“Il mercato messicano: nuove opportunità per le aziende italiane”

“Il mercato messicano: nuove opportunità per le aziende italiane” è il titolo del webinar organizzato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) e Hogan Lovells martedì 6 luglio 2021 alle 16.

Il programma dei lavori, che saranno moderati da Leah Dunlop, Partner di Hogan Lovells Roma, prevede, dopo i saluti del direttore di Cnvv, Carlo Mezzano, l’intervento di Leda Giuffrida, coordinatrice delle relazioni commerciali Messico-UE della Direzione generale Commercio della Commissione Europea, sul nuovo accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Messico, e di Gianmarco Salvucci, Associate Hogan Lovells Città del Messico, sulle relazioni economiche e commerciali tra l’Italia e il Messico.

L’esperienza diretta delle aziende italiane nel mercato messicano sarà illustrata dalle testimonianze di Alberto Cambieri, Cfo di Esseco Group, Simone Amico, Country Manager di Minerali Industriali Messico, Vittorio Costa, Executive Committee Member di Minerali Industriali srl, Letizia Magaldi, presidente dell’Associazione Economica del Messico in Italia, Marco Ruggiero,  General Manager di Chiesi Messico, e Angelo A. Lastrato, Plant Manager di La Termoplastic F.B.M. Messico.

I lavori si concluderanno con una sessione di domande e risposte con i partecipanti.

 

 




Allasia: “Democrazia, libertà e pluralismo per l’Iran”

“Esprimo vicinanza ai rappresentanti della Resistenza Iraniana, con l’auspicio che  presto l’Iran possa diventare uno stato democratico, libero, tollerante e pluralista”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, che stamane ha incontrato i rappresentanti della resistenza iraniana Mahmoud HakamianHoushang Kouchak.

“Purtroppo – ha aggiunto Allasia – dal paese governato da un regime teocratico, giungono periodicamente notizie di sistematiche violazioni dei diritti umani e civili e negazioni delle più elementari libertà per i cittadini”.




Pnrr, la Giunta coinvolge il Consiglio regionale

Pur non essendo una competenza diretta del Consiglio regionale, la discussione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) passerà anche dall’Assemblea elettiva del Piemonte. Oggi in settima Commissione (Autonomia ed Enti Locali), presieduta da Riccardo Lanzo, l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha infatti dato l’avvio all’analisi della situazione con i consiglieri di maggioranza e opposizione.

“Penso che quando ci sono riforme così importanti e fondi a disposizione in quantità così elevata, sia non solo giusto ma doveroso, condividere con il Consiglio ogni passo che si sta facendo nell’applicazione del Piano”, ha detto Tronzano. L’assessore ha proposto una riunione periodica su base quindicinale o mensile, in modo da fare il punto e ascoltare non solo la posizione dei vari gruppi, ma anche effettuare audizioni degli enti e delle associazioni interessati, che ne faranno richiesta. E’ stata già istituita una cabina di regia con Unioncamere e le Province.

Carlo RIva Vercellotti (Fi) ha chiesto se si conoscono i criteri per il riparto dei fondi, per capire quanto arriverà al Piemonte dei 235,14 miliardi complessivi assegnati all’Italia, come ha ricordato la Giunta che ha svolto una breve illustrazione del Pnrr in Commissione. Ha aggiunto che è importante aiutare i Comuni a partecipare ai bandi, perché specialmente quelli piccoli potrebbero essere in difficoltà. Tronzano ha ricordato che per fare molte cose “la Regione ha bisogno di personale”, alcuni concorsi sono partiti ma dovremo trovare e assumere risorse molto qualificate appunto per il Pnrr.

Alberto Avetta (Pd) ha suggerito di cominciare a setacciare tra “l’esorbitante numero di progetti che sono stati raccolti”. Circa l’aiuto tecnico ai Comuni per i bandi, ha ricordato che Anci ha molte competenze sulle procedure concorsuali europee. L’assessore ha spiegato che con Finpiemonte e le Fondazioni si sta già operando una scelta tra i progetti. Senz’altro sarà coinvolta Anci.

Il presidente Lanzo ha detto di voler accogliere la proposta di riunioni periodiche quindicinali e ha proposto alla Commissione di stilare un documento unitario, per quanto possibile, che riassuma il percorso che la Regione deve fare, a partire dall’assistenza tecnica ai Comuni.




Unioncamere Piemonte: Riparte la domanda di lavoro delle imprese

Sono circa 37.500 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per giugno 2021, 15.330 unità in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 9.240 unità in più rispetto all’analogo periodo del 2019, quando il mercato del lavoro non aveva ancora dovuto affrontare le problematiche causate dalla pandemia da Covid-19.

Le previsioni sul recupero dell’economia nazionale e regionale e le tendenze positive in consolidamento dei mercati internazionali favoriscono, infatti, un cambio di passo nei programmi di assunzione che arrivano a superare anche i livelli pre-Covid.

Il 74,8% delle entrate riguarderà lavoratori dipendenti, il 18,6% lavoratori somministrati, il 2,0% collaboratori e il 4,5% altri lavoratori non alle dipendenze.

Nel 24% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 76% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Complessivamente nel trimestre giugno-agosto 2021 le entrate stimate ammonteranno a 86.980, il 6,8% delle 1.282.840 programmate a livello nazionale.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Delle 37.500 entrate previste in Piemonte nel mese di giugno 2021 il 14% è costituito da laureati, il 35% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 21% e il 28%.

Anche a giugno sono i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 67,5% delle entrate (9.670 unità in più rispetto allo stesso mese del 2020 e 5.280 in più rispetto a giugno 2019). L’industria programma 12.170 entrate, generando circa il 32,5% della domanda totale del mese e segnando un incremento di 5.660 entrate rispetto a giugno 2020 e 3.960 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio 9.420 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 2.740 quello edile.

 

Il 19% delle entrate previste per giugno 2021 nella nostra regione sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (quota superiore alla media nazionale del 17,0%), il 32% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti, circa il 27% riguarderà professioni commerciali e dei servizi. Solo il 10% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 12% delle assunzioni del mese.

 

A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (43%), segue l’area commerciale e vendita (22%) e quella tecnica e di progettazione (15%), la logistica si attesta all’10%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria con il 5%. L’area direzionale, infine, pesa il 5% delle assunzioni previste.

Permangono, infine, le difficoltà di reperimento di alcune figure professionali: in 32 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono, infatti, di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quota analoga rispetto a quella media nazionale (31 imprese su 100).

Le professioni più difficili da reperire in regione a giugno 2021 sono Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (66 aziende su 100) e Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (62 aziende su 100). Per oltre un’impresa su due, infine, appare difficoltoso trovare anche Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione nonché Farmacisti, biologi e altri specialisti della scienza della vita.




Metano, CNVV: il Consorzio “San Giulio” stipula con Edison Energia Spa il nuovo contratto di fornitura

Il Consorzio “San Giulio”, la società per i servizi energetici di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, ha sottoscritto il nuovo contratto pluriennale di fornitura del gas naturale con Edison Energia Spa, che dal prossimo gennaio somministrerà, al termine dell’attuale accordo consortile, fino al 31 dicembre 2023, circa 52 milioni di metri cubi di metano su base annuale a 230 contatori di 73 aziende industriali.

«Anche questo nuovo contratto – spiega il presidente del “San Giulio”, Marco Dalla Rosa – ha, come quello precedente, una gestione ad Active Portfolio Management, che in un contesto di volatilità dei mercati energetici ci consente di contrastare, e talvolta sfruttare a nostro favore, le oscillazioni dei prezzi. Utilizzando questo approccio, la cui operatività viene curata direttamente dal Consiglio di amministrazione, il Consorzio consente da molti anni alle aziende sue aderenti di ottenere dei prezzi molto competitivi nel mercato business».

«Risultano sempre più apprezzati – aggiunge il procuratore del “San Giulio”, Marco Mainini – i servizi a valore aggiunto di cui usufruiscono le aziende consorziate, come la pre-fatturazione, il controllo della corretta fatturazione e il monitoraggio dei prelievi effettivi, con “alert” automatici inviati tempestivamente direttamente ai vari referenti aziendali in caso di sforamento dei principali parametri contrattuali di somministrazione».

Oltre a Dalla Rosa fanno parte del Cda del Consorzio (che è stato il primo in Italia a essere costituito, nel giugno 1998, e a raggiungere l’operatività, nel 1999)  Fabio Leonardi, Eraldo Peccetti, Massimiliano Preti, Fabio Saini e Federico Zaveri.




CCIAA Torino: prosegue la campagna di influencer marketing

Prosegue  anche nel 2021 la campagna di influencer marketing “Torino Tales” della  Camera  di  commercio  di Torino e di Turismo Torino e Provincia che punta a coinvolgere content creators nazionali (e non solo) per il rilancio di Torino e della sua provincia post Covid19.

Avviato   lo  scorso  luglio  con  tre  importanti  influencer  italiani  e proseguito  con un’instagrammer tedesca in ottobre, la campagna porterà nel mese  di  giugno  nuovi  influencer  in  città, guardando principalmente al mercato  italiano  e a quello straniero di prossimità: Francesco e Veronica di PositiviTrip, Gabriele Colzi, Marion Bertorello e Manuela Vitulli.

A loro il compito di raccontare, attraverso varie experiences, il capoluogo subalpino:  dalle  sue  rinomate  bellezze artistiche e architettoniche, al patrimonio  storico  e culturale oltre che naturalistico, con un’attenzione particolare  alla contemporaneità, al design e alla tradizione culinaria. A fine  giugno  sarà  la  volta del target famiglie con focus sul verde e sul vivere la città all’aperto.

Il  progetto  –  affidato  all’agenzia  HappyMinds – prevede tre principali azioni:  lancio e teaser, live degli eventi e follow up evento per valutare le  impression,  la reach (le persone raggiunte), le interazioni con i post ed engagement rate (like, condivisioni e commenti), numero degli utenti che hanno postato con gli hastag di riferimento.

I content creators in arrivo sono:

PositiviTrip  scopriranno  Torino  dall’8  al  10 giugno rivolgendosi ad un pubblico cha ama viaggiare in coppia: Francesco & Veronica, travel bloggers in  giro per il mondo, appassionati di video e di fotografia, hanno un blog di viaggi dove raccontano le loro esperienze e un account tiktok con più di 200mila follower e video che raggiungono un 1 milione di visualizzazioni. A
loro  il  compito  di  raccontare “La Torino inattesa del food”, un viaggio alla   scoperta   di  tutti  quei  luoghi  che,  per  storia  o  a  livello contemporaneo,  faranno  conoscere  alle  persone  la  grande tradizione di Torino legata all’esperienza culinaria.

Gabriele  Colzi,  dall’11  al  13 giugno, si addentrerà alla scoperta della storia  e  della  tradizione,  grazie  al patrimonio artistico, cuore della città,  rivolgendosi  principalmente  a  chi  viaggia in autonomia. In arte “Gabdetails”  è un giovane igers toscano. Seguito da oltre 73mila followers su  IG  si  definisce  “creator compulsivo di guide di viaggio” e ha scelto instagram  come  veicolo  per raccontare i suoi viaggi e condividere i suoi scatti attraverso luce e colori pastello.

Dal  21  al  23  giugno  si  svolgerà  un  tour  doppio,  toccherà a Marion Bertorello  e Manuela Vitulli del blog Pensieri In Viaggio. Marion, seguita su  IG  da oltre 122mila follower scoprirà le eccellenze storiche culturali della  città  con  un  occhio  di riguardo alla cucina vegetariana. Manuela Vitulli,  seguita  su IG da oltre 130mila persone, è da sempre appassionata di  scrittura  e  viaggi,  da qui nasce il suo blog Pensieri In Viaggio, un punto di riferimento per chi cerca ispirazione e idee. Entrambe vivranno un tour  strutturato  ad hoc alla scoperta di Torino, rivolgendosi agli amanti dell’arte e del buon cibo, che amano viaggiare e fare esperienze dal taglio lifestyle.

Scoperte  enogastronomiche, musei all’aperto e verde, la città tra passato e  futuro  saranno  i  filoni  principali  delle  visite – sottolinea Dario Gallina,  Presidente della Camera di commercio di Torino – anche per andare incontro  ad un concetto di turismo che in questo anno si è evoluto ed è in cerca  di  novità.  Vogliamo  per  questo  puntare  molto sulle esperienze: laboratori  e  degustazioni  con i nostri Maestri del Gusto e produttori di vini  Torino  DOC,  ma anche la presentazione di luoghi nuovi e inaspettati per  svelare,  in particolare ai turisti italiani, la Torino da scoprire in tutta sicurezza e libertà”.

La  scoperta  e  la narrazione del nostro territorio – sottolinea Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino e Provincia – operata da “ambasciatori digitali”  attraverso  stories,  post  e immagini, rappresenta una modalità efficace  di  valorizzazione  della  città  di  Torino.   L’integrazione di qualificati  “content  creators”  al processo promozionale ne potenzierà la
notorietà domestica e internazionale”.




Daniela Biolatto nuova Presidente delle imprenditrici di Confartigianato Imprese Nazionale

L’Assemblea di Donne Impresa Confartigianato ha eletto Daniela Biolatto alla Presidenza del Movimento che rappresenta quasi 85.000 donne alla guida di imprese artigiane e micro e piccole imprese.

La Presidente Biolatto, già Presidente del movimento donna di Confartigianato Imprese Piemonte, guiderà Donne Impresa per i prossimi 4 anni e sarà affiancata dalle Vicepresidenti Elena Ghezzi, Presidente di Donne Impresa Lombardia che ha ricevuto l’incarico di Vice Presidente Vicaria, e Emanuela Bacchilega, Presidente di Donne Impresa Emilia Romagna.

Daniela Biolatto, di Cuneo, è imprenditrice nel settore della moda, fondatrice e titolare dell’azienda ‘Ami2’ che opera ininterrottamente dal 1985 sul mercato nazionale ed estero. Attualmente Presidente di Donne Impresa di Confartigianato Piemonte, Daniela Biolatto ha svolto numerosi incarichi di vertice nell’ambito di Confartigianato, a livello provinciale, regionale e nazionale.

La Presidente Biolatto ha ringraziato la Presidente uscente Daniela Rader per l’impegno con cui ha guidato il Movimento dal 2017 e, presentando il suo programma, ha espresso la volontà di intensificare le iniziative per consolidare il ruolo economico e sociale delle imprenditrici di Confartigianato.

“Continueremo a batterci – ha detto – contro le discriminazioni di genere per costruire le condizioni che permettano alle donne di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità e contribuire alla ripresa del Paese”. “Per rilanciare la competitività delle nostre aziende – ha aggiunto – dobbiamo puntare sulla formazione soprattutto in materia di strumenti finanziari, su un nuovo sistema di welfare attento alla specificità del lavoro indipendente femminile e capace di generare benessere per le imprenditrici, le loro famiglie, la comunità, su un cambiamento culturale che parta dalle istituzioni scolastiche per combattere gli stereotipi di genere.

Intensificheremo il confronto con le istituzioni per costruire politiche di conciliazione in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, e per supportare le imprenditrici in azioni e soluzioni all’emergenza sanitaria, progettare interventi strutturali che contribuiscano al miglioramento qualitativo e quantitativo della presenza femminile nel mondo del lavoro”.

 

 

 

 

 

 

 

 




Confagricoltura Piemonte: sostegno alla liquidità delle imprese

In considerazione del perdurare della pandemia da COVID 19 e della recente proroga del Temporary Framework è prevista, con l’entrata in vigore del nuovo provvedimento “Sostegni bis”, l’estensione al 31 dicembre 2021 delle misure del “DL Liquidità” relative alle coperture SACE, del Fondo di Garanzia PMI e di ISMEA, con alcune rimodulazioni.

In particolare:
– Con riferimento alla “Garanzia ITALIA” di SACE si prevede l’innalzamento della durata massima dei finanziamenti garantibili a 10 anni, previa notifica e autorizzazione alla commissione Europea, e la possibilità, su richiesta delle parti, di estendere fino a 10 anni la durata dei finanziamenti già garantiti da SACE. Si ricorda che la garanzia di SACE è concessa per le Grandi Imprese come definite dalla regolamentazione europea e per le Piccole e Medie Imprese, anche agricole, dopo che queste ultime abbiano esaurito la loro capacità verso i Fondo delle PMI, soggetto gestore Mediocredito Centrale, nonché ISMEA.

– Con riferimento alle Garanzie del Fondo per le PMI e dell’ ISMEA si prevede l’innalzamento della durata massima dei finanziamenti garantibili a 10 anni, previa notifica e autorizzazione della Commissione Europea. È inoltre prevista la possibilità per i finanziamenti già garantiti di estendere la durata fino a 10 anni con allungamento della garanzia di pari durata.
– Con riferimento alla moratoria per le PMI è prevista la proroga al 31 dicembre 2021, per la quota capitale, dei finanziamenti per le PMI, già ammesse alle misure di moratoria straordinaria, previa comunicazione entro il 15 giugno alla banca Finanziatrice.




Unioncamere Piemonte: la produzione manifatturiera torna a crescere

Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte diffonde oggi i dati della 198ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali.

La rilevazione è stata condotta nei mesi di aprile e maggio con riferimento ai dati del periodo gennaio-marzo 2021 e ha coinvolto 1.796 imprese manifatturiere piemontesi, per un numero complessivo di 89.530 addetti e un valore pari a circa 49 miliardi di euro di fatturato.

Il 2020 è stato un anno terribile a causa dell’esplosione della crisi sanitaria. A livello d’industria manifatturiera regionale il calo medio produttivo per l’intero anno è stato del 5,9%, ancora contenuto rispetto alle difficoltà che il tessuto imprenditoriale ha dovuto affrontare. Già alla fine del I trimestre 2020, per contenere gli effetti della pandemia, è stato infatti imposto a livello nazionale il fermo delle attività, scelta che, sebbene inevitabile, ha comportato già nel periodo gennaio-marzo 2020, una contrazione della produzione manifatturiera piemontese del 5,7%. Nell’analizzare i risultati positivi di questo primo trimestre del 2021 va quindi ricordato che l’intensità della crescita degli indicatori deve essere letta anche alla luce del periodo con il quale viene effettuato il confronto.

Nel periodo gennaio-marzo 2021 torna il segno più per la produzione manifatturera regionale. L’output si incrementa a livello medio piemontese del 5,0% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Si tratta di un incremento frutto dei risultati positivi evidenziati dalla maggior parte dei settori e delle realtà territoriali. A livello di dimensione di impresa la crescita caratterizza tutte le classi dalle micro alle grandi aziende.

 

Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, commenta: “Il Piemonte ha tutte le carte in regola per affrontare con coraggio e capacità di innovazione questo 2021. Le imprese hanno fatto e stanno facendo del loro meglio per continuare nel loro percorso di ‘fare impresa’, ma noi dobbiamo aiutarle. Ora, nuovamente e con più forza, spetta all’intero mondo istituzionale dare una risposta concreta e ampia ai vari settori: dal turismo al commercio, all’artigianato e all’agricoltura. E penso al ruolo importante del credito e del sostegno all’export. Avremo a disposizione le risorse che l’Europa ci metterà a disposizione: guardiamo con coraggio all’innovazione e alla trasformazione digitale, vere chiavi di volta dello sviluppo economico”.

 

Fin dall’inizio della pandemia UniCredit – ha dichiarato Fabrizio Simonini, regional manager nord ovest di UniCredit – si è messa al tavolo con le associazioni, le istituzioni e l’ABI, dando il proprio apporto di esperienza e supportando le misure governative. Insieme ai nostri clienti e dipendenti abbiamo insomma affrontato un contesto difficile, del tutto inaspettato, dal quale abbiamo però appreso moltissimo e oggi siamo pronti per gestire questo nuovo scenario economico e lavorare insieme alla ripartenza.

E per la ripartenza anche in Piemonte le banche si pongono come interlocutore principale di amministrazioni pubbliche, imprese e clientela privata, affiancando sia le grandi aziende che le Pmi. Rispetto alle crisi passate, peraltro, oggi il settore finanziario si presenta in condizioni migliori e si pone come parte della soluzione potendo agire come cinghia di trasmissione per dispiegare gli effetti delle politiche governative.

E per ricoprire una funzione allocativa fondamentale, dato che siamo alla vigilia di massicci investimenti pubblico-privati, grazie alla profonda conoscenza dei clienti e dei territori in cui operiamo. È tuttavia fondamentale una corretta gestione della delicata fase che si aprirà con la fine delle moratorie. A ciò il settore bancario si sta preparando con accantonamenti volti ad assorbire potenziali perdite future su prestiti; un’adeguata propensione al rischio e coerenti politiche di erogazione creditizia investendo sull’analisi dei dati dei propri clienti, rafforzando il processo di monitoraggio per continuare ad accompagnarli nel percorso di ottimizzazione della loro struttura di capitale/debito”.

 

Teresio Testa, responsabile Direzione regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo: “I dati presentati fotografano un anno sì durissimo, ma che ci ha anche condotto verso una svolta radicale, oggi possibile. In futuro vedremo quali tendenze saranno transitorie e quali potrebbero consolidarsi. È importante mettere a fuoco la possibilità imperdibile di operare un cambio di passo per l’economia italiana e piemontese. Gli investimenti saranno decisivi: in Piemonte nel 2020 sono affluiti 6,3 miliardi di euro sui depositi bancari delle società non finanziarie, carburante prezioso per il “motore Italia” che Intesa Sanpaolo vuol far ripartire rendendo disponibili ulteriori 50 miliardi di euro di nuovo credito, di cui 5,3 per il Nord Ovest.

Abbiamo l’opportunità concreta di investire in un futuro che sia più sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. È l’orizzonte degli S-Loans, una linea di finanziamenti specifici, che si affiancano al plafond destinato da Intesa Sanpaolo agli investimenti in circular economy. Altro elemento importante sarà la ripresa dei consumi: anche i privati in Italia nel corso del 2020 hanno accumulato un extra-risparmio, che se fosse speso avrebbe un impatto aggiuntivo pari a 62 miliardi. Segnali molto positivi arrivano dalla Cina, dove la crisi ha avuto origine e il nostro export ha registrato un balzo del 43% nel primo trimestre di quest’anno. Una buona accelerazione delle esportazioni è attesa negli Stati Uniti. Su queste e altre opportunità di crescita estera stiamo coinvolgendo le imprese in un ciclo di webinar. Tra l’altro, l’investimento dell’azienda più grande può avere una ricaduta positiva su tutta la filiera e stimolarne la ripartenza. Per questo stiamo estendendo il nostro programma di sostegno alle filiere ai mercati internazionali”.

 

All’incremento del 5,0% della produzione industriale piemontese si associano, nel trimestre in esame, crescite anche per tutti gli altri indicatori. Il fatturato totale registra un aumento del 6,2% sul I trimestre 2020, grazie soprattutto al trend positivo a doppia cifra evidenziato dai metalli e dai mezzi di trasporto. Il fatturato estero cresce del 3,1%, sostenuto dal ritmo espansivo dei metalli e dell’elettricità ed elettronica. Sul fronte degli ordinativi, lo sviluppo sul mercato interno si attesta al +5,4% rispetto all’analogo periodo del 2020. Su questo risultato incide pesantemente la crescita del 16,1% registrata dai mezzi di trasporto. La variazione tendenziale degli ordinativi esteri risulta pari a +3,4%, frutto di una forte contrazione segnata dalla filiera tessile più che controbilanciata dall’aumento evidenziato dalle aziende dell’elettricità e dell’elettronica e da quelle dei metalli. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 64,2%, ovviamente superiore al 57,0% del I trimestre 2020, ma ancora inferiore rispetto al 66,2% del I trimestre 2019.

 

A livello settoriale risultano in ripresa i trend di tutti i comparti ad eccezione del tessile e abbigliamento (-4,6%) e dell’alimentare (-1.9%). Se per la filiera tessile si tratta di una prosecuzione attenuata della crisi vissuta nel 2020, per l’alimentare va invece evidenziato che il confronto a livello produttivo viene effettuato su un I trimestre 2020 in cui il settore registrava ancora una tenuta. Il segno più caratterizza tutte le altre manifatturiere. In particolare i metalli segnano l’incremento più elevato (+11,4%), seguiti dai mezzi di trasporto (+7,8%). La crescita per le industrie meccaniche si attesta al 6,4% mentre quella della filiera del legno e delle aziende dell’elettricità e dell’elettronica risulta rispettivamente pari a +5,4% e +5,2%.

 

Focalizzando l’attenzione sul comparto dei mezzi di trasporto, si rileva come la performance positiva del I trimestre 2021 risulti il frutto di una consistente e diffusa crescita della componentistica autoveicolare, attenuata da dati ancora negativi per gli autoveicoli e l’aerospazio.    

 

Analizzando il campione delle imprese manifatturiere intervistate sotto il profilo dimensionale emerge come le medie imprese (50-249 addetti) siano quelle che registrano una crescita più consistente (+6,6%), seguite dalle imprese di grandi dimensioni (250 addetti e oltre) che incrementano la produzione del 5,9% rispetto all’analogo periodo del 2020. Le aziende di piccole dimensioni (10-49 addetti) evidenziano uno sviluppo della produzione (+3,4%) inferiore alla media complessiva regionale e le micro realtà (2-9 addetti) mostrano di aver intrapreso più lentamente il percorso di crescita (+1,6%).

 

A livello territoriale i risultati appaiono in netto miglioramento per tutte le province. Solo Biella, a causa delle criticità vissute ancora dal comparto tessile, segna ancora una flessione tendenziale della produzione industriale manifatturiera complessiva (-2,5%).

Sostanzialmente stabile appare il dato di Vercelli (+0,4%), realtà in cui la forte crescita della chimica/plastica è stata annullata dal calo a doppia cifra del tessile. Alessandria mostra un incremento della produzione del 2,0%, risultato da un lato del buon andamento della metalmeccanica e del comparto orafo e dall’altro del calo dell’industria alimentare.

+0,4%

Asti cresce del 3,9%. Anche in questo caso sono andate bene le imprese della metalmeccanica e quelle della chimica; stabile, invece, l’alimentare, all’interno del quale la componente delle bevande ha assunto il segno meno.

Di poco superiore al dato medio regionale l’incremento della produzione manifatturiera cuneese (+5,2%), supportata dallo sviluppo della metalmeccanica e da un trend in controtendenza rispetto agli altri territori del comparto tessile.

Novara e Torino mostrano entrambe una variazione del +6,3%, spiegata dal contributo espansivo dell’aziende della metalmeccanica. Nel novarese è stata molto intensa la crescita produttiva di rubinetteria e valvolame. Il risultato migliore appartiene a Verbania (+7,6%): anche per questa realtà le aziende della metalmeccanica hanno sostenuto la produzione provinciale.

 

FOCUS DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

La digitalizzazione aziendale è una delle tante sfide che, in questo periodo storico, il tessuto imprenditoriale deve affrontare. Nonostante la tecnologia sia diventata parte integrante della nostra esistenza, molte imprese faticano ancora a introdurla in maniera strutturale nei propri processi.

Per comprendere meglio qual è il grado di digitalizzazione della manifattura piemontese, l’indagine del I trimestre 2021 ha monitorato la diffusione dei sevizi e delle tecnologie digitali presso il tessuto regionale.

Emerge una notevole differenza nell’impiego di servizi e tecnologie digitali a seconda della dimensione aziendale.

In media in Piemonte il 41% delle aziende manifatturiere utilizza tali tecnologie, contro un 59% che dichiara di non utilizzarle. Se si considerano le imprese di grandi dimensioni l’impiego sale al 100% delle realtà intervistate. Per le imprese medie si attesta all’89%, solo l’11% si dichiara, infatti, estranea al fenomeno. Il peso delle realtà ancora non conoinvolte nel processo di digitalizzazione aumenta al diminuire della dimensione. Nelle imprese piccole solo 37% utilizza servizi e tecnologie digitali e nelle micro realtà lo fanno solo tre aziende su dieci.

 

Tra i servizi e le tecnologie più utilizzati troviamo i software gestionali (ERP, CSR; SCM; etc), seguiti dai sensori per monitorare la produzione, il controllo digitale di movimento e software di business intelligence/data analytics.

 

 

I principali ostacoli alla digitalizzazione evidenziati dalle imprese piemontesi, infine, sono gli alti costi da sostenere per i progetti di innovazione digitale, i problemi organizzativi e di regolamentazione (ad esempio le incertezze burocratiche e normative), l’elevato carico fiscale e la mancanza di personale qualificato.

 




PoliTo e Pontificia Universidad Javeriana di Bogotà alla biennale di Venezia

Il 20 e 21 maggio si inaugura a Venezia la mostra “TIME SPACE EXISTENCE”, la V edizione dell’esposizione biennale di architettura che European Cultural Centre – Italy ha organizzato in parallelo alla 17ma Biennale di Architettura. 212 architetti e accademici, provenienti da oltre 51 paesi, sono stati invitati a indagare il nostro rapporto con lo spazio e il tempo, al fine di stimolare riflessioni volte a espandere i confini delle pratiche odierne e del modo in cui viviamo.

In questo ambito il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e la Pontificia Universidad Javeriana de Bogotá presentano lo spazio dal titolo Researches and Dialogues on Architecture and the Culture of the City, 2017-2021 in cui espongono le attività di ricerca sviluppate congiuntamente a partire dal 2017 sui temi della qualità dell’architettura, del patrimonio e della città.

Nel quadro di un accordo internazionale che ha l’obiettivo di sviluppare congiuntamente attività di ricerca sui temi della città, della cultura e della qualità della vita delle persone che la abitano, la collaborazione tra le due università si basa sulla condivisione di principi comuni applicati all’insegnamento e alla ricerca, e ne interseca le esperienze e le abilità.

Quattro sono le attività presentate. The culture of the city è la prima esperienza di collaborazione che, a partire dallo studio delle città e del territorio nella loro struttura complessiva, tenta una lettura del patrimonio costruito e degli spazi aperti come prodotto di una stratificazione di eventi storici e cerca le ragioni di un “essere nella storia”, occupandosi dei processi di trasformazione in corso nella città e nel suo territorio storico; in particolare, il focus principale della ricerca mira a comprendere il progetto urbano e in generale gli eventi di trasformazione della città, i collegamenti tra gli oggetti costruiti e il disegno degli spazi aperti, tra “dentro e fuori”, tra privato e pubblico.

Da questa ricerca, sono state avviate e sviluppate due successive linee di ricerca: Contemporary Architects in Colombia ha indagato l’influenza dell’architettura europea del XX secolo su architetti colombiani, come Vicente Nasi; Which city for which future? Indaga invece la produzione dell’architettura del periodo post-fordista e il suo impatto sulle città di Bogotá e Torino, sviluppando nuovi strati d’interpretazione e traiettorie di studio.

L’ultima esperienza presentata consiste nell’attività didattica e di ricerca che si è concretizzata nella partecipazione congiunta al Solar Decathlon Latino-America y Caribe, in cui i team universitari dei due Atenei (insieme a una équipe della Oxford Brookes University) progettano case efficienti e sostenibili che, ottimizzando i costi di costruzione, incrementano l’attitudine alla resilienza e salvaguardano la salute dei loro residenti. Green Machine – El Arca è il nome del modulo abitativo costruito durante la fase finale della competizione a Cali nel 2019. Il successo conseguito in questa importante competizione internazionale è un esempio di collaborazione e sinergia vincente e strategica.

Accompagna l’esposizione il sito internet in cui è possibile approfondire i contenuti della mostra. Per informazioni che si riferiscono a orari e regole di accesso, consultare il sito dell’organizzazione.