Agenzia entrate, pronti a nuovo calendario versamenti

Il direttore generale di Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha dato disposizioni a tutte le strutture di rimodulare le proprie attività in base a quanto previsto dal comunicato del ministero dell’Economia e delle Finanze di oggi relativamente al differimento dei versamenti del 16 marzo 2020, in attesa del decreto legge relativo alle misure per il contenimento degli effetti del Covid-19 e della relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.




Felici (Confartigianato imprese): “Riecco la danza del contante, più che limiti servirebbero incentivi”

“Con il nuovo anno riprende la danza del limite al contante. Dal 1 gennaio la soglia viene dimezzata e scende a 999 euro, la stessa di undici anni fa.

La santa crociata contro il contante, che secondo chi ci governa dovrebbe spezzare le reni agli evasori, è contraddistinta da un continuo e disorientante sali-e-scendi dell’asticella: dai 12.500 euro del 2002 agli attuali 999, passando per 4.999, poi 2.499, quindi 2.999, e poi 1.999…un’odissea, non nello spazio ma nei portafogli dei cittadini, che sicuramente sarà frutto di ineccepibili erudizioni degli esperti delle cose fiscali, eppure a distanza di vent’anni resta ancora da dimostrare l’efficacia di questa ballerina misura nel contrasto all’evasione. Sia chiaro: l’evasione va combattuta, l’uso dei pagamenti digitali va incentivato.

Ma sulle modalità, riteniamo di dissentire. Ancora una volta si penalizzano artigiani e commercianti, prevedendo multe che variano in base al valore del prodotto acquistato. Ma, vi ricordate quando gli esattori facevano la posta ai clienti all’uscita dai negozi, per controllare gli scontrini?

Una misura poliziesca, così efficace che poi è stata eliminata. E le costose assurdità come le lotterie degli scontrini o il cashback di Stato? Diciamocelo, questa altalena del limite al contante è la foglia di fico della politica, dell’incapacità di colpire i grandi evasori e della non volontà di pensare vere ed efficaci politiche di incentivo per i negozianti e cittadini.

Alla base di tutto c’è la perenne presunzione che l’artigiano e il commerciante sia un ‘evasore in sonno’, da tartassare e controllare. È stato evidente in questa pandemia, che ci ha visti colpiti da chiusure e restrizioni di ogni tipo, trasformati prima in sanificatori poi in controllori di green pass, insomma in butta-fuori sia dei no vax sia della vecchietta con i contanti nella borsetta.

Ci compiacciamo del fatto che, se non altro, le banche avranno un ritorno, grazie al quale confidiamo che rallenteranno la chiusura degli sportelli, conserveranno l’occupazione e avranno più risorse da investire nell’economia reale piuttosto che nella finanza.”

 

 




Scontrino elettronico, Riba:”Agenzia entrate chiarisca cosa sta succedendo”

Anche con la migliore buona volontà, sfidando connessioni che viaggiano a meno di 200kbs, molti negozianti dei Comuni montani, come i loro colleghi, hanno trovato la porta chiusa all’Agenzia delle Entrate.

Già, perché l’invio telematico dei corrispettivi è stato compromesso, negli ultimi giorni, da numerosi blocchi del sistema informatico centrale dell’Agenzia.

Uncem ha ricevuto diverse segnalazioni, da Usseglio ad esempio, nelle Valli di Lanzo, e dall’Alessandrino. Il danno e la beffa. Nonostante tutte le difficoltà, oltre a internet anche la corrente elettrica non proprio stabile nelle zone montane, gli esercenti hanno rispettato la norma sullo scontrino elettronico, ma hanno dovuto fare i conti con le carenze organizzative dell’Agenzia e dei suoi server.

Ecco perché sono d’accordo con la richiesta del Presidente nazionale Uncem Marco Bussone, che all’Agenzia ha proposto una mappatura del cambiamento, capace di contemplare anche chiusure e rischi di desertificazione commerciale nelle valli e nei piccoli Comuni. Un’analisi necessaria da fare entro gennaio in tutte le aree montane del Paese. Non senza un rinvio delle multe per chi non si dota di registratore elettronico e l’avvio in tutt’Italia, nelle zone alpine e appenniniche di misure per la differenziazione fiscale.

Lo afferma Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte, l’Unione dei Comuni e degli Enti montani.

 




Agenzia entrate: in 125 mila in Piemonte hanno già visualizzato la loro dichiarazione online

Aperto il canale per l’invio del proprio 730 precompilato. È ora possibile accettarlo con i dati inseriti dall’Agenzia, oppure integrarlo. Il tutto online, direttamente da casa utilizzando il pc, il tablet o lo smartphone e accedendo con Spid, le credenziali dell’Agenzia, la carta nazionale dei servizi o il pin dispositivo Inps.

La scadenza per l’invio sulla piattaforma gestita dal partner tecnologico Sogei è fissata al 30 settembre 2020. Già 1,3 milioni di cittadini hanno consultato la propria dichiarazione nei primi 9 giorni dal lancio. Tra i più attivi i cittadini della Lombardia, seguiti da Lazio, Piemonte e Veneto. Al via da oggi anche le modifiche al modello Redditi, che potrà essere inviato dal 19 maggio al 30 novembre.

 

Quasi 2 milioni di accessi – In poco più di una settimana da quando è stata resa disponibile online, 1,3 milioni di cittadini hanno visualizzato la propria dichiarazione dei redditi precompilata per consultare i dati caricati dalle Entrate, per un totale di quasi 2 milioni di accessi. Dal 5 maggio, giorno in cui l’Agenzia delle Entrate, con il supporto del partner tecnologico Sogei, ha reso disponibili i modelli in modalità consultazione, i più attivi in termini assoluti sono stati i contribuenti della Lombardia, con 315.814 utenti che hanno fatto l’accesso, seguiti dal Lazio (171.571 utenti), dal Piemonte (124.937) e dal Veneto (123.811).

 

Da oggi ok all’invio del 730 – I contribuenti possono ora accettare, integrare o modificare il proprio 730, già compilato dall’Agenzia delle Entrate, e trasmetterlo direttamente dal computer di casa, oppure da tablet e smartphone. Per farlo è necessario essere in possesso delle credenziali dell’Agenzia (nome utente, password e pin dei servizi online) oppure utilizzare quelle dell’INPS, Spid o ancora la Carta Nazionale dei Servizi. Ok alle modifiche anche per il modello Redditi, che potrà essere trasmesso dal 19 maggio al 30 novembre 2020.

 

Una guida con tutti i passi da seguire – Da oggi è disponibile anche una guida dedicata al 730 precompilato, scaricabile dal sito dell’Agenzia. La guida spiega passo passo le procedure da seguire per inviare la propria dichiarazione, da come richiedere le abilitazioni necessarie a come verificare il rimborso spettante, da come annullare un 730 già inviato, se è stato commesso un errore, a come predisporre una dichiarazione congiunta. Inoltre, vengono ricordate tutte le scadenze, le novità di quest’anno e i vantaggi del “fai da te”.

 

Gli altri canali di informazione e assistenza – Resta sempre a disposizione dei cittadini il sito “InfoPrecompilata”, con informazioni, date e scadenze da ricordare e le risposte alle

domande più frequenti. L’assistenza corre anche sul filo del telefono, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13, tramite i numeri 800.90.96.96 (da rete fissa), 06 966.689.07 (da cellulare) e +39 06.966.689.33 (per chi chiama dall’estero).

 




Irap e bollo auto, il Consiglio chiede le esenzioni

Niente Irap regionale per cinque anni alle imprese che apriranno o trasferiranno una nuova attività in Piemonte e niente bollo auto per un triennio a favore di chi compra una nuova auto.

È quanto si chiede alla Giunta con due ordini del giorno presentati dalla maggioranza e dal gruppo dei Moderati, primo firmatario di entrambi il capogruppo di Fi Paolo Ruzzola, approvati oggi dall’Assemblea regionale.

Esenzione Irap regionale

Il primo documento – licenziato all’unanimità dei votanti – mira “a prevedere l’adozione da parte della Giunta di una misura che valuti l’esenzione del pagamento della quota regionale dell’Irap, per i primi cinque anni di vita per le imprese che apriranno in Piemonte una nuova attività o che vi trasferiranno l’attività da altre regioni o stati esteri”. Impegna inoltre l’esecutivo “a intervenire nei confronti del Governo perché valuti analoga soluzione per la quota Irap di spettanza dello Stato”.

Nel corso del dibattito i consiglieri Paolo Bongioanni Maurizio Marrone (Fdi) hanno sottolineato l’importanza di sostenere il mondo produttivo delle imprese “aprendo una finestra in direzione di una maggiore equità fiscale” e di predisporre opportunità “soprattutto in un momento in cui si lamenta la fuga di cervelli e imprese verso l’estero, di far nascere nuove imprese locali e nuovi posti di lavoro soprattutto nelle zone più periferiche”.

I consiglieri Diego Sarno e Raffaele Gallo hanno annunciato il voto favorevole del Pd al documento proponendo eventuali incentivi anche per le aziende che s’impegnino a impiegare lavoratori locali d’area vasta.

Silvio Magliano (Moderati) ha auspicato che la Regione preveda a stanziare le risorse necessarie all’attuazione del provvedimento già in fase di assestamento di bilancio, mentre Sean Sacco (M5s) ha evidenziato che un intervento sull’Irap regionale “è poca cosa ma può indubbiamente rappresentare un buon segnale soprattutto per le piccole imprese”.

Il capogruppo di Luv Marco Grimaldi ha proposto di sostituire un’esenzione totale e generalizzata dell’Irap con una sua rimodulazione in base a criteri diversi.

Per il consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi) il provvedimento potrà servire anche a convincere i giovani imprenditori a non scappare dall’Italia e ad investire nella nostra regione.

Esenzione tassa automobilistica

Il secondo documento – licenziato con 25 sì della maggioranza – mira a “rimodulare la tassa automobilistica, verificando la possibilità di prevedere l’esenzione del pagamento della tassa automobilistica per tre anni, nella misura massima di un mezzo per nucleo famigliare, per i cittadini piemontesi che provvedano all’acquisto di una nuova automobile Euro 6b massimo di cilindrata 2.0 in sostituzione di una categoria fino ad Euro 4”. Impegna inoltre la Giunta “ad avviare un percorso con il Governo, attraverso la Conferenza delle Regioni, teso alla predisposizione di voucher ambientali con cui garantire un riconoscimento economico alle regioni nel cui territorio si registrano importanti livelli diu sostituzione del parco veicolare e conseguenti miglioramenti della qualità dell’aria grazie alle riduzioni emissive”.

Nel corso del dibattito sono intervenuti – per il M5s – i consiglieri Giorgio BertolaSacco e Sarah Disabato che, esprimendo alcune perplessità, hanno sottolineato l’importanza di esenzioni per le auto elettriche e per il rinnovo del parco dei mezzi pubblici e denunciato il fatto che il documento non specifichi come la Regione recupererà i mancati introiti.

Anche Gallo (Pd), Magliano (Moderati) e Grimaldi (Sel) hanno evidenziato la necessità di comprendere quanto verrà a costare alla Regione l’attuazione di un simile provvedimento, dal momento che il bollo auto rappresenta la seconda entrata per le casse piemontesi.

Per Riva Vercellotti (Fi) e Andrea Preioni (Lega) la proposta ha il doppio merito di migliorare l’ambiente combattendo l’inquinamento prodotto dalle emissioni delle auto più vecchie e di contribuire a ridurre le tasse per i cittadini piemontesi.

Nel corso della seduta sono anche stati respinti due ordini del giorno presentati rispettivamente dai primi firmatari Domenico Rossi (Pd) e Francesca Frediani (M5s) per far fronte alla carenza di medici e aumentare le borse di specializzazione in Medicina.




Coronavirus, sospesi i pagamenti di cartelle e avvisi. Agenzia entrate chiude sportelli

L’Agenzia delle entrate-Riscossione comunica che il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri, 16 marzo 2020, ha disposto la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020.

I pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successivo il periodo di sospensione ovvero il 30 giungo 2020. Fino al 31 maggio 2020 sono sospese le attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione, sospensione già in atto da alcuni giorni per disposizione del Presidente Ernesto Maria Ruffini.

Il decreto dispone anche il differimento al 31 maggio 2020 della rata del 28 febbraio relativa alla cosiddetta rottamazione-ter e della rata in scadenza il 31 marzo del cosiddetto saldo e stralcio.

In considerazione delle misure contenute nel decreto legge e al fine di tutelare al meglio la salute dei cittadini e del personale addetto, Il Presidente ha dato disposizione per la chiusura dal 18 al 25 marzo degli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione, presenti su tutto il territorio nazionale, che erogano servizi al pubblico.

Il personale dell’Ente, attraverso attività di back office, garantirà l’operatività e la fruibilità dei servizi online, disponibili h24 sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e sull’App Equiclick, fornendo assistenza con i consueti canali di ascolto che, per l’occasione, sono stati potenziati con nuovi indirizzi mail per eventuali richieste di assistenza, urgenti e indifferibili, riferite, ad esempio, a procedure attivate prima del periodo sospensivo.

Per informazioni e assistenza è disponibile anche il contact center di Agenzia delle entrate-Riscossione, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24 e, con operatore, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 18, al numero unico 06 01 01, sia da telefono fisso che da cellulare, secondo il proprio piano tariffario.

 




Novara, sospensione e slittamento termini pagamento tributi comunali

La Giunta Comunale, ha adottato la delibera che dispone la sospensione e lo slittamento dei termini per il pagamento dei tributi comunali in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020.

Il Decreto Legge n. 18 del 17/03/2020 è già intervenuto disponendo la sospensione dei termini di versamento delle cartelle di Agenzia delle Entrate-Riscossione e degli avvisi di accertamento ed ingiunzioni emessi dai Comuni la cui scadenza di versamento era prevista appunto tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020. Dalla norma erano però escluse le scadenze di versamento di tributi non direttamente collegati ad accertamenti, come ad esempio la Tosap e i piani di rateizzazione precedentemente accordati ai contribuenti.

Con la delibera approvata la Giunta ha deciso: di differire i termini di versamento della Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche (Tosap) permanente e temporanea per le occupazioni mercatali, fissando le nuove scadenze alle date del 30 giugno, 30 settembre e 31 ottobre. di differire i termini di versamento della Tari (solo una lista suppletiva di debitori per l’anno 2019), spostando la nuova scadenza dal 30 aprile al 30 giugno 2020. di prendere atto della sospensione fino al 31 maggio 2020 delle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso tributario da parte del servizio entrate fundraising sponsorizzazioni e gestione del patrimonio immobiliare comunale, dell’organismo di mediazione tributaria, del servizio avvocatura civica e del concessionario Abaco di prendere atto che sono sospese e rinviate le scadenze di pagamento ricadenti nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 degli atti di accertamento esecutivi e delle ingiunzioni fiscali emessi dal Comune di Novara o dal concessionario Abaco di disporre la sospensione e rinvio di qualsiasi forma di rateizzazione accordata e in corso le cui scadenze di versamento ricadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020

“Alla luce della situazione di emergenza non solo sanitaria ma conseguentemente di natura sociale ed economica – spiega il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – abbiamo deciso di sospendere alcuni pagamenti e di prorogare le imposte comunali per dare respiro alle attività e ai cittadini. Ci rendiamo conto che stiamo attraversando un periodo difficile: proprio per questo abbiamo adottato un provvedimento quale contributo immediato alla gestione economica delle famiglie”.




Bollo auto, pagamenti rinviabili fino al 30 giugno 2020

Le nuove disposizioni riguardano i pagamenti dovuti nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020

Ammessi al pagamento senza applicazione di sanzioni, interessi e oneri aggiuntivi i contribuenti che provvedano entro il termine del 30 giugno 2020 al pagamento tardivo delle tasse automobilistiche, il cui pagamento è dovuto di solito nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 (non è prevista la restituzione di quanto già versato).

Lo stabilisce la d.g.r. n. 1-1153 approvata il 23 marzo scorso per agevolare i cittadini in questo periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19, insieme alle seguenti ulteriori misure:

  • possibilità concessa a chi ha in corso un piano di rateizzazione di posticipare il pagamento delle rate aventi scadenza nei mesi di marzo, aprile e maggio al ventottesimo giorno dei tre mesi successivi all’ultima scadenza prevista dal piano;
  • sospensione fino al 31 maggio 2020 dei termini di versamento derivanti da ingiunzioni di pagamento emesse da Soris S.p.A.

Allegati

D.G.R. n. 1-1153 del 23/03/2020
File pdf – 106.7 KB



Emergenza coronavirus, prorogate alcune scadenze di legge

La Prima commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, ha approvato all’unanimità in sede legislativa un provvedimento che proroga alcune scadenze di legge, data l’emergenza coronavirus.

Il vicepresidente Fabio Carosso, illustrando il ddl, ha spiegato che la pandemia in atto sta impedendo a numerosi enti di completare entro i termini le procedure previste dalle leggi regionali in alcuni settori: il paesaggio, le cave, i distributori di carburante, le Ipab, le area protette. Con la proroga sarà possibile concludere processi già avviati.

In precedenza la commissione aveva discusso sulla calendarizzazione della presenza degli assessori per illustrare i contenuti del collegato alla legge di stabilità. La proposta presentata dall’assessore Andrea Tronzano, impegnerebbe le commissioni consiliari dal 4 al 7 maggio.

Giorgio Bertola (M5s) e i suoi colleghi di gruppo hanno chiesto di stralciare dal collegato gli articoli che riguardano le cave e la caccia che, secondo loro, meritano provvedimenti appositi, da discutere con più calma una volta passata l’emergenza Covid-19. In caso di mancato stralcio, i consiglieri 5 Stelle  hanno annunciato la presentazione di un numero di emendamenti a 4 cifre. Una posizione cui si è associato anche il capogruppo di Luv Marco Grimaldi.

A nome della maggioranza è intervenuto il capogruppo della Lega Alberto Preioni che ha confermato la volontà di mantenere nel provvedimento gli articoli sulla caccia e le cave e di affrontare la discussione in commissione e in aula sul collegato così come è stato presentato.

Dal capogruppo Pd Domenico Ravetti è venuto l’invito alla maggioranza a rivedere la calendarizzazione, perché occupare su questo provvedimento le commissioni nella prossima settimana rallenterebbe l’esame del ddl “Riparti Piemonte” annunciato dalla Giunta.

Tronzano, a sua volta, ha parlato di una prova di maturità che dovrà affrontare il Consiglio nel separare il “Riparti Piemonte”, necessario per rispondere alla profonda crisi creata dal  blocco delle attività obbligato dall’epidemia in corso, dagli altri provvedimenti politici in discussione.




Irap, in calo il gettito regionale

In Piemonte il gettito regionale dell’Irap è in calo. Lo hanno documentato oggi i lavori della Prima commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, che sta analizzando la situazione in vista di una rimodulazione dell’imposta.

A questo scopo dopo il 20 luglio si riunirà un gruppo di lavoro composto da consiglieri regionali e tecnici che dovrà elaborare una proposta da portare all’attenzione della commissione.

A documentare il calo dell’Irap sono stati l’assessore regionale al bilancio Andrea Tronzano, il dirigente Fabrizio Zanella e il ricercatore Ires Sabino Piazza. Dai dati forniti emerge che nella nostra regione, come nel resto d’Italia, dal 2008 l’imponibile è diminuito di circa il 45%.

Rispetto al resto del nord, però, la nostra Regione ha un calo dell’imponibile più veloce. Nel 2012 il gettito da manovra propria (lo 0,92% che la Regione può autonomamente scegliere di incrementare o diminuire dall’aliquota) era di 34 milioni, nel 2017 di 6,6 milioni.

Questo è dovuto in parte alla crisi economica, in parte alla scelta del governo nel 2015 di abbattere dall’imponibile il costo del lavoro dipendente.

Che fare? Secondo l’assessore Tronzano bisogna decidere su utilizzare la rimodulazione dell’Irap per incrementare il gettito o se invece sostenere con sgravi i settori più in difficoltà della nostra economia. Attualmente in Piemonte l’Irap è più alta per le banche e le assicurazioni, mentre le agevolazioni vanno alle cooperative sociali, alle onlus, alle ipab e ai piccoli editori.

Marco Grimaldi (Luv) ha chiesto di approfondire l’indagine su settori che pagano in minima parte l’Irap, come il delivery, in modo da ricostruire i meccanismi che portano a limitare o azzerare l’imposta versata.

Per Davide Nicco (Fdi) dalla sola dichiarazione dei redditi è difficile ricostruire i movimenti delle aziende.
E’ stato infine ricordato che, grazie alla convenzione della Regione Piemonte con l’agenzia delle entrate, nel 2018 sono stati effettuati oltre 14.500 accertamenti sul pagamento dell’Irap.