La notte europea dei ricercatori, 80 ore di live streaming

Oggi, mercoledì 25 novembre è stato presentato alla stampa il programma della XV edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, l’evento promosso dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatrici e ricercatori, atenei e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.

 

A Torino, dal 26 al 28 novembre ricercatrici e ricercatori incontreranno il pubblico on line, negli spazi virtuali che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi, con conferenze, panel, spettacoli, laboratori, esperimenti, maratone, quiz e giochi. In questa situazione straordinaria di emergenza sanitaria infatti, Torino ha accolto l’invito a fare la sua parte disegnando un evento responsabile.

 

In conferenza stampa sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Matteo Bagnasco, Responsabile Obiettivo Cultura Fondazione Compagnia di San Paolo e Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino. L’incontro è stato moderato dalla Prof.ssa Maria Lodovica Gullino, Vice-Rettrice per la valorizzazione del patrimonio umano e culturale dell’Università di Torino.

 

Il programma è stato presentato da Alessia Dino del Coordinamento Sharper Torino, Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement dell’Università di Torino. In rappresentanza del gruppo di ricercatori Ambassador della Notte torinese sono intervenute Silvia De Francia (Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino) e Francesca Vipiana (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino).

 

Le ricercatrici e ricercatori coinvolti nella manifestazione sono oltre 500 per 7 giorni di programmazione, 80 ore di live streaming, 25 ore di video on demand, 200 ore di live chat e 300 classi coinvolte per 85 propostedi attività per le scuole. Il ruolo che la ricerca sta svolgendo nella crisi globale in corso e nei molti settori messi in evidenza nei 17 obiettivi per la sostenibilità lanciati dall’ONU nel 2015 e inseriti nell’Agenda 2030 è cruciale.

La nuova Notte Europea della Ricercatrici e dei Ricercatori sarà inoltre uno strumento di educazione. Una programmazione specifica è stata pensata per le scuole primarie e secondarie, con giochi, quiz, esperimenti, conferenze e dibattiti proposti dalle ricercatrici e dai ricercatori dell’Università e del Politecnico di Torino, dei Centri di ricerca del territorio e dei Musei cittadini. Al grande pubblico sono dedicati format di informazione e intrattenimento ideati per l’occasione in collaborazione con artisti/e e professionisti/e della divulgazione scientifica. È previsto anche un gioco a premi – La Notte dei Goal – che invita il pubblico a mettersi alla prova sui temi dell’Agenda 2030.

“Ci apprestiamo a vivere una Notte Europea dei Ricercatori molto speciale: peculiare per la modalità di svolgimento e con un grande valenza pubblica” dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – La pandemia in corso ha ribadito all’opinione pubblica quanto la ricerca sia fondamentale per garantire la quotidianità e lo stile di vita verso i quali abbiamo sviluppato radicate abitudini. La ricerca di soluzioni a questo momento critico ha messo in evidenza come tutta la ricerca, come tutte le discipline abbiano un ruolo determinante in questa direzione, specialmente quando si integrano e dialogano tra di loro. Questa Notte Europea dei Ricercatori, quindi, si svolge in un contesto di particolare attenzione al ruolo sociale della scienza, delle conoscenze e delle competenze. Soprattutto un contesto nel quale si attribuisce alla scoperta un valore inestimabile. Proprio questa rinnovata attenzione ai saperi scientifici ci responsabilizza più di prima nel comunicare ai cittadini le attività dei gruppi di ricerca e tanto eccellente lavoro appassionato nei laboratori universitari. C’è un valore anche educativo della divulgazione scientifica che deve essere riconosciuto come un nostro obiettivo primario. Perché la scienza offre una prospettiva ideale a chi abbia voglia di guardare al futuro.

“Questa edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori – aggiunge Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino – rappresenta uno sforzo mai compiuto prima per avvicinare il pubblico – soprattutto i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado – alla scienza, ai suoi obiettivi e ai suoi valori. Uno sforzo che rappresenta la volontà di superare la distanza fisica e l’isolamento sociale che questa pandemia ci obbliga a mantenere per continuare a trasmettere la fiducia nel futuro e l’importanza di lavorare insieme ad un progresso più sostenibile, requisito imprescindibile per qualsiasi ricercatore.”

 

 

Nell’ambito nel nostro nuovo approccio ai progetti che guarda ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030 – dichiara Matteo Bagnasco, Responsabile dell’Obiettivo CULTURA della Fondazione Compagnia di San Paolo – la Fondazione Compagnia di San Paolo ha radicato la convinzione che il sapere scientifico sia parte essenziale dell’esperienza culturale in considerazione del suo valore nel processo di formazione di una cittadinanza partecipe e consapevole. La notte dei ricercatori coinvolge migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei creando occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Si tratta di un progetto di successo ormai giunto alla sua XXV edizione e che la Fondazione è lieta di sostenerne, anche in quest’anno particolare”.

“Se l’innovazione è il motore dello sviluppo di un territorio, la ricerca rappresenta il suo indispensabile carburante – afferma Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. È responsabilità delle istituzioni essere parte di questo processo che è e deve rimanere virtuoso. Bisogna aumentare la consapevolezza del fondamentale ruolo scientifico, economico e sociale di coloro che con entusiasmo fanno ricerca. E soprattutto consentire loro di farla nelle migliori condizioni”.

La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020 è stata organizzata dall’Università e dal Politecnico di Torino con Università di Scienze Gastronomiche, INFN-Sezione di Torino, ISTAT, INRIM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, CNR-IPSP – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante; in collaborazione con Salone Internazionale del Libro, Abbonamento Torino Musei e Torino Città Metropolitana; con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte. L’evento si svolge nell’ambito del progetto nazionale Sharper – SHAring Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities, finanziato dalla Commissione Europea all’interno del Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione HORIZON 2020.

 




Nasce SOndE  per dare risposta ai bisogni del territorio  

Ripartire subito e in modo adeguato alle aspettative, impiegando le migliori energie a disposizione.

E’ la finalità del progetto SOondE  – Sviluppo Organico (del territorio) per il dopo-Emergenza – promosso da Smartvalley, Associazione di Sviluppo Territoriale, e Provincia di Alessandria, con il supporto del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) e il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

L’accordo di collaborazione scientifica per l’avvio della fase di indagine è stato firmato nelle scorse ore a Palazzo Ghilini dalla presidente di Smartvalley, Nadia Biancato, dal direttore di Dipartimento, Serena Quattrocolo, e dal vice presidente della Provincia, Gian Paolo Lumi, che ha fortemente sostenuto l’idea di agire immediatamente nel ricercare gli stimoli giusti a far ripartire il territorio.

La ripresa  economica e sociale del dopo-emergenza  covid dovrà fare i conti con  incognite e incertezze di vario tipo, da quelle sanitarie alle possibili tempeste politiche e finanziarie, che avranno inevitabili effetti sulle capacità di risposta del welfare rispetto alla crisi economica e sociale in atto da tempo. Il nostro compito statutario è facilitare le amministrazioni locali, coinvolgendo il tessuto economico, per creare sviluppo in modo innovativo e in questo momento non potevamo che propone una strategia utile a  pianificare in modo efficace un nuovo scenario di cui siano protagoniste, insieme, attività produttive, istituzioni, realtà culturali e associazioni per far ripartire senza tentennamenti il nostro territorio. La situazione è complessa e da soli non se ne esce.” afferma la presidente di Smartvalley, Biancato. 

 Il progetto SOndE ha subito incontrato la  condivisione  del presidente dell’Amministrazione, Gianfranco Baldi,  che  ha voluto scommettere su una proposta che  coinvolge in  modo diretto, le  persone che vivono, lavorano e investono sul territorio. Questo non è un piano calato dall’alto, ma un percorso che si costruisce ascoltando proposte e diverse visioni, valorizzando le competenze per creare uno o più progetti credibili di ripresa, considerando  i nuovi bisogni ma anche le energie, le risorse, anche latenti, che ogni attore è in grado di esprimere. Ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per aver riconosciuto a SOndE il suo valore e aver scelto di sostenerlo  per l’impatto che potrà avere” rimarca il vice presidente Lumi, le cui deleghe riguardano ambiti di rilevanza ai fini del progetto quali  Assistenza Tecnica ai Comuni, Progetti Europei e Unesco.

L’Associazione Smartvalley ha costruito, insieme a un gruppo di nostri studiosi l’impianto del progetto SOnDE  che mira, appunto, a gettare “sonde” per esplorare nuove pratiche, atteggiamenti e istanze che emergono da professionisti, aziende, operatori dei diversi settori produttivi, amministratori e cittadini che vivono, in maniera diversa, gli effetti del coronavirus e sono chiamati ad affrontare, su vari fronti, una difficile e complicata ripartenza” evidenzia la prof.ssa Quattrocolo, Direttore del DiGSPES  dell’Università del Piemonte Orientale (UPO).

Il progetto si svolge in quattro  fasi, tutte ravvicinate nel tempo, perché la ripresa non aspetta.

Responsabile scientifico è la Prof.ssa Fabrizia Santini che ha articolato il progetto in quattro fasi: le prime due fasi sviluppano l’indagine che si sofferma tanto sui punti di criticità, che i vari attori si sono trovati e si trovano ad affrontare, sia sulle opportunità e su quanto si è appreso dall’emergenza. Della prima sono protagonisti gli stakeholder del territorio: imprenditori, sindaci, rappresentanti delle categorie economiche, come del mondo della cultura.

Pochi, selezionati opinion leader per raccogliere il punto di vista di chi conosce punti di forza e fragilità del variegato contesto locale. Nella seconda si indaga attraverso la raccolta di informazioni da parte della popolazione, un campione rappresentativo che permetterà di avere il quadro definitivo e completo delle aspettative  per elaborare la strategia nella terza fase e progettare il futuro possibile nella quarta e più difficile parte di SondE.

Una sfida enorme per attivare capacità creative e generative  per rafforzare reti, favorire la cooperazione, dare risposte adeguate per contrastare la crisi e sviluppare nuove soluzioni.

L’attenzione sarà concentrata da un lato sugli spazi di possibilità  che la crisi ha aperto, dall’altro sulle fragilità e sulle carenze infrastrutturali, che potrebbero essere fatali per il dopo-emergenza. 

Nulla sarà più come prima. SondE prepara il cambiamento basandosi su scelte calibrate alle reali forze  e volontà di chi vuole essere agente di sviluppo e protagonista della rinascita.

 




Unione industriale e Cgil Cisl Uil Torino, uniti per la formazione professionale

L’Unione Industriale di Torino e le Segreterie provinciali di CGIL, CISL, UIL hanno sottoscritto un accordo territoriale per consentire l’accesso al Fondo Nuove Competenze anche alle aziende prive di rappresentanza sindacale aziendale, con unità produttive site nella Città Metropolitana di Torino.

Il Fondo, istituito dal Decreto Rilancio, prevede la possibilità per l’azienda di richiedere il finanziamento della copertura degli oneri connessi alle ore di formazione per il riallineamento delle competenze del personale, necessarie per operare nel proprio settore, con percorsi formativi fino a 250 ore.

L’accordo prevede la possibilità di modificare temporaneamente l’orario di lavoro per acquisire o rafforzare le competenze professionali, anche a favore di una maggiore occupabilità dei lavoratori e delle lavoratrici.

Massimo Richetti, Responsabile Servizio Sindacale Unione Industriale Torino, dichiara: “Si tratta di un’iniziativa che può aiutare le imprese anche ad aumentare la produttività tramite la qualificazione o riqualificazione delle risorse umane, in un contesto che sempre più richiede al mondo del lavoro di essere in grado di adattarsi ai rapidi cambiamenti ed evoluzioni che caratterizzano il mondo produttivo contemporaneo. L’Italia è collocata in una posizione sfavorevole, nel confronto con Paesi competitors, in termini di produttività del lavoro. Questa opportunità può essere di aiuto per compensare il disallineamento tra la domanda e l’offerta delle competenze e l’insufficiente ruolo che il sistema di politiche attive del lavoro ha avuto nel fornire percorsi di riqualificazione. “

Elena Petrosino – CGIL, Cristina Maccari – CISL, Teresa Cianciotta – UIL di Torino dichiarano: “La formazione è un importante strumento di tutela per imprese e lavoratori/lavoratrici, ma non esiste innovazione senza un investimento sulle persone: occorre diffondere le tecnologie e le innovazioni di processo e di prodotto, soprattutto le più avanzate, ed avere contestualmente una formazione professionale continua che permetta alle lavoratrici e ai lavoratori di aggiornare costantemente le proprie competenze. I prossimi mesi saranno cruciali, soprattutto dopo il 31 marzo, per il futuro del nostro Paese, al quale manca ancora, purtroppo, una strategia di sviluppo di lungo respiro; auspichiamo che le imprese del nostro territorio colgano l’occasione rappresentata dal fondo nuove competenze per affrontare un periodo che è ancora di grave crisi e transizione ma che, proprio per questo, deve essere utilizzato al meglio per farci trovare pronti alla ripartenza.”




Il salone dell’orientamento digitale si è concluso con un bilancio positivo

E’ stato un successo il Salone dell’Orientamento Digitale 2020 che si è concluso sabato 21 novembre, al termine di un’intensa settimana di appuntamenti. 

Un nuovo format con tante novità per incuriosire e stimolare l’attenzione dei ragazzi e, allo stesso tempo, essere facilmente fruibile dalle famiglie: sono bastati un computer, un tablet o un cellulare per avere accesso a tutto il panorama scolastico e formativo della città, di cui hanno fatto parte anche alcuni istituti della prima cintura di Torino.

Lo dicono i numeri oltre 7.600 partecipanti (1816 ai laboratori – 99 classi terze delle scuole secondarie di primo grado -, 4.640 agli incontri con le istituzioni scolastiche e formative, 1015 ai 9 webinar tematici), oltre 9.900 visualizzazioni (950 utenti hanno visitato la pagina Web Radio#RestaAlSalone e 8.980 i 190 video caricati sul canale YouTube), a cui se ne aggiungono altre 11.361 dei 24 video ammessi al contest ‘Spazio alle professioni’, sempre sullo stesso canale, per un totale di 21.291 visitatori del sito. 

L’evento, promosso dalla Città di Torino, in collaborazione con la Città Metropolitana, la Regione Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte – Ambito territoriale di Torino, ha offerto, dal 16 al 21 novembre, un ricco panorama di iniziative e attività al mondo della scuola e alle famiglie per accompagnare le ragazze e i ragazzi dagli 11 ai 16 anni a scegliere il percorso di studi dopo la terza media.

All’iniziativa hanno aderito: 65 istituti torinesi (su 73), a cui si sono aggiunti 4 localizzati fuori Torino – attivano percorsi non presenti in città -. Ognuno ha avuto a  disposizione uno stand digitale e una serie di materiali promozionali realizzati, soprattutto, dagli studenti per il Salone (virtual tour, laboratori sperimentali e lezioni di prova, video su mestiere e professioni, traduzione di materiali in lingue straniere). Complessivamente sono pervenuti agli organizzatori più di 150 video.

Dodici istituti hanno realizzato virtual tour con il tutoraggio di figure esperte (4 sessioni di formazione con una media di partecipanti di circa 80 studenti per incontro).

Le allieve e gli allievi hanno potuto accedere a contenuti audiovisivi relativi a lezioni di prova o a laboratori “virtuali” per conoscere le materie che caratterizzano i diversi percorsi formativi e le famiglie hanno partecipato a webinar di approfondimento.

Sabato nel corso del webinar ‘Testimonianze professionali’, si è svolta la premiazione dei video che si sono aggiudicati i primi tre posti del ‘Contest sulle professioni’ a cui, diversi istituti scolastici e formativi della città, hanno partecipato con 24 corti. I ragazzi e le ragazze hanno realizzato video interviste, caricate sul canale YouTube dedicato al contest e votate con i like.

Il primo premio è stato assegnato al filmato ‘I ragazzi del Boselli alla scoperta della passione e dell’impegno dell’essere medico chirurgo’ realizzato da Gaia, Hamina e Sara, studentesse della classe 4L dell’omonimo istituto professionale. Sempre la 4L si è aggiudicata anche il terzo posto con il clip ‘Scopriamo insieme la figura dell’infermiere’ girato da Anna, Aya, Alessandra, Hamina, Besalba, Miriam, Anna, Afnan, Selen e Manuela.  Al secondo posto il video ‘Lavorare con e le persone – intervista a una psicologa’ di Beatrice ed Eleonora, studentesse della classe 4S del Convitto Umberto I. 

Alla premiazione ha partecipato Antonietta Di Martino, Assessora all’Istruzione della Città di Torino. “Sono tre le consapevolezze che devono accompagnare le ragazze e i ragazzi nel loro percorso di studi – ha spiegato rivolgendosi agli allievi e i professori dei molti istituti presenti virtualmente alla cerimonia, ringraziandoli tutti per la grande collaborazione di questi giorni -. Innanzitutto contezza delle proprie attitudini e dei talenti, la scuola ha il compito attraverso la didattica orientativa di farli emergere, consapevolezza del percorso di studio da intraprendere e delle prospettive future, in particolare, gli sbocchi professionali o formativi ulteriori ”.  

Il sito del Salone www.comune.torino.it/saloneorientamentotorino, costituisce la prima banca dati disponibile e aggiornata per le famiglie e per il mondo della scuola: offre un ventaglio di canali digitali dai siti web ai canali social, dai tour virtuali ai webinar con workshop e colloqui in modalità sincrona. 

Abbiamo raggiunto un obiettivo importante, creare una banca dati facilmente fruibile, anche dopo il Salone, in cui trovare tutte le informazioni sul sistema scolastico superiore e sui percorsi di studi a cui le ragazze e i ragazzi possono attingere prima di scegliere quello più adeguato ai propri talenti e ai propri desideri – ha  sottolineato l’Assessora  -. E’ uno strumento indispensabile, costruito con nuovi linguaggi e nuove tecnologie digitali, utile anche a coloro che si occupano di orientamento”.

Le informazioni sul sito sono presentate da quattro video, quante sono le aree tematiche che sintetizzano i numerosi percorsi scolastici e formativi: grafica, artistica, musicale e dello spettacolo; umanistica, sociale e dei servizi alla persona; scientifica, tecnologica, industriale e dell’artigianato; economica, linguistica, turistica e alberghiera. 

Il Salone dell’Orientamento Digitale è stato preceduto da una serie di incontri preparatori rivolti alle famiglie e organizzati dalla Città di Torino, dal 9 al 13 novembre, nel corso dei quali sono stati presentati il programma della manifestazione, il sistema scolastico e formativo.




Consiglio regionale: Assestamento, focus su studio e cultura

Più risorse per il diritto allo studio e per la copertura di tutte le richieste per l’accesso alle borse universitarie. È stato questo il principale tema della discussione del mattino in prima Commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti, dove è proseguito l’esame degli emendamenti all’assestamento di bilancio.

Nel corso del dibattito, caratterizzato dagli interventi dei consiglieri M5s (Francesca Frediani, Giorgio Bertola e Sarah Disabato), Pd (Maurizio Marello, Domenico Ravetti, Sergio Chiamparino, Monica Canalis, Diego Sarno e Daniele Valle) e Luv (Marco Grimaldi), è stato più volte sottolineato che quello appena passato è stato un periodo difficile, anche per gli studenti e le studentesse: per questo è necessario quindi aumentare la dotazione per l’erogazione delle borse universitarie a tutti gli aventi diritto. Sui voucher per istruzione e frequenza è stato chiesto di finanziare tutte le richieste, o quantomeno di arrivare a coprire le situazioni di povertà relativa.

Grimaldi ha inoltre sollecitato la necessità di rendere obbligatorie per la Regione le spese per il diritto allo studio.

Gli emendamenti chiedono infine specifici sostegni finanziari alle famiglie anche per la didattica a distanza e per colmare il digital divide. I gruppi di opposizione hanno anche chiesto un’informativa all’assessora all’Istruzione Elena Chiorino su tutte le criticità che il mondo scolastico ha dovuto affrontare e sta affrontando in questi mesi.

La seduta del pomeriggio si è focalizzata sugli emendamenti per il settore culturale.

Dal gruppo Pd sono stati presentati tre emendamenti (primo firmatario Raffaele Gallo) per aumentare i fondi 2021 a enti e associazioni culturali (1 milione di euro), alle realtà partecipate e convenzionate (1 milione di euro) e ulteriori dotazioni per il 2020 (500 mila euro).

Per i consiglieri Alberto Avetta, Monica Canalis, Sergio Chiamparino, Maurizio Marello, Domenico Ravetti, Domenico Rossi, Diego Sarno e Daniele Valle “la cultura sta vivendo una grande difficoltà. Nella nostra regione ci sono grandi eccellenze che hanno saputo reinventarsi anche con attività online, ma non è sufficiente. La cultura è stata un grande motore di sviluppo e attrazione turistica per Torino e la regione, c’è grande ritardo sui bandi e sui contributi, mentre si sono voluti utilizzare 3 milioni di euro per il bonus cultura”. Considerazioni condivise anche da Grimaldi.

Un quarto emendamento specifico sugli ecomusei regionali (+ 150 mila euro) è stato illustrato dalla consigliera Canalis: “La rete ecomusei è fondamentale per far conoscere ai visitatori la realtà storica, naturale e culturale della nostra regione. È un patrimonio che non possiamo disperdere”.

Il gruppo 5 Stelle, per voce della prima firmataria Frediani e della consigliera Disabato, ha presentato due emendamenti per il sostegno al sistema bibliotecario “di cui è persino superfluo sottolineare l’importanza” e per il Museo di Scienze Naturali “per cui è stato studiato un progetto per la riapertura, ma non è chiaro quale sarà il suo destino”.

Sempre dal Pd, infine, due emendamenti per aumentare di 120 mila euro sia sul 2020, sia sul 2021, i fondi per le attività culturali e di spettacolo.

Dalle forze di opposizione presenti è stato stigmatizzato il metodo con cui si sta portando avanti la discussione sull’assestamento, senza una reale possibilità di confronto con la Giunta regionale.




 Unioncamere-Google: con Eccellenze in digitale 2020-2021 formazione gratuita per lavoratori e imprese

Formare gratuitamente almeno 30mila persone in Italia, tra imprenditori, dipendenti, collaboratori e tirocinanti, sulle competenze digitali di base e sull’uso di strumenti sempre più essenziali per superare la seconda ondata di una pandemia che ha colpito con forza le aziende italiane. 

È l’obiettivo di Eccellenze in Digitale 2020-2021, la nuova edizione del progetto di Unioncamere supportato da Google, il cui obiettivo è aiutare le imprese italiane a far crescere le competenze dei propri lavoratori.

 

La Camera di commercio di Torino prende parte al progetto e comincia con un webinar di formazione che si terrà il 24 novembre dalle ore 12.30 alle 13.30, sul tema “Costruisci un nuovo DNA digitale: Google My Business ed altri strumenti utili per la tua impresa”. L’accesso è aperto a tutti i lavoratori delle imprese locali iscrivendosi qui  dopo essersi registrati al sito della Camera di commercio di Torino.

 

Soprattutto ora, in piena pandemia, la digitalizzazione ha modificato in modo considerevole la nostra vita, individuale ed economica. Per questo, dall’inizio dell’anno, il nostro Punto Impresa Digitale ha realizzato ben 54 webinar e ha coinvolto 1.660 imprenditori – sottolinea Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino – Con la nuova edizione di “Eccellenze in digitale” aggiungeremo altri 16 webinar, che andranno avanti fino a primavera. Sui social della Camera di commercio, in particolare su Instagram e Facebook, potete vedere le imprese che, con i corsi finora fatti, hanno ottenuto strumenti concreti e miglioramenti tangibili nella loro presenza on line. Ci auguriamo che molti altri, imprenditori e anche lavoratori, partecipino al nuovo “Eccellenze in digitale”, per dimostrare di sapere come si fa, anche con la nuova tecnologia, a superare questo lockdown”.

 

La formazione continuerà con altri webinar, sempre durante la pausa pranzo: aiuterà gli imprenditori a potenziare le competenze digitali dal proprio interno e fornirà ai lavoratori strumenti per accrescere o trasformare le proprie abilità, mantenendo o migliorando la propria situazione occupazionale.

  

Tutte le informazioni sul progetto Eccellenze in digitale sono disponibili sul sito della Camera di commercio  e sulle imprese che testimoniano la loro esperienza, si può guardare InstagramFacebook o il sito .

 

Grazie al finanziamento di un milione di euro da parte di Google.org, la nuova edizione del progetto prende il via dalla prossima settimana con webinar organizzati dai Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio locali.

La crisi causata dal Covid-19 ha evidenziato l’importanza delle competenze digitali come una risorsa indispensabile per restare in contatto con i propri utenti e colleghi e per portare avanti la propria attività e il proprio lavoro. Da anni, Unioncamere e le Camere di commercio investono nello sviluppo di competenze che consentono alle micro, piccole e medie imprese di rimanere aggiornate: per questo già dal 2013 hanno avviato la partnership con Google per la sensibilizzazione, istruzione e potenziamento della presenza online delle imprese. 

È proprio partendo dal successo di queste esperienze che Google, come parte del suo nuovo programma di investimento Italia in Digitaleha deciso di rinnovare lo storico programma, portando l’attenzione sulla formazione dei lavoratori, sulle aree e sui settori più colpiti dalla crisi. Eccellenze in digitale 2020-21 servirà a raggiungere in particolare le aziende legate al turismo, alla ristorazione e alle filiere del made in Italy.

 

I prossimi appuntamenti di Eccellenze in Digitale a Torino

 

24/11/2020 Costruisci un nuovo DNA digitale: Google My Business ed altri strumenti utili per la tua impresa
04/12/2020 Crea la tua presenza online partendo da zero
16/12/2020 Cos’è la SEO? Migliora il tuo posizionamento online
13/01/2021 Costruire e rafforzare la propria comunicazione online
27/01/2021 I social per il business: scegliere strategie e strumenti in modo in modo utile e imparare ad usare i principali (Facebook e Instagram).
10/02/2021 I social per il business: imparare a scegliere e usare canali ulteriori ed emergenti (TikTok, Pinterest, LinkedIn, Twitter, YouTube).
24/02/2021 Sponsorizzare con attenzione alla localizzazione: strategie e strumenti di Grow Revenue e Paid geo-localizzato per le PMI sulle principali Ads platform
10/03/2021 Sponsorizzazioni e Adv: trovare utenti in modo localizzato con funzioni avanzate di geo- targeting
24/03/2021 Sponsorizzazioni e Adv sui Social: scegliere strumenti e strategie e imparare a usare i social minori.
07/04/2021 Sponsorizzazioni e Adv sui Social: strategie, strumenti, profilazione e geo-targeting della Facebook e Instagram Ads Platform
21/04/2021 Turismo, ospitalità e accoglienza: il digitale per la crisi
data da fissare Vendere online: Avviare, consolidare e rinnovare una strategia di ecommerce da zero
data da fissare Vendere online grazie: Market palce e oltre (strategie e strumenti per la vendita online tramite piattaforme di terze parti)
data da fissare Metodologie di Project Management consolidate al servizio delle PMI
data da fissare Rimanere sempre in contatto con i propri clienti: Tool di messaggistica e ChatBot
data da fissare Prendere decisioni, definire strategie efficaci e ottimizzare gli investimenti con l’uso dei dati: l’approccio Data Driven

 

 




Orientarsi, formarsi e trovare occupazione con il Fondo sociale europeo

Sempre più vicino ai giovani, a chi cerca lavoro, alle imprese: il Fondo sociale europeo in Piemonte è uno dei programmi più efficaci nella lotta alla disoccupazione e nella formazione delle competenze richieste dal mercato del lavoro.

Le opportunità formative finanziate dal Fondo sociale europeo sono gratuite e consentono ai giovani di accedere in tempi brevi a impieghi coerenti con il proprio profilo professionale. Ampia è l’offerta di corsi gratuiti. Per saperne di più, consulta le pagine dedicate Una delle opportunità è quella dei tecnici superiori, che lavorano nelle imprese già nel periodo di formazione: gli IFTS (percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore) offrono 800 ore di formazione specialistica. Sono undici i corsi in Piemonte. Scopri il tuo

Grazie al Fondo sociale europeo, sono nati i servizi di orientamento dedicati ai ragazzi dagli 11 ai 22 anni, per accompagnarli nelle scelte più importanti della loro vita. Il sistema Obiettivo Orientamento Piemonte nel 2019 ha raggiunto 40 mila ragazzi, sostenendoli con colloqui individuali e di gruppo, per individuare i percorsi scolastici e formativi più adatti.

Dedicati a chi cerca lavoro, i servizi regionali di politica attiva del lavoro: il buono servizi lavoroha l’obiettivo di accompagnare il disoccupato in un percorso personalizzato, gratuito: dall’orientamento al sostegno per la ricerca attiva di lavoro, fino all’inserimento in azienda in tirocinio o con contratti di più lunga durata. Percorsi specifici sono dedicati alle persone con disabilità e alle categorie più svantaggiate.

Sei un giovane tra i 15 e i 29 anni? Se non sei inserito in alcun percorso di studio, formazione o di lavoro, aderisci a Garanzia Giovani in Piemonte: una rete di operatori pubblici e privati ti aiuterà a trovare il percorso più adatto per inserirti nel mondo del lavoro. Con servizi di orientamento specialistico, certificazione delle competenze, incrocio tra domanda e offerta e opportunità di tirocinio, Garanzia Giovani vuole accompagnarti in un percorso di crescita professionale e lavorativa. Scopri come aderire.




Dal 2 novembre didattica a distanza al 100% nelle superiori e carico dei mezzi pubblici al 50%

Una nuova ordinanza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio stabilisce che dal 2 al 24 novembre nelle scuole superiori l’attività didattica in presenza è sospesa e sostituita dalla didattica digitale a distanza per tutte le classi del ciclo di istruzione, fatte salve le attività curriculari di laboratorio previste dai rispettivi ordinamenti didattici e la frequenza in presenza degli alunni con bisogni educativi speciali.

Sempre dal 2 al 24 novembre il coefficiente di riempimento del trasporto pubblico di linea urbano, extraurbano e ferroviario di competenza della Regione Piemonte non deve essere superiore al 50% dei posti previsti dalla carta di circolazione del singolo mezzo, con utilizzo prioritario dei posti seduti. Per il trasporto di linea urbano viene demandato agli organi competenti l’introduzione entro il 4 novembre di servizi aggiuntivi a carico della Regione Piemonte laddove emergano particolari esigenze.

“Non possiamo ignorare che gli assembramenti e le criticità più grandi si stanno riscontrando sui mezzi pubblici con l’enorme rischio che questo comporta – sottolinea CirioNon vogliamo un lockdown per il Piemonte e per questo dobbiamo intervenire con misure mirate, per rispetto dello sforzo e dei sacrifici che i nostri imprenditori e ogni singolo cittadino piemontese stanno facendo ormai da mesi, ma anche e soprattutto per tutelare i nostri figli, i nostri nonni e con loro tutti gli affetti più cari”.

Lockdown è una parola che cerchiamo di evitare tutti, ma la eviteremo nella misura in cui saremo tutti responsabili – prosegue il presidente – Molto dipenderà però dal comportamento dei piemontesi, dalla capacità di rispettare le regole: dobbiamo limitare i contatti che non sono essenziali, dobbiamo indossare la mascherina e tenere le distanze dalle persone che non sono nostre conviventi”.

Il passaggio nelle superiori alla didattica a distanza al 100%, al posto del 50% fissato dall’ordinanza del 20 ottobre, è motivato con l’incremento dell’andamento dei contagi nelle scuole: dal 20 settembre al 29 ottobre sono stati riscontrati nelle scuole piemontesi 3.796 casi di studenti con positività al virus, con una crescita costante ed allarmante dai 138 casi del 14 ottobre ai 374 del 29 ottobre, rilevata per il 52% nelle superiori. Per contrastare il diffondersi del contagio sono ritenute non sufficienti interventi che attuino differenziamenti negli orari di ingresso ed uscita. E visto che la mobilità connessa allo svolgimento delle lezioni si riverbera sul trasporto pubblico, si impone di porre limitazioni agli spostamenti connessi alla frequenza delle lezioni.

L’ordinanza dispone inoltre l’elevazione al 75% del lavoro agile praticato per gli uffici della Regione Piemonte, salve le eccezioni legate alla gestione delle emergenze, mentre le altre Pubbliche amministrazioni piemontesi dovranno assicurare le percentuali più elevate possibili, compatibilmente con con le potenzialità organizzative e con la qualità del servizio erogato.




Settimana del lavoro 2020. “Formazione: costruire il futuro” eventi online

Ritorna l’appuntamento con la Settimana del Lavoro organizzato da ISMEL, Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali, con il sostegno di Fondazione CRT e Polo del 900, quest’anno sul tema Formazione: costruire il futuro 

Tra gli ospiti la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, l’esperto di scienze previsionali Alessandro Vespignani

Obiettivo dell’evento è prendere atto delle esigenze relative alla qualità dei processi di apprendimento – anche aggravate dalle misure di contenimento della pandemia – nelle scuole e nei contesti formativi rivolti ai lavoratori, per far fronte al rischio di ulteriori divari culturali connessi alle nuove forme di didattica e alle nuove tecnologie

Il termine formazione riguarda tutti le fasi di crescita delle persone nel corso della loro vita. Su questi aspetti la Settimana del Lavoro intende analizzare il nesso tra il lavoro e la formazione, un legame complesso perché entrambi sono ambiti in profonda e rapida trasformazione.  

6 giorni di incontri, tavole rotonde, presentazioni online con oltre 60 ospiti animano gli eventi di Formazione: costruire il futuro per fare il punto sull’istruzione e l’educazione, la formazione continua e quella permanente, la formazione formale e quella informale. Docenti, formatori, professionisti, imprenditori e artigiani mettono in comune esperienze e richieste di approfondimento per costruire un laboratorio di idee utile a orientare le scelte formative che possono influenzare il futuro di tutti.

Tutti gli incontri sono fruibili on line gratuitamente con accesso dal sito  e si rivolgono a un ampio pubblico di cittadini, specialisti e studiosi, insegnanti, studenti universitari e degli ultimi anni delle scuole superiori, operatori politici e istituzionali, dirigenti sindacali e d’impresa. 

La registrazione degli eventi andrà ad arricchire la libreria di documentazione che ISMEL ha creato negli ultimi mesi attraverso le testimonianze di più di 100 docenti di tutti i livelli per focalizzare la radicale rivoluzione delle modalità didattiche attualmente in atto. Tutte le testimonianze sono fruibili al link Frammenti di innovazione | Riprendere a fare scuola.

Il programma proposto dalla Settimana del Lavoro promuove una riflessione articolata in più assi culturali: l’inclusione nella formazione come condizione di libertà e di uguaglianza, il policentrismo delle organizzazioni formative, l’integrazione dei saperi, l’innovazione nella formazione come condizione di cittadinanza e vettore di sviluppo, la permanenza della formazione in tutto l’arco di vita delle persone.

Così illustra il progetto da cui è scaturito il programma di Formazione: costruire il futuro il presidente ISMEL Giovanni Ferrero: “Lo scenario sociale ed economico in cui si contestualizzano Istruzione e Formazione sono cambiati bruscamente con il contesto di vita, di lavoro e di studio imposto dall’attuale situazione pandemica. L’obiettivo di questo ciclo di incontri è prendere atto delle esigenze già presenti e aggravate, in forma anche nuova, dalle misure di contenimento della pandemia che riguardano la qualità dei processi di apprendimento, nelle scuole, ma anche nei contesti formativi rivolti ai lavoratori occupati, ai disoccupati per far fronte al rischio di creare divari culturali connessi anche all’accesso alle reti informatiche.”

IL PROGRAMMA

Lunedì 19 ottobre Inclusione/esclusione nei processi formativi

Si valuta quali politiche possono essere adottate per creare maggiore uguaglianza nelle opportunità di accesso all’istruzione e maggiore equità e qualità nei risultati finali. Il Presidente INPS Pasquale Tridico interviene sull’importanza della formazione come motore di sviluppo. 

Martedì 20 ottobre Istruzione tecnica per una società in trasformazione

Si espongono le esperienze di imprenditori, Università e docenti sul mismatch tra le competenze dei giovani e le richieste dal sistema produttivo.

Mercoledì 21 ottobre Dalla pietra all’algoritmo: il lavoro artigiano e la formazione 

Si affrontano le problematiche della educazione al “saper fare” ai tempi della competenza digitale, così come lo hanno realizzato artigiani, professionisti del web, scuole professionali.

Giovedì 22 ottobre Nuove tecnologie della formazione

Spazio alle testimonianze sulle nuove tecnologie applicate nei processi di istruzione e nelle attività di formazione che stanno trasformando l’apprendimento. Invitato speciale Alessandro Vespignani, l’esperto di scienze previsionali.

Venerdì 23 ottobre Idee e pratiche innovative di inclusione scolastica. Un dialogo a più voci

Si riflette sulle esperienze di innovazione didattica messe in pratica per rimuovere gli ostacoli alla realizzazione di una scuola dell’inclusione per i giovani portatori di disabilità e su come recuperare le perdite di apprendimento dovute al lockdown e alla DAD.

A seguire, insegnanti e studenti si raccolgono attorno alla Ministra Lucia Azzolina in un approfondito dialogo su istruzione e formazione.

Venerdì 23 ottobre La formazione nel prisma del lavoro 

Si esplorano quali politiche, metodi e strumenti consentono alle imprese e alle pubbliche amministrazioni di elaborare iniziative formative e ai lavoratori di partecipare a percorsi che li abilitino sia nelle organizzazioni che nel mercato del lavoro. 

La Settimana del Lavoro 2020 è organizzata da ISMEL Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali, con il sostegno di Fondazione CRT e Polo del ‘900 e il patrocinio di Città di Torino, Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte

La Settimana del Lavoro è stata progettata e curata da un Comitato di Coordinamento formato da Gian Carlo Cerruti, Aldo Enrietti, Giovanni Ferrero.




Sempre più corsi online per il sistema edile novarese

Durante l’ultimo anno l’emergenza sanitaria ha creato non pochi problemi a tutto il sistema della didattica, ma la formazione resta un pilastro fondamentale per il settore edile e in questo momento delicato dobbiamo investire in quella online, cercando di capovolgere una situazione negativa in un’opportunità per evolverci e crescere».

È quanto annuncia Alessandro Frola, 37enne imprenditore edile della Frola Group Costruzioni e presidente del Senfors (Sistema Edile Novarese Formazione e Sicurezza, già Scuola Edile), presentando i dati dell’attività svolta durante l’ultimo anno formativo, tra ottobre 2019 e settembre 2020: un totale di 203 corsi erogati a 1.830 allievi, per complessive 4.093 ore di lezione.

«Nonostante la pandemia – aggiunge Frola – siamo riusciti a mantenere un’offerta in linea con gli anni precedenti; il nostro obiettivo principale sarà ora l’attivazione dell’on-line per tutte le parti teoriche e, ove possibile, anche per le sessioni pratiche previste nei corsi di formazione. Ci saranno novità anche nella comunicazione da parte del Senfors, che vuole diventare il principale punto di riferimento formativo delle imprese edili sul territorio».

Nato nell’ottobre 2016 dalla fusione della Scuola Edile Novarese e del Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli Infortuni nella Provincia di Novara, il Senfors è gestito da un Consiglio di amministrazione paritetico di 12 componenti: quattro nominati da Ance Novara Vercelli (la sezione delle imprese edili di Confindustria Novara Vercelli Valsesia), due da Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e Cna Piemonte Nord e sei dalle organizzazioni dei lavoratori edili ed affini.