Nel post-Covid quasi 6 imprese su 10 con difficoltà di liquidità

Sono quasi 780mila (il 58,4% del totale) le imprese che prevedono di avere problemi di liquidità nei prossimi sei mesi e poco meno di 565mila (il restante 41,6%) quelle alle quali invece si prospetta un futuro meno difficoltoso sul versante finanziario.

La crisi di domanda che si è innescata con la pandemia Covid-19 e il clima di incertezza sui tempi del recupero, legato anche alle diffuse criticità sui mercati globali, fanno temere a molte imprese di non poter generare i flussi di cassa necessari a garantire l’ordinaria operatività aziendale.

E’ quanto risulta da un approfondimento del Sistema informativo Excelsior sull’universo di 1.380 mila imprese con almeno un dipendente, condotta tra il 22 giugno e il 6 luglio 2020 da Unioncamere in accordo con Anpal, per valutare le prospettive occupazionali a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Le imprese che si sono presentate di fronte allo shock generato dalla pandemia operando stabilmente sui mercati internazionali e quelle con strategie avanzate e integrate di digitalizzazione mostrano una solidità finanziaria relativamente maggiore: infatti, si attestano rispettivamente al 48,0% e al 45,0% dei relativi totali le aziende che non segnalano difficoltà (tra i 6 e i 3 punti in più della media).

Al contrario, soffrono maggiormente le micro imprese (1-9 dipendenti) per le quali raggiunge il 60,4% la quota di quante segnalano un insufficiente livello di liquidità, una situazione che migliora sensibilmente al crescere della dimensione di impresa, arrivando al 44,0% nelle imprese over 250.

La ristorazione e i servizi legati alla filiera del turismo rappresentano il settore più colpito dagli effetti della carenza di liquidità, segnalata da poco meno di tre quarti delle imprese (73,8%), dal momento che segmenti importanti del comparto, come quello legato alle presenze straniere nelle città d’arte, hanno ripreso solo molto marginalmente. Problemi di liquidità superiori alla media del comparto terziario anche per gli altri servizi alle persone (che comprendono anche le attività ricreative, culturali e sportive) e per l’istruzione e la formazione private.

Tra i settori industriali è, invece, la filiera della moda ad aver risentito più sensibilmente delle conseguenze del lockdown, tanto che problemi di liquidità sono indicati dal 68,0% delle imprese di questo settore, ma quote superiori al 60% si osservano anche nel legno-arredo e nell’industria della carta. Situazione di sostanziale equilibrio tra le imprese con e senza problemi di liquidità nella meccanica e nelle industrie elettriche ed elettroniche.
Più intensa la carenza di liquidità nel Sud e Isole (la mettono in luce due terzi delle imprese) e nel Centro (60,3%), mentre nelle regioni settentrionali il problema è segnalato nel 53-54% dei casi.




“Mestieri a cielo aperto – Piccola fiera d’autunno” , Confartigianato Cuneo ha messo in mostra l’eccellenza artigiana

Rinnovata nel nome ma non nello spirito, si è svolta lo scorso 3 ottobre, a Savigliano, la manifestazione “Mestieri a cielo aperto”, ora “Piccola fiera d’autunno”.

Confartigianato Cuneo ha confermato la sua presenza con l’ormai tradizionale “Villaggio Artigiano” in Piazza Santorre di Santarosa.

«La partecipazione a manifestazioni e rassegne – commenta Anna Maria Sepertino, presidente della Zona di Savigliano – rappresenta, soprattutto nell’attuale periodo, una vera opportunità per le imprese che hanno modo di pubblicizzare i propri prodotti di qualità ad un pubblico sempre numeroso ed attento. Le fiere radicate sul territorio costituiscono realmente una vetrina privilegiata per le produzioni di eccellenza, in particolar modo per le piccole e medie imprese artigiane, dal comparto manifatturiero a quello alimentare».

Nell’ambito della rassegna, Confartigianato Cuneo ha organizzato inoltre una speciale “Passeggiata Gourmet”, proseguendo la fortunata serie di escursioni del progetto “Creatori di Eccellenza”, realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Cuneo e della Fondazione CRC, e con la collaborazione tecnica di Cuneotrekking.

«Il nostro progetto sta raccogliendo grande consenso – aggiunge Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – e, al suo terzo anno di vita, è valido testimone di come il “fare sistema” sia vincente per territorio ed imprese. “Passeggiate Gourmet” è un’iniziativa promozionale strategica a sostegno del valore artigiano e del suo ruolo fondamentale nella promozione della terra cuneese. L’abilità dei nostri artigiani, declinata nei vari ambiti economici, risulta un trait d’union essenziale per la creazione di allettanti pacchetti turistici. Dopo il cibo di qualità e i dolci d’autore, con gli itinerari di prossimità abbiniamo alla indiscutibile capacità artigianale le bellezze naturalistiche e storiche della nostra terra, un mix piacevolmente salutare in grado di accontentare turisti e famiglie».

L’escursione organizzata per la giornata di domenica 3 ottobre è stata il “Sentiero sul Maira”. Partendo da Piazza Santorre di Santarosa il percorso ad anello (circa 11 km) ha toccato le sponde del Maira. Un percorso intitolato all’ambientalista Bruno Tortone che percorre la riva destra orografica del Maira e fa parte di un lungo percorso ciclabile che da Villar San Costanzo conduce fino a Racconigi. I partecipanti sono stati accompagnati dalla guida Martha Consolino di Cuneotrekking e a tutti gli iscritti è stato consegnato un simpatico zainetto tecnico brandizzato “Creatori di Eccellenza”, contenente un panino gourmet, una delle tante varietà di birra prodotta localmente e un dolcetto artigianale.




Ok alla vendita di cancelleria negli esercizi commerciali già aperti

Un’ordinanza firmata oggi dal presidente Alberto Cirio stabilisce che, fino al 3 aprile, all’interno delle attività di vendita di generi alimentari e alle altre attività commerciali non soggette a chiusura da domani sarà possibile la vendita al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio (codice ATECO 47.62.20). Parallelamente, le cartolibrerie e gli altri esercizi commerciali, che da Dpcm devono mantenere i locali chiusi al pubblico, potranno proseguire la vendita di questi prodotti di cancelleria per corrispondenza con consegna a domicilio, come già avvenuto fino ad oggi.

“Abbiamo ritenuto importante venire incontro alle esigenze espresse da tante famiglie e dal mondo scolastico in un momento in cui la didattica a distanza è uno strumento fondamentale da continuare a potenziare”, sottolineano il presidente Cirio e l’assessore al Commercio, Vittoria Poggio”.




Produzione industriale, Marco Gay: “La nostra economia sa reagire, ma dobbiamo fronteggiare una nuova normalità”

I primi segnali di recupero della produzione industriale – +8,2% rispetto a maggio – evidenziati dall’indagine mensile diffusa oggi dall’Istat rappresentano sicuramente un indicatore della capacità di reazione della nostra economia.

Occorrerà seguire con attenzione l’evolversi della situazione globale, ancor più per il Nord-Ovest così fortemente orientato all’export. Con un cambiamento così violento, comunque, non possiamo aspettarci di tornare alla situazione che conoscevamo, siamo di fronte a una nuova normalità che esige scelte mirate e concrete, pianificare una politica industriale che parta dai territori, non solo per colmare il gap, ma per crescere nel medio-lungo periodo.

Per il Nord-Ovest, ad esempio, una delle leve fondamentali sarà lo sviluppo delle infrastrutture – fisiche e digitali – che potrebbero beneficiare delle risorse in arrivo dall’Europa, tra Recovery fund e programmazione 2021-2027. È necessario un approccio strategico, come peraltro evidenziato dai Presidenti Cirio e Toti nel corso dell’incontro bilaterale Piemonte-Liguria svoltosi ieri.




CNA Piemonte: Per ristoranti perdite stimate al 60 per cento, eventi e catering hanno azzerato i ricavi

Servono misure di ristoro reali e immediate. Così CNA a livello nazionale e a livello piemontese ha sintetizzato la rotta da seguire dopo quello che è stato definito un “coprifuoco diurno”.

La chiusura anticipata nel settore della ristorazione e il blocco dello spettacolo e degli eventi sono i primi due focus che CNA Piemonte dedica alle ripercussioni sulle micro imprese artigiani degli ultimi provvedimenti di limitazione imposti dal Governo per cercare di fermare la pandemia da Covid 19.

 

RISTORAZIONE E AGROALIMENTARE

A livello regionale tutto il settore conta circa 23 mila imprese e 80 mila addetti: poco sotto il 10% del volume del comparto a livello nazionale.

Durante il primo lockdown la perdita stimata di fatturato oscillava oltre il 40% e si può immaginare che a fine estate la perdita del fatturato su base annua si sia attestato intorno al 30%. Ma con questo nuovo provvedimento la situazione si aggrava ulteriormente e l’impatto porterà quasi certamente a raggiungere e superare il 60% di ricavi in meno rispetto al 2019.

 

Se la situazione di dovesse protrarre anche sul mese di dicembre con il Natale si può solo parlare di tracollo certo.

Sul fronte delle proposte che avanza CNA a livello nazionale ci sono: l’apertura di un tavolo permanente con il governo, l’avvio di finanziamenti all’intera filiera e poi linee di credito sostanziose e realmente restituibili. Per questo occorre che i finanziamenti per importi superiori a 30mila euro passino da una restituzione in 72 mesi a 180 mesi.

Infine, chiediamo un concordato per le tasse che non potranno oggettivamente essere pagate.

 

“Per la ristorazione l’ultimo DPCM rappresenta di fatto un lockdown mascherato: la chiusura alle 18 azzera i ricavi di operatori che già avevano lamentato la fortissima riduzione del fatturato a pranzo e puntavano sulla cena per rientrare delle spese. Peraltro è una decisione che pone il mondo della ristorazione nel ruolo di untore, quando i numeri dimostrano che non si tratta della fonte di aumento dei contagi che si sta verificando nelle ultime settimane. Ma noi paghiamo il conto. I pasticceri e i cioccolatai sono gli unici a chiudere quando invece gli altri venditori di generi alimentari sono aperti. Non ci sono spiegazioni razionali”, dichiara Giovanni Genovesio, presidente regionale di CNA Agroalimentare.

I prodotti da ricorrenza: panettoni e pandori renderanno circa il 30% dell’anno scorso. “Pensare che il Natale possa salvarci è una vera illusione. Le aziende programmano la produzione e la distribuzione dei prodotti in questo periodo e credo che con questo stop, anche i giochi per dicembre siano fatti. Ecco perché ci serve il tavolo permanente, per non cadere in una gestione emotiva e schizofrenica”.

 

EVENTI

La filiera del settore degli eventi coinvolge numerose micro imprese artigiane. Sul fronte della somministrazione del cibo, quindi il catering, tutto il comparto è fermo per gli eventi aziendali, mentre tra i privati si è registrata una minima attività solo nel mese di settembre. A fine anno si parla di un calo di fatturato di circa il 90%.

Ma quando si parla di eventi, le realtà coinvolte sono davvero numerose e diversificate.

 

“Il nostro settore è praticamente fermo da inizio anno – spiega Stefania Battezzati di AMAT, produttore di strumenti musicali – perché il primo lockdown ci ha consentito di smaltire qualche ordine del 2019, ma il 2020 ha completamente fermato ogni attività. Senza feste, concerti e coi teatri chiusi, tra cultura e spettacoli, il nostro fatturato sarà inferiore del 90% rispetto a quello dell’anno scorso. Nel settore non solo non si comprano nuovi strumenti musicali, ma molti musicisti senza contratti fissi stanno vendendo i propri con la consapevolezza che non li useranno nel breve periodo. È una tragedia. Ci aspettiamo degli indennizzi visto che il settore della cultura e dello spettacolo è sempre stato escluso dai principali interventi nazionali e regionali. E ci saremmo aspettati delle sospensioni per tasse e spese di utenza, perché quei costi, come gli affitti, continuano a pesare sulle nostre spalle”.




Trasmissioni tv: Confagricoltura Alessandria invita a una corretta informazione

L’agricoltura dà lavoro ad oltre un milione di persone ed è un settore ad alto valore aggiunto che, proprio durante la pandemia, ha dimostrato di impegnarsi per garantire cibo di qualità, sano e sicuro ai cittadini italiani ed europei, continuando tra mille difficoltà e in silenzio il proprio lavoro.

“Dispiace e amareggia – sottolinea il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello – quando show popolari trasmettono all’immaginario collettivo, proprio in questi tempi difficili, quando dovremmo essere orgogliosi delle nostre eccellenze, il dubbio che prodotti ortofrutticoli possano essere positivi al Covid”.

La manipolazione informativa – rimarca l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – non è degna del nostro giornalismo migliore, così come ospitare medici “negazionisti” che, attraverso “fake news”, cercano di accreditare le loro visioni su un virus che, proprio in Italia, ha fatto tantissimi morti. E’ un insulto a tante famiglie colpite, all’intelligenza degli ascoltatori, oltre che un tentativo di screditare le nostre produzioni migliori, come il kiwi di cui siamo primi produttori e grandi esportatori.

Ci piacerebbe che, finalmente, fosse dato spazio alla corretta informazione soprattutto durante un’emergenza eccezionale e imprevista come questa che stiamo vivendo da troppo tempo. I problemi ci sono e sono tanti, perché, invece di crogiolarsi nei superficialismi inutili e dannosi, non iniziare a parlare e pensare concretamente alla ripartenza?
“Puntiamo – conclude Brondelli – sulle nostre numerose eccellenze agricole e alimentari, ma non solo, dando spazio ed attenzione anche a un po’ di ottimismo, fondamentale per ricominciare verso la normalità, che tutti auspichiamo arrivi presto”.

 

 




Embraco. Sicchiero: “Draghi prenda in mano le redini della vertenza Embraco ACC”

La rabbia e la delusione degli operai della ex Embraco/Ventures sono pienamente comprensibili e condivisibili. Si sentono abbandonati e traditi dalle istituzioni, l’unica cosa certa sono le lettere di licenziamento per lo stabilimento del chierese, e per quello veneto l’autorizzazione alla vendita dell’azienda.

Per questo ho voluto ancora una volta essere al loro fianco, nel corteo che ha raggiunto piazza Castello in occasione della partenza del Giro d’Italia. Resto convinto che lo sblocco del progetto Italcomp rappresenti la più concreta possibilità per dare un futuro ai 400 lavoratori che vedranno scadere la cassa integrazione il 22 luglio, e su questo fronte non solo si registra un completo stallo, ma il primo a non essere convinto pare proprio il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, che nei giorni scorsi ha invocato un intervento privato, come se mai nessuno prima ci avesse pensato.

Ma Cirio, Allasia ed i vertici piemontesi della Lega su questo non hanno nulla da dire? Tirare in ballo ora scenari non più praticabili, è solo un modo per nascondere la mancanza di capacità politica nel perseguire il progetto Italcomp. Piuttosto, si dovrebbero prevedere vere incentivazioni per gli imprenditori locali disponibili ad assorbire quote degli operai ex Embraco, ad esempio attingendo al fondo Escrow.

Per questo mi associo all’appello lanciato dal Sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Casa, dove ha sede Wanbao Acc, che ha chiesto al Presidente del Consiglio Mario Draghi di prendere in mano le redini della vertenza Acc-Embraco, garantendo che l’azione del governo sia connotata da condotte trasparenti, affidabili e ispirate all’interesse generale. Solo il premier Draghi può chiarire la linea del Mise ed impedire al progetto Italcomp di naufragare. Al tempo stesso, visto che tecnicamente non pare possibile far rientrare i 400 lavoratori ex Embraco/Ventures nella cassa Covid, è urgente trovare una soluzione per prolungare per qualche mese gli ammortizzatori sociali. Non voglio credere che neppure su questo si riesca a dare una risposta alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Embraco».

 




Consiglio regionale: Due Odg contro la violenza di genere

l Consiglio regionale ha approvato a maggioranza due atti d’indirizzo collegati alla seduta aperta, svoltasi in mattinata, per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

L’Odg 692, “25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, prima firmataria Alessandra Biletta (Fi), impegna la Giunta a monitorare affinché i fondi del Recovery Fund siano distribuiti con particolare attenzione alla questione dell’occupazione femminile; ad adottare azioni per sostenere e promuovere la cultura del “rispetto reciproco” e del “merito”, per il giusto riconoscimento dei ruoli nella società; a potenziare le azioni già intraprese a tutela delle donne vittime di violenza.

L’Odg 693, “Prevenzione e contrasto alla violenza psicologica nell’ambito della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, prima firmataria Sara Zambaia (Lega), impegna il presidente della Giunta regionale e l’assessore competente ad attivarsi presso il Miur affinché nei programmi ministeriali di educazione civica siano inseriti progetti specifici dedicati all’insegnamento del rispetto del prossimo e delle donne e alla prevenzione della violenza, con particolare attenzione a quella psicologica.

Sul punto, oltre alle prime firmatarie, sono intervenuti i consiglieri Francesca Frediani (M4o), Sarah Disabato (M5s) e Marco Grimaldi (Luv)




CCIAA Torino: Travel Box, prenota un albergo e ricevi in dono un’esperienza esclusiva!

Arriva un nuovo modo per visitare Torino e la sua area, prenotando una struttura ricettiva nel fine settimana sul sito a partire dal 21 maggio, con in omaggio due visite guide esclusive a scelta.

Il progetto è realizzato dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con le associazioni Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti Torino e la partecipazione di Assohotel Confesercenti Piemonte, Federalberghi Torino, GTA – Unione Industriale Torino. Inoltre, è sviluppato in sinergia promozionale con Visit Piemonte e Turismo Torino e provincia.

In questo momento così importante di ripartenza la Camera di commercio di Torino vuole dare un segnale di aiuto e sostegno all’azione di attrazione turistica verso il territorio, con un’esclusiva possibilità di prenotare un viaggio in città attraverso il nostro sito Visit Torino – spiega Dario Gallina, Presidente dell’ente camerale. – È un nuovo servizio che realizziamo per stimolare i turisti prima a desiderare e poi a partire per un viaggio alla scoperta di Torino e dei suoi bellissimi dintorni, in modo rispettoso della normativa per la sicurezza. Vogliamo puntare su un’immagine green e sostenibile di una città visitabile a piedi, con ricche proposte enogastronomiche di prodotti e ricette del territorio, per far arrivare i visitatori per la prima volta a Torino o per farli tornare per riscoprire nuovi aspetti di una città meravigliosa come la nostra.”.

La Camera di commercio con le associazioni di categoria, volendo essere di supporto a tutte le aziende della filiera del turismo per l’uscita dalla crisi generata dalla pandemia e con questo contribuire ad una azione complementare a quella istituzionale, sta sviluppando infatti un progetto strategico triennale di riattivazione del turismo a Torino. Questa prima iniziativa rientra nel piano operativo di recovery per l’anno 2021.

Da fine 2020 sono stati lanciati i nuovi canali social Facebook e Instagram “Visit Torino Official”, con l’obiettivo di sostenere e riposizionare il brand Torino nel mercato turistico e creare il desiderio di visitare appena possibile.

Da oggi si cercherà di favorire la scelta di Torino come destinazione e conseguentemente la prenotazione da parte dei visitatori direttamente dagli operatori turistici, utilizzando come canale di commercializzazione il portale Visit Torino Official.

Le strutture ricettive aderenti hanno proposto una propria tariffa fissa per due notti per due persone con colazione inclusa, valida nei fine settimana fino al 31/12/2021, fino ad esaurimento disponibilità. Eventuali persone o servizi aggiuntivi verranno concordati direttamente con l’ospite. La prenotazione sarà diretta e il pagamento avverrà in struttura. I clienti che prenoteranno una camera tramite il Travel Box Torino potranno beneficiare di due visite guidate gratuite in vetrina sul sito, nell’arco del fine settimana.

Infine, tutti i viaggi prenotati da www.visit-torino.com saranno nel rispetto delle normative vigenti per l’emergenza.

Si segnala che nelle prossime settimane la Camera avvierà analoghi Travel Box anche per la Val Susa e per il Canavese e le Valli di Lanzo, tutti punti spettacolari della nostra area metropolitana.

 




Previsioni congiunturali Cnvv: fine d’anno positiva per l’industria novarese e vercellese

Si prospetta una fine d’anno positiva per l’industria delle province di Novara e di Vercelli.

Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre ottobre-dicembre 2021 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione si conferma positivo, anche se lievemente contrastanti: il Novarese registra una contrazione da 31,5 a 20,8 punti mentre il Vercellese sale a 16,7 punti dai precedenti 12,8, a fronte di una media regionale in crescita da 19 a 21,3 punti.

Proseguono la crescita in entrambi i territori, invece, i saldi ottimisti/pessimisti relativi agli ordini totali (da 23,4 a 24 punti a Novara e da 14,9 a 16,7 punti a Vercelli, con il Piemonte che passa da 18,7 a 21,3 punti) e quelli relativi alle attese di esportazioni (da 9,9 a 13,9 punti per Novara e da 7,6 a 13,6 punti per Vercelli, con una media regionale da 7,5 e 8 punti).

«Il 2021 si chiuderà generalmente bene – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – ma la ripresa rischia di essere frenata dal crescente aumento dei costi delle materie prime, che penalizza un Paese trasformatore come l’Italia e allarga il gap con i nostri competitor, anche europei. Le esportazioni hanno comunque ripreso vigore e questo è un segno di vitalità del nostro tessuto produttivo, che deve però essere sostenuto con un tangibile miglioramento delle infrastrutture, materiali e immateriali».

Il mercato del lavoro rivela dati contrastanti, seppure positivi, per i due territori: mentre in provincia di Novara il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni si contrae a 8 punti dai 18,5 della precedente rilevazione, in quella di Vercelli sale da 10,6 a 11,8 punti. Stabile l’indicatore regionale, a 13,9 punti, che vede anche ridursi dal 15,9% al 12,8% la percentuale di imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione; questo dato cresce lievemente (dal 12,9% al 15,2%) a Vercelli mentre rimane invariato all’11,5%, dopo quattro trimestri consecutivi di flessione, nel Novarese.

Rimangono su livelli bassi in entrambi i territori le percentuali di aziende che segnalano ritardi negli incassi: sono l’11,8% nel Novarese e il 19,8% nel Vercellese, a fronte, rispettivamente, del 17,2% e del 18,1% del trimestre precedente e di un dato regionale in calo dal 22,3% al 19,5%.

Per quanto concerne gli investimenti, infine, ne ha in programma entro fine anno il 30,1% delle aziende della provincia di Novara (rispetto al precedente 29,3%) e il 34,3% di quelle della provincia di Vercelli rispetto al 28,7% del trimestre scorso, a fronte di un indicatore regionale che passa dal 28,2% al 28,9%. «Se insieme a questo dato – osserva il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – si considera la contrazione dei programmi di investimenti sostitutivi, dal 53,7% al 50,4% nel Novarese e dal 47,9% al 36,3% per la provincia di Vercelli, con il Piemonte che cala dal 48,4% al 46,3%, si tratta di un ulteriore segnale di fiducia nel futuro, non soltanto in un’ottica di breve termine».

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, confermano il consolidamento in territorio positivo del saldo ottimisti/pessimisti sulle attese di produzione sia nel metalmeccanico sia nella rubinetteria-valvolame, entrambi sostenuti soprattutto dalla crescita delle attese di esportazioni. Stabile la situazione nel chimico, nonostante un lieve decremento del saldo ottimisti/pessimisti sulla produzione, e in lieve ripresa nel tessile-abbigliamento, i cui saldi nuovamente positivi attendono però conferme dalla prossima rilevazione. In forte miglioramento l’alimentare, con un significativo aumento dell’ottimismo tanto per le attese di produzione quanto per quelle di ordini, totali ed esteri.