Il Portale Etichettatura e Sicurezza Prodotti si estende al commercio internazionale e alla cosmetica

Portale nazionale Etichettatura e Sicurezza Prodotti realizzato dalla Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico: al servizio già offerto dallo scorso anno a tutte le imprese alimentari e non alimentari, si aggiunge ora il tema della cosmetica (sempre grazie all’appoggio di Dintec – Consorzio per l’innovazione Tecnologica) e viene integrata l’assistenza al commercio internazionale, grazie alla nuova collaborazione con Ceipiemonte.

Il Portale porta esempi di etichette di prodotti italiani, riferimenti normativi in materia di sicurezza ed etichettatura alimentare e non alimentari, numerose FAQ, riferimenti all’etichettatura energetica e alla marcatura CE ed informazioni a corredo dei prodotti ricadenti nell’ambito del Codice del consumo e sulle indicazioni metrologiche da riportare sui prodotti pre-imballati.

“In questo periodo di prolungata emergenza sanitaria, ma nell’imprescindibile e necessaria volontà di ripartire economicamente – afferma Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino – vogliamo continuare a mettere a disposizione di tutte le imprese italiane l’aggiornamento e l’assistenza che il nostro Portale Etichettatura e Sicurezza Prodotti può offrire, ampliando il suo supporto digitale. Non bisogna spostarsi dal proprio luogo di lavoro: il Portale è sempre accanto agli imprenditori sui temi di regolazione del mercato e ora fornisce assistenza anche nel comparto della cosmetica e in materia di internazionalizzazione. È un modo concreto per supportare le imprese ad operare in modo trasparente e concorrenziale sul mercato, innalzando il livello di sicurezza per i consumatori”.

  

“Il Portale è nato nel 2018 dopo l’esperienza dello Sportello Etichettatura e Sicurezza Alimentare, un servizio di primo orientamento nato qui a Torino quasi 10 anni fa. Lo strumento è completamente digitale ed è un progetto di sistema che coinvolge oltre 60 province italiane con modalità di semplificazione e integrazione dei servizi e con un’interfaccia moderna, molto gradita alle aziende alimentari e ai consumatori – dichiara Fabrizio Galliati, Presidente del Laboratorio Chimico Camera di commercio di Torino – Il nostro impegno come sistema camerale è quello di offrire un Portale dove l’impresa possa ricevere informazioni pratiche di primo orientamento nel più breve tempo possibile e su diversi temi, potenziando così i servizi camerali già in essere o creandoli dove non risultino presenti”.

Il Portale è realizzato dalla Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico, sotto l’egida di Unioncamere Nazionale e con la collaborazione, ad oggi, di più di 30 enti e istituzioni camerali che mettono a disposizione delle proprie imprese contenuti personalizzati, come schede di prodotti tipici, o più rappresentativi.

Ciascun ente opera, nell’ambito del Portale, sulla base di un flusso operativo personalizzato, che consente di monitorare i quesiti in tutti i passaggi, rispondere se la tematica può essere evasa direttamente oppure richiedere l’intervento della task force di esperti coordinata dal Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino.

Le Camere di commercio potranno avvalersi da oggi anche del contributo tecnico di Ceipiemonte per l’assistenza personalizzata sui temi fiscali, legali e doganali del commercio internazionale. Già dall’anno scorso invece, godono della collaborazione tecnica di Dintec che oggi garantisce l’accesso sul settore della cosmetica, insieme all’etichettatura dei prodotti di largo consumo non alimentari. Dintec e Ceipiemonte assicurano una task force di esperti e di competenze più ampie, a servizio del sistema camerale e delle imprese.

dichiara Dario Peirone, Presidente di Ceipiemonte.

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Per accedere al Portale Etichettatura e Sicurezza Prodotti, le imprese devono effettuare una registrazione gratuita, a seguito della quale possono accedere alla loro area riservata per inserire il quesito specifico. Le risposte verranno inserite direttamente sul Portale, in modo che le aziende possano accedere e consultare agevolmente lo storico dei quesiti.

I contenuti del Portale sono accessibili a tutti, compresi i consumatori che possono consultare il materiale informativo disponibile, in particolare i riferimenti normativi “orizzontali” di etichettatura, le schede dei prodotti e le FAQ con le risposte finora elaborate in base all’esperienza di tutti gli Sportelli.

 

 

 

 

 




Le Universiadi invernali 2025 si svolgeranno in Piemonte

Un grande risultato. Le Universiadi invernali 2025 si svolgeranno in Piemonte, con sede principale nel capoluogo torinese e altri luoghi che coinvolgono anche l’area del Piemonte Orientale.

L’assegnazione è giunta in fine mattinata nel corso dell’incontro decisivo della FISU (International University Sports Federation), che ha premiato all’unanimità gli sforzi dell’interno sistema istituzionale piemontese, battendo Stoccolma, l’altra temibile candidata.

Il professor Gian Carlo Avanzi, rettore dell’Università del Piemonte Orientale, è entusiasta di questa consegna che vedrà protagonista anche l’Ateneo da lui presieduto. «Queste grandi vittorie premiano il lavoro in squadra, la contaminazione delle idee, che caratterizzano il piano strategico dell’UPO.

Ho già comunicato la splendida notizia al CUSPO, il Centro Universitario Sportivo Piemonte Orientale, agli studenti e agli uffici dell’Ateneo, esortando tutti a dare il massimo contributo per i risultati migliori che si potranno ottenere. Gli investimenti per le Universiadi, oltre tutto, avranno una conseguente ricaduta in termini di strutture e di residenze universitarie, permettendoci così di accogliere un numero sempre maggiore di studenti che apprezzano la didattica della nostra Università».

Si calcola che nel 2025 siano attesi tremila partecipanti e duemila volontari da tutto il mondo. Alcune gare sono programmate in Valsesia.




Previsioni congiunturali Cnvv: fine d’anno positiva per l’industria novarese e vercellese

Si prospetta una fine d’anno positiva per l’industria delle province di Novara e di Vercelli.

Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre ottobre-dicembre 2021 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione si conferma positivo, anche se lievemente contrastanti: il Novarese registra una contrazione da 31,5 a 20,8 punti mentre il Vercellese sale a 16,7 punti dai precedenti 12,8, a fronte di una media regionale in crescita da 19 a 21,3 punti.

Proseguono la crescita in entrambi i territori, invece, i saldi ottimisti/pessimisti relativi agli ordini totali (da 23,4 a 24 punti a Novara e da 14,9 a 16,7 punti a Vercelli, con il Piemonte che passa da 18,7 a 21,3 punti) e quelli relativi alle attese di esportazioni (da 9,9 a 13,9 punti per Novara e da 7,6 a 13,6 punti per Vercelli, con una media regionale da 7,5 e 8 punti).

«Il 2021 si chiuderà generalmente bene – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – ma la ripresa rischia di essere frenata dal crescente aumento dei costi delle materie prime, che penalizza un Paese trasformatore come l’Italia e allarga il gap con i nostri competitor, anche europei. Le esportazioni hanno comunque ripreso vigore e questo è un segno di vitalità del nostro tessuto produttivo, che deve però essere sostenuto con un tangibile miglioramento delle infrastrutture, materiali e immateriali».

Il mercato del lavoro rivela dati contrastanti, seppure positivi, per i due territori: mentre in provincia di Novara il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni si contrae a 8 punti dai 18,5 della precedente rilevazione, in quella di Vercelli sale da 10,6 a 11,8 punti. Stabile l’indicatore regionale, a 13,9 punti, che vede anche ridursi dal 15,9% al 12,8% la percentuale di imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione; questo dato cresce lievemente (dal 12,9% al 15,2%) a Vercelli mentre rimane invariato all’11,5%, dopo quattro trimestri consecutivi di flessione, nel Novarese.

Rimangono su livelli bassi in entrambi i territori le percentuali di aziende che segnalano ritardi negli incassi: sono l’11,8% nel Novarese e il 19,8% nel Vercellese, a fronte, rispettivamente, del 17,2% e del 18,1% del trimestre precedente e di un dato regionale in calo dal 22,3% al 19,5%.

Per quanto concerne gli investimenti, infine, ne ha in programma entro fine anno il 30,1% delle aziende della provincia di Novara (rispetto al precedente 29,3%) e il 34,3% di quelle della provincia di Vercelli rispetto al 28,7% del trimestre scorso, a fronte di un indicatore regionale che passa dal 28,2% al 28,9%. «Se insieme a questo dato – osserva il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – si considera la contrazione dei programmi di investimenti sostitutivi, dal 53,7% al 50,4% nel Novarese e dal 47,9% al 36,3% per la provincia di Vercelli, con il Piemonte che cala dal 48,4% al 46,3%, si tratta di un ulteriore segnale di fiducia nel futuro, non soltanto in un’ottica di breve termine».

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, confermano il consolidamento in territorio positivo del saldo ottimisti/pessimisti sulle attese di produzione sia nel metalmeccanico sia nella rubinetteria-valvolame, entrambi sostenuti soprattutto dalla crescita delle attese di esportazioni. Stabile la situazione nel chimico, nonostante un lieve decremento del saldo ottimisti/pessimisti sulla produzione, e in lieve ripresa nel tessile-abbigliamento, i cui saldi nuovamente positivi attendono però conferme dalla prossima rilevazione. In forte miglioramento l’alimentare, con un significativo aumento dell’ottimismo tanto per le attese di produzione quanto per quelle di ordini, totali ed esteri.




Guerra in Ucraina: aumento del prezzo delle materie prime agricole

Oltre al dramma umanitario, l’inizio delle ostilità in Ucraina sta anche causando un dramma dal punto di vista commerciale ed economico. Tra le conseguenze nefaste che si stanno registrando in seguito allo scoppio della guerra vi è anche il vertiginoso incremento del prezzo delle materie prime agricole.

Mais e grano tenero sono i prodotti agricoli che maggiormente dipendono dalle importazioni da Russia e Ucraina e il prezzo di queste commodities è destinato a salire ulteriormente, mentre al momento non si registrano variazioni sul grano duro, quello destinato alla produzione della pasta, il cui prezzo risente soprattutto della mancata produzione in Canada e dei rincari dei costi di produzione.

Nelle ultime ore – rilevano i tecnici della Confagricoltura di Asti – si è registrato un aumento che sfiora il 10% per il grano. Per mais e soia l’incremento è, rispettivamente, del 5% e del 4%.

Sull’andamento delle quotazioni – sottolinea il presidente di Asti Agricoltura Gabriele Baldi incide prima di tutto il blocco dell’attività nei porti dell’Ucraina. I mercati riflettono l’assoluta incertezza sui tempi e sulle modalità per la ripresa delle esportazioni di prodotti agricoli”.

Questa guerra sta generando problemi insostenibili per tutto il comparto agricolo, in modo particolare per gli allevatori, che rappresentano sicuramente la categoria maggiormente danneggiata”, afferma Enrico Masenga, coordinatore del settore tecnico della Confagricoltura di Asti. “Dall’aumento del prezzo dei cereali – alla base di tutti i mangimi animali – deriva un innalzamento dei costi di alimentazione che si attestavano già su valori elevati. Ne consegue quindi una perdita netta per ogni capo allevato e una forte difficoltà da parte delle aziende a sostenere i costi di allevamento”.

Stessa sorte anche per i produttori di cereali che non riescono a beneficiare di questi aumenti in quanto sono costretti a fare i conti con un incremento di gas e petrolio che ha fatto lievitare considerevolmente i costi di produzioni, in modo particolare per quanto riguarda i concimi.  “Il grano è aumentato del 30% (20% in più rispetto allo scorso anno con un ulteriore incremento del 10% dallo scoppio della guerra) – continua Masenga –  mentre i concimi sono aumentati del 250%: ci troviamo quindi di fronte ad un saldo totalmente negativo. Rispetto agli anni precedenti, l’aumento dei costi va ad erodere il maggiore introito ricavato dalla vendita”.

All’aumento dei costi, si aggiunge anche la tensione nei Paesi che sono i principali destinatari dei cereali prodotti in Ucraina e nella Federazione Russa”, dichiara Mariagrazia Baravalle, direttore di Asti Agricoltura. “E’ il caso dell’Egitto e della Tunisia, dove le scorte disponibili sono in grado di coprire il fabbisogno interno fino a giugno. Inoltre, sono state riviste al ribasso le previsioni relative ai raccolti di cereali in Argentina e Brasile a causa di una stagione particolarmente secca”.

Auspichiamo in tempi brevi un piano di ripresa per arginare l’impatto della crisi in atto per sostenere i redditi degli agricoltori tagliati dalla crescita dei costi di produzione, salvaguardando il potenziale produttivo del sistema agroalimentare europeo”, affermano il presidente Baldi e il direttore Baravalle. “ La riduzione della produzione avrebbe effetti particolarmente negativi sull’inflazione”.




Torino. Presentato il progetto Seria: obiettivo affrontare e gestire le nuove criticità

Il 23 novembre scorso a Torino, nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte, il Servizio Fitosanitario e Tecnico-Scientifico della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Agrion e 3A Srl, ha presentato il progetto SERIA: si tratta di un sistema integrato di raccolta, elaborazione e diffusione di dati e informazioni alle aziende agricole e alle strutture coinvolte nell’assistenza tecnica in agricoltura, per supportare il comparto nelle scelte agronomiche e fitosanitarie a basso impatto ambientale. All’evento è intervenuto anche il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, che ha ribadito quanto questi strumenti risultino di grande utilità per affrontare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e per razionalizzare l’impiego delle risorse disponibili, quali i prodotti fitosanitari, i fertilizzanti e l’acqua.

Rammentiamo che il progetto, operativamente avviato nel 2020, è finanziato con i fondi europei del PSR 2014 -2020 Misura 1 Operazione 1.2.1 – Attività dimostrative e di informazione in campo agricolo, e si avvale della collaborazione di Fondazione Podere Pignatelli e delle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia Piemonte.

 




Revisione del PNRR: apprezziamo l’accoglimento da parte del Governo del nostro progetto

CNA Piemonte valuta favorevolmente e con soddisfazione l’accoglimento da parte del Governo del progetto presentato dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato che ha calcolato che sulla base dei dati attuali grazie all’autoproduzione l’impresa può risparmiare circa 15.000 Euro sulle bollette con un andamento crescente negli anni successivi. Il progetto incentiva l’autoproduzione di energia utilizzando i tetti dei capannoni delle imprese, con uno stanziamento di 6,3 miliardi di euro destinato al sostegno delle attività produttive, in particolare delle piccole e medie imprese che costituiscono l’ossatura portante dell’economia italiana.

Il presidente di CNA Piemonte, Giovanni Genovesio, ha dichiarato: “Apprezziamo il riconoscimento del nostro progetto sull’autoproduzione di energia. Continueremo a lavorare per sostenere le attività produttive e promuovere interventi volti all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili.”

Il segretario regionale di CNA Piemonte, Delio Zanzottera, ha commentato: “CNA Piemonte continuerà a lavorare con il governo e gli enti locali per garantire una ripartizione equa delle risorse, che favorisca lo sviluppo economico e sociale dell’intero territorio italiano.”




Comitato per l’imprenditorialità sociale: confermato Calderini alla Presidenza

Si è insediato ieri pomeriggio il nuovo CIS – Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di commercio di Torino, il cui Presidente, Mario Calderini, è stato riconfermato dalla Giunta camerale.

Il Comitato, nato formalmente nel 2016, raccoglieva l’eredità del lavoro costruito nel decennio precedente dall’Osservatorio sull’Economia Civile, voluto per conoscere in maniera organica la struttura e le dinamiche del Terzo Settore. Il lavoro svolto dal Comitato in questi anni ha contribuito ad animare il dibattito sulle nuove forme di imprenditorialità a impatto sociale, anche a fronte del decreto di riordino sul Terzo Settore, sull’importanza della misurazione dell’impatto, sulla finanza a impatto sociale, anche grazie all’adesione dell’ente camerale alla Social Impact Agenda per l’Italia.

Una delle più importanti iniziative proposta e promossa dal Comitato nel suo primo mandato, grazie all’impegno del Prof. Calderini, è stata nel 2017 la nascita della piattaforma progettuale di Torino Social Impact, finalizzata alla promozione dell’ecosistema metropolitano torinese dell’imprenditorialità sociale, dell’innovazione sociale e della finanza a impatto sociale e al posizionamento di Torino sulla mappa degli ecosistemi internazionali sulla economia sociale. La piattaforma conta oggi oltre 300 partner (erano 100 nel 2020 e 12 nel 2017): soggetti pubblici e privati, profit e non profit riuniti in un vasto ecosistema che rappresenta un cluster di competenze, attività e servizi per rafforzare e promuovere il territorio.

Per dare continuità al lavoro svolto e proseguire nel sostegno delle attività avviate e di quelle future a vantaggio dell’imprenditorialità a impatto sociale e allo sviluppo del suo ecosistema, ma anche per poter monitorare al meglio l’andamento di queste realtà, si è reso necessario procedere al rinnovo delle nomine dei componenti e del suo Presidente, secondo quanto stabilito dallo specifico Regolamento.

La nuova composizione del Comitato, insediatosi ieri, è la seguente:

Mario Calderini, Presidente

Federico Michele Bellono, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali in seno al Consiglio dell’ente camerale

Giuseppe D’Anna, in rappresentanza di AGCI Piemonte

Irene Bongiovanni, in rappresentanza di Confcooperative Piemonte Nord

Paolo Petrucci, in rappresentanza di Lega Coop Piemonte

Paolo Biancone, in rappresentanza dell’Università degli Studi di Torino

Francesca Montagna, in rappresentanza del Politecnico di Torino

Silvio Magliano, in rappresentanza del mondo del Volontariato.

AGCI Piemonte entra per la prima volta all’interno del CIS con il Presidente D’Anna. La dott.ssa Bongiovanni e la prof.ssa Montagna sono invece nuovi membri del Comitato, rappresentanti per Confcooperative Piemonte Nord e Politecnico di Torino.

Il Comitato, attraverso Torino Social Impact, proseguirà ora le attività delineate nel precedente Master Plan, che si articolano principalmente in 3 aree:

– finanza e procurement sociale

– digitalizzazione dell’economia social e Social Tech

– misurazione dell’impatto sociale e formazione dei misuratori.

Continua inoltre, con credibilità sempre crescente, l’attività di lobbying internazionale sulle politiche europee di sostegno all’economia sociale: nel febbraio 2024 Torino Social Impact è stata invitata ad intervenire alla Conferenza Europea Economia Sociale di Liegi nell’ambito della Presidenza belga del Consiglio dell’U. Si è trattato del riconoscimento di un percorso di dialogo iniziato nel 2021, in linea con l’EU Social Economy Action Plan, l’Eu Transition pathway on proximity and social economy, fino all’EU Council Reccommendation on developing social economy framework conditions del 2023.




Foreste, aperti i bandi PSR

Rimarranno aperti fino al 4 febbraio 2020 i bandi delle misure selvicolturali del Piano di sviluppo rurale che finanziano gli interventi di prevenzione e di ripristino dei danni alle foreste causati da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici e gli investimenti per accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali.

“Questi bandi – ha dichiarato il vicepresidente e assessore con delega alle Foreste, Fabio Carosso – sono molto attesi dal nostro territorio, visti soprattutto gli eventi calamitosi degli ultimi anni, Gli oltre 8 milioni di euro a disposizione rappresentano infatti la principale fonte di finanziamento per intervenire nei boschi che sono stati percorsi dagli estesi incendi dell’autunno 2017 e della primavera scorsa, o che sono stati danneggiati da altre calamità naturali. Inoltre, i finanziamenti possono anche essere utilizzati per interventi nelle aree golenali e riparali dei corsi d’acqua, a condizione che riguardino superfici forestali e che siano interventi selvicolturali e di ingegneria naturalistica finalizzati alla stabilità dei boschi e dei versanti, estremamente importanti quando si verificano eventi alluvionali come quelli a cui abbiamo assistito in queste settimane”.

I bandi finanziano anche gli interventi di prevenzione e quelli che hanno lo scopo di riqualificare e migliorare gli ecosistemi forestali e di valorizzare i boschi in termini di pubblica utilità a fini ricreativi, turistici, didattici e culturali.

Possono beneficiare del contributo i proprietari e/o i gestori di foreste private e/o pubbliche, singoli o associati.




Nuove nomine del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale nella seduta odierna ha votato diverse nomine:

 

  • Marco Cesare Bellion, già consigliere regionale, come membro della Commissione di Garanzia in sostituzione di Paolo Cattaneo. La votazione richiedeva i due terzi dei componenti del Consiglio regionale.
  • Simona Delbosco come membro del cda dell’Azienda pubblica di servizi alla persona – Apsp Casa Benefica.
  • Alessio Borro come rappresentante nell’assemblea dei delegati del consorzio di irrigazione e bonifica “Associazione irrigazione est Sesia” di Novara.

L’Aula all’unanimità ha inoltre modificato il dispositivo della deliberazione di nomina di Gian Paolo Zanetta nel cda Ires (Istituto di ricerche economico e sociali) che verrà svolta a titolo gratuito, in conformità della legge sugli incarichi a persone in stato di quiescenza.




Il nuovo bando per l’accesso radiotelevisivo regionale

C’è tempo fino al 30 aprile per presentare domanda di partecipazione ai programmi per l’accesso radiotelevisivo regionale.

È stato infatti pubblicato sul supplemento del Bollettino ufficiale della Regione n.14 il nuovo avviso che, anche per il secondo trimestre del 2020, dà la possibilità alle realtà del terzo settore interessate di produrre gratuitamente trasmissioni autogestite di cinque minuti, poi trasmesse sulle frequenze regionali.

Un’opportunità di comunicazione per soggetti come per esempio le associazioni, le autonomie locali, i gruppi di rilevante interesse sociale, i gruppi etnici e religiosi, i sindacati, i movimenti politici, resa possibile grazie al protocollo d’intesa fra Corecom e Centro di produzione tv Rai.

I programmi devono essere prodotti in lingua italiana e possono essere realizzati in modo autonomo o con il supporto tecnico gratuito della sede regionale della Rai.

Gli spazi televisivi e radiofonici complessivamente messi a disposizione sono di trenta minuti su Raitre il sabato dalle 7.30 alle 8 e di venti minuti su RadioUno in modulazione di frequenza il sabato dalle 23.30 alle 23.50.

Il procedimento di accesso alle trasmissioni radiofoniche e televisive su Rai 3 Piemonte è gestito dal Corecom, che istruisce le istanze, ne valuta l’ammissibilità e svolge, inoltre, l’attività di vigilanza sul rispetto degli impegni assunti dai soggetti ammessi e sull’esecuzione dei piani di messa in onda.

La domanda di ammissione ai programmi può essere inviata a mezzo posta certificata all’indirizzo , via fax (011 5757.845), per raccomandata con avviso di ricevimento, per cui fa fede la data del timbro postale di partenza, oppure presentata a mano al Corecom Piemonte, in piazza Solferino 22 a Torino (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30).