L’Unione Industriale di Torino pro cultura e territorio: presentato il primo obiettivo del Tavolo di coordinamento

Nella mattinata di mercoledì 5 febbraio si è svolto presso il Centro Congressi Unione Industriale di Torino  un incontro del Tavolo di coordinamento Imprese&Cultura per illustrare la piattaforma informatica per la gestione e la condivisione degli eventi culturali.

Il Tavolo, di cui ad oggi fanno parte un centinaio di operatori in ambito culturale locale, è nato lo scorso aprile e ha come mission principale la valorizzare del patrimonio locale attraverso il dialogo tra enti e imprese.

Durante il meeting Giovanni Fracasso, presidente del SeTI, il settore dei Servizi e Terziario Innovativo, e Dario Gallina, presidente dell’Unione Industriale di Torino, hanno ribadito l’importanza dell’iniziativa mentre l’assessore regionale alla Cultura, Turismo, Commercio, Vittoria Poggio, ha parlato della “responsabilità sociale” delle imprese e dell’importanza della cultura, definita “portatrice sana di ricchezza”.

Partendo dall’idea di rafforzare le forze centripete del territorio, quindi, si è passato ad illustrare il primo passo per una gestione intelligente della grande e variegata offerta di iniziative turistico-culturali:

la piattaforma informatica che consente di gestire un calendario condiviso di eventi tra i soggetti del Tavolo di coordinamento Imprese&Cultura.

Di cosa si tratta esattamente?

di un calendario intelligente per organizzare – evitando, laddove lo fossero, sovrapposizioni “scomode” – il timing di inaugurazioni, aperture, vernissage, prime ecc…

L’Unione Industriale, che ha investito di suo in questo progetto informatico, da ora attivo, ha incaricato due tecnici di predisporre un’interfaccia semplice ed intuitiva tanto per gli enti che “caricano” nel calendario i loro appuntamenti, quanto per i media che attingono le loro informazioni dalla pagina web.

Il museo che “prenota” in calendario la data della propria mostra può arricchire il suo spazio con contenuti specifici, che vanno dal semplice comunicato stampa alle immagini e ai video.

C’è inoltre la possibilità, per chi lo desidera, di ricevere una newsletter settimanale senza dover accedere necessariamente al sito.

La piattaforma, che vuole essere strumento di lavoro e non di promozione, sarà gestita nei suoi contenuti direttamente dagli enti che potranno decidere tempi e modalità di visibilità delle loro iniziative.

Anima di questo supporto tecnico “per risparmiare tempo e fatica” e permettere ai giornalisti anche un aggiornamento diretto, non poteva che essere la lungimirante Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima fondazione e promotrice dell’arte contemporanea.

Adesso l’augurio è che tante altre istituzioni culturali, pubbliche e private, si uniscano al Tavolo di lavoro e ne condividano le finalità.

Infine, a conclusione della sessione, si è parlato anche dei cosiddetti “musei d’impresa”. Marco Amato, direttore di Lavazza Eventi, ha raccontato di cosa si tratta e quali sono le problematiche reali con cui bisogna rapportarsi quando si pensa all’apertura di un simile istituto.

Dalla corretta archiviazione, alla conservazione-valorizzazione sino all’operatività dell’ente, è stata sottolineata l’importanza che ha una corretta preparazione.




Impresa&Cultura, intervista a Dario Gallina Presidente dell’Unione Industriale e della Camera di Commercio di Torino




Il Consiglio alla XXXIV edizione del Salone internazionale del libro

l Consiglio regionale del Piemonte rinnova con entusiasmo anche quest’anno la sua presenza al Salone internazionale del libro dal 19 al 23 maggio. “L’impegno dell’ente nel valorizzare l’identità e le specificità territoriali si esprimerà in numerose declinazioni, con l’intenzione di divulgare la ricchezza dell’intera regione, mettendo in connessione cultura e turismo, tradizione e paesaggio, agricoltura e sostenibilità”, ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa regionale.

Una particolare attenzione sarà dedicata al mondo dei borghi del Piemonte, non solo quali mete turistiche ma anche come luoghi dove è bello vivere e lavorare. Si potrà poi scoprire la varietà dei territori anche attraverso la conoscenza delle tradizioni che rendono vivo il patrimonio popolare, dalla musica ai proverbi alle danze. Senza dimenticare i tesori della terra a chilometro zero che saranno protagonisti di ricette da “favola”, ideali sia per i grandi sia per i bambini. Sul tema dei borghi verrà presentato anche un numero speciale di Comunità montagna, rivista dell’Uncem Piemonte.

Nell’Anno europeo dei giovani, numerosi incontri saranno incentrati proprio sulle nuove generazioni, chiamate ad agire in prima persona, con idee e proposte per il futuro. Facendo leva sull’importanza della cittadinanza attiva sarà presentato il progetto formativo promosso dal Consiglio regionale che intende coinvolgere ragazzi e ragazze in un’azione propositiva rispetto ai temi del digitale, dell’ambiente e dell’Europa. Agli studenti piemontesi sarà inoltre dedicato un momento speciale con la premiazione dei vincitori dei concorsi indetti dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Trova invece ispirazione nei “Cuori selvaggi”, tema portante di questa edizione del Salone, l’incontro “Fuori dagli schemi”, che darà voce a personaggi del mondo dell’arte, della letteratura, dello spettacolo, dello sport che, nel compiere scelte controcorrente, hanno realizzato progetti e opere inedite e creative.

I giovani saranno i destinatari principali di altri due incontri ad alta valenza formativa: il primo, organizzato da Difensore civico e Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, vuole riflettere sul potere della comunicazione come strumento per combattere pregiudizi e discriminazioni; il secondo, a cura dell’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura e della Guardia di finanza, intende sensibilizzare i ragazzi sull’uso responsabile del denaro. È infine ideato proprio per gli studenti piemontesi il progetto “Andiamo a segno!”, che verrà presentato dall’associazione culturale “Etica e Sport” per promuovere l’etica sportiva e il contrasto alla sedentarietà. Di sport, e in particolare di ciclismo, si parlerà inoltre con la presentazione della Guida di itinerari delle grandi corse a tappe.

I 35 anni della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo saranno celebrati con un evento, sostenuto dagli Stati generali della prevenzione e del benessere, che racconterà gli importanti traguardi raggiunti da questa eccellenza medico scientifica. Alla forza delle donne sia in tempo di pace sia in guerra sarà dedicato l’incontro promosso dal Comitato regionale per i diritti umani e civili e la Consulta femminile regionale. Un altro anniversario, il 120esimo dalla nascita di Erminio Macario, sarà poi ricordato nell’appuntamento che presenterà le iniziative in programma, sostenute dal Consiglio regionale e curate da Linguadoc, per rendere omaggio a questo grande artista piemontese.

L’innovazione, questa volta nel campo dell’economia circolare, troverà invece espressione nelle ricerche realizzate sui siti Unesco piemontesi dal Politecnico di Torino e promosse dalla Consulta regionale europea. Il racconto della vita della prima donna avvocato in Italia, la piemontese Lidia Poët, sarà l’occasione per parlare degli ostacoli ancora esistenti per l’affermazione delle donne nella professione forense. Saranno inoltre presenti il Corecom, che affronterà la problematica della ricezione del segnale televisivo sul territorio regionale, il Garante regionale dei detenuti che guiderà un confronto sull’esperienza delle figure di garanzia e il Garante regionale degli animali che proporrà un dialogo a più voci sul benessere animale, fra medicina, scienza e letteratura.

Per rendere ancora più interessanti gli argomenti trattati quest’anno sono stati allestiti anche tre laboratori con attività pratiche: due per avvicinarsi alle sonorità dell’arpa celtica, coniugate con le musiche tradizionali piemontesi, e uno rivolto soprattutto ai bambini con Fata Zucchina che presenterà modi allegri e divertenti per presentare nel piatto le verdure del nostro territorio.

La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.




Nasce a Torino una nuova galleria a cielo aperto sotto i portici della città

Si è inaugurato, in via Po, nel tratto da via Rossini a via Sant’Ottavio, “Spazio Portici – Percorsi Creativi”, un progetto di Città di Torino, Fondazione Contrada Torino Onlus e Torino Creativa, realizzato con il sostegno di Iren e Lavazza.
L’obiettivo è avviare degli spazi di espressione artistica sotto i portici della città di Torino valorizzando la creatività giovanile.

Lungo i 12 chilometri di portici, partendo da via Po, si svilupperanno nel tempo installazioni, esposizioni, mostre temporanee e happening artistici al fine di creare un percorso visivo itinerante che contribuirà a dare nuova vita alle arcate.
Spazio Portici – Percorsi Creativi oltre a essere una nuova dimensione di espressione artistica é anche una proiezione del futuro dell’arte, integrata con gli spazi urbani in modo non convenzionale.

La galleria a cielo aperto è voluta fortemente dall’assessorato ai Diritti, Giovani e Creatività della Città di Torino. L’assessore Marco Alessandro Giusta infatti dichiara:

“Una città che vuole crescere collabora e mette insieme in modo sinergico l’amministrazione pubblica, soggetti privati, giovani professionisti, commercianti, fondazioni e altri stakeholders del territorio, creando nuove reti sociali, connessioni tra centro e periferia,  immaginando ambiti di sviluppo.

Spazio Portici nasce da questa visione d’insieme e porta con sé un valore più ampio. Non è una semplice galleria ma un progetto di trasformazione urbana che valorizza la professione creativa e che mette al centro i giovani e le giovani, la loro visione del mondo, i temi ambientali e sociali che affrontano. I portici sono, oggi come nel passato, teatro di scritte, messaggi politici, amorosi, che rappresentano forme di espressività, manifestazione di conflitti e di protesta. Sono convinto dell’importanza di uscire dalla retorica del decoro e affrontare il tema dello spontaneismo valorizzandone la componente artistica e dandole la possibilità di avere spazi di  espressione riconosciuti, anche a vantaggio del commercio e del turismo.

L’arte è frattura, è visione, è libertà. Ce lo ha dimostrato Saype la scorsa settimana con la sua opera. Così come Toward 2030, Beyond Walls, Campus Diffuso, ToNite, Casa Bottega, progetti realizzati in partenariato pubblico privato, Spazio Portici è un tassello importante che riconosce la creatività giovanile e le politiche destinate ai giovani come elementi imprescindibili di sviluppo, costruendo percorsi di crescita e di scambio con il resto del mondo, creando occasioni di incontro tra i soggetti della cultura e dell’arte torinese e i giovani professionisti, offrendo alla cittadinanza la capacità di (ri)lettura del quotidiano che l’arte e lo spettacolo nello spazio pubblico rappresentano e, ultimo, ma non ultimo, riconoscendo le professionalità e il lavoro delle e degli artisti a servizio della valorizzazione della città, delle comunità che la abitano e del turismo. Circa un anno fa, su richiesta della Sindaca, la Fondazione Contrada Torino, insieme all’associazione Commercianti di via Po, ha ideato e progettato un piano straordinario in tre fasi per il recupero dei portici.

Straordinario in quanto la pulizia e il mantenimento dei portici sono normalmente a carico dei proprietari degli stabili. La spinta propulsiva, caratterizzata dal recupero della bellezza dei portici e nell’allestimento di questa galleria a cielo aperto, è stata sostenuta da Iren e Lavazza, e vuole diventare un modello da applicare anche agli altri portici torinesi, a iniziare da via Nizza, via Sacchi e via Cernaia già coinvolte nel processo. Sono quindi felice di inaugurare oggi una nuova galleria pubblica cittadina, Spazio Portici, dove il contemporaneo, l’arte e la creatività giovanile trovano la loro collocazione all’interno di uno spazio di bellezza storica.”

Il progetto è organizzato e gestito da Fondazione Contrada Torino, già impegnata da molti anni nella valorizzazione dei portici della città e che ha da poco coordinato la pulizia di via Po, via Nizza, via Sacchi e via Cernaia.

“Parte oggi una nuova ed entusiasmante sfida per valorizzare i portici di Torino. Portare l’arte sotto i 12 chilometri di arcate che costituiscono uno dei patrimoni culturali più rilevanti della città – Dichiara Germano Tagliasacchi, Direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus – . Nella logica prosecuzione delle varie attività condotte in dieci anni dalla Fondazione Contrada Torino sul tema della conservazione dei beni culturali e dell’arte pubblica si materializza, con ‘Spazio Portici – percorsi creativi’, una proficua congiunzione di intenti.

Promuovere un uso insolito di questa galleria urbana, unica in Italia, grazie alla creatività di giovani talenti e con essa sostenere , in un momento così delicato, lo spazio pubblico e le sue funzioni principali: la socialità, l’inclusione, la trasmissione di saperi, il miglioramento della percezione della qualità urbana. Inizia un itinerario che porterà nel tempo,  nei diversi contesti porticati, suggestioni artistiche che dovranno aumentare l’attrattività dei singoli percorsi a vantaggio dell’intero sistema.

Il prologo è particolarmente interessante in quanto la comunità degli urban artists si presenta alla collettività con una modalità differente rispetto alle loro performance nello spazio pubblico. Interventi che hanno contribuito a rendere Torino una delle capitali europee della street art. Questa caratteristica pone in evidenza il loro impegno a sostenere concetti e attitudini a pieno diritto ricomprese nelle migliori espressioni delle arti visive contemporanee e, non ultimo, a marcare la evidente differenza corrente tra spontaneismo e professionalità.”

Torino da più decenni è interessata allo sviluppo della cultura del graffiti-writing e alla sua evoluzione che segue varie declinazioni. Ne sono esempio le numerose opere, sparse sui muri della città, di artisti nazionali e internazionali. È proprio per questo che Spazio Portici – Percorsi Creativi inaugurerà con la dirompente creatività degli urban artists, torinesi e italiani, coordinati dalla curatela di Roberto Mastroianni, Critico d’arte e Curatore, in collaborazione con le associazioni culturali torinesi “Il Cerchio e le Gocce” e “Monkeys Evolution” che si sono occupate della selezione degli artisti.

“Nel ventennale del progetto ‘MurArte’ e nel decennale di ‘PicTurin- Mural Art Festival’, che hanno permesso a Torino di diventare – prima tra le città italiane ed europee – un laboratorio di istituzionalizzazione del Graffiti-Writing e una delle capitali europee della Street Art e della Urban Art, si dà vita alla prima galleria a cielo aperto di arte e creatività urbana: ‘Spazio Portici – Percorsi Creativi’.

All’interno di un contesto architettonico e culturale tra i più rilevanti del tessuto metropolitano,  trova collocazione una sequenza di banner, sui quali una restituzione fotografica di opere di Street Artist e muralisti torinesi e italiani viene esposta in una mostra temporanea dal carattere museale – Spiega Roberto Mastroianni, Critico d’arte e Curatore del percorso espositivo – .Torino è attraversata da una galleria a cielo aperto di ‘pezzi’ che rappresentano la Graffiti-Street-Urban Art nella sua evoluzione da fenomeno contro-culturale a espressione globalizzata dell’arte contemporanea.

Se le molte opere site specific sparse per la città, prodotte da quelli che una volta erano i ‘terribili kids’ del graffitismo e che oggi sono artisti o designer di rilevanza internazionale, rappresentano un’esposizione che ha preso forma attraverso processi di istituzionalizzazione (‘MurArte’), festival internazionali (‘PicTurin’) o progetti di comunicazione sociale realizzati in sinergia tra enti pubblici o privati (ex. ‘Toward2030. What are you doing?’), ‘Spazio Portici – Percorsi creativi’ rappresenta invece il luogo i cui linguaggi nascono nella strada, incarnando creatività giovanile e metropolitana, per diventare autonome opere d’arte. Questa mostra temporanea mette infatti in scena una selezione di lavori, realizzati dalle tre crew storiche (Truly-Urban Artist, Monkeys Evolution e Il cerchio e le gocce) e da alcuni loro compagni di strada che operano in altri contesti urbani.

Nello stesso tempo dialoga con altre due Temporary Exhibition (‘TOward2030’ e ‘Beyond Walls’) ospitate negli spazi dei Musei Reali Torino e con l’opera site specific di Land-Street Art di Saype nei giardini della Porta Palatina. Stili, linguaggi, forme e colori delle immagini collocate sulla parte superiore delle arcate rapiscono lo sguardo, costringendo il passante a soffermarsi su una parte di questo immaginario urbano, ormai diventato estetica diffusa, spingendolo a rintracciare nella continuità e nella ricorrenza di stilemi e codici un’aria di famiglia caratteristica di ‘una scuola torinese’ dell’Urban Art nata nella strada, nutrita dalla contro-cultura e oggi diventata parte integrante del nostro immaginario globale.”

Il progetto, a partire da via Po, avvia un percorso che, grazie ai prossimi contributi delle arti visive e performative, animerà progressivamente i portici di via Nizza, via Sacchi per estendersi a tutti i 12 km di portici della città di Torino.

Gli artisti che per primi vedranno le loro opere allestite in questa nuova galleria a cielo aperto sono: 108, Abel, Andrea Casciu, Aris, Bans, Br1, Camilla Falsini, Corn79, CT, Diego Federico, Droufla, Encs, Fabio Petani, Geometric Bang, Giorgio Bartocci, Howlers, Kiki Skipi, Livio Ninni, Luca Font, Mach505, Mauro149, Moneyless, Mr Fijodor, Nice and the fox, Ninja1, Rems182, Sea Creative, Shekoo, Supe, Truly design Crew, Vesod, Viola Gesmundo, Wasp, Wat, Wens, Wubik.

Dagli urban artists in poi le arcate non rimarranno vuote. Le opere diventeranno itineranti e al loro posto verranno presentati altri percorsi creativi: artisti dell’Accademia Albertina, designers e grafici come i protagonisti di Graphic Days o delle settimane del Design.




Un passaporto per “essere umani”. Otto parole d’ordine per promuovere la cultura dell’empatia e dell’inclusione tra i giovani

Un ‘lasciapassare’ per promuovere una cultura all’insegna dell’inclusione, della mediazione e della gentilezza tra le giovani generazioni, per far sì ché fin dalla più tenera età imparino a ispirare le proprie azioni ai principi di rispetto, empatia e ascolto”.

Con queste parole la garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Ylenia Serra definisce il “Passaporto Essere Umani”, in distribuzione negli Istituti scolastici piemontesi e nelle sedi degli Urp regionali dislocate nelle otto province del Piemonte.

Realizzato dall’Ente EssereUmani, il Passaporto propone e illustra otto “ingredienti magici” che – se usati con intelligenza e consapevolezza – sono in grado di costruire ponti e abbattere i muri che dividono le persone. I loro nomi sono: empatia, mediazione, lentezza, bellezza, perdono, rispetto, resilienza e ascolto. I testimoni dei loro incredibili poteri spaziano da Papa Francesco a Nelson Mandela, da Peppino Impastato a Pablo Picasso, da William Shakespeare a Michael Jordan…

“Un sussidio – sottolinea il presidente dell’Ente Juri Nervo – che nasce dall’esigenza di gettare i semi per una società più aperta all’incontro e al dialogo a partire dalle giovani generazioni, che sono soprattutto il nostro presente oltre che le sentinelle del futuro e può contribuire a un ideale percorso di educazione civica”.




le “Esperienze Artigiane” dei primi ballerini dell’Opera di Parigi

I giovani e talentuosi Clara Mousseigne e Nicola di Vico, primi ballerini dell’Opera di Parigi, sono stati gli applauditi protagonisti dell’appuntamento di “Esperienze Artigiane sul Palco” svoltosi lo scorso 1° ottobre presso la falegnameria RBB Mobili di Brossasco.

L’iniziativa, varata da Confartigianato Cuneo per proseguire nel solco dei Creatori di Eccellenza le attività promozionali del comparto artigiano cuneese, in questa edizione si arricchisce di ulteriori contenuti, andando ad aggiungere alle molteplici iniziative in programma – partecipazione a fiere ed eventi e l’ormai tradizionale “guida” edita da Nino Aragno Editore – un calendario di eventi realizzati direttamente nelle imprese, durante i quali arte e musica si coniugano ad un tema di stretta attualità sul nostro territorio: la sicurezza sul lavoro.

Domenica 1° ottobre, ancora una volta, le Esperienze Artigiane sono quindi salite “sul palco” per intrattenere ed ammaliare il pubblico, fornendo inoltre l’opportunità di visitare direttamente l’impresa ospitante e di apprezzarne l’impegno nel garantire la massima sicurezza nelle fasi lavorative.

Hanno aperto lo spettacolo, introdotti da Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo, i saluti di Luca Crosetto, presidente provinciale (presente con i vicepresidenti Daniela Balestra e Michele Quaglia); Corrado Bastonero, titolare della RBB; Daniela Minetti, presidente della Zona di Saluzzo; Paolo Amorisco, Sindaco di Brossasco; Mauro Bernardi, presidente ATL Azienda Turistica Locale del Cuneese; On. Monica Ciaburro.

Nello spettacolo, svolto sotto la direzione dei coreografi Francesco Gammino, Damiano Artale, Alessia Gatta, Marius Petipa e Luis Milan, si sono anche esibiti i ballerini Vittoria Pennacchi, Paolo Giovanni Grosso, Giacomo Pio Greco, Mattia Marzi, Marek Brafa, Vanessa Guidolin, Viola Pantano, Daniele Toti.

Da “Guacamayo” a “Le carnaval de Venise”, da “6 gradi di separazione” a“Mirroring” passando per “Don Quichotte”: l’ensemble si è esibita dinanzi a oltre 250 persone su un apposito palco allestito in piena sicurezza nello stabilimento produttivo della falegnameria della Valle Varaita.

La rassegna, organizzata da Confartigianato in collaborazione con l’associazione musicale “La Croma” e “Ad eventi”, ha ottenuto il sostegno della Camera di commercio di Cuneo, della Fondazione CRC e della Fondazione CR Saluzzo e il patrocinio di Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Provincia di Cuneo, Inail-Direzione regionale Piemonte, Ufficio Scolastico provinciale, ASL CN1 e ASL CN2, Atl del Cuneese e Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero.

«Con questo progetto desideriamo aprire le porte del nostro mondo artigiano – commenta Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – e invitare il pubblico non soltanto a seguire in un contesto insolito le esibizioni di importanti star internazionali, ma a conoscere le nostre imprese al loro interno, per comprenderne direttamente le dinamiche produttive e apprezzarne quell’atmosfera di valori umani e di attenzione alle regole che da sempre contraddistingue l’artigianato del nostro territorio».




Salone del libro: successo oltre le aspettative

“L’edizione appena conclusa del Salone del libro ha segnato finalmente il ritorno alla normalità. Gli eventi del Consiglio regionale che si sono susseguiti nelle cinque giornate all’Arena Piemonte e in Sala Argento hanno riscosso un successo di pubblico decisamente oltre le aspettative, grazie a un ricco programma di appuntamenti che ha spaziato dalla riscoperta della cultura piemontese ai nuovi stili di vita introdotti dalla pandemia”.

Lo ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa piemontese Stefano Allasia alla chiusura del Salone del libro, che ha visto il Consiglio promuovere undici eventi e accogliere un gran numero di visitatori nel proprio stand istituzionale, ispirato a un salotto barocco che riproduce alcuni degli scorci suggestivi delle sale auliche di Palazzo Lascaris, tra gli edifici barocchi più significativi del centro cittadino e dal 1979 sede del Consiglio regionale del Piemonte.

Tra gli appuntamenti che più hanno destato l’interesse del pubblico spiccano senza dubbio gli incontri Radici di un’identità: musiche, parole e storie che hanno “conquistato” il mondo e La tecnologia al servizio del paziente. Buone pratiche e opportunità offerte dalla telemedicina. Un omaggio alla tradizione e alla cultura piemontese e – nel contempo – una celebrazione dei cinquant’anni appena trascorsi dall’istituzione della Regione Piemonte, il primo, che ha visto la presenza del presidente Allasia e dell’intero Ufficio di presidenza: i vicepresidenti Franco Graglia e Mauro Salizzoni e i consiglieri segretari Giorgio BertolaGianluca Gavazza e Michele Mosca; un’analisi dei benefici offerti dalla tecnologia digitale in medicina durante la pandemia, il secondo,promosso dagli Stati generali per la prevenzione e il benessere e moderato dal presidente e dal vicepresidente di minoranza della Commissione Sanità Alessandro Stecco e Domenico Rossi.

Assai seguiti anche gli incontri dedicati al futuro dell’Universo: Figli delle stelle: un viaggio per scoprire la volta celeste, fra pianeti e costellazioni, dedicato soprattutto ai più piccoli,e Lo Spazio chiama, il Piemonte decolla. Missioni e grandi progetti alla conquista del cosmo, sul contributo piemontese nel campo della ricerca spaziale. E in un autentico bagno di folla si è concluso l’appuntamento con una selezione di campioni olimpici e paralimpici piemontesi, protagonisti di Grinta e passione degli atleti piemontesi conquistano l’Europa e il mondo.

“I numerosi visitatori – continua il presidente Allasia – hanno anche potuto documentarsi sull’attività istituzionale e culturale dell’Assemblea legislativa, attraverso le numerose pubblicazioni messe a disposizione: un modo per far conoscere ai cittadini, soprattutto ai più giovani, le molteplici tematiche che vengono trattate a Palazzo Lascaris”.

Il Salone, infatti, ha rappresentato anche un’occasione per conoscere più da vicino l’attività del Corecom Piemonte, presieduto da Alessandro De Cillis, del Difensore civico regionale Paola Baldovino e dei Garanti regionali per l’Infanzia e l’Adolescenza Ylenia Serra, per i detenuti Bruno Mellano e per i diritti degli animali Enrico Moriconi a difesa della comunità piemontese.

Ampio spazio è stato inoltre riservato alla magia del Barocco piemontese, cui come si è detto era ispirato lo stand dell’Assemblea regionale, e alle nuove abitudini e condizioni di vita dopo la pandemia. Si è parlato in particolare dei pro e contro delle nuove tecnologie utilizzate nei lockdown e delle ripercussioni sociali che hanno messo a dura prova la famiglia, specialmente i minori e le donne, queste ultime al centro di un incontro promosso dalla Consulta regionale femminile presieduta da Ornella Toselli.




San Giovanni 2020 “Al cubo”: Torino, Genova e Firenze unite in una unica piazza virtuale

Il prossimo 24 giugno i festeggiamenti di San Giovanni, a causa delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria Covid-19, non saranno organizzati in modo tradizionale, come nelle passate edizioni, bensì come un vero e proprio palinsesto TV e digitale su scala nazionale.

Le celebrazioni dedicate al patrono, infatti, si triplicano coinvolgendo tre tra le più belle città d’Italia: Torino, Genova e Firenze.

Nel rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento, gli spettacoli saranno fruibili attraverso TV e web e grazie a una piattaforma dedicata per coprire capillarmente tutte le iniziative delle città.

San Giovanni al cubo potrà contare anche sulla media partnership con la RAI.
L’evento vedrà per la prima volta insieme, in un’unica piazza virtuale, le tre città unite dallo stesso santo protettore e rappresentate dai loro personaggi culturali, musicali e istituzionali.

I cardini di San Giovanni ‘al cubo’ saranno festa, cultura e innovazione. La regia è affidata una firma eccellente a livello nazionale, Duccio Forzano, già autore di programmi e spettacoli di assoluto valore. A lui spetterà rendere armonico il ricco programma che toccherà alcuni tra i luoghi più iconici delle tre città. A Torino la Mole Antonelliana – sede del Museo Nazionale del Cinema e luogo di riferimento della manifestazione ‘Torino Città del Cinema 2020’ – e il Lingotto; a Genova i Palazzi dei Rolli – già patrimonio UNESCO – e il teatro Carlo Felice e a Firenze il Palazzo Vecchio – Salone dei Cinquecento – e l’Abbazia di San Miniato.

“Nonostante gli ostacoli legati alle particolari contingenze, abbiamo voluto condividere gli sforzi per disegnare un modo nuovo di celebrare il Santo Patrono – dichiarano la Sindaca di Torino, Chiara Appendino e l’Assessore all’Innovazione, Marco Pironti –. Abbiamo voluto trasformare i limiti indotti da questa emergenza in opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e artistico torinese, facendo leva sulla vocazione innovativa che caratterizza da anni la nostra città. Siamo convinti che andare oltre la fisicità dei luoghi simbolo, cambiando prospettive e modalità di partecipazione, amplierà l’identità culturale e il senso di appartenenza dei cittadini.”

“Genova negli ultimi anni si è ritrovata spesso in piazza a festeggiare eventi di diversa origine e natura – affermano Marco Bucci, Sindaco e Barbara Grosso, Assessore alla Cultura -. A San Giovanni non potremo celebrare le nostre ricorrenze in maniera tradizionale ma unirsi a Torino e Firenze con in progetto multimediale darà un nuovo valore ad una giornata importante. Sarà un modo di mostrarci pubblicamente al Paese intero grazie anche alla collaborazione con la Rai. Un momento di grande livello che ci auguriamo possa essere ripetuto già il prossimo anno con il coinvolgimento delle persone nelle piazze. Un ringraziamento sincero ai sindaci e assessori di Torino e Firenze per aver collaborato con noi a questo progetto innovativo!”

“Una bella occasione per festeggiare San Giovanni unendo le nostre tre città nel segno della ripartenza e della rinascita – dicono il Sindaco di Firenze Dario Nardella e gli assessori alla Cultura Tommaso Sacchi e al Turismo Cecilia Del Re -. Un modo per rinnovare la tradizione attraverso l’innovazione, superando gli ostacoli legati alla pandemia e le sue limitazioni sociali, ma anche per vivere eventi live di assoluto valore attraverso i nuovi canali digitali. Un viaggio tra i simboli di Firenze e le sue evoluzioni per rilanciare una stagione duramente colpita, ma che può e deve riportare tradizioni e cultura al centro della vita cittadina”.

La festa sarà un grande spettacolo che si trasformerà in un abbraccio virtuale ‘al cubo’, mettendo insieme i contenuti artistici delle tre città che si potranno seguire attraverso un unico collegamento via streaming nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19.
Il programma completo sarà presentato nei prossimi giorni in una conferenza stampa dedicata.




Torino. Emergenza Covid-19, prime misure a sostegno della cultura

Questa mattina la Giunta Comunale, visto il perdurare della grave situazione emergenziale creata dal Covid 19 che impatta fortemente sui settori culturali e creativi, su proposta di Francesca Leon e Sergio Rolando, rispettivamente assessori alla Cultura e al Bilancio della Città di Torino, ha approvato le prime misure a sostegno della cultura.

La Cultura non è un prodotto. É ciò che tiene insieme la nostra comunità e va sostenuta sempre, soprattutto in momenti di crisi come questisottolineano Francesca Leon e Sergio Rolando -. I presidi creativi e culturali sono un valore in sé, senza creatività e cultura non possono esserci soluzioni nuove a problemi attuali. Attraverso gli strumenti che abbiamo a disposizione intendiamo, con tutte le nostre forze, aiutare il settore e garantirne la sopravvivenza”.

Il Comune ha deciso di intervenire tempestivamente per salvaguardare la tenuta del sistema culturale che ha una funzione fondamentale all’interno delle comunità analizzando le specifiche problematicità e individuando misure concrete di sostegno. A tal fine sono già state autorizzate forme di dilazione del pagamento dei canoni degli immobili della Città concessi agli enti no profit e, con il provvedimento odierno, saranno semplificate le procedure per il riconoscimento dei benefici economici connessi all’erogazione di contributi.

L’Amministrazione intende assicurare la resistenza del sistema, la continuità delle imprese culturali e la tutela dell’occupazione quale interesse pubblico prioritario sia in questa fase di emergenza, sia in quella che seguirà affermano i due assessori -. Azione che servirà a impedire una desertificazione delle iniziative e un dissolvimento dei soggetti culturali con danni irreversibili alla struttura sociale e creativa cittadina, oltre ad accelerare il processo di ripartenza”.

Con la delibera, in particolare, la Città provvederà allo stanziamento di sostegni economici per l’anno in corso (ferme restando le disponibilità a bilancio) autorizzando gli anticipi dei contributi anche in deroga agli atti convenzionali – attraverso una specifica rimodulazione, considerando fondamentale garantire la continuità aziendale -, con contestuale impegno alla riprogrammazione, alla riorganizzazione e alla rimodulazione delle iniziative non eseguite per le misure restrittive vigenti.

L’atto, inoltre, dà mandato ai dirigenti di revocare o sospendere i bandi già pubblicati (per i quali non sono ancora decorsi i termini di presentazione delle domande di partecipazione) che l’Amministrazione riformulerà seguendo nuove linee guida.

Il Comune, che attuerà tempestivamente i decreti governativi per fronteggiare l’emergenza, sta già intervenendo a livello nazionale per rivendicare la centralità di questo sistema in un progetto strategico di ripartenza dell’intero Paese chiedendo al Governo di far propria questa centralità destinando risorse al settore e programmando interventi combinati per permettere alle Città di agire insieme in un contesto di ripartenza.

Anche se al momento non è possibile quantificare esattamente l’entità del danno economico, un primo monitoraggio condotto dall’Osservatorio Culturale del Piemonte su un campione di enti del territorio regionale, ha stimato – nel periodo compreso tra il 24 febbraio e l’1 marzo – una perdita pari a 2,8 milioni di euro. Una cifra destinata a salire a cui si aggiunge l’impossibilità di una ripresa a breve termine e a pieno regime delle attività culturali aggregative.

L’intervento tempestivo dell’Amministrazione ha l’obiettivo di salvaguardare la tenuta del sistema che ha una funzione fondamentale all’interno delle comunità e che, in questo momento, si sta reinventando e sperimenta nuovi percorsi di fruizione del patrimonio materiale e immateriale, per offrire motivi di coesione e un concreto supporto alla vita in quarantena degli italiani. Molteplici infatti sono le iniziative intraprese dagli operatori culturali in tutti gli ambiti (musei, teatri, biblioteche, cinema, ecc.), con la creazione e la disponibilità di contenuti digitali inediti online. Il Comune si è quindi attivato con le realtà culturali torinesi per analizzare le specifiche problematicità e individuare misure concrete di sostegno. Le prime azioni saranno orientate a garantire la resistenza del sistema, la continuità delle imprese del settore e la tutela dell’occupazione per accelerare il processo di ripartenza.

La Città, che assegnerà contributi tenendo conto delle modalità in corso di definizione a livello nazionale e regionale, assicurerà anche la partecipazione alla ripresa delle attività culturali impegnandosi alla loro promozione e pubblicizzazione.

 




Il cinema vive alla Mole Antonelliana grazie ad uno spettacolo di video mapping

La Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema, dal 24 giugno al 20 luglio 2020 diventa per la prima volta un cinema a cielo aperto, grazie a uno spettacolo di videomapping altamente innovativo, rivolto al grande pubblico e di livello internazionale.

 

Tutti i giorni, dalle 21:00 alle 23:30, i quattro lati della cupola della Mole si animano contemporaneamente con uno spettacolo, della durata di 20 minuti, che non ha eguali; un omaggio alla Torino cinematografica, al cinema italiano e alle grandi star internazionali di tutti i tempi, in un montaggio serrato e visionario realizzato da Donato Sansone grazie al supporto tecnico di Iren, sponsor dell’evento.

 

Entrano così nel vivo i festeggiamenti per celebrare i 20 anni del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana e di Film Commission Torino Piemonte, un doppio compleanno che ribadisce la vocazione cinematografica di Torino, culla degli albori della Settima arte, solidamente ancorata alla propria vocazione ma da sempre aperta alla sperimentazione dei nuovi linguaggi audiovisivi.

 

A partire dal giorno dedicato a San Giovanni, patrono della città, la Mole, gioiello architettonico progettato da Alessandro Antonelli, una sorta di “archistar” ante litteram, diventa una torre cinematografica, un inusuale faro luminoso, e grazie al contributo del Gruppo Iren per la prima volta si trasforma in uno schermo multimediale per proiettare immagini in movimento.

 

“È uno spettacolo studiato come momento perfetto per comunicare la ripartenza della cultura e delle idee innovative e per promuovere Torino come città del cinema – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. È allo studio un sistema di diffusione della musica, e un’apposita campagna social e web, con fotografie e riprese con i droni, diffonderanno e promuoveranno a livello internazionale le immagini di una Torino ‘cinematografica’. Inoltre, il progetto entrerà a far parte, come “opera” audiovisiva, del patrimonio del Museo e potrà in futuro essere aggiornata e riproposta insieme ad altre opere di videomapping create da grandi registi ma anche giovani artisti”.

 

“Con questo evento la Mole Antonelliana diventa il tempio del cinema sia all’interno, con il suo spettacolare museo, che all’esterno, con il videomapping visibile da tutta la città – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. 20 anni sono un traguardo importante, che festeggiamo consapevoli che le sfide da affrontare sono ancora tante, ma forti del sistema cinema che caratterizza Torino. La coincidenza con un momento storico non facile e assolutamente non previsto ci rende ancora più determinati nel rendere questo museo sempre più partecipativo e innovativo, vicino agli oltre 10 milioni di visitatori che in questi 20 anni hanno varcato la soglia della Mole Antonelliana per lasciarsi incantare dall’affascinante mondo della Settima Arte”.

 

Il presidente di Film Commission Torino Piemonte Paolo Damilano aggiunge che “oggi è ancora più importante valorizzare la storica vocazione del cinema torinese e mostrare al contempo il ruolo chiave che questo settore ricopre per il rilancio dell’industria culturale del nostro territorio. Ci congratuliamo con il Museo Nazionale del Cinema per l’ideazione di questo spettacolo che dà il via ad una serie di progetti che ci vedranno collaborare in vista del week-end del 20 luglio, quando le rispettive 20 candeline verranno spente”.

 

Il Gruppo Iren, da sempre attento al sostegno del patrimonio artistico e culturale dei territori in cui opera, ha voluto dare il proprio contributo per celebrare questo importante traguardo del Museo del Cinema” dichiara il presidente di Iren, Renato Boero. “In questo particolare momento storico inoltre la capacità di adattarsi ed evolversi attraverso lo sviluppo di nuove ed innovative tecnologie digitali risulta un’opportunità vincente per arricchire tutte le iniziative di carattere culturale offerte dal territorio, consentendo nello stesso tempo una fruizione diffusa delle stesse ed un’ulteriore valorizzazione del patrimonio artistico collettivo”.

 

Lo spettacolo

Il videomapping è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte e si avvale della regia e del genio creativo di Donato Sansone. Sponsor dell’evento è Iren.

Le proiezioni alternano diversi elementi e vari materiali, molti dei quali appartenenti alle ricche e prestigiose collezioni del Museo Nazionale del Cinema: foto, manifesti e oggetti si avvicendano a sequenze e elementi di computer grafica, in un crescendo emozionale che coinvolge fino all’ultimo frame.

Si parte dall’omaggio al cinema torinese e italiano, per poi arrivare alle grandi star. Le fotografie animate dei volti bellissimi delle attrici e degli attori noti al grande pubblico – da Sophia Loren a Marcello Mastroianni, da Claudia Cardinale a Vittorio Gassman, da Massimo Troisi a Ornella Muti, da Ugo Tognazzi a Monica Bellucci – si incontrano con i manifesti che hanno scandito la storia del cinema italiano: la bellezza dei loro sguardi si interseca con il tributo al regista italiano più visionario, Federico Fellini, nell’anno del centenario della sua nascita.

A questi si aggiungono memorabili sequenze di film girati a Torino, da Cabiria a The Italian Job, fino alla sezione dedicata alle icone cinematografiche internazionali: da King Kong a Spiderman, dall’agente 007 a Indiana Jones, da Vito Corleone al perfido Darth Vader.

Un altro omaggio a Torino viene raccontato dagli elementi chiave che la connotano: l’acqua che riempie la Mole trasformandola in acquario è un omaggio al fiume Po, in cui nuotano personaggi ironici e legati all’immaginario infantile, le automobili che si inseguono in maniera rocambolesca attorno alla Mole e infine il volo con le sequenze più vertiginose che contraddistinguono i film d’avventura.

Non poteva mancare l’amore romantico, con i più bei baci della storia del cinema, e i momenti di festa, in omaggio al doppio compleanno, con proiezione di fuochi d’artificio.

 

Si tratta di uno spettacolo tecnologicamente avanzato, che prevede l’utilizzo di 8 videoproiettori a led posizionati sui palazzi adiacenti che proiettano simultaneamente sui 4 lati della cupola; la sincronizzazione delle immagini che partono dalle quattro postazioni avviene con dei trasmettitori wireless che dalla Mole Antonelliana diffondono il segnale via radio e, grazie alla mappatura architettonica dell’edificio – mai fatta prima –, sarà possibile assistere a inediti giochi di luci e colori.

 

La proiezione sincronizzata delle immagini video è possibile grazie all’investimento tecnico di Iren, basato sull’installazione di 8 video proiettori da 20 mila Ansi Lumen, con tecnologica 3 chip DLP con lampada allo Xenon da 3000 watt. Nello specifico, ad ogni lato della cupola della Mole sono dedicati due proiettori, in grado di lavorare in stack, ossia in contemporanea, le immagini video per permettere maggiore visibilità e nitidezza delle immagini stesse.

I proiettori sono stati posizionati a coppie sul balcone dell’Istituto Madre Cabrini delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, sulla sommità del palazzo della Rai, sulla sommità di Palazzo Nuovo – Università degli Studi di Torino e su un balcone di una casa privata con affaccio sulla Mole Antonelliana.

 

Sono stati installati, inoltre, 4 media player Dataton, ossia 4 server in grado di fornire multi-uscite video per permettere la riproduzione sincronizzata dei contenuti multimediali e una regia workstation posizionata all’interno della Mole. Infine, la sincronizzazione effettiva avverrà tramite l’utilizzo di 4 router LTE che, mediante una connessione a bassa latenza che permette una velocità di comunicazione superiore allo standard e un controllo in diretta dei 4 proiettori, farà comunicare tutte le macchine all’interno dello stesso network, per poter lavorare in modo sincronizzato.

 

L’iniziativa fa parte di ‘Torino Città del Cinema 2020’, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino, partner Intesa Sanpaolo, media partner Rai.