Irap e bollo auto, il Consiglio chiede le esenzioni

Niente Irap regionale per cinque anni alle imprese che apriranno o trasferiranno una nuova attività in Piemonte e niente bollo auto per un triennio a favore di chi compra una nuova auto.

È quanto si chiede alla Giunta con due ordini del giorno presentati dalla maggioranza e dal gruppo dei Moderati, primo firmatario di entrambi il capogruppo di Fi Paolo Ruzzola, approvati oggi dall’Assemblea regionale.

Esenzione Irap regionale

Il primo documento – licenziato all’unanimità dei votanti – mira “a prevedere l’adozione da parte della Giunta di una misura che valuti l’esenzione del pagamento della quota regionale dell’Irap, per i primi cinque anni di vita per le imprese che apriranno in Piemonte una nuova attività o che vi trasferiranno l’attività da altre regioni o stati esteri”. Impegna inoltre l’esecutivo “a intervenire nei confronti del Governo perché valuti analoga soluzione per la quota Irap di spettanza dello Stato”.

Nel corso del dibattito i consiglieri Paolo Bongioanni Maurizio Marrone (Fdi) hanno sottolineato l’importanza di sostenere il mondo produttivo delle imprese “aprendo una finestra in direzione di una maggiore equità fiscale” e di predisporre opportunità “soprattutto in un momento in cui si lamenta la fuga di cervelli e imprese verso l’estero, di far nascere nuove imprese locali e nuovi posti di lavoro soprattutto nelle zone più periferiche”.

I consiglieri Diego Sarno e Raffaele Gallo hanno annunciato il voto favorevole del Pd al documento proponendo eventuali incentivi anche per le aziende che s’impegnino a impiegare lavoratori locali d’area vasta.

Silvio Magliano (Moderati) ha auspicato che la Regione preveda a stanziare le risorse necessarie all’attuazione del provvedimento già in fase di assestamento di bilancio, mentre Sean Sacco (M5s) ha evidenziato che un intervento sull’Irap regionale “è poca cosa ma può indubbiamente rappresentare un buon segnale soprattutto per le piccole imprese”.

Il capogruppo di Luv Marco Grimaldi ha proposto di sostituire un’esenzione totale e generalizzata dell’Irap con una sua rimodulazione in base a criteri diversi.

Per il consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi) il provvedimento potrà servire anche a convincere i giovani imprenditori a non scappare dall’Italia e ad investire nella nostra regione.

Esenzione tassa automobilistica

Il secondo documento – licenziato con 25 sì della maggioranza – mira a “rimodulare la tassa automobilistica, verificando la possibilità di prevedere l’esenzione del pagamento della tassa automobilistica per tre anni, nella misura massima di un mezzo per nucleo famigliare, per i cittadini piemontesi che provvedano all’acquisto di una nuova automobile Euro 6b massimo di cilindrata 2.0 in sostituzione di una categoria fino ad Euro 4”. Impegna inoltre la Giunta “ad avviare un percorso con il Governo, attraverso la Conferenza delle Regioni, teso alla predisposizione di voucher ambientali con cui garantire un riconoscimento economico alle regioni nel cui territorio si registrano importanti livelli diu sostituzione del parco veicolare e conseguenti miglioramenti della qualità dell’aria grazie alle riduzioni emissive”.

Nel corso del dibattito sono intervenuti – per il M5s – i consiglieri Giorgio BertolaSacco e Sarah Disabato che, esprimendo alcune perplessità, hanno sottolineato l’importanza di esenzioni per le auto elettriche e per il rinnovo del parco dei mezzi pubblici e denunciato il fatto che il documento non specifichi come la Regione recupererà i mancati introiti.

Anche Gallo (Pd), Magliano (Moderati) e Grimaldi (Sel) hanno evidenziato la necessità di comprendere quanto verrà a costare alla Regione l’attuazione di un simile provvedimento, dal momento che il bollo auto rappresenta la seconda entrata per le casse piemontesi.

Per Riva Vercellotti (Fi) e Andrea Preioni (Lega) la proposta ha il doppio merito di migliorare l’ambiente combattendo l’inquinamento prodotto dalle emissioni delle auto più vecchie e di contribuire a ridurre le tasse per i cittadini piemontesi.

Nel corso della seduta sono anche stati respinti due ordini del giorno presentati rispettivamente dai primi firmatari Domenico Rossi (Pd) e Francesca Frediani (M5s) per far fronte alla carenza di medici e aumentare le borse di specializzazione in Medicina.




“Come fare il 730? Te lo spiega l’Agenzia delle Entrate”, il webinar della Direzione del Piemonte

Come fare il 730? Te lo spiega l’Agenzia delle Entrate”: è il seminario on line aperto a tutti i cittadini, in programma giovedì 20 maggio alle ore 16, organizzato dalla Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate per aiutare i cittadini alle prese con la dichiarazione dei redditi precompilata.

 

L’appuntamento è rivolto ai cittadini che intendono “far da sé” il 730 ma hanno bisogno di qualche semplice spiegazione per essere sicuri di non sbagliare. Durante il webinar si simulerà la compilazione di una dichiarazione dei redditi: come accedere, accettare o modificare e infine inviare la dichiarazione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Sono previsti focus sulle novità di quest’anno e i partecipanti potranno porre delle domande.

 

Tutte le opportunità della dichiarazione precompilata – in particolare, gli esperti dell’Agenzia delle Entrate illustreranno le principali forme di agevolazione fiscale fruibili con la dichiarazione dei redditi (dalle spese sanitarie, a quelle scolastiche, dalla detraibilità degli interessi pagati per il mutuo prima casa alle spese per ristrutturazione edilizia) e le condizioni per beneficiarne.

 

Come fare per partecipare – Per partecipare occorre registrarsi: le istruzioni di dettaglio sono riportare sul sito oppure si può utilizzare il link diretto per la prenotazione sulla piattaforma eventbrite.

Gli iscritti riceveranno via mail le credenziali per partecipare direttamente dal proprio computer o smartphone.

 




Novara, sospensione e slittamento termini pagamento tributi comunali

La Giunta Comunale, ha adottato la delibera che dispone la sospensione e lo slittamento dei termini per il pagamento dei tributi comunali in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020.

Il Decreto Legge n. 18 del 17/03/2020 è già intervenuto disponendo la sospensione dei termini di versamento delle cartelle di Agenzia delle Entrate-Riscossione e degli avvisi di accertamento ed ingiunzioni emessi dai Comuni la cui scadenza di versamento era prevista appunto tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020. Dalla norma erano però escluse le scadenze di versamento di tributi non direttamente collegati ad accertamenti, come ad esempio la Tosap e i piani di rateizzazione precedentemente accordati ai contribuenti.

Con la delibera approvata la Giunta ha deciso: di differire i termini di versamento della Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche (Tosap) permanente e temporanea per le occupazioni mercatali, fissando le nuove scadenze alle date del 30 giugno, 30 settembre e 31 ottobre. di differire i termini di versamento della Tari (solo una lista suppletiva di debitori per l’anno 2019), spostando la nuova scadenza dal 30 aprile al 30 giugno 2020. di prendere atto della sospensione fino al 31 maggio 2020 delle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso tributario da parte del servizio entrate fundraising sponsorizzazioni e gestione del patrimonio immobiliare comunale, dell’organismo di mediazione tributaria, del servizio avvocatura civica e del concessionario Abaco di prendere atto che sono sospese e rinviate le scadenze di pagamento ricadenti nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 degli atti di accertamento esecutivi e delle ingiunzioni fiscali emessi dal Comune di Novara o dal concessionario Abaco di disporre la sospensione e rinvio di qualsiasi forma di rateizzazione accordata e in corso le cui scadenze di versamento ricadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020

“Alla luce della situazione di emergenza non solo sanitaria ma conseguentemente di natura sociale ed economica – spiega il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – abbiamo deciso di sospendere alcuni pagamenti e di prorogare le imposte comunali per dare respiro alle attività e ai cittadini. Ci rendiamo conto che stiamo attraversando un periodo difficile: proprio per questo abbiamo adottato un provvedimento quale contributo immediato alla gestione economica delle famiglie”.




Come fare il 730? Te lo spiega l’Agenzia delle Entrate

Come fare il 730? Te lo spiega l’Agenzia delle Entrate”: è il seminario on line aperto a tutti i cittadini, organizzato dalla Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate per aiutare ad utilizzare la dichiarazione dei redditi precompilata.

L’ultima edizione del webinar si svolge lunedì 22 giugno alle ore 17: un appuntamento a misura del cittadino tipo, lavoratore dipendente o pensionato, che intende “far da solo” il 730 e ha bisogno di essere guidato per non sbagliare. Durante il webinar si simulerà la compilazione di una dichiarazione dei redditi: come accedere, accettare o modificare e infine inviare la dichiarazione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Focus sulle novità di quest’anno e le risposte ai quesiti dei partecipanti.

 

Come partecipare – Per esigenze tecniche, l’incontro sarà limitato alle prime 50 persone. Le istruzioni per prenotarsi sono sul sito internet oppure si può utilizzare il link diretto per la prenotazione sulla piattaforma eventbrite. Gli iscritti riceveranno via mail le credenziali per partecipare al webinar direttamente dal proprio computer o smartphone.

 




Scontrino elettronico, Riba:”Agenzia entrate chiarisca cosa sta succedendo”

Anche con la migliore buona volontà, sfidando connessioni che viaggiano a meno di 200kbs, molti negozianti dei Comuni montani, come i loro colleghi, hanno trovato la porta chiusa all’Agenzia delle Entrate.

Già, perché l’invio telematico dei corrispettivi è stato compromesso, negli ultimi giorni, da numerosi blocchi del sistema informatico centrale dell’Agenzia.

Uncem ha ricevuto diverse segnalazioni, da Usseglio ad esempio, nelle Valli di Lanzo, e dall’Alessandrino. Il danno e la beffa. Nonostante tutte le difficoltà, oltre a internet anche la corrente elettrica non proprio stabile nelle zone montane, gli esercenti hanno rispettato la norma sullo scontrino elettronico, ma hanno dovuto fare i conti con le carenze organizzative dell’Agenzia e dei suoi server.

Ecco perché sono d’accordo con la richiesta del Presidente nazionale Uncem Marco Bussone, che all’Agenzia ha proposto una mappatura del cambiamento, capace di contemplare anche chiusure e rischi di desertificazione commerciale nelle valli e nei piccoli Comuni. Un’analisi necessaria da fare entro gennaio in tutte le aree montane del Paese. Non senza un rinvio delle multe per chi non si dota di registratore elettronico e l’avvio in tutt’Italia, nelle zone alpine e appenniniche di misure per la differenziazione fiscale.

Lo afferma Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte, l’Unione dei Comuni e degli Enti montani.

 




Uil Piemonte: Il 16 giugno con acconto IMU si verseranno 9,8 miliardi di euro

Con l’acconto del prossimo 16 giugno si verseranno 9,8 miliardi di euro per lIMU, il cui gettito complessivo annuo sarà di19,6miliardidi euro. Il suddetto gettito tiene conto dell’abolizione dellerate IMU, introdotte nel corso del 2021,per alcuni immobili strumentali alla produzione individuati nei vari Decreti per contrastare la pandemia.

Saranno chiamati ai versamenti oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (il 41%sono lavoratori dipendenti e pensionati).Il costo medio complessivo dell’IMU su una “seconda casa”,ubicata in un capoluogo di provinciaspiega Ivana Veronese,Segretaria Confederale UILsarà di 1.070euro (535euro da versarecome acconto di giugno) con punte di oltre 2mila euro nelle grandi città.

È quanto emerge dal Rapporto IMU2021 elaborato dal Servizio UIL Lavoro, Coesione e Territorio.La media dell’aliquota applicata per le seconde case(IMU)commenta Ivana Veroneseammonta al 10,6 per mille e in molti Comuni (480 municipi di cui 18 Cittàcapoluogo) è in vigore “la ex addizionale TASI”, fino a un massimo dello 0,8 per mille,introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, così da portare in questi Comuni l’aliquota IMU fino all’11,4per mille.

Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie),dovrà versare l’IMU con l’aliquota delle seconde case,con un costo medio annuo di 55euro(28 euro di acconto), con punte di 110 euro annui.

Se si prendono in considerazione i costi IMU sulle prime case cosiddette di lusso(abitazioni signorili, ville e castelli)continua Ivana Veronese, sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio è di 2.623euro(1.311europer l’acconto), con punte di oltre 6 milaeuronelle grandi Città.

IL COSTO DELL’IMU SECONDE CASE NELLE CITTA’ CAPOLUOGO Secondo i risultatidel rapporto,il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si registra a Roma con 2.064 euro medi; a Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro. Valori più “contenuti”, invece, ad Asticon un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro; a Sondrio con 674 euro.

LE ALIQUOTE DELL’IMU SECONDE CASE NELLE CITTA’ CAPOLUOGO In 19 Città è in vigore la ex addizionale della TASI, per cui,in questi Comuni,lealiquote superano quella massima dell’IMU (10,6 per mille). In particolare,Roma, Milano, Ascoli, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona, Verona e Vicenza l’aliquota è all’11,4 per mille; a Macerata all’11,3 per mille; a Terni e Siena, all’11,2 per mille; a Lecce, Massa e Venezia all’11per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille.

Altre 73 Città capoluogo, sempre sulle seconde case, applicano l’aliquota del 10,6 per mille,tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari.In 10Città le aliquote sono sotto la soglia massima,tra cui Como, Belluno, Gorizia, Udine, Pordenone.

IL COSTO DELL’IMU SECONDE PERTINENZE NELLE CITTA’ CAPOLUOGO Per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale a Roma si pagano mediamente 110 euroannui; a Milano 99 euro annui; a Bologna 96euro annui; a Firenze 95 euroannui; a Napoli 95euro annui.

Il tema della tassazione degli immobili è tornatoal centro del dibattito politico in questi giorni. Per noi,sarebbe opportuno che le modifiche dell’IMU venissero apportate organicamente riaprendo il “cantiere” del federalismo fiscale,riforma prevista tra l’altro nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Contemporaneamente, sarebbe necessaria la riforma del catasto in grado di riportare equità nella tassazione sul mattone, annunciata più volte nel corso degli ultimi annie mai attuata.Una riforma attesa da più di 30 anni, dato che l’ultima revisione degli estimi catastali è datata 1989, partendo da una revisione dei valori catastali vecchi, iniqui e che non corrispondono al reale valore degli immobili, eliminando i paradossi attuali per cui case di pregio nei centri storici hanno rendite catastali basse, mentre immobili situati in periferia e costruiti più recentemente hanno rendite catastali alte.

Prestando, però, molta attenzioneconcludeIvanaVeroneseperché questo processodi riforma non dovrà significare maggiori prelievi,ma una diversa e più equa ripartizione del prelievo fiscale sugli immobili.

Ovviamente,sempre accompagnando questi percorsi a d una lotta“senzaseesenzama”all’evasione fiscale sulla tassazione immobiliare che ogni anno produce un minor gettito pari ad oltre 1 miliardo di euro.




I servizi dell’Agenzia delle Entrate fruibili a distanza con modalità semplificate

Durante il periodo di emergenza sanitaria “COVID – 19” oltre ai consueti canali telematici, gli uffici dell’Agenzia delle Entrate in Piemonte garantiscono, anche a distanza, i servizi fiscali solitamente erogati presso gli Uffici.

 

Le 9 Direzioni provinciali, i 28 Uffici Territoriali e gli 8 Uffici Provinciali – Territorio dell’Agenzia delle Entrate in queste settimane sono aperti al pubblico esclusivamente per la consegna di documentazione, ma i cittadini che in questo periodo hanno bisogno dei servizi dell’Agenzia possono usufruirne da casa in modo notevolmente semplificato rispetto al solito. Ad esempio, chi ha bisogno del codice fiscale per un nuovo nato o il duplicato della tessera sanitaria, chi vuole richiedere un certificato o l’accredito di un rimborso sul conto corrente.

 

Come funziona

Il contribuente può presentare la propria richiesta anche via e-mail o PEC. È sufficiente:

– allegare la documentazione necessaria. Con la domanda, il contribuente deve autocertificare di essere in possesso dell’originale dei documenti;

– allegare una scansione della carta d’identità;

– indicare i propri riferimenti per essere ricontattato nel caso siano necessari chiarimenti o integrazioni della documentazione.

 

L’operatore dell’Agenzia delle Entrate esegue la lavorazione a distanza, in back office. L’interazione che avveniva tradizionalmente allo sportello prosegue in forma virtuale tramite i canali di contatto indicati dal contribuente.

 

Sul sito sono disponibili i recapiti degli Uffici piemontesi dell’Agenzia e i dettagli sui singoli servizi usufruibili a distanza in modalità temporaneamente semplificate:

 

 

Cosa posso fare direttamente on line su www.agenziaentrate.gov.it

In ogni caso rimangono attivi i tradizionali servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate per chi è in possesso delle relative credenziali di accesso: SPID o password e PIN dell’Agenzia.  L’elenco dei servizi telematici è nel manifesto interattivo – pdf curato dalla Direzione regionale del Piemonte.

 

 

 




Chi applica gli ISA versa le imposte senza interessi entro il 20 luglio

Il MEF – Ministero Economia e Finanze  ha annunciato la proroga dei termini dei versamenti in scadenza il 30 giugno prossimo al 20 luglio 2020, senza corresponsione di interessi, per i contribuenti ISA,  al fine di tener conto dell’impatto dell’emergenza COVID-19 sull’operatività dei contribuenti di minori dimensioni e conseguentemente, sull’operatività dei loro intermediari.

La proroga riguarda il versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA per i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.

Stando a quanto chiarito in occasione di analoga proroga concessa l’anno scorso per la stessa tipologia di contribuenti non rientrano tra i soggetti che possono invocare il differimento gli esercenti attività agricole titolari di reddito dominicale e/o reddito agrario, in quanto secondo l’Agenzia delle Entrate gli interessati alla proroga sono coloro che esercitano attività di impresa, arti o professioni, per i quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), ex. art.9-bis del D.L. n. 50/2017, convertito in Legge n. 96/2017, e che per tali devono intendersi esclusivamente i soggetti che dichiarano redditi d’impresa di cui all’art. 55 del TUIR ovvero redditi derivanti dall’esercizio di arti o professioni di cui all’art. 53 del medesimo TUIR.

Pertanto, non possono beneficiare della proroga dei versamenti i soggetti che svolgono esclusivamente le attività agricole di cui agli art.32 del TUIR. Tuttavia, resta inteso che per gli imprenditori agricoli che svolgano anche attività agricole per le quali sono stati approvati gli ISA, soggette alla determinazione del reddito d’impresa, ancorché con criteri forfettari, la proroga dei versamenti torna comunque  applicabile (es. agriturismi, esercenti attività agricole connesse non ricomprese nel D.M. 15/02/2015, etc. e società che abbiano optato per la determinazione del reddito agrario , ex art. 1, c. 1093, della L. n. 266/2006 , oltre che, ovviamente, per chi determina il reddito d’impresa in via ordinaria).




Novità fiscali del 2020: quattro incontri per le aziende in tutte le sedi di Cnvv

“Legge di Bilancio, Iva nelle cessioni intracomunitarie e altre novità fiscali del 2020” è il tema dei quattro incontri gratuiti, di circa tre ore ciascuno, organizzati da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) in tutte le sue sedi tra il 21 e il 23 gennaio prossimi.

Gli incontri, ai quali ci si può iscrivere nella sezione “eventi” del sito web www.cnvv.it, si terranno martedì 21 gennaio alle 14,30 nella sede Cnvv di Novara (C.so Cavallotti 25), mercoledì 22 gennaio alle 9,30 nella sede Cnvv di Vercelli (Via Lucca 6) e giovedì 23 gennaio, alle 9,30 nella delegazione Cnvv di Borgosesia (V.le Varallo 35) e alle 15 nella delegazione Cnvv di Borgomanero (V.le Marazza 18/b).

«Come è ormai nostra abitudine – spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – abbiamo scelto di organizzare un incontro in ogni struttura della nostra realtà associativa per favorire più possibile la partecipazione delle aziende, che possono scegliere la sede più comoda in base alle proprie esigenze di data e tempi di spostamento e che ci dimostrano di gradire molto questa modalità operativa».

Scopo di ogni seminario, che tratterà gli stessi argomenti e che avrà sempre come relatori Fabrizio Manca e Alessandra Zanaria, funzionari fiscali dell’area Politiche economiche di Cnvv, è illustrare le novità fiscali introdotte dalla Legge di bilancio 2020 (quali il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali sostitutivo sia del superammortamento sia dell’iperammortamento, il calcolo del fringe benefit delle auto aziendali, la responsabilità fiscale nei contratti di appalto e subappalto, le limitazioni alle compensazioni esterne, la periodicità dell’esterometro e del versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, la tracciabilità dei pagamenti ai fini delle detrazioni Irpef) e novità in materia di Iva nelle operazioni intracomunitarie decorrenti dal 2020 (come la prova dell’avvenuta consegna dei beni in altro Paese UE, le cessioni a catena, il contratto di Consignment Stock, la rilevanza della partita Iva nel sistema Vies e la presentazione dei modelli Intrastat).

 




Felici (Confartigianato imprese): “Riecco la danza del contante, più che limiti servirebbero incentivi”

“Con il nuovo anno riprende la danza del limite al contante. Dal 1 gennaio la soglia viene dimezzata e scende a 999 euro, la stessa di undici anni fa.

La santa crociata contro il contante, che secondo chi ci governa dovrebbe spezzare le reni agli evasori, è contraddistinta da un continuo e disorientante sali-e-scendi dell’asticella: dai 12.500 euro del 2002 agli attuali 999, passando per 4.999, poi 2.499, quindi 2.999, e poi 1.999…un’odissea, non nello spazio ma nei portafogli dei cittadini, che sicuramente sarà frutto di ineccepibili erudizioni degli esperti delle cose fiscali, eppure a distanza di vent’anni resta ancora da dimostrare l’efficacia di questa ballerina misura nel contrasto all’evasione. Sia chiaro: l’evasione va combattuta, l’uso dei pagamenti digitali va incentivato.

Ma sulle modalità, riteniamo di dissentire. Ancora una volta si penalizzano artigiani e commercianti, prevedendo multe che variano in base al valore del prodotto acquistato. Ma, vi ricordate quando gli esattori facevano la posta ai clienti all’uscita dai negozi, per controllare gli scontrini?

Una misura poliziesca, così efficace che poi è stata eliminata. E le costose assurdità come le lotterie degli scontrini o il cashback di Stato? Diciamocelo, questa altalena del limite al contante è la foglia di fico della politica, dell’incapacità di colpire i grandi evasori e della non volontà di pensare vere ed efficaci politiche di incentivo per i negozianti e cittadini.

Alla base di tutto c’è la perenne presunzione che l’artigiano e il commerciante sia un ‘evasore in sonno’, da tartassare e controllare. È stato evidente in questa pandemia, che ci ha visti colpiti da chiusure e restrizioni di ogni tipo, trasformati prima in sanificatori poi in controllori di green pass, insomma in butta-fuori sia dei no vax sia della vecchietta con i contanti nella borsetta.

Ci compiacciamo del fatto che, se non altro, le banche avranno un ritorno, grazie al quale confidiamo che rallenteranno la chiusura degli sportelli, conserveranno l’occupazione e avranno più risorse da investire nell’economia reale piuttosto che nella finanza.”