Torino. Creazione d’impresa, un protocollo con la città di Rivoli

Favorire una politica per l’occupazione attraverso il rafforzamento delle capacità imprenditoriali e la nascita di nuove imprese e attività di lavoro autonomo e sostenere le piccole attività produttive del territorio in questa particolare situazione causata dalla pandemia: sono questi in sintesi gli obiettivi che hanno portato la Città metropolitana di Torino e la Città di Rivoli a sottoscrivere un protocollo d’intesa a favore della creazione d’impresa.
La Città metropolitana annovera fra le proprie funzioni fondamentali la promozione ed il coordinamento dello sviluppo economico e sociale; in coerenza con il proprio Statuto opera per la creazione, l’insediamento e la crescita delle imprese e delle attività produttive.
In particolare il Programma Mip – Mettersi in proprio, rappresenta da 25 anni il principale strumento attivato dall’Ente per il sostegno alla creazione d’impresa sul territorio: è costituito da un insieme articolato di azioni volte a diffondere la cultura imprenditoriale, a stimolare la nascita di idee d’impresa e valutarne la fattibilità, favorendo la creazione e lo sviluppo di nuove attività di successo.
La conferma della validità è stata anche certificata dall’interesse della Regione Piemonte che lo ha inserito e finanziato nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali (POR) Piemonte del Fondo Sociale Europeo.
“Oltre al percorso del MIP, la Città Metropolitana promuove e gestisce la misura di agevolazione “Mip al Top” finanziata a livello nazionale dal Bando per la Riqualificazione urbana e la Sicurezza delle periferie, il cosiddetto Bando Periferie” ricorda il consigliere metropolitano delegato allo sviluppo Dimitri De Vita che sottolinea con favore l’impegno diretto del nostro Ente per la Città di Rivoli, che insieme ad altri Comuni della Zona Ovest di Torino da tempo favorisce lo sviluppo economico locale anche con iniziative proprie.
Ribadendo la necessità di predisporre interventi e servizi che favoriscano l’integrazione e il rafforzamento del sistema delle imprese locali, il Comune di Rivoli nell’ottica della semplificazione ha istituito il “Servizio Imprese“.
Ora con la sottoscrizione del protocollo tra Città metropolitana e Rivoli, comincerà un percorso di sensibilizzazione attraverso seminari informativi e di primo orientamento per gli aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi, valorizzando in particolare l’esperienza maturata attraverso il Programma Mip – Mettersi in proprio che fra i suoi diversi servizi propone agli utenti un percorso di accompagnamento totalmente gratuito alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo che si conclude con la redazione del business plan secondo le regole e le procedure previste dal MIP.
Il protocollo, che sarà sottoscritto dal consigliere metropolitano Dimitri De Vita e dal sindaco di Rivoli Andrea Tagaioli, è valido per un triennio fino a tutto il 2022.




Premio giovediscienza futuro e premio industria 4.0: uniti per il futuro della ricerca

L’attualità di questi giorni porta in evidenza il fatto che scienza e ricerca siano sempre di più risorse importanti per il futuro. Sostenerne gli sforzi e fornire ai ricercatori spazi, strumenti e risorse adeguate diventa molto importante per formare un solido e competitivo ecosistema innovativo per l’economia italiana.

Forti di questa convinzione CentroScienza Onlus con Camera di commercio di Torino, Unicredit, gli Incubatori di impresa degli Atenei piemontesi 2i3T, I3P, Enne3, il Club degli Investitori e Cariplo Factory valuteranno i progetti presentati e decreteranno i vincitori dei due premi – Premio GiovedìScienza Futuro e Premio Industria 4.0.

Da 9 anni l’associazione torinese CentroScienza Onlus organizza il Premio GiovedìScienza, dedicato ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani. Il premio è nato nel 2011 per incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza, per offrire loro risorse e strumenti per divulgare le proprie ricerche.

Le 64 candidature giunte quest’anno sono state valutate da 101 referees in base al merito scientifico e tra loro il comitato di selezione individuerà il vincitore del Premio GiovedìScienza Futuro, dedicato ai ricercatori che hanno presentato – oltre al progetto scientifico – uno studio di fattibilità e il vincitore del Premio Industria 4.0, rivolto ai candidati che, oltre al progetto scientifico, abbiano sviluppato anche una proposta progettuale inserita in questo ambito.

“In momenti di grande cambiamento come quelli che stiamo vivendo la ricerca scientifica può essere la risposta ad alcuni bisogni della collettività. Il supporto dell’ecosistema dell’innovazione è molto importante – dichiara Silvio Aime, Presidente dell’Incubatore d’impresa dell’Università di Torino 2i3T – per aiutare i ricercatori ad approcciare una realtà che richiede, anche per chi ha solide basi scientifiche, di saper comunicare al fine di coinvolgere gli stakeholder sia pubblici che privati al fine di dotarsi delle risorse necessarie per l’avanzamento delle attività.

Il trasferimento di conoscenza è ancora trainato da interventi pubblici ma sempre più il settore privato rivolge le proprie attenzioni ed interagisce con gli Enti Pubblici di Ricerca per garantirsi l’accesso all’innovazione, guardando anche all’opportunità di poter intercettare competenze ed interagire con i giovani.

Gli Incubatori d’ impresa supportano i ricercatori che si affacciano in questo scenario sempre più competitivo fornendo loro gli strumenti necessari per realizzare e sviluppare i loro progetti; sempre più lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità sono elementi imprescindibile per chi si trova a pianificare un progetto di ricerca, che richiede anche le capacità di: valorizzare e tutelare la conoscenza generata, valutare i costi, gestire il capitale umano, negoziare, relazionarsi e comunicare, con un sistema economico dinamico che richiede il presidio anche di queste abilità per traguardare ad un futuro in cui la collaborazione tra Ricerca ed Impresa sia sempre più diffusa.”

La 34a edizione di GiovedìScienza è ideata e organizzata dall’Associazione CentroScienza Onlus, promossa dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino.

Sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Con il contributo di: Fondazione CRT, Banca d’Alba, Camera di commercio di Torino, UniCredit. GiovedìScienza è realizzato in collaborazione con: Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Accademia delle Scienze di Torino e Ce.Se.Di della Città metropolitana di Torino.

Il Premio GiovedìScienza si svolge in collaborazione con gli Incubatori di impresa degli Atenei piemontesi 2i3T, I3P, Enne3 e con il Club degli Investitori e Cariplo Factory.
L’iniziativa si svolge nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte
Social Media Partner Torinoscienza.




Commercialisti, un’analisi delle misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “ Le misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive” che passa in rassegna gli interventi urgenti a favore delle imprese e dell’economia adottati dal Governo per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenuti nel Decreto “Cura Italia” n. 18/2020 (convertito con modificazioni nella legge n. 27/2020), nel Decreto “Liquidità” n. 23/2020 (convertito con modificazioni nella legge n. 40/2020) e nel Decreto “Rilancio” n. 34/2020, attualmente in corso di conversione.

Lo studio dei commercialisti racchiude le novità introdotte e i più recenti chiarimenti in merito alle misure che riguardano settori quali il turismo, la cultura, l’editoria, le infrastrutture e i trasporti, lo sport, l’innovazione tecnologica, la coesione territoriale e il Mezzogiorno.

Un’analisi dettagliata che parte dal comparto delle aziende dove tra l’altro si approfondiscono gli interventi per il sostegno all’export e all’internazionalizzazione, fondo centrale di garanzia PMI passando per le misure a favore di digitalizzazione, start up e PMI innovative quali il fondo per il trasferimento tecnologico e il credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo nelle aree del Mezzogiorno.

Nel settore turismo approfondimento sulla promozione turistica e sul fondo dedicato a questo comparto mentre per la cultura attenzione puntata sul fondo emergenze spettacolo, cinema ed audiovisivo. Si passa poi ad un resoconto delle disposizioni in merito allo sport e al terzo settore con un focus sugli impianti sportivi.

Infine il documento si chiude con una ricognizione sulle misure in favore di lavoratori autonomi e liberi professionisti quali l’attuazione del fondo solidarietà mutui prima casa, sospensione delle procedure esecutive sulla prima casa e dei pagamenti delle utenze.  In coda una tabella che di ogni misura o adempimento  riepiloga articolo, beneficiari, agevolazione e dotazione finanziaria.

Scarica il documento




Centri estivi: 634 richieste di finanziamento

Quali risorse riceveranno i centri estivi piemontesi che hanno avviato le loro attività lo scorso 15 giugno? Questo l’interrogativo che la consigliera Pd Monica Canalis ha rivolto alla Giunta regionale nel corso dei question time di oggi.

L’assessore Chiara Caucino ha ribadito che “da tempo l’assessorato alle politiche per la famiglia si è attivato per consentire alle tante associazioni e cooperative del  territorio di essere nelle condizioni di programmare e avviare le attività dei centri estivi già a partire dal 15 giugno. Fino ad oggi sono 634 le richieste pervenute alla Regione da parte dei Comuni interessati a ricevere finanziamenti  per l’attivazione di iniziative finalizzate al potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio educativi territoriali e dei centri con funzioni educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine nella fascia d’età tra i 3 e i 14 anni, per i mesi da giugno a settembre 2020.

Dei 35 milioni previsti dal Fondo nazionale per le politiche della famiglia da ripartire tra tutte le regioni, al Piemonte spetteranno circa 9 milioni e 700 mila euro. A queste risorse saranno aggiunti i 2 milioni che abbiamo previsto in Riparti Piemonte attraverso il Fondo sociale europeo. Gli uffici stanno predisponendo il bando a cui potranno accedere Comuni e oratori e che verrà attivato una volta ricevuto da Bruxelles e da Roma il via libera alla rimodulazione di queste risorse. Attendiamo un feedback nell’arco di due settimane”.

“Svelato il bluff: i fondi regionali per i centri estivi erano solo un annuncio – ha dichiarato la consigliera Canalis – I Comuni e gli Enti di Terzo Settore si stanno facendo carico di spese molto superiori al passato, legate alla sanificazione, all’assunzione di educatori adulti e all’allestimento degli spazi in funzione delle nuove esigenze di distanziamento sociale e potranno contare solo sui fondi stanziati dal Governo nazionale  e non su quelli della Regione, perchè l’assessore Caucino e Cirio li hanno promessi agli enti senza prima verificarne la disponibilità. Anzi, alle solite dichiarazioni roboanti, oggi si è aggiunta la tesi della presunta necessità di riprogrammare i 5 milioni di euro del Fondo Sociale europeo con il parere del Governo nazionale. A rimetterci saranno i bambini e i ragazzi piemontesi, i Comuni e tutti gli enti organizzatori dei centri estivi”.

Durante i question time è stata data inoltre risposta alle interrogazioni della consigliera del M5S Francesca Frediani sulla riapertura della  ferroviaria linea Pinerolo- Torre Pellice; di Ivano Martinetti (M5S) sul completamento dell’autostrada Cuneo – Asti; di Mauro Salizzoni (Pd) sulla bonifica area ex Fiat Avio del  Parco della Salute di Torino e sull’ospedale unico dell’ASL TO5 e di Sean Sacco (M5S) sul potenziamento delle attività dei centri di salute mentale nell’area di competenza dell’ASL di Alessandria.




Tavolo automotive. UIL: “Senza presente non c’è futuro”

E’ appena terminato il tavolo sull’automotive organizzato dalla Regione Piemonte. Ampia la discussione che ha spaziato dai tavoli di crisi aperti, formazione, Fca, riconversione di Embraco.

 

“La UIL ha chiesto la convocazione di un tavolo di discussione a livello nazionale – ha sottolineato Teresa Cianciotta della Segreteria Regionale UIL – perché solo a quel livello si potranno attivare gli incentivi giusti per dare un’accelerata alla ripresa della nostra Regione.  Inoltre abbiamo evidenziato la necessità di incentivare la formazione con attenzione alla qualità, in modo da individuare i profili necessari alle aziende”.

 

Per la UILM, la categoria dei metalmeccanici UIL è intervenuto il Segretario Generale LUIGI PAONE: “La discussione di oggi è stata proficua ma non bisogna dimenticare che sono ancora molti i tavoli di crisi aperti. Al di là dei progetti presentati oggi, che ci auguriamo abbiano esito positivo ma che necessitano di tempo per essere avviati, ciò che conta è il presente: senza risolvere i problemi contingenti, non c’è strada per il futuro. E’ strategico individuare una rapida politica di incentivi in grado di far ripartire il mercato auto e dunque la produzione negli stabilimenti FCA e nell’indotto.

 

Uno dei problemi principali fatto presente dalla UIL è il caso Ex Embraco: “Condividiamo l’impegno dell’assessore Chiorino per riconvertire lo stabilimento di Riva di Chieri in polo di produzione di batterie per auto elettriche – sottolinea PAONE – ma va individuato al più presto un investitore serio disposto, con l’aiuto delle Istituzioni, a garantire un futuro allo stabilimento e alle 400 famiglie”.




Torino. Aggiornato il Piano delle misure antirumore sulle nostre strade

La Città metropolitana di Torino ha aggiornato il piano quinquennale delle misure antirumore sulle strade che ha in gestione.

Sono 127 i comuni del nostro territorio interessati dalla mappatura, con una popolazione coinvolta di circa 140 mila persone ed una superficie complessiva di mappatura acustica di 250 chilometri quadrati.

Sappiamo tutti come le criticità acustiche causano innalzamento dei livelli di stress: il risanamento acustico dei nostri assi stradali principali, su cui transitano più di 3 milioni di veicoli all’anno, viene realizzato all’interno del più vasto programma di manutenzione stradale che prevede la realizzazione di nuove tratte e interventi di sicurezza stradale.

Tutti i dettagli del piano aggiornato e l’elenco degli assi stradali interessati dallo studio sono consultabili al link




Semplificazione: 1350 emendamenti, è record

Record di emendamenti in Consiglio regionale. Oggetto dell’attività emendativa è il provvedimento sulla semplificazione, vale a dire il Disegno di legge 83 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”.

Sono quasi 1350 gli emendamenti depositati all’apertura della seduta, presieduta da Stefano Allasia: è il numero più alto nei 50 anni di storia dell’Assemblea legislativa piemontese. I nodi maggiormente contestati del documento da parte delle opposizioni sono in particolar modo gli articoli riguardanti la caccia e le cave.

Il gruppo Luv ha presentato circa 750 emendamenti, quasi 500 il M5s e una novantina il Pd. Alcuni emendamenti sono poi di Giunta.




Socialab: rafforzamento delle Associazioni fondiarie in Canavese e nelle Valli di Lanzo

Nell’ambito di SociaLab, il progetto il progetto europeo dedicato al miglioramento della qualità della vita e del benessere nelle comunità rurali e montane, all’interno del Piano integrato territoriale (Piter) Alcotra GraiesLab ha preso avvio l’attività finalizzata al rafforzamento delle Associazioni fondiarie nel territorio del Canavese e delle Valli di Lanzo.

Le Associazioni fondiarie – riconosciute in Piemonte da una legge regionale – consentono, attraverso la gestione associata delle attività agro-silvo-pastorali, il recupero delle terre incolte e abbandonate, fortemente presenti nelle aree montane, con benefici effetti per la tutela dell’ambiente e del paesaggio, la prevenzione dei rischi idrogeologici e degli incendi, incentivando allo stesso tempo il turismo e le produzioni locali e di conseguenza il reinsediamento.

Il progetto SociaLab si prefigge in particolare di fornire supporto all’ulteriore sviluppo dell’Associazione fondiaria di Usseglio e facilitare la nascita di quella di Borgiallo, con ampliamento degli aderenti, trasferimento di competenze dalla AsFo di Usseglio alla AsFo di Borgiallo, ma anche con realizzazione di materiali informativi on line e momenti di sensibilizzazione verso i potenziali partecipanti.

 




UI Torino: offendere il nostro sistema produttivo danneggia il made in Italy

L’Inps opera per conto dello Stato, a livello europeo è tra gli enti previdenziali più grandi e complessi, ha un bilancio che è il secondo dopo quello dello Stato ed i fruitori principali dei suoi servizi sono lavoratori e imprese. Chi ha l’onore di rappresentare questo istituto deve necessariamente avere il senso di responsabilità delle sue azioni e delle sue dichiarazioni.

Le accuse di pigrizia ed opportunismo alle imprese italiane, da parte del presidente dell’Istituto previdenziale nazionale Pasquale Tridico, sono ingenerose ed offendono l’impegno, il lavoro e a fatica che ogni giorno migliaia di imprenditori profondono.

Insultare – in modo del tutto immotivato –  il sistema imprenditoriale italiano significa danneggiare l’immagine del Made in Italy all’estero, ovvero indebolire quell’eccellenza che oggi permette all’economia italiana di evitare il collasso.

Gli imprenditori sono stati gli eroi nascosti di questa emergenza nell’affrontare, con impegno e determinazione, situazioni nuove ed eccezionali, nel tenere vivo il tessuto economico e produttivo italiano con modelli e strategie mai attuati prima, riconvertendo la propria attività e accettando, laddove necessario, costi e responsabilità nuove.

È gravissimo che in un momento in cui bisognerebbe essere uniti e apprezzare lo sforzo di tutti, alle proposte e alle soluzioni si preferisca un linguaggio conflittuale. Ci auguriamo che all’ondata di indignazione suscitata dalle parole di Tridico segua anche un moto di orgoglio da parte del Governo e del Parlamento nei confronti del sistema produttivo italiano.




Il 60,6% degli internauti del Piemonte acquista on line

Dal lockdown ad ora, la crescita della vendita di beni e servizi on line e a domicilio è stata del 19,8%. Il 60.6% degli internauti del Piemonte acquista on line. Giorgio Felici (Presidente Confartigianato Piemonte): “Le novità di questi lunghi mesi trascorsi in isolamento sono la nascita di corsi on line realizzati dagli artigiani per mantenere i contatti con i propri clienti o per cercarne di nuovi”

La crisi Covid-19 ha intensificato l’utilizzo di nuovi canali di vendita accelerando in modo molto significativo, il trend di crescita: sono salite di circa il 19,8% le imprese che fanno e-commerce, raddoppiando il tasso di crescita e quasi 4 imprese su 10 fanno consegne a domicilio (che includono le imprese che utilizzano piattaforme riconducibili ancora una volta all’e-commerce, nonché la vendita attraverso i sistemi di messaggistica e i social).

Interessanti anche i dati sugli utilizzatori: il 60,6% degli internauti piemontesi, nell’ultimo anno ha fatto acquisti on line, percentuale che pone il Piemonte al nono posto in Italia. La classifica è guidata dai Valdostani con il 66%.

Sono questi i dati dell’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, sull’ “Intensificazione del canale digitale nella crisi Covid-19”.

Secondo i dati stimati dall’Ufficio Studi di Confartigianato, con la riapertura di tutte le attività, il trend di crescita delle soluzioni e-commerce è destinato a crescere ulteriormente. La reattività alla situazione di emergenza, infatti, porterà alla fine del prossimo anno, un ulteriore incremento di imprese del Piemonte ad utilizzare il commercio elettronico. A questo trend in crescita si aggiungono le soluzioni per la gestione digitale dei servizi obbligata dalle restrizioni del distanziamento sociale.

Si pensa qui innanzitutto alle soluzioni di gestione digitale dell’agenda delle prenotazioni per ristoranti, parrucchieri e centri estetici, obbligati nella Fase 2 a contingentare al massimo le presenze di clienti.

L’emergenza, in definitiva, ha messo in luce come l’e-commerce possa essere un’importante soluzione alle oggettive difficoltà di molti imprenditori, anche del settore del “business to business”, come per esempio la produzione di macchinari e all’abbigliamento conto terzi, dal momento che possono trovare, grazie ad alcuni marketplace verticali, delle valide alternative alle fiere.

“Già prima dell’emergenza la vendita on line era un passaggio di crescita consigliato – afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ora è consolidato che, il post Covid19, ha portato con sé cambiamenti significativi nelle nostre abitudini. Le novità di questi lunghi mesi trascorsi in isolamento sono la nascita di corsi on line realizzati dagli artigiani per mantenere i contatti con i propri clienti o per cercarne di nuovi, una tendenza sopravvissuta alla lenta ripresa.

Migliaia di piccoli imprenditori hanno scoperto le infinite possibilità offerte da social network e portali e hanno sfruttato le nuove tecnologie che vanno ad intercettare nuove fette di mercato, promuovono l’artigianato locale e fidelizzano i consumatori”.

“Anche se questa opportunità di business arriva dopo mesi di chiusura, occorre attivarsi per sfruttare questa opportunità – continua Felici – che è davvero a misura di qualsiasi azienda e si rivolge anche ai mercati europei e mondiali.
Non facciamoci prendere però da facili entusiasmi: la reattività delle nostre imprese sul mercato on line è solo un lenitivo rispetto al dissesto economico e produttivo che il Covid ha generato abbattendosi su un sistema già devastato da tasse e burocrazia.”

L’impennata nell’utilizzo dei servizi digitali ha messo a dura prova le infrastrutture di connessione digitale e sollevato ancora una volta il tema del digital divide: la quota di imprese italiane che utilizzano banda ultralarga è di oltre dodici punti percentuali inferiore al 49,9% della media dell’Unione europea.