Al via il nuovo bando di Invitalia a rimborso delle spese nella lotta al COVID-19

Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo del Ministero dell’Economia, ha varato un bando destinato alle imprese, al fine di ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale utilizzati per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID19.

BENEFICIARI
Tutte le imprese attive, regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese, con sede principale o secondaria in Italia e che non si trovino in liquidazione volontaria o in procedure concorsuali con finalità liquidatoria. Non sono ammissibili i lavoratori autonomi.

SPESE AMMISSIBILI
Spese sostenute, fatturate e pagate a partire dal 17/03/2020, di importo minimo pari a 500 euro (IVA esclusa) che riguardano l’acquisto di:

  1. mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1,FFP2 e FFP3;
  2. guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
  3. dispositivi per protezione oculare;
  4. indumenti di protezione (tute e/o camici);
  5. calzari e/o sovrascarpe;
  6. cuffie e/o copricapi;
  7. dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
  8. detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.

CONTRIBUTO
100% delle spese ammissibili sostenute, nel limite di 500 euro per ogni addetto e, comunque, fino ad un massimo di 150.000 euro ad impresa. I rimborsi sono concessi entro il limite delle risorse finanziarie disponibili per l’intervento pari a 50 milioni di euro (fondi Inail, art 43.1 DL Cura Italia del 17 marzo 2020).




Ritardi pagamenti P.A. I Comuni del Piemonte saldano le fatture a imprese in 39 giorni di media

I Comuni del Piemonte saldano le fatture alle imprese e ai professionisti, con una media di 39 giorni, fuori dai termini di legge, infatti il limite imposto dalla Direttiva Comunitaria sui pagamenti 2011/7/UE – recepita con il decreto legislativo 9 novembre 2012 n.192, impone 30 giorni come termine ordinario di pagamento per tutti i settori della PA.

Analizzando la velocità di pagamento dei Comuni del Piemonte: il 47,2% pagano entro i 30 giorni, il 42,4% entro i 60 giorni, 8,3% arrivano a 90 giorni e 1,9% tocca i 180 giorni e lo 0,2% va oltre i 180 giorni.

Nel I° semestre del 2019, le Amministrazioni Locali piemontesi hanno pagato parcelle per oltre 937milioni di euro.

E’ questo ciò che emerge dall’ultima analisi sui “Tempi di pagamento dei Comuni nel I° semestre 2019”, realizzata dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese, su dati MEF dei primi 6 mesi dell’anno appena concluso.

Secondo Confartigianato Imprese, per il peso dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione verso le imprese fornitrici di beni e servizi, nel 2018 l’Italia detiene il record negativo in Europa, con una quota pari al 3% del PIL, il doppio rispetto all’1,6% della media dei Paesi UE.

La corte di giustizia Ue condanna l’Italia per i ritardi degli enti pubblici nel saldare i propri debiti, a fronte della violazione della direttiva europea del 2011.

“La velocità media dei pagamenti che abbiamo rilevato non rispetta ancora i termini della direttiva comunitaria – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – infatti sono ancora tanti gli imprenditori piemontesi che ricevono i pagamenti oltre i 30 giorni, costringendoli ad attingere da risorse proprie o, peggio, ad indebitarsi con il sistema bancario.”

Al di là del dato regionale che con 39 giorni di media, sfora di 9 giorni il termine massimo previsto per legge per i pagamenti – continua Felici la nostra proposta è chiara: è sempre più necessaria la compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese fornitrici della stessa PA”.

Dall’analisi regionale emerge come paghino entro il limite di legge, mediamente, solo la Valle d’Aosta (29 giorni), Friuli-Venezia Giulia (30 giorni), Sardegna (30 giorni) e Veneto (28 giorni). All’opposto i maggiori ritardi nei pagamenti si osservano per Calabria con 56 giorni, Umbria con 48 giorni, Molise 57 giorni,  Marche 41 giorni, Sicilia 45 giorni e Campania con 50 giorni.

Tra le province, sempre a livello nazionale, solo in un quarto di queste si registrano tempi medi di pagamento dei Comuni entro il limite di legge: le più virtuose sono la Provincia Autonoma di Bolzano con 20 giorni, Sondrio 24 giorni, Sassari 24 giorni, Bergamo e Verona con 25 giorni.

Nel I° semestre del 2019 le province del Piemonte: Cuneo ha pagato 136.231 milioni in 30 giorni, Novara 69.928 milioni in 25 giorni, Vercelli 44.073 milioni in 27 giorni, Torino 482.908 milioni in 43 giorni, Biella 34.948 milioni in 40 giorni, Verbano 50.704 milioni in 35giorni, Alessandria 79.078 milioni in 52 giorni e infine Asti 39.387 milioni in 46 giorni.

In un momento di grave crisi, che sta decimando le nostre imprese – conclude Felici – è vitale che la Pubblica amministrazione paghi il dovuto entro i termini stabiliti per Legge. Le micro e PMI artigiane per poter andare avanti e sopravvivere non possono attendere oltre quel limite, anche perché a loro volta devono pagare i fornitori, gli stipendi ai dipendenti e le tasse allo Stato, rispettando rigorosamente le diverse tempistiche”.

 

 




Con accordo “Finanza Subito”, UBI Banca partner finanziario di Confindustria Novara Vercelli Valsesia

È una risposta decisa al bisogno di liquidità dell’imprenditoria del territorio quella che UBI Banca e Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) hanno deciso di fornire congiuntamente con la sottoscrizione dell’accordo “Finanza Subito” siglato stamani: un’iniziativa volta ad agevolare finanziamenti alle imprese per sostenere, in questa delicata fase caratterizzata dall’impatto della crisi sanitaria, il sistema economico-produttivo locale.

L’intesa rappresenta un esempio di collaborazione concreta all’interno della filiera creditizia: Confindustria Novara Vercelli Valsesia supporterà le imprese con uno “sportello virtuale” di professionisti dedicati per l’affiancamento nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno; al contempo, UBI Banca si impegna a mettere in atto tutte le azioni volte a snellire tempi di istruttoria, delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità”.

Il team consulenziale di Cnvv si comporrà di professionisti dedicati che accompagneranno l’impresa a definire il suo fabbisogno finanziario, saranno di supporto nell’interpretare i provvedimenti governativi, suggeriranno gli strumenti di credito più adeguati e aiuteranno nella preparazione e presentazione delle pratiche, mentre UBI Banca agevolerà per lo scambio di informazioni sullo stato e la tempistica della pratica e per la soluzione rapida di eventuali criticità sorte in sede di istruttoria, prevedendo allo scopo figure dedicate.

Grazie a questo accordo si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento ed entrambi i partner – ciascuno nell’ambito delle proprie competenze – interverranno concretamente per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile. “Finanza Subito” prevede anche la possibilità di accedere a prefinanziamenti di urgenza finanziaria non compatibili con i tempi previsti dai decreti e l’applicazione di condizioni economiche di riguardo, previa valutazione della fattibilità di questi ulteriori sostegni per ogni singolo caso. L’istituto di credito, inoltre, agevolerà i meccanismi di prefinanziamento e di anticipazione della Cassa Integrazione nell’ambito dell’accordo ABI/Confindustria.

L’intesa “Finanza Subito” nasce e si svilupperà sulla base di un comune impegno dei partner a confrontarsi in modo sistematico sul buon funzionamento e sullo stato dell’arte dell’accordo, con l’unico obiettivo comune di non far mancare quell’ “ossigeno finanziario” necessario alle imprese per affrontare con sicurezza la sfida della ripartenza.

«Porsi al fianco delle necessità delle piccole e medie imprese nel momento del bisogno rappresenta la missione e la forza di una banca del territorio come la nostra – afferma Andrea Perusin, Responsabile della Macro Area Territoriale Nord Ovest di UBI Banca – e con la sottoscrizione dell’accordo odierno intendiamo fornire il nostro concreto supporto alle attività economiche del Novarese, del Vercellese e della Valsesia che stanno affrontando in prima linea questa importante fase di ripresa dopo l’emergenza sanitaria».

«Questo accordo – aggiunge il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – rinsalda l’alleanza tra banche e imprese nell’interesse comune per consentire la ripresa dell’economia locale. Le nostre aziende devono poter ricevere la liquidità necessaria in tempi più possibile brevi e, soprattutto, certi: grazie al team a loro disposizione saranno agevolate nei riscontri e nelle procedure».




Covid19, la Regione tutela Turismo e Cultura

Nuove opportunità a sostegno del sistema turistico piemontese: la Regione ha già dato corso e sta mettendo a punto misure di credito e finanziarie per potenziare quanto previsto dal decreto Cura Italia”: lo ha riferito nella seduta congiunta della terza e della sesta commissione consiliare di questa mattina, presieduta da Paolo Bongioanni, l’assessore al Turismo e alla Cultura Vittoria Poggio.

“In particolare abbiamo approvato l’adesione agli interventi di moratoria dei prestiti bancari concessi con il concorso di risorse regionali alle imprese piemontesi da parte degli intermediari finanziari, un’azione che riguarda circa 110 milioni di euro di finanziamenti agevolati e 150 milioni di euro di operazioni sostenute da garanzie regionali – ha spiegato l’assessore – e abbiamo impegnato 54 milioni di euro per costituire una Sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese per potenziare l’intervento dello strumento nazionale su scala regionale, prevedendo interventi sia in garanzia diretta da parte delle banche, che in controgaranzia attraverso il sistema dei Confidi”.

Sul fronte cultura, la proposta è su due interventi: da una parte ampie deroghe in tema di rendicontazione dei contributi regionali per i progetti beneficiari di contributi nel 2019, dall’altra rivedere per il 2020 in via eccezionale il sistema dei bandi e dei contributi, spostando l’attenzione di progetti ai soggetti e dando priorità alla tenuta delle strutture culturali e dei lavoratori del comparto : “Nelle more dell’approvazione del Programma Triennale della Cultura – ha concluso Poggio – stiamo pensando ad una legge speciale che tenga conto dello stato di particolare sofferenza dell’intero comparto culturale”.

Tornando al Turismo, è stato previsto uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro di contributi a fondo perduto per sostenere l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese piemontesi che hanno esigenze di liquidità per far fronte agli oneri connessi al credito e per sostenere l’attivazione di tali operazioni da parte delle banche e dei Confidi. Uno stanziamento che consentirà di fornire velocemente ed in forma anticipata contributi compresi tra i 3 mila e i 7,5 mila euro per impresa, a seconda dell’importo dell’operazione finanziaria di riferimento.

Previste anche modifiche temporanee alla legge 34/04 “Sostegno al sistema di garanzie in favore delle PMI piemontesi attraverso l’integrazione dei fondi rischi dei Confidi”, per consentire ai Confidi selezionati di utilizzare i fondi trasferiti anche per l’erogazione veloce e snella di credito diretto ai propri associati su importi di piccolo taglio e per esigenze di liquidità.

L’assessore ha sottolineato che si stanno valutando modifiche alle misure specifiche sul turismo già previste prima della crisi sanitaria, a sostegno degli investimenti per l’offerta turistica e ricettiva, delle iniziative di promozione e promo commercializzazione.

“Vogliamo rendere più coerente all’attuale scenario il fondo rotativo a favore delle micro piccole e medie imprese che al momento ha una dotazione di oltre 5 milioni – ha detto – e mettere in campo misure di contributi a fondo perduto attuate con bando, a favore di enti pubblici e associazioni senza scopo di lucro, ATL e Consorzi di operatori turistici.  Stiamo anche definendo le modifiche ai contenuti tecnici dei bandi, rispetto alle precedenti annualità, e si è provveduto a differire le date di rendicontazione dei bandi 2019 per venire incontro ai beneficiari.

La Regione metterà anche a punto un programma straordinario di promozione e promo-commercializzazione per il rilancio turistico, in collaborazione con VisitPiemonte e il sistema delle Aziende turistiche locali, in raccordo con i Consorzi degli operatori e in coordinamento con l’Enit: l’8 aprile è stato convocato un tavolo di lavoro con Regione e Atl.

Le risorse disponibili sono quelle del bilancio regionale a sostegno della promozione turistica, gestite direttamente dalla Regione, circa 2 milioni di euro, a cui si aggiungono, almeno in quota parte,  quelle assegnate  alle attività di Visit Piemonte (circa altri 2 milioni).

Sono intervenuti per porre domande il presidente della sesta Commissione Paolo Bongioanni e i consiglieri Daniele Valle (Pd), Silvio Magliano (Moderati) e Valter Marin (Lega).

In precedenza si era svolta l’audizione delle Atl. “Il nostro è un comparto oggi totalmente chiuso, con il fatturato ormai pari a zero. Sarà difficile riavviarlo, perché riaprire le strutture non vorrà dire garanzia di riportare i turisti, visto che non possiamo nemmeno sapere come sarà gestita la mobilità. Stiamo vivendo una forte crisi di liquidità” ha puntualizzato Mauro Carbone, direttore dell’ Ente turismo Alba Bra Langhe Roero.

Concetti ribaditi da Mauro Bernardi, il presidente dell’Atl di Cuneo, che ha aggiunto: “Ci troveremo davanti ad uno scenario completamente diverso, che metterà in discussione anche gli standard occupazionali. Pure l’offerta sportiva è al collasso, se pensiamo alla stagione sciistica azzoppata e al rinvio di grandi eventi come il Giro d’Italia, per non parlare dei contraccolpi che sta già patendo tutto lo sport dilettantistico”.

“Oggi ci sono tante incertezze, ma dovremo essere pronti con strategie coordinate. Noi abbiamo avviato un Osservatorio per stare vicini ai nostri operatori, ma dopo Pasqua saremo purtroppo costretti alla cassa integrazione al cinquanta per cento per i nostri dipendenti” ha dichiarato Daniela Broglio, direttrice di Turismo Torino.

Da Pier Luigi Prati, dell’Agenzia turistica della Provincia di Alessandria, è giunto un esplicito invito alla defiscalizzazione e alla sburocratizzazione, “inoltre dobbiamo dare vita ad un coordinamento tra tutte le Atl”.

Dall’Atl di Novara, presente in audizione la presidente Maria Rosa Fagnoni, è stata avanzata la richiesta di un “accesso immediato agli incentivi economici”. Ribadendo il concetto di avere l’unità e la compattezza di tutti gli attori pubblici e privati, Bruna Cernusco, funzionaria dell’Atl Valsesia Vercelli, è ritornata sull’importanza del Tavolo strategico di lavoro.

Francesco Gaiardelli del Distretto dei Laghi, si è concentrato sulla necessità, ad emergenza terminata, di dare il via ad azioni di promozione e di promo-commercializzazione realizzate in partnership con tutti gli operatori.

La richiesta alla Regione di prevedere anche una grande campagna di comunicazione per rilanciare e riaffermare il brand Piemonte su tutti i mercati nazionali ed internazionali, è stata uno degli argomenti ricorrenti anche nei successivi interventi dei consiglieri che sono intervenuti: Maurizio Marello, Daniele Valle, Domenico Rossi e Diego Sarno (Pd), Paolo Ruzzola e Carlo Riva Vercellotti (Fi) Valter Marin (Lega) e Ivano Martinetti (M5s).




Torino. E’ attivo lo sportello contro il sovraindebitamento

La Città metropolitana di Torino prosegue il suo impegno per supportare i consumatori, le piccole e medie imprese, i commercianti, gli artigiani, i professionisti, gli imprenditori agricoli e gli enti privati non commerciali, nella gestione della crisi da sovraindebitamento.
E’ attivo uno sportello a Torino nella sede di corso Inghilterra 7, funziona su appuntamento inviando una email a oppure telefonando al numero 011 861.6029 e lasciare i propri dati alla segreteria telefonica.

In questi giorni viene pubblicato sulle testate settimanali locali del territorio e trasmesso sulle emittenti locali anche uno spot per informare i cittadini sullo sportello, realizzato da Città metropolitana di Torino.

L’immagine è quella di un uomo che precipita nell’acqua e sembra annegare, annegare nei debiti, appunto. Ma la soluzione – o meglio – un aiuto alla soluzione, può arrivare dalla legge 3/2012 e dallo sportello aperto dalla Città metropolitana, che offre un primo incontro orientativo gratuito con professionisti competenti. Nella seconda parte dello spot l’uomo nuota in una piscina dove anche i rumori rassicurano: non è più solo e potrà affrontare i problemi del sovraindebitamento con maggior serenità.
Le info sullo Sportello e il video




10 milioni di contributi dalla Regione per i Comuni alluvionati

Apriamo il 2020 con una buona notizia per i Comuni piemontesi colpiti dalle alluvioni: sono infatti ben 10 i milioni di euro che possiamo destinare ai lavori di somma urgenza e di ripristino di opere pubbliche a rischio. A questi si aggiungono i due milioni già stanziati all’indomani degli eventi calamitosi e ulteriori fondi arriveranno nei prossimi mesi.

Un risultato importante, raggiunto con il presidente della Regione Alberto Cirio, che si è impegnato in prima persona per aiutare le popolazioni colpite e per rimettere in sicurezza il territorio.

 Il lavoro fatto sul bilancio in questi primi mesi di mandato ci ha dato la possibilità di realizzare economie che, nell’ultimo assestamento di bilancio, sono state destinate agli interventi di messa in sicurezza del territorio, in relazione sia alle alluvioni recenti sia a quelle passate, colmando le mancanze, anche ventennali, tanto attese dalle amministrazioni comunali.

Lavorando fino all’ultimo giorno del 2019 siamo riusciti ad assegnare agli interventi segnalati dagli Enti locali ulteriori risorse rispetto a quelle previste

Così l’assessore alle Opere pubbliche e Difesa del suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi all’approvazione del programma di contributi da 9.821.056 euro complessivi, previsti dalla determinazione n. 4557 del 31 dicembre per un importo di 5.736.657 euro e la determinazione n. 4538 del 30 dicembre per 4.084.399 euro, ai sensi della legge regionale n. 38/78, che prevede contributi a sostegno dei Comuni e delle Unioni di Comuni qualora, nel caso di calamità naturali, non riescano a fronteggiare, con mezzi e risorse proprie, i danni occorsi al patrimonio pubblico.

«La Regione – spiega l’assessore Gabusi può intervenire concorrendo in tutto o in parte al finanziamento della spesa per l’esecuzione dei lavori necessari alla tutela della pubblica incolumità. Consapevoli di questa opportunità, con un grande lavoro dei tecnici dei nostri uffici decentrati, abbiamo invitato gli Enti locali a segnalare gli elenchi delle opere più urgenti, alle quali destiniamo 7,8 milioni di euro. Abbiamo poi voluto includere in questa tornata anche i contributi per completare interventi già avviati per oltre 2 milioni di euro. I criteri di urgenza e priorità utilizzati per la compilazione degli elenchi hanno determinato la graduatoria dei Comuni beneficiari del contributo per un totale di 117 interventi in tutto il Piemonte con importi variabili da poche migliaia di euro fino a lavori di ripristino di viabilità che arrivano a superare i 200 mila euro».

«Adesso – conclude l’assessore Gabusi – ci aspettiamo la nostra stessa velocità dal Governo per poter erogare tutti i soldi dello stato d’emergenza alla totalità degli enti colpiti».

All’Alessandrino sono destinati più di 3,6 milioni per 74 interventi in 41 Comuni: Alessandria, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Belforte Monferrato, Bistagno, Borghetto di Borbera, Bosio, Cantalupo Ligure, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carrega Ligure, Casale Monferrato, Cassine, Castelnoceto, Castelletto d’Erro, Costa Vescovato, Cavatore, Fabbrica Curone, Frassineto Po, Fresonara, Fubine Monferrato, Garbagna, Gavi, Grondona, Montaldeo, Murisengo, Novi Ligure, Ovada, Pasturana, Ponzone, San Cristoforo, Sarezzano, Sezzadio, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato, Tortona, Vignole Borbera, Viguzzolo, Visone, Volpeglino e Voltaggio.

Vanno all’Astigiano 1,753 milioni per 16 interventi in 14 Comuni: Bubbio, Calamandrana, Coazzolo, Isola d’Asti, Maranzana, Mombaruzzo, Mombercelli, Monastero Bormida, Moncalvo, Roccaverano, Serole, Sessame, Vesime e Vinchio.

Sono invece 5 gli interventi nel Biellese per un importo totale di circa 134 mila euro ad Ailoche, Campiglia Cervo, Candelo, Donato e Valdilana.

Importante il contributo per il Cuneese, che riceve quasi 2,2 milioni destinati a 44 interventi in 31 Comuni: Acceglio, Alba, Alto, Barge, Bergolo, Bernezzo, Camerana, Ceresole Alba, Centallo, Chiusa di Pesio, Crissolo, Frassino, Grinzane Cavour, Gorzegno, La Morra, Manta, Melle, Monesiglio, Montà, Monteu Po,  Novello, Ormea, Pamparato, Pietraporzio, Ponte di Nava, Santo Stefano Roero, Savigliano, Sommariva Perno, Valgrana, Venasca e Verzuolo.

I Comuni lungo la sponda sinistra del fiume Sesia, nel Novarese, ricevono complessivamente 200 mila euro per due interventi, mentre a Moncrivello e a Varallo, nel Vercellese, andranno oltre 61 mila euro.

Per il Torinese sono previsti quasi 900 mila euro per 16 interventi nei Comuni di Borgaro Torinese, Cafasse, Carmagnola, Cercenasco, Chieri, Ingria, Lanzo Torinese, Locana, Mappano, Pinasca, Pramollo Rivara, San Giorgio Canavese, Valperga, Varallo e Viù.

Il Verbano, infine, potrà affrontare 18 interventi in 12 Comuni forte di 985 mila euro di contributi regionali, a Baceno, Bannio Anzino, Baveno, Cerano, Crevoladossola, Crodo, Ghiffa, Gravellona Toce, Montecretese, Varzo, Verbania e Villadossola.




Consiglio regionale Piemonte: 153 milioni a fondo perduto

Per accelerare i tempi dell’erogazione dei fondi alle categorie piemontesi, la Prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti, ha iniziato oggi in sede legislativa l’esame del Ddl 97 “Primi interventi di sostegno finanziario per contrastare l’emergenza da Covid-19”, presentato dalla Giunta. La legge stanzia 153 milioni (116 per le attività commerciali e 37 per il personale sanitario).Tali importi sono compresi nel progetto complessivo del “Riparti Piemonte”, che dovrà stanziare altri fondi con il normale iter legislativo, sino al raggiungimento di oltre 800 milioni totali.La decisione di procedere con la Commissione legislativa per questa parte di erogazioni a fondo perduto, abbreviando in modo drastico la procedura del passaggio in Aula, è stata condivisa dall’unanimità delle forze politiche presenti in Consiglio, sia di maggioranza, sia di opposizione. Secondo il cronoprogramma previsto, domani 14 maggio il provvedimento dovrebbe essere votato e quindi in caso di valutazione favorevole da parte dei commissari, diventare immediatamente legge.

Nel dibattito generale che si è svolto in mattinata tutte le opposizioni hanno condiviso la necessità di intervenire in modo urgente e hanno così chiarito il loro consenso a procedere con questo iter fortemente semplificato. Tuttavia ogni consigliere e gruppo intervenuto, dal Pd a Luv, dal M5s ai Moderati, ha espresso fortissime critiche per i criteri di scelta delle categorie beneficiate, per i principi di ripartizione dei fondi e per la mancanza di molti settori tra quelli che otterranno il bonus.

Sono intervenuti molti consiglieri, che hanno anche spiegato come molte categorie siano state aggiunte soltanto grazie al lavoro della Minoranza. La Lega, al contrario, ha espresso una posizione di totale favore per il Ddl, apprezzando la velocità prevista per le erogazioni, in contrasto con le normali lentezze burocratiche per simili casi. Anche Fdi è intervenuto a favore.

Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore al Commercio Vittoria Poggio. “Ogni Ente si muove con i criteri che può e con le risorse che ha a disposizione – ha risposto alle critiche – in ogni caso siamo stati e siamo aperti alle sollecitazioni e ai contributi da parte di tutti i gruppi”, ha replicato al termine della discussione generale.

A inizio seduta è stata respinta la proposta di legge 91 “Misure economiche di sostegno a favore del personale operante nel Servizio Sanitario Regionale (SSR) impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, presentata da Domenico Ravetti (Pd).

L’assessore Maurizio Marrone ha chiarito che non si tratta di una contrarietà al principio, ma del fatto che il provvedimento è stato già intrapreso nel “Riparti Piemonte”. Ravetti ha obiettato che la sua proposta è stata semplicemente copiata, senza voler dare atto al Pd di averla pensata e presentata in prima istanza.

E’ stata invece approvata la proposta di legge 96 volta a garantire il principio del diritto al congedo parentale in caso di maternità o paternità per dipendenti dei gruppi consiliari, presentata dall’Ufficio di presidenza.

 

 




Grattacielo Regione, il canone slitta al 2021

Il pagamento del canone annuale per la costruzione del Palazzo unico della Regione Piemonte slitta al 2021. Si tratta di 15,8 milioni che dovranno essere versati a partire da quando l’ente regionale occuperà con i suoi uffici il grattacielo del Lingotto. Al momento la previsione è a partire da settembre 2021.

Così è stato spiegato dall’assessore regionale al Patrimonio nel corso della seduta odierna della prima Commissione. Infatti i commissari dei gruppi di opposizione hanno chiesto chiarimenti sulle tabelle del bilancio 2020/22 presentate dall’assessore. L’esponente della Giunta ha risposto anche garantendo attenzione sulle bonifiche nell’area dove è in costruzione il Palazzo unico e sulla destinazione del Castello di Miasino (che era stato sequestrato alla criminalità organizzata).

L’assessore ha illustrato anche un aumento dei fondi per la manutenzione ordinaria – 700 mila euro nel 2020, 2,7 milioni nel 2021 e 2,7 nel 2022 – del patrimonio immobiliare della Regione e un aumento degli stanziamenti per la manutenzione straordinaria – nel 2020 di 2 milioni e nel 2021 di 2,2 milioni – per un miglioramento della fruizione delle varie sedi regionali.

 




UniCredit e Confindustria Novara Vercelli Valsesia insieme a supporto delle pmi contro l’emergenza Covid

Per far fronte all’emergenza Covid-19 che ha generato una crisi di liquidità nelle imprese italiane, UniCredit e Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) hanno siglato l’accordo “Finanza Subito” che affiancherà e accompagnerà le aziende associate nella fase delicata della ripartenza.

Il territorio delle province di Novara e di Vercelli presenta un tessuto imprenditoriale con una forte vocazione manifatturiera e orientata all’export, la cui attività produttiva è stata bloccata dal lockdown, generando un blocco delle vendite e degli incassi a fronte di spese e costi fissi non derogabili.

In questo momento la disponibilità della liquidità finanziaria rappresenta un presupposto fondamentale e imprescindibile per garantire la sopravvivenza delle aziende e in generale del sistema economico territoriale, la cui ripartenza avverrà in modo rallentato e potrebbe impedire un recupero di fatturato e flussi di cassa in entrata.

Con “Finanza Subito”, che rappresenta un esempio concreto di collaborazione all’interno della filiera creditizia, Cnvv supporterà le imprese accompagnandole nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno.

UniCredit, dal canto suo, si impegnerà a mettere in atto tutte le azioni per snellire tempi di istruttoria, di delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti Cura Italia e Liquidità per tutte le aziende associate del territorio.

Grazie a questo accordo, si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento, dal momento che i due firmatari, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, interverranno in maniera concreta per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile.

«In questa delicata fase di ripartenza – sottolinea Fabrizio Simonini, Regional Manager Nord Ovest UniCredit – abbiamo scelto un partner di prestigio per garantire il nostro sostegno a favore del tessuto imprenditoriale locale. Con questo accordo vogliamo rafforzare la partnership con Confindustria Novara Vercelli Valsesia per supportarne il rilancio delle imprese sue associate. È questa una delle molte operazioni portate a termine nell’ultimo periodo, a conferma della piena operatività della nostra banca su tutte le possibili soluzioni previste dal Decreto Liquidità».

«Un accesso al credito più rapido possibile e con tempi certi, come un alleggerimento della fiscalità, un prolungamento degli ammortizzatori sociali e nuove misure per rilanciare la domanda – osserva il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – sono tra le esigenze più sentite dalle imprese dei nostri territori e questo accordo va nella direzione giusta: poter contare su procedure più snelle per ottenere liquidità consentirà alle nostre imprese di avere un vantaggio competitivo in una fase ancora molto complessa».




Liquidità imprese. Il vademecum dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia illustra le disposizioni contenute nel decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020 che ha previsto misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, interventi in materia di salute e lavoro e proroga di termini amministrativi e processuali.

La presentazione ha scopo puramente esemplificativo e potrà essere oggetto di modifiche e adeguamento dei contenuti

Vademecum sul decreto “Liquidità Imprese” – pdf