Liquidità imprese. Il vademecum dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia illustra le disposizioni contenute nel decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020 che ha previsto misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, interventi in materia di salute e lavoro e proroga di termini amministrativi e processuali.

La presentazione ha scopo puramente esemplificativo e potrà essere oggetto di modifiche e adeguamento dei contenuti

Vademecum sul decreto “Liquidità Imprese” – pdf




CCIAA Novara: risorse per oltre due milioni alle imprese novaresi

Ammontano a 2,3 milioni di euro le risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio di Novara per supportare l’economia del territorio nel 2020, di cui 1,5 milioni sono stati stanziati appositamente come sostegno alle imprese nella difficile ripartenza dopo il ​lockdown​.

«​La chiusura positiva del bilancio 2019 ha spinto il Consiglio camerale a voler rafforzare gli interventi a favore delle imprese, già previsti per l’anno corrente nella misura di oltre 750mila euro, andando sostanzialmente a triplicarli»​ spiega ​Maurizio Comoli​, presidente dell’Ente Camerale.

«​La priorità per gli imprenditori è poter contare su aiuti immediati, ma con una visione d’insieme: la Camera di Commercio ha messo in campo tutte le risorse a sua disposizione, che verranno erogate sotto forma di servizi e contributi, puntando in particolare su aspetti strategici quali export e digitale​».

La parte più corposa dello stanziamento sarà infatti destinata ad uno specifico bando di contributo, in via di ultimazione, che verrà pubblicato nel mese di giugno. Sono inoltre previste collaborazioni per iniziative di livello regionale e locale, come ad esempio il supporto alla campagna promozionale “Ripartiamo insieme”, già avviata con le associazioni di categoria FIMAA e FIAIP in favore del sistema immobiliare locale.

Per quanto riguarda il bilancio consuntivo 2019 dell’Ente, si è chiuso con un avanzo di parte corrente di poco meno di 80mila euro, che salgono a 495mila considerando anche la gestione straordinaria. A fronte di poco meno di 4,5 milioni di proventi netti, derivanti in massima parte dal diritto annuale camerale (62%) e dai diritti di segreteria (31%), la Camera di Commercio ne ha destinati circa 825mila, poco meno di un quinto del totale, a interventi per lo sviluppo del sistema imprenditoriale locale.

Gli interventi 2019 sono stati finalizzati prevalentemente all’accrescimento della competitività e allo sviluppo delle imprese e del territorio (453mila euro), all’internazionalizzazione (198mila euro), attraverso l’attività dell’Azienda speciale E.V.A.E.T., nonché all’orientamento al lavoro e all’imprenditorialità, che ha assorbito 159mila euro, consentendo di avviare importanti iniziative di innovazione della didattica, sul fronte della cultura imprenditoriale e su quello della robotica. Circa 14mila euro sono stati poi destinati alla regolazione del mercato, volta a garantire la sicurezza dei prodotti e a promuovere le soluzioni extragiudiziarie di risoluzione delle controversie (arbitrato e mediazione).

Nell’ambito delle risorse sopra indicate, 280mila euro sono inoltre ritornati alle imprese del territorio sotto forma di contributi, finalizzati essenzialmente alla digitalizzazione e all’accoglienza di studenti delle scuole secondarie di secondo grado in percorsi di alternanza scuola lavoro.




Accordo tra Regione Piemonte e banca Sella per anticipo cassa integrazione ai lavoratori

Regione Piemonte, Banca Sella e Cgil, Cisl e Uil hanno siglato oggi nella sede di Banca Sella di piazza Gaudenzio Sella 1 a Biella, l’accordo per l’anticipo delle indennità di cassa integrazione straordinaria ai lavoratori delle aziende piemontesi in difficoltà residenti nella regione. Il provvedimento è già attivo e sarà valido fino al 31 dicembre 2020 e non comporterà alcun costo per i lavoratori che ne beneficeranno.

L’Istituto di credito biellese è il secondo ad aderire all’iniziativa lanciata dalla Regione Piemonte, dopo l’accordo siglato nei mesi scorsi con Intesa Sanpaolo.

Tutti i dipendenti di imprese per le quali è stata richiesta la concessione del trattamento per ristrutturazione, riorganizzazione, crisi aziendale, cessazione di attività produttiva, contratto di solidarietà, anche nei periodi di fruizione del Fondo di integrazione salariale, potranno richiedere l’anticipo della cassa integrazione in tutte le filiali piemontesi di Banca Sella.

L’accordo garantisce ai lavoratori una copertura economica nel corso dei sette mesi che l’Inps potrebbe impiegare per corrispondere le indennità di cassa integrazione, nei casi in cui l’impresa non sia in grado di provvedere direttamente. Banca Sella, infatti, provvederà all’anticipo della retribuzione netta mensile fino a 874 euro, per un periodo massimo di sette mesi e con un tetto massimo di 6.500 euro, senza alcun interesse o spesa aggiuntiva.

La Regione Piemonte, che ha promosso e coordina l’iniziativa, si farà carico del pagamento degli interessi correlati all’apertura del conto corrente sul quale sarà versato l’anticipo della cassa integrazione. Cgil, Cisl e Uil supporteranno i richiedenti offrendo loro assistenza per la richiesta dell’anticipo.

L’anticipo della cassa integrazione ai lavoratori in difficoltà è stata la prima misura messa in campo dalla nostra giunta, appena insediati – sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio -. Sono felice che anche una realtà importante come Banca Sella abbia deciso di aderire, perché è un modo concreto per aiutarci a sostenere tante famiglie in un momento difficile”.

Spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino: “Il protocollo di intesa per l’anticipo della Cassa integrazione per i lavoratori piemontesi, siglato oggi a Biella con l’Ad di Banca Sella, Claudio Musiari e i con i rappresentanti delle parti sociali, rappresenta un momento molto importante, in quanto interessa potenzialmente 20mila lavoratori che, a causa della cronica dilatazione dei tempi dovuta alla lavorazione delle pratiche – che spesso arriva anche a 6 o 7 mesi – avranno la possibilità, a costo zero, di poter accedere immediatamente all’ammortizzatore sociale, fondamentale per la loro sopravvivenza quotidiana e soprattutto per salvaguardare la loro dignità di persone e di lavoratori. Un aiuto concreto, quindi, per chi si trova a dover subire questo grave disagio e che non può permettersi di arrivare alla fine del mese senza percepire alcun reddito: oggi queste persone possono tirare un sospiro di sollievo”.

La Regione – prosegue Chiorino – è e sarà sempre a sostegno dei lavoratori, promuovendo politiche attive e proattive, al contrario di chi, come i governi che si sono succeduti in questi mesi, si limita a rifugiarsi in mere misure di stampo assistenzialistico come il reddito di cittadinanza: provvedimenti sterili, che non creano occupazione, ma che, paradossalmente, la disincentivano. Al contrario, noi vogliamo puntare con determinazione su politiche attive in grado di favorire davvero la nascita di nuovi posti di lavoro, anche nell’ottica del sostegno alla famiglia e alla natalità, aspetti fondamentali per favorire la competitività. Noi ce la stiamo mettendo tutta e ringraziamo chi, come Banca Sella e Intesa Sanpaolo hanno compreso i nostri obiettivi dimostrando, con i fatti, una condivisione degli stessi concreta e tangibile e augurandoci che altri Istituti di credito dimostrino, in futuro, la stessa sensibilità e visione”.




Nasce ALPIFIDI: approvata la fusione tra Confartigianato Fidi Cuneo S.C. e Valfidi S.C di Aosta

Il 5 ed il 6 ottobre sono state due date fondamentali per il futuro della Confartigianato Fidi Cuneo, le Assemblee dei Soci di Valfidi S.C di Aosta e della Cooperativa di Cuneo hanno infatti approvato, all’unanimità, la fusione tra i due Confidi, che porterà alla creazione di un Confidi che opererà nel territorio del Nord Ovest d’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Liguria.

La denominazione scelta per la nuova realtà è ALPIFIDI, un nome che simbolicamente unisce i territori su cui operano i due Confidi che si sono uniti, dal Monte Bianco al Mar Ligure; il nuovo Confidi sarà sottoposto alla vigilanza diretta della Banca d’Italia e quindi un vero e proprio Ente finanziario, in grado di mettere in campo a favore dei propri soci, oltre alla garanzia, anche strumenti diversi e innovativi, una consulenza finanziaria in senso lato e l’erogazione diretta di credito.

Il Presidente di Confartigianato Fidi Cuneo, Roberto Ganzinelli, nel suo discorso introduttivo all’Assemblea di Cuneo del 6 Ottobre, ha ripercorso le tappe del progetto, ricordato gli studi e le discussioni che hanno portato a scegliere questa soluzione, nell’intento di far progredire la Cooperativa di Cuneo, di investire per produrre lavoro e ricchezza, di onorare le intenzione dei fondatori, gli 80 artigiani lungimiranti che nel 1969 hanno fondato la Confartigianato Fidi Cuneo.

Ganzinelli ha evidenziato come i dodici consiglieri che compongono il Consiglio di Amministrazione si sono impegnati nel diffondere il messaggio e nel recepire le istanze delle imprese associate, promuovendo momenti di confronto in cui sono stati valutati vantaggi, svantaggi e le alternative esistenti.

Il Presidente ha dato risalto al fatto che le quote sociali detenute dai soci di Cuneo avranno la stessa valenza di quelli di Aosta, essendo la fusione strutturata sul valore nominale.
Il Segretario verbalizzante, il Notaio Vincenzo Pitino di Carrù, ha poi illustrato le modalità previste per lo svolgimento delle prossime Assemblee, che si terranno in modalità separata, una per il territorio cuneese, Piemonte Sud e Liguria e una per la Valle d’Aosta ed il Piemonte Nord, in modo da assicurare la massima rappresentatività dei territori.

Nel corso dell’evento è stato anche riferito che la Banca d’Italia, il severo organo di controllo con cui il nuovo Confidi dovrà confrontarsi nei prossimi anni, ha già formalmente approvato il progetto, fornendo suggerimenti concreti per migliorarlo e renderlo pienamente conforme alle stringenti normative cui sono sottoposti gli Enti finanziari.

Al termine dell’Assemblea di Cuneo è intervenuto il Presidente di Valfidi, Laurent Vicquéry, che ha espresso la sua personale soddisfazione, e degli amministratori e dei soci del Confidi di Aosta, per il risultato raggiunto, che va a creare una stretta sinergia tra due strutture sane e organizzate, pur mantenendo le necessarie autonomie sui rispettivi territori, a livello di governance e di rappresentatività; un nuovo Confidi che, fatto non secondario, permette di mantenere inalterati i livelli occupazionali nelle attuali sedi, a Cuneo ed Aosta, grazie all’utilizzo delle tecnologie informatiche.

Il Presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, Luca Crosetto, ha evidenziato che il progetto chiude un ciclo glorioso del Confidi di Cuneo, ha fatto i complimenti ai Consiglieri di Amministrazione per il risultato raggiunto ed ha formulato i suoi migliori auguri, auspicando che con il nuovo Confidi prosegua la storica collaborazione con l’Associazione.




CNVV: “Imprese e accesso al credito: il nuovo paradigma ESG”

Mercoledì 22 novembre 2023, alle 16, nell’auditorium “Gaudenzio Cattaneo” dell’Università del Piemonte Orientale, in Via Perrone 18 a Novara, Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), in collaborazione con Banco BPM, H&D Esg, Studio Notarile Auteri e M Investigation, organizza il convegno “Imprese e accesso al credito: il nuovo paradigma ESG”. Nel corso dei lavori, che saranno introdotti dai saluti del rettore, Giancarlo Avanzi, del presidente di Cnvv, Gianni Filippa, e del presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Fabio Ravanelli, verrà fatto il punto sulla crescente rilevanza dell’impegno per la sostenibilità all’interno dei parametri di definizione del merito di credito per le aziende, in particolare per le Pmi che devono fare fronte alle richieste sempre più vincolanti da parte dei grandi clienti e delle filiere di appartenenza.
L’acronimo ESG (Environment, Social, Governance) individua gli indicatori di natura non finanziaria che misurano l’impatto ambientale (E), il rispetto dei valori sociali (S) e gli aspetti di buona gestione (G) di una organizzazione, che rappresentano una percentuale crescente di quello che viene considerato, anche dai mercati finanziari, il “valore aziendale” futuro. I fattori Esg sono un elemento di analisi sempre più importante per la valutazione del merito creditizio e costituiscono elementi di rating sempre più precisi per le imprese, anche per effetto delle nuove direttive europee Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive) e Csdd (Corporate Sustainability Due Diligence Directive).
La prima parte del convegno sarà caratterizzata dagli interventi di Davide Maggi (Università del Piemonte Orientale), sul tema “ESG e transizione sostenibile: una sfida per le imprese”, di Massimo Pasquali (responsabile Aziende Banco BPM), sul tema “Politiche creditizie interne, richieste BCE, prodotti finanziari Green, rating ESG, KPI di performance”, e di Massimo Nissoli e Rubens Bernascone, rispettivamente Amministratore unico e Sustainability Strategist di H&D ESG, che spiegheranno “Come definire un percorso di sostenibilità concreto e misurabile per rispondere alle nuove richieste in ambito ESG da parte di clienti e mondo finanziario”.
La seconda parte dei lavori, coordinata da Fabio Auteri (Studio Notarile Auteri), sarà dedicata alle testimonianze dirette di alcune Pmi del territorio, che presenteranno i loro “business case”: per il settore moda Silvia Vaona, amministratore delegato di Sylvie srl, relazionerà sul tema “Misurare e dimostrare il proprio impegno nella riduzione delle emissioni di CO2”; per il settore alimenti e bevande Roberto Francoli, amministratore delegato di Distillerie Fratelli Francoli Spa, parlerà di “Sostenibilità: un percorso iniziato 35 anni fa”; per il settore stampaggio materie plastiche Giorgio Baldini, Ceo di Setvis Fisat srl, illustrerà “Sostenibilità finanziaria ed economia circolare come leve di competitività di mercato”; per il settore rubinetteria e valvolame Filippo Medana e Leonardo Visca (Medana e Visca srl), spiegheranno “Cosa vuol dire essere un “fornitore premium” di un grande gruppo e quali sono le richieste in ambito ESG”.
La partecipazione all’incontro è libera, ma è necessario iscriversi inviando una mail con i propri recapiti a esg@cnvv.it



Stop al bollo per tre anni e sgravi Irap per le imprese

Ridurre la pressione fiscale verso i cittadini e le aziende piemontesi: è l’obiettivo della Giunta regionale che nella Legge di Stabilità 2020 ha introdotto due misure specifiche   che riguardano il bollo auto e l’Irap per le imprese.
Il documento approvato riguarda le disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020 e verrà sottoposto all’esame del Consiglio regionale.
«È la prima volta che in Regione viene usato uno strumento come la Legge di Stabilità – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Unascelta che abbiamo fatto per programmare meglio la gestione delle risorse in un quadro di chiarezza politica, definendo le linee guida per la redazione del bilancio».
Due le novità principali che la Giunta introdurrà a partire dal 2020.
Tutti i possessori di un veicolo Euro 0,1,2 che acquisteranno un’auto Euro 6 (sotto i 100 kW) potranno beneficiare dell’esenzione sul bollo per tre anni. Alla misura potranno accedere oltre 500 mila cittadini piemontesi.
In Piemonte sono circa 223 mila i veicoli in classe Euro 0 (7,6%), 58 mila gli Euro 1 (2%) e 237 mila gli Euro 2 (8,1%): circa il 18% del totale dei veicoli circolanti sul territorio regionale. L’introito fiscale complessivo derivante dal bollo è di circa 450 milioni di euro all’anno. 165 euro è il valore medio pagato dai piemontesi per la tassa.
La seconda misura riguarda la riduzione dell’Irap, per cinque anni, per le imprese di nuova costituzione in Piemonte o che trasferiscono un insediamento produttivo sul territorio regionale, o per quelle che assumono o stabilizzano il personale.
Lo sgravio introdotto è dello 0,92%, che corrisponde fino a 1/3 del valore dell’aliquota (attestata oggi in media al 3,9%).
In particolare per le imprese che trasferiranno in Piemonte la propria attività produttiva l’agevolazione si tradurrà in un risparmio complessivo medio, nei cinque anni, di 6 mila euro per quelle con meno di 50 addetti, oltre 30 mila euro per le aziende da 50 a 250 dipendenti e quasi 100 mila euro per quelle con oltre 250 addetti.
Per le nuove imprese,invece,lo sgravio medio complessivo sarà di 1800 euro per quelle  con meno di 50 dipendenti, oltre 90 mila euro da 50 a 250 e 150 mila euro per quelle sopra i 250 addetti.
Sgravio sull’Irap fino a 40 mila euro anche per le aziende che fanno nuove assunzioni o stabilizzano contratti di lavoro, passando da tempo determinato, apprendistato, garanzia giovani e alternanza scuola-lavoro a un contratto a tempo indeterminato.
Un’altra misura introdotta dalla Legge di Stabilità riguarda i danni provocati dalla fauna selvatica e prevede lo stanziamento di 6 milioni di euro per garantire i risarcimenti alle aziende agricole.
«Questo è uno dei tagli di tasse più impattante realizzato in Piemonte negli ultimi 10 anni – sottolinea il presidente Cirio –. Abbiamo iniziato dal bollo anche per incentivare dal punto di vista ambientale il rinnovo del parco auto circolante che, nel nostro territorio, è più alto della media nazionale. Parliamo di uno sgravio fiscale che potenzialmente raggiunge quasi 520 mila cittadini piemontesi. La seconda misura invece ha un obiettivo duplice: attrarre nuove imprese e dare una ricaduta positiva sull’occupazione, attraverso una agevolazione fiscale sull’Irap per chi sceglierà la nostra regione per insediare un’attività produttiva e per chi assumerà nuovi lavoratori o li stabilizzerà. Abbiamo anche voluto prevedere un intervento specifico per risarcire gli imprenditori agricoli su una delle principali emergenze che riguarda i danni causati della faunaselvatica. Questo è solo l’inizio, il nostro obiettivo è continuare a ridurre la pressione fiscale per tutti i cittadini e le imprese del Piemonte».



Regione Piemonte: 10 milioni alle pmi per acquisire servizi specialistici

Tra gli strumenti che la Regione Piemonte mette in campo a favore del sistema produttivo per affrontare l’emergenza Coronavirus si inserisce lo stanziamento di 10 milioni di euro per le imprese che intendono acquisire servizi specialistici e qualificati per la ricerca e innovazione da infrastrutture di ricerca pubbliche e private.

“Con questo importante intervento – precisa l’assessore alla Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati – vogliamo aiutare le imprese a sostenere le spese necessarie per migliorare e testare i propri prodotti, principalmente in ambito sanitario, per contrastare il contagio del virus ma anche in altri settori. Un altro passo avanti per far ripartire il Piemonte”.

Due le linee di sostegno:

  • 1 milione sulla linea “Emergenza Covid-19”, che prevede un contributo a fondo perduto da 1.500 euro a 10.000 euro a copertura del 100% dei costi sostenuti per la dichiarazione di conformità di dispositivi medici di protezione individuale (quali mascherine e camici da laboratorio) e per la produzione dei tamponi per i test di positività;
  • 9 milioni per l’acquisizione di servizi qualificati e specialistici di supporto alla ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati ad accrescere il grado di innovazione tecnologico delle pmi, grazie a un finanziamento a fondo perduto da un minimo di 20.000 euro a un massimo di 200.000 euro a copertura massima del 70% delle spese ammissibili.



Coronavirus: rimborsi per l’acquisto dei dispositivi

Invitalia pubblica un bando per le imprese che sarà aperto fino al 18 maggio

E’ online il nuovo bando “Impresa sicura”, attivato da Invitalia, che consente alle imprese di ottenere il rimborso delle spese sostenute dalle aziende per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale, finalizzati al contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Il bando, aperto da oggi, rimarrà disponibile fino a lunedì 18 maggio 2020.

Tutti i dati per poter inviare domanda di rimborso devono essere caricati nella pagina di Invitalia dedicata alle prenotazioni.

Per maggiori dettagli consulta la scheda informativa “Impresa Sicura”.




“Riparti Piemonte”, via libera del Cal

Parere consultivo favorevole all’unanimità da parte del Consiglio delle autonomie locali (Cal) sul disegno di legge “Riparti Piemonte”, a condizione che siano prese in esame le osservazioni e le proposte emendative pervenute: l’assemblea, presieduta da Davide Crovella, si è riunita oggi per esaminare il Ddl sugli interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza Covid 19.

Un provvedimento che, è stato detto, interviene su settori fondamentali dell’economia regionale e che ha richiesto un grande sforzo sia sul piano finanziario che in termini di semplificazione da parte della Regione, ma che presenta una serie di temi di confronto da porre all’attenzione dell’Aula.

All’assemblea sono intervenuti il presidente della Regione Alberto Cirio e il vicepresidente Fabio Carosso, che hanno preso atto delle osservazioni poste aprendo ad un dialogo propositivo e si sono detti pronti a presentare gli emendamenti che si riterranno necessari al testo di legge.

In particolare l’assemblea ha chiesto di definire meglio la norma in tema di rilancio degli investimenti in edilizia (articolo 13), precisando il meccanismo di funzionamento e le modalità di riparto del fondo, per dare certezza ai comuni sia sulle risorse disponibili –  garantendo loro l’intero importo di oneri e costi di costruzione – sia su tempi e modalità di erogazione, fermo restando che il rilascio del titolo abilitativo sarà effettuato dopo il versamento degli oneri e del contributo regionale.

Sul punto Cirio e Carosso hanno dato rassicurazioni: con gli uffici si stanno valutando le soluzioni più adatte. Il vicepresidente Carosso ha inoltre precisato che la legge che andrà in Aula sarà temporanea e che quest’anno sarà propedeutico per ragionare su una legge urbanistica nuova e innovativa.

Sull’articolato sono state fatte numerose osservazioni e proposte emendative, dalle disposizioni in materia di appalti pubblici a quelle su autorizzazioni commerciali, all’ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico per i gestori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Inoltre sono state auspicate ulteriori misure di sostegno per il territorio, da prendere anche con successivi provvedimenti, con particolare attenzione alle politiche dell’abitare, all’ampliamento delle categorie destinatarie del bonus una tantum a fondo perduto, a istruzione e formazione professionale e alla creazione di “zone economiche speciali ambientali” da individuare nelle aree montane.

Il presidente Crovella ha ringraziato il presidente Cirio per il suo intervento in assemblea, “un riconoscimento del lavoro svolto dal Cal”. E proprio Cirio ha comunicato che venerdì pomeriggio in vista della nuova ordinanza si confronterà come di consueto con i prefetti e i rappresentanti delle istituzioni locali.




È nata ALPIFIDI, un efficace strumento finanziario a vantaggio delle imprese

Tra le mille aspettative che le imprese del nostro territorio ripongono nel nuovo anno, una è già realtà e diventerà pienamente operativa dal 1° gennaio 2021.

Si chiama ALPIFIDI, ed è un ente finanziario vigilato direttamente dalla Banca d’Italia che, al pari delle banche e degli altri intermediari finanziari, potrà mettere in campo, a vantaggio, soprattutto, degli imprenditori piccoli e medi, un ricco pacchetto di strumenti finanziari che può coprire ogni esigenza di finanziamento: dalla tradizionale garanzia, alle diverse tipologie di consulenza, fino alla concessione di credito diretto.

Costituitosi dalla fusione per incorporazione di Confartigianato Fidi Cuneo nella valdostana Valfidi, la nuova realtà si presenta come simbolo unificatore di due zone simili per cultura imprenditoriale, la Provincia di Cuneo e la Valle d’Aosta, che hanno costruito la loro forza sulle peculiarità del territorio e che ora possono ampliare il loro raggio d’azione, rappresentando unite le imprese del Nord Ovest d’Italia, dalle montagne fino al mare.

«In questa situazione drammatica per la società e per il tessuto produttivo e commerciale, – spiega Roberto Ganzinelli, presidente di Confartigianato Fidi Cuneo – ALPIFIDI è un faro che si accende, una luce in fondo al tunnel, un piccolo contributo a ristabilire una situazione economica più sostenibile per i soci che rappresentiamo. Si tratta di una realtà nuova, capace di offrire differenti e più ampie prospettive ai propri soci e di guardare con fiducia al futuro andando oltre ai confini geografici che, in un mondo ormai sempre più dinamico e perennemente connesso, costituiscono un limite entro il quale non possiamo più permetterci di rimanere intrappolati».

«Realizzare questo progetto ambizioso non è stato semplice – aggiunge Bruno Bono, direttore di Confartigianato Fidi Cuneo – ed è stato possibile solo grazie alla determinazione ed alla ferma volontà di tutti coloro che in esso hanno creduto e credono fermamente, in primis il nostro Consiglio di Amministrazione, oltre alla competenza ed indiscussa esperienza dei professionisti che ci hanno guidati in questo cammino, la società Prometeia di Milano e, per i profili legali e regolamentari, gli avvocati Giacomo Fenoglio di Milano e Mario Bovetti di Mondovì.

Un grazie speciale va anche al nostro Collegio Sindacale, orfano da poche settimane del suo presidente Nicola Gaiero, prematuramente scomparso a causa del Covid, verso il quale rivolgiamo un pensiero di imperitura stima e di gratitudine».

«Il futuro è appena iniziato – conclude il presidente Ganzinelli – e lo affronteremo con la tenacia e la caparbietà di sempre e che ci ha permesso di superare tutte le difficoltà che negli anni abbiamo incontrato. Lo faremo insieme a nuovi compagni di viaggio, persone serie e preparate che, come noi, hanno a cuore il mondo artigiano ed il suo sviluppo, che guardano alle tradizioni come ad un valore imprescindibile, ma che al contempo non vogliono rinunciare a crescere e a migliorare restando al passo con i tempi, fornendo servizi all’avanguardia, sempre più completi e variegati».