Riconfermato Gian Paolo Coscia alla guida di Unioncamere Piemonte

Il Consiglio dell’ente lo ha rieletto Presidente questo pomeriggio

Il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, Gian Paolo Coscia, è stato rieletto oggi pomeriggio alla presidenza di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio, su proposta della Giunta di Unioncamere Piemonte.

Ai sensi dell’art. 7 comma 3/e dello Statuto dell’ente, il neo Presidente è stato eletto dal Consiglio di Unioncamere Piemonte riunitosi in videoconferenza. Il Consiglio è composto dai Presidenti e da quattro Membri di ciascuna Giunta delle Camere di commercio del Piemonte.

page1image1191183664

“Il mio impegno sarà subito rivolto a questa nuova fase emergenziale. In questo contesto, le Camere di commercio hanno una responsabilità fondamentale: spetta a noi essere risoluti e tenaci nel continuare a individuare interventi di compensazione e sostegno sia per le nostre imprese che per i nostri territori soprattutto attraverso un dialogo costruttivo con le istituzioni, prima fra tutte la Regione Piemonte. La fase di riforma delle Camere di commercio è quasi ultimata: questo ci permetterà di lavorare con maggior energia e una rinnovato assetto istituzionale” ha commentato il Presidente Gian Paolo Coscia.

Il Presidente Gian Paolo Coscia, intervenendo durante il Consiglio, ha ringraziato per la fiducia accordata: “La responsabilità che avete voluto affidarmi nuovamente mi onora. Mi preme rivolgere un caloroso ringraziamento per il lavoro al Vice Presidente vicario Dario Gallina. Ringrazio anche il Segretario generale e tutto il personale di Unioncamere Piemonte per l’egregio lavoro svolto costantemente – soprattutto in questa fase emergenziale – e per tutto l’impegno e la professionalità che impiegheranno per il prossimo triennio”.

CURRICULUM VITAE GIAN PAOLO COSCIA

  • Nato ad Alessandria il 12/12/1955.
  • Insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” il 12

    dicembre 2014.

  • Imprenditore agricolo, titolare dell’Azienda agricola “Cascina Opera di Valenza” nell’agro di

    Alessandria e Montecastello a indirizzo cerealicolo.

    Incarichi camerali

  • Dal 10 ottobre 2013 Presidente della Camera di Commercio di Alessandria e dal 7 novembre 2013 dell’Azienda Speciale Asperia.
  • Dal 14 novembre 2013 Presidente Palazzo Monferrato srl (fino al 13 giugno 2014).
  • Il 31 ottobre 2013 entra a far parte della Giunta dell’Unione Regionale delle Camere di

    commercio del Piemonte.

  • Dal 12 giugno 2017 Membro del Comitato consultivo regionale per la vitivinicoltura.

    Incarichi in Confagricoltura

  • Da giugno 2011 a giugno 2017 Presidente di Confagricoltura Piemonte.
  • Da marzo 2004 al 2013 Presidente di Confagricoltura Alessandria.
  • Dal 2004 al 2013 Presidente dell’Agritecna Alessandria (Ente professionale per

    l’addestramento in agricoltura) di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

  • Dal 2004 al 2013 Presidente e poi consigliere del Ce.S.A. srl (Società di servizi di Confagricoltura Alessandria convenzionata con il CAAF Pensionati, CAF Imprese e il CAA

    Confagricoltura SRL) di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

  • Dall’ottobre 2007 al novembre 2013 Presidente e poi consigliere della Società assicurativa

    “Verde Sicuro Alessandria Srl” di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

    Altri incarichi in corso

  • Dal 27 giugno 2014 consigliere di Terrae SpA.
  • Dal 26 gennaio 2018 presidente della Centrale del Latte di Alessandria.
  • Dal 17 novembre 2014 membro del consiglio generale della Fondazione Slala.
  • Dal 30 aprile 2015 consigliere di Tinexta Spa.
  • Dal 3 agosto 2015 amministratore unico di Finbieticola Casei Gerola S.r.l.
  • Dal 20 luglio 2016 membro del Comitato Analogo di Controllo di InfoCamere ScpA.
  • Dal 27 aprile 2017 membro del Comitato Analogo di Controllo di IC Outsourcing.



CCIAA Torino: tre strumenti contro la violenza sulle donne e la loro discriminazione sul lavoro

La Camera di commercio celebrerà il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con il webinar gratuito on line (su Webex) dalle 16 alle 17.30, il cui titolo sarà “L’occupazione e l’imprenditoria femminile: strumenti contro la violenza e la discriminazione sul lavoro”, e dove si parlerà di tre importanti iniziative camerali.

 

“Giro d’Italia in rosa 2020

Durante il webinar è prevista l’inaugurazione del roadshow “Giro d’Italia in rosa. L’Italia che riparte è più donna”, promosso da Unioncamere italiana in collaborazione con i CIF – Comitati per l’Imprenditoria Femminile presso le Camere di commercio. Se ne parlerà con Tiziana Pompei, vice Segretario Generale di Unioncamere Italiana, mentre con le Presidenti del CIF di Torino Cristina Tumiatti e del CIF di Milano Marzia Maiorano si parlerà del manifesto “L’Italia che riparte è più donna”, redatto dai loro Comitati. Il manifesto vuole dare ampio risalto al ruolo, alle capacità, alle competenze ed ambizioni che le donne possono avere nel promuovere la rinascita e lo sviluppo dell’economia nazionale, in una situazione di crisi provocata dalla pandemia.

 

Il Protocollo d’intesa

Sempre durante il webinar, il Presidente della Camera di commercio Dario Gallina presenterà il Protocollo d’intesa sul rilancio dell’occupazione femminile concordato con la Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Torino Gabriella Boeri.

Il Protocollo è aperto a tutti gli enti e associazioni che operano nel settore – commenta Dario GallinaI dati afine 2019 davano già un calo del 1,2% delle posizioni imprenditoriali riconducibili alle donne e ora, nel pieno della pandemia, saranno peggiori. Dobbiamo quindi pensare subito a concretizzare un rilancio dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile, anche attraverso la formazione digitale che può dare maggiori sicurezze alle donne, anche nella lotta contro le discriminazioni sul lavoro”.

 

La sottoscrizione del Protocollo è un chiaro impegno a realizzare iniziative congiunte allo scopo di tutelare e sostenere le donne occupate, a promuovere le loro imprese, ad incentivare le giovani imprenditrici, in una prospettiva di crescita inclusiva e di cambiamento di paradigma culturale – afferma Gabriella Boeri – Il risultato atteso è quello di un evidente incremento del numero delle donne lavoratrici, favorendo il loro inserimento e/o reinserimento nel mondo del lavoro anche attraverso “azioni positive” che mettano in valore tutte le risorse disponibili sui nostri territori”.

  

Con il Protocollo triennale verranno formate le ragazze delle scuole in modo da stimolare l’interesse per il digitale e fornire loro uno strumento competitivo per l’entrata nel mondo di lavoro; saranno favorite le misure per strutturare lo smart working; verranno realizzate campagne di formazione culturale per l’emancipazione lavorativa delle donne, azioni di formazione e sensibilizzazione sulla violenza domestica e le molestie e discriminazioni di genere sul lavoro; verrà incentivata, tra le imprese femminili, la condivisione di strumenti di welfare e di conciliazione tra la vita familiare e quella lavorativa; infine verranno promosse misure di accesso al credito facilitate.

  

Inaugurazione di 2 Panchine rosse a Palazzo Affari e Palazzo Birago (foto in allegato)

CONTRO LA VIOLENZA SEMPRE

“Non chiedo favori per il mio sesso, chiedo solo che smettano di calpestarci” Ruth Baden Ginsburg

Il progetto nasce dall’adesione della Camera di commercio di Torino all’iniziativa “Panchine rosse”, promossa dal movimento “Stati generali delle donne” che struttura in maniera permanente iniziative e progetti sulla violenza contro le donne, le molestie e le discriminazioni sul lavoro, in collaborazione con tutte le associazioni rappresentante nel Comitato imprenditoriale femminile e con altri enti, istituzioni e associazioni, tra cui il CUG Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, dell’ente camerale.

La panchina rossa è il simbolo della lotta contro il femminicidio. Trae origine da “posto occupato”, una campagna di sensibilizzazione sociale, virale e gratuita contro la violenza sulle donne destinata a ricordare che quel posto – al cinema, a teatro, a scuola – sarebbe stato occupato da una donna che, a causa di un tragico attacco di violenza ora non c’è più.

Le due panchine, saranno visibili nella sala d’attesa di Palazzo Affari e nel cortile di Palazzo Birago: vogliono ricordare tutte queste vittime per combattere la violenza di ogni grado e ad ogni livello, e rendere nota l’importanza del numero verde 1522.

     

 

 




La pandemia e il futuro dei minori

L’emergenza legata alla pandemia, che può acuire situazioni di povertà e di esclusione sociale, rischia di minacciare seriamente la crescita e il futuro dei minori aggravando situazioni già difficili legate a emarginazione, disagio e violenza”.

Lo sottolinea Stefano Allasia, presidente dell’Assemblea regionale del Piemonte che, in occasione della Giornata mondiale dell’Infanzia e l’Adolescenza, ha aderito all’iniziativa promossa dal Comitato provinciale Unicef di Torino che si propone di “accendere una luce” affinché i diritti fondamentali dei minori – tra cui quelli all’istruzione, alla salute, alle attività ricreative e alla socializzazione – tornino a essere prioritari nella pratica quotidiana e riconquistino il ruolo che spetta loro nel dibattito politico. Per questo motivo Palazzo Lascaris questa sera, domani e domenica sera sarà illuminato di blu.

Tra i reati che colpiscono in modo particolare i minori, elencati nella pubblicazione Con gli occhi delle bambine – L’Atlante dell’infanzia a richio 2020, realizzato da Save the Children e che da oltre un decennio fornisce numeri, dati e riflessioni sui minori più vulnerabili che vivono nel nostro Paese., spiccano i maltrattamenti, la violazione degli obblighi di asistenza famigliare, l’adescamento, l’abbandono e la violenza.

“Considerando le vittime di reato per genere – osserva la garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza Ylenia Serra – emerge una netta prevalenza di quelle femminili in quasi tutti i reati rispetto a quelle maschili, che sono invece predominanti nei soli delitti di abbandono e di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Bambine e ragazze, inoltre, sono particolarmente colpite dai reati di pornografia e violenza in tutte le sue forme, con percentuali in media superiori sempre all’80% del totale dei casi”.




CCIAA Torino: Al via il progetto Futurae per lo sviluppo di nuove imprese migranti

Contribuire alla nascita e alla crescita di nuova imprenditoria migrante: questo l’obiettivo del progetto Futurae, ideato a livello nazionale e realizzato sul territorio dalla Camera di commercio di Torino.

 

 

Il progetto

Finanziato dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie 2018 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Futurae è promosso da Unioncamere e realizzato da 18 Camere di commercio, tra cui quella di Torino. Si propone, attraverso un percorso di sostegno e accompagnamento finalizzato all’avvio di impresa, di realizzare le condizioni favorevoli alla creazione e allo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali costituite da migranti, contribuendo alla crescita occupazionale e supportando l’integrazione dei cittadini di paesi terzi regolarmente già presenti in Italia.

 

Chi può accedere

Possono partecipare al progetto persone con background migratorio, comprese le seconde generazioni, senza limiti di età, anche occupate, regolarmente presenti in Italia e motivate ad avviare un’attività imprenditoriale. I partecipanti selezionati riceveranno gratuitamente servizi qualificati di orientamento, formazione, assistenza e mentoring per acquisire le competenze tecniche necessarie per avviare con successo la propria impresa.

 

I servizi offerti

Il progetto Futurae propone agli aspiranti imprenditori un’ampia gamma di servizi gratuiti via via più specialistici.

 

Si parte da un colloquio informativo individuale e da un incontro di orientamento per capire i passi necessari per avviare un’impresa e le motivazioni e le competenze necessarie. A seguire, per sviluppare l’idea imprenditoriale e redigere un progetto concreto, è previsto un corso di formazione di 56 ore, tenuto fa esperti in business plan, indagini di mercato e marketing. Successivamente sono previsti incontri individuali, per un totale di 24 ore, per la valutazione del business plan, della sua sostenibilità e fattibilità economico-finanziaria. Al termine si propongono ulteriori incontri individuali per l’assistenza alla costituzione della neo impresa (procedure burocratiche, iter per costituire l’impresa, tempistiche di apertura, ecc). Infine, per i primi 6 mesi dalla costituzione, è previsto l’affiancamento di mentori che potranno suggerire strategie di crescita e canali di finanziamento.

Il prossimo 24 novembre è previsto un seminario webinar di orientamento per illustrare finalità e fasi del progetto e per proporre una riflessione guidata sul significato dell’essere imprenditore. Tutte le info su www.to.camcom.it/futurae

 

L’imprenditoria straniera sul territorio torinese

Torino si colloca terza fra le province italiane per numero di imprese straniere dopo Roma e Milano. A fine settembre 2020 nel torinese si contavano 27.615 imprese straniere, il 4,4% di quelle presenti sul territorio nazionale. Per la quasi totalità sono nate nel nuovo millennio (il 96%) e sono a partecipazione straniera esclusiva (il 96%). Quasi il 20% è costituito da imprese giovanili.

 

, le imprese straniere torinesi nei primi 9 mesi di quest’anno hanno registrato un aumento del +3,48% (mentre le altre imprese sono in calo, con un -0,40%). Nonostante il periodo di grande difficoltà, le imprese straniere crescono in tutti i settori, in particolare nei servizi alla persona (+8,9%) e alle imprese (+5,3%) oltre alle costruzioni (+4,4%), il primo settore per presenza di imprese straniere.

 

Al registro imprese della Camera di commercio di Torino sono registrate 37.431 posizioni imprenditoriali (cariche rivestite da persone nate all’estero), una testimonianza significativa della presenza straniera nel tessuto economico torinese. Anch’esse risultano in crescita, del +2,9% negli ultimi nove mesi e del +19,8% nell’ultimo decennio.

 

 

Le prime due nazionalità – romena (il 23,3% del totale) e marocchina (il 15,1%) – insieme a Cina e Albania, rappresentano oltre il 50% della presenza imprenditoriale di origine immigrata. Nei nove mesi del 2020 la presenza romena e marocchina sono cresciute rispettivamente del +2,2% e +1,2%.

 




Superbonus 110: il Portale Rilancio Italia 2020

È considerato uno degli strumenti più efficaci e rivoluzionari degli ultimi anni, il Superbonus 110% introdotto dallo Stato Italiano è una misura utilissima per la riqualificazione degli immobili e al contempo, offre una spinta propulsiva alla ripresa dell’economia. Eppure questa opportunità rischia di non essere colta in toto, a causa delle responsabilità legate al mancato rispetto di quanto stabilito dalla normativa.

Il decreto prevede infatti che gli interventi realizzati in difformità, non beneficeranno delle agevolazioni fiscali previste dalle norme vigenti, né di contributi o altre provvidenze dello Stato o di enti pubblici. In sostanza se le procedure non dovessero essere corrette, il committente rischia di perdere la detrazione. Un’incognita questa che pesa e non poco, sulla decisione di avviare i cantieri. Affidarsi ad un team di professionisti che abbiano sempre un quadro chiaro sull’andamento dei lavori e sugli adempimenti necessari da implementare, diventa quindi quanto mai necessario.

Nasce così il portale.

La piattaforma consente di svolgere tutte le attività, rispettando i parametri previsti dalla legge. Una tecnologia a servizio dei professionisti, il software è stato studiato infatti per supportare passo dopo passo tutti i soggetti operanti nel progetto: aziende esecutrici dei lavori, produttori e grossisti, direttori lavori, tecnici, architetti, progettisti, assicuratori, asseveratori fiscali per il visto di conformità.

Un sistema di allert, in maniera semplice e intuitiva consentirà al professionista di capire quale procedura deve essere ancora completata e quale passaggio è ancora necessario al fine di evitare di perdere i benefici del Superbonus 110%. Il portale contiene inoltre tutta una serie di informazioni dettagliate e costantemente aggiornate sulla normativa vigente. Il sistema consente inoltre la conservazione dei dati in assoluta sicurezza. Ad oggi oltre mille professionisti si sono registrati sul portale, l’innovativo sistema si è dimostrato molto utile anche in chiave di ottimizzazione dei tempi con una diminuzione stimata del 30% dei tempi morti di cantiere grazie alla possibilità di pianificare sulla piattaforma gli spostamenti delle squadre di lavoro delle imprese esecutrici, con conseguente efficientamento costi.

 




Confartigianato Cuneo: Al via i rifornimenti self-service per gpl-metano e il portale con tutte le informazioni

Abbiamo contribuito attivamente al raggiungimento di un importante risultato a sostegno della mobilità a gas e biometano, al primo passo in avanti per l’Italia, che apre finalmente al rifornimento self-service per questo tipo di combustibili, e per tutte le nostre imprese che operano nel comparto.

Così Claudio Piazza, delegato nazionale di Confartigianato Autoriparazione al settore, incaricato di seguire i tavoli interministeriali dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Interno e dello Sviluppo Economico che hanno recentemente approvato l’avvio in Italia del rifornimento self-service per il metano per autotrazione.

I Ministeri competenti, dando il via libera al rifornimento “fai da te” per il gpl-metano, hanno anche attivato il portale.

Il sito, realizzato da SNAM su indicazione dei ministeri coinvolti nel progetto e in collaborazione con il Comando Generale dei Vigili del Fuoco, mette a disposizione degli automobilisti tutte le informazioni utili, anche sotto forma di video tutorial, per effettuare il rifornimento in autonomia e totale sicurezza. Gli utenti potranno accedere alle informazioni riservate attraverso la registrazione sul sito, che permetterà anche di consultare la mappa dei distributori autorizzati sul territorio nazionale. Il portale sarà lanciato nei prossimi giorni e implementato nei prossimi mesi, per diventare a tutti gli effetti il punto di riferimento nazionale per l’intero settore gpl-metano.

«Ringrazio Claudio Piazza, – commenta Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, nonché vicepresidente europeo di SmeUnited (Associazione europea dell’artigianato e delle PMI) – e l’intero sistema nazionale di Confartigianato per l’incisivo ruolo svolto nel raggiungimento di questo importante risultato. La possibilità del “self-service” rappresenta un tassello significativo che va a perfezionare il quadro normativo già previsto per la diffusione nel nostro Paese dei combustibili alternativi e dei biocarburanti, allineando l’Italia al contesto europeo ed eliminando un “gap” che risultava anacronistico. In generale, la spinta verso una mobilità sostenibile è un obiettivo al quale come imprenditori e cittadini dovremmo perseguire nell’ottica di una responsabilità sociale, culturale e ambientale che guardi al futuro e al benessere delle nuove generazioni».




CNA Piemonte: “Per i ristori superare i codici Ateco e adottare il fatturato come criterio per i contributi”

L’avanzata dei contagi, l’ampliamento delle Regioni sottoposte a misure restrittive per contenere il virus e le iniziative autonome da parte di singoli Comuni che penalizzano l’operatività delle attività economiche, impongono un profondo ripensamento dei criteri di assegnazione dei ristori, superando l’attenzione al codice Ateco, ma concentrandosi, invece, sulle perdite di fatturato.

 

A giudizio della CNA i meccanismi individuati nei decreti ristori non riescono a dare adeguata tutela alle imprese, autonomi e professionisti che compongono le filiere colpite dalle misure restrittive. L’allargamento delle restrizioni su base territoriale rende superflua la distinzione tra le attività chiuse per ordinanza e quelle che, pur rimanendo aperte, vedono il proprio giro d’affari fortemente ridimensionato. Il crollo della domanda sta interessando segmenti sempre più ampi di mercato, tali da rendere chiaramente inadeguato il meccanismo dei codici Ateco, che richiedono quotidiani aggiustamenti.

 

Diventa quindi indispensabile adottare come criterio per acceder al contributo a fondo perduto il calo di fatturato, unico strumento che effettivamente fotografa l’andamento delle imprese. In questa logica il riferimento non può essere limitato allo scorso mese di aprile ma dovrà tenere in considerazione un periodo più congruo, considerando la ciclicità di molti settori dell’economia.

 

“Noi come sistema CNA piemontese condividiamo pienamente la proposta avanzata al governo dalla CNA nazionale, di stanziare i ristori alle imprese in funzione dell’effettiva diminuzione del fatturato. È necessario però che tali ristori siano estesi a tutte le imprese danneggiate dalla pandemia e non solo quelle a cui il lockdown ne ha bloccato l’operatività – afferma il presidente di CNA Piemonte Fabrizio Actis -.In virtù dell’andamento ciclico che la pandemia ha manifestato nel corso dell’anno, il periodo che dovrà essere preso a campione per misurare l’effettiva diminuzione di fatturato, dovrà essere un periodo congruo e non limitato a pochi mesi”.

 

È evidente che dovranno essere stanziate ulteriori e robuste risorse finanziarie per fronteggiare una situazione in rapido peggioramento. Senza interventi tempestivi e incisivi rischia di chiudere i battenti fino a un quarto del sistema produttivo.




Confartigianato Cuneo: Italia, fanalino di coda nell’utilizzo dei Fondi Strutturali europei

Un risultato che appare piuttosto deludente e che pone degli interrogativi su quanto sia ancora “fragile” il nostro Paese nel “progettare” e “fare rete” ai vari livelli territoriali.

».




Assestamento, consiglio regionale: “Più fondi contro l’usura”

Giorgio Bertola (M5s) e Davide Nicco (Fdi), durante la discussione in prima Commissione dell’assestamento del bilancio di previsione finanziario 2020-2022, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, hanno richiesto di prevedere un intervento per contrastare l’usura e il sovra indebitamento.

La situazione è infatti peggiorata per molti cittadini e imprenditori piemontesi, specie con la pandemia. Su questo tema l’Aula aveva approvato alcuni mesi fa all’unanimità un ordine del giorno che prevedeva la costituzione di un organismo regionale di composizione della crisi.

L’assessore al bilancio Andrea Tronzano ha spiegato che nel 2020 per il contrasto all’usura sono stati già stanziati 300mila euro e si potrebbe valutare l’utilizzo per dare sostanza all’ordine del giorno.
Per quanto riguarda invece il bollo auto, la previsione di accertamento e di incasso per il 2020 è stata ridotta, con un ammanco di 109 milioni di euro circa, collegata al forte rallentamento nell’attività di accertamento nella fase dell’emergenza, ma ciò non significa che questa cifra sia persa, perché potrà essere recuperata negli anni successivi.

La mancata reiscrizione del credito a bilancio sul 2021 e 2022 è avvenuta a titolo prudenziale per non sovrastimare le entrate e favorire quindi l’equilibrio di bilancio. Questa la risposta dell’assessore Tronzano e dei funzionari regionali alla richiesta del consigliere Sean Sacco (Ms5) che chiedeva spiegazioni sulla mancata riscossione della tassa automobilistica, sospesa fino a giugno 2020 per la pandemia.

Durante la seduta il gruppo Pd con Raffaele Gallo e Diego Sarno ha sottolineato la necessità di disporre di un quadro generale il più possibile aggiornato sulle risorse di bilancio non solo stanziate ma effettivamente assegnate o che saranno assegnate a breve. Daniele Valle ha lamentato i ritardi dei bandi a favore del settore cultura, per il quale non solo state previste risorse aggiuntive ma solo procedure semplificate e ha auspicato che sul 2021 si iscrivano risorse ulteriori per la cultura.

Quanto al documento di assestamento nel suo complesso, l’assessore ha espresso il desiderio di arrivare in tempi brevi all’approvazione, avendo natura tecnica, dichiarandosi disponibile ad approfondire numerosi temi successivamente, in sede di bilancio di previsione 2021.

Marco Grimaldi (Luv) ha chiesto la possibilità di un approfondimento sulle risorse effettivamente spese per la fase della pandemia e con la consigliera Francesca Frediani (M5s) ha sollecitato chiarimenti su alcuni temi che a causa dell’emergenza erano stati rimandati all’assestamento, fra questi i voucher scuola.

Sergio Chiamparino (Pd) ha quindi proposto di favorire attraverso la riunione dei capigruppo una velocizzazione dei lavori di commissione per arrivare all’approvazione dell’assestamento in tempi brevi e al contempo definire le priorità del 2020 che potrebbero trovare risposta in una successiva variazione di bilancio.
Tronzano ha espresso disponibilità in tal senso, fermo restando il vincolo delle risorse per poter procedere alle variazioni di bilancio richieste.

Durante la discussione sono intervenuti anche i consiglieri Monica Canalis (Pd), Federico Perugini e Sara Zambaia (Lega). La prossima seduta della prima Commissione è convocata giovedì 12 alle 15.30.




Analisi trimestrale dell’export delle province di Novara e di Vercelli

Il secondo trimestre del 2020 è stato condizionato, ancor più pesantemente del primo, dalle misure di lockdown adottate dal governo per arginare il dilagare della pandemia di Covid- 19.

Introdotte l’8 marzo, sono infatti rimaste in essere fino al 4 maggio, per essere poi gradualmente e infine completamente rimosse il 18 maggio. Le performance registrate in questo Rapporto sono pertanto fortemente negative risentendo, oltre che dell’introduzione delle misure restrittive, anche della situazione internazionale e della frenata subita dal commercio mondiale.

1. La dinamica dell’export complessivo e manifatturiero delle province di Novara e Vercelli globalmente considerate

Nel secondo trimestre del 2020 le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono diminuite nel loro insieme del -26,1%, quelle nazionali del -27,8%, accentuando il trend negativo già registrato nel primo trimestre. Il dato relativo al primo semestre evidenzia un calo del -15,9% a livello delle due province globalmente considerate, e del -15,3% a livello nazionale.

Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle province di Novara e Vercelli, risultate pari a 3,3 miliardi di euro nel primo semestre 2020, esse hanno registrato un calo tendenziale pari al -15,8%. La flessione ha interessato tutti i comparti, con le sole eccezioni degli articoli farmaceutici che, al contrario, hanno registrato una forte crescita in conseguenza dell’emergenza sanitaria in atto (+53,9%); dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,7%) e del legno, carta e stampa (+4,3%). Quanto agli altri settori, in ordine di performance decrescente, i mezzi di trasporto sono calati del -56,7%; i prodotti petroliferi raffinati del -47,5%. L’aggregato “prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori” flette del – 30,8% con al suo interno il comparto dei prodotti tessili che registra una caduta del -34,6% e quello più grande degli articoli di abbigliamento che si riduce del -30,7%. Gli articoli in gomma e materie plastiche segnano un calo del -22,8%; i computer e prodotti ottici si contraggono del -22,4%; i macchinari ed apparecchi del -16,4%, con al loro interno le macchine di impiego generale che flettono del -16%; l’export di sostanze e prodotti chimici si contrae del -15,7%; quello dei metalli e prodotti in metallo del -14,8%, quello degli apparecchi elettrici del -11,8%.

Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export, nel primo semestre 2020 si osserva un calo delle vendite sia verso l’Unione europea sia verso i Paesi extra-Ue 27, nella misura del -11,5% e del -21% rispettivamente. Le esportazioni di manufatti dirette verso i 27 Paesi Ue, pari a 1,9 miliardi di euro, rappresentano nel primo semestre del 2020 il 57,9% dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli considerate insieme; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 1,4 miliardi di euro, equivalgono al 42,1% dell’export manifatturiero delle due province.

Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel primo semestre del 2020 l’elemento più evidente è la contrazione dell’export manifatturiero delle due province verso tutti i principali Paesi di destinazione, con la sola eccezione della Polonia (+3,9%), che riduce notevolmente il ritmo di crescita rispetto al primo trimestre, e dei Paesi Bassi (+2,4%). Contrazioni a due cifre si registrano verso Regno Unito (-24,2%), Spagna (-20,5%), Svizzera (-19,9%), Cina (-19,6%), Stati Uniti (-16,1%) e Francia (-10,3%). L’export verso la Germania si riduce del -7,5%, quello verso il Belgio di un più esiguo -0,5%. In questo contesto, nonostante le flessioni registrate, Germania, Francia, Stati Uniti e Svizzera si confermano i primi 4 Paesi di destinazione dell’export manifatturiero provinciale, verso i quali si dirige il 45,4% delle esportazioni delle due province. Nel complesso, l’export verso questi 4 Paesi si è ridotto del -12,1% rispetto al primo semestre del 2019.

Sul fronte delle importazioni manifatturiere, come già osservato nel primo trimestre, anche nel primo semestre del 2020 si registra un calo dell’import da tutti i principali mercati di approvvigionamento, fatta eccezione per la Cina, dalla quale le due province di Novara e Vercelli registrano un incremento delle importazioni pari al +46,2%, e il Giappone che registra una crescita del +3%. Da tutti gli altri principali Paesi di provenienza dell’import manifatturiero si osserva invece un calo, più sostenuto per Tunisia (-35,5%), Stati Uniti (- 29%), Francia (-24,7%), Paesi Bassi (-23,8%) e Germania (-22,5%); più contenuto, ma comunque rilevante, per Spagna (-16,6%), Regno Unito (-16,5%) e Belgio (-7,9%). I principali mercati di approvvigionamento delle due province si confermano, nell’ordine, Germania, Cina, Francia, Stati Uniti: da questi soli 4 Paesi proviene il 57,2% dell’import manifatturiero delle province di Novara e Vercelli, risultato in calo del -14,3% rispetto al primo semestre del 2019.

2. ProvinciadiNovara
• Osservatorio Macchine di impiego generale

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) sono risultate in calo del -24,1% a livello provinciale e del – 29% a livello nazionale; il dato relativo al primo semestre, che contempla un primo trimestre meno negativo rispetto al secondo, evidenzia una flessione dell’export del – 14,3% per la provincia di Novara e un calo del -19,1% a livello nazionale.

Per quanto riguarda i principali Paesi di destinazione, nel primo semestre del 2020 le esportazioni provinciali appaiono ancora in crescita verso la Spagna (+2,4%), seppur a un ritmo inferiore a quello registrato nel primo trimestre, la Polonia (+2,5%) e i Paesi Bassi (+16,3%); questi ultimi mettono a segno l’incremento maggiore e, con riferimento al solo secondo trimestre dell’anno, sopravanzano la Spagna posizionandosi quinti all’interno della classifica. In flessione, invece, l’export verso tutti gli altri principali mercati di sbocco: Regno Unito (-36,2%); Germania e Grecia (- 18,7%); Stati Uniti (-17,2%); Francia (-14,9%); Belgio (-2,2%); Svizzera (-0,3%).

Nel primo semestre Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito si confermano i principali mercati di sbocco dell’export novarese di rubinetteria-valvolame, ma con la Germania che sopravanza la Francia, posizionandosi in cima alla classifica. La quota complessiva di export diretta verso questi 4 Paesi è pari al 44,7%, in calo del -20,3% rispetto al primo semestre del 2019.

All’interno della classifica la Grecia sopravanza la Polonia collocandosi al nono posto e facendo retrocedere quest’ultima in decima posizione.

• Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara sono calate del -44,3%, invertendo il trend (ancora) positivo del primo trimestre dell’anno, quelle nazionali del -42,4%. Il dato relativo al primo semestre indica un calo del -18% per l’export novarese, e un calo del -24,5% per l’export italiano del settore.

Quanto ai principali mercati di sbocco, nel primo semestre del 2020 l’attenzione è puntata sul calo generalizzato che ha caratterizzato tutti i principali Paesi di destinazione dell’export novarese di prodotti tessili e abbigliamento, con la sola eccezione della Svizzera che, tuttavia, ridimensiona di molto il ritmo di crescita complessivo del periodo (+4,4%, a fronte del +158,3% del primo trimestre e a seguito del calo registrato nel secondo trimestre dell’anno). Quanto agli altri Paesi della classifica, l’export verso gli Stati Uniti flette del -47,7%; quello verso la Spagna del – 36,5%; Germania -36,2%; Tunisia -33,4%; Regno Unito -31,8%; Repubblica Ceca – 29,9%; Corea del Sud -29,7%; Francia -17,3%; Giappone -6,1%. La Svizzera si conferma il principale mercato di sbocco della provincia di Novara per i prodotti tessili e dell’abbigliamento, verso la quale si è diretto nel primo semestre dell’anno il 51,4% dell’export settoriale provinciale.

Riguardo ai posizionamenti nella classifica, il Giappone, che si colloca quarto, ha sopravanzato la Germania che diviene quinta; gli Stati Uniti hanno scalzato la Tunisia posizionandosi settimi e facendo retrocedere quest’ultima in ottava posizione. La Corea del Sud si posiziona nona, al posto della Repubblica Ceca che diviene decima.

3. Provincia di Vercelli
• Osservatorio Macchine di impiego generale

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) della provincia di Vercelli sono calate del -33,3%, quelle italiane del -29%. Il dato semestrale evidenzia un calo del -20,1% a livello provinciale e un calo del -19,1% a livello nazionale.

Nel primo semestre del 2020 l’export flette verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export vercellese di rubinetteria e valvolame, fatta eccezione per la Germania, che registra una crescita pari al +14,4%. Quanti agli altri Paesi, l’Ungheria flette del 41,8%; la Spagna del -39,5%; la Francia del -28,1%; il Regno Unito del -27,8%; l’Austria del -22%; l’Arabia Saudita del -18,7%; i Paesi Bassi del -11,6%; gli Stati Uniti del -8,7%; la Svizzera di un più esiguo -1,2%. Germania, Francia e Spagna si confermano i principali mercati di sbocco dell’export settoriale provinciale: i tre Paesi considerati hanno assorbito nel primo semestre 2020 il 40,9% dell’export, in flessione del -15,4% rispetto al primo semestre 2019. Nella classifica, la Svizzera, che si colloca quinta, ha sopravanzato il Regno Unito che si posiziona sesto, mentre l’Arabia Saudita ha scalzato l’Austria posizionandosi settima, facendo scivolare quest’ultima in ottava posizione.

• Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Vercelli sono calate del -54,6%; quelle nazionali del -42,4%. Peggiorano dunque ulteriormente le performance emerse all’inizio dell’anno, portando il dato relativo al primo semestre al -42,9% per quanto riguarda le esportazioni a livello provinciale e al -24,5% per l’export nazionale.

Quanto ai principali mercati di sbocco, nel primo semestre del 2020 si registra una contrazione dell’export verso tutti i primi 10 Paesi di destinazione delle esportazioni vercellesi di tessile-abbigliamento. Molto sostenuta è la flessione dell’export verso Hong-Kong (-61,9%) e Regno Unito (-51,1%), ma anche verso Francia (-49,6%), Stati Uniti (-47,3%), Giappone (-44,9%), Svizzera (-37,6%), Corea del Sud (-36%), Russia (-34,8%), Cina (-30,8%) e Germania (-28,7%). La classifica ha subito molteplici variazioni in termini di posizionamenti; in particolare, la Cina da quinto Paese di destinazione diviene seconda; la Francia da seconda diventa terza; il Regno Unito perde due posizioni divenendo quinto; la Corea ne conquista quattro, salendo al sesto posto; il Giappone ne guadagna due, posizionandosi settimo; la Russia e la Svizzera ne perdono tre, collocandosi nona e decima rispettivamente.