Finanza agevolate, Confartigianato Cuneo incontra le imprese in Valle Bormida

Confartigianato Cuneo, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Saliceto, ha organizzato in incontro, libero ed aperto a tutte le imprese, per il prossimo lunedì 17 febbraio, ore 20.30, presso la Sala Polivalente del Palazzo comunale di Saliceto (Piazza Carlo Giusta, 4).

All’incontro sono invitati in particolare gli artigiani e gli imprenditori della Valle Bormida, dei Comuni di Saliceto, Monesiglio, Camerana, Gorzegno, oltre che dei Comuni di Gottasecca, Prunetto, Mombarcaro, Montezomolo, Priero.

Dopo i saluti del Presidente della Zona Sergio Rizzo, introdurrà la serata Giorgio Felici, Presidente Regionale e Vicepresidente Vicario di Confartigianato Cuneo, che illustrerà missione e funzioni di Confartigianato.

In seguito, Roberto Maero, dell’Area Credito, approfondirà le opportunità e le possibilità collegate alla finanza agevolata, all’accesso al credito e alla partecipazione a bandi per le attività economiche.

Infine, Ileana Piccinelli, Coordinatrice sindacale e Responsabile della zona di Ceva, illustrerà gli adempimenti connessi agli ormai noti obblighi relativi a fatturazione elettronica e corrispettivi elettronici (scontrini e ricevute fiscali), presentando le soluzioni ideate da Confartigianato Cuneo per permettere alle imprese di ottemperare agli obblighi normativi in modo facile, veloce e conveniente.




Il Piemonte guarda avanti con il fondo di attrazione investimenti

Innovazione e nuova occupazione: sono questi i temi prioritari messi a disposizione dalla Regione Piemonte sui bandi del contratto di insediamento e dell’attrazione investimenti, attualmente in corso d’opera e su cui sono stati già erogati 24 milioni di euro.

Sull’attrazione investimenti i progetti approvati e finanziati sono 43, con particolare riferimento al settore della meccatronica e dell’automotive; 230 persone in più beneficeranno di questo investimento trovando piena occupazione. Per quanto riguarda la dimensione territoriale dei vari progetti, sono 19 quelli approvati in provincia di Torino, mentre il cuneese ha presentato 13 proposte.

Il Piemonte va avanti, non si ferma e molte aziende hanno proposto validi progetti di sviluppo – conferma l’assessore regionale alle Attività Economiche e produttive, Andrea Tronzanoquesta è unulteriore testimonianza di una società imprenditoriale che crede e investe nel sistema produttivo, privilegiando temi come l’innovazione e lo sviluppo. Oltre duecento nuovi posti di lavoro sono una bella iniezione di fiducia proprio in un periodo come questo. Ricordo inoltre che sono ancora disponibili risorse che potrebbero aiutare a dare un ulteriore impulso alla ripartenza economica della nostra Regione”.

La misura del Fondo di attrazione investimenti, che favorisce, tramite sostegno finanziario, il rilancio degli investimenti del sistema produttivo piemontese dispone infatti ancora di sei milioni di euro di risorse. Quella relativa al contratto di insediamento, che invece sostiene progetti di ricerca preordinati o conseguenti all’insediamento (o ampliamento) da parte della grande impresa beneficiaria di una sede operativa in Piemonte, generando una ricaduta occupazionale, ha una dotazione finanziaria di 7,2 milioni di euro. Al momento sono pervenute due domande, una dal cuneese (produzione prodotti farmaceutici di base) e una dal vercellese (prodotti chimici).

 




Psr 2014-2020 Piemonte: proseguono i pagamenti da parte di Arpea

L’Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura – Arpea – sta liquidando un ulteriore tranche di 3.611.455 euro di contributi, finanziati tramite il fondo europeo Feasr e relativi alle misure del Programma di sviluppo regionale 2014-2020 che andranno a beneficiare 112 aziende piemontesi.

“In un momento di grande difficoltà per il Piemonte, per l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che si ripercuote anche sul comparto agricolo piemontese, è importante saldare nei tempi previsti i pagamenti dell’anno 2019 a favore delle aziende agricole piemontesi, compresi i pagamenti di anni pregressi che presentavano criticità .

Grazie al lavoro di collaborazione tra Arpea e Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, i Caa – Centri di accoglienza agricola, nel mese di marzo la Regione eroga un’ulteriore tranche di contributi che andranno alle nostre imprese”.

In allegato tabella dei pagamenti suddivisi per provincia

Allegati

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È nata ALPIFIDI, un efficace strumento finanziario a vantaggio delle imprese

Tra le mille aspettative che le imprese del nostro territorio ripongono nel nuovo anno, una è già realtà e diventerà pienamente operativa dal 1° gennaio 2021.

Si chiama ALPIFIDI, ed è un ente finanziario vigilato direttamente dalla Banca d’Italia che, al pari delle banche e degli altri intermediari finanziari, potrà mettere in campo, a vantaggio, soprattutto, degli imprenditori piccoli e medi, un ricco pacchetto di strumenti finanziari che può coprire ogni esigenza di finanziamento: dalla tradizionale garanzia, alle diverse tipologie di consulenza, fino alla concessione di credito diretto.

Costituitosi dalla fusione per incorporazione di Confartigianato Fidi Cuneo nella valdostana Valfidi, la nuova realtà si presenta come simbolo unificatore di due zone simili per cultura imprenditoriale, la Provincia di Cuneo e la Valle d’Aosta, che hanno costruito la loro forza sulle peculiarità del territorio e che ora possono ampliare il loro raggio d’azione, rappresentando unite le imprese del Nord Ovest d’Italia, dalle montagne fino al mare.

«In questa situazione drammatica per la società e per il tessuto produttivo e commerciale, – spiega Roberto Ganzinelli, presidente di Confartigianato Fidi Cuneo – ALPIFIDI è un faro che si accende, una luce in fondo al tunnel, un piccolo contributo a ristabilire una situazione economica più sostenibile per i soci che rappresentiamo. Si tratta di una realtà nuova, capace di offrire differenti e più ampie prospettive ai propri soci e di guardare con fiducia al futuro andando oltre ai confini geografici che, in un mondo ormai sempre più dinamico e perennemente connesso, costituiscono un limite entro il quale non possiamo più permetterci di rimanere intrappolati».

«Realizzare questo progetto ambizioso non è stato semplice – aggiunge Bruno Bono, direttore di Confartigianato Fidi Cuneo – ed è stato possibile solo grazie alla determinazione ed alla ferma volontà di tutti coloro che in esso hanno creduto e credono fermamente, in primis il nostro Consiglio di Amministrazione, oltre alla competenza ed indiscussa esperienza dei professionisti che ci hanno guidati in questo cammino, la società Prometeia di Milano e, per i profili legali e regolamentari, gli avvocati Giacomo Fenoglio di Milano e Mario Bovetti di Mondovì.

Un grazie speciale va anche al nostro Collegio Sindacale, orfano da poche settimane del suo presidente Nicola Gaiero, prematuramente scomparso a causa del Covid, verso il quale rivolgiamo un pensiero di imperitura stima e di gratitudine».

«Il futuro è appena iniziato – conclude il presidente Ganzinelli – e lo affronteremo con la tenacia e la caparbietà di sempre e che ci ha permesso di superare tutte le difficoltà che negli anni abbiamo incontrato. Lo faremo insieme a nuovi compagni di viaggio, persone serie e preparate che, come noi, hanno a cuore il mondo artigiano ed il suo sviluppo, che guardano alle tradizioni come ad un valore imprescindibile, ma che al contempo non vogliono rinunciare a crescere e a migliorare restando al passo con i tempi, fornendo servizi all’avanguardia, sempre più completi e variegati».




I 200 milioni di Finpiemonte investiti su tre anni

I 200 milioni frutto del rientro di una quota del capitale sociale di Finpiemonte verranno investiti in tre anni, fino al 2021.

Lo prevede il maxiemendamento della giunta sull’assestamento di bilancio illustrato stamane dall’assessore al bilancio Andrea Tronzano in prima commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti.

Nel bilancio pluriennale 83,6 milioni saranno impegnati entro l’anno corrente, 60,2 entro il 2020, 56,2 entro il 2021. “I 90 milioni di investimenti concertati con le parti sociali sono mantenuti così come erano stati definiti nel confronto”, ha precisato l’assessore.

L’assestamento prevede inoltre di trasferire a Finpiemonte 150 milioni originariamente previsti per l’estinzione di uno dei derivati accesi dalla Regione: “Per farlo in coerenza con la richiesta di economicità prevista dalla legge, occorre procrastinare l’intervento, dato che il mercato dei derivati è in crescita rispetto a un anno fa. Per poterlo fare bisogna utilizzare l’elasticità concessa a FinPiemonte, che ha tempo fino al 2022 per cogliere il momento più vantaggioso per l’operazione finanziaria”, ha spiegato Tronzano.

Il maxiemendamento prevede anche l’iscrizione tra le spese obbligatorie della copertura per le borse di studio in eccesso rispetto alle risorse stanziate.

Altri emendamenti prevedono: 100mila euro alla Città metropolitana per il recupero dell’edificio confiscato alla mafia a San Giusto Canavese; 723 mila per la realizzazione di una rotonda sulla viabilità a Sito Interporto; 1,5 milioni per l’aggiornamento dei servizi informatici della protezione civile;  480 mila euro per la copertura di debiti fuori bilancio; un milione per consulenze specialistiche per il rilancio dei settori tessile, Itc e meccanico.

Nella discussione generale Domenico Ravetti (Pd) ha sostenuto che questo assestamento “è povero di indirizzi politici, e quando tentate di esprimerli, come nel caso della riprogrammazione dei fondi Finpiemonte, offrite al sistema economico un rallentamento evidentissimo. Rinviare l’uso di una parte così importante dei fondi al 2021 è una scelta da rivedere, lo proporremo in aula. Maggiori risorse sono necessarie per gli extra Lea e per il dissesto idrogeologico, come per lo sport. Su questi e altri temi proporremo emendamenti”.

Per Alberto Preioni (Lega), “il bilancio è un lascito che ci siamo trovati, non può essere stravolto, ma nei prossimi mesi attueremo il nostro programma di governo. Ad esempio dall’anno prossimo nei nuovi bandi sullo sport si vedrà chiaramente la nostra volontà politica, come nella redistribuzione delle risorse degli  extra Lea su tutto il Piemonte, in modo da dare maggiore peso alle aree periferiche, alle zone lontane.  Siamo comunque disponibili a ragionare su eventuali modifiche dell’assestamento su proposte di buonsenso, anche aprendo un tavolo di trattativa”.

Una proposta di confronto raccolta da Silvio Magliano (Moderati) “per verificare se si vuole davvero segnare un cambiamento, visto che alcune leve si potevano azionare con più coraggio rispetto a quanto fatto in questo assestamento”. “L’assestamento pone le basi per i successivi cambiamenti”, ha risposto Tronzano.

Sean Sacco (M5s) ha definito “molto timido” il provvedimento proposto dalla giunta: “ Non ci sono stati cambi di passo, vedremo cosa emergerà dalla discussione. Spero che ci sia spazio anche per le opposizioni per fare politica, non c’è tempo per grossi ragionamenti sul 2019. Dal previsionale si capirà di più cosa intende fare la maggioranza”.

Marco Grimaldi (Lev) ha criticato le proposte della giunta: “Presenteremo un emendamento sul salva-mutui e altri emendamenti, alcuni ostruzionistici, altri di merito. Sul dissesto idrogeologico, ad esempio, anche la nostra giunta ha avuto le sue alluvioni e abbiamo dato un segnale. Voi neanche quello”.

Nel dibattito sono intervenuti anche Alessandra Biletta (Fi), Sergio Chiamparino, Monica Canalis, Alberto Avetta, Daniele Valle, Diego Sarno, Raffaele Gallo (Pd), Francesca Frediani (M5s) e Maurizio Marrone (Fdi).




Con RipartiPiemonte un pieno di carburante per la ripresa economica e sociale

Tutte le misure necessarie per mettere benzina in questo Piemonte che ha bisogno di ripartire“: il presidente Alberto Cirio ha sintetizzato così i contenuti del disegno di legge RipartiPiemonte, che mette in campo oltre 800 milioni di euro per favorire la ripresa dell’economia e della società con stanziamenti, moltissime a fondo perduto, per aziende, famiglie e lavoratori. “Un piano di cui siamo orgogliosi – ha sottolineato – perché mette soldi nuovi, non spreca quelli già in bilancio e usa al meglio tutte le risorse”.

Due le colonne portanti del corposo provvedimento, composto da più di 60 articoli: la copertura finanziaria di ogni azione e la semplificazione amministrativa.

Essenziale per ottenere i risultati attesi è lo snellimento dei tempi. “Tutte le misure previste – ha affermato Cirio – sono già state attivate o sono in via di assegnazione con bonus o bandi previsti fra maggio e giugno. Per noi infatti contano molto i tempi, sui quali ci giochiamo la sopravvivenza delle nostre imprese e di tutto il sistema Piemonte. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva in Consiglio regionale entro metà maggio e lavoreremo tutti i giorni, domeniche comprese, per questo obiettivo”.

Per ottenere questo risultato il disegno di legge sarà subito trasmesso al Consiglio regionale, che costituirà dei gruppi di lavoro per l’analisi delle varie sezioni. C’è la disponibilità, man mano che ne verranno approvate singole misure, a stralciarle per iniziare subito ad erogarle. Per esempio gli 88 milioni del Bonus Piemonte, che non appena avuto il via libera del Consiglio saranno accreditati sui conti correnti dei beneficiari.




Conciliazioni Corecom, restituiti 3 milioni dalle compagnie

Sono oltre 10.000 i contenziosi tra cittadini e operatori telefonici gestiti dal Corecom nel 2019, per un totale di circa 3 milioni di euro restituiti ai cittadini tra conciliazioni (primo grado) e definizioni (secondo grado).

Il biennio 2018/2019 è stato contrassegnato da un forte incremento dei contenziosi (oltre il 20% annuo).  Nel solo 2019 le domande sono state 9.948 (istanze di conciliazione e istanze di definizione), a cui vanno sommate le 79 pratiche presentate dagli operatori.

“Sono numeri importanti che confermano il Corecom Piemonte come eccellenza nazionale”, spiega il presidente del Comitato Alessandro De Cillis, recentemente nominato coordinatore nazionale dei presidenti Corecom.

“È una crescita che si concentra nei territori – continua – già in atto dalla fine del 2017 e che il lancio di Conciliaweb, la piattaforma digitale nazionale, ha senz’altro aiutato.

Torino continua a essere la realtà territoriale maggiormente presente, ma abbiamo notato un’ottima penetrazione del servizio nelle province di Vercelli e di Alessandria. Novara ha triplicato gli utenti. Abbiamo dimezzato i tempi medi di attesa e, in pochi giorni, anche con l’intervento del conciliatore, è possibile arrivare alla soluzione.

L’eccellente risultato è frutto della capacità della struttura di esprimere performance positive, che si sono potute concretizzare grazie alla sinergia con Agcom e con la conferenza delle assemblee legislative”.

Numeri sottolneati anche da Antonio Martusciello, commissario Agcom: “Oggi celebriamo un risultato importante, dobbiamo complimentarci con il presidente e i commissari Gianluca Nargiso e Vittorio Del Monte che, insieme alla struttura, hanno fatto un lavoro importantissimo. Il ruolo dei Corecom sarà ancora più fondamentale in futuro, potranno assolvere a molte questioni che riguardano la vita dei cittadini”.

L’87% delle domande in fase di conciliazione si è concluso con un accordo. Il numero complessivo di procedimenti chiusi è 10.076.

Il 60% dei contenziosi è stato trattato in udienza di conciliazione (il gestore e l’utente con l’intervento diretto del conciliatore in collegamento via webcam), il 35% in conciliazione semplificata (lo scambio asincrono di proposte scritte tra le parti e l’intervento del Corecom); il restante 5% è rappresentato dalle domande di definizione (c.d. secondo grado), ossia dalle controversie oggetto di istanza che non sono state risolte in sede di conciliazione.

Nell’ottica della dematerializzazione, tutta la documentazione è disponibile on line ed è stato eliminato l’utilizzo della carta. Gli utenti possono accedere al servizio tramite la piattaforma ConciliaWeb, unico canale per presentare le istanze e gestire le controversie.
Inoltre, per l’invio dei documenti, per accettare o rifiutare le proposte del gestore o partecipare alla videoudienza oggi è sufficiente uno smartphone.

La procedura d’urgenza
Contestualmente alla presentazione dell’istanza o durante il contenzioso è possibile, nel caso di sospensione della linea telefonica, richiederne la riattivazione immediata. Il Corecom, se ci sono i presupposti, ordina la riattivazione del servizio sino alla conclusione del procedimento conciliativo.

Nel 2019 sono pervenute 931 domande. Salvi i casi residuali di rinuncia, di inammissibilità o di rigetto, nel 60% dei casi la riattivazione è avvenuta spontaneamente in un periodo inferiore ai 10 giorni; mentre nel restante 40% è stato emesso il provvedimento temporaneo di riattivazione del servizio.

CORECOM E CYBERBULLISMO
Saranno 48 le scuole piemontesi coinvolte nella prima ricerca sul campo, che punta a studiare in modo approfondito il fenomeno delle molestie tra minori attraverso la rete. Si tratta di una ricerca pilota, voluta dal Corecom Piemonte e coordinata dall’Università, che rientra tra le iniziative al via grazie all’approvazione del protocollo d’intesa promosso dal Corecom, e sottoscritto da Giunta regionale, Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale, Tribunale dei Minorenni, Garante regionale per l’infanzia e Ufficio scolastico regionale.

“Come Corecom ci siamo sempre occupati della tutela dei minori in rapporto ai media tradizionali”, sottolinea De Cillis. “Le problematiche che emergono dai nuovi media hanno richiesto un passo in più, come ci è richiesto dalla legge regionale. Per questo motivo, come coordinatori dell’osservatorio, abbiamo voluto sottoscrivere un’intesa con alcune delle più importanti istituzioni piemontesi con l’obiettivo di portare avanti un lavoro corale che affronti il fenomeno da tutti i punti di vista”.

In questa prima fase di sperimentazione verranno raccolti i dati con metodologia scientifica, mettendo al centro i ragazzi e il loro punto di vista.

Il protocollo impegna i soggetti a mettere in rete tutte le loro competenze per organizzare iniziative pubbliche, attività di monitoraggio, attività di approfondimento e ricerca.




Il Consiglio chiede l’applicazione del fattore famiglia

L’Aula di Palazzo Lascaris impegna la Giunta regionale ad attuare il fattore famiglia. Così, con il voto favorevole di maggioranza e opposizione, si chiede l’applicazione della legge dell’aprile 2019 passata al vaglio della Corte Costituzionale, come stabilito con l’approvazione dell’ordine del giorno 273, primo firmatario Mario Giaccone (Monviso).

Il fattore famiglia è un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie per garantire a chi ne ha più bisogno l’accesso alle prestazioni regionali, quali servizi sanitari, sociali, scolastici, del trasporto pubblico locale, eccetera.

Il documento, inoltre, chiede di valutare l’integrazione delle risorse necessarie all’applicazione della legge e a istituire l’Osservatorio per l’attuazione del fattore famiglia.




Torino avvia agevolazioni per il mondo no-profit

La Città di Torino è attraversata da centinaia di realtà, associazioni ed enti no profit che svolgono un lavoro quotidiano nel sociale, nella cultura, nello sport, nell’aggregazione.

In questo momento di grande difficoltà deve essere prioritario riuscire a dare loro gli strumenti per poter sopravvivere alla necessaria chiusura concedendo agevolazioni immediate.

 

Per questo oggi la Giunta Comunale, su proposta di Marco Giusta, Assessore alle Politiche Giovanili, Alberto Iaria, Assessore al Patrimonio, Francesca Leon, Assessora alla Cultura, Sonia Schellino, Assessora al Welfare e Roberto Finardi, Assessore allo Sport, ha approvato una delibera che attua una prima concreta  azione a favore di Associazioni e di Enti no-profit concessionari di beni di proprietà della Città di Torino, accordando, viste le circostanze eccezionali del momento, la possibilità di chiedere dilazioni di pagamento sui canoni concessori da corrispondere alla Città.

Sono pertanto autorizzati gli uffici, in caso di documentate difficoltà nella corresponsione di corrispettivi di concessione di immobili di proprietà comunale destinati all’associazionismo e più in generale alla realtà del no-profit, a definire modalità di dilazione, senza ulteriori oneri, che dovranno comunque garantire il pagamento dell’intero dovuto entro l’esercizio corrente.

 

“È responsabilità della politica raccogliere esigenze, ascoltare il territorio, ma anche dal particolare ricavare un quadro generale. Per questa ragione a seguito di confronti con gli spazi culturali della città e dopo aver raccolto le necessità che i mondi della cultura, dello sport e del sociale hanno in questo specifico momento, abbiamo deciso di rispondere con urgenza applicando una possibilità di agevolazione a tutto il mondo no-profit della città” dichiara Marco Giusta, Assessore alle Politiche Giovanili della Città di Torino, “Con due delibere oggi la giunta ha deciso di autorizzare gli uffici competenti, centrali e circoscrizionali, a definire con i soggetti concessionari di spazi di proprietà comunale dilazioni dei canoni senza ulteriori spese; inoltre, abbiamo istituito con l’Assessora alla Cultura Francesca Leon un Tavolo di confronto Giovani e Produzione culturale”.

 

Le due delibere approvate oggi rappresentano un aiuto concreto e rapido per venire incontro alle esigenze di chi opera per garantire le attività culturali di base della nostra città. L’Amministrazione cittadina è in ascolto e pronta a farsi carico delle richieste dell’indotto culturale per superare insieme questa emergenza” Francesca Leon, Assessora alla Cultura Città di Torino

 

La Città di Torino ha un’anima creativa, costituita non solo dalle grandi istituzioni culturali e dai grandi eventi, ma anche da una proposta culturale più giovane e fortemente votata alla prossimità ai cittadini e cittadine e a nuovi modelli di rigenerazione urbana. La capacità della Città di pensare e produrre cultura è cambiata, dialoga anche con spazi e realtà “minori”, sostenendone la creatività, l’imprenditorialità e condividendone la progettualità, come per esempio, ma non solo, nel caso dei Centri del Protagonismo Giovanile, di spazi musicali storici come Spazio211, Hiroshima, Blah Blah, Jazz Club, e molti altri che rendono vivo il tessuto artistico e culturale cittadino.

 

Proprio per riconoscere questa energia cittadina l’anno scorso la Città di Torino e in particolar modo Marco Giusta e Francesca Leon, hanno lanciato il progetto Torino Creativa, che ha riunito enti ed istituzioni del territorio per costituire una cabina di regia che possa rispondere fattivamente alle istanze provenienti da un confronto continuo sui temi della creatività, dell’arte, del design, dell’imprenditoria giovanile e culturale. Proprio in questi giorni i canali social di Torino Creativa saranno cassa di risonanza di tutte le iniziative culturali che stanno emergendo in città, attraverso le dirette su Instagram, Facebook, o altre attività che gli spazi di produzione culturale e i/le singole artiste/i stanno costruendo.

 

Spinti dalla necessità di affrontare una sfida come quella attuale, Marco Giusta e Francesca Leon oggi hanno istituito il tavolo consultivo “Giovani e Produzione Culturale”, per favorire comunicazione, confronto e progettualità tra i soggetti aderenti.

 

Parliamo di produzione culturale perché spesso questo mondo non viene correttamente rappresentato. Professioni con tipologie contrattuali atipiche, molto spesso con partita iva, contratti a tempo determinato, a chiamata , a progetto, sono la norma nel mondo dello spettacolo e culturale, due settori sempre più attivi in Italia e centrali a Torino a seguito della sua riconversione.

E’ molto difficile da parte della Città stimare quante siano le perdite fino a qui avute, quali le conseguenze, quante persone avranno bisogno di aiuto e soprattutto quale sarà il sostegno più indicato, ma questa situazione offre alla Città stessa la possibilità di confrontarsi per elaborare proposte da portare ai tavoli di concertazione regionali e nazionali sul valore delle nuove professioni e l’esigenza di avere ammortizzatori sociali in grado di garantirne la sopravvivenza.

 

Il tavolo sarà costituito dai rappresentanti e dalle rappresentanti designati dalle organizzazioni che avranno fatto richiesta di aderirvi e che potranno mandare richiesta presso l’Area Giovani della Città di Torino, ad esso possono aderire gli enti profit e no profit che gestiscono uno spazio con attività culturali, aggregative ed artistiche con particolare attenzione alle realtà giovanili.

 




Agevolazioni bonus e superbonus 110%, Alpifidi a supporto delle imprese

Con una dotazione iniziale di 3 milioni di euro per il solo 2021, ALPIFIDI S.C. ha deciso di sostenere con forza le imprese che sono coinvolte negli interventi di riqualificazione energetica e più in generale del patrimonio edilizio. Trattasi degli interventi del cd. Ecobonus e Sismabonus inseriti nel Dl Rilancio attraverso il Superbonus che prevede, tra le altre, la possibilità di applicare lo sconto in fatturae/o la cessione del credito d’imposta.

È quanto ha deliberato il Consiglio di Amministrazione del Confidi mostrando particolare attenzione alcontesto di mercato che caratterizzerà il comparto edile e l’intera filiera. Si tratta della possibilità di sostenere le imprese con garanzie sino al 100%a favore degli Istituti di credito che concederanno affidamenti bancari finalizzati a fornire adeguata liquidità alle aziende. I prodotti sono ritagliati su misura in base alle modalità operative adottate dalle aziende stesse che effettuano i lavori.

Le condizioni di accesso alle garanzie di ALPIFIDI sono ulteriormente agevolate con l’applicazione di commissioni scontate. Il Presidente Laurent Vicquéry sottolinea come si tratti di “uno strumento che Alpifidi ha voluto fortemente, consapevole della necessità e dell’importanza di sostenere le imprese attive negli ambiti della riqualificazione energeticaed edilizia, come previsto dai diversi decreti varati dal Governo, che certamente serviranno a dare impulso alla ripresa economica dei nostri territori.

Il confidi ha voluto mettere a disposizione delle aziende socie prodotti che permettano di operare al meglio nei prossimi mesi, grazie alla disponibilità di risorse finanziarie adeguate a sostenere l’avvio e la realizzazione delle opere di riqualificazione”.L’iniziativa di ALPIFIDI s.c. si integra con l’attività posta in essere dalle Associazioni di categoria di riferimento, Confartigianato Valle d’Aosta, CNA Valle d’Aosta, Confcommercio Valle d’Aosta e Confartigianato Imprese Cuneo che, a loro volta, si sono adoperate per creare team di professionisti in grado di affiancare le imprese nell’iter tecnico,amministrativo e fiscale che tali interventi richiedono.

“La speranza -conclude Vicquéry -è quella di utilizzare l’intero plafond stanziato e, se necessario, integrarlo con nuove risorse, per non fare mancare il sostegno alle aziende del settore in questo momento così delicato, trasformando bonuse superbonus 110%in vere opportunità di ripartenza”.Per ogni esigenza le aziende interessate potranno contattare gli uffici di ALPIFIDI S.C. o le rispettive associazioni di categoria e fare riferimento al link del sito web di Alpifidi.