazione (198mila euro), attraverso l’attività dell’Azienda speciale E.V.A.E.T., nonché all’orientamento al lavoro e all’imprenditorialità, che ha assorbito 159mila euro, consentendo di avviare importanti iniziative di innovazione della didattica, sul fronte della cultura imprenditoriale e su quello della robotica. Circa 14mila euro sono stati poi destinati alla regolazione del mercato, volta a garantire la sicurezza dei prodotti e a promuovere le soluzioni extragiudiziarie di risoluzione delle controversie (arbitrato e mediazione).

Nell’ambito delle risorse sopra indicate, 280mila euro sono inoltre ritornati alle imprese del territorio sotto forma di contributi, finalizzati essenzialmente alla digitalizzazione e all’accoglienza di studenti delle scuole secondarie di secondo grado in percorsi di alternanza scuola lavoro.




Consiglio regionale : Il Riparti Piemonte è legge

Dopo una tre giorni di Consiglio regionale in videoconferenza, il Riparti Piemonte è legge. Il Ddl 95, infatti, è stato approvato nella serata di mercoledì 27 maggio con i voti di tutta la maggioranza, i voti contrari di Pd, Monviso, Luv, la presenza del M5s e l’astensione dei Moderati. La norma si aggiunge al Bonus Piemonte e la somma degli aiuti raggiunta da entrambi i provvedimenti supera quota 820 milioni di euro.

“Nel Riparti Piemonte – ha detto il presidente del Consiglio Stefano Allasia – sono previste misure che metteranno benzina al motore del Piemonte che ha bisogno di ripartire. Il nostro compito è tenere sotto controllo l’economia e salvaguardare la salute dei cittadini: anche per questo l’odierna approvazione è un fatto molto positivo, per il quale è giusto ringraziare l’intero Consiglio regionale”, ha ricordato Allasia.

Anche il presidente della Giunta Alberto Cirio ha ringraziato chi ha lavorato al provvedimento e tutti i consiglieri “anche quelli che hanno avuto posizioni più critiche. Il Riparti Piemonte ha stanziato oltre 800 milioni di euro, di cui soltanto 18 di provenienza statale: abbiamo lavorato nella quotidianità confrontandoci coi vari ministri, ma alla fine le risorse le abbiamo trovate da soli, pur con un bilancio non facile”.

Diversi gli emendamenti approvati anche nel corso dei lavori odierni. Tra questi:

Il 71 di Paolo Ruzzola (Fi) e Marco Grimaldi (Luv) che porta da 8 a 10 milioni il Fondo a lavoratrici e a lavoratori in disagio economico senza ammortizzatori.

Il 73 di Francesca Frediani (M5s) con il quale si stabilisce che la Regione Piemonte “facilita l’interlocuzione tra i Comuni e i principali provider di servizi Internet al fine di attivare forme di solidarietà digitale finalizzate alla formulazione di proposte di abbonamento a tariffa ridotta o gratuite rivolte agli studenti meno abbienti”.

Il 180 della Giunta (assessore Andrea Tronzano) che stanzia 5 milioni di finanziamento al Fondo regionale di garanzia a sostegno dei lavoratori dipendenti in condizione di disagio economico a seguito dell’emergenza sanitaria e sociale Covid-19

Il 182 di Paolo Bongioanni (Fdi) con il quale si autorizza Finpiemonte a ridurre il proprio capitale sociale, nel limite massimo di 15 milioni di euro, destinando lo stesso importo agli ulteriori settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria a ulteriori categorie che vanno ad aggiungersi a quelle del Bonus Piemonte (si veda in nota l’elenco completo).

Il 129 di Raffaele Gallo (Pd) che per i finanziamenti alle società sportive dilettantistiche, federazioni sportive, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, introduce un coinvolgimento da parte del Consiglio regionale e un maggior coinvolgimento delle rappresentanze del mondo sportivo.

Con emendamenti presentati da Ivano Martinetti (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Paolo Bongioanni (Fdi), è stato poi abrogato a maggioranza (a partire dall’articolo 36 l’opposizione non ha più partecipato al voto) l’articolo 37 “Disposizioni in materia di appalti pubblici di lavori e servizi”. La norma intendeva – nel corso dell’emergenza sanitaria – invitare alle procedure negoziate indette dalle stazioni appaltanti del territorio regionale soltanto gli operatori con sede legale e operativa in Piemonte.

L’emendamento 137 di Claudio Leone (Lega), stanzia poi 500mila euro per il 2020 altrettanto per il 2021 per coordinare la specifica istituzione dei distretti del commercio con le proposte pervenute dalle principali associazioni di categoria.

Nelle dichiarazioni di voto finali, Raffaele Gallo (Pd) ha manifestato la totale contrarietà nei confronti di diverse disposizioni del Ddl 95, “specie per la tutela del suolo, dell’ambiente e del futuro del nostro territorio”. Criticato anche l’uso del patrimonio di Finpiemonte per estendere il Bonus Piemonte. “Non condividiamo nulla di questa seconda parte e poco della prima. Questo è solo un falò e voteremo contro”.

Paolo Ruzzola (Fi) annunciando il voto favorevole si è detto convinto che “da questo presunto falò si svilupperà l’incendio di capacità e di attività che permetterà al Piemonte di risollevarsi. Investire quasi un miliardo di euro è fondamentale. Mettiamo in campo importanti riduzioni fiscali, diamo contribiti a fondo perduto a quasi 70mila partite Iva con oltre 130 milioni di euro, di cui oltre 30 già distribuiti”.

Per Paolo Bongioanni (Fdi) si tratta di un provvedimento “più formidabile nei 50 anni di storia della Regione Piemonte. Abbiamo interpretato l’emergenza in un modo unico tra tutte le Regioni italiane: la forza produttiva del nostro Piemonte continuerà ad essere la nostra forza”.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha ricordato i “55 milioni per i nostri medici e infermieri, la sburocratizzazione in un Paese complicato come il nostro: ben vengano nuovi cantieri e maggior semplificazione. Vogliamo dare ulteriore risposta alle tante categorie artigiane”.

 

Nota: le categorie aggiunge dall’emendamento 182 (15 milioni complessivi)

Le imprese le cui attività sono destinatarie del bonus sono esclusivamente quelle incluse nella classificazione delle attività economiche (Ateco 2007) sotto riportata:

47.51 Commercio al dettaglio di prodotti tessili in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53 Commercio al dettaglio di tappeti, scendiletto e rivestimenti per pavimenti e pareti (moquette, linoleum) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.1 Commercio al dettaglio di tappeti, tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.11 Commercio al dettaglio di tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.12 Commercio al dettaglio di tappeti per un importo pari a 1.500 euro;  47.53.2 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.20 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.54 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.0 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.00 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59 Commercio al dettaglio di mobili, di articoli per l’illuminazione e altri articoli per la casa in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.1 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.10 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.2 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.20 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.3 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.30 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.4 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.40 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.5 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.50 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.6 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.60 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.9 Commercio al dettaglio di altri articoli diversi per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.91 Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.99 Commercio al dettaglio di altri articoli per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.63 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.0 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.00 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64 Commercio al dettaglio di articoli sportivi in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.1 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.10 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.2 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.20 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro;  47.65 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.0 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.00 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.1 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.10 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.2 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.20 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro;  47.77 Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.0 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.00 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro;  47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.1 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.10 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.3 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte di culto e di decorazione, chincaglieria e bigiotteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.31 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.32 Commercio al dettaglio di oggetti d’artigianato per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.33 Commercio al dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.34 Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.35 Commercio al dettaglio di bomboniere per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.36 Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.37 Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.5 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.50 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.9 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.91 Commercio al dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.92 Commercio al dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l’imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone) per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.99 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.79 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi per un importo pari a 1.500 euro;  79.90 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.1 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.11 Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento per un importo pari a 1.500 euro;  79.90.19 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 95.2 Riparazione di beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.21 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.21.0 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro;  95.21.00 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.22 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.0 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro; 95.22.01 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.02 Riparazione di articoli per il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23 Riparazione di calzature e articoli da viaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.0 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.00 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.0 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.01 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.02 Laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.25 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro; 95.25.0 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.25.00 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.29 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.0 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.01 Riparazione di strumenti musicali per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.02 Riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzature da campeggio (incluse le biciclette) per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.03 Modifica e riparazione di articoli di vestiario non effettuate dalle sartorie per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.04 Servizi di riparazioni rapide, duplicazione chiavi, affilatura coltelli, stampa immediata su articoli tessili, incisioni rapide su metallo non prezioso per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.09 Riparazione di altri beni di consumo per uso personale e per la casa n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro.

Le singole imprese devono risultare attive, aver la sede legale nella Regione Piemonte e risultare iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente.




Accesso al credito: accordo Cnvv-Banco Bpm per facilitare le aziende

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha siglato un accordo con Banco Bpm per facilitare le aziende nell’accesso al credito assistito dalle garanzie previste dalle recenti misure emanate dal Governo per fronteggiare la crisi conseguente alla pandemia, in particolare i D.L. “Cura Italia” e “Liquidità”.

Cnvv supporterà le imprese nella presentazione delle domande e nell’attivazione delle istanze, facilitando l’individuazione dei fabbisogni e la predisposizione della documentazione necessaria, mentre la banca farà di tutto per snellire tempi di istruttoria, di delibera e di erogazione dei finanziamenti. In casi di particolare urgenza, e in presenza dei requisiti per ottenerle, sarà anche possibile accedere a forme particolari di “prefinanziamento” o di finanziamento “ponte”.

«Siamo particolarmente soddisfatti – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – perché questo accordo rinsalda l’alleanza tra banche e imprese nell’interesse comune per il rilancio dell’economia locale.

Dopo il lockdown che ha portato al blocco di molte attività, le nostre aziende devono poter ricevere la liquidità necessaria per riprendere a produrre e le banche hanno tutto l’interesse a veder rientrare gli impieghi nei tempi previsti. Stiamo per firmare un accordo analogo anche con Unicredit e con altri primari istituti, perché la normativa è molto complicata e grazie al nostro ruolo di mediazione sarà possibile accorciare più possibile i tempi di erogazione dei finanziamenti».

L’accordo tra Cnvv e Banco Bpm prevede la costituzione, all’interno di Cnvv, di un team professionale per supportare le aziende nell’interpretazione dei provvedimenti governativi, mettere a disposizione strumenti informatici per il calcolo dei fabbisogni al fine di agevolare l’istruttoria, accompagnare le imprese nella presentazione delle domande e collaborare con la banca per la soluzione di eventuali criticità.

Per parte sua Banco Bpm si impegna a facilitare la tempestività dei tempi di istruttoria, delibera ed erogazione dei finanziamenti e a valutare forme di prefinanziamento o di finanziamento ponte per quelle situazioni di urgenza non compatibili con le tempistiche di legge, applicando condizioni economiche (tassi di interesse e/o spese istruttoria) di particolare riguardo per le operazioni perfezionate nell’ambito dell’accordo.

«Si tratta di un accordo molto importante per il nostro territorio – aggiunge Massimo Marenghi, responsabile della Direzione territoriale Novara, Alessandria e Nord-Ovest di Banco BPM – che ha bisogno di fiducia e di azioni concrete per ripartire dopo essere stato duramente colpito dall’emergenza sanitaria.

Come banca si prosegue in questo modo nel solco della tradizione e dei valori che hanno sempre contraddistinto il nostro rapporto con i territori serviti, dando particolare sostegno al micro e medio credito, ma con importanti iniziative anche per le grandi imprese. Siamo particolarmente orgogliosi di quanto, come istituto bancario, stiamo facendo a livello locale e nazionale e siamo convinti che con iniziative di questo tipo si potrà uscire tutti insieme da questo momento di difficoltà».