Complessivamente nel III trimestre 2022 le vendite all’estero dei prodotti made in Cuneo hanno raggiunto i 7.134 milioni di euro, registrando un aumento del +6,4% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Nel corrispondente trimestre il valore delle importazioni di merci ha raggiunto i 4.591 milioni di euro, con un aumento del 23,6% rispetto ai primi nove mesi del 2021. Il saldo della bilancia commerciale si è portato sul valore di 2.543 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quello registrato nel III trimestre 2021 che si attestava a 2.988 milioni di euro.
Cuneo si conferma al secondo posto in Piemonte, dopo Torino, per valore esportato, con il 16,6% delle vendite regionali fuori confine. La dinamica esibita nel periodo gennaio-settembre 2022 dalle esportazioni di merci cuneesi è però lontana da quelle evidenziate a livello regionale (+18,1%) e nazionale (+21,2%).
Il dato risulta comunque positivo, non soltanto rispetto al 2021 ma anche rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid. La crescita rispetto a tre anni fa è del 15,4%.
“I dati dell’export continuano a essere positivi e ci portano a pensare che a fine anno supereremo il record del 2021 quando, per la prima volta, venne abbattuto il muro dei 9 miliardi di euro di beni e servizi esportati – sottolinea il presidente Mauro Gola –. Dobbiamo però rilevare che la crescita di questo ultimo trimestre è frutto di un aumento dei prezzi piuttosto che di un incremento dei volumi esportati. Paghiamo soprattutto il rallentamento delle esportazioni nei confronti dei nostri principali clienti, la Francia e la Germania”.
Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati Istat
“afferma il presidente Mauro Gola –. È sorprendente rilevare che dal 2016 ad oggi il valore delle esportazioni cuneesi è aumentato del 41,8%”.
Esportazioni della provincia di Cuneo per principali prodotti (dati in euro)
MERCE |
Gennaio-settembre 2021
|
Gennaio-settembre 2022
|
Quota gennaio-settembre 2022
|
Variazione %
|
e della pesca |
331.048.306
|
272.702.790
|
3,8%
|
-17,6%
|
Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere |
8.521.304
|
9.406.699
|
0,1%
|
10,4%
|
Prodotti delle attività manifatturiere |
6.338.141.505
|
6.801.611.772
|
95,4%
|
7,3%
|
Prodotti alimentari, bevande e tabacco |
2.383.324.842
|
2.656.087.701
|
37,2%
|
11,4%
|
Mezzi di trasporto |
1.189.060.848
|
1.317.283.953
|
18,5%
|
10,8%
|
Macchinari e apparecchi n.c.a. |
854.735.226
|
925.166.358
|
13,0%
|
8,2%
|
Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi |
858.793.571
|
628.092.155
|
8,8%
|
-26,9%
|
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti |
255.626.355
|
309.124.899
|
4,3%
|
20,9%
|
Chimica e farmaceutica |
259.747.300
|
300.351.498
|
4,2%
|
15,6%
|
187.641.472
|
273.143.403
|
3,8%
|
45,6%
|
Apparecchi elettrici, elettronici e ottici |
157.755.029
|
172.985.217
|
2,4%
|
9,7%
|
Tessile, abbigliamento, pelli e accessori |
131.607.190
|
149.303.228
|
2,1%
|
13,4%
|
Altri prodotti delle attività manifatturiere |
59.849.672
|
70.073.360
|
1,0%
|
17,1%
|
Prodotti delle altre Attività |
24.230.855
|
50.348.895
|
0,7%
|
107,8%
|
Totale |
6.701.941.970
|
7.134.070.156
|
100,0%
|
6,4%
|
Fonte: elaborazione CCIAA di Cuneo su dati Istat
La crescita registrata dalle esportazioni cuneesi nel periodo gennaio-settembre 2022 è stata il risultato di andamenti più o meno omogenei nei vari settori di specializzazione.
Il comparto manifatturiero, che rappresenta il 95,3% dell’export cuneese, registra un aumento del 7,3% mentre calano sensibilmente le esportazioni del comparto agricolo (-17,6%) e crescono del 10,4% quelle dei prodotti dell’estrazione mineraria.
Analizzando nel dettaglio la manifattura cuneese emerge come la filiera dell’industria alimentare, che pesa per il 37,2%, sia il settore trainante dell’export manifatturiero con il +11,4%, sebbene in questi nove mesi la performance migliore sia stata registrata dalla filiera del legno (+45,6%), seguita da quella dei metalli (+20,9%), dalla chimica e farmaceutica (+15,6%), dai prodotti tessili (+13,4%), dai mezzi di trasporto (10,8%), dagli apparecchi elettrici, elettronici e ottici (+9,7%) e dai macchinari e apparecchi n.c.a. (+8,2%).
Una flessione significativa, del 26,9%, è stata registrata dagli articoli in gomma e materie plastiche.
Esportazioni della provincia di Cuneo per principali Paesi (dati in euro)
PAESI |
Gennaio-settembre 2021
|
Gennaio-settembre 2022
|
Quota
gennaio-settembre 2022
|
Variazione %
|
Francia |
1.313.480.946
|
1.308.801.263
|
18,3%
|
-0,4%
|
Germania |
1.033.608.787
|
1.039.145.655
|
14,6%
|
0,5%
|
Spagna |
385.159.358
|
386.699.822
|
5,4%
|
0,4%
|
Polonia |
324.414.316
|
293.637.653
|
4,1%
|
-9,5%
|
Belgio |
218.220.128
|
249.489.468
|
3,5%
|
14,3%
|
Paesi Bassi |
128.909.635
|
180.843.229
|
2,5%
|
40,3%
|
Repubblica Ceca |
125.160.869
|
136.874.442
|
1,9%
|
9,4%
|
Romania |
69.834.502
|
95.490.526
|
1,3%
|
36,7%
|
Austria |
85.260.019
|
92.498.785
|
1,3%
|
8,5%
|
Grecia |
64.624.412
|
79.494.781
|
1,1%
|
23,0%
|
Altri Paesi Ue-27 |
493.804.719
|
544.996.211
|
7,6%
|
10,4%
|
Ue-27 (post Brexit) |
4.242.477.691
|
4.407.971.835
|
61,8%
|
3,9%
|
Stati Uniti |
514.124.233
|
515.054.155
|
7,2%
|
0,2%
|
Regno Unito (*) |
353.447.278
|
392.434.835
|
5,5%
|
11,0%
|
Canada |
118.087.235
|
151.700.950
|
2,1%
|
28,5%
|
Svizzera |
123.004.965
|
143.256.272
|
2,0%
|
16,5%
|
Russia |
122.155.965
|
116.399.121
|
1,6%
|
-4,7%
|
Turchia |
71.365.099
|
90.619.720
|
1,3%
|
27,0%
|
Cina |
96.409.620
|
88.108.359
|
1,2%
|
-8,6%
|
Australia |
71.387.623
|
82.307.585
|
1,2%
|
15,3%
|
Messico |
51.962.609
|
74.775.322
|
1,0%
|
43,9%
|
India |
52.302.890
|
70.788.354
|
1,0%
|
35,3%
|
Altri Paesi extra Ue-27 |
885.216.762
|
1.000.653.648
|
14,0%
|
13,0%
|
Extra Ue-27 (post Brexit) |
2.459.464.279
|
2.726.098.321
|
38,2%
|
10,8%
|
Mondo |
6.701.941.970
|
7.134.070.156
|
100,0%
|
6,4%
|
Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati Istat
(*) L’Accordo di recesso del Regno Unito dalla UE è entrato in vigore il 1° febbraio 2020.
A partire da tale data, il Regno Unito è diventato uno Stato terzo. Le serie storiche per le due nuove aree Ue-27 ed extra Ue-27 sono state ricostruite per rendere coerenti i confronti temporali.
Il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 61,8% delle esportazioni provinciali, contro il 38,2% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. L’aumento registrato dalle vendite dirette verso i Paesi dell’Ue-27 è stato del +3,9%, mentre quello verso i partner commerciali extra Ue-27 ha segnato un +10,8%. Le esportazioni extra Ue si avvicinano al 40% del totale, mentre l’export verso i Paesi europei arretra a testimonianza di una difficoltà complessiva del Vecchio continente, chiamato ad affrontare l’impegnativa sfida energetica e il ritorno dell’inflazione a livelli sconosciuti negli ultimi decenni.
I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano essere quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 18,3% e 14,6%. La Francia ha evidenziato una flessione dello 0,4%, mentre il mercato tedesco ha riportato un timido +0,5%. La Spagna, con una quota del 5,4%, ha registrato una variazione del +0,4%, mentre la Polonia con una quota del 4,1% ha subito una flessione molto forte, pari al 9,5%. In questi Paesi, i quattro più importanti per le nostre esportazioni in Europa, al netto dell’aumento dei prezzi è diminuito il quantitativo di beni e servizi cuneesi importati. Hanno invece fatto segnare una forte crescita Paesi Bassi e Romania, con quote del 2,5% e 1,3%, che hanno registrato rispettivamente +40,3% e +36,7% seguiti dalla Grecia con +23%.
Per il bacino Extra Ue-27 i mercati di maggior sbocco continuano a essere gli Stati Uniti e il Regno Unito che rappresentano rispettivamente il 7,2% e il 5,5% dell’export complessivo. Gli Stati Uniti hanno realizzato una crescita dello 0,2%, mentre il Regno Unito dell’11%. Il Canada con una quota parte del 2,1% realizza un buon 28,5%. Si consolidano le vendite verso Svizzera (+16,5%), Turchia (27,0%), Australia (15,3%) e Messico (43,9%), mentre si registra una flessione per Russia (4,7%) e Cina (8,6%).