Consiglio regionale: ecco le modifiche approvate al Riparti Piemonte

A maggioranza, il Consiglio regionale ha approvato le modifiche al Riparti Piemonte, necessarie per adeguare il provvedimento ai rilievi del Governo.

Nella relazione di maggioranza del Ddl 109, svolta da un rappresentante della Lega, si legge che la finalità è “adeguare le legge regionale 13 del 2020 alle censure mosse in sede di verifica di legittimità costituzionale svolta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed in ossequio all’impegno istituzionale sottoscritto dall’Amministrazione regionale a modificare il testo originario, nell’ottica della leale collaborazione tra enti costituzionali”.

Critiche le opposizioni, che hanno contestato – sia nella relazione di minoranza, sia nel corso degli interventi – di aver sollevato già molte delle questioni anche tecniche nel corso dell’approvazione del provvedimento, senza essere ascoltati dalla Giunta. Sono intervenuti rappresentanti del Pd, del M5s, di Luv, mettendo in dubbio anche l’opportunità di altre norme del Riparti Piemonte, ritenute “non inerenti direttamente l’emergenza Coronavirus”. Per la maggioranza è intervenuto il capogruppo della Lega, ricordando l’efficacia complessiva del documento, quando il tessuto economico piemontese necessitava di un aiuto urgente nel corso del lockdown, ha affermato che le correzioni sono state per lo più di carattere tecnico. Le opposizioni hanno anche rilevato criticamente che diverse obiezioni sollevate dal Governo non siano state risolte dalla GIunta, ma è stato deciso di portarle alla Corte Costituzionale.

Permane la sospensione fino al 31 gennaio 2021 della facoltà di presentare istanze per nuovi insediamenti di grande distribuzione, col dichiarato scopo di “contrastare gli effetti dell’emergenza Covid” che ha danneggiato il commercio di vicinato. Il Pd ha presentato un emendamento per abrogare tale sospensione, ricordando che l’articolo in questione è oggetto di impugnativa da parte del governo e si dovrà andare alla Corte Costituzionale per dirimere la questione. L’emendamento è stato respinto dalla maggioranza.

L’assessore ai rapporti con il Consiglio, nel dare parere contrario, ha sottolineato che è curioso constatare come la minoranza voglia tutelare la grande distribuzione, anche a fronte di una sospensione temporanea ed eccezionale, pensata per venire incontro ai piccoli e medi commercianti colpiti dall’emergenza.

Il Pd ha replicato che tali misure di fatto non aiuteranno il piccolo commercio.

Nella gioranta di oggi sono stati respinti diversi altri emendamenti, sia del M5s, sia del Pd, volti a cambiare il testo anche in funzione dei rilievi governativi. Anche nelle dichiarazioni di voto finali, molto critiche le opposizioni sull’intero impianto del provvedimento. Contrari all’impianto del provvedimento, ma anche alla tecnica legislativa utilizzata, sia il Pd, Sia M5s, sia Luv.

Per il capogruppo della Lega, invece, il Riparti Piemonte è stato un ottimo provvedimento che ha aiutato concretamente e rapidamente le aziende in difficoltà. Secondo Fdi è stato il più formidabile provvedimento nei 50 anni della Regione. Anche il capogruppo Fi ha ricordato come in poche settimane si siano distribuiti 60mila bonus ad aziende in difficoltà.

L’assessore ai rapporti con il Consiglio ha affermato che se le opposizioni contestano il braccio di ferro con il governo, questo invece è da considerarsi un merito. Diverse battaglie sono state condivise anche con regioni di centrosinistra, perché tante misure di semplificazione che oggi si criticano, torneranno utili. E comunque il braccio di ferro non è stato cercato dal Piemonte. Gli operatori privati, ma anche le amministrazioni piemontesi, pure quelle governate da chi è all’opposizione in Regione, beneficiano della semplificazione che è stata votata in quest’aula e che è già in vigore.

 

Di seguito, si riporta l’elenco delle modifiche tecniche effettuate al Riparti Piemonte con il Ddl 109.

Articolo 1 (Modifiche all’articolo 4 bis della l.r. 12/2020) Interviene nell’ambito della riduzione di capitale sociale richiesta a Finpiemonte SPA e pari a 15 milioni di euro, considerato che la quota di spettanza del socio Regione corrisponde al 99,91% del capitale sociale, provvede a modificare la cifra iscritta in entrata e in spesa nel limite massimo di euro 14.986.500,00, con contestuali modifiche delle scritture contabili di cui all’allegato H, dell’articolo 36 della legge regionale 13/2020. Articolo 2 (Modifiche all’articolo 27 della l.r. 13/2020) Con tale disposizione si provvede a sanare l’errore materiale di cui al comma 2, sostituendo la dicitura titolo 1 (Spese correnti) con la dicitura titolo II (Spese in conto capitale). Articolo 3: (Modifiche all’articolo 37 della l.r. 13/2020) La modifica dell’articolo 37 ai commi 2 e 3, è resa necessaria in quanto il riconoscimento di sgravi contributivi attiene alla legislazione previdenziale di competenza statale. Articolo 4 (Modifiche all’articolo 53 della l.r. 13/2020) La modifica dell’articolo 53 della l.r. 13/2020, recepisce le osservazioni sollevate dal MIBACT che richiedevano il richiamo al rispetto delle norme di tutela previste dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Articolo 5 (Modifiche all’articolo 60 della l.r. 13/2020) L’abrogazione del comma 3 dell’articolo 60 della l.r. 13/2020 consente che possano, comunque, essere richiesti ai partecipanti alla conferenza di copianificazione e valutazione elaborati e documenti integrativi anche diversi da quelli espressamente previsti nel medesimo articolo 60. La modifica amplia così possibili azioni e relativa documentazione che, anche in un’ottica di più completa ed esaustiva corrispondenza e collaborazione tra tutti i soggetti presenti nella conferenza, garantisca ai soggetti convocati in conferenza la più completa conoscenza di tutti gli atti utili. Articolo 6 (Modifiche all’articolo 64 della l.r. 13/2020) La legge urbanistica piemontese che va contestualizzata nel momento storico della sua introduzione (anno 1977), prevede una disciplina specifica di tutela regolamentare nei centri storici, diversa e aggiuntiva rispetto alla disciplina derivante dalla sottoposizione alla tutela del vincolo monumentale o paesaggistico ai sensi delle Parti II e III del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. La modificazione all’articolo 64 della legge regionale 13/2020, intende garantire e specificare che la disposizione operi nel rispetto dei caratteri tipologici e delle caratteristiche del tessuto edilizio esistente. Articolo 7 (Modifiche all’articolo 78 della l.r. 13/2020) Le modifiche apportate all’art. 78 della l.r. 13/2020, relativo all’introduzione delle cosiddette “tolleranze esecutive”, hanno lo scopo di risolvere eventuali conflitti di competenza in ordine alla compatibilità della norma in esame con i disposti di cui alla normativa nazionale, integrando quanto contenuto nella legge regionale 8 luglio 1999, n. 19 – Norme in materia edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 ”Tutela ed uso del suolo”, con l’obiettivo di meglio specificare e distinguere quanto previsto all’articolo 34, comma 2 ter, del dpr 380/2001 in materia di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che non eccedano per singola unità immobiliare il due per cento delle misure progettuali. Articolo 8 (Abrogazioni alla l.r. 13/2020) La disposizione prevede l’abrogazione degli articoli 23 (Sostegno alle destinazioni e al marketing turistico – Riparti turismo), 63 (Estensione delle modifiche che non costituiscono variante), 84 (Documento unico di regolarità contributiva) e 85 (Disposizioni in materia di presidi socio sanitari assistenziali) della l.r. 13/2020 in quanto non risultano allineati ai disposti nazionali ponendosi in contrasto con la disciplina statale di principio che costituisce l’oggettivo e legittimo parametro di riferimento. Le norme regionali censurate si inseriscono in ambiti di materia, quali la tutela della concorrenza, l’ordinamento e l’organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali, la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, che sono costituzionalmente riservati alla competenza esclusiva statale. Articolo 9 (Variazione di bilancio) La disposizione, attraverso una variazione del bilancio di previsione finanziario 2020-2022 in termini di competenza e di cassa, prevede che l’allegato contabile sia conseguente all’articolo 1 e allinea l’iscrizione in entrata e spesa ai commi 1 e 5 modificati dell’articolo 4 bis della legge regionale 12/2020. Articolo 10 (Dichiarazione d’urgenza) La disposizione, anche in relazione agli impegni assunti con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e a quanto sopra descritto, prevede che il presente provvedimento abbia il carattere di urgenza.

 




Analisi trimestrale dell’export delle province di Novara e di Vercelli

Il secondo trimestre del 2020 è stato condizionato, ancor più pesantemente del primo, dalle misure di lockdown adottate dal governo per arginare il dilagare della pandemia di Covid- 19.

Introdotte l’8 marzo, sono infatti rimaste in essere fino al 4 maggio, per essere poi gradualmente e infine completamente rimosse il 18 maggio. Le performance registrate in questo Rapporto sono pertanto fortemente negative risentendo, oltre che dell’introduzione delle misure restrittive, anche della situazione internazionale e della frenata subita dal commercio mondiale.

1. La dinamica dell’export complessivo e manifatturiero delle province di Novara e Vercelli globalmente considerate

Nel secondo trimestre del 2020 le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono diminuite nel loro insieme del -26,1%, quelle nazionali del -27,8%, accentuando il trend negativo già registrato nel primo trimestre. Il dato relativo al primo semestre evidenzia un calo del -15,9% a livello delle due province globalmente considerate, e del -15,3% a livello nazionale.

Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle province di Novara e Vercelli, risultate pari a 3,3 miliardi di euro nel primo semestre 2020, esse hanno registrato un calo tendenziale pari al -15,8%. La flessione ha interessato tutti i comparti, con le sole eccezioni degli articoli farmaceutici che, al contrario, hanno registrato una forte crescita in conseguenza dell’emergenza sanitaria in atto (+53,9%); dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,7%) e del legno, carta e stampa (+4,3%). Quanto agli altri settori, in ordine di performance decrescente, i mezzi di trasporto sono calati del -56,7%; i prodotti petroliferi raffinati del -47,5%. L’aggregato “prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori” flette del – 30,8% con al suo interno il comparto dei prodotti tessili che registra una caduta del -34,6% e quello più grande degli articoli di abbigliamento che si riduce del -30,7%. Gli articoli in gomma e materie plastiche segnano un calo del -22,8%; i computer e prodotti ottici si contraggono del -22,4%; i macchinari ed apparecchi del -16,4%, con al loro interno le macchine di impiego generale che flettono del -16%; l’export di sostanze e prodotti chimici si contrae del -15,7%; quello dei metalli e prodotti in metallo del -14,8%, quello degli apparecchi elettrici del -11,8%.

Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export, nel primo semestre 2020 si osserva un calo delle vendite sia verso l’Unione europea sia verso i Paesi extra-Ue 27, nella misura del -11,5% e del -21% rispettivamente. Le esportazioni di manufatti dirette verso i 27 Paesi Ue, pari a 1,9 miliardi di euro, rappresentano nel primo semestre del 2020 il 57,9% dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli considerate insieme; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 1,4 miliardi di euro, equivalgono al 42,1% dell’export manifatturiero delle due province.

Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel primo semestre del 2020 l’elemento più evidente è la contrazione dell’export manifatturiero delle due province verso tutti i principali Paesi di destinazione, con la sola eccezione della Polonia (+3,9%), che riduce notevolmente il ritmo di crescita rispetto al primo trimestre, e dei Paesi Bassi (+2,4%). Contrazioni a due cifre si registrano verso Regno Unito (-24,2%), Spagna (-20,5%), Svizzera (-19,9%), Cina (-19,6%), Stati Uniti (-16,1%) e Francia (-10,3%). L’export verso la Germania si riduce del -7,5%, quello verso il Belgio di un più esiguo -0,5%. In questo contesto, nonostante le flessioni registrate, Germania, Francia, Stati Uniti e Svizzera si confermano i primi 4 Paesi di destinazione dell’export manifatturiero provinciale, verso i quali si dirige il 45,4% delle esportazioni delle due province. Nel complesso, l’export verso questi 4 Paesi si è ridotto del -12,1% rispetto al primo semestre del 2019.

Sul fronte delle importazioni manifatturiere, come già osservato nel primo trimestre, anche nel primo semestre del 2020 si registra un calo dell’import da tutti i principali mercati di approvvigionamento, fatta eccezione per la Cina, dalla quale le due province di Novara e Vercelli registrano un incremento delle importazioni pari al +46,2%, e il Giappone che registra una crescita del +3%. Da tutti gli altri principali Paesi di provenienza dell’import manifatturiero si osserva invece un calo, più sostenuto per Tunisia (-35,5%), Stati Uniti (- 29%), Francia (-24,7%), Paesi Bassi (-23,8%) e Germania (-22,5%); più contenuto, ma comunque rilevante, per Spagna (-16,6%), Regno Unito (-16,5%) e Belgio (-7,9%). I principali mercati di approvvigionamento delle due province si confermano, nell’ordine, Germania, Cina, Francia, Stati Uniti: da questi soli 4 Paesi proviene il 57,2% dell’import manifatturiero delle province di Novara e Vercelli, risultato in calo del -14,3% rispetto al primo semestre del 2019.

2. ProvinciadiNovara
• Osservatorio Macchine di impiego generale

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) sono risultate in calo del -24,1% a livello provinciale e del – 29% a livello nazionale; il dato relativo al primo semestre, che contempla un primo trimestre meno negativo rispetto al secondo, evidenzia una flessione dell’export del – 14,3% per la provincia di Novara e un calo del -19,1% a livello nazionale.

Per quanto riguarda i principali Paesi di destinazione, nel primo semestre del 2020 le esportazioni provinciali appaiono ancora in crescita verso la Spagna (+2,4%), seppur a un ritmo inferiore a quello registrato nel primo trimestre, la Polonia (+2,5%) e i Paesi Bassi (+16,3%); questi ultimi mettono a segno l’incremento maggiore e, con riferimento al solo secondo trimestre dell’anno, sopravanzano la Spagna posizionandosi quinti all’interno della classifica. In flessione, invece, l’export verso tutti gli altri principali mercati di sbocco: Regno Unito (-36,2%); Germania e Grecia (- 18,7%); Stati Uniti (-17,2%); Francia (-14,9%); Belgio (-2,2%); Svizzera (-0,3%).

Nel primo semestre Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito si confermano i principali mercati di sbocco dell’export novarese di rubinetteria-valvolame, ma con la Germania che sopravanza la Francia, posizionandosi in cima alla classifica. La quota complessiva di export diretta verso questi 4 Paesi è pari al 44,7%, in calo del -20,3% rispetto al primo semestre del 2019.

All’interno della classifica la Grecia sopravanza la Polonia collocandosi al nono posto e facendo retrocedere quest’ultima in decima posizione.

• Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara sono calate del -44,3%, invertendo il trend (ancora) positivo del primo trimestre dell’anno, quelle nazionali del -42,4%. Il dato relativo al primo semestre indica un calo del -18% per l’export novarese, e un calo del -24,5% per l’export italiano del settore.

Quanto ai principali mercati di sbocco, nel primo semestre del 2020 l’attenzione è puntata sul calo generalizzato che ha caratterizzato tutti i principali Paesi di destinazione dell’export novarese di prodotti tessili e abbigliamento, con la sola eccezione della Svizzera che, tuttavia, ridimensiona di molto il ritmo di crescita complessivo del periodo (+4,4%, a fronte del +158,3% del primo trimestre e a seguito del calo registrato nel secondo trimestre dell’anno). Quanto agli altri Paesi della classifica, l’export verso gli Stati Uniti flette del -47,7%; quello verso la Spagna del – 36,5%; Germania -36,2%; Tunisia -33,4%; Regno Unito -31,8%; Repubblica Ceca – 29,9%; Corea del Sud -29,7%; Francia -17,3%; Giappone -6,1%. La Svizzera si conferma il principale mercato di sbocco della provincia di Novara per i prodotti tessili e dell’abbigliamento, verso la quale si è diretto nel primo semestre dell’anno il 51,4% dell’export settoriale provinciale.

Riguardo ai posizionamenti nella classifica, il Giappone, che si colloca quarto, ha sopravanzato la Germania che diviene quinta; gli Stati Uniti hanno scalzato la Tunisia posizionandosi settimi e facendo retrocedere quest’ultima in ottava posizione. La Corea del Sud si posiziona nona, al posto della Repubblica Ceca che diviene decima.

3. Provincia di Vercelli
• Osservatorio Macchine di impiego generale

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) della provincia di Vercelli sono calate del -33,3%, quelle italiane del -29%. Il dato semestrale evidenzia un calo del -20,1% a livello provinciale e un calo del -19,1% a livello nazionale.

Nel primo semestre del 2020 l’export flette verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export vercellese di rubinetteria e valvolame, fatta eccezione per la Germania, che registra una crescita pari al +14,4%. Quanti agli altri Paesi, l’Ungheria flette del 41,8%; la Spagna del -39,5%; la Francia del -28,1%; il Regno Unito del -27,8%; l’Austria del -22%; l’Arabia Saudita del -18,7%; i Paesi Bassi del -11,6%; gli Stati Uniti del -8,7%; la Svizzera di un più esiguo -1,2%. Germania, Francia e Spagna si confermano i principali mercati di sbocco dell’export settoriale provinciale: i tre Paesi considerati hanno assorbito nel primo semestre 2020 il 40,9% dell’export, in flessione del -15,4% rispetto al primo semestre 2019. Nella classifica, la Svizzera, che si colloca quinta, ha sopravanzato il Regno Unito che si posiziona sesto, mentre l’Arabia Saudita ha scalzato l’Austria posizionandosi settima, facendo scivolare quest’ultima in ottava posizione.

• Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Vercelli sono calate del -54,6%; quelle nazionali del -42,4%. Peggiorano dunque ulteriormente le performance emerse all’inizio dell’anno, portando il dato relativo al primo semestre al -42,9% per quanto riguarda le esportazioni a livello provinciale e al -24,5% per l’export nazionale.

Quanto ai principali mercati di sbocco, nel primo semestre del 2020 si registra una contrazione dell’export verso tutti i primi 10 Paesi di destinazione delle esportazioni vercellesi di tessile-abbigliamento. Molto sostenuta è la flessione dell’export verso Hong-Kong (-61,9%) e Regno Unito (-51,1%), ma anche verso Francia (-49,6%), Stati Uniti (-47,3%), Giappone (-44,9%), Svizzera (-37,6%), Corea del Sud (-36%), Russia (-34,8%), Cina (-30,8%) e Germania (-28,7%). La classifica ha subito molteplici variazioni in termini di posizionamenti; in particolare, la Cina da quinto Paese di destinazione diviene seconda; la Francia da seconda diventa terza; il Regno Unito perde due posizioni divenendo quinto; la Corea ne conquista quattro, salendo al sesto posto; il Giappone ne guadagna due, posizionandosi settimo; la Russia e la Svizzera ne perdono tre, collocandosi nona e decima rispettivamente.




Confagricoltura: pronti a collaborare al Patto per il Piemonte

Concordiamo con il presidente Cirio sulla necessità di un Patto per il Piemonte e siamo pronti a impegnarci per costruire e realizzare un piano di rilancio dell’economia che veda l’agricoltura tra i principali artefici della ripresa”.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, intervenendo sulle dichiarazioni del presidente della Regione Alberto Cirio, condivide gli obiettivi indicati dalla giunta subalpina. “Dobbiamo lavorare tutti insieme – afferma Allasia – per definire un nuovo Programma di Sviluppo Rurale che consenta alle imprese di poter sfruttare completamente e in tempi rapidi tutte le risorse a disposizione”.

Confagricoltura evidenzia che nel periodo di programmazione che si è appena chiuso, pur tenendo presente che le risorse residue potranno essere utilizzate nei prossimi due anni,  la capacità di spesa del Piemonte si è dimostrata assai limitata.

In base ai dati non definitivi al 31 dicembre 2020 elaborati da Agea relativi all’avanzamento della spesa (Pubblica e quota FEASR) effettivamente sostenuta il Piemonte si posiziona al 60,34%, a fronte dell’impegno pressoché totale delle risorse. “Questo significa che il sistema di pianificazione, gestione dei bandi, rendicontazione e collaudi ha funzionato a rilento e che può e deve essere migliorato”, commenta il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia.

Apprezziamo l’impegno del presidente Cirio che ha dichiarato di voler ampliare il ricorso alle autocertificazioni e ai controlli ex post per le autorizzazioni e i contributi regionali, al fine di velocizzare snellire il carico burocratico per cittadini e imprese –  ha aggiunto il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaroperché l’agricoltura, che nell’anno del Covid ha continuato a lavorare per assicurare cibo di qualità e materie prime di valore alle industrie agroalimentari locali che hanno potuto mantenere posizioni importanti anche sui mercati internazionali, è pronta a fare la propria parte, con oltre 42.000 imprese agricole attive e 65.000 occupati, nell’interesse del territorio e dei cittadini”.

 

 

 

Allegato: Programmazione sviluppo rurale 2014-2020 – Tabella  Avanzamento della spesa (Pubblica e quota FEASR) effettivamente sostenuta e situazione disimpegno automatico FEASR al 31 dicembre 2020

 




Il “Recovery plan” del Piemonte: oltre 1200 progetti per 27 miliardi di euro

Si intitola “Next Generation Piemonte” il documento, approvato questo pomeriggio durante una riunione straordinaria della Giunta regionale, che contiene oltre 1200 progetti dal valore complessivo di 27 miliardi di euro.

Il testo raccoglie i contributi giunti dal territorio dei quali si chiede al Governo l’inserimento nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il cosiddetto Recovery Plan. La prossima settimana inizierà il confronto con Roma per definire quali di questi progetti potranno essere inclusi nel documento finale che il Governo entro il mese di aprile invierà all’Unione Europea con le priorità italiane.

“Giovedì 8 aprile presenteremo al premier Mario Draghi questo documento, che definisce le linee di indirizzo per lo sviluppo del Piemonte nei prossimi 10 anni – ha dichiarato il presidente della Regione, Alberto Cirio, al termine della seduta -. Siamo orgogliosi di dire che è il contributo del Piemonte, e non della Regione Piemonte, perché dà voce a tutte le esigenze di crescita che ci sono pervenute dal territorio durante l’intenso calendario di incontri che, nelle scorse settimane, ci ha visto andare in tutte le province per ascoltare gli enti locali, le categorie economiche, produttive e sociali, i nostri giovani, che sono i veri proprietari del futuro. Quante volte leggendo un bando europeo ci si è chiesti chi lo avesse scritto, perché troppo distante dalla realtà, noi abbiamo voluto evitare questo scollamento andando prima sul territorio per raccogliere le esigenze reali da chi il territorio lo vive tutti i giorni”.

 

L’analisi delle istanze mette in risalto come la progettualità dal basso esprima un preciso orientamento verso le nuove tecnologie, l’ambiente e le infrastrutture: oltre 600 progetti riguardano questi ambiti.

“Infrastrutture tradizionali come le strade, i ponti le vie, ma anche quelle che riguardano le infrastrutture multimediali per rendere il Piemonte più connesso anche a livello digitale – ha proseguito il presidente Cirio -. E poi i progetti che riguardano l’istruzione e l’edilizia sanitaria. In questo documento c’è quello che serve al Piemonte e non dobbiamo perdere questa opportunità. Se infatti è fondamentale continuare a vaccinare, perché vincerà questa battaglia chi prima avrà vaccinato la sua gente, dall’altra dobbiamo continuare a progettare il futuro e i fondi del Recovery Plan abbinati a quelli della prossima programmazione europea 2021-2027 porteranno in Piemonte oltre 10 miliardi di euro, una cifra che il Piemonte non ha mai avuto e che adesso dobbiamo investire per fare ripartire la nostra regione e non lasciare nessuno indietro”.

 

La proposta di Recovery Plan del Piemonte in sintesi vede 1.273 progetti così ripartiti:
– 672 riguardano la rivoluzione verde e la transizione ecologica

– 230 racchiudono interventi su digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

– 187 si riferiscono alle infrastrutture per la mobilità sostenibile

– 107 comprendono l’inclusione e la coesione

– 55 fanno riferimento all’istruzione e alla ricerca

– 22 concernono l’assistenza sanitaria

 

A livello territoriale la provincia di Alessandria vede 34 progetti per un valore di 1,8 miliardi di euro, quella di Asti 195 progetti per circa 1 miliardo di euro, Biella 76 progetti per 684 milioni di euro, Cuneo 39 progetti per oltre 1,8 miliardi di euro, Novara 187 progetti per oltre 1,2 miliardi di euro, Torino 182 progetti per 3,5 miliardi di euro, Vercelli 344 progetti per 2,5 miliardi di euro, il Verbano-Cusio-Ossola 57 progetti per oltre 560 milioni di euro. A questi si aggiungono 159 progetti a valenza regionale del valore complessivo di 13,8 miliardi di euro.

 

Si segnalano, tra gli ambiti:

– rigenerazione edilizia, riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato, messa in sicurezza, interventi antisismici (468 proposte per un valore complessivo di 11,9 miliardi);

– interventi in viabilità, infrastrutture viarie e opere di ingegno come ponti, strade e parcheggi (183 proposte per 4,2 miliardi);

– sviluppo dei servizi di trasporto pubblico locale, trasporto ferroviario, infrastrutture per il trasporto aereo cargo e passeggeri (37 schede per 2 miliardi);

– riqualificazione o costruzione di impianti sportivi, sia a valenza di coesione e infrastrutture sociali, sia in integrazione dell’offerta turistica, insieme ad altri strumenti e investimenti sui servizi turistici (63 proposte per 1,8 miliardi);

– progetti di mobilità alternativa e dolce, come ciclovie, funivie e passerelle, prevalentemente a servizio della riqualificazione paesaggistica e dell’offerta turistica in contesti adeguati (109 schede per 635 milioni);

– potenziamento di strutture, risorse e strumenti per anziani, minori, famiglie in difficoltà, soggetti vulnerabili (84 interventi per 750 milioni).




CCIAA Torino: prosegue la campagna di influencer marketing

Prosegue  anche nel 2021 la campagna di influencer marketing “Torino Tales” della  Camera  di  commercio  di Torino e di Turismo Torino e Provincia che punta a coinvolgere content creators nazionali (e non solo) per il rilancio di Torino e della sua provincia post Covid19.

Avviato   lo  scorso  luglio  con  tre  importanti  influencer  italiani  e proseguito  con un’instagrammer tedesca in ottobre, la campagna porterà nel mese  di  giugno  nuovi  influencer  in  città, guardando principalmente al mercato  italiano  e a quello straniero di prossimità: Francesco e Veronica di PositiviTrip, Gabriele Colzi, Marion Bertorello e Manuela Vitulli.

A loro il compito di raccontare, attraverso varie experiences, il capoluogo subalpino:  dalle  sue  rinomate  bellezze artistiche e architettoniche, al patrimonio  storico  e culturale oltre che naturalistico, con un’attenzione particolare  alla contemporaneità, al design e alla tradizione culinaria. A fine  giugno  sarà  la  volta del target famiglie con focus sul verde e sul vivere la città all’aperto.

Il  progetto  –  affidato  all’agenzia  HappyMinds – prevede tre principali azioni:  lancio e teaser, live degli eventi e follow up evento per valutare le  impression,  la reach (le persone raggiunte), le interazioni con i post ed engagement rate (like, condivisioni e commenti), numero degli utenti che hanno postato con gli hastag di riferimento.

I content creators in arrivo sono:

PositiviTrip  scopriranno  Torino  dall’8  al  10 giugno rivolgendosi ad un pubblico cha ama viaggiare in coppia: Francesco & Veronica, travel bloggers in  giro per il mondo, appassionati di video e di fotografia, hanno un blog di viaggi dove raccontano le loro esperienze e un account tiktok con più di 200mila follower e video che raggiungono un 1 milione di visualizzazioni. A
loro  il  compito  di  raccontare “La Torino inattesa del food”, un viaggio alla   scoperta   di  tutti  quei  luoghi  che,  per  storia  o  a  livello contemporaneo,  faranno  conoscere  alle  persone  la  grande tradizione di Torino legata all’esperienza culinaria.

Gabriele  Colzi,  dall’11  al  13 giugno, si addentrerà alla scoperta della storia  e  della  tradizione,  grazie  al patrimonio artistico, cuore della città,  rivolgendosi  principalmente  a  chi  viaggia in autonomia. In arte “Gabdetails”  è un giovane igers toscano. Seguito da oltre 73mila followers su  IG  si  definisce  “creator compulsivo di guide di viaggio” e ha scelto instagram  come  veicolo  per raccontare i suoi viaggi e condividere i suoi scatti attraverso luce e colori pastello.

Dal  21  al  23  giugno  si  svolgerà  un  tour  doppio,  toccherà a Marion Bertorello  e Manuela Vitulli del blog Pensieri In Viaggio. Marion, seguita su  IG  da oltre 122mila follower scoprirà le eccellenze storiche culturali della  città  con  un  occhio  di riguardo alla cucina vegetariana. Manuela Vitulli,  seguita  su IG da oltre 130mila persone, è da sempre appassionata di  scrittura  e  viaggi,  da qui nasce il suo blog Pensieri In Viaggio, un punto di riferimento per chi cerca ispirazione e idee. Entrambe vivranno un tour  strutturato  ad hoc alla scoperta di Torino, rivolgendosi agli amanti dell’arte e del buon cibo, che amano viaggiare e fare esperienze dal taglio lifestyle.

Scoperte  enogastronomiche, musei all’aperto e verde, la città tra passato e  futuro  saranno  i  filoni  principali  delle  visite – sottolinea Dario Gallina,  Presidente della Camera di commercio di Torino – anche per andare incontro  ad un concetto di turismo che in questo anno si è evoluto ed è in cerca  di  novità.  Vogliamo  per  questo  puntare  molto sulle esperienze: laboratori  e  degustazioni  con i nostri Maestri del Gusto e produttori di vini  Torino  DOC,  ma anche la presentazione di luoghi nuovi e inaspettati per  svelare,  in particolare ai turisti italiani, la Torino da scoprire in tutta sicurezza e libertà”.

La  scoperta  e  la narrazione del nostro territorio – sottolinea Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino e Provincia – operata da “ambasciatori digitali”  attraverso  stories,  post  e immagini, rappresenta una modalità efficace  di  valorizzazione  della  città  di  Torino.   L’integrazione di qualificati  “content  creators”  al processo promozionale ne potenzierà la
notorietà domestica e internazionale”.




CCIAA TO: A Dubai per costruire opportunità

500 partecipanti provenienti da oltre 100 paesi, 80 speaker internazionali, 40 sessioni di dibattito sui temi dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico. Questi i numeri della 12a edizione del World Chambers Congress, il Congresso Mondiale delle Camere di commercio, che si apre domani a Dubai fino al 25 novembre.

 

Tema della manifestazione sarà “Generation Next: Chambers 4.0”, dedicato alle trasformazioni che stanno rivoluzionando il commercio e il business globale: l’evento rappresenta un momento di confronto e di benchmarking tra le Camere di commercio di tutto il mondo, per delineare quali servizi si possono offrire alle imprese locali per affrontare i cambiamenti, cogliere le opportunità, rimanere competitivi.

 

In questo contesto, la Camera di commercio di Torino partecipa all’evento con una delegazione guidata dal Presidente Dario Gallina, già membro del Board dell’Executive Council di ICC WCF (International Chamber of commerce – World Chambers Federation). Previsto anche uno spazio espositivo all’interno dell’area fieristica del Congresso, base per incontri istituzionali e presentazioni del territorio torinese e piemontese.

 

Andiamo a Dubai per sviluppare una rete di contatti a beneficio delle nostre imprese: nel 2020 l’interscambio Piemonte-Emirati Arabi ha raggiunto, nonostante la pandemia, i 224,3 milioni di euro, con una bilancia commerciale nettamente a nostro favore – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – In questi giorni vogliamo quindi consolidare i rapporti già esistenti, grazie all’ampia rete internazionale garantita dalle Camere di commercio di tutto il mondo. Rinnoveremo accordi di collaborazione con partner istituzionali emiratini, come la Camera di commercio di Sharjah – e sigleremo nuovi accordi con enti prestigiosi come DAFZA (la Dubai Airport Free Zone), per facilitare l’accesso delle imprese torinesi non solo al mercato emiratino, ma all’intera area dei paesi del Golfo di cui gli Emirati rappresentano il maggiore hub logistico”.

 

Nel 2020 il Piemonte ha esportato negli Emirati Arabi 211,2 milioni di euro con un calo del 19,2% rispetto al 2019 che si era chiuso con 261,3 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2021 il Piemonte ha già esportato per 123,6 milioni di euro, in netta crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 che si era chiuso con 102,1 milioni.

Il 97,9% dell’export è costituito da prodotti delle attività manifatturiere; esportiamo principalmente macchinari (22,3%), prodotti alimentari (22,1%), prodotti tessili e abbigliamento (15%), prodotti chimici (7,6%) e mezzi di trasporto (6,2%). Siamo la 5° regione italiana per export negli Emirati Arabi Uniti e incidiamo per il 5,3% sull’export nazionale.

 

La Camera di commercio di Torino è attiva da anni negli Emirati Arabi e nell’area del Golfo. Nel 2020 è stato siglato un accordo con l’Halal Trade and Marketing Centre di DUBAI (HTMC), ente emiratino specializzato nel training e nel matching commerciale per facilitare l’accesso delle imprese alle opportunità offerte dal mercato Halal internazionale nei settori food&beverage, cosmetica, fashion e design.

 

Da questo accordo è nato nel 2021 il progetto “Torino-Emirati Arabi”, mirato ad accompagnare le aziende dei settori food & beverage e cosmetica nell’accesso al mercato della Grande Distribuzione Organizzata emiratina: l’iniziativa, consistente in un percorso di informazione, formazione e incontri commerciali, prevede lo sviluppo delle vendite sia via e-commerce sia on-site.

 

La Camera di commercio di Torino, inoltre, mette inoltre a disposizione delle imprese torinesi servizi di informazione specifici dedicati ai mercati dell’area MENA (Middle East and North Africa): sia nell’ambito dello sportello per l’internazionalizzazione Wordpass con focus su import-export e certificazione Halal, sia nell’ambito del progetto Export Library attraverso la realizzazione di materiale informativo sui vari paesi dell’area, a disposizione di imprese e operatori economici sul sito della Camera di commercio di Torino.

 

 

 

 

 




Firmato accordo tra Ance Piemonte, Valle D’Aosta e PoliTO

Il settore delle costruzioni sta attraversando un periodo di ritrovata vitalità, grazie soprattutto all’efficacia delle misure governative legate al PNRR e al cosiddetto Superbonus. Il Piemonte si colloca ai primi posti in Italia per numero di interventi avviati e per il conseguente aumento del volume di fatturato, ma deve affrontare come principale criticità la difficoltà nel reperire personale qualificato.  Le imprese di costruzione del Piemonte e della Valle d’Aosta lamentano infatti la difficoltà nel trovare figure quali assistenti di cantiere, responsabili di commessa, project manager, ingegneri civili ed edili, direttori tecnici e responsabili ufficio gare.

 

Questa mattina, presso l’Energy Center del Politecnico di Torino, se ne è discusso nel corso dell’incontro “Costruire è un lavoro serio”, nel corso del quale è stato presentato l’accordo sottoscritto tra Ance Piemonte e Valle d’Aosta e Politecnico finalizzato a consolidare ed ampliare la partnership strategica tra le due realtà.

 

Per agevolare l’incontro tra studenti e imprese verranno organizzati momenti di promozione che illustrino le opportunità offerte dai tirocini presso le imprese associate. L’Ance Piemonte e Valle d’Aosta avrà inoltre una funzione di hub/collettore di imprese per agevolare e stimolare le opportunità di esperienze formative attraverso lo strumento del tirocinio curriculare, mentre il Politecnico di Torino metterà a disposizione la piattaforma online del portale della didattica per la pubblicazione delle posizioni di tirocinio offerte dalle imprese associate.

 

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del Rettore Guido Saracco, del Vice Rettore per la didattica Sebastiano Foti, dell’Assessora regionale Elena Chiorino e dai direttori dei dipartimenti Diseg Giuseppe Ferro e Diati Francesco Laio; a cui ha fatto seguito la presentazione dell’offerta formativa di ingegneria civile e ingegneria edile da parte dei rispettivi coordinatori dei collegi, i professori Orazio Baglieri e Andrea Lingua.

 

La presidentessa dell’Ance Piemonte Paola Malabaila e dei Giovani ANCE Piemonte Andrea Cavallari hanno poi presentato l’associazione e le iniziative per la formazione in azienda, a cui sono seguite le testimonianze di imprese e studenti.

 

Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha dichiarato: “Sono consapevole che il settore delle costruzioni è uno dei settori dove maggiormente si avvertono la necessità e l’urgenza di personale qualificato. Per questo il Politecnico sta impiegando tutti gli strumenti a sua disposizione per dare una risposta concreta alla richiesta che ci viene dalle imprese: oltre alle lezioni frontali e ai tirocini presso le aziende, offriamo ai nostri studenti la possibilità di arricchire la propria formazione con proposte di didattica innovativa – come le challenge o i team studenteschi – mentre alle aziende siamo in grado di fornire i nostri servizi di Job Placement e di formazione ad hoc”.

 

 

La ripresa del settore delle costruzioni, dopo anni bui, si scontra con la mancanza di personale: tra il Pnrr e gli interventi legati al Superbonus, che in Piemonte stanno registrando a partire da febbraio 2021 una crescita esponenziale, la richiesta di personale è aumentata notevolmente – ha commentato la Presidentessa dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta Paola Malabaila.Da tempo abbiamo attivato una fattiva collaborazione con il Politecnico di Torino, confermata da questo accordo che rappresenta il dialogo tra il mondo della formazione e quello delle imprese: un’interlocuzione tra due realtà per costruire competenze specialistiche e per costruire un futuro sostenibile. La nostra Associazione farà da hub di raccolta delle candidature che verranno veicolate tra le imprese associate”.

 

“Secondo le nostre stime, a livello nazionale, mancano 265mila tra professionisti, tecnici specializzati ed operai mentre a livello regionale stimiamo una richiesta di circa 25 mila addetti. Dall’indagine svolta dall’Ance Piemonte, su un campione di 140 imprese, è emerso che il 16% ha necessità di manovali, il 13,5% ricerca capo cantieri, il 5,4% responsabili di commessa, il 5,1% project manager, il 4,8% ingegneri civili ed edili, il 4,2% direttori tecnici – ha aggiunto il Presidente dei Giovani Imprenditori Ance Piemonte e Valle d’Aosta Andrea Cavallari. La formazione e la sicurezza restano aspetti prioritari e non trascurabili, determinanti per rispondere alle nuove richieste del mercato e per contrastare il lavoro irregolare a favore di imprese serie e qualificate”.

 

Nei suoi saluti l’assessora Elena Chiorino ha commentato: “La politica deve agire a supporto delle imprese consapevole di quanto sia strategico garantire, attraverso la formazione, un valido sostegno alla loro capacità produttiva. Lo stiamo facendo in Regione Piemonte, la formazione non ė più da considerare una spesa, ma un investimento. Crediamo infatti che non ci possa essere competitività senza competenza come non possa esserci competenza senza un’adeguata formazione. Investiamo guardando al futuro evitando qualsiasi misura di stampo assistenzialista, ma puntando su misure che rendano ancora più efficace un percorso che vada dall’orientamento scolastico all’apprendistato, per garantire ai nostri ragazzi le condizioni migliori per poter scegliere di restare in Piemonte senza andare all’estero e di inserirsi virtuosamente nel nostro sistema produttivo. Serve un grande piano innovativo e le Academy sono la risposta più immediata, capaci di trasformare il Piemonte nel precursore della formazione di tutte quelle professioni che devono “ancora arrivare”.

 

Andrea Lingua, coordinatore del corso di studio di Ingegneria Edile, sottolinea l’importanza dell’iniziativa specialmente a valle dell’importante rinnovamento dei percorsi di laurea triennale e laurea magistrale che sono stati proposti 2 anni fa per definire una figura professionale al passo con i tempi: “sono cresciute le possibilità di inserire tirocini per 150 o 300 ore permettendo il completamento del percorso didattico per gli ingegneri edili mediante una esperienza pratica molto formativa nell’ambito dei cantieri edilizi”.

Orazio Baglieri, coordinatore del corso di studio in Ingegneria Civile, evidenzia come nell’offerta didattica in Ingegneria Civile, anch’essa oggetto di un profondo rinnovamento l’anno scorso, il tirocinio assuma un ruolo centrale testimoniato dal peso ad esso attribuito anche in termini di impegno e crediti formativi riconosciutiti (fino a 450 ore, equivalenti a circa tre mesi di attività pratica): “Ciò è frutto di precise scelte strategiche per la formazione della nostra comunità studentesca e il potenziamento delle opportunità in chiave occupazionale: la sottoscrizione dell’accordo con ANCE, volto a promuovere lo svolgimento del tirocinio presso le imprese di costruzione, si inserisce nel solco di queste scelte strategiche in momento storico cruciale per il settore e per il Paese”.

 




Servizio Civile Universale: per lavorare presso Patronato Enapa Confagricoltura Asti

C’è tempo fino al 10 febbraio per candidarsi come volontari del Servizio Civile Universale presso le sedi territoriali del Patronato Enapa di Confagricoltura. “Si tratta di un’ottima occasione di formazione, di crescita individuale e professionale destinata ai giovani tra i 18 e i 29 anni non compiuti, che intendano fare un’esperienza per impegnarsi nell’assistenza e tutela in favore dei lavoratori, dei pensionati e di tutti i cittadini presenti sul territorio dello Stato“, afferma Mariagrazia Baravalle, direttore della Confagricoltura di Asti.

Il Patronato Enapa ha messo a disposizione 240 posti in tutta Italia, con una parte riservata ai giovani con difficoltà economiche, distribuiti in 100 sedi territoriali, di cui ben 55 sono sedi provinciali. Ogni progetto avrà una durata di dodici mesi, con un impegno giornaliero di cinque ore, per un totale di 25 ore settimanali e verrà retribuito con un contributo mensile di € 444,30.

Per chi vuole mettersi al servizio della comunità civile, lo può fare prestando servizio nei 6 progetti del Patronato Enapa della Confagricoltura di Asti, così suddivisi:

 

– 2 progetti presso la sede centrale di Asti (Via Monti, 8)

– 2 progetti presso l’ufficio zona di Nizza Monferrato (Piazza Garibaldi, 51)

– 2 progetti presso l’ufficio zona di San Damiano (Corso Roma, 28).

 

Grazie a questo bando i giovani volontari avranno l’opportunità di maturare un’esperienza di lavoro negli ambiti dell’assistenza e tutela dei diritti dei cittadini (anziani, immigrati, disoccupati, persone con handicap) e dell’educazione e informazione sui diritti sociali, grazie ai progetti di servizio civile.

 

Per presentare la propria candidatura è possibile trovare tutte le informazioni di dettaglio al seguente link: https://confagriasti.it/servizio-civile-universale-modalita-di-presentazione-delle-domande/




Unioncamere: Le cifre chiave del Piemonte

Sono 4,2 milioni i residenti in Piemonte a fine 2022, circa 15mila unità in meno rispetto all’anno precedente. Al termine dello stato di emergenza sanitaria, è continuato, infatti, il calo del numero dei residenti, già in atto a partire dalla fine del 2013, frutto di una dinamica naturale ampiamente negativa (più decessi che nati), sempre meno attenuata dagli effetti positivi dei saldi migratori.

La combinazione di un’alta speranza di vita e il perdurare di un regime di bassa fecondità contribuiscono da un lato al progressivo aumento degli anziani e dall’altro alla contrazione dei giovani, determinando uno sbilanciamento intergenerazionale particolarmente critico.

Oggi in Piemonte si contano, infatti, circa 220 anziani ogni 100 individui con meno di 15 anni e il tasso di dipendenza strutturale, che definisce il carico sociale ed economico della popolazione in età attiva, si attesta al 61,7%, evidenziando una condizione di profondo squilibrio.

Le tendenze demografiche in atto rappresentano una delle principali sfide per il futuro del mercato del lavoro piemontese. Istat stima che, nel 2042, la quota della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) scenderà al 55%, dal 62% attuale, mentre l’incidenza della popolazione in età non lavorativa (fino a 14 anni e over 65enni) salirà al 45%, dal 38% attuale.

Focalizzando, comunque, l’attenzione sui dati relativi al 2022, si segnala un generale miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro piemontese: il numero di occupati è cresciuto dell’1,0% rispetto al 2021 (1.785mila occupati), mentre le persone in cerca di occupazione sono scese a quota 124mila, l’11,2% in meno rispetto all’anno precedente. In questo contesto si registra un tasso di occupazione in crescita (66,3%, a fronte del 65,0% del 2021) e un tasso di disoccupazione in diminuzione (6,6%, dal 7,5% del 2021).

Questi alcuni dei dati contenuti all’interno della I edizione della pubblicazione “Le cifre chiave del Piemonte 2023” di Unioncamere Piemonte presentati questa mattina presso il Grattacielo della Regione Piemonte, a Torino.

Le cifre chiave del Piemonte, che abbiamo presentato oggi in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Unicredit e grazie all’ospitalità della Regione Piemonte, rappresentano un supporto conoscitivo per gli operatori economici, sociali e i policy maker chiamati a progettare e a implementare le politiche di sviluppo economico regionali. I temi scelti toccano le sfide contemporanee che stanno caratterizzando questo XXI secolo: l’energia, la sostenibilità e la digitalizzazione. Tutti obiettivi che come Sistema camerale ci siamo dati e su cui dobbiamo investire. Trasversalmente occorre poi puntare sul capitale umano e sulla formazione, vere leve per imparare ad adattarci ai mutamenti socio-politici e alle rivoluzioni profonde dei sistemi economici internazionali” ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte Gian Paolo Coscia.

Nel 2022 è proseguita per il Piemonte la fase espansiva, avviata a partire dalla fine dell’emergenza sanitaria indotta dalla pandemia. Il prodotto interno lordo regionale ha superato i 144 miliardi di euro, il 7,7% della ricchezza prodotta a livello nazionale, valore superiore rispetto non solo ai 136 miliardi del 2021, ma anche ai livelli del periodo pre-covid quando, a valori correnti, il PIL piemontese era pari a 138 miliardi di euro.

Il risultato va, però letto anche alla luce di un indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività che, nel media del 2022, si è attestato al +7,5%.

La crescita del Pil (+6,2%) è stata sostenuta, come nell’anno precedente, dalla spesa delle famiglie residenti e dagli investimenti fissi lordi, mentre la domanda estera netta ha fornito un contributo negativo.

A livello di macrosettori, il valore aggiunto nel 2022 è salito in tutti i comparti. In particolare la crescita è stata pari al 11,1% nelle costruzioni, ancora sostenute dagli incentivi, all’8,0% nell’industria in senso stretto, i servizi hanno mostrato un’espansione del 5,6%, mentre più modesto è stato l’aumento del valore aggiunto dell’agricoltura (+2,4%).

La digitalizzazione aziendale è una delle tante sfide che, in questo periodo storico, il tessuto imprenditoriale deve affrontare.

Adottare e integrare tecnologie digitali innovative nei processi aziendali appare ormai imprescindibile per migliorare l’efficienza, l’agilità e la competitività delle aziende stesse. Nonostante la tecnologia sia diventata parte integrante della nostra esistenza, molte imprese faticano ancora a introdurla in maniera strutturale nei propri processi.

Concentrando l’attenzione sul territorio regionale al fine di comprendere meglio quale sia il grado di digitalizzazione della manifattura piemontese, emerge come oltre il 67% delle aziende manifatturiere regionali possieda ormai un sito internet, mentre il 45% sia presente sui social network, il 23% utilizzi software di pianificazione delle risorse aziendali (ERP), mentre solo il 6% usi software di gestione delle relazioni con i clienti (CRM). L’intelligenza artificiale è entrata nelle imprese in 2 casi su 100.

Indizio dell’inevitabile aumento del grado di digitalizzazione è il fatto che un’impresa piemontese su dieci abbia intenzione di effettuare investimenti in questo campo.

  




Nomine: riapertura dei termini per la Commissione di Garanzia

Sono iniziate le procedure per la riapertura dei termini per le candidature a diversi enti, come la Commissione di garanzia, il Cda della Azienda pubblica di servizi alla persona “Casa benefica”, il Consorzio di bonifica “Associazione irrigazione Est Sesia” di Novara e la Commissione per il patrimonio speleologico.

La data ultima per la presentazione delle candidature è quindi stabilita per il 7 febbraio, in particolare per:

  • Commissione di garanzia: elezione di un componente in sostituzione di Paolo Cattaneo;
  • Un membro del Consiglio di amministrazione della Azienda pubblica di servizi alla persona Casa Benefica;
  • Un rappresentante al Consorzio di irrigazione e bonifica “Associazione Irrigazione Est Sesia” di Novara – Assemblea dei Delegati;
  • 3 rappresentanti per la Commissione tecnico consultiva per la tutela del patrimonio speleologico della Regione Piemonte.

L’istanza di candidatura deve essere sottoscritta e presentata al Presidente del Consiglio regionale inviandola all’indirizzo pec unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.

Sono mantenute valide le candidature già pervenute che, quindi, non dovranno essere ripresentate.

I bandi e tutte le informazioni necessarie per eventuali candidature per i garanti o per gli altri organismi in scadenza, sono disponibili presso gli uffici della Commissione consultiva per le nomine e nell’area dedicata ai comunicati della Commissione nomine, sul sito istituzionale del Consiglio regionale.