Nasce “Saluzzo Casa”- Rete di imprese e professionisti pronti a seguire i clienti a 360°

È stata recentemente costituita la Rete di imprese e professionisti “Saluzzo Casa”, compagine di aziende e tecnici specializzati nel comparto costruzioni, impiantistica elettrica e idraulica, legno, progettazioni e certificazioni.

L’obiettivo? Seguire i clienti a 360° in tutte le fasi e le procedure relative al “Superbonus 110%” e in generale ai numerosi “bonus casa” che oggigiorno rappresentano un’interessante opportunità di risparmio per tanti consumatori.

Da numerosi mesi, infatti, grande attenzione sta suscitando nei settori dell’edilizia e dell’installazione di impianti il Superbonus 110% varato con il cosiddetto “Decreto Rilancio”. A livello nazionale, interessa una vasta platea costituita da 1 milione di imprese del sistema della casa – di cui 500 mila nelle costruzioni, 238 mila nelle attività immobiliari e 196 mila studi di architettura, di ingegneria e tecnici – con 2,3 milioni di addetti, di cui 2 milioni, pari all’87,6%, nelle micro e piccole imprese.

E così, con il supporto tecnico degli uffici della Confartigianato Cuneo, 14 tra aziende del settore e professionisti hanno dato vita a “Saluzzo Casa”.
Questi i componenti:
Service 900 srl – Lagnasco
Electric Power – srl Lagnasco
Tolin Parquets snc – Torre San Giorgio
Elettrotec snc di Chiabrando Pier Felice e C. – Saluzzo
E.DI.COM di Forgia Mattia, Aurelio, Alberto snc – Saluzzo
Millone Serramenti di Millone Gianni Battista & C. sas – Moretta
Cavallera snc di Cavallera Gianfranco e Paolo – Lagnasco
Moriondo Pier Giorgio & C. sas – Manta
Barra Romano – Sampeyre
Edil Costruzioni srl – Lagnasco
Studio Sting Associato di Ingegneria – Saluzzo
Geometra Boglio Claudio – Saluzzo
Perito industriale Vallome Walter – Verzuolo
Ingegnere Bertola Raffaele – Saluzzo
Aziende e professionisti sono pronti a mettere a fattor comune il loro pluriennale know-how nel settore che, abbinato a competenza, conoscenza di tecniche e materiali, professionalità nell’esecuzione dei lavori e nell’espletamento delle pratiche burocratiche, si trasforma in un completo pacchetto “chiavi in mano” per chiunque voglia ristrutturare o efficientare la propria abitazione.




Riaprono 7 cantieri su 10 ma il calo di fatturato è stato del 70%

Parola d’ordine ripartire. Ora, però, le imprese artigiane, comprese quelle edili, si devono confrontare con problematiche relative all’osservanza delle linee guida sulla sicurezza, alla mancanza di liquidità e alla ripartenza ricca di incognite.

 

Secondo Confartigianato Imprese Piemonte hanno riaperto otto cantieri su dieci, con una flessione di fatturato, spalmato nei mesi di marzo, aprile e maggio, di circa il 70%.

 

Le imprese delle costruzioni del Piemonte tentano di andare oltre la crisi e si stanno strutturando per lavorare seguendo i protocolli sulla sicurezza. Ed è proprio su questa spinta che Confartigianato Imprese Piemonte ha voluto porre le basi per pianificare la ripresa del comparto, che mette insieme in Piemonte 49mila imprese artigiane edili con 150mila addetti mentre a Torino e provincia se ne contano circa 24mila.

 

Ricordiamo che la sospensione delle attività produttive non essenziali in contrasto alla diffusione del virus, prevista dal primo DPCM del 22 marzo (e il successivo DM Mise del 25 marzo), ha riguardato anche i cantieri e l’edilizia privata.

 

“L’effetto Covid si fa sentire pesantemente sulle imprese artigiane, anche su quelle che sono ripartite prima. – commenta Luciano Gandolfo, Presidente Confartigianato Piemonte Costruzioni– L’edilizia è ferma al palo e su di essa grava anche un decennio di crisi durissima che le ha decimate. Inoltre, l’effetto psicologico di paura rallenta tutti gli investimenti e la progettualità. Lo sblocco del lockdown non ha significato per l’edilizia la ripresa appieno dell’attività, pesa ancora sul comparto l’insicurezza e la confusione”.

 

«Ora che abbiamo riaperto i cantieri – continua Gandolfo – intravediamo i contorni di una crisi senza uguali. I timori sul futuro sono concreti e preoccupanti. Una crisi epocale richiede provvedimenti straordinari. Il momento è delicato e serve un’iniezione di liquidità che rianimi il mercato edilizio».

 

Dalle imprese edili del territorio emergono numerose difficoltà nella gestione dei cantieri. La principale è la copertura dei costi aggiuntivi per la sicurezza dei lavoratori e per il tempo impiegato quotidianamente a sanificare locali e servizi. Si valuta che l’8% dei ricavi di un appalto venga destinato alla sanificazione del luogo di lavoro.

 

“Non sempre è facile reperire i dispositivi di protezione, inoltre lavorare con le mascherine sotto il sole è un disagio – conclude Gandolfo – Ogni mattina viene misurata la temperatura a tutti i dipendenti, ma, per la privacy, la legge non obbliga a redigere un verbale, quindi se un dipendente si dovesse ammalare di covid-19 il datore di lavoro potrebbe essere civilmente e penalmente responsabile. Anche se recentemente l’INAIl ha fatto in parte retromarcia rispetto alla responsabilità del datore di lavoro, occorre un atto legislativo superiore, ovvero una legge, per normare con precisione la materia”.

 

Fra le richieste prioritarie dalle imprese edili: il 65% ha segnalato la rimozione degli ostacoli burocratici e il restante campione lo snellimento degli appalti.

 

 




Filiera torinese costruzioni, pronto progetto per rilancio della Val Susa

Mettere a punto un progetto di intervento sulle aree interessate dalla TAV per rilanciare l’economia della Val di Susa e di Torino.

Questo l’obiettivo che si è data la Filiera Torinese delle Costruzioni, che unisce le associazioni datoriali torinesi – Ascom, Ance, Confartigianato, Cna Costruzioni e Unione Industriale di Torino – delle oltre 15 mila imprese che operano in provincia di Torino sull’intera filiera, dai costruttori edili ai produttori di materiali da costruzione, fino ai rivenditori di materiali e gli impiantisti.

In un momento di grande difficoltà come l’attuale, riuscire a coniugare le diverse vocazioni della Val Susa con il rilancio e lo sviluppo economico del territorio diventa strategico e prioritario. Così le associazioni della filiera stanno lavorando per individuare un percorso condiviso di miglior utilizzo delle risorse provenienti dalle opere di compensazione della TAV, consapevoli che solo uno sviluppo armonico e rispettoso di ambiente e tradizioni può attivare una ripresa economica solida e con prospettive di lungo termine.

La filiera, riunitosi per la prima volta una decina di anni fa con lo scopo di individuare progetti e strategie utili al rilancio del settore duramente colpito dalla crisi finanziaria del 2008, oggi partecipa con propri rappresentanti al tavolo dell’Osservatorio per l’asse ferroviario Torino-Lione.

Per questo negli ultimi mesi si è deciso di mettere a punto un progetto di intervento e di incontrare gli assessori competenti della Regione Piemonte, Marco Gabusi e Andrea Tronzano, il prossimo 4 settembre, per condividere una prospettiva di futuro per il settore e l’avvio del percorso individuato.

 




Edilizia, fino a 50 mila euro di contributi

Chi deciderà di ristrutturare o costruire una nuova casa potrà avere fino a 50mila euro di contributi dalla Regione per il pagamento degli oneri dovuti ai Comuni.

La Commissione Urbanistica del Consiglio regionale, riunita in videoconferenza con la Commissione Bilancio e presieduta da Mauro Fava, ha dato oggi parere favorevole a maggioranza alla delibera di Giunta che renderà operativa nel giro di pochi giorni la normativa prevista dal Riparti Piemonte in favore dell’edilizia.

Il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Carosso ha illustrato la misura che mette a disposizione 26 milioni di euro per il 2020 per erogare contributi a cittadini e imprese che abbiano fatto domanda in Comune per opere edilizie tra il 29 maggio scorso e il prossimo 30 novembre.

Come concordato dalla Regione con Anci (l’associazione dei Comuni), i contributi per il pagamento degli oneri per la costruzione o al riuso edilizio saranno calcolati dai Comuni al momento della richiesta dei titoli abilitativi per le costruzioni e verranno erogati in breve tempo dai Comuni stessi. In caso di interventi di recupero il contributo potrà coprire anche il 100% degli oneri previsti, nel caso di nuova costruzione fino al 50%. Il contributo massimo sarà comunque di 50mila euro.

Nel caso in cui le richieste siano già state presentate e il cittadino abbia già pagato gli oneri al Comune questi verranno rimborsati dalla Regione. Da domani e nei prossimi giorni le misure saranno spiegate nel dettaglio dai funzionari dell’assessorato in tre distinti seminari di approfondimento online (webinar) e dall’8 luglio entrerà in funzione la piattaforma per gestire domande e contributi.

Il presidente della II Commissione Mauro Fava, citando in modo particolare il grande apporto dato dal consigliere Valter Marin, ha espresso la propria soddisfazione “per aver raggiunto questo importante traguardo che darà una svolta all’edilizia in Piemonte in questo grave periodo di difficoltà per cittadini e imprese”.




Edilizia e innovazione: connubio vincente Confartigianato Cuneo ne parla in un webinar

Confartigianato Cuneo prosegue la serie di webinar dedicati al mondo dell’edilizia e delle costruzioni. Dopo i due seguitissimi appuntamenti in cui si è approfondito il “Superbonus 110%”, martedì 22 settembre, alle ore 19.00, avrà luogo un webinar video online nel quale verranno illustrate le potenzialità che le nuove tecnologie offrono al “comparto casa”.

In particolare, FabLab Cuneo spiegherà come i nuovi strumenti tecnologici possono apportare benefici e vantaggi alle imprese del settore, permettendo un miglioramento dei processi costruttivi e dei materiali impiegati.

FabLab Cuneo è un’officina/laboratorio – aderente al circuito ufficiale della prestigiosa università statunitense MIT di Boston – che offre competenze tecniche ed una serie di macchinari/strumenti di lavoro in grado di realizzare in maniera flessibile e semi-automatica un’ampia gamma di oggetti e lavorazioni.

Nel corso del webinar online saranno approfondite le seguenti tematiche: Stampa 3D; Plotter verticali; sistemi di taglio CNC polistirolo; scanner e fotogrammetria; taglio laser.
«Si tratta – commentano Luca Crosetto e Joseph Meineri, presidente e direttore generale di Confartigianato Cuneo – di un ulteriore impegno della nostra Associazione per essere vicini alle imprese, evidenziando in questo contesto la naturale e storica propensione dell’artigianato ad “innovare” e a sfruttare le opportunità delle nuove tecnologie.

Attraverso il nostro FabLab, accreditato alla rete dei Digital Innovation Hub presso il Ministero dello Sviluppo Economico, possiamo affiancare e supportare le imprese, portandole ad essere sempre più competitive».

Per assistere ai lavori clicca qui 




Feneal Uil Torino e Piemonte: il settore edile è ancora in sofferenza

Il 2020 è stato un anno ancora complicato per il settore edile piemontese. In base ai dati dell’Ente Bilaterale, a Torino, da ottobre 2019 a settembre 2020, il totale dei salari erogati ai lavoratori del comparto è calato dell’8,8%, le ore lavorate sono scese del 9,4% e il totale delle imprese, nonostante il blocco dei licenziamenti, si è ridotto dell’1,2%, passando da 2.481 a 2.452 unità.

“Il settore edile torinese – commenta Claudio Papa, segretario della FENEAL UIL Torino – sta cercando di risollevarsi dopo l’uragano pandemico, ma come emerge dai dati l’anno edile è stato all’insegna della sofferenza e i dati di ottobre confermano che il comparto fatica a riprendersi. In questo contesto, il nuovo ‘semi lockdown’ sta creando notevoli disagi”.

“A livello regionale la situazione non è migliore – dichiara il Segretario Organizzativo FENEAL UIL Piemonte Tiziana Del Bello – nel perido compreso tra ottobre 2019 e settembre 2020, il totale dei salari erogati si è contratto del 10%, le ore lavorate sono scese di 10,81 punti percentuali e il numero delle imprese è calato del 3,57%, passando da 6.152 a 5.932 unità”.

 

 




Torino: 1,5 mln di Euro per la manutenzione del Palazzo del Ghiaccio

Questa mattina la Giunta Comunale ha approvato, su proposta degli assessori Finardi e Iaria, la delibera relativa agli interventi di manutenzione straordinaria alle piste 1 e 2 del Palazzo del Ghiaccio di corso Tazzoli.

Con una comunicazione del 30 maggio 2019 la Fondazione 20 marzo 2006 ha individuato il quarto stralcio del piano complessivo degli interventi, suddiviso per Comuni, dando contestuale avvio all’iter dei procedimenti elencati nel medesimo tra i quali sono inseriti quelli delle due piste dell’impianto di via Sanremo 67, per una copertura finanziaria totale di 1.500.000,00 euro.

Alla pista 1 sarà rifatto l’impianto di raffreddamento tramite la sostituzione della CO2, mentre alla pista 2 saranno impermeabilizzati i torrini ascensori del piano terra.

Con una nota del 19 novembre 2019 la Fondazione ha autorizzato la SCR Piemonte a procedere alla progettazione e alla realizzazione delle opere. Considerati i tempi di necessari alla realizzazione del progetto e allo svolgimento della procedura di gara per l’affidamento degli progettazione e esecuzione delle opere si presume che i lavori saranno eseguiti dall’estate 2021 a quella del 2022.




#ripartipiemonte, anche il settore delle costruzioni è ripartito in regolarità

La fase 2 è cominciata ed anche il SETTORE DELLE COSTRUZIONI si è messo in movimento,  in Italia alcuni cantieri pubblici erano già ripartiti ed ad oggi sono circa il 50 % dichiara il Segretario Generale Feneal Uil Piemonte, GIUSEPPE MANTA.

 

In Piemonte sono ripartiti i cantieri del Terzo Valico dei Giovi con tutte le precauzioni e con l’insediamento del Comitato Aziendale della Sicurezza come previsto dal protocollo all’interno dell’accordo Interconfederale del 24 aprile 2020 firmato da CGIL CISL UIL, Mit, Ministero del Lavoro, Stazioni Appalti Pubblici e Parti.

 

In tutte le province come FENEALUIL FILLEA CGIL FILCA CISL Piemonte abbiamo chiesto l’istituzione urgente dei Comitati Territoriali per andare incontro alla ripresa con la certezza che la sicurezza sia applicata su tutti i cantieri sia pubblici che privati.

 

Si presume che entro il 18 maggio quasi il 100% delle imprese sopravvissute riprendano il lavoro. Le difficoltà sono dovute al reperimento dei DPI quali mascherine, guanti ecc..

Tramite gli Enti Bilaterali del Settore si è cercato di provvedere aiutando imprese e lavoratori purtroppo i tempi di consegna sono lunghi e non tutti sono riusciti a reperirli.

 

La ripresa dovrà essere monitorata su molti aspetti, non si può mettere a repentaglio la salute dei lavoratori per il profitto e nello stesso tempo bisogna salvaguardare le imprese regolari e sane dalla concorrenza sleale da parte di imprese irrispettose delle regole che possono trovare terreno fertile.

Dalle organizzazioni nazionali è arrivato un monito al settore attraverso un comunicato stampa in cui i tre Segretari Nazionali Panzarella (FENEAL UIL) Genovesi (FILLEA) e Turri (FILCA) dichiarano:  “Ai tanti che oggi dichiarano di voler combattere il lavoro nero, consigliamo una semplice ed efficace operazione: vincolare tutti gli incentivi per risparmio energetico, sisma bonus, ristrutturazioni al possesso del Durc di Congruità. Cioè alla documentazione emessa dalle Casse Edili che certifica che i lavori per cui lo Stato ci mette praticamente l’intero importo, sono stati svolti da un numero congruo di lavoratori, e che è stato applicato correttamente il Contratto Collettivo edile”.

Purtroppo sembra che la Regione Piemonte voglia proseguire per altre strade che rischiano di creare notevoli problemi sia dal punto di vista della regolarità che dalle infiltrazioni mafiose.

Nel disegno di Legge Regionale n.95 presentata il 5 maggio 2020 al Titolo 5 , Art 65 e 66 affronta questi due argomenti lasciando le maglie troppo larghe per quanto riguarda la regolarità in nome di una ripartenza a tutti i costi mettendo le regole in secondo piano.

Nel Settore Edile che è uno dei settori più colpiti dal problema delle infiltrazioni mafiose e malavitose non esigere immediatamente da parte delle imprese il certificato antimafia può essere controproducente e soprattutto la proroga del durc al 31 gennaio 2021 rischia di essere devastante.

Si dà modo alle imprese irregolari di non esibire il Documento di Regolarità Contributiva per oltre un anno con danno ai lavoratori ed alle imprese serie e regolari.

Queste imprese possono permettersi per un anno di non pagare contribuzione INAIL INPS e CASSA EDILE e in un anno come Sindacato delle Costruzioni abbiamo visto nascere moltissime imprese che incassati i soldi dei SAL (Stato Avanzamento Lavori),  non hanno pagato i lavoratori, i fornitori ed i contributi, hanno dichiarato la chiusura.

C’era già stata la proroga a livello nazionale sino al 15 giugno 2020 e come OO.SS. non eravamo soddisfatte, questa ulteriore proroga chiesta dalla regione Piemonte è inconcepibile.

Il Settore ha bisogno di imprese sane ed in regola che non vengano messe in difficoltà da imprenditori da quattro soldi che approfittano di falle nel sistema dei controlli, i lavoratori hanno bisogno di avere certezze della retribuzione, della contribuzione e dei versamenti in Cassa Edile, se per un anno non hanno versamenti in cassa edile ma l’impresa continua il lavoro impunemente rischiano di non ricevere la Gratifica Natalizia, le Ferie, l’Anzianità Professionale oltre al TFR ed i contributi pensionistici.

RIPARTI PIEMONTE deve avvenire in regolarità non deve prevedere norme che inficiano la regolarità già difficoltosa del settore che conta a livello nazionale oltre 400 mila lavoratori irregolari.

INDAGINE NUMERI EDILIZIA E CIG FENEALUIL PIEMONTE

 




CNVV: Luigi Falabrino nuovo presidente di “Ance Novara Vercelli”

Luigi Falabrino è il nuovo presidente di “Ance Novara Vercelli”, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili che rappresenta tutte le imprese del settore aderenti a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (oltre 60, con quasi 1.200 addetti complessivi).

Falabrino, 56 anni con un figlio, sposato con Lucia (suo braccio destro in azienda), è amministratore e socio unico delle società novaresi Fabrica srl e Fabrica Impianti srl, attive come general contractor nei settori dell’edilizia civile, industriale e residenziale e dell’impiantistica civile e industriale; è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea di Ance Novara Vercelli del 15 febbraio 2021 confermando inoltre Francesco Sogno Fortuna (F.lli Sogno & Figli srl) come vicepresidente e Filippo Arrigoni (Fides srl) come tesoriere. Completano il Consiglio generale di Ance Novara Vercelli: Davide Bellè (Impresa Cardani Francesco srl), Nicolò Bertini (Bertini srl), Elena Boltro (Afib srl), Elena Bona (Bona 1858 srl), Giovanna Mastrotisi (Novaria Restauri srl) e Daniele Notari (Notarimpresa Spa).

«Ringrazio tutti gli associati – dichiara Falabrino – per la fiducia dimostrata eleggendomi in questo importante ruolo di rappresentanza, decisamente prestigioso ma carico di responsabilità nei confronti delle nostre imprese e dei lavoratori in esse occupati. Ringrazio Emilio Brustia per tutto il lavoro svolto con capacità e onestà in questi lunghi anni di presidenza per la nostra Associazione e grazie al quale, come ultimo atto, è stato possibile realizzare l’unione tra le due territoriali provinciali. Ringrazio l’amico Francesco Sogno Fortuna che con la sua esperienza mi aiuterà in questi quattro anni di entusiasmante mandato e ringrazio tutti gli imprenditori neo-eletti che si sono lasciati coinvolgere in questo progetto. La linea che perseguirò durante il mio mandato sarà legata all’etica, al rispetto delle leggi, al rilancio e all’innovazione tecnologica ed ecologica del nostro settore, anche grazie alle opportunità economiche previste da Next Generation Eu. Inoltre mi impegnerò personalmente, in accordo e in collaborazione con gli enti istituzionali, per promuovere azioni di contrasto delle forme di lavoro irregolare e per garantire il massimo supporto a chi opera quotidianamente in sicurezza».




Confargianato: in Piemonte 49mila imprese 150mila addetti pronti a ripartire

Riprogrammare, ripartire, riqualificare. Le imprese delle costruzioni di Torino e del territorio vanno oltre la crisi e pensano già alla riapertura dei cantieri. Ed è proprio su questa spinta che Confartigianato Edilizia Torino ha voluto porre le basi per pianificare la ripresa del comparto, che mette insieme in Piemonte 49mila imprese artigiane edili con 150mila addetti mentre a Torino e provincia se ne contano circa 24mila.

La sospensione delle attività produttive non essenziali in contrasto alla diffusione del virus, prevista dal primo DPCM del 22 marzo (e il successivo DM Mise del 25 marzo), ha riguardato anche i cantieri e l’edilizia privata.

“Si mettano subito in atto misure per garantire la sopravvivenza delle imprese artigiane edili e venga adottato un Piano di opere pubbliche e di incentivi per sostenere l’edilizia privata. Servono, con urgenza, immediate misure ad hoc per le costruzioni – afferma Stefano Vanzini, referente area edilizia di Confartigianato Torino – Il rilancio del settore dovrà svilupparsi parallelamente sul piano nazionale e su quello locale.

Nel primo caso è necessario portare al 100%, per almeno 2 anni, la detrazione per gli interventi di ristrutturazione e risparmio energetico, compresi quelli per la progettazione, l’impiantistica, l’arredamento e il “verde”, mentre nel secondo caso sono necessari fondi locali (regionali) per un piano di riqualificazione delle strutture turistico-ricettive, delle scuole, per ri-incentivare il recupero e l’ammodernamento degli immobili privati, e per l’ammodernamento delle infrastrutture pubbliche locali.

Chiediamo, inoltre al Comune di abbuonare la tariffa di occupazione del suolo pubblico per i cantieri bloccati dall’emergenza sanitaria e di non pagare l’Imu per i capannoni che in questo momento non sono produttivi. Di contro migliaia e migliaia di piccole imprese edili rischiano di chiudere definitivamente”.

Gli effetti negativi del Coronavirus, come era purtroppo prevedibile, hanno colpito duramente il comparto delle costruzioni del Piemonte e di Torino. A oggi i cantieri chiusi, pubblici e privati, interessano circa 49mila imprese artigiane che hanno lasciato a casa circa 150mila addetti.

“Per battere paura e virus – continua Vanzini – occorre estendere, almeno per i prossimi 2 anni, le agevolazioni previste per il bonus facciate a tutti gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli immobili. Questo consentirebbe ai proprietari di avere un incentivo fiscale di grande interesse per effettuare interventi che altrimenti avrebbero posticipato.”

“Inoltre il cambiamento dei comportamenti e delle abitudini post Coronavirus – conclude Vanzini – imporrà interventi che consentano di conformarsi alle nuove regole relative alle distanze sociali alla privacy per meglio garantire la salute di tutti.”

“I costruttori artigiani post lockdown – afferma Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – puntano anche sul rilancio dei lavori pubblici. La crescita del nostro territorio passa imprescindibilmente da una adeguata dotazione di infrastrutture pubbliche, per questo crediamo sia urgente reperire fondi pubblici, snellire le procedure, dotare le Amministrazioni Locali di risorse per accantierare le opere e favorire le imprese locali nella realizzazione degli interventi, tutte azioni che potrebbero sostenere l’impresa e l’occupazione e lasciare un territorio meglio infrastrutturato e dotato di tutte le utilities necessarie a renderlo fruibile sia dal punto di vista turistico sia dei servizi per i residenti”.

Per le imprese, inoltre, è fondamentale derogare alle regole sugli appalti pubblici e cercare di velocizzare le opere e quindi affidare i lavori a imprese che abbiano effettivamente la capacità di realizzarli secondo prezzi sostenibili e non con il criterio di aggiudicazione del massimo ribasso a imprese che passano solo in subappalto speculando sul lavoro dei subappaltatori.

“Ovviamente – conclude De Santis – la ripartenza dovrà essere condizionata da tutte le misure di protezione della salute dei dipendenti. Siamo stati i primi e anche adesso continiamo a sostenere come la tutela dei lavoratori non sia subordinabile ad alcun interesse economico. Siamo certi che ripresa e attività in sicurezza saranno compatibili”.