Nasce “Saluzzo Casa”- Rete di imprese e professionisti pronti a seguire i clienti a 360°

È stata recentemente costituita la Rete di imprese e professionisti “Saluzzo Casa”, compagine di aziende e tecnici specializzati nel comparto costruzioni, impiantistica elettrica e idraulica, legno, progettazioni e certificazioni.

L’obiettivo? Seguire i clienti a 360° in tutte le fasi e le procedure relative al “Superbonus 110%” e in generale ai numerosi “bonus casa” che oggigiorno rappresentano un’interessante opportunità di risparmio per tanti consumatori.

Da numerosi mesi, infatti, grande attenzione sta suscitando nei settori dell’edilizia e dell’installazione di impianti il Superbonus 110% varato con il cosiddetto “Decreto Rilancio”. A livello nazionale, interessa una vasta platea costituita da 1 milione di imprese del sistema della casa – di cui 500 mila nelle costruzioni, 238 mila nelle attività immobiliari e 196 mila studi di architettura, di ingegneria e tecnici – con 2,3 milioni di addetti, di cui 2 milioni, pari all’87,6%, nelle micro e piccole imprese.

E così, con il supporto tecnico degli uffici della Confartigianato Cuneo, 14 tra aziende del settore e professionisti hanno dato vita a “Saluzzo Casa”.
Questi i componenti:
Service 900 srl – Lagnasco
Electric Power – srl Lagnasco
Tolin Parquets snc – Torre San Giorgio
Elettrotec snc di Chiabrando Pier Felice e C. – Saluzzo
E.DI.COM di Forgia Mattia, Aurelio, Alberto snc – Saluzzo
Millone Serramenti di Millone Gianni Battista & C. sas – Moretta
Cavallera snc di Cavallera Gianfranco e Paolo – Lagnasco
Moriondo Pier Giorgio & C. sas – Manta
Barra Romano – Sampeyre
Edil Costruzioni srl – Lagnasco
Studio Sting Associato di Ingegneria – Saluzzo
Geometra Boglio Claudio – Saluzzo
Perito industriale Vallome Walter – Verzuolo
Ingegnere Bertola Raffaele – Saluzzo
Aziende e professionisti sono pronti a mettere a fattor comune il loro pluriennale know-how nel settore che, abbinato a competenza, conoscenza di tecniche e materiali, professionalità nell’esecuzione dei lavori e nell’espletamento delle pratiche burocratiche, si trasforma in un completo pacchetto “chiavi in mano” per chiunque voglia ristrutturare o efficientare la propria abitazione.




CNVV: Luigi Falabrino nuovo presidente di “Ance Novara Vercelli”

Luigi Falabrino è il nuovo presidente di “Ance Novara Vercelli”, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili che rappresenta tutte le imprese del settore aderenti a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (oltre 60, con quasi 1.200 addetti complessivi).

Falabrino, 56 anni con un figlio, sposato con Lucia (suo braccio destro in azienda), è amministratore e socio unico delle società novaresi Fabrica srl e Fabrica Impianti srl, attive come general contractor nei settori dell’edilizia civile, industriale e residenziale e dell’impiantistica civile e industriale; è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea di Ance Novara Vercelli del 15 febbraio 2021 confermando inoltre Francesco Sogno Fortuna (F.lli Sogno & Figli srl) come vicepresidente e Filippo Arrigoni (Fides srl) come tesoriere. Completano il Consiglio generale di Ance Novara Vercelli: Davide Bellè (Impresa Cardani Francesco srl), Nicolò Bertini (Bertini srl), Elena Boltro (Afib srl), Elena Bona (Bona 1858 srl), Giovanna Mastrotisi (Novaria Restauri srl) e Daniele Notari (Notarimpresa Spa).

«Ringrazio tutti gli associati – dichiara Falabrino – per la fiducia dimostrata eleggendomi in questo importante ruolo di rappresentanza, decisamente prestigioso ma carico di responsabilità nei confronti delle nostre imprese e dei lavoratori in esse occupati. Ringrazio Emilio Brustia per tutto il lavoro svolto con capacità e onestà in questi lunghi anni di presidenza per la nostra Associazione e grazie al quale, come ultimo atto, è stato possibile realizzare l’unione tra le due territoriali provinciali. Ringrazio l’amico Francesco Sogno Fortuna che con la sua esperienza mi aiuterà in questi quattro anni di entusiasmante mandato e ringrazio tutti gli imprenditori neo-eletti che si sono lasciati coinvolgere in questo progetto. La linea che perseguirò durante il mio mandato sarà legata all’etica, al rispetto delle leggi, al rilancio e all’innovazione tecnologica ed ecologica del nostro settore, anche grazie alle opportunità economiche previste da Next Generation Eu. Inoltre mi impegnerò personalmente, in accordo e in collaborazione con gli enti istituzionali, per promuovere azioni di contrasto delle forme di lavoro irregolare e per garantire il massimo supporto a chi opera quotidianamente in sicurezza».




Feneal Uil Torino e Piemonte: il settore edile è ancora in sofferenza

Il 2020 è stato un anno ancora complicato per il settore edile piemontese. In base ai dati dell’Ente Bilaterale, a Torino, da ottobre 2019 a settembre 2020, il totale dei salari erogati ai lavoratori del comparto è calato dell’8,8%, le ore lavorate sono scese del 9,4% e il totale delle imprese, nonostante il blocco dei licenziamenti, si è ridotto dell’1,2%, passando da 2.481 a 2.452 unità.

“Il settore edile torinese – commenta Claudio Papa, segretario della FENEAL UIL Torino – sta cercando di risollevarsi dopo l’uragano pandemico, ma come emerge dai dati l’anno edile è stato all’insegna della sofferenza e i dati di ottobre confermano che il comparto fatica a riprendersi. In questo contesto, il nuovo ‘semi lockdown’ sta creando notevoli disagi”.

“A livello regionale la situazione non è migliore – dichiara il Segretario Organizzativo FENEAL UIL Piemonte Tiziana Del Bello – nel perido compreso tra ottobre 2019 e settembre 2020, il totale dei salari erogati si è contratto del 10%, le ore lavorate sono scese di 10,81 punti percentuali e il numero delle imprese è calato del 3,57%, passando da 6.152 a 5.932 unità”.

 

 




Sono tante ancora le incertezze cui deve far fronte il comparto edile piemontese

Il volano che dovrebbe far ripartire il mattone grazie ai fondi stanziati dallo Stato, con il supporto delle banche, si chiama Superbonus 110%.

Ma ad oggi sono tante, troppe, ancora le incertezze cui deve far fronte il comparto edile piemontese rappresentato da 49mila imprese edili artigiane che impiegano 150mila addetti.

A partire dalla burocrazia, e la totale assunzione di responsabilità finanziaria, che non piace in primis alle imprese e ai tecnici che con loro lavorano. E per sciogliere dubbi di certo non basterà leggere, e applicare, i decreti su “Requisiti tecnici” e “Asseverazioni”, pubblicati giorni fa.

Basti pensare che se un piccolo immobile unifamiliare da ristrutturare avesse tutti i documenti in ordine, ovvero nessuna difformità edile od urbanistica, gli atti da presentare per la cessione del credito verso gli Istituti sarebbero mediamente 36. Al contrario, se un medio condominio dovesse presentare irregolarità nelle parti comuni o semplicemente la necessità di “ricostruire” o ricercare documenti mancanti, gli interventi da parte dei tecnici potrebbero arrivare anche a 90.

“Il mondo delle costruzioni sta dando prova di grande resilienza e di forza di volontà per emergere dalla crisi che sta investendo il mattone – commenta Enzo Tanino, Presidente Confartigianato edilizia Piemonte – però subissare i tecnici e le imprese con una tale quantità di burocrazia ci sembra francamente esagerato in un periodo dove c’è necessità di snellezza e rapidità”.

Senza contare come il “110%” sia in fase di evoluzione, e quindi in costante modifica, giorno dopo giorno, con passaggi che cambiano, norme che vengono interpretate e scadenze che dovrebbero allungarsi consentendo maggior tempo per fruire del bonus.

Oltre a tutto questo c’è poi il rischio dato dai controlli postumi dell’Agenzia delle Entrate: infatti l’Ente, successivamente ai lavori e al loro pagamento tramite cessione del credito fiscale, ha 5 anni per verificare l’idoneità dell’intervento. Quindi, se le pratiche non vengono redatte bene, c’è il rischio di una stangata a scoppio ritardato ovvero, se qualcosa dovesse andare storto, i beneficiari in primis, ed a catena gli altri soggetti coinvolti, si potrebbero trovare nella condizione di dover restituire gli importi goduti, gravati dalle pesanti sanzioni previste.

 

“Questa del 110% è una misura importante, se non fondamentale, per il comparto piemontese delle costruzioni – continua Taninouna delle poche previste nei vari decreti, che non fa rima con assistenzialismo. Il superbonus 110 % è l’occasione per dar vita ad un piano di messa in sicurezza e di efficientamento degli edifici, contribuendo a dare un importante input all’economia in generale. Voglio ricordare che ogni euro investito in costruzioni viene triplicato grazie alla lunga filiera coinvolta. Auspico, quindi, che il superbonus possa dar vita  all’atteso incremento delle commesse al quale dovrà corrispondere prontezza ed adeguatezza di risposta da parte delle nostre imprese. Speriamo però che la domanda non venga paralizzata dall’iter burocratico e dall’incertezza normativa, che potrebbe ridurre la “potenza di fuoco” del provvedimento già limitata rispetto alle sfide, straordinarie e senza precedenti, poste dalla crisi Covid-19.”

 

Abbiamo tante richieste, e siamo pronti a soddisfarle tutte, ma ad oggi di fatto siamo ancora fermi. – prosegue Tanino – È necessario che le imprese e tecnici studino a fondo, e con calma, le norme, per evitare errori che poi potrebbero portare gravi conseguenze dal punto di vista fiscale e, conseguentemente, finanziario”.

“È certamente una misura migliorabile – prosegue il Presidente – ad esempio anticipando i tempi di una possibile fruizione diretta del credito d’imposta da parte dell’impresa e trovando un modo per non perdere quanto non integralmente utilizzato nel periodo di competenza. Senza una modifica in tal senso diventa praticamente obbligatoria la richiesta di un prestito bancario per portare a compimento l’operazione.”

 

Uno dei punti cruciali del bonus è che, per adesso, la sua scadenza è al 31 dicembre del prossimo anno. “A livello nazionale abbiamo chiesto la proroga almeno fino al 2023, per consentire gli interventi con tempi un po’ più adeguati – conclude Tanino”.

 

 




Edilizia e innovazione: connubio vincente Confartigianato Cuneo ne parla in un webinar

Confartigianato Cuneo prosegue la serie di webinar dedicati al mondo dell’edilizia e delle costruzioni. Dopo i due seguitissimi appuntamenti in cui si è approfondito il “Superbonus 110%”, martedì 22 settembre, alle ore 19.00, avrà luogo un webinar video online nel quale verranno illustrate le potenzialità che le nuove tecnologie offrono al “comparto casa”.

In particolare, FabLab Cuneo spiegherà come i nuovi strumenti tecnologici possono apportare benefici e vantaggi alle imprese del settore, permettendo un miglioramento dei processi costruttivi e dei materiali impiegati.

FabLab Cuneo è un’officina/laboratorio – aderente al circuito ufficiale della prestigiosa università statunitense MIT di Boston – che offre competenze tecniche ed una serie di macchinari/strumenti di lavoro in grado di realizzare in maniera flessibile e semi-automatica un’ampia gamma di oggetti e lavorazioni.

Nel corso del webinar online saranno approfondite le seguenti tematiche: Stampa 3D; Plotter verticali; sistemi di taglio CNC polistirolo; scanner e fotogrammetria; taglio laser.
«Si tratta – commentano Luca Crosetto e Joseph Meineri, presidente e direttore generale di Confartigianato Cuneo – di un ulteriore impegno della nostra Associazione per essere vicini alle imprese, evidenziando in questo contesto la naturale e storica propensione dell’artigianato ad “innovare” e a sfruttare le opportunità delle nuove tecnologie.

Attraverso il nostro FabLab, accreditato alla rete dei Digital Innovation Hub presso il Ministero dello Sviluppo Economico, possiamo affiancare e supportare le imprese, portandole ad essere sempre più competitive».

Per assistere ai lavori clicca qui 




Filiera torinese costruzioni, pronto progetto per rilancio della Val Susa

Mettere a punto un progetto di intervento sulle aree interessate dalla TAV per rilanciare l’economia della Val di Susa e di Torino.

Questo l’obiettivo che si è data la Filiera Torinese delle Costruzioni, che unisce le associazioni datoriali torinesi – Ascom, Ance, Confartigianato, Cna Costruzioni e Unione Industriale di Torino – delle oltre 15 mila imprese che operano in provincia di Torino sull’intera filiera, dai costruttori edili ai produttori di materiali da costruzione, fino ai rivenditori di materiali e gli impiantisti.

In un momento di grande difficoltà come l’attuale, riuscire a coniugare le diverse vocazioni della Val Susa con il rilancio e lo sviluppo economico del territorio diventa strategico e prioritario. Così le associazioni della filiera stanno lavorando per individuare un percorso condiviso di miglior utilizzo delle risorse provenienti dalle opere di compensazione della TAV, consapevoli che solo uno sviluppo armonico e rispettoso di ambiente e tradizioni può attivare una ripresa economica solida e con prospettive di lungo termine.

La filiera, riunitosi per la prima volta una decina di anni fa con lo scopo di individuare progetti e strategie utili al rilancio del settore duramente colpito dalla crisi finanziaria del 2008, oggi partecipa con propri rappresentanti al tavolo dell’Osservatorio per l’asse ferroviario Torino-Lione.

Per questo negli ultimi mesi si è deciso di mettere a punto un progetto di intervento e di incontrare gli assessori competenti della Regione Piemonte, Marco Gabusi e Andrea Tronzano, il prossimo 4 settembre, per condividere una prospettiva di futuro per il settore e l’avvio del percorso individuato.

 




Cciaa Cuneo: pubblicato il prezzario opere edili e impiantistiche

L‘ente camerale cuneese ha pubblicato sul proprio sito internet alla pagina  la 18ma edizione del Prezzario delle opere edili e impiantistiche in provincia di Cuneo,realizzato dal comitato tecnico omonimo, i cui esperti sono designati da Regione, Provincia, Ordini e collegi professionali e associazioni di categoria.

Con l’edizione 2020 del volume, si è consolidato l’ampliamento della sezione dedicata all’edilizia sostenibile, che ha introdotto, a partire dall’edizione 2018, le voci e i prezzi di prodotti e materiali eco-sostenibili, nel rispetto dei nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) e nell’ambito del progetto europeo Italia Francia Alcotra Eco-Bati.

Per l’edizione 2020, la categoria “Edilizia sostenibile” è stata rivista, con opportune integrazioni di nuove voci, dal gruppo di esperti del Comitato tecnico preposto a lavorare su questa parte.

Sono stati aggiornati tutti i prezzi dei prodotti CAM per adeguarli e allinearli a quelli del Prezzario regionale, in osservanza delle misure disposte dalle condizioni emergenziali connesse con il Covid-19. Tali aggiornamenti, con il supporto di Environment Park, sono stati condivisi con la Regione Piemonte e inseriti nel Prezzario regionale e sono confluiti nell’aggiornamento nel Catalogo regionale dei prodotti edilizi con certificazione ambientale.

La pubblicazione, edita nel formato digitale, rappresenta la sintesi del lavoro svolto da ciascuno dei componenti, che provvede all’aggiornamento e alla revisione delle parti di propria competenza, intervenendo in un continuo confronto dialettico. La coerenza dei prezzi pubblicati con l’andamento del mercato viene garantita attraverso l’introduzione di nuove voci e l’eliminazione di quelle ormai obsolete.

“Ogni anno la realizzazione del Prezzario rappresenta un traguardo importante, un contributo alla trasparenza nei lavori del settore edile e impiantistico che, grazie all’impegnativo lavoro del Comitato tecnico, l’ente camerale mette a disposizione di imprenditori, professionisti e privati, per le contrattazioni e la risoluzione di controversie – ha sottolineato Mauro Gola presidente della Camera di commercio cuneese – Ricordo che la redazione e l’aggiornamento del Prezzario sono svolti da una vera e propria squadra di esperti preposta a rilevare, sotto l’egida dell’istituzione camerale, gli oltre 12.650 prezzi che sono il riferimento per settori determinanti del nostro tessuto provinciale, con quasi 9mila imprese.

Nell’ultimo decennio il settore delle costruzioni è stato coinvolto da una crisi perdurante, aggravata con l’emergenza Covid 19, ma resta un settore vitale del tessuto economico e proprio per questo necessita di più attenzione da parte delle istituzioni che debbono riportare in alto gli investimenti facendo ripartire le grandi opere infrastrutturali di cui Paese ed il nostro territorio hanno bisogno”.




Eletti i neo presidente di Confartigianato Piemonte costruzioni e edilizia

Il neo Presidente Confartigianato Piemonte Costruzioni, Antonio Elia, ha subito esordito: “Così il super bonus 110% non va. Occorre approvare la norma in modo definitivo e fare in fretta.  I committenti attendono chiarimenti mentre le imprese sono ferme”.

 

Enzo Tanino, neo eletto Presidente Regionale del Gruppo Edili, ha dichiarato: “Un vero e proprio boomerang, altro che rilancio! La possibilità di avvalersi della cessione del credito all’esecutore delle opere e/o dello sconto in fattura data ai committenti di lavori già cantierati sta generando alle piccole imprese gravi problemi di liquidità, già erosa da split payment e ritenuta d’acconto sui bonifici; le aziende saranno costrette a dire di no a molti lavori”.

 

Si è svolta lo scorso 7 luglio l’assemblea regionale del Gruppo Edili di Confartigianato Imprese Piemonte per eleggere il nuovo Presidente dopo le dimissioni per cessazione dell’attività del Presidente uscente, Luciano Gandolfo.

Alla presenza dei Presidenti provinciali Edili delle Associazioni territoriali di Confartigianato Piemonte, è risultato eletto all’unanimità l’Ing.Enzo Tanino, Presidente del Gruppo Edili di Confartigianato Asti.

 

“Ringrazio il Presidente uscente Luciano Gandolfo – ha esordito il neo Presidente eletto – per la sua lunga e prolifica attività in rappresentanza delle imprese edili piemontesi. Sono stati anni difficili nei quali abbiamo apprezzato tutto il suo impegno, profuso in questi anni per risolvere sia a livello regionale che nazionale i numerosi problemi che hanno assillato la categoria degli edili. Auspico di riuscire a raggiungere altrettanti risultati garantendo sin d’ora lo stesso impegno e la stessa attenzione per il comparto edile artigiano.”

 

Da subito il neo Presidente eletto ha affrontato i temi cogenti che interessano il comparto edile.

“Il super bonus 110% rischia di diventare un boomerang per le piccole e medie imprese artigiane edili. Se non ci saranno regole chiare per la gestione della cessione del credito, che certamente le imprese non potranno accollarsi, il super bonus non produrrà alcun beneficio per il rilancio del comparto edile, ormai esasperato da oltre un decennio di crisi. Siamo in attesa della conversione in legge del decreto rilancio che auspichiamo recepisca i nostri emendamenti per rendere realmente utilizzabile lo sconto in fattura da parte del cittadino committente. Altrimenti sarà l’ennesimo annuncio senza seguito e le nostre imprese in sofferenza dicono basta ai proclami invocando concretezza delle misure e interventi di sostegno reali ed efficaci.”

 

Sempre nella giornata del 7 luglio si è tenuto in Confartigianato Imprese Piemonte il Consiglio Direttivo della Federazione Costruzioni per eleggere il nuovo Presidente dopo le dimissioni dalla stessa carica di Gandolfo.

 

E’ risultato eletto il sig. Antonio Elia, già Presidente regionale del Gruppo Decoratori, l’altra componente della Federazione oltre quella degli Edili.

“E’ un onore per me – ha dichiarato Elia – presiedere questa carica, nella consapevolezza che le sfide che ci attendono sono numerose e richiedono il massimo sforzo per vincerle nell’interesse di tutte le imprese del comparto Costruzioni. Sono sicuro che il lavoro che faremo in sinergia con il Presidente Tanino darà ottimi risultati.”

 

Anche Elia, nella sua relazione di insediamento, non ha trascurato il tema del super bonus.

“In questo momento di approvato c’è solo il decreto legge, i cui emendamenti, che potrebbero modificarne la struttura in modo importante, come per l’estensione fino al 2022, sono ancora in discussione in Parlamento – ha commentato Elia.  Ma attenzione: questa norma, che avrebbe avuto lo scopo di rilanciare le attività del settore casa, quindi edilizia, impianti, serramenti, rischia di ottenere l’effetto opposto a quello voluto, creando una situazione paradossale nella quale anche i lavori già decisi prima del lockdown vengono sospesi dai committenti in attesa che il super bonus 110% diventi fruibile. Il che vuol dire attendere la conversione in legge del decreto e le successive norme attuative. Passeranno mesi, in cui l’attuale situazione di stallo si aggraverà ulteriormente con effetti paradossalmente peggiori. Per questo chiediamo interventi normativi attuativi immediati dopo la conversione in legge”.

 

 

 

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Edilizia, fino a 50 mila euro di contributi

Chi deciderà di ristrutturare o costruire una nuova casa potrà avere fino a 50mila euro di contributi dalla Regione per il pagamento degli oneri dovuti ai Comuni.

La Commissione Urbanistica del Consiglio regionale, riunita in videoconferenza con la Commissione Bilancio e presieduta da Mauro Fava, ha dato oggi parere favorevole a maggioranza alla delibera di Giunta che renderà operativa nel giro di pochi giorni la normativa prevista dal Riparti Piemonte in favore dell’edilizia.

Il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Carosso ha illustrato la misura che mette a disposizione 26 milioni di euro per il 2020 per erogare contributi a cittadini e imprese che abbiano fatto domanda in Comune per opere edilizie tra il 29 maggio scorso e il prossimo 30 novembre.

Come concordato dalla Regione con Anci (l’associazione dei Comuni), i contributi per il pagamento degli oneri per la costruzione o al riuso edilizio saranno calcolati dai Comuni al momento della richiesta dei titoli abilitativi per le costruzioni e verranno erogati in breve tempo dai Comuni stessi. In caso di interventi di recupero il contributo potrà coprire anche il 100% degli oneri previsti, nel caso di nuova costruzione fino al 50%. Il contributo massimo sarà comunque di 50mila euro.

Nel caso in cui le richieste siano già state presentate e il cittadino abbia già pagato gli oneri al Comune questi verranno rimborsati dalla Regione. Da domani e nei prossimi giorni le misure saranno spiegate nel dettaglio dai funzionari dell’assessorato in tre distinti seminari di approfondimento online (webinar) e dall’8 luglio entrerà in funzione la piattaforma per gestire domande e contributi.

Il presidente della II Commissione Mauro Fava, citando in modo particolare il grande apporto dato dal consigliere Valter Marin, ha espresso la propria soddisfazione “per aver raggiunto questo importante traguardo che darà una svolta all’edilizia in Piemonte in questo grave periodo di difficoltà per cittadini e imprese”.




Split Payment, Gruppo costruttori edili UI Asti: proroga atto scellerato

La richiesta di proroga dello split payment che il Governo avrebbe avanzato a Bruxelles è un deliberato atto contro le imprese a cui si continua a togliere liquidità: Italia fanalino di coda Ue per rimborsi Iva.

“Se veramente sarà confermata, la richiesta di proroga che il Governo avrebbe avanzato in Europa, sarà l’ennesima prova che invece di voler aiutare le imprese, si fa di tutto per farle chiudere soprattutto in questo momento”, dice senza mezzi termini il Capogruppo del Gruppo Costruttori Edili dell’Unione Industriale della Provincia di Asti, Arch. Raffaella Fasolis.

“Sono anni che ci battiamo per l’eliminazione di una norma ingiusta che drena 2,5 mld all’anno alle imprese con la scusa che si vuole combattere l’evasione. Serve solo per fare cassa e subito a danno di tante imprese oneste”. Infatti, con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica, che consente di controllare in modo capillare i versamenti, è venuta meno anche la motivazione originaria che aveva spinto 5 anni fa il legislatore ad adottare questa misura che peraltro a detta di Bruxelles doveva e poteva avere solo carattere temporaneo.

Inoltre, visto che l’Italia è fanalino di coda dell’Ue per rimborso Iva (63 settimane di media contro quella europea di 16) significa che le imprese dovranno aspettare anni per riavere il proprio credito. “E’ evidente che si vuol far pagare ancora una volta alle imprese i costi sostenuti dallo Stato: con una mano ci danno liquidità, peraltro in tempi lunghi e in modo non efficiente, e con l’altra ce la tolgono subito”. “Una decisione”, continua l’Arch. Fasolis, “che appare del tutto in contrasto con quanto previsto anche nei programmi elettorali delle forze di maggioranza e dal Premier stesso in tutte le occasioni pubbliche e di fronte alla quale non siamo disposti a stare con le mani in mano”.

Per le imprese che stanno affrontando con coraggio questa durissima crisi rappresenterebbe infatti “un colpo finale ingiustificato e peraltro illegittimo. Mi chiedo come l’Europa potrà approvare l’ennesima proroga di una misura che doveva già essere accantonata da tempo: di questo passo non resterà in piedi un’impresa in grado di costruire infrastrutture!”