PoliTO: prima edizione biennale tecnologia per le scuole

La prima edizione di Biennale Tecnologia (Torino, 12-15 novembre 2020) si impegna concretamente per supportare le scuole di ogni ordine e grado con un’offerta formativa gratuita sui temi della prima edizione della manifestazione: sostenibilità, tecnologia e innovazione.

 

Con un calendario di attività dal 1° ottobre al 15 novembre, “Biennale Tecnologia per le scuole” avrà lo scopo di invitare bambini e ragazzi a riflettere sulla tecnologia da punti di vista insoliti e interessanti, catturando la loro attenzione con “L’Esperto in classe”, una serie di lezioni per le scuole superiori con i ricercatori e docenti del Politecnico di Torino, e con i laboratori didattici interattivi per le scuole primarie e medie inferiori a cura dell’Associazione CentroScienza Onlus.

 

“L’Esperto in classe” è una offerta di 12 lezioni pensate per gli studenti delle scuole medie superiori dai docenti e dai ricercatori del Politecnico di Torino, per avvicinare i ragazzi ai temi della sostenibilità secondo diverse declinazioni, tra cui: energia sostenibile, fonti rinnovabili, intelligenza artificiale, medicina personalizzata, internet, previsione del futuro con gli algoritmi, tutela del patrimonio culturale. Questi incontri saranno disponibili su prenotazione in modalità online e, per alcune di essi, in presenza nelle scuole del comune di Torino.

 

I 10 Laboratori didattici proposti da CentroScienza Onlus vogliono essere uno strumento di supporto per la didattica delle scuole primarie e medie inferiori. Grazie alla forte interazione con i bambini e i ragazzi e all’utilizzo di modalità di insegnamento integrate con il gioco, CentroScienza propone un’ampia gamma di temi – biologia evolutiva, matematica, scienze della Terra, fisica, chimica, informatica ed economia – e di possibilità formative dai titoli accattivanti come: “Costruiamo un asteroide”, “Informazioni Top Secret!” e “Clima che scotta”. Anche in questo caso, gli incontri saranno disponibili su prenotazione in modalità online oppure in presenza nelle scuole del comune di Torino.

 

Le attività di “Biennale Tecnologia per le scuole” sono completamente gratuite e devono essere prenotate dagli istituti scolastici interessati sul sito di Biennale Tecnologia  dove si trovano tutte le informazioni sulla proposta didattica.

 

 

 




Acquisti e appalti nella PA: 13 corsi on line a partire dal 18 novembre

Tredici nuovi webinar su acquisti e appalti nella Pubblica Amministrazione. E’ un’iniziativa promossa dalla Città metropolitana di Torino con il supporto del Consip, la società del Ministero dell’Ecomomia e delle Finanze che opera come centrale acquisti della PA, in collaborazione con l’ANCI, rivolta ad amministratori e dipendenti degli Enti locali piemontesi.

Al centro degli incontri le ultime novità normative e le misure introdotte dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Per poter partecipare, occorre registrarsi ai singoli appuntamenti. Dopo la registrazione, gli iscritti riceveranno via mail le coordinate per collegarsi in autonomia agli incontri.

Sono tre gli appuntamenti già calendarizzati: 18 e 23 novembre e 1° dicembre 2021.
L’incontro del 18 novembre, che si svolgerà dalle 9 alle 12,30 tratterà di “Appalti pubblici ed il PNRR: il quadro normativo”, con l’introduzione di Mario Lupo, della Direzione Sviluppo Economico RUP PINQUA CmTO, Donata Rancati, dirigente della Centrale unica appalti e contratti della Città metropolitana di Torino, sul quadro normativo, “la convenzione tipo per il supporto agli Enti locali”. Le conclusioni saranno affidate al Vice sindaco della Città metropolitana Roberto Montà.

Il 23 novembre si parlerà di “MEPA, la trattativa diretta”, con Silvia Baietto della Centrale unica appalti e contratti Città Metropolitana di Torino e Vania Rostagno, key account manager della Divisione Promozione e Gestione strumenti di acquisto di Consip.

Le stesse relatrici condurranno l’incontro del primo dicembre dedicato a “RDO al prezzo più basso.




Formazione Digitale: corsi gratuiti online per imprese, professionisti e cittadini

Nuovi corsi gratuiti per imprese, professioniti e cittadini: il servizio, messo a disposizione dal sistema delle Camere di Commercio e Infocamere, è disponibile dalla piattaforma Formazione Digitale.

Alcuni corsi possono essere visualizzati senza bisogno di accedere al portale, altri necessitano della registrazione (email, nome, cognome, password e provincia) oppure dell’autenticazione social Facebook o Google.

Le tematiche affrontate sono certificati d’origine, richiesta di contributi con pratica telematica, servizio metrico, sportello ICOM, fatturazione elettronica e video pillole su SPID, firma digitale e cassetto digitale.




Il salone dell’orientamento digitale si è concluso con un bilancio positivo

E’ stato un successo il Salone dell’Orientamento Digitale 2020 che si è concluso sabato 21 novembre, al termine di un’intensa settimana di appuntamenti. 

Un nuovo format con tante novità per incuriosire e stimolare l’attenzione dei ragazzi e, allo stesso tempo, essere facilmente fruibile dalle famiglie: sono bastati un computer, un tablet o un cellulare per avere accesso a tutto il panorama scolastico e formativo della città, di cui hanno fatto parte anche alcuni istituti della prima cintura di Torino.

Lo dicono i numeri oltre 7.600 partecipanti (1816 ai laboratori – 99 classi terze delle scuole secondarie di primo grado -, 4.640 agli incontri con le istituzioni scolastiche e formative, 1015 ai 9 webinar tematici), oltre 9.900 visualizzazioni (950 utenti hanno visitato la pagina Web Radio#RestaAlSalone e 8.980 i 190 video caricati sul canale YouTube), a cui se ne aggiungono altre 11.361 dei 24 video ammessi al contest ‘Spazio alle professioni’, sempre sullo stesso canale, per un totale di 21.291 visitatori del sito. 

L’evento, promosso dalla Città di Torino, in collaborazione con la Città Metropolitana, la Regione Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte – Ambito territoriale di Torino, ha offerto, dal 16 al 21 novembre, un ricco panorama di iniziative e attività al mondo della scuola e alle famiglie per accompagnare le ragazze e i ragazzi dagli 11 ai 16 anni a scegliere il percorso di studi dopo la terza media.

All’iniziativa hanno aderito: 65 istituti torinesi (su 73), a cui si sono aggiunti 4 localizzati fuori Torino – attivano percorsi non presenti in città -. Ognuno ha avuto a  disposizione uno stand digitale e una serie di materiali promozionali realizzati, soprattutto, dagli studenti per il Salone (virtual tour, laboratori sperimentali e lezioni di prova, video su mestiere e professioni, traduzione di materiali in lingue straniere). Complessivamente sono pervenuti agli organizzatori più di 150 video.

Dodici istituti hanno realizzato virtual tour con il tutoraggio di figure esperte (4 sessioni di formazione con una media di partecipanti di circa 80 studenti per incontro).

Le allieve e gli allievi hanno potuto accedere a contenuti audiovisivi relativi a lezioni di prova o a laboratori “virtuali” per conoscere le materie che caratterizzano i diversi percorsi formativi e le famiglie hanno partecipato a webinar di approfondimento.

Sabato nel corso del webinar ‘Testimonianze professionali’, si è svolta la premiazione dei video che si sono aggiudicati i primi tre posti del ‘Contest sulle professioni’ a cui, diversi istituti scolastici e formativi della città, hanno partecipato con 24 corti. I ragazzi e le ragazze hanno realizzato video interviste, caricate sul canale YouTube dedicato al contest e votate con i like.

Il primo premio è stato assegnato al filmato ‘I ragazzi del Boselli alla scoperta della passione e dell’impegno dell’essere medico chirurgo’ realizzato da Gaia, Hamina e Sara, studentesse della classe 4L dell’omonimo istituto professionale. Sempre la 4L si è aggiudicata anche il terzo posto con il clip ‘Scopriamo insieme la figura dell’infermiere’ girato da Anna, Aya, Alessandra, Hamina, Besalba, Miriam, Anna, Afnan, Selen e Manuela.  Al secondo posto il video ‘Lavorare con e le persone – intervista a una psicologa’ di Beatrice ed Eleonora, studentesse della classe 4S del Convitto Umberto I. 

Alla premiazione ha partecipato Antonietta Di Martino, Assessora all’Istruzione della Città di Torino. “Sono tre le consapevolezze che devono accompagnare le ragazze e i ragazzi nel loro percorso di studi – ha spiegato rivolgendosi agli allievi e i professori dei molti istituti presenti virtualmente alla cerimonia, ringraziandoli tutti per la grande collaborazione di questi giorni -. Innanzitutto contezza delle proprie attitudini e dei talenti, la scuola ha il compito attraverso la didattica orientativa di farli emergere, consapevolezza del percorso di studio da intraprendere e delle prospettive future, in particolare, gli sbocchi professionali o formativi ulteriori ”.  

Il sito del Salone www.comune.torino.it/saloneorientamentotorino, costituisce la prima banca dati disponibile e aggiornata per le famiglie e per il mondo della scuola: offre un ventaglio di canali digitali dai siti web ai canali social, dai tour virtuali ai webinar con workshop e colloqui in modalità sincrona. 

Abbiamo raggiunto un obiettivo importante, creare una banca dati facilmente fruibile, anche dopo il Salone, in cui trovare tutte le informazioni sul sistema scolastico superiore e sui percorsi di studi a cui le ragazze e i ragazzi possono attingere prima di scegliere quello più adeguato ai propri talenti e ai propri desideri – ha  sottolineato l’Assessora  -. E’ uno strumento indispensabile, costruito con nuovi linguaggi e nuove tecnologie digitali, utile anche a coloro che si occupano di orientamento”.

Le informazioni sul sito sono presentate da quattro video, quante sono le aree tematiche che sintetizzano i numerosi percorsi scolastici e formativi: grafica, artistica, musicale e dello spettacolo; umanistica, sociale e dei servizi alla persona; scientifica, tecnologica, industriale e dell’artigianato; economica, linguistica, turistica e alberghiera. 

Il Salone dell’Orientamento Digitale è stato preceduto da una serie di incontri preparatori rivolti alle famiglie e organizzati dalla Città di Torino, dal 9 al 13 novembre, nel corso dei quali sono stati presentati il programma della manifestazione, il sistema scolastico e formativo.




Scuola di politica per giovani cittadini” ed è completamente gratuito

La Città metropolitana di Torino – con il contributo di Compagnia di San Paolo – organizza un percorso di formazione rivolto a 50 giovani interessati a conoscere ed approfondire alcune nozioni utili per intraprendere un’azione politica attiva e consapevole. 

Il corso si chiama “Politikè. Scuola di politica per giovani cittadini” ed è completamente gratuito.

La presentazione domani sabato 23 marzo a partire dalle ore 9 nella sede di Città metropolitana di Torino in corso Inghilterra 7 

“La formazione parlerà di parità di genere, impegno civile, ambiente, cittadinanza europea, sociale e comunicare in pubblico” spiega Valentina Cera, consigliera metropolitana delegata alle politiche giovanili, che ha voluto avviare questo progetto con una presentazione ufficiale nella quale illustra anche le tappe già previste: un incontro al prossimo Salone internazionale del Libro di Torino il 13 maggio, preceduto in aprile da una passeggiata sui sentieri resistenti del Colle del Lys, e infine uno stage residenziale presso la Certosa 1515 di Avigliana.
Il corso principalmente è rivolto a giovani fino ai 40 anni che stanno già svolgendo un ruolo politico amministrativo (assessore comunale, consigliere comunale), ma anche a chi sta frequentando corsi universitari a tema, a chi svolge o a chi è interessato a svolgere attività politica. In autunno si terranno lezioni frontali con esperti, mentre al termine del percorso i partecipanti elaboreranno un documento di azione politica.

I ragazzi e le ragazze interessati possono ancora iscriversi qui online https://bit.ly/3ThRsF




UPO: tablet e “saponette” wi-fi per gli studenti

Per rispondere nel modo più efficace possibile ai bisogni delle studentesse e degli studenti per seguire l’attività didattica online, l’UPO ha condotto un’indagine sulla loro dotazione tecnologica.

I professori Maurizio Lana, Roberto Barbato e Davide Porporato hanno somministrato un questionario cui ha risposto oltre il 30% dei destinatari, una percentuale molto alta, che consente di prendere le misure necessarie per risolvere i problemi.

La quasi totalità degli iscritti (82,6%) riesce a collegarsi alle lezioni e agli esami online; solo una piccola parte (3,5%) non vi riesce in alcun modo, soprattutto perché non dispone di una connessione alla rete. Di norma ci si connette da casa, cosa che comporta la condivisione della connessione con altri familiari (talvolta con tre, anche con quattro altre persone). Solo il 12% degli studenti e delle studentesse ha una connessione tutta per sé. Usano di solito un pc o un notebook; solo il 14% utilizza uno smartphone o un tablet.

Più della metà degli utenti si connette con ADSL, che regge con difficoltà molteplici sessioni video contemporanee; il 26% si connette con fibra ottica; il 15% attraverso lo smartphone. Complessivamente si dichiarano soddisfatti della connessione usata; si lamentano soprattutto della sua instabilità e della difficoltà a riprenderla una volta che è caduta.  Su coloro che hanno risposto al questionario, il 43% è soddisfatto delle videolezioni, il 38% abbastanza, il 19% è insoddisfatto.

In base a queste risposte, l’Ateneo ha deciso di impiegare il fondo stanziato dal Ministero in diverse forme. Innanzitutto si acquisteranno tablet e modem portatili wi-fi (le cosiddette “saponette”), da destinare a tutti coloro che si trovano in fasce deboli di reddito. Sarà ampliato il contratto con Google per fornire migliori servizi di videolezione; in particolare si proverà un nuovo sistema basato su tecnologie Kaltura/Zoom. Si cercherà anche di attrezzare le aule principali di tutte le sedi per gestire professionalmente la teledidattica. Infine si acquisterà un software per la prenotazione e per la gestione delle lezioni in presenza, nonché per lo smaltimento delle code.

«Come abbiamo già dichiarato», commenta il rettore, prof. Gian Carlo Avanzi, «abbiamo intenzione di iniziare l’anno accademico a fine settembre con lezioni in presenza, da trasmettere in streaming o da registrare e caricare sulle piattaforme del Web. Per questo è necessario mettere ogni studente nelle condizioni ottimali per fruire della didattica in presenza o in remoto e garantire il diritto a seguire le lezioni. Al contempo, nella malaugurata ipotesi in cui si dovessero verificare nuove emergenze, saremo pronti ed efficaci a fronteggiarla nuovamente. Lo studente è sempre il primo dei nostri pensieri».

 

 




Nuova banca dati europea sulle sostanze ad alta pericolosità (“Scip”): dal Foraz un percorso formativo per aziende del territorio

Foraz, il consorzio di formazione professionale che fa capo a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), organizza un articolato percorso formativo per illustrare alle aziende del territorio il funzionamento della nuova banca dati denominata “Scip” (acronimo di Substances of Concern In articles as such or in complex objects-Products). Dal 5 gennaio scorso, infatti, tutte le imprese che producono, assemblano, importano o distribuiscono articoli nell’ambito dell’Unione europea devono trasmettere all’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) le informazioni sulle sostanze ad alta pericolosità contenute in una concentrazione superiore allo 0,1% in peso.

Il corso, destinato a responsabili dei sistemi di gestione, responsabili ambientali, responsabili ufficio tecnico e qualità, responsabili della conformità e sicurezza di prodotto e consulenti aziendali, è organizzato in collaborazione con Cnvv e con Tifq – Icim Group e si articola in cinque moduli. Il primo, di carattere generale, riguarda i concetti-base della disciplina Scip e l’obbligo di notifica; il secondo è relativo allo sviluppo di esempi di base e alla guida all’utilizzo della piattaforma “Iuclid” (International Uniform Chemical Information Database), l’applicazione per registrare, mantenere e scambiare dati amministrativi e scientifici sulle sostanze, mentre gli ultimi tre, le cui date sono in fase di definizione, faranno riferimento specifico ai settori merceologici “rubinetteria”, “valvolame” e “impianti”, con particolare attenzione ai criteri di raggruppamento dei prodotti.

Il modulo 1, intitolato “Concetti base disciplina Scip e obbligo di notifica”, si svolgerà martedì 23 febbraio 2021, dalle 8,30 alle 12,30, sulla piattaforma Zoom Meeting. Il programma prevede i seguenti argomenti: Cenni al contesto di riferimento: Regolamento CE n.1907/2006 Reach – Direttiva (EU) 2018/851 (Waste Framework Directive); La Banca Dati Scip e l’obbligo di notifica dal 5 gennaio 2021; Definizione di articolo, oggetto complesso e componenti, oltre che dei soggetti coinvolti nella procedura di notifica; Sostanze altamente preoccupanti; Soggetti obbligati ad effettuare la notifica; Le informazioni obbligatorie da fornire e quelle facoltative da inserire in un dossier Scip.

Il modulo 2, intitolato “Sviluppo di esempi base e guida all’utilizzo della piattaforma Iuclid”, si svolgerà giovedì 25 febbraio 2021, dalle 8,30 alle 12,30, sulla piattaforma Zoom Meeting, con il seguente programma: La piattaforma Iuclid e introduzione all’uso ai fini della notifica Scip; Modalità di creazione e validazione di un dossier Scip; Trasmissione del dossier SCIP mediante la piattaforma Iuclid e i servizi di Echa Cloud; Esempio di notifica di componenti e di oggetto complesso, con particolare attenzione a raggruppamenti di articoli e raggruppamenti di oggetti complessi quasi identici in un’unica notifica.

Le adesioni ai primi due moduli, che avranno come docente Salvina Murè, di Icim Spa e saranno registrati, dovranno pervenire, rispettivamente, entro il 16 e il 18 febbraio 2021. Le relative schede di iscrizione sono disponibili sul sito web




Confindustria Novara Vercelli Valsesia : il 17 febbraio terzo incontro del percorso di alta formazione

Si intitola “Integrare la sostenibilità nel business: una nuova leva per la competitività” il terzo incontro organizzato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) con The European House – Ambrosetti nell’ambito del percorso di alta formazione sulla gestione del cambiamento in azienda e che è dedicato a imprenditori e manager delle imprese del territorio.

L’incontro è in programma lunedì 17 febbraio 2020, alle 17, nella delegazione Cnvv di Borgosesia, in V.le Varallo 35. Dopo l’introduzione del presidente di Cnvv, Gianni Filippa, la relazione di Carlo Cici, Head of Sustainability Practice di The European House – Ambrosetti avrà come tema “Integrare la sostenibilità nel business: perché conviene e come farlo”. Seguirà, prima del dibattito con i partecipanti, la testimonianza di Stefano Brown, Sustainability Manager di Loro Piana Spa.

 

«Dopo i primi due seminari, che hanno affrontato i temi dell’accelerazione dell’innovazione attraverso il capitale umano e la governance per la crescita delle imprese familiari – spiega Filippa –, con il terzo incontro approfondiremo il tema dell’integrazione della “sostenibilità” nel business. I fattori abilitanti la crescita delle imprese, infatti, stanno cambiando rapidamente, mentre si affermano nuove leve di responsabilità sociale e di marketing. In questo contesto la sostenibilità diventa un fattore strategico e una strada obbligata per le aziende, soprattutto considerando la crescente interconnessione tra business e società: se ne parla sempre più spesso, fuori e dentro le organizzazioni economiche, anche se l’effettiva integrazione è spesso complessa e difficile da concretizzare in modo efficace. Grazie all’esperienza e alla competenza dei relatori avremo l’occasione di raccogliere utili suggerimenti operativi per raggiungere un risultato importante anche per il contesto sociale in cui operiamo».

 

 




Università, aumentano gli iscritti malgrado il Covid

Nonostante la pandemia con il nuovo anno accademico sono incrementati gli iscritti agli atenei piemontesi che seguiranno i corsi secondo la prevista modalità mista di partecipazione, in parte in presenza in parte a distanza.

A sottolinearlo è l’assessore regionale all’istruzione e diritto allo studio universitario, che ha illustrato in sesta Commissione le materie di sua competenza nell’ambito del Documento di economia e finanza regionale 2021-2023.

È stato messo in luce come fra gli obiettivi dell’assessorato ci sia quello di ridurre al massimo il rischio di contagio da Covid-19, il che comporta anche la necessità di riorganizzare gli spazi, in particolare nelle residenze universitarie al fine di assegnare stanze solo singole.

A fronte quindi del ridotto numero di posti letto si sta valutando la possibilità di attivare convenzioni con strutture che sopperiscano a questa necessità. Si intende inoltre offrire sostegno agli studenti in situazione di disagio a seguito dell’emergenza e confermare la più ampia copertura possibile delle borse di studio agli studenti meritevoli ma privi di mezzi, nonché rafforzare l’internazionalizzazione del sistema universitario regionale e promuovere una collaborazione crescente fra atenei, poli di innovazione, piattaforme e parchi tecnologici.

Per quanto riguarda il diritto allo studio l’assessore ha spiegato che lo sforzo maggiore si concentrerà sull’obiettivo di mantenere i livelli di qualità attuale dei vari servizi in un contesto di risorse regionali decrescenti.

La volontà è quella di rendere effettivo il diritto allo studio riducendo il tasso di abbandono, confermare la più ampia copertura dei voucher per il diritto allo studio e di borse di studio, ottimizzando l’uso delle risorse a questo scopo. Nell’ambito dell’edilizia scolastica si adotteranno criteri di selezione degli interventi meritevoli di contribuzione che vadano a premiare la razionalizzazione della rete delle strutture scolastiche, l’economicità e l’ecosostenibilità ambientale delle soluzioni (ristrutturazioni o nuove costruzioni) al fine di ampliare sempre più la quota del patrimonio d’edilizia scolastico sicuro e a norma.

Sono poi intervenuti alcuni consiglieri di M5s, Pd e Lega per chiedere chiarimenti su mense scolastiche, utilizzo dei voucher per acquisto di cancelleria, tirocini, borse di studio ed edilizia scolastica.

È infine stato dato parere preventivo favorevole sulla proposta di delibera della Giunta regionale in merito all’“Approvazione dei criteri per la realizzazione e la promozione di azioni volte a garantire e migliorare i livelli di qualità dell’offerta formativa ed educativa nelle istituzioni scolastiche del Piemonte”.

Il documento contempla quattro categorie di progetti, ovvero attività finalizzate a migliorare la qualità dell’offerta formativa ed educativa e progetti di sperimentazione organizzativa, didattica ed educativa, iniziative di interesse generale regionale, interventi per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo e iniziative per l’acquisizione e l’uso della Lis.




Confindustria e Regione Piemonte insieme nell’orientamento scuola-lavoro

Confindustria Piemonte ha condiviso con la Regione Piemonte il position paper “Prepararsi al futuro: orientamento scuola-lavoro e inclusione dei giovani al lavoro, life long learning” realizzato con le otto associazioni territoriali regionali di Confindustria.

Il documento propone misure e azioni per favorire l’evoluzione del contesto scolastico-formativo nell’arco della programmazione europea 2021-2027.

Particolare attenzione viene dedicata all’ingresso e alla permanenza nel mondo del lavoro, promuovendo la capacità di imparare ad apprendere in una logica di lifelong learning. L’auspicio è facilitare la gestione delle attività di formazione, orientamento e servizi al lavoro da parte degli operatori accreditati, insieme all’accesso da parte delle aziende e dei singoli cittadini. Questo anche tramite semplificazione e snellimento burocratici.

Una velocizzazione del processo, ancora più urgente dopo l’emergenza Covid-19 e in relazione ai cambiamenti sociali ed economici legati al web, alle nuove tecnologie 4.0 e alla crescente attenzione ai temi dell’economia circolare. Scuola e Formazione devono recuperare centralità, solo così si potranno ridurre i preoccupanti tassi di disoccupazione giovanile e il numero crescente di Neet in Italia, per ridurre l’attuale carenza di figure tecniche richieste dalle imprese.

L’Orientamento scuola-lavoro

Sono 120.000 gli studenti che ogni anno in Piemonte concludono la scuola secondaria di primo grado e più ai 200.000 quelli che terminano il secondo ciclo di istruzione. A loro, alle famiglie e ai docenti è necessario fornire un’azione strutturata di orientamento al lavoro, affinché siano più consapevoli nelle scelte scolastico-formative. L’orientamento dovrà quindi generare una percezione completa che incroci gli interessi ed attitudini degli studenti, fornendo ai docenti strumenti per costruire percorsi di valutazione correlabili al mondo del lavoro. Ciò dovrà avvenire tramite un piano di orientamento che delinei percorsi strutturati per definire quali e quante sono le figure più richieste dal mercato del lavoro.

La Scuola e il ruolo dei Docenti

La scuola post-pandemia, guardando all’evoluzione tecnologica e organizzativa, dovrà l’elaborare un modello formativo basato su una didattica collaborativa, che integri gli assi culturali con quelli tecnico-professionalizzanti. Un approccio duale necessario che integri conoscenza ed esperienza, generando le competenze richieste dal nuovo mercato del lavoro. Ciò darà vita a un dialogo più fluido che è obbligato per ogni attore del sistema educativo ed economico.

ITS e Lauree Professionalizzanti

Gli ITS formano tecnici e professionisti divenuti introvabili ma sempre più richiesti dalle imprese, perché indispensabili per ogni strategia. In Piemonte gli ITS hanno altissimi livelli di performance. In un decennio, infatti, si è dato vita a un progressivo incremento sia del numero di Fondazioni ITS (da 3 a 7) sia del numero dei percorsi (dai 4 iniziali agli attuali 35) con un numero totale di allievi coinvolti che è passato dai 120 allievi (nell’anno 2011) ai circa 1600 allievi attuali, compresi gli iscritti ai corsi appena approvati, e gli allievi iscritti nell’anno 2020 e al secondo anno. Il sistema confindustriale piemontese è presente in 5 ITS dei 7 piemontesi.

Affinché questa progressione continui, gli Its devono avere garantita una stabilità nei finanziamenti nel medio/lungo periodo per consentire strategie di sviluppo e consolidare le strutture. E’ altrettanto importante conservare la misurazione della loro efficacia per garantire che la flessibilità didattica non sia disgiunta dal conseguimento di risultati occupazionali. Lo snellimento della governance, pur con la garanzia dei controlli, rappresenta un altro importante tassello per la crescita, accanto alla infrastrutturazione di proprie sedi autonome dotate di laboratori e tecnologie all’avanguardia.

È necessario favorire, in coerenza con il disegno di legge in discussione in questi giorni, la possibilità che per gli Its di un’offerta formativa integrata di un 3° anno per permettere l’acquisizione di un titolo di studio del tutto analogo a quello Universitario tradizionale, in parallelo sono auspicati accordi con le Università per il completamento del riconoscimento dei crediti con il sistema delle lauree professionalizzanti.

La formazione in ingresso e degli occupati: le Academy

L’Academy risponde al fabbisogno formativo di una impresa, di un gruppo di imprese o di un territorio (filiera distrettuale) ed è un punto di accesso qualificato al mercato del lavoro, in grado di sviluppare nuove competenze coerenti con i fabbisogni delle imprese e valorizzare le competenze presenti in azienda. Sono circa 50.000 le persone che ogni anno partecipano in Piemonte a percorsi formativi. Circa la metà frequenta percorsi di formazione al lavoro (formazione iniziale e superiore), un quarto frequenta percorsi di formazione continua o in apprendistato, la restante parte segue percorsi di formazione permanente

Alcune imprese hanno investito ed attivato propri sistemi di Academy aziendali, le altre ritengono strategica la realizzazione di nuove Academy per far fronte alla crescente difficoltà di reperimento di personale tecnico qualificato. L’obiettivo è accelerare l’adeguamento delle competenze e facilitare l’applicazione di nuove tecnologie, anche attraverso metodologie formative innovative, quali micro-learning o sessioni formative in modalità in streaming/e-learning.

“Iniziamo a vedere i frutti di due anni confronto. Adesso si parte. In questo documento c’è una visione a 360 gradi e c’è la volontà di tradurla in strumenti funzionali. La collaborazione con Confindustria Piemonte è stata ed è fondamentale, nell’ambito di una politica che ascolta le reali necessità di un territorio con l’obiettivo di trasformarli in strumenti concreti. Sull’orientamento professionale abbiamo stanziato sette milioni di euro, non solo per il momento della scelta del nuovo ciclo scolastico, ma per garantire un accompagnamento lungo tutto l’anno scolastico e anche dopo, per indirizzare e aiutare i giovani. Bisogna stare però attenti a rendere ben chiari, le richieste e gli sbocchi reali. Abbiamo lavorato a snellire le procedure, con sportelli aperti sempre in grado di accogliere in modo non rigidi le esigenze dei lavoratori. L’obiettivo è continuare a lavorare insieme per mettere a terra le politiche” commenta l’Assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario, Elena Chiorino.

Osserva Ermanno Rondi, delegato al Capitale Umano, del presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay: “Appare evidente come la carenza di tecnici di cui lamentano le imprese da lungo tempo, sia legata a problemi strutturali e culturali del Paese. Sono convinto che una prima ed efficace risposta a questa criticità possa arrivare dall’impegno della Regione Piemonte per la costituzione delle Academy, per le quali è previsto a breve il primo bando sperimentale sui settori Automotive e Tessile. Non può inoltre che essere condiviso lo sforzo finanziario del PNRR di incentivare la crescita dei corsi ITS, uno strumento particolarmente efficace ed apprezzato dalle imprese, che garantisce ottimi risultati occupazionali, grazie alla coerenza tra il percorso formativo e lo sbocco occupazionale. Strategico il tema orientamento da impostare su un nuovo approccio verso giovani e famiglie, basato su tre cardini: consapevolezza delle proprie attitudini, esigenze occupazionali prospettiche dei vari ambiti ed infine i percorsi formativi più attinenti”.