Biella. Al via il corso di formazione: “Finanziamenti europei, come utilizzarli”

Parte da Biella con un doppio appuntamento – giovedì 8 e venerdì 9 ottobre – il corso di formazione organizzato dalla Consulta europea del Consiglio regionale in collaborazione con l’Istituto Universitario di Studi Europei – Iuse, rivolto ad amministratori e funzionari degli enti locali del Piemonte sui finanziamenti diretti e strutturali dell’Unione europea.

Il corso è strutturato in due incontri in diretta streaming per ogni provincia, tenuti da docenti universitari, con l’obiettivo di fornire un quadro completo delle diverse tipologie di finanziamento per indirizzare gli enti locali ad utilizzarli correttamente a favore dei territori.

“Sono particolarmente contento che le prime due date siano rivolte agli amministratori del Biellese – ha detto il consigliere segretario, delegato alla Consulta, Michele Mosca -, una provincia duramente ferita dal maltempo dei giorni scorsi, dove i problemi di dissesto idrogeologico sono da risolvere senza più indugi e non da rimandare al prossimo disastro. Questo corso è un’occasione importante per valutare al meglio quali sono i finanziamenti europei a disposizione degli enti locali per realizzare progetti che generino crescita e investimenti, necessari in particolare per i nostri territori montani”.

Si parlerà anche del Piano per la ripresa UE (Next Generation UE – Recovery Fund), messo a punto per fronteggiare le conseguenze economiche generate dall’emergenza Covid: un pacchetto di misure che prevede a favore delle amministrazioni locali un ingente afflusso di risorse sulla programmazione in corso dei fondi europei 2014-2020, attraverso lo strumento React-UE, anche in prospettiva del nuovo periodo di programmazione 2021-2027.

Il corso si concluderà il 20 novembre, la prossima settimana toccherà al Cuneese.




Nasce la Corporate Academy  del Gruppo Ebano 

Creare le competenze professionali necessarie alla crescita del gruppo e all’affermazione della FAD, la formazione a distanza, nel mercato italiano. E’ questa la missione assegnata a Ebano Corporate Academy, la nuova iniziativa promossa dal Gruppo Ebano, fondato e presieduto da Carlo Robiglio, Presidente di Piccola Industria Confindustria e Vice Presidente della Confederazione di Viale dell’Astronomia.

Ebano Corporate Academy, grazie alla convenzione con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale (Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa) collaborerà per lo sviluppo di ricerche comuni per studiare il tema della formazione professionale in modalità e-learning erogata da imprese private. In particolare sarà realizzato un progetto di ricerca della durata di un anno (ottobre 2020-ottobre 2021) orientato allo studio di soluzioni che possano portare verso forme di riconoscimento formale della cosiddetta Fad, ovvero la formazione a distanza.

La realtà imprenditoriale fondata da Robiglio opera in settori complementari tra loro: dall’editoria al marketing, dall’e-commerce alla formazione a distanza. Ed è proprio quest’ultima uno dei punti di forza, grazie alla controllata Cef Publishing, leader di mercato nella realizzazione e nell’erogazione di corsi professionali per il mercato consumer, con più di 50 mila iscritti negli ultimi undici anni.

Il Gruppo Ebano, con 9 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, tramite la controllata Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali e ha vinto quest’anno per la seconda volta consecutiva il “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance.

Il Gruppo è fortemente impegnato nel sociale e nella sostenibilità. La politica aziendale di Ebano, volta a perseguire alti standard in termini di sostenibilità e impatto sociale, ha permesso, attraverso la partecipata Cef Publishing, di ottenere la Certificazione b Corp®, rilasciata dalla B Corporation, l’ente non-profit americano.

“Ebano Corporate Academy– spiega Robiglio – nasce dalla consapevolezza che la persona è sempre più al centro delle strategie di crescita delle aziende, a maggior ragione quando la formazione è il core business di un gruppo imprenditoriale.

Proprio l’investimento in formazione rappresenta la tappa fondamentale di un percorso finalizzato a creare conoscenza e competenza, beni intangibili che arricchiscono l’impresa in ogni fase del suo ciclo di vita, rinnovandola attraverso nuovi ingressi e apporti professionali ma anche con un processo di continuo apprendimento delle persone che ne fanno già parte.

In tal senso l’Academy aziendale sarà il cuore strategico della learning organization, spazio fisico e virtuale in cui le persone saranno non solo destinatarie di interventi formativi, ma anche e soprattutto soggetti attivi dello sviluppo e condivisione, attraverso  le nuove tecnologie digitali, di competenze, capacità, cultura aziendale”.




Corso Its in “Logistica industriale e integrata”: al via le selezioni con 30 posti a disposizione

Inizieranno il prossimo 8 ottobre, alle 9, nella sede Enaip Piemonte di via delle Mondariso 17, a Novara, le selezioni per l’iscrizione al corso di Istruzione tecnica superiore (Its) in “Logistica industriale e integrata” per il biennio 2020-2022, promosso dalla Fondazione Aerospazio-Meccatronica del Piemonte e all’organizzazione del quale partecipano, tra gli altri, Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e alcune importanti aziende del territorio, che contribuiranno ad almeno il 50% delle docenze.

Giunto alla sua decima edizione, il corso, interamente finanziato dalla Regione Piemonte e dal Miur, è totalmente gratuito, a numero chiuso (30 posti) e porta al conseguimento del diploma di “Tecnico superiore per l’infomobilità e le infrastrutture logistiche”: una figura professionale che opera nei cicli di trasporto intermodale dei grandi sistemi infrastrutturali e interviene nella gestione delle relazioni con gli attori della filiera logistica in materia di flussi di entrata/uscita di mezzi, persone e merci.

Possono accedere al corso giovani e adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore che abbiano superato una selezione che consiste nello svolgimento di test tecnico/attitudinale e di un colloquio motivazionale. Per partecipare alle selezioni è obbligatorio compilare la scheda reperibile sul sito della Fondazione all’indirizzo . Per qualsiasi informazione o dettaglio operativo si può contattare l’indirizzo email .

Le lezioni inizieranno a fine ottobre 2020 e dureranno in tutto 1.800 ore di cui almeno 1.130 di teoria, laboratorio e visite aziendali (distribuite su 5/8 ore settimanali dal lunedì al venerdì), 650 di stage in azienda o, in alternativa, 750 in apprendistato di alta formazione. Al termine è previsto un esame per il conseguimento del Diploma di Tecnico superiore di V° livello, secondo la graduatoria “European Qualification Framework” con riferimento all’area tecnologica, e il rilascio di un certificato dei crediti formativi riconosciuti dal politecnico di Torino per l’eventuale accesso a un percorso universitario.




Università, aumentano gli iscritti malgrado il Covid

Nonostante la pandemia con il nuovo anno accademico sono incrementati gli iscritti agli atenei piemontesi che seguiranno i corsi secondo la prevista modalità mista di partecipazione, in parte in presenza in parte a distanza.

A sottolinearlo è l’assessore regionale all’istruzione e diritto allo studio universitario, che ha illustrato in sesta Commissione le materie di sua competenza nell’ambito del Documento di economia e finanza regionale 2021-2023.

È stato messo in luce come fra gli obiettivi dell’assessorato ci sia quello di ridurre al massimo il rischio di contagio da Covid-19, il che comporta anche la necessità di riorganizzare gli spazi, in particolare nelle residenze universitarie al fine di assegnare stanze solo singole.

A fronte quindi del ridotto numero di posti letto si sta valutando la possibilità di attivare convenzioni con strutture che sopperiscano a questa necessità. Si intende inoltre offrire sostegno agli studenti in situazione di disagio a seguito dell’emergenza e confermare la più ampia copertura possibile delle borse di studio agli studenti meritevoli ma privi di mezzi, nonché rafforzare l’internazionalizzazione del sistema universitario regionale e promuovere una collaborazione crescente fra atenei, poli di innovazione, piattaforme e parchi tecnologici.

Per quanto riguarda il diritto allo studio l’assessore ha spiegato che lo sforzo maggiore si concentrerà sull’obiettivo di mantenere i livelli di qualità attuale dei vari servizi in un contesto di risorse regionali decrescenti.

La volontà è quella di rendere effettivo il diritto allo studio riducendo il tasso di abbandono, confermare la più ampia copertura dei voucher per il diritto allo studio e di borse di studio, ottimizzando l’uso delle risorse a questo scopo. Nell’ambito dell’edilizia scolastica si adotteranno criteri di selezione degli interventi meritevoli di contribuzione che vadano a premiare la razionalizzazione della rete delle strutture scolastiche, l’economicità e l’ecosostenibilità ambientale delle soluzioni (ristrutturazioni o nuove costruzioni) al fine di ampliare sempre più la quota del patrimonio d’edilizia scolastico sicuro e a norma.

Sono poi intervenuti alcuni consiglieri di M5s, Pd e Lega per chiedere chiarimenti su mense scolastiche, utilizzo dei voucher per acquisto di cancelleria, tirocini, borse di studio ed edilizia scolastica.

È infine stato dato parere preventivo favorevole sulla proposta di delibera della Giunta regionale in merito all’“Approvazione dei criteri per la realizzazione e la promozione di azioni volte a garantire e migliorare i livelli di qualità dell’offerta formativa ed educativa nelle istituzioni scolastiche del Piemonte”.

Il documento contempla quattro categorie di progetti, ovvero attività finalizzate a migliorare la qualità dell’offerta formativa ed educativa e progetti di sperimentazione organizzativa, didattica ed educativa, iniziative di interesse generale regionale, interventi per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo e iniziative per l’acquisizione e l’uso della Lis.




PoliTO: prima edizione biennale tecnologia per le scuole

La prima edizione di Biennale Tecnologia (Torino, 12-15 novembre 2020) si impegna concretamente per supportare le scuole di ogni ordine e grado con un’offerta formativa gratuita sui temi della prima edizione della manifestazione: sostenibilità, tecnologia e innovazione.

 

Con un calendario di attività dal 1° ottobre al 15 novembre, “Biennale Tecnologia per le scuole” avrà lo scopo di invitare bambini e ragazzi a riflettere sulla tecnologia da punti di vista insoliti e interessanti, catturando la loro attenzione con “L’Esperto in classe”, una serie di lezioni per le scuole superiori con i ricercatori e docenti del Politecnico di Torino, e con i laboratori didattici interattivi per le scuole primarie e medie inferiori a cura dell’Associazione CentroScienza Onlus.

 

“L’Esperto in classe” è una offerta di 12 lezioni pensate per gli studenti delle scuole medie superiori dai docenti e dai ricercatori del Politecnico di Torino, per avvicinare i ragazzi ai temi della sostenibilità secondo diverse declinazioni, tra cui: energia sostenibile, fonti rinnovabili, intelligenza artificiale, medicina personalizzata, internet, previsione del futuro con gli algoritmi, tutela del patrimonio culturale. Questi incontri saranno disponibili su prenotazione in modalità online e, per alcune di essi, in presenza nelle scuole del comune di Torino.

 

I 10 Laboratori didattici proposti da CentroScienza Onlus vogliono essere uno strumento di supporto per la didattica delle scuole primarie e medie inferiori. Grazie alla forte interazione con i bambini e i ragazzi e all’utilizzo di modalità di insegnamento integrate con il gioco, CentroScienza propone un’ampia gamma di temi – biologia evolutiva, matematica, scienze della Terra, fisica, chimica, informatica ed economia – e di possibilità formative dai titoli accattivanti come: “Costruiamo un asteroide”, “Informazioni Top Secret!” e “Clima che scotta”. Anche in questo caso, gli incontri saranno disponibili su prenotazione in modalità online oppure in presenza nelle scuole del comune di Torino.

 

Le attività di “Biennale Tecnologia per le scuole” sono completamente gratuite e devono essere prenotate dagli istituti scolastici interessati sul sito di Biennale Tecnologia  dove si trovano tutte le informazioni sulla proposta didattica.

 

 

 




Confartigianato Cuneo e FabLab Cuneo: Al via “FabLab Kids”,
 laboratori tecnologici per bambini

Torna il Fablab Kids, il laboratorio tecnologico organizzato da Confartigianato Cuneo e FabLab Cuneo, in collaborazione con il Movimento Giovani Imprenditori e il Movimento Donne Impresa di Confartigianato Cuneo.

Laboratori per imparare a pensare e sperimentare in maniera collaborativa e a ragionare in modo sistematico, comprendendo i rapporti di causa effetto e sviluppando il pensiero logico.

Questo lo “spirito” dell’iniziativa progettata e realizzata da FabLab Cuneo, il laboratorio di fabbricazione digitale “incubato” dalla Confartigianato e facente parte della più ampia rete mondiale dei FabLab, aderente al circuito ufficiale della prestigiosa Università MIT di Boston.

«Negli ultimi anni – spiega Alessandro Marcon, referente di FabLab Cuneo – stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’educazione scientifica e dello storytelling educativo.

Per identificarla viene spesso usato l’acronimo inglese STEAM (Science, Technology, Engineering, Art e Math).

Le attività di “FabLab Kids” potranno consistere nel semplice assemblaggio ma anche nella progettazione e realizzazione di un piccolo oggetto. I bambini, come piccoli artigiani, possono immaginare e al tempo stesso vedere realizzati oggetti altamente personalizzati oppure di crearne di nuovi attraverso la tecnologia digitale. Possono così seguire per intero il percorso che conduce l’idea a trasformarsi in un manufatto».

I laboratori, pensati per bambini e ragazzi dai 9 ai 14 anni, si svolgeranno con moduli mensili di 4 appuntamenti da 2 ore ciascuno, il giovedì pomeriggio, presso i locali del Ping di Cuneo (Via Carlo Pascal, 7 – Cuneo).

Ci sarà un gruppo dedicato alle scuole elementari (ore 15:00 – 17:00) e uno per i ragazzi delle medie (ore 17:30 – 19:30).

Argomenti trattati: circuiti elettronici, paper circuits, saldatura a stagno, disegno con plotter e taglio, stampa 3d, microbit e programmazione, ….

Questi i costi. Costo Mensile (4 Lezioni) 65 €. Costo Trimestrale (12 Lezioni) da ottobre a dicembre 175 €. Costo Semestrale (24 Lezioni) da ottobre a marzo 300€. È previsto uno sconto di 10 € in caso di due fratelli iscritti.

Tutti i materiali e le attrezzature necessarie per le attività verranno fornite dall’organizzazione.

Le attività si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative e dei protocolli anti-Covid19 vigenti.




Formazione, bisogna stanziare dai 2 ai 5 milioni

Dai 2 ai 5 milioni di investimenti, oltre a 1,7 milioni per acquistare le mascherine. Queste le stime degli stanziamenti necessari per far ripartire in sicurezza il mondo della formazione professionale piemontese, secondo Forma Piemonte e Cenfop Piemonte, esposte in Terza commissione in merito alla riapertura dei corsi.

L’audizione era stata richiesta dal Gruppo del Pd. Sia Matteo Faggioni, presidente di Forma, che Pier Mario Viano, presidente di Cenfop, hanno auspicato che le istituzioni pubbliche piemontesi tornino a investire sui propri enti di formazione professionale, consentendo loro di affrontare le sfide impegnative che la ripartenza sta imponendo.

“Ci troviamo ad affrontare sfide difficili – hanno spiegato – quindi sarà necessario un rinnovato e più strutturato dialogo tra il mondo della formazione, il mondo produttivo e le parti sociali, al fine di intercettare, in tempi rapidi, i fabbisogni professionali e formativi delle imprese, offrendo risposte adeguate, e far sì che, queste ultime, possano cavalcare le nuove opportunità che l’era post Coronavirus potrà offrire”.

Durante il lockdown, la formazione professionale piemontese non si è fermata: è stata riprogettata e rimodulata l’attività, per non interrompere i corsi e per mantenere vivo il contatto con i propri allievi. È stato utilizzato anche lo strumento del project work, che ha sostituito lo stage, grazie al quale è stato possibile simulare una formazione tecnica o un’esperienza pratica in azienda dal proprio domicilio.

Tra le principali criticità spicca il dato che circa il trenta per cento degli allievi ha avuto unicamente uno smartphone come strumento per collegarsi e assistere alle lezioni a distanza. A sostegno del sistema formazione professionale è arrivata, a inizio aprile, una determina regionale che, anche grazie a un continuo e costruttivo confronto fra le parti, ha dato un supporto normativo al lavoro delle agenzie, con scelte adeguate, coerenti e in qualche modo anche coraggiose (se confrontate con quelle operate dalle altre Regioni) che permettono agli enti di proseguire le attività formative a distanza e non far perdere oltremodo terreno ai propri studenti, siano essi minorenni o maggiorenni, disoccupati o occupati.

Oggi, con l’attività didattica che è ripartita in presenza – come hanno spiegato i due presidenti – all’ordinaria gestione dei corsi si aggiungono i costi per la messa in sicurezza delle sedi. “Noi non siamo la scuola pubblica, ma viviamo delle risorse europee veicolate dalla Regione. Da un calcolo effettuato, serve una cifra che non può essere inferiore ai due milioni di euro, anche se l’ottimale sarebbe intorno ai cinque milioni. Da tutto ciò sono però da escludere i costi per l’acquisto delle mascherine protettive, stimati in un milione e settecentomila euro” ha concluso Faggioni.

 

 

 




Gruppo Giovani Imprenditori di Cnvv: prosegue la formazione manageriale, come costruire una “squadra” vincente

Fornire conoscenze, strumenti e spunti di riflessione per attivare le competenze utili a far crescere un gruppo e a costruire una “squadra” vincente: sono i contenuti del corso “Soave” (acronimo di Squadra organizzata a vincere efficacemente) organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) all’interno del percorso di formazione manageriale ripreso dopo la lunga pausa provocata dalla pandemia.

Sotto la guida Paolo Manocchi, formatore comportamentale con all’attivo quasi 4mila giornate di aula con 118mila persone in oltre 200 eventi, una ventina di giovani imprenditori si è ritrovata il 16 settembre 2020 all’agriturismo “La Burla” di Guardabosone (Vc) per capire come far evolvere un “gruppo” integrando il valore di ogni singolo componente per contribuire a realizzare una “squadra” di valore.

«Il corso – spiega Margherita Negri, che all’interno del Gruppo Giovani Imprenditori di Cnvv ha la delega alla comunicazione – era articolato in modo interattivo e avvincente e ha coinvolto tutti, tanto sotto il profilo personale quanto dal punto di vista professionale. Si sono alternati momenti di teoria ed esercitazioni pratiche, volte a fissare le conoscenze acquisite e a offrire nuovi spunti di confronto e di crescita. Abbiamo affrontato diverse tematiche, tra cui è risultato molto interessante il processo attraverso cui è possibile trasformare le persone di un gruppo in una squadra grazie alla coesione e alla capacità dei leader di aiutare e supportare gli altri. Abbiamo fatto una riflessione anche su quali siano le cause di fallimento di una squadra e su come possiamo evitarle».

«È emerso – aggiunge la presidente del Gruppo, Federica Zappone – che gruppo e squadra non sono due mondi paralleli e distanti tra loro, ma l’una l’evoluzione dell’altro: un gruppo può diventare squadra se è accomunato dal medesimo obiettivo e se tutti lavorano insieme in sincronia, contribuendo con le loro competenze alla crescita comune; allo stesso tempo una squadra può smettere di essere vincente e tornare ad essere “solo” un buon gruppo quando le singole individualità prevaricano con i propri interessi sull’obiettivo finale.

Inoltre la squadra, se ben gestita, fa in modo che i suoi componenti si sentano stimolati a esprimere la loro individualità, la loro energia e la loro soggettività decisionale e queste opportunità comportamentali diventano sinergiche solo se ben coordinate da una leadership autorevole, che sia in grado di identificare e trasformare in punti di forza le differenze che esistono tra le persone. Mantenere una squadra “vincente” significa svolgere quotidianamente il proprio lavoro restando uniti verso l’obiettivo comune, senza risparmiarsi: con passione, impegno, tenacia e rispetto reciproco».

«Durante i lavori – prosegue Negri – sono stati affrontati due test: uno relativo alle differenze di caratteristiche, positive e negative, dei componenti di un gruppo/squadra: contributore, collaboratore, provocatore, comunicativo; abbiamo capito che per essere una vera squadra bisogna lavorare tutti insieme e soprattutto ottenere i risultati prefissati. Ci siamo poi dovuti immaginare come dei naufraghi che cercano di sopravvivere in una situazione estrema, con l’obiettivo di verificare se il risultato del lavoro di gruppo/squadra fosse migliore di quello ottenuto dal singolo, e questo ci ha permesso di comprendere l’importanza del confrontarsi, dell’aiutarsi e del discutere sulle reciproche motivazioni per raggiungere un fine condiviso».




Unione Industriale Torino, percorso gratuito di formazione e coaching: “Digitale, leva strategica per l’export”

L’Unione Industriale di Torino ha lanciato un percorso gratuito di formazione, con possibilità di coaching, per le aziende che desiderano approfondire tecniche e strumenti digitali a supporto dell’export.

In uno scenario globale interconnesso, infatti, dove la realtà digitale è sempre più integrata nella vita della società e nelle logiche di business, le imprese che intendono posizionarsi in modo competitivo sui mercati internazionali non possono fare a meno di una strategia digital adeguata.

L’Ufficio Estero dell’Unione Industriale di Torino, in collaborazione con Skillab, e grazie al finanziamento della Camera di Commercio di Torino, propone alle aziende del territorio una serie di incontri focalizzati su analisi strategica, comunicazione e social media, e-commerce, blockchain, normative di riferimento (fiscale, doganale e legale), strategie commerciali e fiere online.

L’iniziativa, indirizzata alle PMI che desiderano strutturare o rafforzare la loro presenza online orientata all’export, sarà articolata in 15 lezioni che si svolgeranno interamente in modalità webinar, a partire dal 1° ottobre.

Dopo ogni area tematica, i partecipanti avranno l’opportunità di essere seguiti dai docenti per un’esperienza di coaching individuale: per un’efficace presenza sul web, infatti, è necessaria un’accurata strategia, strutturata rispetto alle esigenze e agli obiettivi di ogni azienda. Un percorso tailor-made, modellato sulla base delle necessità delle imprese, costituisce il valore aggiunto che l’Unione Industriale di Torino offre al tessuto produttivo del suo territorio.

Sarà possibile iscriversi al corso attraverso il sito web dell’Unione Industriale di Torino oppure contattando l’Ufficio estero; le aziende potranno scegliere se partecipare a tutte le lezioni, oppure solo ad alcuni degli incontri proposti.




Banchi monoposto anti-Covid, dalla Città metropolitana ne arrivano 3400

Sono 20mila i banchi monoposto che stanno arrivando nelle scuole superiori di Torino e provincia per collocare tutti gli studenti nelle aule rispettando le precauzioni anti-Covid: di questi, 3400 sono stati comprati dalla Città metropolitana di Torino.

Due le misure: 50×70 e 70×70, a seconda delle dimensioni delle aule. Prezzi: € 31 cadauno per i più piccoli e € 38 per i più grandi. Sono tutti banchi del tipo “tradizionale”, dal momento che le richieste che le scuole hanno rivolto alla Città metropolitana non contemplavano esemplari dotati di ruote.

Al momento è arrivato con i camion un primo carico di 900 banchi; nei prossimi giorni arriverà il resto. Il materiale viene consegnato alle scuole nel pomeriggio, quando gli studenti sono già usciti, per ovvie ragioni organizzative. Le prime consegne, in ordine di urgenza, sono state effettuate al Newton di Chivasso (209 banchi) e al D’Azeglio di Torino (450). Prossime consegne al Gobetti di Torino (170 per la sede e 170 per la succursale) e al Baldessano-Roccati di Carmagnola (170).