Il Cordoglio del presidente Alberto Cirio, per la scomparsa di Jole Santelli

In mattinata è arrivato il commento del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, collega di partito della Santelli in Forza Italia:

È un dolore grandissimo. Jole era ed è una persona a cui volevo e voglio molto bene. La sua scomparsa è una perdita personale, ma è anche una grande perdita per il nostro Paese, perché è una persona che ha sempre messo prima il suo territorio, la sua Calabria, il suo impegno istituzionale, prima di qualsiasi altro interesse di partito o politico. Ci mancherà tanto.

Prendiamola a esempio di come ci si deve comportare nei nostri ruoli istituzionali e anche per ricordare che le altre malattie continuano purtroppo a esistere e questa convivenza con la recrudescenza del Covid ci deve allarmare sulla necessità di mantenere gli ospedali attivi e al servizio della popolazione per ogni patologia.




DDL Concorrenza: una bomba per il comparto del Trasporto persone

Confartigianato Imprese Piemonte Trasporti chiede lo stralcio dell’articolo 8 del DDL Concorrenza in quanto è  un duplicato della delega già in essere per la riforma del trasporto pubblico locale non di linea ed esprime preoccupazione per assetti di mercato che potrebbero compromettere le prospettive di accesso al mercato degli operatori e alcuni dei principi cardine del nostro ordinamento anche in contrasto con la Costituzione, che riconosce e tutela il valore dell’artigianato e della cooperazione.

 

Una disinvolta apertura alle piattaforme che si basano sull’intermediazione del lavoro mina proprio le caratteristiche tipiche dell’esercizio autonomo e mutualisticamente organizzato delle attività di trasporto di persona non di linea, con il rischio di trasformare migliaia di imprese in “lavoratori subordinati”. Tra l’altro non apportando per l’utente alcun miglioramento del servizio come già sperimentato in altre nazioni nelle quali si sta tornando all’assetto precedente. Deve essere marcata la differenza tra intermediazione e interconnessione, per evitare che si verifichi un vero e proprio attacco al lavoro che privilegi pericolosamente strumenti che lo intermediano anziché produrlo. Occorre tutelare il lavoro, non l’intermediazione del lavoro.

 

“La libertà d’impresa – sottolinea Carlo Baglione, Presidente Confartigianato Imprese Trasporti Taxi – non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, non può recare danno alla sicurezza, alla liberta e alla dignità umana, come previsto dall’art. 41 della Costituzione, nell’ottica dell’interesse collettivo che nel nostro settore deve essere sempre garantita, in quanto servizio pubblico, e il provvedimento non può prescindere dalla difesa dell’artigianato e della cooperazione – settori tutelati dall’art. 45 della Costituzione. Dobbiamo continuare a sostenere quanto contenuto nell’art. 117 della Costituzione sulle competenze specifiche delle Regioni in materia di Trasporto Pubblico Locale. Superare l’autonomia regionale contraddice e fa venir meno i principi della programmazione territoriale, della regolazione e del livello dei servizi, della garanzia di servizio pubblico che le Regioni in questi anni hanno assicurato”.

 

Per tali ragioni Confartigianato Imprese proclama, mercoledì 24 novembre alle ore 11.00  la “Giornata Nazionale di agitazione della categoria”: una assemblea nazionale degli iscritti in videoconferenza con i rappresentanti delle istituzioni .

 

Confartigianato Imprese considera che, in questo momento, l’adesione al fermo nazionale è una prematura forzatura che in questa fase, in considerazione del prevedibile iter parlamentare del provvedimento, rischia di compromettere la strada di una responsabile interlocuzione con le Istituzioni.

 

La collettività o le Istituzioni (Governo, Parlamento, Conferenza Unificata, Regioni, Comuni) devono essere portate a condividere che la regolazione del nostro servizio – prevista nella normativa europea – va nell’interesse dei cittadini e dell’utenza. A questi noi ci rivolgiamo.

 

“Le categorie del trasporto persone, durante la pandemia, e per contrastarne gli effetti hanno svolto un essenziale ruolo di servizio pubblico riconosciuto dalle istituzioni locali e dai cittadini – conclude Baglione –  ed hanno prodotto ore di servizio senza corrispettivo, hanno svolto la propria attività in condizioni difficili con dignità e spirito collaborativo; hanno visto la loro operatività ridotta a causa degli indici di carico, associata ad una mobilità fortemente ridotta. Una situazione che ha comportato una seria minaccia per l’equilibrio finanziario e la sopravvivenza di un importante numero di imprese nell’intero territorio regionale e nazionale. Per tutto ciò ci attendevamo attenzione; non farlo o peggio essere inseriti nel DDL concorrenza non è una risposta degna dello spirito di sacrificio e del senso di responsabilità sociale dimostrati dagli operatori”.

 

Per questi motivi e nell’interesse generale della collettività e delle imprese, Confartigianato Imprese:

 

  • proclama lo stato di agitazione degli associati;
  • chiede lo stralcio dell’art. 8 del DDL Concorrenza e l’apertura immediata di un tavolo di confronto con Parlamento e Governo per riattivare quel processo di riforme previsto con l’approvazione della legge 12/2019, mai portato a termine;
  • non prenderà parte alla manifestazione nazionale del 24 p.v. per le motivazioni in premessa;
  • attende che la richiesta di incontro al Governo, formulata per le vie brevi, sia accolta per rispetto del contributo che le categorie hanno dato durante la pandemia come segno di comprensione delle difficoltà ancora oggi sostenute;
  • si riserva – in futuro e in ragione del proseguo della vertenza – di mettere in campo eventuali ulteriori iniziative di rivendicazione e lascia liberi gli associati sul territorio, in merito al comportamento da tenere, il 24 p.v.;
  • organizza, per il giorno 24 alle ore 11.00, in videoconferenza, la assemblea nazionale degli iscritti, invitando rappresentanti delle Istituzioni.

 

 

 




Stefano Allasia: Ennio Morricone, genio assoluto che con le sue note ha fatto sognare l’Italia e il mondo intero

Addio a un grande poeta della musica, un genio assoluto che, con le sue note ha saputo emozionare e far sognare l’Italia e il mondo intero. L’Italia perde oggi uno dei suoi simboli più alti e apprezzati nel mondo.

Diversi i concerti diretti nel capoluogo piemontese e sempre accolti con grande entusiasmo dal pubblico torinese. Ricordo ancora il suo memorabile concerto nel 2018 a Torino per i suoi sessant’anni di attività.

Arrivederci maestro, grazie ai tuoi capolavori vivrai per sempre.




Il presidente Stefano Allasia condanna le violenze ed esprime solidarietà alle forze dell’ordine

Ferma condanna per le violenze e devastazioni di ieri sera nelle vie del centro di Torino.

Desidero esprimere la mia massima solidarietà e gratitudine alle forze dell’ordine impegnate ad arginare teppisti e criminali infiltrati nella pacifica protesta di commercianti e lavoratori.

E’ stata un’ inaccettabile violenza che nulla ha a che vedere con le comprensibili ragioni di chi è preoccupato per le ripercussioni economiche della pandemia e delle misure per contenere la diffusione del contagio.

Torino non merita uno scempio del genere, mi auguro che gli autori di queste devastazione vengano assicurati quanto prima alla giustizia con pene severe ed esemplari.




Chiara Caucino: Prosegue l’impegno contro la violenza sulle donne

“È importante che la Regione sostenga e continui a sostenere il sistema piemontese di contrasto alla violenza di genere, i percorsi di autonomia delle donne e la rete dei soggetti che operano con gli uomini autori di maltrattamenti”.

Lo ha dichiarato l’assessore al Welfare Chiara Caucino rispondendo a Marco Grimaldi (Luv) in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, nel corso del dibattito sulla presentazione del Documento economico di finanza regionale (Defr), cui la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza.

“Il Piemonte conta 21 centri antiviolenza e 13 case rifugio iscritte all’Albo regionale – ha aggiunto l’assessore – e le risorse per interventi contro la violenza sulle donne per il 2021, ancora in corso di assegnazione, ammontano a 1,697 milioni di euro di fondi statali, di cui 430 mila per finanziare le azioni previste nel Piano strategico nazionale e 140 mila euro di fondi regionali”.Nell’ultima seduta l’assessore aveva presentato la parte del Defr riguardante l’assistenza e i servizi sociali, per la quale la Commissione è stata chiamata a esprimere il parere e, questa mattina, ha risposto alle domande dei commissari.

Mauro Salizzoni, intervenuto per il Pd con Monica CanalisDomenico Rossi e Raffaele Gallo, ha risposto che, secondo i dati più recenti di cui dispone l’Assessorato, “i senza fissa dimora in Piemonte dovrebbero essere intorno ai 5.000” e si è detta favorevole sulla possibilità di “prevedere interventi in loro favore coinvolgendo maggiormente i medici di famiglia”.

Con Francesca Frediani (M4o) ha convenuto sull’eventualità di prevedere forme sperimentali, sull’esempio di quanto sta facendo la Lombardia, “di accogliere i senza fissa dimora con i propri animali d’affezione”.

Rispondendo a Silvio Magliano (Moderati) si è dichiarata disponibile alla possibilità di istituire un fondo per donne in difficoltà che intendano portare avanti una gravidanza.

Sarah Disabato (M5s) ha risposto – infine – che qualora dovesse venir meno il Reddito di cittadinanza “la Regione potrà eventualmente realizzare qualche intervento tampone” ma “che si tratterebbe di una questione da affrontare a carattere nazionale”.

Audizione Comitato diritti persone con mielolesione

“Una forte diminuzione dei posti letto dell’Unità spinale unipolare presso il Cto di Torino e uno svuotamento costante di competenze e di personale”. È quanto ha denunciato il Comitato interregionale per la difesa dei diritti e l’inclusione sociale delle persone con mielolesione, audite in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, alla presenza dell’assessore al Welfare Chiara Caucino.

Una situazione che, secondo quanto rilevato dalle associazioni, avrebbe compromesso negli ultimi 8-10 anni, l’efficacia dell’assistenza delle persone colpite da mielolesione. Una gestione che avrebbe depotenziato un centro che era di eccellenza. Tale situazione, prosegue la denuncia, comporta l’allungamento delle liste d’attesa e lo spostamento verso reparti di altre regioni di molti pazienti, con conseguente danno anche economico per la Regione Piemonte.

Le associazioni che compongono il Comitato sono Idea di Alessandria, Arcobaleno di Asti, L’ancora di Novara, Ido di Torino e Associazione paraplegici della Valle d’Aosta.

I posti letto dell’Unità spinale sono ridotti a 22 dopo la chiusura del secondo piano che le associazioni chiedono di riaprire. I posti di neurourologia sono due in tutto il Piemonte, mentre a Firenze sono 15 e a Milano 12.

Nel corso dell’incontro intervenuti, per porre domande, i consiglieri Valter Marin, Gianluca Gavazza (Lega), Marco Grimaldi (Luv), Silvio Magliano (Moderati) e Domenico Rossi (Pd).

 




Lutto Lavazza, il cordoglio del presidente Stefano Allasia

 Esprimo a nome del Consiglio regionale del Piemonte, il mio cordoglio alla famiglia Lavazza per la perdita della signora Maria Teresa, vedova di Emilio, già presidente della storica azienda del caffè.

Lavazza è uno dei marchi globali che hanno portato il nome del Piemonte e di Torino nel mondo e si è sempre distinta – ancora recentemente con il moderno progetto della Nuvola – per la sua creatività, qualità e innovazione.

Desidero anche ricordare il grande impegno personale della signora Maria Teresa nell’Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale, fondamentale per la ricerca scientifica sull’uso delle cellule staminali per la cura di malattie degenerative.




Camera di commercio di Torino: solidarietà nei confronti di Stampa e Repubblica 

Il Presidente Dario Gallina, il Segretario Generale Guido Bolatto e tutto il Consiglio della Camera di commercio di Torino, nel condannare la violenza del gesto compiuto questa mattina, esprimono la più completa solidarietà nei confronti dei giornalisti e di tutti i lavoratori delle testate di Stampa e Repubblica.

In un momento così complesso per il territorio, la libertà di stampa è un valore sempre più imprescindibile: è dunque responsabilità di tutti, istituzioni e cittadini, ribadirne l’importanza e schierarsi in sua difesa, di fronte a qualunque genere di attacco o intimidazione.




Digiuno per la pace in Ucraina

L’Ufficio di presidenza del Comitato regionale per i Diritti umani e civili, composto dal presidente dell’Assemblea, Stefano Allasia, dalla consigliera Sara Zambaia e dall’ex consigliere Giampiero Leo, aderisce all’appello di papa Francesco per una giornata di digiuno per la Pace in Ucraina, il 2 marzo, in concomitanza con il mercoledì delle ceneri.

“Abbiamo deciso di raccogliere l’appello di papa Francesco – ha affermato il presidente Allasia – e come Udp del Comitato per i Diritti umani, di fronte alla guerra e alla inaccettabile violazione della sovranità di un Paese libero e indipendente, abbiamo già condannato l’invasione militare. Stiamo appoggiando le misure di aiuto al popolo ucraino previste dalla Regione. Anche la dimensione spirituale diventa importante di fronte ad avvenimenti di così grande gravità e portata”.




Scontri in Valle di Susa, Stefano Allasia: “Non è accettabile leggere quasi ogni giorno un bollettino di guerra”

La Valle di Susa non può essere ostaggio di un gruppo di estremisti che imperversa con azioni illegali ed attacchi alle forze di polizia. Non è accettabile leggere quasi ogni giorno un bollettino di guerra.

A provocare questi continui disordini sono dei delinquenti, e come tali devono essere trattati. Stupisce il silenzio assordante del Governo nazionale che invece dovrebbe fare chiarezza sulla sua posizione riguardo un’opera strategica come la Tav. Ringrazio ed esprimo ancora una volta massima solidarietà alle nostre forze dell’ordine.




Allasia: “Si fermi l’esecuzione di Djalali”

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, chiede che venga fermata l’esecuzione di Ahmadreza Djalali.

“Chiedo che venga sospesa la pena capitale del ricercatore irano-svedese in Medicina dei disastri Ahmadreza Djalali – afferma Allasia – e che si disponga il suo rilascio. Nessuna ragione di Stato giustifica l’uccisione di un uomo. Sono rimaste solo poche ore per bloccare l’esecuzione di Djalali, non possiamo permettere che un uomo venga giustiziato senza la possibilità di un giusto processo. Mi appello al governo iraniano affinché fermi la condanna a morte e chiedo agli Stati della comunità internazionale di intervenire attraverso le loro ambasciate a Teheran”.

Il Consiglio, con la costituzione del Comitato diritti umani, ha voluto promuoverne la salvaguardia e operare a fianco delle associazioni che si riconoscono nei principi di solidarietà internazionale e che si occupano della salvaguardia di tali basilari diritti.

Secondo quanto riportato ad Amnesty International da Vida, il ricercatore, che ha lavorato anche all’Università del Piemonte Orientale di Novara, è stato trasferito in isolamento nella prigione di Raja’i Shahr a Karaj e sarà presto eseguita la sentenza capitale a cui è stato condannato.

Ahmadreza Djalali è stato condannato in via definitiva a morte da un tribunale iraniano con l’accusa di “spionaggio”.