Riccardo Lanzo (Lega) presidente della Commissione Autonomia

Si è insediata oggi 30 luglio la Settima Commissione Autonomia, istituita dal Consiglio regionale del Piemonte il 7 luglio. Nella sua prima riunione, la Commissione ha eletto l’ufficio di presidenza: presidente Riccardo Lanzo (Lega, 21 voti), vicepresidenti Domenico Ravetti (Pd, 10 voti) e Davide Nicco (Fdi, 12 voti).

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha spiegato che lo scopo è quello di rendere il Piemonte una Regione più autonoma, con maggiori competenze: il percorso non sarà semplice ma Allasia si è detto certo servirà a garantire migliori condizioni di benessere ed efficienza a tutti i piemontesi, nel segno della sussidiarietà.

Per il neo presidente della Settima Lanzo, non solo si tratta, ai sensi della Costituzione, di portare avanti le istanze di autonomia differenziata nei confronti del governo centrale. Nel lavoro della “Autonomia”, si opererà anche nei confronti degli Enti locali piemontesi, per un maggiore e migliore raccordo tra le loro attività e quelle della Regione.




Embraco, Sicchiero: “Due incontri per ex lavoratori Embraco e imprenditori”

Quando a metà settembre è stato annunciato il progetto Italcomp, con l’obiettivo di dare vita nel sito ex Embraco/Ventures di un polo per la produzione di compressori per l’industria del freddo, ho ribadito che come amministrazione comunale siamo fiduciosi che questa prospettiva possa davvero concretizzarsi ma che, nel frattempo, avremmo continuato a lavorare per offrire alternative occupazionali alle lavoratrici e ai lavoratori che desiderino ricollocarsi.

Così è. Infatti, in collaborazione con la Regione Piemonte, abbiamo organizzato nel mese di ottobre due incontri, il primo rivolto ai lavoratori e relativo all’assegno di ricollocamento, il secondo agli imprenditori interessati ad approfondire il tema delle agevolazioni all’assunzione di lavoratori ex Embraco/Ventures»: lo annuncia il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO.

Il primo appuntamento, incentrato sull’operatività dell’assegno di ricollocazione, e quindi rivolto a lavoratrici e lavoratori dell’ex Embraco, si svolgerà lunedì 12 ottobre in Sala della Conceria, a Chieri (via della Conceria, 1), con due incontri, il primo alle 10 e il secondo alle 11,30. Altri due incontri sono previsti nel pomeriggio presso il Municipio di Riva di Chieri (piazza Parrocchia 4), alle 14,30 e alle 16. Saranno le rappresentanze sindacali ad organizzare i gruppi di lavoratori.

Un secondo appuntamento, rivolto agli imprenditori, verrà calendarizzato nelle prossime settimane.

Agli incontri interverrà il dottor Alberto Anselmo del Settore Politiche del Lavoro della Regione Piemonte.

 




Riconfermato Gian Paolo Coscia alla guida di Unioncamere Piemonte

Il Consiglio dell’ente lo ha rieletto Presidente questo pomeriggio

Il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, Gian Paolo Coscia, è stato rieletto oggi pomeriggio alla presidenza di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio, su proposta della Giunta di Unioncamere Piemonte.

Ai sensi dell’art. 7 comma 3/e dello Statuto dell’ente, il neo Presidente è stato eletto dal Consiglio di Unioncamere Piemonte riunitosi in videoconferenza. Il Consiglio è composto dai Presidenti e da quattro Membri di ciascuna Giunta delle Camere di commercio del Piemonte.

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“Il mio impegno sarà subito rivolto a questa nuova fase emergenziale. In questo contesto, le Camere di commercio hanno una responsabilità fondamentale: spetta a noi essere risoluti e tenaci nel continuare a individuare interventi di compensazione e sostegno sia per le nostre imprese che per i nostri territori soprattutto attraverso un dialogo costruttivo con le istituzioni, prima fra tutte la Regione Piemonte. La fase di riforma delle Camere di commercio è quasi ultimata: questo ci permetterà di lavorare con maggior energia e una rinnovato assetto istituzionale” ha commentato il Presidente Gian Paolo Coscia.

Il Presidente Gian Paolo Coscia, intervenendo durante il Consiglio, ha ringraziato per la fiducia accordata: “La responsabilità che avete voluto affidarmi nuovamente mi onora. Mi preme rivolgere un caloroso ringraziamento per il lavoro al Vice Presidente vicario Dario Gallina. Ringrazio anche il Segretario generale e tutto il personale di Unioncamere Piemonte per l’egregio lavoro svolto costantemente – soprattutto in questa fase emergenziale – e per tutto l’impegno e la professionalità che impiegheranno per il prossimo triennio”.

CURRICULUM VITAE GIAN PAOLO COSCIA

  • Nato ad Alessandria il 12/12/1955.
  • Insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” il 12

    dicembre 2014.

  • Imprenditore agricolo, titolare dell’Azienda agricola “Cascina Opera di Valenza” nell’agro di

    Alessandria e Montecastello a indirizzo cerealicolo.

    Incarichi camerali

  • Dal 10 ottobre 2013 Presidente della Camera di Commercio di Alessandria e dal 7 novembre 2013 dell’Azienda Speciale Asperia.
  • Dal 14 novembre 2013 Presidente Palazzo Monferrato srl (fino al 13 giugno 2014).
  • Il 31 ottobre 2013 entra a far parte della Giunta dell’Unione Regionale delle Camere di

    commercio del Piemonte.

  • Dal 12 giugno 2017 Membro del Comitato consultivo regionale per la vitivinicoltura.

    Incarichi in Confagricoltura

  • Da giugno 2011 a giugno 2017 Presidente di Confagricoltura Piemonte.
  • Da marzo 2004 al 2013 Presidente di Confagricoltura Alessandria.
  • Dal 2004 al 2013 Presidente dell’Agritecna Alessandria (Ente professionale per

    l’addestramento in agricoltura) di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

  • Dal 2004 al 2013 Presidente e poi consigliere del Ce.S.A. srl (Società di servizi di Confagricoltura Alessandria convenzionata con il CAAF Pensionati, CAF Imprese e il CAA

    Confagricoltura SRL) di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

  • Dall’ottobre 2007 al novembre 2013 Presidente e poi consigliere della Società assicurativa

    “Verde Sicuro Alessandria Srl” di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

    Altri incarichi in corso

  • Dal 27 giugno 2014 consigliere di Terrae SpA.
  • Dal 26 gennaio 2018 presidente della Centrale del Latte di Alessandria.
  • Dal 17 novembre 2014 membro del consiglio generale della Fondazione Slala.
  • Dal 30 aprile 2015 consigliere di Tinexta Spa.
  • Dal 3 agosto 2015 amministratore unico di Finbieticola Casei Gerola S.r.l.
  • Dal 20 luglio 2016 membro del Comitato Analogo di Controllo di InfoCamere ScpA.
  • Dal 27 aprile 2017 membro del Comitato Analogo di Controllo di IC Outsourcing.



Torino. Sottoscritto protocollo d’intesa per la riduzione del disagio abitativo

La Città di Torino ha approvato nuove e ulteriori misure straordinarie di intervento per la riduzione del disagio abitativo nel proprio territorio dovuto all’incremento del rischio di morosità a causa della pandemia in corso.

 

Tra gli interventi messi in campo, è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra l’Amministrazione Comunale, il Tribunale di Torino, l’Ordine degli Avvocati di Torino e le Associazioni sindacali rappresentative della proprietà Unione Piccoli Proprietari Immobiliari (UPPI) e Associazione Proprietà Edilizia (APE) Confedilizia e il Consorzio Intercomunale Torinese (CIT), mirato a  rafforzare ulteriormente l’iniziativa Salvasfratti da sempre finalizzata a favorire soluzioni concordate tra inquilino e locatore nei casi di sfratto per morosità.

 

La Città di Torino – al termine di un processo partecipativo che ha coinvolto diverse istituzioni sul tema dell’emergenza abitativa – ha stilato un accordo che ufficializza la costruzione di una partnership, primo tassello per la creazione di un nuovo sistema territoriale di sostegno sociale. L’obiettivo è il rafforzamento della capacità di intervento preventivo sulle situazioni di sfratto per morosità, sviluppando ulteriormente l’opera di intermediazione di Lo.C.A.Re sul mercato privato della locazione attraverso una maggiore diffusione territoriale dell’iniziativa Salvasfratti, grazie al supporto della rete delle Associazioni sindacali di categoria.

 

Il perdurare della crisi economica ha aumentato significativamente a livello nazionale, regionale e cittadino il numero degli sfratti per morosità, seppure temporaneamente rallentato in ragione del blocco nazionale delle esecuzioni per fare fronte all’aggravamento dell’emergenza abitativa legata al Covid 19. Un numero crescente di famiglie, con redditi discontinui e spesso sotto la soglia della povertà, deve affrontare spese sempre maggiori per il mantenimento dell’abitazione, che incidono pesantemente sui bilanci familiari, con l’inevitabile conseguenza di dover subire procedimenti di sfratto per morosità.

 

Nel 2005 le richieste di convalida di sfratto per morosità depositate al Tribunale di Torino ammontavano a 2.255 casi, nel 2015 erano aumentate a 3.823, registrando un incremento superiore al 70%; nel solo 2014 le richieste hanno raggiunto il picco record di 4.693 casi. Contestualmente si è assistito ad una contrazione del 53% degli sfratti per finita locazione, che nel decennio precedente erano invece stati la causa di emergenza prevalente. I dati della Commissione Comunale per l’Emergenza Abitativa relativi alle domande di assegnazione di casa popolare motivate da emergenza abitativa, evidenziano che se nel 2005 la percentuale di domande motivate da sfratto per morosità era pari al 77% sul totale degli sfratti, nel 2019 (2.268 sfratti per morosità) tale percentuale era salita al 91%.

 

L’iniziativa si rivolge ad inquilini residenti a Torino in situazioni di sfratto per morosità incolpevole secondo le regole del FIMI (Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli); ma sono previste anche ulteriori possibilità di intervento preventivo rese possibili dal recente decreto 23 giugno 2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha esteso la platea dei potenziali beneficiari del Fondo anche a quei cittadini che, pur non avendo ancora in corso uno sfratto per morosità, possano dimostrare di aver subìto, in ragione dell’emergenza Covid-19, un calo di reddito Irpef superiore al 30% nel trimestre marzo-maggio 2020 rispetto al reddito relativo al medesimo trimestre del 2019, non riuscendo, di conseguenza, a far fronte al pagamento del canone di locazione.

 

Questo intervento straordinario prevede che:

 

⮚ la morosità accumulata, comprensiva di spese legali fino ad un massimo di euro 8.000,00, sia coperta in sostituzione dell’inquilino a fronte della disponibilità della proprietà ad abbandonare la procedura esecutiva in corso,

 

⮚ sia stipulato un nuovo contratto di locazione nello stesso alloggio – tipologia 3 + 2 anni – con l’intervento calmieratore di Lo.C.A.Re.

 

⮚ sia erogato un sostegno economico all’inquilino corrispondente ad 8/6/4 mensilità del nuovo canone di locazione in base al reddito dello stesso calcolato sull’ISEE dell’anno in corso

 

⮚ i contributi erogati direttamente al proprietario siano automaticamente scalati dal canone di locazione mensile per la durata della prima scadenza contrattuale, per rinforzare la garanzia a sostegno della maggiore stabilità futura del nuovo rapporto di locazione e per assicurare, nel contempo, un canone di locazione ulteriormente scontato per l’inquilino ma contemporaneamente ragionevole per la proprietà.

 

Le misure dell’intervento saranno gestite da Lo.C.A.Re. (ASLO Torino) che svolgerà il compito di coordinare gli interventi dei partner e di autorizzare l’erogazione delle risorse del FIMI in rapporto ai contratti stipulati.

 

Le Associazioni sindacali diffonderanno il più possibile l’informazione sull’iniziativa e promuoveranno la stipula di nuovi contratti di locazione predisponendo direttamente

le istruttorie in collaborazione con l’ufficio Lo.C.A.Re. e fornendo la consulenza tecnica ai destinatari del progetto.

 

Nel contempo l’Ordine degli Avvocati si attiverà per sensibilizzare e informare i propri

iscritti su requisiti e benefici del progetto al fine di creare un collegamento istituzionale stabile con il Comune di Torino e gli altri partner dell’iniziativa, mentre il Tribunale assicurerà la massima diffusione e informazione sull’iniziativa, e, quando possibile, informerà preventivamente le controparti sulla sussistenza di questa opportunità.

 

Gli interventi proposti hanno carattere straordinario ed avranno validità fino al 31 dicembre 2021.

 

Un ulteriore progetto approvato dalla Città di Torino è ‘Promozione dell’abitare sociale’. L’iniziativa rappresenta un passo in avanti rispetto all’esperienza maturata con il Salvasfratti, a cui sono stati destinati 400mila euro di finanziamento comunale.

 

Tale progettualità è diretta al sostegno di adulti soli e di nuclei familiari, segnalati dai Distretti della Coesione Sociale, in condizioni di fragilità abitativa e in uscita da percorsi di accoglienza temporanea della Città realizzati in collaborazione col privato sociale.

 

La misura prevede, anche a favore di nuclei in condizioni di maggiore fragilità reddituale rispetto ai canonici requisiti previsti da Lo.C.A.Re., l’attivazione di strumenti di sostegno al reddito dell’inquilino, sia nel caso di contratti di locazione in essere, sia nel caso di nuovi contratti, per agevolare il mantenimento del rapporto di locazione o per rimodularlo su nuove basi economicamente più sostenibili per entrambe le controparti.

 

Anche in questo caso il sostegno al reddito dell’inquilino, tarato sulle specificità del suo nucleo familiare, viene erogato direttamente al proprietario che lo detrae dal canone di locazione mensile.

 

L’iniziativa propone un più ampio ventaglio di possibilità contrattuali per le rinegoziazioni e per i nuovi contratti, potendo contare su tutti i tipi di contratto di locazione convenzionati – da quelli di maggior durata (da 3 + 2 a 6 + 2 anni) ai transitori e ai 4 + 4 anni -. E’ inoltre prevista l’attivazione del Fondo di garanzia a favore della proprietà nel caso di sopravvenuta morosità.

 

In sintonia con la strategia che ispira l’accordo sul FIMI, è possibile poter estendere, temporaneamente, l’applicabilità delle misure del progetto Promozione dell’abitare sociale – quale intervento di carattere straordinario valevole esclusivamente per il 2021 – a una platea più ampia di adulti soli e di famiglie, e non solo ai destinatari istituzionali, che non sono riusciti a far fronte, in tutto o in parte, ai costi del canone di locazione, a partire dal mese di marzo 2020, a causa della crisi pandemica.

 

 




Suap: il Covid non ferma la collaborazione tra Comune di Torino e CCIAA

Grazie a un complesso lavoro di  armonizzazione delle diverse piattaforme informatiche, dal 2022 tutte le pratiche di competenza del Comune di Torino transiteranno nella piattaforma camerale. Ad oggi la Camera di commercio gestisce il Suap per 124 comuni: oltre 12mila pratiche nel solo 2020.

 

Prosegue senza interruzioni nonostante la pandemia l’intensa road map condivisa tra la Città e la Camera di commercio di Torino per consentire agli imprenditori di utilizzare il portale Impresa in un giorno come unico punto d’acceso unitario per la presentazione telematica delle pratiche relative alle attività di impresa.

 

Un dialogo più semplice e rapido tra imprenditore e Pubblica Amministrazione è essenziale per un territorio che deve recuperare competitività, soprattutto dopo una crisi come questa – commenta Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Nell’ambito dell’ampio processo di e-government il Suap rappresenta uno dei fulcri essenziali e non può funzionare senza il coinvolgimento, le competenze, l’impegno e la visione comune di tutti gli attori, proprio come sta avvenendo positivamente a Torino”. 

 

 

Il percorso

Dopo una prima fase sperimentale avviata nell’aprile 2019, che prevedeva l’utilizzo del portale solo da parte di alcune categorie di imprenditori (bar e ristoranti, acconciatori, barbieri ed estetisti, installazione di impianti di telecomunicazioni, facchinaggio, commercio all’ingrosso, pulizie, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione), da giugno 2020 l’opportunità è stata estesa ad altre attività (autoriparatore, tintolavanderia, attività artigianali/industriali, attività industria insalubre).

 

Per l’anno 2021 è stata pianificata l’estensione ad ulteriori ambiti di competenza del SUAP, in particolare procedimenti ambientali, trasporto (noleggi senza conducente e rimesse pubbliche), impresa alimentare, comparto sanità, turismo, medie e grandi strutture di vendita, centri commerciali, installazione o modifica distributori di carburanti, comparto licenze pubblica sicurezza, attività di spettacolo e trattenimento. Nei giorni scorsi la Città ha richiesto l’estensione della convenzione al fine di consentire l’utilizzo del portale per le pratiche relative alle attività commerciali su area pubblica e alle istanze per allestimento di dehors.

 

 

L’intensa collaborazione tra la Città di Torino e la Camera di commercio ha interessato vari uffici a tutti i livelli e ovviamente ha coinvolto anche l’ente informatico InfoCamere che si è speso nella realizzazione di soluzioni informatiche che integrano il front-office del SUAP con i servizi di back-office del Comune.

 

Che cos’è il Suap e il supporto delle Camere di commercio

Il Suap è lo Sportello Unico Attività Produttive, unico punto di accesso esclusivamente telematico, a disposizione dell’imprenditore per gestire tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva. Il Suap fornisce una risposta telematica unica e tempestiva da parte dei vari uffici comunali e da parte di tutte le altre amministrazioni pubbliche coinvolte nel procedimento finale (Comune, ASL, Vigili del Fuoco, ARPA, Questura, Prefettura, Ministeri, ecc.).

Le funzioni del Suap possono essere esercitate dai singoli Comuni, anche in forma associata, o essere delegate dai Comuni alle Camere di commercio.

Le Camere di commercio forniscono ai Comuni un servizio di gestione del SUAP completamente digitalizzato sulla piattaforma www.impresainungiorno.gov.it.

In tutta Italia i SUAP che si avvalgono del supporto delle Camere di commercio sono 3.960  e servono oltre 3 milioni di imprese e 30 milioni di cittadini italiani. Fino ad oggi la piattaforma camerale ha complessivamente assicurato la gestione oltre 3 milioni di pratiche, di cui 656.000 solo nel 2020.

SUAP gestiti dalla Camera di commercio di Torino

La Camera di commercio di Torino contribuisce a questo importante processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione gestendo i Suap per conto di 124 Comuni dell’area torinese, il 39% del totale. Nel 2020 le pratiche ricevute ammontano a 12.151, di cui il 27% provenienti dal Comune di Torino. La Camera di Torino è la terza Camera di commercio per numero di imprese (dopo Milano e Napoli) a gestire il Suap del proprio capoluogo di Regione.

 

Impresa in un giorno

 

 

 

 




Previsioni occupazionali, a luglio prosegue la ripresa con 33.880 assunzioni previste

Sono circa 33.880 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per luglio 2021, 19.340 unità in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 5.590 unità in più rispetto all’analogo periodo del 2019, quando il mercato del lavoro non aveva ancora dovuto affrontare le problematiche causate dalla pandemia da Covid-19. I segnali di ripresa che i più qualificati osservatori economici stanno registrando negli ultimi mesi sul fronte della crescita delle esportazioni e degli investimenti, vengono confermati anche nell’ultima indagine mensile del Sistema Excelsior che, di riflesso, segna un sorpasso nei programmi di assunzione che arrivano a superare anche i livelli pre-Covid.

Il 75,7% delle entrate riguarderà lavoratori dipendenti, il 17,4% lavoratori somministrati, il 2,5% collaboratori e il 4,3% altri lavoratori non alle dipendenze.

Nel 22% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 78% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Complessivamente nel trimestre luglio-settembre 2021 le entrate stimate ammonteranno a 85.370, il 6,7% delle 1.280.460 programmate a livello nazionale.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

 

Delle 33.880 entrate previste in Piemonte nel mese di luglio 2021 il 15% è costituito da laureati (incidenza superiore rispetto al 12% registrato a livello nazionale), il 32% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 23% e il 29%.

Anche a luglio sono i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 67,7% delle entrate (12.070 unità in più rispetto allo stesso mese del 2020 e 3.070 in più rispetto a luglio 2019). L’industria programma 10.930 entrate, generando circa il 32,3% della domanda totale del mese e segnando un incremento di 7.270 entrate rispetto a luglio 2020 e 2.520 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio 8.770 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 2.160 quello edile.

Tra i servizi si rileva un forte interessamento del turismo con il 6.180 entrate previste, pari al 18,2% delle 33.880 entrate complessive, dei servizi alla persona con 4.370 assunzioni (12,9% del totale) e del commercio (3.550 entrate).

Il 18% delle entrate previste per luglio 2021 in Piemonte sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (quota superiore alla media nazionale del 15,9%), il 31% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti, circa il 29% riguarderà professioni commerciali e dei servizi, solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 13% delle assunzioni del mese.

A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla Produzione beni ed erogazione servizio (48%), segue l’area commerciale e vendita (18%) e quella tecnica e di progettazione (15%), la logistica si attesta al 10%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria con il 5%. L’area direzionale, infine, pesa il 4% delle assunzioni previste.

 

 

Permangono, infine, le difficoltà di reperimento di alcune figure professionali: in 33 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono, infatti, di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quota analoga rispetto a quella media nazionale (31 imprese su 100).

Le professioni più difficili da reperire in regione a luglio 2021 sono Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (67 aziende su 100) e Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (55 aziende su 100). Per oltre un’impresa su due, infine, appare difficoltoso trovare anche Specialisti della formazione e insegnanti nonché Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche.

 

 

 




Progetto flavescenza dorata della vite 2021, con contributo CCIAA di Alessandria – Asti

La Flavescenza è una fitoplasmosi che viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, originario del continente Nord Americano che negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto.

Dalla fine degli anni ’90 è presente anche in Piemonte: dai territori vitati del Tortonese in Provincia di Alessandria si è poi insediata in tutta la Regione.

La trasmissione della malattia avviene mediante la suzione della linfa da parte dell’insetto sulle piante infette; il fitoplasma si insedia nelle ghiandole salivarie dell’insetto; nel momento in cui l’insetto, che conserva nel proprio organismo il fitoplasma, si sposta per cibarsi di linfa su piante sane, inietta con la saliva anche l’agente della Flavescenza dorata, infettando una nuova pianta. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle piante colpite disseca e muore.

La valutazione dei danni non si deve limitare alla mancata produzione delle uve di alta qualità come quelle che vengono prodotte nei diversi areali vitati alessandrini, ma anche al patrimonio viticolo che qui da noi è simbolo di territorio, paesaggio, turismo enogastronomico, di eccezionale importanza sociale ed economica. Ma non solo: la ricerca della sostenibilità economica e ambientale che tutti i produttori alessandrini stanno cercando, viene ad essere seriamente compromessa.

Questo è dovuto al fatto che la difesa della vite dalla Flavescenza dorata è di tipo indiretto: infatti questa fitoplasmosi non è curabile. L’unico modo di difendere la vite è il controllo dell’insetto vettore con interventi mirati. Per questo motivo in Italia dal 2000 è in vigore un decreto di Lotta obbligatoria che annualmente viene aggiornato dal Settore Fitosanitario Regionale che ha recentemente confermato le modalità in vigore da alcuni anni, fissando in almeno due gli interventi a difesa della vite, uno contro le forme giovanili ed uno contro le forme adulte dell’insetto.

Per ottemperare agli obblighi del decreto di lotta è di basilare importanza il monitoraggio delle popolazioni dell’insetto nei vigneti.
Per questa ragione il Comitato di coordinamento per la difesa fitosanitaria integrata delle colture della Provincia di Alessandria, grazie all’indispensabile contributo finanziario della Camera di Commercio Alessandria – Asti, dal 2013 sta monitorando la diffusione sul nostro territorio dello Scaphoideus titanus.




Marsiaj (UI Torino): Accordo sul Fit for 55 metterà in grave difficoltà la filiera automotive

L’accordo raggiunto nella notte tra i Ministri dell’Ambiente dei Paesi UE sul pacchetto “Fit for 55”, con lo stop alla vendita dei motori termici dal 2035, metterà in seria difficoltà tutta la filiera dell’auto. Tuttavia sono stati aperti alcuni spiragli, che spero costituiranno punti di dialogo nelle prossime fasi dell’iter di approvazione.

Penso soprattutto alla richiesta che nel 2026 l’Europa faccia una verifica sull’andamento della transizione, a livello tecnico e di impatto sui posti di lavoro.

Allo stesso modo, l’invito dei Ministri a formulare proposte per l’impiego di altri combustibili e tecnologie sostenibili è un richiamo importante al principio di neutralità tecnologica, in contrapposizione con l’approccio ideologico all’elettrico che abbiamo sempre rifiutato.
Si tratta di piccole aperture, che per ora non cambiano il quadro generale.
Avremmo auspicato maggiore impegno sullo sviluppo di infrastrutture di ricarica e rifornimento e sulla capacità di produrre elettricità da fonti rinnovabili.

Lo abbiamo sottolineato più volte: pur nel doveroso rispetto dell’ambiente, una transizione drastica rischia di affossare una filiera fondamentale e strategica, con la perdita di 70 mila posti di lavoro in Italia nei prossimi anni, mentre in Piemonte sono circa 8mila i posti di lavoro a serio rischio di sparizione e altri 30mila che potrebbero scomparire se non verranno rapidamente riconvertiti sulle nuove tecnologie.

Insieme alle altre associazioni di categoria e alle migliaia di imprese del comparto, auspichiamo che i futuri negoziati tra le Istituzioni europee per l’accordo definitivo adottino dei correttivi per salvaguardare l’occupazione e il futuro di questo settore.




Cinque competenze in più per Azienda zero

Più funzioni per Azienda zero: a maggioranza, con 24 sì e 15 no, il Consiglio regionale ha infatti approvato la proposta di delibera della Giunta regionale che assegna cinque ulteriori competenze amministrative alla struttura.

La discussione del provvedimento, che propone di attribuire ad Azienda zero “il coordinamento dell’emergenza ospedaliera, della rete dei laboratori e dei servizi, delle reti di patologia, il coordinamento regionale di epidemiologia e il supporto tecnico-organizzativo e metodologico per coordinare i progetti di investimento in edilizia sanitaria”, era iniziata nella scorsa seduta.

Respinti i 113 emendamenti presentati dal capogruppo del Pd per non aumentare le deleghe, ad eccezione di quella sul coordinamento negli investimenti in edilizia sanitaria.

Nelle dichiarazioni di voto il Pd ha annunciato il voto contrario per un provvedimento che a loro avviso può creare inefficienze e lungaggini.

Il capogruppo della Lega, annunciando il sì, ha definito il provvedimento un rafforzamento della Sanità regionale, in particolare per i territori più periferici.

 

 




Fiere in Italia e all’estero: riaperto il bando della Camera di Commercio

Ci sarà tempo fino al 29 febbraio 2024 per richiedere all’ente camerale i voucher a fondo perduto destinati ad aziende torinesi per incoraggiare la partecipazione nel 2024 ad una selezione di eventi espositivi nazionali e internazionali. Ogni voucher può valere fino ad un massimo di 2000 euro ad impresa.

Sosteniamo l’internazionalizzazione delle nostre pmi supportando la loro partecipazione alle manifestazioni più importanti in Italia e all’estero – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Ci concentriamo in particolare sui settori strategici della nostra economia, ambiti nei quali siamo già attivi con progetti di promozione e di supporto, dall’automotive e aerospazio al design, dall’editoria all’agroalimentare, senza dimenticare filiere come logistica e sport”.

Tra le spese ammesse al contributo, il noleggio dell’area espositiva, l’allestimento degli stand, la spedizione dei prodotti e gli investimenti in comunicazione, promozione e inserimento in catalogo. Ammesse anche le spese di interpretariato e l’eventuale iscrizione a incontri btob. La partecipazione alle fiere potrà essere svolta in forma autonoma o aggregata con altre imprese. Sono invece escluse le attività espositive on line.