Autostrade per l’Italia lancia un master per assumere 20 giovani talenti

Al via la selezione dei candidati per il Master universitario di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali”, lanciato da Autostrade per l’Italia insieme alla Scuola di Master e Formazioni Permanente del Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il MIP, la Graduate School of Business dell’Ateneo Milanese,  grazie a una partnership siglata per individuare e far crescere professionalmente giovani talenti.

 

Il Master, promosso da Autostrade per l’Italia, rappresenta una concreta opportunità occupazionale per 20 neolaureati under30 e vedrà fin dal suo avvio l’effettiva assunzione in azienda dei ragazzi selezionati, con un contratto in apprendistato di alta formazione della durata di due anni.  In questo periodo, attraverso la formazione accademica e il lavoro sul campo, i ragazzi potranno contribuire alla realizzazione del Piano di Trasformazioni di ASPI, grazie ad un programma formativo teso a rafforzare competenze ingegneristiche di progettazione, gestione trasportistica, manutenzione e controllo delle infrastrutture stradali, oltre alla competenze digitali  applicate all’infrastruttura (Monitoraggio IoT, Infrastrutture Smart Mobility) e competenze manageriali di project management, per garantire profili in uscita in grado di governare processi complessi di sviluppo e progettazione della rete autostradale. L’obiettivo è quello di formare talenti che sappiano distinguersi nella ricerca e nell’attuazione di soluzioni innovative nell’ambito della gestione e del monitoraggio delle reti autostradali, accompagnando l’azienda nel percorso di digital transformation prevista dal Piano industriale di Autostrade per l’Italia.

 

Questa iniziativa nasce in seno alla Autostrade Corporate University, la nuova scuola di formazione aziendale del Gruppo, riconosciuta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, nata nell’ambito del più vasto programma di HR Transformation avviato dalla società e in grado di erogare corsi per oltre 100.000 ore annue ad oltre 4.000 dipendenti, sia in modalità tradizionale che e-learning, avvalendosi di docenze certificate interne e di selezionati professionisti sul mercato, oltre che di partnership con le principali Università italiane.

 

Il Master di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali” partirà nel mese di maggio 2021 e durerà per 24 mesi, mentre le selezioni si chiuderanno il giorno 31 marzo 2021.

 

“Siamo orgogliosi di aver stimolato tre eccellenze italiane a collaborare con l’Autostrade Corporate University per la costruzione del Master” ha affermato Gian Luca Orefice, Human Capital & Organization Director di ASPI. “Un’iniziativa di rilievo che risponde alla filosofia di rendere la nostra infrastruttura un’autostrada dei saperi. Un luogo per sviluppare, promuovere e scambiare competenze sempre più in linea con l’innovazione tecnologica di processo, metodi e prodotto. La nostra strategia punta a valorizzare i mestieri e le professioni per garantire l’eccellenza delle conoscenze al servizio del Paese. Cominciamo dalle scuole e dall’Università il nostro on-boarding, per crescere persone consapevoli verso un futuro sostenibile”.

“Il Master – afferma Fabio Biondini, Direttore scientifico del Master – si inquadra nell’ambito di una crescente attenzione al settore delle infrastrutture legata alla necessità di garantire livelli di sicurezza, funzionalità e resilienza sempre più elevati e un utilizzo sostenibile delle risorse naturali ed energetiche che condiziona in modo rilevante l’economia e l’ambiente, coinvolgendo più generazioni. Il Master risponde a queste esigenze promuovendo una formazione trasversale e una visione sistemica in grado di coniugare il ciclo di vita e la manutenzione delle opere, in particolare ponti e gallerie, lo sviluppo di strutture e infrastrutture intelligenti, la trasformazione digitale della mobilità e la gestione integrata della rete infrastrutturale, con una impostazione che rende il percorso formativo fortemente attuale e proiettato nel futuro.”

“Per il Politecnico di Torino e la sua Scuola Master – commenta Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino –  questa iniziativa rappresenta uno dei diversi fronti dove tramite lo strumento dell’Alto Apprendistato aiutiamo le imprese a formare persone di talento secondo un profilo di competenze in cui, a fianco della verticalizzazione in un particolare ambito tecnico, forniamo competenze orizzontali e complementari di economia e management, soprattutto su fronti legati alla trasformazione digitale e all’innovazione. Poter fare questo combinando le esperienze di due Politecnici e del MIP rappresenta un’opportunità per continuare a confrontarci su approcci innovativi alla didattica”.

 

“Le infrastrutture e le reti di trasporto sono un asset strategico della società moderna e lo saranno sempre di più nel futuro: questo è innegabile” afferma Daniela Peila, Direttore scientifico del Master, che aggiunge: “Questo settore ritenuto ormai “maturo” sta affrontando le sfide della modernità e dell’innovazione che richiedono professionalità con competenze e abilità trasversali, in grado di gestire la complessità. Il Master è stato pensato e sviluppato per rispondere a questa esigenza e formare i giovani talenti che diventeranno i dirigenti del futuro. Per raggiungere questo obiettivo il percorso prevede sia lezioni frontali per fornire le conoscenze necessarie a padroneggiare i problemi in modo interdisciplinare, sia giovani che si confrontino con la realtà del lavoro, del cantiere e dell’ufficio tecnico interagendo, con colleghi esperti che diventeranno inevitabilmente i loro mentori. Infine lo sviluppo di un project work per gruppi ristretti consentirà, con un processo di learning by doing, di crescere non solo dal punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista umano. È una sfida eccitante per un giovane ingegnere”.

 

“Siamo felici di essere partner, insieme a Politecnico di Milano e Politecnico di Torino, del Master  promosso da Autostrade per l’Italia” commenta Federico Frattini Dean del MIP, la Graduate School of Business del Politecnico di Milano, che conclude: “Un progetto che offre ai giovani talenti non solo un’occasione di alta formazione presso tre realtà di spicco del panorama accademico, ma anche una concreta opportunità professionale. Un primo passo per diventare promotori della digital transformation in azienda.”

 

 

 

 




UPO amplia l’offerta formativa a Vercelli con due nuove lauree triennali proiettate al futuro e alla sostenibilità

A pochi giorni dall’istituzione del Ministero per la Transizione ecologica l’Università del Piemonte Orientale ufficializza la nascita di due nuovi corsi di laurea triennale che amplieranno l’offerta formativa del DISIT (Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica) proprio sui temi dell’ambiente e della sostenibilità.

I nuovi corsi di Chimica Verde (che sostituisce e rinnova il corso di Scienza dei Materiali – Chimica) e di Gestione ambientale e sviluppo sostenibile (GASS) saranno erogati nelle aule e nei laboratori del Complesso Universitario “San Giuseppe” a Vercelli; immatricoleranno studenti a partire dall’anno accademico 2021-2022 e saranno entrambi ad accesso libero.

La chimica sostenibile del futuro sarà al centro del percorso triennale in Chimica Verde. «Nello scenario delineato dall’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile e dal Green New Deal europeo emerge in modo forte la centralità della chimica», spiega il referente del corso, professor Enrico Boccaleri. «Il corso di Chimica Verde ha come obiettivo formativo la sostenibilità ambientale dei processi chimici, la riduzione dell’uso delle risorse naturali preziose, i processi di recupero, il riciclo e la valorizzazione nell’ottica dell’economia circolare».

Le tematiche che il corso approfondirà sono molto attuali, a beneficio della sua spendibilità sul mercato del lavoro e della possibile integrazione con i percorsi accademici del futuro. «La società contemporanea – continua Boccaleri – sta prendendo consapevolezza dell’urgente necessità di trasformare la crescita economica e industriale in chiave sostenibile e armonica nel rispetto del pianeta: la chimica sarà una disciplina cardine di questo cambiamento.»

Il corso di Chimica Verde integrerà lo studio della matematica e della fisica e dei diversi settori della chimica con i fondamenti teorici e sperimentali della chimica verde, dei processi chimici e biotecnologici basati su fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale e delle strategie di valorizzazione di scarti e sottoprodotti. Centrali, nel corso di studi, saranno le numerose attività di laboratorio, garantite a tutti gli iscritti grazie alle nuove strumentazioni in dotazione al DISIT nel polo di Vercelli.

Il corso in Gestione ambientale e sviluppo sostenibile (GASS) sarà coordinato dal professor Enrico Ferrero e nasce per creare figure professionali in grado di comprendere e rispondere adeguatamente alle grandi sfide ambientali del futuro. La lotta ai cambiamenti climatici, la salvaguardia dell’ambiente e la transizione verso le energie rinnovabili saranno al centro del percorso formativo e avranno come comune denominatore i temi della transizione ecologica verso un modello di sviluppo sostenibile, come per esempio l’economia circolare e la green economy.

«Il corso di laurea in Gestione Ambientale e Sviluppo Sostenibile – spiega il professor Ferrero – intende preparare i giovani alle più importanti sfide presenti e future della nostra società quali la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici. I temi della sostenibilità verranno declinati, con metodologie didattiche innovative, in tutti i loro aspetti, scientifici, economici, giuridici e sanitari per formare figure professionali moderne in grado di accompagnare le realtà produttive, artigianali e dei servizi verso un futuro sostenibile».

GASS mixerà una solida base di contenuti teorici alle attività di laboratorio, per sviluppare nei laureati la capacità di trasferire il know-how acquisito per la risoluzione di questioni pratiche e applicate. Per questo motivo il corso si rivolge a chi nutra interesse per l’ambiente e per le sue interazioni con la società, per promuovere un modello di sviluppo sostenibile utile ad affrontare e risolvere i problemi complessi con un approccio olistico.
Le immatricolazioni partiranno dall’estate. Tutti gli studenti interessati potranno seguire online le attività di orientamento a partire da metà marzo sul sito di Ateneo www.uniupo.it.

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Nuova banca dati europea sulle sostanze ad alta pericolosità (“Scip”): dal Foraz un percorso formativo per aziende del territorio

Foraz, il consorzio di formazione professionale che fa capo a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), organizza un articolato percorso formativo per illustrare alle aziende del territorio il funzionamento della nuova banca dati denominata “Scip” (acronimo di Substances of Concern In articles as such or in complex objects-Products). Dal 5 gennaio scorso, infatti, tutte le imprese che producono, assemblano, importano o distribuiscono articoli nell’ambito dell’Unione europea devono trasmettere all’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) le informazioni sulle sostanze ad alta pericolosità contenute in una concentrazione superiore allo 0,1% in peso.

Il corso, destinato a responsabili dei sistemi di gestione, responsabili ambientali, responsabili ufficio tecnico e qualità, responsabili della conformità e sicurezza di prodotto e consulenti aziendali, è organizzato in collaborazione con Cnvv e con Tifq – Icim Group e si articola in cinque moduli. Il primo, di carattere generale, riguarda i concetti-base della disciplina Scip e l’obbligo di notifica; il secondo è relativo allo sviluppo di esempi di base e alla guida all’utilizzo della piattaforma “Iuclid” (International Uniform Chemical Information Database), l’applicazione per registrare, mantenere e scambiare dati amministrativi e scientifici sulle sostanze, mentre gli ultimi tre, le cui date sono in fase di definizione, faranno riferimento specifico ai settori merceologici “rubinetteria”, “valvolame” e “impianti”, con particolare attenzione ai criteri di raggruppamento dei prodotti.

Il modulo 1, intitolato “Concetti base disciplina Scip e obbligo di notifica”, si svolgerà martedì 23 febbraio 2021, dalle 8,30 alle 12,30, sulla piattaforma Zoom Meeting. Il programma prevede i seguenti argomenti: Cenni al contesto di riferimento: Regolamento CE n.1907/2006 Reach – Direttiva (EU) 2018/851 (Waste Framework Directive); La Banca Dati Scip e l’obbligo di notifica dal 5 gennaio 2021; Definizione di articolo, oggetto complesso e componenti, oltre che dei soggetti coinvolti nella procedura di notifica; Sostanze altamente preoccupanti; Soggetti obbligati ad effettuare la notifica; Le informazioni obbligatorie da fornire e quelle facoltative da inserire in un dossier Scip.

Il modulo 2, intitolato “Sviluppo di esempi base e guida all’utilizzo della piattaforma Iuclid”, si svolgerà giovedì 25 febbraio 2021, dalle 8,30 alle 12,30, sulla piattaforma Zoom Meeting, con il seguente programma: La piattaforma Iuclid e introduzione all’uso ai fini della notifica Scip; Modalità di creazione e validazione di un dossier Scip; Trasmissione del dossier SCIP mediante la piattaforma Iuclid e i servizi di Echa Cloud; Esempio di notifica di componenti e di oggetto complesso, con particolare attenzione a raggruppamenti di articoli e raggruppamenti di oggetti complessi quasi identici in un’unica notifica.

Le adesioni ai primi due moduli, che avranno come docente Salvina Murè, di Icim Spa e saranno registrati, dovranno pervenire, rispettivamente, entro il 16 e il 18 febbraio 2021. Le relative schede di iscrizione sono disponibili sul sito web




Il CIM4.0 alla Fiera A&T con le sue linee pilota a disposizione di PMI e start up

Il CIM4.0, costituito da Politecnico e Università di Torino unitamente a 23 partner industriali sarà presente,con una propria postazione digitale,alla 15°edizione della Fiera Internazionale A&T, dedicata a Innovazione, Tecnologie e Competenze 4.0 e organizzata in modalità online.Saranno accolte PMI e Start-up interessate al trasferimento tecnologico e alla formazione 4.0 e insieme si potranno valutare progetti e soluzioni dal carattere innovativo da testare all’interno delle due linee pilota dedicate all’additive manufacturing e alla digital factory.

I rappresentanti di primarie aziende consorziate al CIM4.0, insieme a tutto il Team del Competence Center,sarannoinfattia disposizione delle imprese italiane per raccontare come operano le linee pilota e come queste possono supportare lo sviluppo di processo e di prodotto in ottica 4.0.

Accanto alle tecnologie abilitanti c’è la formazione: entrando in contattoneitre giorni di Fieracon i responsabili del Learning HUB,il centro di formazione permanente per il trasferimento delle competenze per la digitalizzazione dei processi industriali e dell’impresa, e di CIM4.0 Academy,un percorso di alta formazione progettato e realizzato in collaborazione con la Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torinoche garantirà ai partecipanti a fine percorso un certificato che attesta le competenze acquisite, sarà possibile conoscere tutte le opportunità formative e di specializzazione offerte dal Competence Center di Torino.

Un modello nazionale dedicato allo sviluppo delle competenze verticali,necessarieaguidare la trasformazione digitale delle aziende, e all’aggiornamento di materie e linguaggi propri dell’ecosistema di industria evoluta e competitiva. Il CIM4.0 sarà inoltre protagonista di diversi eventi e convegni inseriti nel programma della manifestazione e, in occasione del Premio Innovazione 4.0, riconoscerà al primo classificato un voucher del valore di 4000€ valido per accederea per corsi formativi del LearningHubo alla la CIM4.0 Academy.

“La competizione dell’industria italiana, in questo momento così delicato, non può che passare da una fortepropulsione legata al miglioramento della Produttività e allo sviluppo di Prodotti Innovativi. Il ruolo dei Competence Center risulta centrale per cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalle tecnologie dell’Industria 4.0–ha spiegato il CEOdi CIM4.0 EnricoPisino–In particolare,come Competence Center focalizzato sulla manifattura additiva e sulla digital factory,supportiamo le imprese che intendono testare le loro soluzioni innovative attraverso le nostre linee pilota e raggiungerecosìquel TRL 9 necessario per concorrere sul mercato.

Eventi come la Fiera A&T sono importanti perché consentono di incontrare, seppur da remoto,importanti PMI e Startup Innovative aiutandole a compiere un percorso coerenterispettoal piano di transizione 4.0.

Il nostro Competence è riuscito, a distanza di un anno e mezzo dalla propria costituzione, a completare la carta dei servizi alle imprese e a strutturare un’offerta formativa ampia e diversificata, un’adeguata cassetta degli attrezzi indispensabile pergestire al meglio la trasformazione tecnologica in atto. Digitalizzare l’industria è quindi un must, soprattutto in questo momento storico di crisi, servono personecompetenti, investimenti e strutture come quelle dei Competence Center Nazionali che,con laboratori all’avanguardia e programmi formativi dedicati, supportano concretamente le imprese nella competizione internazionale e nel processo obbligato di Transizione 4.0”-ha concluso Pisino.

COS’È CIM4.0 Costituito da Politecnico e Università di Torino unitamente a 23 partner industriali CIM4.0 è il polo di riferimento per tutto ciò che riguarda il trasferimento tecnologico, la diffusione di competenze e specializzazioni legate a cicli produttivi tecnologicamente avanzati e la formazione e la cultura 4.0 delle aziende.

COMPITI DI CIM4.0 Compito dell’organizzazione, attraverso l’attivazione di “pilot lines” o linee dimostrative di manifattura, è supportare la maturazione tecnologica di processi e prodotti innovativi, consegnando alleimprese una struttura in grado di semplificare e rendere più competitivo l’approccio ai nuovi mercati. Gli ambiti di azione sono quelli delle soluzioni per manifattura e processi avanzati industria 4.0, automotive e aerospazio.

Un altro pillar centrale del CIM4.0 è rappresentato dalla formazione: grazie ai corsi del Learning Hub,il centro di formazione permanente per il trasferimento delle competenze per la digitalizzazione dei processi industriali e dell’impresae a CIM4.0 Academy, un percorso di alta formazione progettato e realizzato in collaborazione con la Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torinoche garantirà ai partecipanti a fine percorso un certificatoche attesta le competenze acquisite, sarà possibile ottenere le abilità e le conoscenze necessarieper guidare e gestire la trasformazione digitale delle imprese.

L’ultimo asset che caratterizzata le attività del Competence Industry Manufacturing 4.0 è rappresentato dallapubblicazione di bandi per la formazione e per i progetti di ricerca a cui possono parteciparele aziende (Grandi, Piccole e Medie, Start up) che operano fattivamente su tutto il territorio nazionale.

I PARTNER DI CIM4.04d Engineering; Agilent Technologies Italia; Aizoon Consulting; Avio Aero; Cemas Elettra; Consoft Sistemi; Eni; FEV Italia;Illogic; Iren; Italdesign Giugiaro; Leonardo; Merlo; Michelin; Politecnico Di Torino; Prima Industrie; Punch Torino; Reply; Siemens; SKF Industrie; Stmicroelectronics; Stellantis; Thales Alenia Space Italia; TIM; Università Degli Studi Di Torino




Sportello opportunità. Un bilancio positivo per l’iniziativa “Informazione per il lavoro”

InFormazione per il Lavoro» è un’iniziativa dello Sportello delle Opportunità del Comune di Chieri che, dovendo rivedere le proprie modalità operativa durante l’emergenza sanitaria, ha proposto ai cittadini del territorio chierese una serie di “atelier digitali” ovvero “laboratori di formazione virtuale”, con l’obiettivo di dare informazioni sul mondo del lavoro, accrescere le capacità, le competenze operative concrete, le conoscenze su tecniche, strumenti e strategie per la ricerca attiva del lavoro, migliorando autonomia e fiducia in se stessi.

I tre atelier virtuali hanno ottenuto un ottimo riscontro, con 202 iscrizioni e 128 partecipazioni effettive. La maggior parte degli utenti (circa il 90%) si è dichiarato soddisfatto dell’opportunità formativa ricevuta, avendo appreso maggiore consapevolezza rispetto alle tematiche affrontate, instaurato un buon clima di lavoro, apprezzato l’organizzazione generale del percorso.

«A Chieri la popolazione sta diminuendo, soprattutto quella giovanile, anche a causa della difficoltà di trovare sbocchi lavorativi-spiega l’assessore alle Politiche del lavoro, sociali ed abitative Raffaela VIRELLI-siamo molto preoccupati per quello che accadrà nei prossimi mesi, quando verranno sbloccati i licenziamenti e gli sfratti.

Ci troveremo a dover affrontare un’emergenza abitativa e lavorativa forse senza precedenti, senza avere strumenti adeguati. A ciò si aggiunge il problema del disagio giovanile, che la pandemia sta acuendo. L’iniziativa “InFormazione per il Lavoro” è stata un modo per offrire risposte concrete ai cittadini, trasformando lo Sportello delle Opportunità in un ‘luogo virtuale’ che ha continuato a fornire informazioni e servizi orientativi. Gli atelier/laboratori digitali sono stati un’opportunità per accrescere il bagaglio formativo ed esperienziale ai fini della ricerca del lavoro, acquisendo modalità e tecniche utili, dal redigere un curriculum vitae alla gestione del colloquio di lavoro a come curare la propria web reputation.

Anche alla luce di quanto emerso in questi atelier digitali, è importante pensare a strumenti innovativi, e a breve sarà consultabile on line un vademecum che consentirà alle persone che hanno perso il lavoro, che si trovano in cassa integrazione o comunque in una situazione di difficoltà, di avere un quadro completo e preciso delle misure messe in campo a cui è possibile attingere e indicazioni su dove poter andare a cercare delle risposte alle loro problematiche. Esiste molta confusione, e questo vademecum, continuamente aggiornato, servirà per meglio orientarsi».

 




L’UPO investe ad Alessandria e cerca un’area per costruire nuovo campus medico-sanitario e umanistico

L’Università del Piemonte Orientale cerca una nuova casa ad Alessandria: uno spazio all’interno della Città per realizzare un campus universitario all’avanguardia da destinare ai corsi delle aree medico-sanitarie e dell’area umanistica.

La decisione di creare un nuovo campus nel capoluogo alessandrino è stata il primo passo formalizzato dal Consiglio di Amministrazione UPO nel mese di dicembre. Lo step successivo, attraverso procedure pubbliche trasparenti, è la ricerca attraverso un avviso pubblico di manifestazioni di interesse alla vendita per identificare l’area più adatta.

L’UPO cerca un’area pianeggiante con una superficie compresa tra i 18.000 e i 22.000 metri quadrati, facilmente accessibile dalle vie già esistenti e nelle vicinanze del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica (DISIT), che ha sede in Viale Michel nel quartiere Orti.

L’offerta di cessione, che dovrà giungere in Università entro lunedì 15 febbraio alle ore 12:00, potrà essere presentata da proprietari pubblici e privati, singoli e associati (di terreni confinanti), e dovrà essere conforme alle caratteristiche pubblicate sul sito dell’Università del Piemonte Orientale alla pagina Web

Le offerte, consegnate a mano o recapitate in un plico chiuso e sigillato, dovranno contenere al loro interno tre buste, a loro volta chiuse e sigillate, relative alla Documentazione, all’Offerta tecnica e all’Offerta economica.

L’Amministrazione UPO valuterà tutte le offerte presentate regolarmente e le sottoporrà all’esame del Consiglio di Amministrazione. L’esito dell’indagine di mercato sarà comunicato direttamente a quanti presenteranno manifestazioni di interesse e sarà, poi, pubblicato sul sito Web dell’Ateneo.




Consiglio regionale: Salvaguardia per le scuole di montagna

Con le deroghe al numero minimo di bambini previsti per classe, i Comuni piemontesi delle aree montane e marginali manterranno i loro plessi scolastici.

Lo prevede la proposta di delibera della Giunta sul piano di revisione e dimensionamento scolastico per l’anno 2021/2022, su cui la sesta Commissione presieduta da Paolo Bongioanni ha espresso oggi parere favorevole a maggioranza. Stesso parere è stato dato anche alla proposta di delibera sull’offerta formativa per le scuole superiori.

L’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, nella sua relazione, ha spiegato che prosegue il processo di razionalizzazione della rete scolastica e il mantenimento delle pluriclassi. La delibera sul dimensionamento istituisce inoltre sette nuovi punti di erogazione di scuole dell’infanzia, con nove sezioni complessive, al fine di garantire la continuità delle prestazioni nei casi di cessazione della scuola paritaria. Vengono anche istituite tre sezioni aggiuntive in scuole dell’infanzia già esistenti.

Con la seconda delibera, l’offerta formativa per le scuole superiori viene integrata con l’introduzione di nuovi indirizzi di studio. Uno spazio significativo è dedicato all’istruzione degli adulti, con una specifica integrazione dei percorsi a loro dedicati.

E’ intervenuto per chiarimenti il consigliere Pd Diego Sarno.




Ebano spa: più di 18 milioni di fatturato e una nuova Academy  

Più diciotto milioni di fatturato aggregato, oltre duecentocinquanta tra dipendenti e collaboratori, una clientela media annuale che supera, per il solo business della formazione, le seimila unità: sono questi alcuni dei numeri dell’Annual Report 2020 di Ebano Spa.

Un documento che dimostra come il Gruppo fondato e guidato dal Presidente di Piccola Industria Confindustria Carlo Robiglio continui a crescere anche nella drammatica congiuntura segnata dalla pandemia.

“Abbiamo saputo reagire puntando sul cambiamento, concentrando gli sforzi di tutti verso l’obiettivo di un’attività d’impresa inclusiva, che ponga sempre al centro la persona e i suoi valori”, sottolinea Carlo Robiglio. “In questa ottica il nostro impegno per una formazione innovativa e per lo sviluppo delle competenze si declina sempre più verso le direttrici della trasformazione digitale e della sostenibilità”.

Sono nove le società operative di Ebano Spa, diciotto le partnership produttive. Il Gruppo opera principalmente nel campo editoriale ed è leader di mercato in Italia nella progettazione, realizzazione ed erogazione di corsi professionali in modalità FAD.

Attraverso la società CEF Publishing il Gruppo propone al mercato consumer corsi professionali nei campi del sociale e della cura della persona, nel segmento “animal care” e in ambito “food”, con il primo corso per Cuoco Professionista erogato in modalità FAD e sviluppato in collaborazione con Re.Na.I.A. (Rete Nazionale Istituti Alberghieri). Fra le attività editoriali di Ebano, si segnalano le collane di narrativa, saggistica, critica letteraria e per ragazzi, distribuite a livello nazionale e realizzate dalla casa editrice Interlinea, con riconoscimenti nei premi letterari e riscontri sulle maggiori testate giornalistiche italiane.

Il Gruppo Ebano tramite la controllata Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali e ha vinto quest’anno per la seconda volta consecutiva il “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance.

La sede principale del Gruppo si trova a Novara, mentre le società partecipate hanno sede anche in Piemonte, Puglia e Lombardia.

Ma Ebano, con l’Accademia del Cimento, svolge anche attività di incubazione per le startup innovative, realtà in continua crescita, tutte ingaggiate in una logica di filiera, rispetto al core business e alle competenze del Gruppo.

I suoi interessi si estendono inoltre al Marketing e Comunicazione (Strategica Srl), al Digital Marketing, E-Commerce e ai Social Media (E-Development, Brilliantrees, Vs Shopping), ai Servizi di grafica & Business Development (Innovation Lab).

Tra i tanti campi d’azione di una realtà fortemente connotata sotto il profilo etico sociale (dal rating di legalità a B-Corp®, sono tanti gli avalli e le certificazioni), Ebano continua a stupire per la capacità di dare vita a nuove esperienze ambiziose, quanto di elevato profilo. Tra le ultime nate c’è Ebano Corporate Academy, uno strumento finalizzato a realizzare al proprio interno le competenze necessarie al perseguimento delle strategie aziendali. In linea con un Gruppo che fa dell’innovazione continua e dello sguardo verso il futuro la sua ragion d’essere e di agire.

La realtà imprenditoriale fondata da Robiglio opera in settori complementari tra loro: dall’editoria al marketing, dall’e-commerce alla formazione a distanza. Ed è proprio quest’ultima uno dei punti di forza, grazie alla controllata Cef Publishing, leader di mercato nella realizzazione e nell’erogazione di corsi professionali per il mercato consumer, con più di 50 mila iscritti negli ultimi undici anni.

Accanto a queste attività primarie, alcune società del Gruppo Ebano operano in ambito comunicazione, business intelligence, direct marketing e in iniziative legate a startup innovative rivolte al mondo della sharing economy, con particolare attenzione al digital marketing.

 




CCIAA Torino: 2021 riparte la palestra digitale

Per chi vuole aggiornarsi, per chi è in cerca di lavoro, per chi vuole introdurre in azienda nuove soluzioni: la Camera di commercio di Torino offre da gennaio fino all’estate una serie di appuntamenti formativi gratuiti, una vera e propria palestra, con lezioni programmate ogni 15 giorni in pausa pranzo, per “allenarsi” ad utilizzare le nuove tecnologie e migliorare le proprie competenze su internet.

I corsi, in modalità webinar, sono aperti a tutti, imprenditori, dipendenti, collaboratori, lavoratori e privati.

 

Si tratta di una modalità formativa molto efficace: incontri veloci ed estremamente pratici, con esempi concreti subito applicabili – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Nel 2020 hanno partecipato ai webinar organizzati dal nostro Punto Impresa Digitale oltre 2.600 persone e il grado di soddisfazione si è sempre rivelato molto alto. Chi si mette in gioco sulle nuove tecnologie può applicare immediatamente i consigli e le soluzioni proposte, trovando nuovi sbocchi per la propria attività o migliorando le proprie competenze e il proprio curriculum”.

 

Si parte on line il 13 gennaio e si prosegue fino all’estate con una serie di appuntamenti che affronteranno i temi di maggiore interesse: i social network, le vendite on line, le sponsorizzazione e gli adv, il posizionamento sui motori di ricerca, e così via.

 

La formazione proposta si inserisce nel progetto Eccellenze in Digitale realizzato da Unioncamere nazionale e supportato da Google, con l’obiettivo di aiutare le imprese italiane a far crescere le competenze dei propri lavoratori. In questo periodo di incertezza e di prolungata emergenza, le opportunità formative rivestono un’importanza ancora maggiore: consentono infatti di sperimentare o consolidare nuovi sbocchi di vendita on line, di impiegare al meglio il tempo in caso di forzate chiusure o di rallentamento dell’attività e in generale di porre le basi per un’immediata ripartenza appena possibile.

 

Tutte le informazioni sul progetto Eccellenze in digitale sono disponibili sul sito della Camera di commercio Per conoscere le storie delle imprese che hanno già seguito la formazione e che testimoniano la loro positiva esperienza basta seguire sui social l’hashtag #faccedainnovazione o andare sul sito

 

 




Confagricoltura Torino: la formazione è on line

Confagricoltura Torino in collaborazione con Agripiemonteform (Agenzia formativa promossa da Confagricoltura Piemonte) ed Enapra – l’Ente Nazionale per la Ricerca e la Formazione in Agricoltura – arricchisce il pacchetto di servizi dedicato alla formazione, attivando una piattaforma on line dedicata ai corsi per datori di lavoro, lavoratori dipendenti e operatori del settore agricolo.

 

In una realtà sempre più globalizzata e connessa, e non soltanto per la recente pandemia da CoViD-19, abbiamo accolto le richieste di nostri associati attenti alla sostenibilità e all’ottimizzazione dell’organizzazione che ci hanno chiesto di essere formati e informati attraverso nuovi canali” dichiara Tommaso Visca presidente di Confagricoltura Torino. “Grazie a un catalogo corsi sempre aggiornato, la piattaforma risponderà alle esigenze di una formazione continua nel mondo del lavoro, garantendo professionalità a più livelli, per la collaborazione diretta con le migliori risorse di Confagricoltura”, aggiunge Visca.

 

L’offerta formativa è rivolta a tutte le aziende che intendono essere competitive e che hanno necessità di strumenti adeguati per raggiungere gli obiettivi relativi alla sicurezza negli ambienti di lavoro.

 

Un traguardo importante per il settore agricolo è ridurre il numero di incidenti che coinvolgono tutti gli attori a diverso titolo. Ciascuna realtà aziendale potrà accedere alla piattaforma personalizzando il percorso da intraprendere, con l’aiuto dei nostri tecnici, per ridurre il rischio di infortuni e raggiungere il risultato atteso” afferma il direttore di Confagricoltura Torino Ercole Zuccaro. “Ricordiamo che una parte di questi corsi potranno anche essere erogati attraverso la richiesta di finanziamento di voucher formativi: è un’occasione da cogliere”.

 

Per informazioni si può scrivere a: direzione@upatorino.it indicando la ragione sociale e il numero di telefono cellulare del contatto di riferimento: uno specialista di Confagricoltura Torino si metterà in contatto con l’azienda per fornire le informazioni richieste.