Grido di allarme delle 4.944 imprese artigiane del Piemonte che lavorano nella ristorazione

Le misure introdotte dal DPCM di domenica che limitano l’attività di alcune tipologie di impresa tra cui le pasticcerie, gelaterie, i ristoranti e pizzerie che in Piemonte contano in totale 4.944 imprese artigiane attive: 1200 gelaterie e pasticcerie, 3.040 pizzerie artigiane e 704 rosticcerie artigiane (che danno lavoro ad oltre 18mila persone) e che coinvolgono migliaia di imprese che a cascata lavorano nell’indotto della ristorazione, sembrano votate alla punizione più che alla prevenzione e al controllo”.

A dichiararlo Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino.

 

“Riteniamo -afferma De Santis– sia più utile ed efficace intervenire con misure che puniscano i comportamenti scorretti di singoli cittadini e di operatori anziché stoppare in modo casuale, generalizzato e incomprensibile solo alcune attività. Non possiamo passivamente accettare le chiusure laddove c’è stata un’applicazione scrupolosa delle misure imposte dai protocolli di sicurezza e dove è stato verificato che il rischio Covid è sotto controllo”.

 

“Le derive di queste chiusure -prosegue De Santis– che minacciano lo spirito di intraprendere vitale per il nostro territorio, rischiando di portare a rassegnazione diffusa, sono troppo pericolose. Riteniamo che i danni che arrecano non possano essere risarciti solo con misure compensative di ristoro economico, annunciate dal “Decreto ristori”. Non dimentichiamo poi tutte le imprese operanti in quei settori che continuano ad essere bloccati per i limiti della circolazione turistica, pensiamo ai taxi, Ncc e Bus-Operator, per il diffuso ricorso allo smartworking e per la limitazione alle celebrazioni di eventi con tutto il loro variegato indotto. Il loro sacrificio dura da mesi”.

 

“Infine – continua De Santis La restrizione di orario si traduce in una assurda disparità di trattamento a vantaggio di altre tipologie di vendita dei nostri straordinari prodotti. Infatti la commercializzazione nei gelati nei supermercati, attraverso i banchi frigo, è consentita fino all’orario di chiusura dei supermercati mentre viene negata alle piccole gelaterie artigiane dopo le ore 18.00. Così si colpiscono le nostre aziende che hanno già subito i pesanti effetti delle chiusure durante il lockdown.

 

“Mi auguro che le misure di ristoro annunciate dal Governo siano effettivamente commisurate all’impatto provocato dalle nuove restrizioni sull’attività dei nostri imprenditori e che soprattutto siano erogate in tempi rapidi per evitare il rischio di chiusura delle imprese. Siamo comunque consapevoli che gli importi che saranno stanziati dal Decreto ristori rappresentano una boccata di ossigeno ma non saranno risolutive, infatti molte imprese artigiane della ristorazione chiuderanno (temporaneamente) i battenti, concentrandosi solo sul take away”.

 

 

 




CNA Piemonte: “No a decisioni frettolose su nuovi contenimenti”

Non si prendano decisioni frettolose in merito a nuove restrizioni. Il Piemonte, sulla base dei dati in costante miglioramento, è passato in cinque settimane da zona rossa a zona gialla.

A sole 24 ore dall’entrata in vigore delle aperture previste in zona gialla, mi chiedo come si faccia già a lanciare nuovamente un allarme. Si intensifichino i controlli per il rispetto delle misure di contenimento per il Covid, ma non si facciano cadere in fibrillazione le attività artigiane e commerciali che si sono appena riattivate organizzandosi e investendo. E che continuano ad operare in sicurezza”, afferma il segretario regionale di CNA Piemonte Filippo Provenzano in merito alle voci di nuove restrizioni dopo le aperture dello scorso weekend




Giornata mondiale dell’acqua: l’impegno della CCIAA di Cuneo

Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questa risorsa e sui problemi legati alla crisi idrica globale. Domenica, dopo l’Angelus, anche Papa Francesco ha ricordato l’importanza della Giornata Mondiale dell’Acqua, invitando tutti a riflettere sul valore di questo dono.

La Camera di Commercio di Cuneo partecipa con convinzione e senso di responsabilità a questa ricorrenza, sottolineandone l’importanza: “In quanto casa delle imprese e sintesi delle rappresentanze economiche del territorio, la Camera di commercio è da sempre sensibile alla tematica dell’acqua – dichiarano i vertici dell’Ente camerale -. Siamo consapevoli di come il cambiamento climatico abbia accentuato la rilevanza di questa tematica. Si tratta di un bene di grande importanza e di cui il territorio è ricco. Tuttavia, negli scorsi anni abbiamo vissuto periodi di siccità che ci hanno fatto toccare con mano come questa risorsa, per noi molto diffusa e quasi scontata, meriti una tutela ed un’attenzione particolare. Per questo la Camera di commercio vuole rimarcare la necessità di attivare sinergie con tutti i soggetti competenti in materia, portatori di interessi e rappresentanti del mondo della ricerca, per facilitare una programmazione adeguata alla rilevanza strategica della tematica.”




Allasia: La transumanza, occasione per rilanciare la montagna

La transumanza, uno degli eventi tradizionali e insieme spettacolari della montagna piemontese, torna ad essere protagonista e occasione per il rilancio dei nostri territori montuosi.

Il recupero dei sentieri e delle aree della transumanza e la loro valorizzazione sono al centro di un accordo di partenariato siglato con l’Agenzia per lo Sviluppo Rurale Moli Gal da alcuni Consigli regionali su iniziativa della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali.

L’intesa, “Parchi, pastori, transumanze e grandi vie delle civiltà”, è inserita all’interno del ‘Programma delle Terre rurali d’Europa’ nell’ambito della programmazione europea Agenda 2030 ed è stata presentata oggi in una conferenza stampa online tenuta dai Presidenti dei Consigli regionali di Piemonte, Abruzzo, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Marche e Veneto.

L’importanza dell’adesione del Piemonte all’accordo di partenariato è stata illustrata dal Presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia: “Questo progetto servirà ad ampliare, attraverso interventi integrati di sistemazione, recupero ed accessibilità dei sentieri destinati alla transumanza, le opportunità di promozione e valorizzazione di molte aree rurali e di montagna”.

In Piemonte la transumanza, anche se meno diffusa rispetto ad una volta a causa degli allevamenti intensivi, rappresenta sempre un evento straordinario, un momento di festa per celebrare le antiche usanze e tradizioni dei pastori piemontesi, e può diventare un veicolo importante di rilancio del territorio montuoso.

“Promuovere e sostenere iniziative come quella odierna per recuperare e riqualificare quel patrimonio storico, culturale della civiltà agropastorale, è di vitale importanza per creare opportunità in grado di favorire quelle condizioni necessarie per generare sviluppo” ha aggiunto Allasia.

“Occorre contrastare la marcata tendenza all’invecchiamento  della popolazione, lo spopolamento, la fragilità idrogeologica delle nostre montagne. Modificarne il destino e la percezione, da territori a volte trascurati a spazi da rivitalizzare mantenendo  identità e vocazioni, rappresenta la vera sfida che  non ci possiamo permettere di perdere nei prossimi anni”.

 




Previsioni occupazionali, 39.550 assunzioni previste dalle imprese piemontesi a ottobre

Sono circa 39.550 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per ottobre 2021, valore che sale a 98.680 se consideriamo l’intero trimestre ottobre-dicembre, 47.110 assunzioni in più rispetto allo stesso trimestre del 2020 e 29.090 in più rispetto all’intervallo ottobre-dicembre 2019.

Sono alcuni dei dati, contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che confermano anche per il Piemonte una dinamicità del mercato, in linea con l’attuale congiuntura economica, che evidenzia un sempre più elevato mismatch (36%) tra domanda e offerta di lavoro, sia per le professioni a elevata specializzazione che per gli operai qualificati. Secondo Excelsior il fenomeno è imputabile soprattutto a problematiche demografiche e di inefficiente orientamento professionale (la mancanza di candidati per determinati profili e con specifiche esperienze di lavoro).

Il 74% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 20% lavoratori somministrati, il 2% collaboratori e il 4% altri lavoratori non alle dipendenze.

Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato (dato superiore alla media nazionale pari al 21%), mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

 

Delle 39.550 entrate previste in Piemonte nel mese di ottobre 2021 il 14% è costituito da laureati, il 34% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 20% e il 31%.

Considerando complessivamente i dati del trimestre ottobre-dicembre 2021 emerge come siano i servizi a formare ancora una volta la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 68% delle entrate (25.110 unità in più rispetto allo stesso trimestre del 2020 e 11.920 in più rispetto a ottobre-dicembre 2019). L’industria programma 36.590 entrate, generando circa il 32% della domanda totale del trimestre e segnando un incremento di 22.000 entrate rispetto a ottobre-dicembre 2020 e 17.170 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio 29.010 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 7.590 quello edile.

Tra i servizi si rileva un forte interessamento del commercio con il 11.470 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 11,6% delle 98.680 entrate complessive, dei servizi alla persona con 11.440 assunzioni (11,6% del totale) e dei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (10.060 entrate).

Il 22% delle entrate previste per ottobre 2021 in Piemonte sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 20% a dirigenti, specialisti e tecnici (quota allineata alla media nazionale). Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 37% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 12% delle assunzioni del mese.

 

Per una quota pari al 33% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 44% per l’area commerciale e di vendita.

A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (44%), segue l’area commerciale e vendita (19%) e quella tecnica e di progettazione (14%), che riscontra la maggior difficoltà di reperimento delle figure richieste. La logistica si attesta al 13%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria e dall’area direzionale, entrambe con una quota del 5% delle assunzioni previste.

 

Permangono, infine, le difficoltà di reperimento di alcune figure professionali: in 38 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono, infatti, di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quota superiore rispetto a quella media nazionale (36 imprese su 100).

Le professioni più difficili da reperire in regione a ottobre 2021 sono Dirigenti e Direttori (70 aziende su 100), tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione (59 aziende su 100) e specialisti in scienze economiche e gestionali d’impresa (58 aziende su 100). Per oltre un’azienda su due, infine, appare difficoltoso trovare anche operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche.




Pnrr e transizione digitale, l’Istat nel Progetto del Catalogo Nazionale Dati

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede una linea di investimento dedicata alla Transizione Digitale e, in particolare, alla componente dati e all’interoperabilità tra le basi informative delle pubbliche amministrazioni, denominata Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

L’investimento prevede la realizzazione di un Catalogo Nazionale Dati (NDC), con l’obiettivo di fornire un modello e uno standard comune e favorire lo scambio, l’armonizzazione e la comprensione delle informazioni tra le amministrazioni pubbliche nell’ambito della Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Il Catalogo metterà a disposizione degli enti vocabolari controllati e classificazioni capaci di rendere più funzionale l’accesso a basi informative diverse.

Ciò sarà reso possibile attraverso un lavoro di mappatura delle banche dati e dei flussi informativi, di documentazione di schemi di dati e distribuzione del catalogo. Tutto nell’ottica di un rafforzamento della sicurezza nella PA, in termini di cybersecurity e di maggiore efficienza e accessibilità dei servizi.

Grazie alle proprie competenze tecniche e metodologiche, l’Istat sarà il soggetto attuatore del progetto Catalogo Nazionale Dati, fornendo anche servizi di formazione e di supporto per accompagnare le pubbliche amministrazioni nel percorso di transizione digitale.
Per gestire la complessità del progetto è prevista la costituzione di: un Comitato di attuazione per il governo e l’indirizzo dell’accordo, cui partecipano il Dipartimento per la trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Istat, ma aperto anche ad altri possibili soggetti pubblici, quali Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), PagoPA e Cnr.

Per lo sviluppo del Piano progettuale, che prevede un budget di 10,7 milioni di euro, è richiesto un importante impegno di risorse umane di elevata competenza tecnica da reclutare mediante nuove assunzioni. Per l’Istat, specificatamente, è previsto il reclutamento fino a 25 persone a tempo pieno.

 




L’assessore regionale Andrea Tronzano ad “Artigiano in Fiera”

Sono 38 le aziende artigiane piemontesi che, beneficiando dei fondi regionali dedicati al sistema fieristico artigianale, stanno partecipando ad “Artigiano in fiera”, la grande kermesse dedicata al mondo dell’artigianato che si tiene fino al prossimo 11 dicembre presso i Padiglioni di Rho Fiera. Un evento che vede come sempre una grande affluenza e partecipazione di pubblico, pronto ad ammirare e ad acquistare i manufatti esposti. Presente questa mattina per un giro negli stand l’assessore all’Artigianato della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, che ha potuto ammirare la qualità dell’artigianato piemontese esposto.

“Un’opportunità quella della Fiera di Milano colta da diverse aziende artigiane del territorio che permette di promuovere la propria attività – commenta l’assessore Tronzano – e di condividere la propria arte e la propria manualità in manifestazioni di grande impatto. Oggi vediamo come le meraviglie dell’artigianato vengano sempre più apprezzate da un vasto pubblico. Le persone che partecipano a questa kermesse riconoscono e apprezzano il valore della manualità e sono disposti a portarsi a casa prodotti unici e di qualità. Fare l’artigiano è un lavoro importante e che dà soddisfazione, ai giovani, ricordo di non avere paura del lavoro manuale”.

La Manifestazione si chiuderà domenica prossima 11 dicembre.

Artigiano in fiera Milano 3/11 dicembre

38 le aziende interessate così suddivise per provincia (2 Alessandria, 1 Asti, 2 Biella, 9 Cuneo, 8 Novara, 10 Torino, 2 Verbania, 3 Vercelli) per un impegno totale pari a 69.904 euro

Partecipanti: Solinda Pelle di Stefania Gabai, Mc Resine di Cadoni Mattia, Perlino dal 1953, Az Contemporary Jewels di Zanierato Andrea, Jeb SAS di Baù Chiara, Bramardi di Beccaria Franco, specialità dolciarie Martini srl, Etica-estetica di Mancini Matteo, Idea Home di Minardi Barbara, Chiappella Srl, Gioielart di Langianese Paolo, Balume di Balangero Daniele, Ceramiche luce e natura di Gondolo Roberto, Valform Srl, Marc Sas di Milan Anna Maria, Fontana Renato di Magistris Lucia e Stefano Fontana, Salumificio Dessilani Antonio, Calze Sabas di Sacchi Carlo e Guido, BP di Proverbio Barbara, Edelart di Benetello Enrica, Maglificio A2G di Goglio Anna, Que Rico Italian Pet Food di Sigalone Federico, Flor Art di Sallen Piera, Toty Bags di Aguiari Carlotta, Radon Wioletta, Birrificio Artigianale Abba Srl, Turingianduia di Appendino Davide, Elleciti Sas di Laura Prastaro, Cactus Art Prints di Ricca Giovanna, Trizia di Zago Patrizia, Gallina Stefania, Bongiovanni Nicolas, Cabalà Paola, i Matti Snc, Mc Siviero Srl, Fritlex design giovane di Alex Gavazza, l’Onorato Pollo di Alberto Pollo, Officina Cosmetica Antichi ricordi




Legge di bilancio: CNA Piemonte incontra i Parlamentari piemontesi

Questa mattina, in occasione della votazione della legge di bilancio, CNA Piemonte ha incontrato i Parlamentari piemontesi.

Alla presenza delle principali forza politiche di Governo e opposizione CNA Piemonte ha portato all’attenzione dei Parlamentari le istanze del tessuto produttivo piemontese.

Tra gli argomenti trattati: il salario minimo, la sostenibilità ambientale, con un focus sul blocco Euro 5, la filiera dell’automotive e l’autoproduzione di energia, la pesante situazione relativa ai crediti incagliati nel settore edilizio, il fabbisogno occupazionale e i relativi strumenti per affrontare il mismatch tra la domanda e l’offerta di lavoro, il ricambio generazionale e la transizione di impresa e le tematiche relative alle misure di sostegno creditizio per la micro e piccola impresa.

Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte ha dichiarato: “Quelle di CNA sono istanze propositive in un momento in cui le imprese piemontesi non vedono la luce. Mi riferisco alla stretta del credito e all’impossibilità di far fronte ai pagamenti dei debiti regolarmente iscritti a bilancio, alle rate dei finanziamenti e dei mutui. Chiediamo interventi urgenti e concreti al fine di evitare la chiusura di decine di migliaia di piccole imprese. Grazie alla nostra azione abbiamo già ottenuto misure che vanno in questa direzione ma non è sufficiente per far fronte alle difficoltà di questo periodo. Chiediamo l’immediata riattivazione dei voucher al fine di far fronte ai picchi di lavoro e al grande fabbisogno occupazionale in particolare quello legato alle attività stagionali”.

Delio Zanzottera, Segretario di CNA Piemonte ha inoltre sottolineato che: “Il nuovo ed improvviso conflitto scoppiato nei giorni scorsi ci sta preoccupando fortemente, oltre che per l’ennesima tragedia umanitaria, anche per le nuove ripercussioni che sta avendo sul tessuto produttivo, nuova impennata del costo dell’energia, ulteriore aumento del costo delle materie prime in un momento in cui le imprese stavano iniziando a risollevarsi. Arriviamo da un susseguirsi di shock e mentre si sta pensando a come fare per riparare i danni provocati dalla pandemia e dal conflitto tra Russia e Ucraina ci troviamo nuovamente nell’affrontare l’emergenza. L’ennesima. Abbiamo voluto fortemente questo incontro con i Parlamentari che ringraziamo per la continua e produttiva interlocuzione con la nostra Confederazione ”.

Di seguito le dichiarazioni dei partecipanti:

On. Alberto Gusmeroli (Lega): “Siamo riusciti a compiere un passo molto importante, ovvero un secondo step di avvicinamento alla flat tax e l’abolizione dell’acconto delle tasse di novembre: invece di pagarle in anticipo si pagheranno ad anno fiscale trascorso”

On. Antonino Iaria (M5s): “La gran parte dell’inquinamento nelle città proviene dalle automobili e non dai riscaldamenti. Tutto ormai fa capire che sull’elettrico non si torna indietro e dovremo riuscire a mettere in campo politiche comuni per far sì che questo non vada a incidere negativamente sulla filiera dell’automotive”

On. Chiara Appendino (M5s): “Mi preoccupa il tema del credito, c’è il rischio che il PNRR non riesca a essere messo ‘a terra’. Noto che molte imprese che volevano utilizzare quei fondi adesso stanno tornando sui propri passi. Penso inoltre che il tema del ricambio generazionale all’interno delle imprese sia centrale rispetto alla sopravvivenza del nostro tessuto produttivo.”.

Sen. Anna Rossomando (PD): “Per fare qualsiasi politica fiscale bisogna sapere dove prendere le risorse. Se parliamo di flat tax tutti sanno che nell’immediato comporterà una immediata diminuzione di risorse. C’è una tassazione pesantissima che si chiama caro vita. Dobbiamo fronteggiare queste problematiche in modo trasversale e non ideologico, tenendo conto del nostro territorio”.

On. Chiara Gribaudo (PD): “Il ricambio generazionale è certamente uno dei temi cardine che andrà a caratterizzare il futuro del nostro tessuto imprenditoriale. È necessario agevolare questo ricambio per affrontare le sfide che il futuro ci pone di fronte.

Sen. Roberto Rosso (Forza Italia): “Il contributo apportato da CNA è per noi Parlamentari fondamentale. Chiedere continue riforme non è utile quanto dare suggerimenti che, in Commissione, ci aiutano a sostenere le imprese. Raccogliamo certamente lo spunto sulla rateizzazione del debito e siamo a disposizione anche sul salario minimo”.

On. Augusta Montaruli (FDI): “Il Decreto Cutro è uno strumento che abbiamo introdotto anche per venire incontro alle imprese che hanno necessità di manodopera. Il fabbisogno formativo ha la necessità di un piano nazionale su ricerca e formazione.

Sen. Paola Ambrogio (FDI): “L’aspetto della formazione è un fattore importantissimo: continuare a investire in formazione è fondamentale. La legge di bilancio quest’anno esce dal Senato, i margini sono stretti ma i suggerimenti che provengono da organizzazioni come CNA sono fondamentali. Stiamo lavorando sui crediti incagliati per venire incontro alle micro, piccole e medie imprese.

On. Alessandro Vigna (Lega): “Questo periodo ha dimostrato che le posizioni di Bruxelles vanno posticipate per prendere tempo e riuscire a discutere: vale per il blocco euro 5 così come per la plastic tax”




CNA Piemonte: produzione industriale in Piemonte: preoccupante battuta d’arresto

Sono stati presentati oggi i dati della 210ª ‘Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera’ realizzata in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di commercio provinciali.

La flessione della produzione industriale (-0,4%) è stata accompagnata da un andamento ancora lievemente positivo sia degli ordinativi interni (+0,6%) che degli ordinativi provenienti dal mercato estero (+0,4%).

I mezzi di trasporto (-0,2%) e il legno e il mobile (-0,1%) hanno conseguito una variazione della produzione industriale pressoché nulla rispetto all’analogo periodo del 2023. Il comparto alimentare, con una variazione tendenziale della produzione del -0,4%, ha segnato un risultato in linea con quello medio regionale. Le imprese dell’elettricità ed elettronica e quelle dei metalli hanno registrato entrambe una contrazione della produzione dello 0,9%, mentre la meccanica (-1,1%) ha subìto un calo di poco superiore al punto percentuale. La performance più preoccupante riguarda le aziende del tessile e abbigliamento la cui produzione è diminuita del 6,8% rispetto al I trimestre 2023.

Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte dichiara: “La lettura di questi dati ci preoccupa, perché ancora una volta constatiamo un rallentamento della produzione industriale che in parte è dovuta dall’incertezza del contesto economico internazionale, ma che segnala le crescenti difficoltà che artigiani e micro imprenditori stanno attraversando anche a causa della burocrazia soffocante e dalla mancanza di politiche attive nei confronti di accesso al credito, ricambio generazionale e fabbisogno formativo”.

 

Delio Zanzottera, Segretario Regionale di CNA Piemonte: “CNA Piemonte chiede da tempo misure a sostegno delle micro e piccole imprese che hanno registrato ancora una volta un calo(-0,2%), mentre le realtà di piccole dimensioni (10-59 addetti) hanno evidenziato ancora un debole incremento della produzione (+0,8%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Auspichiamo che il prossimo governo regionale metta in atto rapidamente azioni mirate alla ripresa, al sostegno ed allo sviluppo dei settori produttivi piemontesi già fortemente segnati dall’andamento negativo e dalle previsioni al ribasso dettate dalla crisi del settore manifatturiero legato al comparto dell’automotive”. 




CCIAA Torino lancia servizio digitale su etichettatura

Da oggi è a disposizione delle imprese un nuovo strumento completamente digitale che fornisce un supporto per la creazione e l’aggiornamento dell’etichetta alimentare, in una fase in cui la legislazione nazionale ed europea sulla sicurezza dei prodotti è stata arricchita da contributi di difficile comprensione per i non addetti ai lavori che devono però adeguarsi.

“Il Portale nasce dall’esperienza maturata attraverso lo Sportello Etichettatura e Sicurezza Alimentare, un servizio di primo orientamento nato nel 2009 a Torino e in Piemonte e attualmente attivo in più di 60 province italiane – dichiara il Presidente della Camera di commercio di Torino Vincenzo Ilotte La costante crescita dello Sportello ha fatto emergere l’esigenza di offrire alle imprese un supporto digitale ancora più strutturato, fruibile, funzionale e con maggiori contenuti. Il Portale è un progetto di sistema dove sono presenti caratteristiche di digitalizzazione del flusso di lavoro, semplificazione e integrazione dei servizi: un’interfaccia moderna e “user friendly” per l’accesso al primo orientamento e alla consulenza su temi complessi come quello dell’etichettatura dei prodotti”.

“Nel nuovo Portale nazionale dell’Etichettatura ci sono esempi di etichette di prodotti del territorio italiano, normativa in materia di sicurezza ed etichettatura alimentare e numerose FAQ. Le imprese infatti devono garantire la correttezza delle informazioni contenute nell’etichetta, per favorire l’elemento virtuoso che le qualifica e che tutela i consumatori, indipendentemente dall’aspetto normativo, di responsabilità e sanzioni amministrative su cui possono avere ripercussioni” commenta Andrea Talaia, Presidente del Laboratorio Chimico Camera Commercio Torino.

Il progetto è realizzato dalla Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico, sotto l’egida di Unioncamere Nazionale e con la collaborazione, ad oggi, di 30 enti camerali che nel Portale mettono a disposizione delle proprie imprese contenuti personalizzati, come schede di prodotti tipici o più rappresentativi. Ciascun ente opera, nell’ambito del Portale, sulla base di un flusso operativo personalizzato secondo modalità concordate con il Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, che consente di monitorare i quesiti in tutti i passaggi, operativi e amministrativi.

Per accedere al Portale dell’Etichettatura Alimentare le imprese che operano nel settore agroalimentare devono effettuare una registrazione, a seguito della quale potranno poi accedere alla loro area riservata per inserire i quesiti e usufruire delle future funzionalità. Le risposte ai quesiti vengono inserite direttamente sul Portale, in modo che le aziende possano accedere e consultare agevolmente lo storico dei quesiti.

Per le imprese registrate al Portale è poi possibile utilizzare la funzionalità interattiva “Crea la tua etichetta” che consente alle aziende di esercitarsi a creare le proprie etichette utilizzando un modello predefinito, ma non precompilato. L’impresa deve infatti scrivere le indicazioni così come richiesto dalla normativa, come per esempio riportare il termine “Ingredienti” e prestare attenzione al “TMC/data di scadenza”, al lotto, alla Dichiarazione nutrizionale. Il fac-simile dell’etichetta creata può quindi essere inoltrata allo Sportello Etichettatura per richiedere un commento.

L’impresa torinese che richiede un quesito o inoltra un’etichetta al Portale, può ottenere il servizio a titolo gratuito allo Sportello Etichettatura e Sicurezza Alimentare garantito dal Laboratorio Chimico Camera Commercio Torino che fornisce gli strumenti per un corretto approccio alla materia ed il necessario supporto nell’assolvimento degli obblighi di legge.

Consapevole dell’importanza rivestita dal settore agroalimentare per l’economia piemontese, a Torino e in Piemonte vengono offerte informazioni sulla normativa vigente anche tramite lo sportello dell’ente torinese ALPS Enterprise Europe Network che promuove gli operatori locali in Italia e all’estero e assiste imprese e consumatori con azioni volte a garantire la correttezza e la trasparenza delle transazioni commerciali. Solo quest’anno il Laboratorio Chimico torinese ha seguito circa 400 quesiti per oltre 200 aziende, alcuni anche tramite appuntamento presso la sede di Torino oppure via Skype.

Il Portale è accessibile a tutti, compresi i consumatori, per consultare il materiale informativo disponibile, in particolare i riferimenti normativi “orizzontali” di etichettatura, le schede dei prodotti del territorio relative agli Enti che hanno aderito al progetto e le FAQ con le risposte finora elaborate in base all’esperienza di tutti gli Sportelli.

Al momento hanno aderito al Portale 30 enti camerali:

Camera di commercio Alessandria
Camera di commercio delle Marche
Camera valdostana delle imprese e delle professioni
Camera di commercio di Asti
Camera di commercio di Avellino
Camera di Commercio di Bari
Camera di commercio Biella Vercelli
Azienda speciale Camera di commercio Chieti Pescara
Azienda speciale S.E.R.M. della Camera di commercio del Molise
Unioncamere Calabria
Unioncamere Emilia Romagna
Unioncamere Piemonte
Camera di commercio Como Lecco
Camera di commercio di Cuneo
Camera di commercio di Firenze
Azienda speciale Camera di commercio Lecce
Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi
Camera di commercio di Napoli
Camera di commercio di Novara
Camera di commercio di Pisa
Camera di commercio di Pistoia
Camera di commercio di Pordenone Udine
Azienda speciale Camera di Commercio della Basilicata
Camera di Commercio di Sondrio
Camera di Commercio di Trento
Camera di commercio Treviso Belluno
Camera di commercio di Torino
Camera di Commercio di Varese
Camera di Commercio di Verbano Cusio Ossola
Camera di Commercio di Viterbo