CCIAA Torino: Al via il progetto Futurae per lo sviluppo di nuove imprese migranti

Contribuire alla nascita e alla crescita di nuova imprenditoria migrante: questo l’obiettivo del progetto Futurae, ideato a livello nazionale e realizzato sul territorio dalla Camera di commercio di Torino.

 

 

Il progetto

Finanziato dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie 2018 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Futurae è promosso da Unioncamere e realizzato da 18 Camere di commercio, tra cui quella di Torino. Si propone, attraverso un percorso di sostegno e accompagnamento finalizzato all’avvio di impresa, di realizzare le condizioni favorevoli alla creazione e allo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali costituite da migranti, contribuendo alla crescita occupazionale e supportando l’integrazione dei cittadini di paesi terzi regolarmente già presenti in Italia.

 

Chi può accedere

Possono partecipare al progetto persone con background migratorio, comprese le seconde generazioni, senza limiti di età, anche occupate, regolarmente presenti in Italia e motivate ad avviare un’attività imprenditoriale. I partecipanti selezionati riceveranno gratuitamente servizi qualificati di orientamento, formazione, assistenza e mentoring per acquisire le competenze tecniche necessarie per avviare con successo la propria impresa.

 

I servizi offerti

Il progetto Futurae propone agli aspiranti imprenditori un’ampia gamma di servizi gratuiti via via più specialistici.

 

Si parte da un colloquio informativo individuale e da un incontro di orientamento per capire i passi necessari per avviare un’impresa e le motivazioni e le competenze necessarie. A seguire, per sviluppare l’idea imprenditoriale e redigere un progetto concreto, è previsto un corso di formazione di 56 ore, tenuto fa esperti in business plan, indagini di mercato e marketing. Successivamente sono previsti incontri individuali, per un totale di 24 ore, per la valutazione del business plan, della sua sostenibilità e fattibilità economico-finanziaria. Al termine si propongono ulteriori incontri individuali per l’assistenza alla costituzione della neo impresa (procedure burocratiche, iter per costituire l’impresa, tempistiche di apertura, ecc). Infine, per i primi 6 mesi dalla costituzione, è previsto l’affiancamento di mentori che potranno suggerire strategie di crescita e canali di finanziamento.

Il prossimo 24 novembre è previsto un seminario webinar di orientamento per illustrare finalità e fasi del progetto e per proporre una riflessione guidata sul significato dell’essere imprenditore. Tutte le info su www.to.camcom.it/futurae

 

L’imprenditoria straniera sul territorio torinese

Torino si colloca terza fra le province italiane per numero di imprese straniere dopo Roma e Milano. A fine settembre 2020 nel torinese si contavano 27.615 imprese straniere, il 4,4% di quelle presenti sul territorio nazionale. Per la quasi totalità sono nate nel nuovo millennio (il 96%) e sono a partecipazione straniera esclusiva (il 96%). Quasi il 20% è costituito da imprese giovanili.

 

, le imprese straniere torinesi nei primi 9 mesi di quest’anno hanno registrato un aumento del +3,48% (mentre le altre imprese sono in calo, con un -0,40%). Nonostante il periodo di grande difficoltà, le imprese straniere crescono in tutti i settori, in particolare nei servizi alla persona (+8,9%) e alle imprese (+5,3%) oltre alle costruzioni (+4,4%), il primo settore per presenza di imprese straniere.

 

Al registro imprese della Camera di commercio di Torino sono registrate 37.431 posizioni imprenditoriali (cariche rivestite da persone nate all’estero), una testimonianza significativa della presenza straniera nel tessuto economico torinese. Anch’esse risultano in crescita, del +2,9% negli ultimi nove mesi e del +19,8% nell’ultimo decennio.

 

 

Le prime due nazionalità – romena (il 23,3% del totale) e marocchina (il 15,1%) – insieme a Cina e Albania, rappresentano oltre il 50% della presenza imprenditoriale di origine immigrata. Nei nove mesi del 2020 la presenza romena e marocchina sono cresciute rispettivamente del +2,2% e +1,2%.

 




Servizio civile con il Patronato Enapa di Confagricoltura

C’è tempo fino al 15 febbraio per presentare domanda per la partecipazione al bando indetto dal Patronato Enapa di Confagricoltura destinato ai giovani che desiderano avere un’esperienza di volontariato negli ambiti dell’assistenza e tutela dei diritti dei cittadini (quali, per esempio, anziani, immigrati, disoccupati, persone con handicap) e dell’educazione e informazione sui diritti sociali.

Ci sono 104 posti in tutta Italia – chiarisce in una Confagricoltura, che promuove il Patronato Enapa – per i giovani tra i 18 e i 28 anni che aspirano a partecipare ai progetti di servizio civile.

In Piemonte le sedi provinciali Enapa che aderiscono ai progetti approvati dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale (SCU) sono Alessandria, Biella, Torino, Vercelli e Asti.

I giovani, per un anno, saranno impegnati per la “difesa della Patria”, come ricorda l’art. 52 della Costituzione, un periodo importante – sottolinea il Patronato di Confagricoltura – di crescita personale di vita e professionale.

L’esperienza prevede un impiego di 25 ore su 5 giorni settimanali e un rimborso mensile netto di 439.50 euro. Per candidarsi è necessario presentare la domanda entro e non oltre le ore 14.00 del 15 febbraio 2021, in base alle informazioni pubblicate sul sito dell’Enapa al link

 

 

 

 




CCIAA Torino: L’anno del Covid frena la spesa

Nel 2020 si contraggono i consumi delle famiglie torinesi, concentrati soprattutto su beni di prima necessità, come alimentare e abitazione.
Viaggi e vacanze ai minimi storici. Si preferisce il supermercato e il discount, ma cresce l’e-commerce. Aumentano le famiglie risparmiatrici, ma molte (40%) denunciano perdita di potere di acquisto.

Presentati oggi i dati della tradizionale indagine della Camera di commercio di Torino sulle spese delle famiglie torinesi, arrivata quest’anno alla 24° edizione. Anche nel 2020 sono state indagate complessivamente 240 famiglie residenti a Torino città o nella prima cintura attraverso la compilazione di questionari che analizzano le diverse tipologie di spesa, più o meno ricorrenti, le abitudini e i luoghi di acquisto preferiti.

Una spesa più sobria e limitata alle cose essenziali. Questa è stata la scelta quotidiana per le famiglie torinesi alle prese con un 2020 in cui si rinuncia al superfluo: il non alimentare registra il calo più significativo degli ultimi 10 anni – commenta Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Cresce il numero delle famiglie che risparmiano, anche in conseguenza delle minori occasioni di spesa, ma allo stesso tempo raddoppiano le famiglie che lamentano perdita di potere d’acquisto”.

 

I dati dell’indagine

A fine 2020 la spesa media mensile delle famiglie torinesi si è fermata a 2.430 euro, in calo rispetto al 2019 del -4,8% (-123 euro), di poco al di sotto dei livelli raggiunti nel 2016.

 

 

Nel 2020 sono state le spese non alimentari a determinare l’arretramento dei consumi: con 2.016 euro registrano infatti un calo del –6,3% rispetto al 2019. Si tratta in assoluto della flessione più consistente registrata negli ultimi 10 anni. Continuano a crescere, invece, le spese alimentari (+3,2%), arrivando a rappresentare il 17% del totale della spesa (era il 15,7% nel 2019).

 

Nel 2020 si conferma dunque la modifica del paniere delle famiglie torinesi: i consumi vedono una crescita forzata solo nei beni essenziali, a scapito di quasi tutte le spese voluttuarie. La crisi ha colpito indistintamente tutte le famiglie torinesi, a prescindere dalla tipologia o dalla condizione economica: a far registrare la frenata più importante, però, le famiglie con figli (-10,6% rispetto al 2019).

 

Le spese alimentari

La spesa alimentare nel 2020 è pari a 414 euro (+3,2% rispetto al 2019; +13 euro). Le prime tre categorie di spesa rappresentano poco meno della metà del paniere complessivo: carni e salumi, il 21,4%, si collocano al primo posto; seguono latte e formaggi e pane e cereali.

L’aumento più significativo è però da registrarsi nei cibi pronti e da asporto con un +34%, +5 euro.

 

Le spese non alimentari

La spesa non alimentare mensile si attesta a 2.016 euro (-6,3%; -136 euro rispetto al 2019). In un calo generalizzato delle spese voluttuarie, a crescere sono quasi esclusivamente voci di prima necessità.

 

Voci di spesa in aumento

L’abitazione, a cui si sommano anche le utenze domestiche, continua ad essere la componente principale della spesa non alimentare: nel 2020 rappresenta il 49,6% delle spese non alimentari, ed è in crescita del +3,1% rispetto al 2019 (+31 euro).

Salgono poi del +29,5% alcune spese legate alla cura e all’igiene personale (+13 euro) probabilmente per l’acquisto intensivo di alcuni articoli sanitari come mascherine o gel disinfettanti.

Dopo un calo nei primi sei mesi, dall’estate in avanti riprendono gli acquisti per articoli sportivi ed il tempo libero che crescono del 13,5% (+6 euro) a livello annuo. In aumento anche le spese in istruzione pari a 36 euro (+4 euro).

 

Voci di spesa in diminuzione

Il calo più significativo, con un -18,3% e -57 euro, è da imputare alla macro voce degli “altri beni e servizi” che complessivamente scende a 256 euro; qui il tempo libero rappresenta la voce più significativa includendo le spese per viaggi e vacanze (-54 euro) e i pasti fuori casa (-30 euro). Le spese per viaggi nel 2020 sono in assoluto le più basse registrate negli ultimi dieci anni.

 

 

Con 69 euro medi mensili (-25 euro), in calo del -26,2%, le famiglie torinesi destinano a vestiario e calzature il 3,4% delle spese non alimentari. In questo caso però la diminuzione non è imputabile solo al Covid, ma prosegue un andamento già evidenziato in passato: questa voce infatti è in calo per il terzo anno consecutivo.

 

Nella voce trasporti e comunicazione (-24 euro; il 13,8%) la flessione del 7,8% è dovuta principalmente alla macro categoria dei trasporti (-18 euro), dove si registra un calo delle spese in benzina, gasolio e in acquisto di biglietti per i mezzi pubblici, treni e aerei. Diminuiscono, anche se meno marcatamente, le comunicazioni (-5 euro), dove il calo si è registrato nelle spese connesse alla telefonia come acquisto, bollette, internet     (-5 euro), categoria che nei primi mesi del 2020 aveva visto un significativo incremento.

 

In calo del 7,9% (-10 euro) la spesa in ricreazione, spettacolo e cultura dove com’è noto crollano gli acquisti di biglietti per cinema, teatro, spettacoli e sport e per gli abbonamenti in palestre e piscine. In flessione anche le spese per giornali, libri non scolastici e cancelleria.

 

Anche se in ripresa nella seconda parte dell’anno, scendono complessivamente su base annua le spese destinate a visite mediche specialistiche e analisi, anche a causa dell’emergenza sanitaria che ha imposto lo stop delle visite mediche/cure non urgenti. Calano poi contemporaneamente le spese per i servizi di assistenza alla persona soprattutto per quanto riguarda asili nido, baby sitter. Stabili invece le spese per assistenza ad anziani e disabili.

 

Il risparmio nelle famiglie

 

Crescono le famiglie che nell’anno della pandemia sono riuscite a risparmiare: il 28% degli intervistati contro il 25% del 2019. Rispetto all’anno pre-emergenza, aumentano soprattutto le famiglie risparmiatrici in condizione economica di autosufficienza (passate dall’8% al 14%) e quelle in fascia media (il 30% nel 2019 e il 34% nel 2020). Sale la quota di reddito risparmiata, passata dal 4% del 2019, al 4,7% del 2020.

 

In generale le famiglie torinesi hanno percepito un ridimensionamento del proprio potere d’acquisto. Raddoppiano infatti le famiglie che dichiarano un calo delle proprie possibilità di spesa rispetto all’anno precedente, passando dal 19,2% al 40%.

 

I principali luoghi di acquisto

Il 2020 ha registrato anche alcuni cambiamenti importanti sulle scelte dei luoghi e dei canali di acquisto. Prosegue il trend, già avviato negli anni precedenti, a favore di strutture di vendita medio–grandi: su super e ipermercati converge, infatti, oltre il 45% delle scelte dei consumatori (con un balzo in avanti di oltre 5 punti percentuale rispetto a un anno prima), e crescono anche i discount passando dal 10,4% al 12,5%. In calo il negozio tradizionale (dal 26,7% al 22%) e il mercato rionale (dal 7,9% al 6,6%).

Anche la scelta di Internet come luogo “virtuale” di acquisto ha ottenuto un’attesa e significativa diffusione, salendo dal 3,8% delle preferenze del 2019 al 5,2% del 2020.

 

I comportamenti durante l’emergenza

Quasi il 77,8% delle famiglie ha dichiarato di aver “speso meno del solito” rispetto al 2019, riducendo o eliminando principalmente gli acquisti di beni considerati superflui. A dettare questo tipo di scelta, sia le minori occasioni di spesa verificatesi durante la pandemia per il 68,8%, ma anche la riduzione del reddito familiare (21,3%). Ma per affrontare il periodo il 31,3% dei nuclei famigliari ha dovuto intaccare i risparmi accantonati.

 




Confartigianato Piemonte: Rischio di gelata sulla fragile ripresa: escalation costi materie prime

Allarme rosso sul rincaro delle materie prime, i cui costi sono andati alle stelle. Anche le imprese artigiane del Piemonte ne stanno subendo le durissime conseguenze che mettono a rischio la competitività e la definitiva ripartenza in questa fase ancora complessa di convivenza con la pandemia.

“Sulle speranze di ripresa economica delle piccole imprese -denuncia il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Giorgio Felici– incombe il continuo rialzo dei prezzi delle materie prime, ai massimi degli ultimi 20 anni. Il nostro ufficio studi ha rilevato che ad aprile 2021 gli aumenti dei prezzi delle commodities non energetiche sono stati del +33,4% rispetto ad un anno prima, con un’accelerazione dei rincari che a marzo di quest’anno si attestavano al +24% rispetto allo stesso mese del 2020. Un’impennata che può provocare un effetto dirompente sui costi sopportati dalle piccole imprese manifatturiere piemontesi per l’acquisto di beni necessari alla produzione.”

Nel dettaglio, l’aumento dei prezzi delle materie prime sta colpendo il comparto delle costruzioni e i settori manifatturieri di metallurgia, legno, gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo e apparecchiature elettriche ed elettroniche. I rincari maggiori si registrano per i metalli di base con +65,7% tra marzo 2020 e marzo 2021. Particolari tensioni per minerale di ferro con rincari annui del +88,1%, seguito da stagno (+77%), rame (+73,4%) e cobalto (+68,4%). E ancora zinco (+46,7%), nickel (+38,5%), alluminio (+36,0%), molibdeno (+32,4%).

Allarme anche sul fronte delle materie prime energetiche, i cui prezzi a marzo 2021 aumentano addirittura del 93,6% su base annua.

Numerosi fattori stanno sostenendo la fiammata dei prezzi delle commodities, in primis la ripresa della produzione mondiale. In parallelo, le catene produttive globali non sono riuscite a riorganizzarsi dopo lo shock Covid-19: l’offerta rarefatta per alcuni produttori si intreccia con difficoltà nella logistica delle merci (il blocco del Canale di Suez di fine marzo ed oggi la variante Delta del Covid che blocca tre porti cinesi con migliaia di container che non possono partire) allungando i tempi consegna. Scarseggiano materie prime necessarie per la produzione di beni che è cresciuta a seguito dell’emergenza sanitaria.

“Quello che ci preoccupa di più di una fase di super inflazione -afferma Felici– è l’impatto ‘negativo’ che può avere sulla positività di alcuni segnali congiunturali che stavano contraddistinguendo la fase economica dei primi mesi del 2021.”

“Quanto dureranno queste fiammate di prezzi e quanto incideranno sull’aumento dell’inflazione non è prevedibile oggi -sostiene Enzo Tanino, Presidente Confartigianato edilizia Piemonte– ma è invece facile prevedere un aumento per il consumatore dei prezzi dei beni di più largo consumo a partire dal prossimo autunno. Inoltre c’è un ‘problema edilizia’ che Confartigianato Imprese ha sottoposto al Governo: l’aumento senza precedenti dei costi delle materie per il settore con la conseguente difficoltà di approvvigionamento, rischia di bloccare tanti cantieri, compresi quelli del 110%, con gravi ripercussioni economiche, sociali e sull’attuazione del Pnrr.”

“Chiediamo pertanto -conclude Felici– un intervento urgente e risolutivo da parte del Governo a tutela delle imprese coinvolte dal vistoso rincaro delle materie prime. Leggiamo a mezzo stampa che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile sta preparando un testo che dovrebbe prevedere una compensazione in caso di incrementi attorno al 10% degli approvvigionamenti. Chiediamo quindi che queste misure siano immediate per non vanificare i primi segnali di ripresa.”

 




CCIAA Cuneo: Ecco i premiati i vincitori del Concorso “Storie di Alternanza”

La Camera di commercio di Cuneo dal 2017 aderisce all’iniziativa di sistema “Storie di Alternanza”, istituendo la sessione locale del concorso dedicato agli studenti, volto alla realizzazione di filmati che raccontino le esperienze individuali o collettive di alternanza scuola/lavoro. Si tratta di un’attività che testimonia l’impegno e l’attenzione che la Camera di commercio rivolge nei confronti degli studenti che rappresentano il futuro, in un mondo sempre più complesso e mutevole, perché saranno gli architetti della costruzione della nuova società e gli artefici del miglioramento attraverso il cambiamento.

 

“Grazie all’alternanza scuola-lavoro si stabilisce un rapporto da cui traggono vantaggio tutti gli attori del progetto: il sistema scolastico, le imprese e gli studentiafferma il Presidente della Camera di commercio Mauro Gola. La partecipazione a Storie di Alternanza costituisce un ulteriore valore aggiunto per gli studenti che imparano a lavorare in squadra presentando, attraverso la realizzazione di un filmato, la loro esperienza formativa.”

 

A partire da quest’anno sono state introdotte alcune novità: c’è stata una sola sessione temporale rispetto alle due del passato ed il concorso, storicamente rivolto ai giovani iscritti ai Licei e agli Istituti Tecnici e professionali, è stato aperto anche alle Aziende di Formazione Professionale.

 

E’ stata data l’opportunità di documentare lo stage svolto durante l’anno con un video racconto, che rappresenta un’occasione per i ragazzi per fissare le competenze acquisite, autovalutare quanto l’esperienza li abbia fatti crescere umanamente e professionalmente e far conoscere all’esterno del mondo scolastico le proprie abilità e competenze trasversali, attraverso i video pubblicati sui canali Youtube degli Istituti scolastici e delle Camere di commercio.

 

I filmati ricevuti in queste edizioni del concorso ci hanno dimostrato che gli stage costituiscono un momento importantissimo di contatto tra il mondo della scuola e quello del lavoro e, in alcuni casi, costituiscono un canale preferenziale per il futuro assorbimento in azienda di studenti che l’imprenditore ha avuto modo di valutare personalmente sul campo.

 

“Presiedere la commissione di “Storie di Alternanza 2021” è stato un privilegio afferma Elena LoveraRingrazio gli autorevoli colleghi che mi hanno affiancata, il prof. Olivero e il prof. Dutto e la grande professionalità con cui il personale della Camera di commercio ha seguito l’iniziativa. I video in concorso realizzati in un anno decisamente complesso, in piena pandemia, raccontano con entusiasmo e creatività il percorso di ragazzi che trasmettono passione e grande energia. Invito tutti gli istituti a sollecitare anche per il prossimo anno i ragazzi a partecipare al bando perché si tratta di una grande opportunità di crescita per i giovani.”

 

Come già avvenuto nella prima e nella terza annualità del premio, uno dei filmati cuneesi si è classificato nei primi tre posti del concorso nazionale. Si tratta del video realizzato dal Centro “Don Michele Rossa“ di Dronero che è arrivato terzo nella sua categoria ed è stato premiato a Verona nel corso della trentesima edizione di Job & Orienta, il Salone dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro 2021.

 

“Anche in questa edizione, nonostante l’emergenza sanitaria in corso – aggiunge Maria Teresa Furci Dirigente Ministero dell’Istruzione per l’Ambito Territoriale di Cuneo – i nostri studenti e docenti hanno presentato racconti di alternanza interessanti e di grande spessore. Dalle storie è emersa la determinazione dei giovani ad essere protagonisti nel mondo che gli appartiene, in questo presente scolastico e nel prossimo futuro lavorativo. Desidero ringraziarli per l’impegno e mi congratulo con ognuno di loro per le capacità dimostrate, soprattutto nel lavoro di squadra, con le competenze trasversali, per la realizzazione di un obiettivo comune. Le loro storie ci fanno ben sperare per il futuro dei giovani e del nostro Paese. L’appuntamento è al 2022, con una nuova sfida”.

 

 

 

 

Ecco l’elenco dei filmati premiati dalla Camera di commercio di Cuneo divisi per categorie:

 

Percosi di PCTO Licei, Istituti Tecnici e professionali:

 

I classificato –  Premio di € 2.500

Istituto “Bianchi – Virginio” di Cuneo

con il filmato “La cappella di S. Pietro a Macra e la danza macabra”

 

Autori: Aurora Armando, Giulia Crespi, Francesco Fanesi, Martina Isaia, Micaela

Lerda, Christel Pes, Carlotta Tinaglia, Luca Unnia, Silvia Sasso, Daniele Sibbono

Tutor scolastico: Marta Parola

 

II classificato (Non sono previsti premi in denaro)

Istituto “Vasco – Beccaria – Govone” di Mondovì

con il filmato “L’universo ai raggi x”

 

Autore: Alessandra Raschieri

Tutor scolastico: Luca Maddaloni

Tutor esterno: Bianca Salmaso, Daniele Spiga- Istituto Nazionale di Astrofisica

 

III classificato (Non sono previsti premi in denaro)

Istituto “Denina – Pellico – Rivoira” di Saluzzo

con il filmato “I servizi socio-educativi per la prima infanzia”

 

Autore: Elisabetta Maurino

Tutor scolastico: Emanuela Barra

Tutor esterno: Cristina Cravero – Istituto comprensivo di Moretta

     

IV classificato (Non sono previsti premi in denaro)

Istituto “Vasco – Beccaria – Govone” di Mondovì

con il filmato “Scoprire la propria passione raccontando quella degli altri!”

 

Autore: Francesca Filippi

Tutor scolastico: Giuditta Aimo

Tutor esterno: Simonetta Bruno – Consorzio di Formazione professionale Cebano-Monregalese

 

 

 

Percorsi di “alternanza rafforzata” e/o apprendistato di 1° livello presso Centri di formazione professionale che erogano percorsi di Istruzione e Formazione Professionale:

 

I classificato – Premio di € 2.500

AFP Centro “Don Michele Rossa” di Dronero

con il filmato ”Our inter ship”

 

Autori: Dario Berardo, Alice Bertolino, Lorenzo Dalmasso, Omar Farhat, Elias Ferrero, Corinna Isnardi, Pietro Lerda, Andrea Maffioletti, Asia Martinasso, Yaya Ouattara, Alberto Viale

  Tutor scolastico: Valentina Garnerone

Tutor esterno: Andrea Bernardi – Bernardi srl,  Gabriella Cavallo- CB di Cavallo Gabriella, Sandro Cesana – Elettro-Balma di Balma Roberto & c snc, Marco Musso – Rotair spa

 

II classificato (Non sono previsti premi in denaro)

AFP Cuneo

con il filmato “Voglia di crescere”

 

Autore: Gaia Conte

Tutor scolastico: Laura De Rosa

Tutor esterno: Claudia Cunzolo – L’eau de beauté

 

I premi saranno erogati agli istituti scolastici da cui provengono gli studenti autori dei video racconti premiati, che provvederanno a destinarli agli stessi, ad eccezione di una percentuale pari al 20% che sarà trattenuta dagli istituti per le attività formative legate all’orientamento e allo sviluppo delle competenze.

 




Unione industriali Torino, Marsiaj: “Voto del Parlamento Europeo un durissimo colpo per il settore automotive”

“Un durissimo colpo per il settore automotive: il voto del Parlamento Europeo che mette al bando i motori termici dal 2035 ribadisce un’impostazione ideologica a favore dell’elettrico e pone in serio rischio la filiera dell’auto italiana e continentale.

Una scelta, quella dei parlamentari europei, che non prende in considerazione un comparto produttivo fondamentale e strategico per le economie europee e che mette in serio pericolo – come evidenzia Anfia e come ribadiamo da tempo – 70 mila posti di lavoro.
Il doveroso e condivisibile rispetto per l’ambiente non può e non deve compromettere il futuro dell’automotive: la totale e troppo affrettata eliminazione dei motori endotermici, anche con carburanti alternativi, è un modo preconcetto di affrontare la questione, come ha recentemente ribadito anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.
Ci uniamo all’appello del comparto affinché gli altri Organismi comunitari che devono ancora esprimersi si rendano conto che non è questa la strada della ragionevolezza”.




In crescita il numero di imprese straniere in Piemonte

Al 31 dicembre 2022, le imprese straniere registrate in Italia hanno raggiunto le 647.797 unità, il 10,8% delle imprese complessivamente censite presso i Registri delle Camere di commercio localizzate sul territorio nazionale. Le aziende guidate da stranieri costituiscono una quota ancora limitata dell’intero tessuto imprenditoriale, ma risultano in costante aumento.

A livello geografico, emerge come la Liguria nel 2022 appaia la realtà con la maggiore incidenza di aziende straniere sul totale delle imprese registrate nel territorio regionale (15,2%), seguita dalla Toscana (15,1%), dall’Emilia Romagna (13,5%), dal Lazio (13,2%), dal Friuli Venezia Giulia e dalla Lombardia (entrambe con il 13,1%).

Il Piemonte si trova in settima posizione, con un’incidenza delle imprese straniere sulle 425.873 imprese aventi sede in regione pari all’11,8%, dato in crescita rispetto all’11,4% del 2021.

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come, al 31 dicembre dell’anno appena concluso, le imprese straniere registrate in Piemonte ammontassero a 50.258, circa 1.582 in più rispetto al 2021 e oltre 12mila in più rispetto allo stesso periodo del 2011.

La componente straniera delle aziende ha contribuito in misura significativa alla tenuta del tessuto imprenditoriale piemontese. Anche nel 2022 le imprese straniere hanno evidenziato una vivacità superiore a quella delle imprese regionali nel loro complesso, grazie a un numero di iscrizioni nettamente superiore alle cessazioni.

A fronte della nascita di 5.473 imprese straniere, si sono registrate, infatti, solo 3.042 cessazioni (valutate al netto delle cessazioni d’ufficio), per un saldo positivo pari a 2.431 unità e un tasso di crescita del +5,0%, decisamente superiore rispetto a quanto evidenziato nel 2022 dal tessuto imprenditoriale piemontese complessivo (+0,25%).

“Le imprese gestite da persone di origine straniera rappresentano una realtà sempre più consolidata nel nostro Paese e nella nostra regione, una realtà che di anno in anno ha la capacità di rafforzarsi e strutturarsi. Stiamo parlando di oltre 50mila attività, che hanno ripreso a registrare tassi di crescita consistenti anche in una fase così difficile com’è quella che stiamo attraversando in questi ultimi anni. Una dinamica che – ipotizziamo – continuerà a crescere e che permetterà ai nostri territori di trovare nuova linfa per un’imprenditorialità dinamica. Queste imprese, però, vanno aiutate a rafforzarsi e a integrarsi pienamente nel tessuto produttivo e sociale piemontese e italiano” commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

Il settore in cui le imprese straniere risultano maggiormente presenti in valore assoluto è, anche nel 2022, quello delle costruzioni. Il comparto edile, che ha vissuto una situazione particolarmente favorevole negli ultimi anni grazie agli incentivi, ha segnato per la componente straniera un forte incremento, registrando un tasso di crescita del +7,7%.

Tra gli altri principali settori di specializzazione delle imprese straniere troviamo il commercio, che assorbe un quarto delle imprese estere presenti in regione e segna un tasso di crescita nel 2022 pari al +1,3%. Gli altri servizi registrano un incremento del +5,6%, il turismo cresce del 4,0% e le attività manifatturiere del 4,2%.

Le imprese straniere assumono, nell’80,6% dei casi, la forma di imprese individuali, nell’11,2% si costituiscono come società di capitale e nell’7,2% si strutturano come società di persone; solo l’1,0% assume altre forme. Confrontando le imprese straniere con quelle totali, si evidenzia per le prime una maggior predilezione per la forma della ditta individuali e un peso decisamente inferiore per le forme della società di persone e della società di capitale.

Analizzando i dati relativi alla natimortalità di queste imprese in base alla forma giuridica, emerge come le società di capitale registrino il tasso di natalità più alto (+13,3%), a fronte di un tasso di mortalità decisamente più contenuto (+1,8%): ne consegue un tasso di crescita decisamente positivo (+11,5%). Anche le imprese individuali evidenziano un elevato tasso di natalità (11,6%) parzialmente controbilanciato da un sostenuto tasso di mortalità (7,1%): il tasso di crescita appare quindi più ridotto (+4,5%). Le società di persone manifestano un minor dinamismo, registrando più bassi livelli di natalità (+5,7%) e di mortalità (3,5%), ne risulta un tasso di crescita più ridotto (+2,2%). Le altre forme, infine, segnano un tasso di crescita sostanzialmente nullo (-0,2%).

Le imprese straniere presenti a fine 2022 sul territorio piemontese sono per lo più di origine extra-europea (72%), mentre solo il 28% ha origine comunitaria.

Analizzando l’imprenditoria straniera in base al territorio d’insediamento emerge come, anche nel 2022, circa 6 imprese straniere su 10 di quelle registrate in Piemonte trovino la propria sede legale in provincia di Torino; seguono i territori di Alessandria e Cuneo, con quote pari rispettivamente a 9,3% e 9,1%.

Le realtà provinciali in cui le imprese guidate da immigrati rivestono un’importanza maggiore sul relativo tessuto imprenditoriale sono quelle di Torino (13,9%) e Novara (12,1%); Cuneo (7,0%) e Biella (6,5%) sono, al contrario, quelle in cui la presenza di stranieri alla guida delle imprese del territorio è inferiore.

In termini di dinamica i tassi di crescita più elevati appartengono a Cuneo (+10,2%) e a Vercelli (+6,1%). Un ritmo di crescita in linea con quello medio regionale viene registrato da Novara (+5,6%), Asti (+5,5%) e Alessandria (+5,3%). Torino registra un tasso di crescita del (+4,2%). I tassi di crescita meno elevati, infine, risultano quelli di Biella (+3,3%) e Verbania (+0,8%).




Presentata in Città metropolitana la 4ª edizione del calendario contro il bullismo e il cyberbullismo

Come ha ricordato De Nunzio, fin dalla sua nascita quattro anni fa il calendario contro il bullismo e il cyberbullismo ha avuto il patrocinio della Città metropolitana ed è sempre stato presentato nella sede di corso Inghilterra: “La nostra associazione opera in tutta Italia e si occupa in primo luogo di prevenzione, dobbiamo lavorare tutti insieme e agire prima che le situazioni degenerino. Dall’anno scorso pubblichiamo anche foto positive: quest’anno a febbraio c’è l’immagine di due giovani che si scambiano un bacio: vogliamo mettere l’accento sulla necessità dell’educazione al rispetto”.


La consigliera Cera si è complimentata con i promotori dell’iniziativa e ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete, una modalità di azione in cui la Città metropolitana crede molto: “Più si lavora insieme più è facile arrivare all’obiettivo. Non basta la condanna del gesto violento, il mondo adulto deve assumersi la responsabilità della relazione di aiuto nei confronti di chi ha comportamenti sbagliati: anche il ragazzo autore di gesti di bullismo esprime una situazione di disagio”.


Il vicesindaco Suppo ha proposto di inserire il progetto contro il bullismo e il cyberbullismo dell’associazione Bullismo No Grazie di Fabio De Nunzio, che in soli due anni ha coinvolto 50mila studenti e 20mila genitori, tra le proposte che il Ce.Se.Di della Città metropolitana di Torino rivolge agli insegnanti delle scuole superiori tramite il proprio catalogo.




“UPO-USA CONNECTION” al Campus Perrone di Novara

Martedì 4 febbraio, presso il Campus Perrone di Novara, si è svolto l’incontro “UPO-USA Connection”, a cui hanno preso parte i vertici dell’Università del Piemonte Orientale – tra cui il pro-rettore prof. Roberto Barbato e il Delegato per le Relazioni Internazionali prof. Gianluca Gaidano – e il Consolato Generale USA di Milano, rappresentato dal Console Abdel Perera capo della sezione visti, l’assistente consolare B. Luthy Luvibudulu e la dott.ssa Elisabetta Ciavarella, assistente consolare dei servizi ai cittadini americani.

L’incontro, nato con l’obiettivo di coordinare le attività delle due istituzioni per favorire la mobilità da e verso gli Stati Uniti e consolidare i rapporti di cooperazione già esistenti, ha consentito di approfondire il ruolo del Consolato Americano a Milano nel Nord Italia, nonché le relazioni attive tra l’Università del Piemonte Orientale e gli Stati Uniti d’America.

In particolare, il prof. Vincenzo Capizzi referente per l’Accordo di Cooperazione Internazionale con The Trustees of The Stevens Institute of Technology di Hoboken (New Jersey), ha presentato il Coordinated Academic Program in via di definizione con il prestigioso istituto americano, che offrirà la possibilità a un selezionato gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Management e Finanza di trascorrere un anno oltreoceano, presso The Stevens Institute e ottenere, oltre al titolo italiano, anche un titolo di studio statunitense.

Dal canto suo, il Consolato ha posto l’accento sulla presenza attiva nel territorio italiano, in particolare nel Nord Italia, e sulle proprie attività, soprattutto relativamente al supporto e all’assistenza agli studenti e ai docenti italiani in uscita o americani in entrata, interessati a completare il loro percorso di studio e ricerca.

«È stata una giornata proficua e ricca di stimoli – ha sottolineato il prof. Barbato; si tratta senza dubbio di un primo momento utile a costruire un rapporto internazionale consolidato, in grado di abbracciare sempre più iniziative, opportunità e sinergie in un contesto UPO-USA Connection».

Il Console Perera ha illustrato le attività del Consolato nel proprio distretto di competenza in particolare mettendo in risalto il numero impressionante di persone che si recano al Consolato per richiedere un visto per gli Stati Uniti. «Gli Stati Uniti incoraggiano scambi culturali, sopratutto quelli che coinvolgono studenti, ricercatori, e professori e continuiamo a promovere un proficuo legame tra i nostri due paesi», ha aggiunto il Console Abdel Perera.




Coronavirus, ecco cosa prevede il decreto Cura Italia

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, del Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo e del Ministro della salute, Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il decreto interviene con provvedimenti su quattro fronti principali e altre misure settoriali:

  1. finanziamento e altre misure per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza;
  2. sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito;
  3. supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia;
  4. sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.

Tali provvedimenti si aggiungono a quelli già adottati d’urgenza dal Governo per evitare che la crisi transitoria delle attività economiche indotta dall’epidemia di COVID-19 produca effetti permanenti, come la scomparsa definitiva di imprese nei settori maggiormente colpiti.

In particolare, con i precedenti interventi, sono stati sospesi adempimenti tributari e pagamenti di contributi e mutui per gli abitanti della ex “zona rossa”, sono stati aperti gli ammortizzatori sociali a soggetti che in condizioni ordinarie non ne beneficiano, sono state potenziate le modalità di lavoro a distanza ed è stato garantito sostegno al settore del turismo.

Di seguito una panoramica delle misure economico-finanziarie sui 4 fronti principali.

1. Misure per potenziare la capacità di intervento del Sistema sanitario, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati a fronteggiare l’emergenza sanitaria

  • vengono individuate le coperture per le 20.000 assunzioni già deliberate per il Sistema sanitario nazionale;
  • il Fondo emergenze nazionali viene incrementato complessivamente di 1,65 miliardi;
  • lo stanziamento di risorse per gli straordinari del personale sanitario viene incrementato di 150 milioni di euro per il 2020;
  • il finanziamento dell’aumento dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive (anche in deroga ai limiti di spesa) mentre le strutture private devono mettere a disposizione il personale sanitario in servizio, i locali e le proprie apparecchiature (per un costo di 340 milioni);
  • l’autorizzazione a Invitalia a erogare finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (50 milioni);
  • la previsione che la Protezione civile possa disporre la requisizione da soggetti pubblici o privati di presidi sanitari e medico-chirurgici e di beni mobili necessari per fronteggiare l’emergenza sanitaria. I Prefetti potranno disporre la requisizione di alberghi o altri immobili aventi analoghe caratteristiche per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria (150 milioni);
  • la possibilità di incrementare il personale medico e infermieristico militare con una ferma eccezionale di un anno, mentre vengono potenziati i servizi sanitari militari. L’Inail potrà assumere a tempo determinato 200 medici specialisti e 100 infermieri, mentre viene incrementato lo stanziamento a favore dell’Istituto Superiore di Sanità per far fronte alle esigenze di sorveglianza epidemiologica (il totale di questi interventi assomma a 64 milioni);
  • la possibilità, ove non sia possibile reclutare nuovo personale, di trattenere in servizio il personale del Sistema Sanitario Nazionale che avrebbe i requisiti per la pensione;
  • una deroga alle norme di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie, per consentire l’esercizio temporaneo sul territorio nazionale a chi ha conseguito una professione sanitaria all’estero, regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea;
  • disposizioni sull’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo, con la previsione che il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia, abiliti all’esercizio della professione di medico chirurgo previo giudizio di idoneità sui risultati relativi alle competenze dimostrate nel corso del tirocinio pratico-valutativo svolto all’interno del corso di studi;
  • l’introduzione di disposizioni in merito all’anticipazione del prezzo nei contratti pubblici, volte a velocizzare le procedure d’acquisto e di pagamento di materiali e strumentazioni sanitari;
  • lo stanziamento di fondi per il pagamento degli straordinari dovuti ai maggiori compiti connessi all’emergenza per le Forze di polizia, le Forze armate, il Corpo di polizia penitenziaria, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, il personale della carriera prefettizia, quello dei ruoli dell’Amministrazione civile dell’interno e quello delle polizie locali, nonché per la sanificazione e la disinfezione straordinaria degli uffici, degli ambienti e dei mezzi in uso alle medesime Forze, e per assicurare l’adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale;
  • lo stanziamento di fondi per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici;
  • l’istituzione del Fondo per la sanificazione degli ambienti di Province, Città metropolitane e Comuni;
  • la previsione che, nella vigenza dello stato di emergenza e, in ogni caso, sino al 31 luglio 2020, l’acquisizione di forniture e servizi da parte delle aziende, agenzie e degli enti del Servizio sanitario nazionale da utilizzare nelle attività di contrasto alla diffusione del COVID-19, qualora sia finanziata in via esclusiva tramite donazioni di persone fisiche o giuridiche private, avviene mediante affidamento diretto, senza previa consultazione di due o più operatori economici, per importi non superiori alle soglie già previste, a condizione che l’affidamento sia conforme al motivo delle liberalità;
  • la disciplina relativa alla nomina con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

2. Sostegno ai lavoratori e alle aziende, con l’obiettivo che nessuno perda il posto di lavoro a causa dell’emergenza

  • la cassa integrazione in deroga viene estesa all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, comprese le aziende con meno di 5 dipendenti, che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga con la nuova causale “COVID-19” per la durata massima di 9 settimane. Tale possibilità viene estesa anche alle imprese che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria;
  • la possibilità di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19” è esteso anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti;
  • è riconosciuto un indennizzo di 600 euro, su base mensile, non tassabile, per i lavoratori autonomi e le partite IVA. L’indennizzo va ad una platea di quasi 5 milioni di persone: professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli;
  • è istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini;
  • misure di sostegno per i magistrati onorari in servizio: riconoscimento di un contributo economico mensile pari a 600 euro per un massimo di tre mesi e parametrato al periodo effettivo di sospensione dell’attività. Il contributo non spetta ai magistrati onorari dipendenti pubblici o privati, anche se in quiescenza, e non è cumulabile con altri contributi o indennità comunque denominati erogati a norma del decreto;
  • si prevede l’equiparazione alla malattia del periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per Covid-19, per il settore privato (per il settore pubblico l’equiparazione era già stata inserita nel DL del 9 marzo 2020);
  • a sostegno dei genitori lavoratori, a seguito della sospensione del servizio scolastico, è prevista la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata, del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo. In alternativa, è prevista l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine;
  • il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in caso di handicap grave è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate;
  • misure per il trasporto aereo, come il riconoscimento di compensazioni per i danni subiti dalle imprese titolari di licenza di trasporto di passeggeri che esercitano oneri di servizio pubblico, l’incremento del fondo speciale per il sostegno del reddito e dell’occupazione e per la riconversione e riqualificazione del personale del settore, nonché la previsione della costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta, in considerazione della situazione determinata dall’emergenza sulle attività di Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.a. e di Alitalia Cityliner S.p.a. entrambe in amministrazione straordinaria;
  • l’incremento della dotazione dei contratti di sviluppo, per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese;
  • misure in favore del settore agricolo e della pesca, come la possibilità di aumentare dal 50 al 70% la percentuale degli anticipi spettanti alle imprese che hanno diritto di accedere ai contributi PAC e la costituzione di un fondo presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, per la copertura degli interessi passivi su finanziamenti bancari e dei costi sostenuti per interessi maturati sui mutui, nonché per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca.

3. Sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese

Per evitare a imprese e nuclei familiari la carenza di liquidità sono stati previsti numerosi interventi, anche attraverso la collaborazione con il sistema bancario. Di seguito i principali.

  • Una moratoria dei finanziamenti a micro, piccole e medie imprese (che riguarda mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza);
  • potenziamento del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti. Le modifiche riguardano nel dettaglio:
    • la gratuità della garanzia del fondo, con la sospensione dell’obbligo di versamento delle previste commissioni per l’accesso al fondo stesso;
    • l’ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito, per consentire di venire incontro a prevedibili, immediate esigenze di liquidità di imprese ritenute affidabili dal sistema bancario;
    • l’allungamento automatico della garanzia nell’ipotesi di moratoria o sospensione del finanziamento correlata all’emergenza coronavirus;
    • la previsione, per le operazioni di importo fino a 100.000 euro, di procedure di valutazione per l’accesso al fondo ristrette ai soli profili economico-finanziari al fine di ammettere alla garanzia anche imprese che registrano tensioni col sistema finanziario in ragione della crisi connessa all’epidemia;
    • eliminazione della commissione di mancato perfezionamento per tutte le operazioni non perfezionate;
    • la possibilità di cumulare la garanzia del fondo con altre forme di garanzia acquisite per operazioni di importo e durata rilevanti nel settore turistico alberghiero e delle attività immobiliari;
    • la possibilità di accrescere lo spessore della tranche junior garantita dal Fondo a fronte di portafogli destinati ad imprese/settori/filiere maggiormente danneggiati dall’epidemia;
    • la possibilità di istituire sezioni speciali del fondo per sostenere l’accesso al credito di determinati settori economici o filiere di imprese, su iniziativa delle Amministrazioni di settore anche unitamente alle associazioni ed enti di riferimento
    • la sospensione dei termini operativi del fondo;
    • estensione del limite per la concessione della garanzia da 2,5 milioni a 5 milioni di finanziamento;
    • estensione a soggetti privati della facoltà di contribuire a incrementare la dotazione del fondo p.m.i. (oggi riconosciuta a banche, Regioni e altri enti e organismi pubblici, con l’intervento di Cassa depositi e prestiti e di Sace);
    • facilitazione per l’erogazione di garanzie per finanziamenti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali;
    • estensione dell’impiego delle risorse del Fondo;
  • rafforzamento dei Confidi per le microimprese, attraverso misure di semplificazione;
  • estensione ai lavoratori autonomi e semplificazione dell’utilizzo del fondo per mutui prima casa;
  • misure per l’incremento dell’indennità dei collaboratori sportivi;
  • la costituzione presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale di un Fondo per la promozione integrata, finalizzato a sostenere l’internazionalizzazione del sistema Paese;
  • immediata entrata in vigore del “volatility adjustment” per le assicurazioni;
  • possibilità di corrispondere agli azionisti e agli obbligazionisti danneggiati dalle banche un anticipo pari al 40 per cento dell’importo dell’indennizzo spettante a valere sul Fondo indennizzo risparmiatori (FIR);
  • introduzione di un meccanismo di controgaranzia per le banche, da parte di Cassa depositi e prestiti, con cui consentire l’espansione del credito anche alle imprese medio-grandi impattate dalla crisi. L’obiettivo è di liberare così circa 10 miliardi di ulteriori investimenti;
  • incentivo alla cessione dei crediti deteriorati (NPL) mediante conversione delle attività fiscali differite (DTA) in crediti di imposta per imprese finanziarie ed industriali;
  • norme sul rimborso dei contratti di soggiorno e sulla risoluzione dei contratti di acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura, con la previsione del diritto al rimborso per le prestazioni non fruite sotto forma di voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione;
  • l’istituzione di un fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo e ulteriori disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura;
  • l’aumento delle anticipazioni del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 nell’ambito dei Piani Operativi delle Amministrazioni Centrali e dei Patti per lo sviluppo, con la possibilità di richiedere il venti per cento delle risorse assegnate ai singoli interventi, qualora questi ultimi siano dotati di progetto esecutivo approvato o definitivo approvato in caso di affidamento congiunto della progettazione ed esecuzione dei lavori.

4. Misure in campo fiscale, allo scopo di evitare che obbligazioni e adempimenti aggravino i problemi di liquidità

  • Sospensione, senza limiti di fatturato, per i settori più colpiti, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo. I settori interessati sono: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse;
  • sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro (versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo);
  • differimento scadenze – per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione, il termine per i versamenti dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, dal 16 marzo viene posticipato al 20 marzo;
  • disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile;
  • sospensione sino al 31 maggio 2020 dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dell’ Agenzia delle entrate;
  • sospensione dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter, sospensione dell’invio nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi;
  • premi ai lavoratori: ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro (non in smart working) viene riconosciuto un premio di 100 euro, non tassabile (in proporzione ai giorni lavorati);
  • l’introduzione di incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro: per le imprese vengono introdotti incentivi per gli interventi di sanificazione e di aumento della sicurezza sul lavoro, attraverso la concessione di un credito d’ imposta, nonché contributi attraverso la costituzione di un fondo INAIL; analoghi contributi sono previsti anche per gli enti locali attraverso uno specifico fondo;
  • donazioni COVID-19 – la deducibilità delle donazioni effettuate dalle imprese ai sensi dell’articolo 27 L. 133/99 viene estesa; inoltra viene introdotta una detrazione per le donazioni delle persone fisiche fino a un beneficio massimo di 30.000 euro;
  • affitti commerciali – a negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo;
  • disposizioni in materia di trasporto stradale e trasporto di pubblico di persone, per contrastare gli effetti derivanti dalla diffusione del Covid-19 sugli operatori di servizio di trasporto pubblico regionale e locale e sui gestori di servizi di trasporto scolastico, nonché di trasporto navale, come l’esenzione temporanea dal pagamento della tassa di ancoraggio delle operazioni commerciali effettuate nell’ambito di porti, rade o spiagge dello Stato e la sospensione dei canoni per le operazioni portuali fino al 31 luglio 2020;
  • disposizioni di sostegno agli autoservizi pubblici non di linea, con un contributo in favore dei soggetti che dotano i veicoli di paratie divisorie atte a separare il posto guida dai sedili riservati alla clientela;
  • la sospensione fino al 31 maggio 2020 dei versamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, che operano sull’intero territorio nazionale;
  • misure straordinarie urgenti a sostegno della filiera della stampa.

Inoltre, il decreto introduce ulteriori misure, tra le quali:

  • nuove misure per contenere gli effetti dell’emergenza in materia di giustizia civile, penale, amministrativa, tributaria, contabile e militare, quali, tra l’altro, il rinvio d’ufficio a data successiva al 15 aprile 2020 delle udienze calendarizzate dal 9 marzo al 15 aprile 2020 per i procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari e la sospensione, nello stesso periodo, del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili, penali e amministrativi, salvo specifiche eccezioni;
  • misure per il ripristino della funzionalità degli Istituti penitenziari e per la prevenzione della diffusione del COVID-19 nelle carceri;
  • misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio e di procedure concorsuali, con la previsione che, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni e che lo svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, sono sospese per sessanta giorni a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto. Resta ferma la conclusione delle procedure per le quali risulti già ultimata la valutazione dei candidati, nonché la possibilità di svolgimento dei procedimenti per il conferimento di incarichi, anche dirigenziali, nelle pubbliche amministrazioni di cui al comma 1, che si istaurano e si svolgono in via telematica e che si possono concludere anche utilizzando le modalità lavorative di cui ai commi che precedono;
  • disposizioni per l’utilizzo in deroga della quota libera dell’avanzo di amministrazione delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, limitatamente all’esercizio finanziario 2020 e per la sospensione della quota capitale dei mutui delle regioni a statuto ordinario e degli enti locali;
  • misure per assicurare il recupero delle eccedenze alimentari e favorirne la distribuzione gratuita agli indigenti;
  • la possibilità, fino alla fine dello stato d’emergenza,  per i consigli dei comuni, delle province e delle città metropolitane e le giunte comunali, per gli organi collegiali degli enti pubblici nazionali e per le associazioni private anche non riconosciute e le fondazioni di riunirsi in videoconferenza;
  • la proroga al 31 agosto 2020 della validità dei documenti di riconoscimento scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del decreto;
  • misure per lo svolgimento del servizio postale, con la previsione che, fino al 31 maggio 2020, a tutela dei lavoratori del servizio postale e dei destinatari degli invii postali, per lo svolgimento del servizio postale relativo agli invii raccomandati, agli invii assicurati, alla distribuzione dei pacchi, la firma è apposta dall’operatore postale sui documenti di consegna in cui è attestata anche la modalità di recapito e ulteriori disposizioni per lo svolgimento dei servizi di notificazione a mezzo posta:
  • norme in materia di svolgimento delle assemblee di società e per il differimento del termine di adozione dei rendiconti annuali 2019 e dei bilanci di previsione 2020-2022;
  • il rinvio al 30 giugno di scadenze adempimenti relativi a comunicazioni sui rifiuti;
  • misure per la continuità dell’attività formativa e a sostegno delle università delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca, con l’istituzione di un fondo per le esigenze emergenziali e la proroga dell’ultima sessione delle prove finali per il conseguimento del titolo di studio relative all’anno accademico 2018/2019, e dei termini di ogni adempimento connesso, al 15 giugno 2020;
  • contributi per le piattaforme per la didattica a distanza;
  • misure per favorire la continuità occupazionale per i docenti supplenti brevi e saltuari;
  • la proroga del mandato dei componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e del Garante per la protezione dei dati personali fino a non oltre i 60 giorni successivi alla data di cessazione dello stato di emergenza;
  • la proroga di sei mesi del termine per l’indizione del referendum confermativo della legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari.

PROROGA DEI TERMINI PER L’ADOZIONE DI DECRETI LEGISLATIVI

Disegno di legge

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, ha approvato un disegno di legge che dispone la proroga dei termini per l’adozione di decreti legislativi.

In considerazione dello stato di emergenza per il rischio sanitario connesso alla diffusione del virus COVID-19, il disegno di legge proroga di tre mesi i termini con scadenza tra il 1° febbraio e il 31 agosto 2020.

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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono verificati nel periodo dal 30 ottobre al 30 novembre 2019 nel territorio della Regione Lazio e il conseguente stanziamento di un milione di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per far fronte alle prime necessità.

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DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Sant’Antimo (Napoli) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una Commissione di gestione straordinaria.

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CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato di autorizzare il Ministro per la pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ad esprimere il parere favorevole del Governo sull’ipotesi di sequenza contrattuale ad integrazione del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto funzioni centrali per il triennio 2016-2018, stipulata il 27 novembre 2019, finalizzata a definire una specifica disciplina per l’adeguamento retributivo per il personale italiano assunto con contratto a tempo indeterminato dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nelle sedi diplomatiche e negli Istituti italiani di cultura all’estero.

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CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha deliberato la costituzione in giudizio dello Stato nel conflitto di attribuzione promosso dalla regione Veneto avverso il decreto del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo 5 dicembre 2019, n. 1676, recante la “Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area alpina compresa tra il Comelico e la Val d’Ansiei, comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, San Nicolò di Comelico e Comelico Superiore” (BL),.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, la nomina a Vice Comandante generale dell’Arma dei carabinieri del generale di corpo d’armata Gaetano Angelo Antonio MARUCCIA;
  • su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, la promozione al grado di generale di Corpo d’armata del Generale di divisione del ruolo normale – Comparto ordinario della Guardia di finanza Piero BURLA.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato undici leggi delle Regioni e delle Province autonome e ha quindi deliberato:

  • di impugnare la legge della Regione Abruzzo n. 3 del 28 gennaio 2020, recante “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione finanziario 2020-2022 della Regione Abruzzo (legge di stabilità regionale 2020)”, in quanto una norma in materia urbanistica si pone in contrasto con la disciplina statale in materia di tutela dei beni culturali e paesaggistici e viola l’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, nonché i principi di ragionevolezza e buon andamento, di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione; un’altra norma riguardante i finanziamenti pubblici per le associazioni di promozione sociale lede i principi costituzionali di uguaglianza sostanziale di cui all’articolo 3 della Costituzione e di autonomia delle formazioni sociali e sussidiarietà degli enti del terzo settore, di cui all’articolo 2 e 118, ultimo comma, della Costituzione; un’altra norma ancora in materia di benefici abitativi lede i principi di uguaglianza e di ragionevolezza espressi dall’articolo 3 della Costituzione; altre norme di carattere finanziario violano, infine, l’articolo 81, terzo comma, della Costituzione e l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, riguardante la potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici;
  • di non impugnare
    1. la legge la legge della Regione Sicilia n. 1 del 24/01/2020, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2020”;
    2. la legge della Regione Veneto n. 1 del 24/01/2020, recante “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2019 in materia di politiche sanitarie e di politiche sociali”;
    3. la legge della Regione Veneto n. 2 del 24/01/2020, recante “Disposizioni in materia di enti locali”;
    4. la legge della Regione Abruzzo n. 2 del 21/01/2020, recante “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) Sentenza Corte d’Appello di L’Aquila n. 906/2019”;
    5. la legge della Regione Basilicata n. 3 del 28/01/2020, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Basilicata e degli Organismi e degli Enti strumentali della Regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2020”;
    6. la legge della Regione Marche n. 1 del 20/01/2020, recante “Modifica alla legge regionale 1 dicembre 1997, n. 71 “Norme per la disciplina delle attività estrattive”;
    7. la legge della Regione Abruzzo n. 4 del 28/01/2020, recante “Bilancio di previsione finanziario 2020 – 2022”;
    8. la legge della Regione Lombardia n. 1 del 31/01/2020, recante “Mutamento delle circoscrizioni comunali dei comuni di Somaglia e Casalpusterlengo, in provincia di Lodi”;
    9. la legge della Regione Veneto n. 3 del 30/01/2020, recante “Modifiche alla legge regionale 24 dicembre 1992, n. 25 “Norme in materia di variazioni provinciali e comunali” e disposizioni correlate di modifica della legge regionale 27 aprile 2012, n. 18 “Disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali””;
    10. la legge della Regione Veneto n. 4 del 30/01/2020, recante “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini veneti”.