L’UPO prima in due categorie di “PA a colori 2024”, il concorso promosso da Forum PA

L’Università del Piemonte Orientale si è aggiudicata il primo premio in due categorie del concorso “PA a colori 2024”. Le premiazioni della competizione, promossa da Forum PA – insieme ai partner AIDP PA, ASviS, CERVAP, Forum Diseguaglianze e Diversità, Fondazione Mondo Digitale, Fondazione Openpolis, Fondazione per la Sostenibilità digitale, IWA, PA social, ALTIS – Università Cattolica del Sacro Cuore–, si sono tenute il 23 maggio scorso presso il Palazzo dei Congressi di Roma, durante l’incontro “L’Arena di Forum PA. Governare e guidare l’innovazione: il ruolo della PA in un mondo in trasformazione”.

L’Università del Piemonte Orientale – rappresentata a Roma dal dottor Paolo Tessitore, dirigente della Divisione Innovazione, Digitalizzazione e Qualità dei Processi in ambito PNRR – ha vinto nella categoria “PA Semplice”, con il progetto “UPO-Valore Pubblico Integrato”, e nella categoria “PA Sostenibile”, con il progetto “4SMART”.

UPO-Valore Pubblico Integrato è un progetto realizzato per sviluppare il processo di pianificazione dell’Ateneo in chiave di piena integrazione dei vari strumenti secondo un disegno comune, per semplificare e facilitare il perseguimento delle diverse azioni da parte di tutti gli attori interessati (studenti, famiglie,  docenti e altri stakeholder). Nello specifico, è stato varato un Piano Integrato di Attività e Organizzazione, il cosiddetto PIAO, che integra le cinque linee strategiche (studenti, ricerca, didattica, best practice, mondo produttivo e territorio) del Piano Strategico di Ateneo. Il PIAO prevede anche azioni di coprogettazione di attività con il territorio.

4SMART è un progetto attuato in collaborazione tra UPO e Università degli Studi di Torino, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria e Co.In.Fo – Consorzio Interuniversitario sulla Formazione. L’iniziativa risponde alla crescente necessità degli Atenei di adottare soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate per migliorare il benessere, l’efficienza e l’innovazione all’interno degli ambienti universitari. Il progetto si focalizza sull’analisi di dati sul comfort ambientale (temperatura, inquinamento acustico, smog, ecc.) all’interno degli spazi degli Atenei, attraverso un “ecosistema sperimentale” di misure derivate da sensori che sfruttano le potenzialità di IoT (Internet of Things) e Cloud.  I dati raccolti sono stati in seguito elaborati, condivisi e confrontati con gli Atenei coinvolti, al fine di trarre informazioni utili al miglioramento della qualità dei servizi agli studenti, dell’efficienza nella gestione degli spazi e del risparmio energetico.

«L’Università del Piemonte Orientale è una realtà pubblica che negli ultimi anni è stata interessata da profonde trasformazioni, soprattutto in ambito gestionale e organizzativo, con l’intento di rispondere alle sfide della contemporaneità nell’ambito dell’innovazione dei servizi – ha commentato la Direttrice generale dell’Ateneo, dottoressa Loredana Segreto –; i riconoscimenti di Forum PA sono uno stimolo davvero importante per continuare sulla strada dell’integrazione dei processi amministrativi e dell’innovazione, grazie ai quali una realtà complessa, come quella universitaria, può rafforzare il suo ruolo nevralgico all’interno delle dinamiche sociali in ambito formativo, di ricerca a livello nazionale e internazionale, di sviluppo del territorio in chiave sostenibile.»




“Covid-19, in Piemonte il 99,8% delle classi non ha problemi”

In Piemonte, secondo l’ultimo monitoraggio degli edifici scolastici, ci sono problemi di spazio in circa 430 classi, che coinvolgono 1.200 studenti su una popolazione di circa 520.000 alunni della scuola statale: quindi soltanto lo 0,2% del totale”.

Lo ha spiegato stamane in Consiglio regionale l’assessore all’Istruzione nel corso della relazione sulla ripresa dell’attività nelle scuole, che perciò nel 99,8 per cento dei casi sono a posto.

“Rispetto ai dati del primo monitoraggio – ha aggiunto – le criticità sono risultate più che dimezzate e quelle evidenziate come critiche sono in corso di risoluzione”.

Per quanto riguarda l’organico,” il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte ha ripartito agli ambiti territoriali il contingente di personale docente e ATA aggiuntivo, determinato sulla base del budget di 112.679.902,36 euro, finalizzato alla stipula dei contratti a tempo determinato”. Una cifra che secondo l’assessore renderà “possibile soddisfare per la quasi totalità la richiesta di organico delle scuole dell’infanzia e primaria e per poco meno del 70% le richieste di organico della scuola secondaria di I grado, nonché il 50% delle richieste di personale ATA”, vale a dire il personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria.

Sul tema dell’apertura delle scuole in sicurezza, nel corso dell’incontro del 2 settembre scorso, è stata proposta dalla Regione Piemonte la misurazione della temperatura, oltre che da parte delle famiglie a casa come previsto dagli indirizzi definiti a livello nazionale per la gestione in sicurezza delle scuole, anche all’ingresso degli istituti scolastici e delle agenzie formative. Per questo la Giunta regionale ha previsto uno stanziamento di 500 mila euro.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, cruciale al fine di riaprire le scuole, “in tutti mezzi di trasporto locale, compresi quelli ferroviari, sono previste misure che consentono una capienza pari all’80%, privilegiando i posti a sedere e rispettando precise regole per ridurre al massimo i rischi di contagio; sono state inoltre definite indicazioni specifiche per il trasporto scolastico. La mascherina sarà obbligatoria ed è inoltre prevista la sanificazione degli ambienti e un adeguato ricambio d’aria”.

In ogni caso sarà consentita la capienza massima del mezzo di trasporto scolastico, al massimo per 15 minuti .

L’assessore ha ricordato che sono 434 i Comuni piemontesi che hanno beneficiato della misura straordinaria d 15 milioni di euro voluta dalla Regione Piemonte per sostenere il comparto 0-6 anni. In generale per le scuole dell’infanzia, le risorse ministeriali stanziate sono 16,3 milioni cui è associato il cofinanziamento regionale di 4,7 milioni.

Alla relazione di Giunta hanno risposto alcuni consiglieri di opposizione. Il M5s ha sottolineato che la ripresa in sicurezza e tranquillità non sembra garantita dalle parole dell’assessore e che i dubbi pratici sulle procedure siano ancora molti. Per il capogruppo Pd, inoltre, lo stanziamento di 500mila euro per l’acquisto dei termoscanner sembra del tutto inadeguato e insufficiente.

Molto critico anche il capogruppo Luv, che ha obiettato che il diritto allo studio deve essere garantito a tutti, soprattutto nel periodo dell’emergenza: “Non si capisce come verranno gestiti i casi di studenti con sintomi”, ha detto. Il capogruppo dei Moderati ha sostenuto che i fondi promessi ai nidi e alle materne devono arrivare quanto prima: “Ho provato a fare alcune segnalazioni all’assessorato, perché alcuni Comuni stanno mettendo paletti che rallentano i versamenti”. In particolare ha posto l’accento sulla situazione del Comune di Torino. “Non scarichiamo sulla Regione le chiare responsabilità per i ritardi che sono in capo al Governo centrale – ha detto il capogruppo della Lega – del resto la migliore idea del ministro Azzolina sono stati i banchi a rotelle”.

 




Autostrade per l’Italia lancia un master per assumere 20 giovani talenti

Al via la selezione dei candidati per il Master universitario di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali”, lanciato da Autostrade per l’Italia insieme alla Scuola di Master e Formazioni Permanente del Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il MIP, la Graduate School of Business dell’Ateneo Milanese,  grazie a una partnership siglata per individuare e far crescere professionalmente giovani talenti.

 

Il Master, promosso da Autostrade per l’Italia, rappresenta una concreta opportunità occupazionale per 20 neolaureati under30 e vedrà fin dal suo avvio l’effettiva assunzione in azienda dei ragazzi selezionati, con un contratto in apprendistato di alta formazione della durata di due anni.  In questo periodo, attraverso la formazione accademica e il lavoro sul campo, i ragazzi potranno contribuire alla realizzazione del Piano di Trasformazioni di ASPI, grazie ad un programma formativo teso a rafforzare competenze ingegneristiche di progettazione, gestione trasportistica, manutenzione e controllo delle infrastrutture stradali, oltre alla competenze digitali  applicate all’infrastruttura (Monitoraggio IoT, Infrastrutture Smart Mobility) e competenze manageriali di project management, per garantire profili in uscita in grado di governare processi complessi di sviluppo e progettazione della rete autostradale. L’obiettivo è quello di formare talenti che sappiano distinguersi nella ricerca e nell’attuazione di soluzioni innovative nell’ambito della gestione e del monitoraggio delle reti autostradali, accompagnando l’azienda nel percorso di digital transformation prevista dal Piano industriale di Autostrade per l’Italia.

 

Questa iniziativa nasce in seno alla Autostrade Corporate University, la nuova scuola di formazione aziendale del Gruppo, riconosciuta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, nata nell’ambito del più vasto programma di HR Transformation avviato dalla società e in grado di erogare corsi per oltre 100.000 ore annue ad oltre 4.000 dipendenti, sia in modalità tradizionale che e-learning, avvalendosi di docenze certificate interne e di selezionati professionisti sul mercato, oltre che di partnership con le principali Università italiane.

 

Il Master di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali” partirà nel mese di maggio 2021 e durerà per 24 mesi, mentre le selezioni si chiuderanno il giorno 31 marzo 2021.

 

“Siamo orgogliosi di aver stimolato tre eccellenze italiane a collaborare con l’Autostrade Corporate University per la costruzione del Master” ha affermato Gian Luca Orefice, Human Capital & Organization Director di ASPI. “Un’iniziativa di rilievo che risponde alla filosofia di rendere la nostra infrastruttura un’autostrada dei saperi. Un luogo per sviluppare, promuovere e scambiare competenze sempre più in linea con l’innovazione tecnologica di processo, metodi e prodotto. La nostra strategia punta a valorizzare i mestieri e le professioni per garantire l’eccellenza delle conoscenze al servizio del Paese. Cominciamo dalle scuole e dall’Università il nostro on-boarding, per crescere persone consapevoli verso un futuro sostenibile”.

“Il Master – afferma Fabio Biondini, Direttore scientifico del Master – si inquadra nell’ambito di una crescente attenzione al settore delle infrastrutture legata alla necessità di garantire livelli di sicurezza, funzionalità e resilienza sempre più elevati e un utilizzo sostenibile delle risorse naturali ed energetiche che condiziona in modo rilevante l’economia e l’ambiente, coinvolgendo più generazioni. Il Master risponde a queste esigenze promuovendo una formazione trasversale e una visione sistemica in grado di coniugare il ciclo di vita e la manutenzione delle opere, in particolare ponti e gallerie, lo sviluppo di strutture e infrastrutture intelligenti, la trasformazione digitale della mobilità e la gestione integrata della rete infrastrutturale, con una impostazione che rende il percorso formativo fortemente attuale e proiettato nel futuro.”

“Per il Politecnico di Torino e la sua Scuola Master – commenta Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino –  questa iniziativa rappresenta uno dei diversi fronti dove tramite lo strumento dell’Alto Apprendistato aiutiamo le imprese a formare persone di talento secondo un profilo di competenze in cui, a fianco della verticalizzazione in un particolare ambito tecnico, forniamo competenze orizzontali e complementari di economia e management, soprattutto su fronti legati alla trasformazione digitale e all’innovazione. Poter fare questo combinando le esperienze di due Politecnici e del MIP rappresenta un’opportunità per continuare a confrontarci su approcci innovativi alla didattica”.

 

“Le infrastrutture e le reti di trasporto sono un asset strategico della società moderna e lo saranno sempre di più nel futuro: questo è innegabile” afferma Daniela Peila, Direttore scientifico del Master, che aggiunge: “Questo settore ritenuto ormai “maturo” sta affrontando le sfide della modernità e dell’innovazione che richiedono professionalità con competenze e abilità trasversali, in grado di gestire la complessità. Il Master è stato pensato e sviluppato per rispondere a questa esigenza e formare i giovani talenti che diventeranno i dirigenti del futuro. Per raggiungere questo obiettivo il percorso prevede sia lezioni frontali per fornire le conoscenze necessarie a padroneggiare i problemi in modo interdisciplinare, sia giovani che si confrontino con la realtà del lavoro, del cantiere e dell’ufficio tecnico interagendo, con colleghi esperti che diventeranno inevitabilmente i loro mentori. Infine lo sviluppo di un project work per gruppi ristretti consentirà, con un processo di learning by doing, di crescere non solo dal punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista umano. È una sfida eccitante per un giovane ingegnere”.

 

“Siamo felici di essere partner, insieme a Politecnico di Milano e Politecnico di Torino, del Master  promosso da Autostrade per l’Italia” commenta Federico Frattini Dean del MIP, la Graduate School of Business del Politecnico di Milano, che conclude: “Un progetto che offre ai giovani talenti non solo un’occasione di alta formazione presso tre realtà di spicco del panorama accademico, ma anche una concreta opportunità professionale. Un primo passo per diventare promotori della digital transformation in azienda.”

 

 

 

 




Alta formazione: Cnvv, Upo e Foraz presentano la prima sessione dei corsi “Elective”

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Università del Piemonte Orientale (Upo) e Foraz, il consorzio interaziendale di formazione professionale che fa capo a Cnvv, hanno presentato la prima sessione di un nuovo ciclo di incontri di alta formazione dedicato a imprenditori e manager delle aziende del territorio.

«A pochi giorni dall’avvio del corso su Budget e sistema di Reporting economico-finanziario, che ha ottenuto un riscontro decisamente superiore alle previsioni – spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – abbiamo deciso di proporre alle nostre imprese la possibilità di partecipare al ciclo di corsi “Elective” organizzati dal Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa nell’ambito della Laurea magistrale in Management e Finanza e in Amministrazione, Controllo e Professione, durante i quali esperti del mondo dell’industria e delle professioni illustrano i temi e i trend più attuali e più all’avanguardia in vari ambiti operativi. Per la prima sessione sono stati individuati quattro percorsi, tutti caratterizzati da un’impostazione fortemente pragmatica».

Nella terza settimana di febbraio 2020 prenderanno il via i corsi “Excel, VBA and Access”, a cura di Fabio De Luca, Gianluca Fusai e Giuseppe Rossi, e “Amministrazione del personale”, a cura di Virginia Miazzo, mentre da metà marzo a metà aprile è in programma il corso “Valutare l’invalutabile: sistemi innovativi di valutazione del personale nelle aziende: modelli e casi pratici”, a cura di Antonio Barge e Silvio Savoia. Chiuderà la prima sessione di proposte formative il corso “Fintech”, a cura di Raffaele Zenti, in programma nel mese di maggio. Tutte le lezioni si terranno nella sede dell’Upo di via Perrone 18, a Novara. Ogni corso prevede il rilascio di un attestato di partecipazione. Le adesioni dovranno pervenire richiedendo l’apposita scheda a: foraz@foraz.it




Nasce la Corporate Academy  del Gruppo Ebano 

Creare le competenze professionali necessarie alla crescita del gruppo e all’affermazione della FAD, la formazione a distanza, nel mercato italiano. E’ questa la missione assegnata a Ebano Corporate Academy, la nuova iniziativa promossa dal Gruppo Ebano, fondato e presieduto da Carlo Robiglio, Presidente di Piccola Industria Confindustria e Vice Presidente della Confederazione di Viale dell’Astronomia.

Ebano Corporate Academy, grazie alla convenzione con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale (Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa) collaborerà per lo sviluppo di ricerche comuni per studiare il tema della formazione professionale in modalità e-learning erogata da imprese private. In particolare sarà realizzato un progetto di ricerca della durata di un anno (ottobre 2020-ottobre 2021) orientato allo studio di soluzioni che possano portare verso forme di riconoscimento formale della cosiddetta Fad, ovvero la formazione a distanza.

La realtà imprenditoriale fondata da Robiglio opera in settori complementari tra loro: dall’editoria al marketing, dall’e-commerce alla formazione a distanza. Ed è proprio quest’ultima uno dei punti di forza, grazie alla controllata Cef Publishing, leader di mercato nella realizzazione e nell’erogazione di corsi professionali per il mercato consumer, con più di 50 mila iscritti negli ultimi undici anni.

Il Gruppo Ebano, con 9 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, tramite la controllata Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali e ha vinto quest’anno per la seconda volta consecutiva il “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance.

Il Gruppo è fortemente impegnato nel sociale e nella sostenibilità. La politica aziendale di Ebano, volta a perseguire alti standard in termini di sostenibilità e impatto sociale, ha permesso, attraverso la partecipata Cef Publishing, di ottenere la Certificazione b Corp®, rilasciata dalla B Corporation, l’ente non-profit americano.

“Ebano Corporate Academy– spiega Robiglio – nasce dalla consapevolezza che la persona è sempre più al centro delle strategie di crescita delle aziende, a maggior ragione quando la formazione è il core business di un gruppo imprenditoriale.

Proprio l’investimento in formazione rappresenta la tappa fondamentale di un percorso finalizzato a creare conoscenza e competenza, beni intangibili che arricchiscono l’impresa in ogni fase del suo ciclo di vita, rinnovandola attraverso nuovi ingressi e apporti professionali ma anche con un processo di continuo apprendimento delle persone che ne fanno già parte.

In tal senso l’Academy aziendale sarà il cuore strategico della learning organization, spazio fisico e virtuale in cui le persone saranno non solo destinatarie di interventi formativi, ma anche e soprattutto soggetti attivi dello sviluppo e condivisione, attraverso  le nuove tecnologie digitali, di competenze, capacità, cultura aziendale”.




PoliTo apre alla cittadinanaza le lezioni del corso che indaga le sfide dell’umanità nel XXI secolo

La tecnologia gioca sempre più un ruolo importante nelle grandi sfide che deve affrontare l’umanità. Che si parli di digitale, di energia, di mobilità, di clima o di salute, la tecnologia è sempre al centro delle possibili soluzioni alle questioni centrali per le vite di tutti. Tuttavia le grandi sfide non sono praticamente mai riducibili al solo dato tecnico, né quando si analizzano, né quando si progettano possibili soluzioni. Per comprenderle e per affrontarle con successo è necessario il contributo di tutti i saperi, da quelli tecnico-scientifici a quelli umanistici, da quelli sociali a quelli artistici.

Dal 17 maggio al 26 luglio 2022 – con un appuntamento settimanale, ogni martedì alle 17:30 sul sito internet di Biennale Tecnologia, come iniziativa proposta in vista dell’edizione 2022 della manifestazione – il Politecnico di Torino offre al pubblico la possibilità di seguire le 11 lezioni introduttive dei corsi “Grandi sfide”: un’opportunità per approfondire in maniera fortemente interdisciplinare diversi temi di rilievo del mondo di oggi. Si tratta di un corso altamente innovativo nel panorama dell’università italiana, che il Politecnico propone in questo anno accademico come parte della formazione di tutti gli studenti di Ingegneria: sei importanti sfide della contemporaneità, ciascuna articolata in 4 direzioni diverse, per un totale di 24 corsi da circa 150 studenti ciascuno, co-insegnati da altrettante coppie di docenti, uno con impostazione tecnica e uno proveniente dal mondo delle scienze umane e sociali. Tutti i corsi “Grandi sfide”, sviluppati dall’Area Didattica del Politecnico e legati alle tematiche care a Biennale Tecnologia, fanno riferimento agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Si comincia domani, 17 maggio, con un esperto di fama internazionale sui temi dello sviluppo sostenibile come Jeffrey Sachs (già ospite dell’edizione 2020 di Biennale Tecnologia) che illustrerà gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile che definiscono l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La lezione di Sachs sarà preceduta da un’introduzione della professoressa Patrizia Lombardi, Presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e Vice Rettrice per Campus e Comunità Sostenibili al Politecnico di Torino.

Il ciclo proseguirà con quattro lezioni del celebre filosofo Telmo Pievani, che cercherà una spiegazione per i grandi cambiamenti che ci circondano. Perché l’umanità non impara dai propri errori? Quale futuro ci attende? Saremo in grado di accogliere il cambiamento?

A seguire verranno proposte sei lezioni introduttive, tenute dai docenti del Politecnico di Torino, a ciascuna delle sei Grandi Sfide, ovvero, clima, mobilità, digitale, salute, energia e tecnologie e umanità, ovvero una lezione sul fitto intreccio di legami tra sviluppo tecnologico e futuro del genere umano, che riprende anche lo slogan di Biennale Tecnologia.

La lezione introduttiva sul clima sarà a cura del professor Peter Wadhams, Professore Emerito di Fisica Oceanica presso il Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell’Università di Cambridge, e precedentemente Direttore dello Scott Polar Research Institute. Da ottobre 2019 è Visiting Professor presso il Politecnico di Torino. Wadhams si concentrerà sulla sfida della lotta contro il cambiamento climatico è una delle più pressanti per il futuro del nostro pianeta.

La mobilità è una sfida impegnativa per l’umanità di oggi e di domani: il professor Luca Staricco, docente di Tecnica e pianificazione urbanistica, propone una lettura delle problematiche legate alla sfida della mobilità del futuro, cercando punti di vista alternativi e innovativi su un tema costantemente al centro delle nostre vite.

La terza grande sfida è quella del digitale. Nella introduzione del professor Juan Carlos De Martin – ingegnere informatico, co-direttore del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico e faculty associate alla Harvard University – si presentano le tecnologie digitali come tecnologie che hanno un profondo impatto sulla società e sull’ambiente e che quindi vanno pensate e studiate in modo ampio, non solo strettamente tecnico.

Dopo aver vissuto la pandemia di Covid-19 siamo ancor più consapevoli della fragilità dell’umanità nel campo della salute, che sta vivendo uno grande sviluppo basato su molte nuove tecnologie, incluse quelle dell’Intelligenza Artificiale. Nella lezione del professor Alberto Audenino – docente di Bioingegneria industriale – verranno trattati i possibili aspetti della salute del futuro, delineando sia problemi etici, sia soluzioni rivoluzionarie.

La quinta sfida riguarda l’energia, settore cruciale per l’umanità nel breve e nel lungo periodo. La questione dell’accesso universale all’energia come elemento essenziale per combattere la povertà, le disuguaglianze globali e come strumento necessario per la prosperità umana. La lezione del professor Romano Borchiellini – docente di Fisica tecnica industriale e Referente del Rettore per l’Energy Center al Politecnico – presenta la sfida energetica dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale, collegando gli aspetti tecnologici a quelli storico-economici ed etico-giuridici.

L’ultima lezione è intitolata “Tecnologie e Umanità” e riunisce tutti gli aspetti che ruotano attorno all’impatto della tecnologia sullo sviluppo umano. Nella lezione della professoressa Francesca Governa – docente di Geografia economico politica – si cercheranno risposte ad alcune domande fondamentali su questo argomento, tra cui: come vivremo? Dove abiteremo? Come lavoreremo? Riusciremo a raggiungere l’uguaglianza reale tra le persone? Saremo in grado di coniugare esistenza biologica e personalità digitale?




CCIAA Cuneo: ciclo webinar sull’economia circolare

Le Camere di commercio del Piemonte, coordinate da Unioncamere Piemonte, offrono alle imprese della regione un ciclo di formazione online dedicato ad approfondire i temi dell’economia circolare:

 

INTRODUZIONE ALL’ECONOMIA CIRCOLARE 1 E 2

Una formazione a cura della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che intende introdurre a imprese, consulenti, associazioni di categoria e altri professionisti il contesto in cui l’economia circolare si sviluppa e si realizza, nella dimensione politica e normativa, così come nelle dimensioni tecniche ed economiche.

La formazione è divisa in due giornate complementari. Sarà possibile partecipare anche solo a una delle due giornate; per una fruizione completa della formazione si consiglia l’iscrizione a entrambe gli appuntamenti:

– Introduzione all’EC 1: venerdì 26 giugno (9:30-12:00)

– Introduzione all’EC 2: venerdì 3 luglio (9:30-12:00)


ECONOMIA CIRCOLARE A PORTATA DI CLICK

Un workshop interattivo dedicato alla scoperta dell’economia circolare attraverso sessioni teoriche, quiz e gaming per passare dal concetto alle pratiche, dalle teorie ai modelli di business. La formazione è a cura della start-up Mercato Circolare, che mette in rete prodotti, servizi ed eventi di economia circolare.

La formazione è offerta in tre date diverse, selezionabili a scelta dai partecipanti:

– Martedì 23 giugno (14:30-16:30)

Mercoledì 1 luglio (10:00-12:00)

Mercoledì 8 luglio (14:30-16:30)


ECONOMIA CIRCOLARE NEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE

A cura dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, un webinar interattivo destinato alle imprese del comparto agro-alimentare, finalizzato a trasferire le conoscenze teoriche di base sulla Circular Economy for Food, nonché linee guida e strumenti per condurre un’analisi della propria realtà aziendale e attivare progetti innovativi capaci di ridurre gli scarti e migliorare l’ecoefficacia di prodotti, servizi e processi nel food system.

La formazione è offerta in quattro appuntamenti, selezionabili a scelta dai partecipanti:

– Martedì 7 luglio (9:30-12:30)

– Martedì 7 luglio (14:30-17:30)

– Martedì 14 luglio (9:30-12:30)

– Martedì 14 luglio (14:30-17:30)




La notte europea dei ricercatori, 80 ore di live streaming

Oggi, mercoledì 25 novembre è stato presentato alla stampa il programma della XV edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, l’evento promosso dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatrici e ricercatori, atenei e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.

 

A Torino, dal 26 al 28 novembre ricercatrici e ricercatori incontreranno il pubblico on line, negli spazi virtuali che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi, con conferenze, panel, spettacoli, laboratori, esperimenti, maratone, quiz e giochi. In questa situazione straordinaria di emergenza sanitaria infatti, Torino ha accolto l’invito a fare la sua parte disegnando un evento responsabile.

 

In conferenza stampa sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Matteo Bagnasco, Responsabile Obiettivo Cultura Fondazione Compagnia di San Paolo e Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino. L’incontro è stato moderato dalla Prof.ssa Maria Lodovica Gullino, Vice-Rettrice per la valorizzazione del patrimonio umano e culturale dell’Università di Torino.

 

Il programma è stato presentato da Alessia Dino del Coordinamento Sharper Torino, Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement dell’Università di Torino. In rappresentanza del gruppo di ricercatori Ambassador della Notte torinese sono intervenute Silvia De Francia (Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino) e Francesca Vipiana (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino).

 

Le ricercatrici e ricercatori coinvolti nella manifestazione sono oltre 500 per 7 giorni di programmazione, 80 ore di live streaming, 25 ore di video on demand, 200 ore di live chat e 300 classi coinvolte per 85 propostedi attività per le scuole. Il ruolo che la ricerca sta svolgendo nella crisi globale in corso e nei molti settori messi in evidenza nei 17 obiettivi per la sostenibilità lanciati dall’ONU nel 2015 e inseriti nell’Agenda 2030 è cruciale.

La nuova Notte Europea della Ricercatrici e dei Ricercatori sarà inoltre uno strumento di educazione. Una programmazione specifica è stata pensata per le scuole primarie e secondarie, con giochi, quiz, esperimenti, conferenze e dibattiti proposti dalle ricercatrici e dai ricercatori dell’Università e del Politecnico di Torino, dei Centri di ricerca del territorio e dei Musei cittadini. Al grande pubblico sono dedicati format di informazione e intrattenimento ideati per l’occasione in collaborazione con artisti/e e professionisti/e della divulgazione scientifica. È previsto anche un gioco a premi – La Notte dei Goal – che invita il pubblico a mettersi alla prova sui temi dell’Agenda 2030.

“Ci apprestiamo a vivere una Notte Europea dei Ricercatori molto speciale: peculiare per la modalità di svolgimento e con un grande valenza pubblica” dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – La pandemia in corso ha ribadito all’opinione pubblica quanto la ricerca sia fondamentale per garantire la quotidianità e lo stile di vita verso i quali abbiamo sviluppato radicate abitudini. La ricerca di soluzioni a questo momento critico ha messo in evidenza come tutta la ricerca, come tutte le discipline abbiano un ruolo determinante in questa direzione, specialmente quando si integrano e dialogano tra di loro. Questa Notte Europea dei Ricercatori, quindi, si svolge in un contesto di particolare attenzione al ruolo sociale della scienza, delle conoscenze e delle competenze. Soprattutto un contesto nel quale si attribuisce alla scoperta un valore inestimabile. Proprio questa rinnovata attenzione ai saperi scientifici ci responsabilizza più di prima nel comunicare ai cittadini le attività dei gruppi di ricerca e tanto eccellente lavoro appassionato nei laboratori universitari. C’è un valore anche educativo della divulgazione scientifica che deve essere riconosciuto come un nostro obiettivo primario. Perché la scienza offre una prospettiva ideale a chi abbia voglia di guardare al futuro.

“Questa edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori – aggiunge Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino – rappresenta uno sforzo mai compiuto prima per avvicinare il pubblico – soprattutto i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado – alla scienza, ai suoi obiettivi e ai suoi valori. Uno sforzo che rappresenta la volontà di superare la distanza fisica e l’isolamento sociale che questa pandemia ci obbliga a mantenere per continuare a trasmettere la fiducia nel futuro e l’importanza di lavorare insieme ad un progresso più sostenibile, requisito imprescindibile per qualsiasi ricercatore.”

 

 

Nell’ambito nel nostro nuovo approccio ai progetti che guarda ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030 – dichiara Matteo Bagnasco, Responsabile dell’Obiettivo CULTURA della Fondazione Compagnia di San Paolo – la Fondazione Compagnia di San Paolo ha radicato la convinzione che il sapere scientifico sia parte essenziale dell’esperienza culturale in considerazione del suo valore nel processo di formazione di una cittadinanza partecipe e consapevole. La notte dei ricercatori coinvolge migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei creando occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Si tratta di un progetto di successo ormai giunto alla sua XXV edizione e che la Fondazione è lieta di sostenerne, anche in quest’anno particolare”.

“Se l’innovazione è il motore dello sviluppo di un territorio, la ricerca rappresenta il suo indispensabile carburante – afferma Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. È responsabilità delle istituzioni essere parte di questo processo che è e deve rimanere virtuoso. Bisogna aumentare la consapevolezza del fondamentale ruolo scientifico, economico e sociale di coloro che con entusiasmo fanno ricerca. E soprattutto consentire loro di farla nelle migliori condizioni”.

La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020 è stata organizzata dall’Università e dal Politecnico di Torino con Università di Scienze Gastronomiche, INFN-Sezione di Torino, ISTAT, INRIM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, CNR-IPSP – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante; in collaborazione con Salone Internazionale del Libro, Abbonamento Torino Musei e Torino Città Metropolitana; con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte. L’evento si svolge nell’ambito del progetto nazionale Sharper – SHAring Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities, finanziato dalla Commissione Europea all’interno del Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione HORIZON 2020.

 




Apertura anno scolastico, gli auguri del presidente consiglio regionale Stefano Allasia

I miei auguri vanno agli alunni, ai genitori, e a tutto il personale di ogni istituto piemontese affinché questo giorno possa rappresentare la ripresa dell’anno scolastico ed il ritorno alla normalità attraverso la condivisione di quegli spazi la cui mancanza ci ha profondamente segnati a causa del COVID-19.

Per alcuni, i più piccoli, è l’inizio di un nuovo cammino, che stagione dopo stagione, li porterà sino alla matura età.

La scuola, l’istruzione, gli allievi di ogni fascia d’età rappresentano il futuro ed è dovere delle Istituzioni difenderlo e garantirlo attraverso l’impegno, la costanza ed il rispetto delle norme di distanziamento e tutela personale.

Buon inizio e in bocca al lupo a tutti!”




Dal 1° marzo i mediatori culturali negli uffici delle Entrate di Torino e Rivoli

Un gruppo di mediatori culturali per facilitare gli utenti di origine straniera nell’approccio con la Pubblica Amministrazione: è il servizio che sarà offerto dal prossimo 1° marzo negli Uffici territoriali di Torino e di Rivoli dell’Agenzia delle Entrate, grazie al progetto “Capire Formare Agire” della Prefettura di Torino.

 

Com’è nato il progetto – La Prefettura di Torino ha presentato un progetto nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (FAMI), per il quale ha ottenuto il relativo finanziamento dal Ministero dell’Interno, Autorità responsabile del Fondo. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare l’erogazione dei servizi amministrativi offerti ai cittadini stranieri non solo dalla Prefettura, ma anche da altri Uffici della Pubblica Amministrazione.

 

Con l’intesa fra Prefettura e Agenzia delle Entrate si riattiva il percorso già sperimentato nel 2018, quando i mediatori culturali presenti negli uffici dell’Agenzia hanno facilitato il confronto con l’amministrazione italiana da parte degli utenti stranieri supportandoli con le problematiche fiscali. La collaborazione consente dunque di comprendere meglio le istanze degli utenti e allo stesso tempo garantisce una più celere ed efficiente tempistica nell’erogazione dei servizi.

 

I mediatori culturali, per le lingue arabo, cinese, moldavo e spagnolo, saranno presenti per tutto l’anno alternandosi nei cinque Uffici territoriali dell’Agenzia dell’Entrate:

 

UFFICIO ORARIO LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’
UT Torino 1

corso Bolzano, 30

9 -13 Cinese Arabo Spagnolo Arabo Spagnolo
UT Torino 2

via P. Veronese 199/A

9 – 12 Moldavo Arabo Cinese Arabo Moldavo
UT Torino 3

via Sidoli 35

9 – 13 Arabo   Moldavo   Arabo
UT Torino 4

via Padova 78

9 – 13 Arabo Cinese      
9 – 12       Moldavo Arabo
UT Rivoli

via Dora Riparia 4/a

9 – 12 Moldavo   Moldavo