Ancora scarsa la conoscenza e l’applicazione dell’economia circolare tra le imprese manifatturiere piemontesi

La principale motivazione che spinge verso i principi di economia circolare è la riduzione dei costi, il principale ostacolo la mancanza di esperienza o carenza di competenze sul tema

 

L’economia circolare rappresenta un nuovo paradigma economico emergente in grado di sostituirsi a modelli di crescita incentrati su una visione lineare, puntando ad una riduzione degli sprechi e ad un radicale ripensamento nella concezione dei prodotti e nel loro uso nel tempo. Essa rivaluta il potenziale economico degli output che oggi costituiscono solo un’esternalità negativa (rifiuti, scarti, inutilizzato) e propone di reimmetterli nel sistema, creando cicli rigenerativi.

Adottare un approccio circolare significa rivedere tutte le fasi della produzione e prestare attenzione all’intera filiera coinvolta nel ciclo produttivo, attraverso i principi base di eco-progettazione, utilizzo di energie rinnovabili, riciclo, riuso e recupero dei materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al minimo gli sprechi.

La sfida che si pone davanti al sistema produttivo risulta particolarmente importante perché richiede di adottare attività e processi di produzione e di consumo che siano sostenibili e in grado di gestire in modo consapevole ed efficiente le risorse del pianeta.

 

Per indagare il grado di conoscenza e di applicazione dei principi dell’economia circolare in Piemonte, Unioncamere Piemonte ha sottoposto un breve questionario a un campione significato di imprese manifatturiere regionali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre e ha coinvolto 1.851 imprese aziende del territorio.

Dall’analisi effettuata è emerso come il 43% circa delle imprese manifatturiere intervistate non sia ancora a conoscenza di quelli che sono i principi base dell’economia circolare, la percentuale sale al diminuire della dimensione aziendale e risulta più elevata nei territori del nord-est, in particolare a Vercelli e Verbania.

 

A livello settoriale le carenze conoscitive più consistenti riguardano le industrie del legno e del mobile (47,8%) e quelle meccaniche (46,8%). Tra le imprese manifatturiere piemontesi che dichiarano, invece, di conoscere i principi base dell’economia circolare meno del 10% applica tali principi in maniera sostanziale, il 48% li attua solo parzialmente, mentre il 43% non li applica. Tra le realtà aziendali che applicano già i principi di economia circolare si rileva una particolare attenzione sul tema dei rifiuti, su quello della riduzione dei materiali e sul risparmio energetico.

 

Le Camere di commercio piemontesi hanno deciso quest’anno di intraprendere un primo progetto di informazione e formazione per le imprese sull’economia circolare – commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Vincenzo Ilotte -. Il progetto ha come obiettivo quello di sensibilizzare le imprese e il territorio sui temi dell’economia circolare, nell’ottica di far acquisire una maggiore consapevolezza di pratiche e modelli di business sostenibili per l’ambiente che siano competitivi anche da un punto di vista economico. Sono le stesse imprese a testimoniare la necessità di un intervento su questi temi: il 43% delle aziende piemontesi dichiara, infatti, di non sapere cosa sia l’economia circolare. Il nostro dovere è rispondere alla necessità di approcciare questa tematica non solo da una prospettiva sociale”.

  

Il 31% di aziende ha già ridotto i rifiuti, il 46% sta iniziando a farlo e circa il 10% di aziende sta programmando queste azioni per il futuro. Il 45% sta già svolgendo e implementando attività di riduzione dei materiali/uso materiali riciclati/eco-design, il 20% sta pianificando queste azioni per il futuro, mentre un 10% dichiara di non avere in programma queste azioni.

 

Rispetto al risparmio energetico, il 54% delle imprese piemontesi che applicano i principi dell’economia circolare è orientato al tema del risparmio energetico, avendo già in corso o in via di implementazione le azioni di riduzione dei consumi, il 22,5% sta pianificando queste azioni per il futuro, il 9% non lo farà.

 

La principale motivazione che spinge le aziende piemontesi verso i principi di economia circolare è la riduzione dei costi (68,2% delle risposte), seguono il miglioramento dell’immagine del brand (vero soprattutto per le aziende tessili, alimentari e quelle petrolifere, plastiche, chimiche) e la risposta ad adempimenti legislativi.

 

 

Tra gli ostacoli che hanno, invece, limitato o impedito l’introduzione di pratiche di economia circolare troviamo la mancanza di esperienza o carenza di competenze sul tema (30,4% delle risposte), l’indisponibilità o insufficienza di informazioni (24,1%) e i costi elevati per introdurre l’innovazione (23,1%).

 In allegato, comunicato stampa dettagliato.




Allasia: La transumanza, occasione per rilanciare la montagna

La transumanza, uno degli eventi tradizionali e insieme spettacolari della montagna piemontese, torna ad essere protagonista e occasione per il rilancio dei nostri territori montuosi.

Il recupero dei sentieri e delle aree della transumanza e la loro valorizzazione sono al centro di un accordo di partenariato siglato con l’Agenzia per lo Sviluppo Rurale Moli Gal da alcuni Consigli regionali su iniziativa della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali.

L’intesa, “Parchi, pastori, transumanze e grandi vie delle civiltà”, è inserita all’interno del ‘Programma delle Terre rurali d’Europa’ nell’ambito della programmazione europea Agenda 2030 ed è stata presentata oggi in una conferenza stampa online tenuta dai Presidenti dei Consigli regionali di Piemonte, Abruzzo, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Marche e Veneto.

L’importanza dell’adesione del Piemonte all’accordo di partenariato è stata illustrata dal Presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia: “Questo progetto servirà ad ampliare, attraverso interventi integrati di sistemazione, recupero ed accessibilità dei sentieri destinati alla transumanza, le opportunità di promozione e valorizzazione di molte aree rurali e di montagna”.

In Piemonte la transumanza, anche se meno diffusa rispetto ad una volta a causa degli allevamenti intensivi, rappresenta sempre un evento straordinario, un momento di festa per celebrare le antiche usanze e tradizioni dei pastori piemontesi, e può diventare un veicolo importante di rilancio del territorio montuoso.

“Promuovere e sostenere iniziative come quella odierna per recuperare e riqualificare quel patrimonio storico, culturale della civiltà agropastorale, è di vitale importanza per creare opportunità in grado di favorire quelle condizioni necessarie per generare sviluppo” ha aggiunto Allasia.

“Occorre contrastare la marcata tendenza all’invecchiamento  della popolazione, lo spopolamento, la fragilità idrogeologica delle nostre montagne. Modificarne il destino e la percezione, da territori a volte trascurati a spazi da rivitalizzare mantenendo  identità e vocazioni, rappresenta la vera sfida che  non ci possiamo permettere di perdere nei prossimi anni”.

 




Il Consiglio regionale incontra la Corte dei Conti

La copertura finanziaria delle leggi approvate dal Consiglio regionale è stato il tema della riunione odierna della prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti.

Ospite d’eccezione della Commissione, una delegazione della Corte dei Conti del Piemonte guidata dal presidente della sezione regionale di controllo della corte, Maria Teresa Polito, affiancata dai magistrati Laura Alesiani, Marco Mormando, Rosita Liuzzo, Stefania Calgari, Diego Maria Poggi.

Nel suo saluto iniziale, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha  ricordato che la collaborazione tra i due enti è prevista dallo statuto regionale e che “approfondire le complesse tematiche relative alla copertura finanziaria delle leggi regionali, al fine di assicurarne la sostenibilità nell’ambito del quadro complessivo della finanza pubblica, è un’occasione importantissima per migliorare la qualità della legislazione regionale”.

L’importanza della collaborazione è stata sottolineata anche dalla presidente Maria Teresa Polito: “La collaborazione tra istituzioni non è solo un dovere costituzionale, è anche un modo per far funzionare meglio tutti i contesti, ponendo le proprie professionalità al servizio di un bene comune e  offrendo ai cittadini il miglior servizio possibile ”. In questo senso “l’attività istituzionale della Corte dei  Conti è volta a verificare le tecniche di quantificazione e  la copertura finanziaria delle nuove leggi adottate. Sono importanti per gli equilibri di bilancio e ne costituiscono l’altra faccia, perché se le norme che vengono emanate hanno una definizione adeguata degli oneri, sicuramente la legislazione avrà un impatto positivo sui conti e una maggior efficacia”.

Le questioni tecniche della quantificazione e della copertura finanziaria sono state al centro dell’intervento di Laura Alesiani, accompagnato dalla proiezione di slide esplicative.

Domande ai relatori sono state poste da Sean Sacco (M5s), Raffaele Gallo (Pd), Marco Grimaldi (Luv) e dal presidente Carlo Riva Vercellotti (Fi).




Confindustria AL, Miglietta: “Occorre piano di azione e reazione per contrastare effetti arretramento economia”

L’impatto del Coronavirus sull’economia locale, come ovviamente su quella italiana sarà rilevante se tale situazione non sarà fronteggiata in tempi rapidi e con misure e strumenti non convenzionali. Occorre un piano di azione e reazione per contrastare gli effetti dell’arretramento dell’economia.

Lo sottolinea Maurizio Miglietta, Presidente di Confindustria Alessandria, in piena sintonia con il Presidente nazionale Vincenzo Boccia. “Questo deve essere il momento dell’ambizione e del coraggio, riteniamo necessario un piano di investimenti che punti a realizzare infrastrutture materiali, sociali e immateriali all’avanguardia.

Questo richiede risorse congrue e strumenti incisivi. Oltre ad interventi urgenti che rimuovano le situazioni di blocco operativo e produttivo delle imprese, che sono state generate e, per alcuni aspetti, persino alimentate e ampliate dai provvedimenti restrittivi adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria, bisogna realizzare un piano straordinario che – come sottolinea Confindustria nazionale – si snodi su sei grandi assi: rilancio degli investimenti pubblici e delle infrastrutture; piano di rilancio a livello europeo; misure volte a garantire liquidità alle imprese; avvio di un nuovo e vasto programma di semplificazioni; incentivi all’occupazione giovanile; un piano di azioni volte ad attrarre, stimolare e rilanciare gli investimenti privati, italiani ed esteri che includa misure di carattere fiscale, societario e finanziario”.

 

Intanto, in Confindustria Alessandria – aggiunge Miglietta – abbiamo immediatamente attivato un Help Desk Coronavirus per supportare e informare le imprese sull’evoluzione delle disposizioni, in aggiornamento continuo sul nostro sito confindustria.al.it a fianco della consulenza specifica diretta dei nostri uffici. Vogliamo contemporaneamente trasmettere alle nostre imprese un messaggio di fiducia sulle nostre capacità di reazione a questa emergenza, e l’auspicio di un rapido ritorno alla normalità, ovviamente sempre nel rispetto dell’attenzione alla salute delle persone, che resta in questo momento il primo e doveroso pensiero di tutti”.




Torino. Prezzi al consumo di novembre per l’intera collettività NIC)

Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.

L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).

 

Nel mese di Novembre 2021 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 105,3 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,6% rispetto al mese precedente e del +3,0% rispetto al mese di  Novembre 2020 (tasso tendenziale).

 

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,8% sul mese precedente e +3,1% su novembre 2020. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,8% rispetto al mese di ottobre 2021 e +4,2% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% sul mese precedente e +0,6% rispetto a novembre 2020.

 

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,9% su base congiunturale e +4,0% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari +0,8% sul mese precedente e +0,1% sull’anno precedente,

Beni Energetici +4,4% sul mese precedente e +29,8% sull’anno precedente,

Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +0,7% sull’anno precedente,

Altri Beni -0,1%  sia sul mese che sull’ anno precedente.

 

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,2% su base congiunturale e +1,6% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione -0,2% sul mese precedente e -0,6% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,1% sul mese precedente e INVARIATO sull’anno precedente,

Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della persona +0,8% sul mese precedente e +2,1% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +0,1% sul mese precedente e +4,4% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente.

 

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,2% rispetto al mese precedente e +0,9% rispetto all’anno precedente.

 

 




Torino. Suap, attivo un nuovo sportello online

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive della Città di Torino (SUAP) ha attivato dal 22 marzo scorso – relativamente alle pratiche del commercio in sede fissa, somministrazione di alimenti e bevande, licenze di pubblica sicurezza e autorizzazioni sanitarie – un nuovo servizio on line di ricevimento pubblico per gli operatori economici e/o i professionisti da loro incaricati.

Attualmente sono attivi 9 sportelli on-line e vi si accede previa prenotazione dell’appuntamento con i funzionari del Servizio SUAP della Divisione Commercio per quesiti e approfondimenti utili per la presentazione di istanze di varia tipologia (apertura attività, volture, cessazioni, modifiche ecc.).

La prenotazione può essere effettuata collegandosi al portale ‘Torino Facile’ a cui si può accedere con le proprie credenziali o tramite SPID. Se l’utente dispone dell’App IO’ dopo essersi prenotato riceve la notifica della prenotazione e può effettuare il collegamento anche direttamente dal cellulare.

L’appuntamento si svolge in video conferenza e consente anche il contestuale scambio di documentazione.

Per approfondimenti e informazioni è possibile consultare il sito internet della Città all’indirizzo

 

 

 




Bovini: prorogata al 16 settembre  la domanda di contributo

L’aiuto previsto dal Fondo di sostegno agli allevamenti è concesso sul  numero di bovini tra 12 e 24 mesi, allevati  per un periodo non inferiore a 6 mesi prima della macellazione avvenuta nel periodo dal 1° giugno al 31 luglio 2020.

 

Con la siccità aumentano i consumi di gasolio
In alcuni areali sono significativamente aumentate le segnalazioni di aziende che hanno fortemente depauperato il proprio contingente di gasolio a causa delle ripetute irrigazioni di soccorso alle coltivazioni, a cui sono dovute ricorrere stante la carenza di precipitazioni piovose. Questo maggior consumo di gasolio ha ridotto  fortemente gli approvvigionamenti da utilizzare per le normali attività colturali attuate da questo periodo in avanti.  Le colture maggiormente interessate sono mais, pomodoro, soia, sorgo, orticole, barbabietola, prati stabili e avvicendati (compresi trifogli, medicai, erbai), sorgo, fagioli e ortaggi in pieno campo, fruttiferi, fragole rifiorenti e piccoli frutti. Stante l’eccezionalità della situazione Confagricoltura Piemonte ha chiesto alla Regione di verificare se vi siano le condizioni per concedere assegnazioni supplementari di carburante agevolato alle imprese. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

 




Suap: il Covid non ferma la collaborazione tra Comune di Torino e CCIAA

Grazie a un complesso lavoro di  armonizzazione delle diverse piattaforme informatiche, dal 2022 tutte le pratiche di competenza del Comune di Torino transiteranno nella piattaforma camerale. Ad oggi la Camera di commercio gestisce il Suap per 124 comuni: oltre 12mila pratiche nel solo 2020.

 

Prosegue senza interruzioni nonostante la pandemia l’intensa road map condivisa tra la Città e la Camera di commercio di Torino per consentire agli imprenditori di utilizzare il portale Impresa in un giorno come unico punto d’acceso unitario per la presentazione telematica delle pratiche relative alle attività di impresa.

 

Un dialogo più semplice e rapido tra imprenditore e Pubblica Amministrazione è essenziale per un territorio che deve recuperare competitività, soprattutto dopo una crisi come questa – commenta Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Nell’ambito dell’ampio processo di e-government il Suap rappresenta uno dei fulcri essenziali e non può funzionare senza il coinvolgimento, le competenze, l’impegno e la visione comune di tutti gli attori, proprio come sta avvenendo positivamente a Torino”. 

 

 

Il percorso

Dopo una prima fase sperimentale avviata nell’aprile 2019, che prevedeva l’utilizzo del portale solo da parte di alcune categorie di imprenditori (bar e ristoranti, acconciatori, barbieri ed estetisti, installazione di impianti di telecomunicazioni, facchinaggio, commercio all’ingrosso, pulizie, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione), da giugno 2020 l’opportunità è stata estesa ad altre attività (autoriparatore, tintolavanderia, attività artigianali/industriali, attività industria insalubre).

 

Per l’anno 2021 è stata pianificata l’estensione ad ulteriori ambiti di competenza del SUAP, in particolare procedimenti ambientali, trasporto (noleggi senza conducente e rimesse pubbliche), impresa alimentare, comparto sanità, turismo, medie e grandi strutture di vendita, centri commerciali, installazione o modifica distributori di carburanti, comparto licenze pubblica sicurezza, attività di spettacolo e trattenimento. Nei giorni scorsi la Città ha richiesto l’estensione della convenzione al fine di consentire l’utilizzo del portale per le pratiche relative alle attività commerciali su area pubblica e alle istanze per allestimento di dehors.

 

 

L’intensa collaborazione tra la Città di Torino e la Camera di commercio ha interessato vari uffici a tutti i livelli e ovviamente ha coinvolto anche l’ente informatico InfoCamere che si è speso nella realizzazione di soluzioni informatiche che integrano il front-office del SUAP con i servizi di back-office del Comune.

 

Che cos’è il Suap e il supporto delle Camere di commercio

Il Suap è lo Sportello Unico Attività Produttive, unico punto di accesso esclusivamente telematico, a disposizione dell’imprenditore per gestire tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva. Il Suap fornisce una risposta telematica unica e tempestiva da parte dei vari uffici comunali e da parte di tutte le altre amministrazioni pubbliche coinvolte nel procedimento finale (Comune, ASL, Vigili del Fuoco, ARPA, Questura, Prefettura, Ministeri, ecc.).

Le funzioni del Suap possono essere esercitate dai singoli Comuni, anche in forma associata, o essere delegate dai Comuni alle Camere di commercio.

Le Camere di commercio forniscono ai Comuni un servizio di gestione del SUAP completamente digitalizzato sulla piattaforma www.impresainungiorno.gov.it.

In tutta Italia i SUAP che si avvalgono del supporto delle Camere di commercio sono 3.960  e servono oltre 3 milioni di imprese e 30 milioni di cittadini italiani. Fino ad oggi la piattaforma camerale ha complessivamente assicurato la gestione oltre 3 milioni di pratiche, di cui 656.000 solo nel 2020.

SUAP gestiti dalla Camera di commercio di Torino

La Camera di commercio di Torino contribuisce a questo importante processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione gestendo i Suap per conto di 124 Comuni dell’area torinese, il 39% del totale. Nel 2020 le pratiche ricevute ammontano a 12.151, di cui il 27% provenienti dal Comune di Torino. La Camera di Torino è la terza Camera di commercio per numero di imprese (dopo Milano e Napoli) a gestire il Suap del proprio capoluogo di Regione.

 

Impresa in un giorno

 

 

 

 




Transizione energetica e comunità energetiche: 
Confartigianato Cuneo ne parla in un convegno

Nel solco di una sempre maggiore, e non rimandabile, attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, perseguimento di risparmio energetico e diminuzione dell’inquinamento – ma anche tutela del territorio, sviluppo di asset innovativi e sostegno del tessuto produttivo – Confartigianato Cuneo sta avviando un percorso di studio e progettualità per approfondire le tematiche collegate alle “comunità energetiche”.

In questo contesto, l’Associazione organizza, in collaborazione con Radio Parlamentare, un convegno lunedì 18 luglio, a partire dalle ore 18.00, a Cuneo presso l’Auditorium “Il Varco” (Via Carlo Pascal, 5C).

«Per combattere i cambiamenti climatici e affrontare l’emergenza in atto – spiega Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo – c’è bisogno di obiettivi concreti: a partire dallo sviluppo di un nuovo modello energetico basato sull’uscita dalle fonti fossili e su una strategia di adattamento e rigenerazione che parta “dal basso”: cittadini, imprese, collettività».

Sempre più interessanti, in questo senso, le possibilità offerte dalle “comunità energetiche”: soggetti giuridici, senza scopo di lucro che hanno la possibilità di installare impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile e di auto-consumarla, decidendo nello scambio di energia le tariffe di “compravendita”. Introdotte in Italia dalla la Legge Milleproroghe del 2020, nascono dalla direttiva Red II (2018/2001/UE) e sono di fatto uno strumento nato per consentire a cittadini, imprese, amministrazioni di condividere e scambiarsi energia all’interno di un determinato distretto.

«Il pacchetto di misure, definite dall’Europa, – aggiunge Michele Quaglia, vicepresidente di Confartigianato Cuneo – rende centrale il ruolo dei consumatori finali dei singoli Stati Membri nei mercati dell’energia, offrendo loro l’opportunità di scegliere le fonti di approvvigionamento, di produrre e vendere energia autonomamente. Per la prima volta viene riconosciuto non solo il ruolo del singolo attore (in qualità di auto consumatore o di cliente attivo), ma anche l’intervento collettivo per il raggiungimento di risultati ambientali e sociali che possano favorire la transizione energetica dalle fonti fossili alle rinnovabili».
Questi e altri argomenti collegati alla transizione energetica saranno quindi affrontati nel convegno, gratuito e libero a tutti, moderato da Cristina Del Tutto, direttore di Radio Parlamentare.

Interverranno: Mariagrazia Midulla (Responsabile clima ed energia del WWF Italia; “Cambiamenti climatici e l’impatto sulla società”); Cristian-Silviu Buşoi (Presidente Commissione industria, ricerca ed energia del Parlamento Europeo; “La visione europea in tema di transizione energetica”); Senatore Gianni Pietro Girotto (Presidente Commissione industria commercio e turismo del Senato; “Le comunità energetiche in Italia: profili normativi”); Massimiliano Dutto (Geometra – Membro comitato di pilotaggio comunità energetica; “Costituire una comunità energetica. L’esperienza in Valle Maira e Grana”); Andrea Alfieri (Referente sviluppo locale e innovazione della Fondazione CRC; “Il Bando Nuove Energie”); Senatore Cristiano Anastasi (Membro Commissione industria, commercio e turismo del Senato; “Le comunità energetiche: un’opportunità per l’economia”).
Termine previsto per i lavori: ore 19.30. Seguirà aperitivo.
L’evento è realizzato con il patrocinio di Provincia di Cuneo, Ordine dei Periti Industriali della Provincia di Cuneo e Fondazione CRC e la partecipazione di Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Cuneo.




Pnrr, la Giunta coinvolge il Consiglio regionale

Pur non essendo una competenza diretta del Consiglio regionale, la discussione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) passerà anche dall’Assemblea elettiva del Piemonte. Oggi in settima Commissione (Autonomia ed Enti Locali), presieduta da Riccardo Lanzo, l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha infatti dato l’avvio all’analisi della situazione con i consiglieri di maggioranza e opposizione.

“Penso che quando ci sono riforme così importanti e fondi a disposizione in quantità così elevata, sia non solo giusto ma doveroso, condividere con il Consiglio ogni passo che si sta facendo nell’applicazione del Piano”, ha detto Tronzano. L’assessore ha proposto una riunione periodica su base quindicinale o mensile, in modo da fare il punto e ascoltare non solo la posizione dei vari gruppi, ma anche effettuare audizioni degli enti e delle associazioni interessati, che ne faranno richiesta. E’ stata già istituita una cabina di regia con Unioncamere e le Province.

Carlo RIva Vercellotti (Fi) ha chiesto se si conoscono i criteri per il riparto dei fondi, per capire quanto arriverà al Piemonte dei 235,14 miliardi complessivi assegnati all’Italia, come ha ricordato la Giunta che ha svolto una breve illustrazione del Pnrr in Commissione. Ha aggiunto che è importante aiutare i Comuni a partecipare ai bandi, perché specialmente quelli piccoli potrebbero essere in difficoltà. Tronzano ha ricordato che per fare molte cose “la Regione ha bisogno di personale”, alcuni concorsi sono partiti ma dovremo trovare e assumere risorse molto qualificate appunto per il Pnrr.

Alberto Avetta (Pd) ha suggerito di cominciare a setacciare tra “l’esorbitante numero di progetti che sono stati raccolti”. Circa l’aiuto tecnico ai Comuni per i bandi, ha ricordato che Anci ha molte competenze sulle procedure concorsuali europee. L’assessore ha spiegato che con Finpiemonte e le Fondazioni si sta già operando una scelta tra i progetti. Senz’altro sarà coinvolta Anci.

Il presidente Lanzo ha detto di voler accogliere la proposta di riunioni periodiche quindicinali e ha proposto alla Commissione di stilare un documento unitario, per quanto possibile, che riassuma il percorso che la Regione deve fare, a partire dall’assistenza tecnica ai Comuni.