Agenzia delle Entrate, ecco le nuove scadenze fiscali 2020

A seguito dell’emanazione del Dl n. 9/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 2 marzo 2020, sono prorogati i termini di alcune scadenze fiscali in tutto il territorio nazionale.

Slitta dal 7 al 31 marzo 2020 il termine entro cui i sostituti di imposta devono trasmettere la Certificazione Unica e dal 28 febbraio al 31 marzo quello entro cui gli enti terzi devono inviare i dati utili per la dichiarazione precompilata.

È prorogato al 5 maggio 2020 – dalla precedente data del 15 aprile – il giorno in cui sarà disponibile per i contribuenti la dichiarazione precompilata sul portale dell’Agenzia. Infine, passa dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l’invio del 730 precompilato.

Di seguito, una tabella riepilogativa con le vecchie e nuove scadenze.

 




Da Cgil-Cisl-Uil sì alle agevolazioni sul bollo auto e l’Irap

Un giudizio positivo sulle esenzioni del bollo auto e la rimodulazione dell’Irap, ma anche una richiesta di maggiori investimenti sulla domiciliarità e di una riduzione dell’addizionale Irpef: queste le posizioni delle tre confederazioni sindacali sulla legge di stabilità e sul bilancio, emerse oggi in Prima commissione durante le consultazioni sui due provvedimenti.

I vertici regionali di Cgil-Cisl-Uil hanno apprezzato le scelte in materia di bollo auto e di Irap, le prime finalizzate a migliorare la qualità dell’aria, le seconde a rilanciare le attività produttive e l’occupazione. Hanno espresso però preoccupazioni sul futuro della domiciliarità per i non autosufficienti e le persone fragili, temendo la riduzione delle risorse a disposizione e il disimpegno del settore sanitario dal suo finanziamento.

Hanno poi chiesto di verificare la possibilità di ridurre l’addizionale Irpef, tornando alla situazione anteriore all’ultimo aumento del 2015, e di finanziare gli ammortizzatori sociali, in una situazione in cui la difficile situazione economica, aggravata dalla vicenda del coronavirus, rischia di rendere ancora più precaria la situazione di molti lavoratori. Chiarimenti sono stati chiesti anche sulla gestione delle risorse derivanti dai canoni idrici.

Dopo le consultazioni, la Prima commissione si è occupata con l’assessore al Bilancio delle prime determinazioni del cosiddetto collegato alla legge di stabilità, un provvedimento di 57 articoli che modifica la legislazione vigente in diversi settori: dalla sanità al welfare, dalle attività estrattive alla caccia e pesca, dall’ambiente ai beni culturali, fino al commercio e al turismo.

Dopo un breve confronto, si è deciso di sganciare l’iter del provvedimento da quello della legge di stabilità e del bilancio, in modo da poter affrontare in modo approfondito il suo contenuto, anche con appositi riunioni delle commissioni competenti.




L’Agenzia delle Entrate in Piemonte invita a usare i servizi telematici

Gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate nella Regione Piemonte sono regolarmente aperti per garantire il pubblico servizio. Tuttavia, nell’ottica del massimo contenimento del contagio, sono state adottate delle misure per limitare il flusso di utenza presso gli uffici aperti al pubblico.

 

A tutela della salute pubblica l’Agenzia delle Entrate in Piemonte, confidando nella massima collaborazione dei cittadini, suggerisce di limitare l’accesso presso gli uffici ai casi strettamente necessari al fine di evitare soste, anche prolungate, in luoghi chiusi ed affollati, quali le sale di attesa e, nel contempo, invita ad utilizzare maggiormente i servizi telematici disponibili sul sito internet .

 

Infatti, molti dei servizi erogati agli sportelli sono fruibili in modalità telematica come la registrazione di contratti di locazione, la richiesta di visure catastali, del duplicato della tessera sanitaria e del codice fiscale,  l’assistenza per una comunicazione di irregolarità inviata dall’Agenzia delle Entrate, la compilazione della dichiarazione di successione, ecc..

 

Inoltre, è sempre attivo il servizio di assistenza fiscale telefonica, al numero verde 800.90.96.96, con funzionari dell’Agenzia delle Entrate.

 




Bilancio regionale: fondo di 15 milioni per la riduzione fiscale

Dal 2020 il bilancio della Regione Piemonte avrà un nuovo fondo di 15 milioni per la diminuzione strutturale del carico fiscale. Servirà a finanziare i nuovi sconti sull’Irap e sul bollo per chi acquista un’auto nuova.

Lo ha annunciato l’assessore Andrea Tronzano oggi in prima Commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti, dove è partito l’esame della legge di stabilità e del bilancio di previsione 2020.

Siamo ancora in una fase iniziale della discussione, quella delle prime determinazioni. Tronzano ha dato un veloce quadro della situazione finanziaria dell’ente: ”Da parte mia non c’è alcun tipo di valutazione sul passato, solo una fotografia dell’oggi per poter discutere degli sviluppi futuri”, ha precisato all’inizio.

Nel 2020 le entrate scendono di 183 milioni rispetto al 2019.  La situazione debitoria ammonta a 9,3 miliardi (di cui 4 miliardi in seguito alla liquidità fornita con il Dl 35).

“E’ una cifra importante, già affrontata dalla giunta precedente, non è una novità, ma è un dato da considerare”, ha spiegato l’assessore, annunciando nel 2020 l’intenzione di acquistare il derivato che nel 2019 non è stato possibile acquistare per questioni tecniche determinate dai tassi di interesse.

“L’operazione servirà a liberare le generazioni future da un debito importante e la Regione da una rata annua di 22 milioni per i prossimi anni”, ha detto Tronzano.

Quest’anno la rata dei mutui sale di 54 milioni, 268 rispetto ai 214 del 2019. Per il rilancio dell’economia, “di fronte a una situazione reale che mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese”, ha spiegato l’assessore, il fondo unico per l’innovazione viene dotato di 90 milioni, mentre 53 milioni saranno in dote del fondo di garanzia delle imprese. Una rimodulazione del Fesr porterà 17 milioni al settore turistico, con 14 milioni verrà poi rifinanziata la legge 18 sui piccoli comuni per interventi immediati.

Nel corso della Commissione sono intervenuti per chiarimenti Giorgio Bertola (M5s), Domenico Ravetti, Sergio Chiamparino e Raffaele Gallo (Pd), Angelo Dago (Lega), Marco Grimaldi (Luv),

La Commissione ha anche licenziato all’unanimità il progetto di legge unificato che modifica la normativa vigente in materia di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali.

 




Novità fiscali del 2020: quattro incontri per le aziende in tutte le sedi di Cnvv

“Legge di Bilancio, Iva nelle cessioni intracomunitarie e altre novità fiscali del 2020” è il tema dei quattro incontri gratuiti, di circa tre ore ciascuno, organizzati da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) in tutte le sue sedi tra il 21 e il 23 gennaio prossimi.

Gli incontri, ai quali ci si può iscrivere nella sezione “eventi” del sito web www.cnvv.it, si terranno martedì 21 gennaio alle 14,30 nella sede Cnvv di Novara (C.so Cavallotti 25), mercoledì 22 gennaio alle 9,30 nella sede Cnvv di Vercelli (Via Lucca 6) e giovedì 23 gennaio, alle 9,30 nella delegazione Cnvv di Borgosesia (V.le Varallo 35) e alle 15 nella delegazione Cnvv di Borgomanero (V.le Marazza 18/b).

«Come è ormai nostra abitudine – spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – abbiamo scelto di organizzare un incontro in ogni struttura della nostra realtà associativa per favorire più possibile la partecipazione delle aziende, che possono scegliere la sede più comoda in base alle proprie esigenze di data e tempi di spostamento e che ci dimostrano di gradire molto questa modalità operativa».

Scopo di ogni seminario, che tratterà gli stessi argomenti e che avrà sempre come relatori Fabrizio Manca e Alessandra Zanaria, funzionari fiscali dell’area Politiche economiche di Cnvv, è illustrare le novità fiscali introdotte dalla Legge di bilancio 2020 (quali il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali sostitutivo sia del superammortamento sia dell’iperammortamento, il calcolo del fringe benefit delle auto aziendali, la responsabilità fiscale nei contratti di appalto e subappalto, le limitazioni alle compensazioni esterne, la periodicità dell’esterometro e del versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, la tracciabilità dei pagamenti ai fini delle detrazioni Irpef) e novità in materia di Iva nelle operazioni intracomunitarie decorrenti dal 2020 (come la prova dell’avvenuta consegna dei beni in altro Paese UE, le cessioni a catena, il contratto di Consignment Stock, la rilevanza della partita Iva nel sistema Vies e la presentazione dei modelli Intrastat).

 




Scontrino elettronico, Riba:”Agenzia entrate chiarisca cosa sta succedendo”

Anche con la migliore buona volontà, sfidando connessioni che viaggiano a meno di 200kbs, molti negozianti dei Comuni montani, come i loro colleghi, hanno trovato la porta chiusa all’Agenzia delle Entrate.

Già, perché l’invio telematico dei corrispettivi è stato compromesso, negli ultimi giorni, da numerosi blocchi del sistema informatico centrale dell’Agenzia.

Uncem ha ricevuto diverse segnalazioni, da Usseglio ad esempio, nelle Valli di Lanzo, e dall’Alessandrino. Il danno e la beffa. Nonostante tutte le difficoltà, oltre a internet anche la corrente elettrica non proprio stabile nelle zone montane, gli esercenti hanno rispettato la norma sullo scontrino elettronico, ma hanno dovuto fare i conti con le carenze organizzative dell’Agenzia e dei suoi server.

Ecco perché sono d’accordo con la richiesta del Presidente nazionale Uncem Marco Bussone, che all’Agenzia ha proposto una mappatura del cambiamento, capace di contemplare anche chiusure e rischi di desertificazione commerciale nelle valli e nei piccoli Comuni. Un’analisi necessaria da fare entro gennaio in tutte le aree montane del Paese. Non senza un rinvio delle multe per chi non si dota di registratore elettronico e l’avvio in tutt’Italia, nelle zone alpine e appenniniche di misure per la differenziazione fiscale.

Lo afferma Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte, l’Unione dei Comuni e degli Enti montani.

 




Irap e bollo auto, il Consiglio chiede le esenzioni

Niente Irap regionale per cinque anni alle imprese che apriranno o trasferiranno una nuova attività in Piemonte e niente bollo auto per un triennio a favore di chi compra una nuova auto.

È quanto si chiede alla Giunta con due ordini del giorno presentati dalla maggioranza e dal gruppo dei Moderati, primo firmatario di entrambi il capogruppo di Fi Paolo Ruzzola, approvati oggi dall’Assemblea regionale.

Esenzione Irap regionale

Il primo documento – licenziato all’unanimità dei votanti – mira “a prevedere l’adozione da parte della Giunta di una misura che valuti l’esenzione del pagamento della quota regionale dell’Irap, per i primi cinque anni di vita per le imprese che apriranno in Piemonte una nuova attività o che vi trasferiranno l’attività da altre regioni o stati esteri”. Impegna inoltre l’esecutivo “a intervenire nei confronti del Governo perché valuti analoga soluzione per la quota Irap di spettanza dello Stato”.

Nel corso del dibattito i consiglieri Paolo Bongioanni Maurizio Marrone (Fdi) hanno sottolineato l’importanza di sostenere il mondo produttivo delle imprese “aprendo una finestra in direzione di una maggiore equità fiscale” e di predisporre opportunità “soprattutto in un momento in cui si lamenta la fuga di cervelli e imprese verso l’estero, di far nascere nuove imprese locali e nuovi posti di lavoro soprattutto nelle zone più periferiche”.

I consiglieri Diego Sarno e Raffaele Gallo hanno annunciato il voto favorevole del Pd al documento proponendo eventuali incentivi anche per le aziende che s’impegnino a impiegare lavoratori locali d’area vasta.

Silvio Magliano (Moderati) ha auspicato che la Regione preveda a stanziare le risorse necessarie all’attuazione del provvedimento già in fase di assestamento di bilancio, mentre Sean Sacco (M5s) ha evidenziato che un intervento sull’Irap regionale “è poca cosa ma può indubbiamente rappresentare un buon segnale soprattutto per le piccole imprese”.

Il capogruppo di Luv Marco Grimaldi ha proposto di sostituire un’esenzione totale e generalizzata dell’Irap con una sua rimodulazione in base a criteri diversi.

Per il consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi) il provvedimento potrà servire anche a convincere i giovani imprenditori a non scappare dall’Italia e ad investire nella nostra regione.

Esenzione tassa automobilistica

Il secondo documento – licenziato con 25 sì della maggioranza – mira a “rimodulare la tassa automobilistica, verificando la possibilità di prevedere l’esenzione del pagamento della tassa automobilistica per tre anni, nella misura massima di un mezzo per nucleo famigliare, per i cittadini piemontesi che provvedano all’acquisto di una nuova automobile Euro 6b massimo di cilindrata 2.0 in sostituzione di una categoria fino ad Euro 4”. Impegna inoltre la Giunta “ad avviare un percorso con il Governo, attraverso la Conferenza delle Regioni, teso alla predisposizione di voucher ambientali con cui garantire un riconoscimento economico alle regioni nel cui territorio si registrano importanti livelli diu sostituzione del parco veicolare e conseguenti miglioramenti della qualità dell’aria grazie alle riduzioni emissive”.

Nel corso del dibattito sono intervenuti – per il M5s – i consiglieri Giorgio BertolaSacco e Sarah Disabato che, esprimendo alcune perplessità, hanno sottolineato l’importanza di esenzioni per le auto elettriche e per il rinnovo del parco dei mezzi pubblici e denunciato il fatto che il documento non specifichi come la Regione recupererà i mancati introiti.

Anche Gallo (Pd), Magliano (Moderati) e Grimaldi (Sel) hanno evidenziato la necessità di comprendere quanto verrà a costare alla Regione l’attuazione di un simile provvedimento, dal momento che il bollo auto rappresenta la seconda entrata per le casse piemontesi.

Per Riva Vercellotti (Fi) e Andrea Preioni (Lega) la proposta ha il doppio merito di migliorare l’ambiente combattendo l’inquinamento prodotto dalle emissioni delle auto più vecchie e di contribuire a ridurre le tasse per i cittadini piemontesi.

Nel corso della seduta sono anche stati respinti due ordini del giorno presentati rispettivamente dai primi firmatari Domenico Rossi (Pd) e Francesca Frediani (M5s) per far fronte alla carenza di medici e aumentare le borse di specializzazione in Medicina.