“Pmi Day” 2023-24: conclusi incontri scuole organizzati dal Comitato Piccola Industria di Cnvv

Trentuno visite in 23 aziende aderenti a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), alle quali hanno preso parte 1.105 studenti e 77 insegnanti di 15 scuole delle province di Novara e di Vercelli. È decisamente positivo, e in crescita rispetto alla precedente edizione, il bilancio di “Pmi Day-Industriamoci”, la Giornata nazionale delle piccole e medie imprese organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le associazioni territoriali del sistema che si è svolta tra i mesi di novembre 2023 e maggio 2024.
«La scelta di distribuire gli incontri nel corso di tutto l’anno scolastico si è rivelata vincente», commenta il presidente del Comitato Piccola Industria di Cnvv, Giorgio Baldini. «In questo modo abbiamo consentito al maggior numero possibile di classi, che sono state 67 e per le quali sono stati organizzati ben 32 spostamenti in pullman, di prendere parte alle visite guidate senza impattare in modo eccessivo sull’attività quotidiana delle imprese, che hanno dimostrato una disponibilità straordinaria. Lo sforzo organizzativo, anche da parte della struttura di Cnvv, è stato notevole e alcuni costi, come quelli di trasporto, sono raddoppiati rispetto alla precedente edizione. Ritengo che comunque ne sia valsa la pena, per cui credo che quella che nell’autunno del 2022 era partita come una “sperimentazione” sia destinata a diventare una prassi, con benefici che andranno a vantaggio di tutti: scuole, aziende e territori».
Gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa sono, in provincia di Novara: “Bellini”, “Fauser”, “Nervi” e “Omar” (sedi di Novara e di Oleggio), “Da Vinci” a Borgomanero, e “Bonfantini” (sedi di Romagnano Sesia e Lesa); in provincia di Vercelli: “Avogadro”, “Cavour”, “Faccio” e “Lanino” a Vercelli, “Galilei” a Santhià, “Lirelli” e “Magni” a Borgosesia. Le aziende ospitanti sono state: in provincia di Novara Birla Carbon Italy (Trecate), Cavanna (Prato Sesia), Fides (Novara), Novacciai Martin (San Pietro Mosezzo), Memc (Novara), Olivari (Borgomanero), Procos (Cameri), Riseria Ceriotti (Novara), Sambonet Paderno (Casalino), Sanco (Galliate), Sime (Borgomanero) e Francoli-Torraccia del Piantavigna (Ghemme); in provincia di Vercelli Adverteaser (Vercelli), Copra (Pila), Gessi (Serravalle Sesia), Lanificio Colombo (Borgosesia), Marazzato (Borgo Vercelli), Officine Arfino (Varallo), Officine Rigamonti (Valduggia), Prefabbricati Guerrini (Santhià),  Setvis-Fisat (Vercelli), Sogin (Saluggia) e Stamperia Bosatra (Borgosesia).
«Il confronto diretto – conclude Baldini – tra imprenditori e giovani, che hanno potuto “toccare con mano” il valore economico e sociale delle nostre imprese e trovare informazioni utili per il loro orientamento professionale è stato, a parere unanime, decisamente proficuo. Ringrazio sinceramente tutte le aziende che hanno aderito all’iniziativa e tutte le scuole coinvolte, per il notevole interesse dimostrato».



Il “mix” energetico come futura leva di competitività e di risparmio

Dal convegno organizzato da Cnvv e Consorzio “San Giulio” importanti spunti per la definizione delle scelte strategiche per i prossimi 30 anni
«Senza energia non si vive e non si lavora. Dobbiamo quindi adottare una visione strategica di lungo periodo che considera, per i prossimi trent’anni, l’utilizzo di un “mix” di risorse energetiche come leva primaria per la competitività delle imprese, che devono contrastare una concorrenza che ha costi decisamente inferiori, ma anche per gli usi civili. Le sole rinnovabili, infatti, non saranno sufficienti a soddisfare un fabbisogno in forte crescita e grazie allo sviluppo delle tecnologie e alle competenze dei ricercatori abbiamo le idee più chiare: l’incremento delle rinnovabili dovrà andare di pari passo con quello della produzione nazionale di metano, biogas e biocarburanti, oltre che con lo sviluppo dell’idrogeno e di un nucleare pulito e sicuro». Con queste parole il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa, commenta i lavori del convegno “Quale futuro per l’energia?” organizzato da Cnvv e Consorzio San Giulio (la sua società per i servizi energetici), in collaborazione con Consorzio Univer, il 10 maggio 2024 nell’Auditorium dell’Università del Piemonte Orientale.
Dopo i saluti di Filippa e del presidente del “San Giulio”, Marco Dalla Rosa, che ha ricordato la necessità di «fare scelte energetiche su basi tecniche e non ideologiche, per una transizione che non faccia perdere competitività al sistema-Paese», i lavori, coordinati da Filomena Greco (Il Sole 24 Ore), sono stati nella prima parte caratterizzati dalle relazioni di tre docenti del Politecnico di Torino: Andrea Lanzini, Massimo Santarelli e Roberto Zanino. Dopo una panoramica sulle caratteristiche dell’Italia (in cui i combustibili fossili pesano per circa l’80% del fabbisogno energetico) e del Piemonte (che è prevalentemente un importatore di energia, utilizzata per il 49% per usi civili, per il 25% per usi industriali, per il 23% per i trasporti e per il resto dall’agricoltura, con solo 1/7 del fabbisogno coperto da fonti rinnovabili locali), gli interventi hanno sottolineato come senza il contributo del nucleare l’obiettivo di “emissioni nette zero” di gas serra entro il 2050 per contenere il riscaldamento climatico globale sia ottenibile solo con un significativo e impattante aumento di occupazione del suolo per l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici. Uno scenario realistico per contribuire alla decarbonizzazione prevede l’utilizzo di energia prodotta per l’80% da fonti rinnovabili, per il 10% da nucleare di quarta generazione (che consente contemporaneamente la produzione di energia e il consumo delle scorie) e per il 10% da grandi centrali a gas con sistemi di cattura della CO2, con un risparmio di 400 miliardi di investimenti tra il 2035 e il 2050 rispetto a uno scenario teorico al 100% da rinnovabili.
Elisabeth Rizzotti (newcleo) ha quindi illustrato la nuova frontiera degli “Small Modular Reactors” (SMRs) di quarta generazione, attraverso i quali il nucleare potrà fare la sua parte nella transazione energetica in modo “nativamente sicuro”, efficiente e sostenibile. Newcleo, che attiverà il suo primo reattore in Francia entro il 2031, utilizza al 100% combustibile riciclato garantendo criteri di economicità, possibile costruzione in serie e trasportabilità. Durante la tavola rotonda dedicata alle politiche di sviluppo dei grandi fornitori di energia Nicola Rossi (Enel), Francesco Giunti (Eni), Lorenzo Mottura (Edison), Giuseppe Bergesio (Iren) e Simone Demarchi (Axpo Italia) hanno parlato di resilienza della rete di distribuzione, nuove tecnologie di storage e di compressione del gas, biomasse, fotovoltaico di nuova generazione, comunità energetiche e “sostenibilità sociale” di ogni scelta strategica, sottolineando la necessità di tenere conto dei parametri di sicurezza, competitività e rispetto ambientale in ogni aspetto della produzione, dell’approvvigionamento e della distribuzione.
Ha concluso i lavori l’assessore regionale Matteo Marnati, che dopo avere evidenziato il ruolo-chiave del trasferimento tecnologico ha citato alcuni aspetti da considerare nel breve termine: riduzione dei consumi, sviluppo delle fonti rinnovabili, evoluzione delle reti e dello storage, riduzione della dipendenza dall’estero, incremento delle nuove tecnologie, sviluppo dell’idrogeno e adeguamento ai cambiamenti climatici.



Marco Brugo Ceriotti nuovo presidente commissione agroalimentare Confindustria Piemonte

Marco Brugo Ceriotti è il nuovo Presidente della Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte. Nato a Gattinara nel 1988, è un imprenditore di quarta generazione nel settore risiero, Brugo Ceriotti subentra a Franco Biraghi e guiderà per il prossimo biennio la Commissione nata nel 2017 con l’obiettivo di rappresentare in modo unitario e coordinato il comparto dell’agroindustria del sistema confindustriale piemontese. Alla Commissione afferiscono oltre 330 imprese per un totale di circa 18.000 addetti.

“Innanzitutto, grazie a Franco Biraghi che mi ha preceduto negli ultimi anni. Come lui, sono un fervido sostenitore del lavoro di squadra e del confronto costruttivo. Il mio mandato vuole concentrarsi su alcuni temi principali: innovazione tecnologica, sostenibilità, cultura, formazione e difesa del Made in Italy. Il tutto con un occhio di riguardo alle filiere strategiche principali che sono riso, latte, carne e vino” dichiara Ceriotti che dal 2021 è anche presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia. “Altrettanto centrali saranno la transizione energetica verso le rinnovabili e l’ottimizzazione delle risorse idriche. Temi che potremo affrontare partecipando al lavoro di lobbying attraverso i canali creati a Bruxelles da Confindustria Piemonte per portare sui tavoli di discussione proposte e criticità – sottolinea – ma intendiamo potenziare anche il dialogo anche con le istituzioni nazionali per coordinare insieme a tutti i player della filiera agroalimentare, strategie che aumentino resilienza e potenziale del settore”.

Gli altri componenti della Commissione rappresentanti delle otto associazioni territoriali piemontesi sono: Pia Bosca (Unione Industriale di Asti); Andrea Bonino (Unione Industriale Biellese); Simone Peila (Confindustria Canavese); Chiara BardiniPaola Lanzavecchia e Nadia Marchisio (Confindustria Cuneo); Fabio Leonardi (Confindustria Novara Vercelli Valsesia); Simona Radicci e Mario Fanteguzzi (Unione Industriale Torino); Matteo Cavagnino (Unione Industriale Verbano Cusio Ossola).




Cnvv attiva il nuovo servizio “Bilancio e gestione di impresa”

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha attivato il nuovo servizio “Bilancio e gestione di impresa”, che fornisce consulenza sugli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili in seguito alle novità introdotte dal comma 2 dell’art. 2086 del Codice civile.
Il nuovo servizio verrà presentato nel corso del convegno “Gestione d’impresa: i principali strumenti operativi di monitoraggio per un adeguato assetto”, in programma giovedì 9 maggio 2024, alle 10, nella sede Cnvv di c.so Cavallotti 25 a Novara, con possibilità di partecipazione anche da remoto. L’incontro fornirà spunti pratici per istituire, mappare e controllare gli asseti organizzativi, amministrativi e contabili. Nel corso dei lavori verranno approfondite le tematiche attinenti ai ruoli e responsabilità all’interno dell’azienda e alla programmazione e controllo di gestione, con specifico focus sulla “valigia degli attrezzi” che ogni impresa deve possedere per preservare la sua continuità e adempiere al dettato normativo.
«Da vari incontri con le aziende interessate – spiega il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – sono emerse esigenze sia di supporto operativo sulle tematiche tecniche (quali, ad esempio, la stesura del budget, la formazione del conto economico previsionale e l’analisi degli indici di bilancio) sia di formazione e confronto su argomenti quali il capitale umano, la cultura organizzativa e il passaggio generazionale. Dal 14 maggio 2024 sarà quindi operativo, in presenza oppure online, uno “sportello” con periodicità mensile nell’ambito del quale un professionista del settore risponderà ai quesiti delle aziende sulle suddette tematiche. Sono in programma anche due corsi di formazione, organizzati dal Foraz nelle mattinate del 22 maggio e del 5 giugno 2024, per approfondire i contenuti del convegno e le specifiche casistiche aziendali».
Durante i lavori del 9 maggio saranno analizzati il contesto normativo di riferimento; gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi, contabili e i ruoli chiave; l’identificazione del kit di indicatori da monitorare; dal DSCR alla sostenibilità dei debiti, passando per il budget di tesoreria; la pianificazione e i suoi principi; il sistema di controllo: progettazione e punti di rilevanza. I relatori saranno Alessandra Zanaria, funzionario del servizio fiscale di Cnvv, dottore commercialista e revisore legale, Fabio Rizzato, professore associato dell’Università di Torino, dottore commercialista e revisore legale, e Luca La Bella, gestore della crisi di impresa, dottore commercialista e revisore Legale.
Per partecipare è necessario compilare una scheda di adesione richiedibile a gestionedimpresa@cnvv.it



Previsioni congiunturali 2° trimestre 2024 – Prospettive in miglioramento per l’industria delle province di Novara e di Vercelli

Le prospettive dell’industria nelle province di Novara e di Vercelli confermano il miglioramento già rilevato a inizio 2024. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre aprile-giugno 2024 (disponibili sul sito www.cnvv.it) il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione è a 8,9 punti (rispetto ai precedenti -4,1) nel Novarese e a 2,3 punti (rispetto ai precedenti -12,9) in provincia di Vercelli, con una media regionale che sale da -1,5 a 7,7 punti. I saldi ottimisti/pessimisti relativi agli ordini totali e a quelli esteri passano, rispettivamente, da -7,1 a 4,1 e da -6,2 a -3,8 punti in provincia di Novara, da -15,7 a -4,5 e da -13,3 a -9,3 punti in provincia di Vercelli (con la media piemontese che risale, rispettivamente, da -2,4 a 5,6 e da -8,4 a 4,7 punti).
«Nonostante un contesto globale non rassicurante – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – il nostro sistema produttivo sta confermando le sue doti di solidità e resilienza. L’ inflazione in fase di assestamento e l’annunciato decremento dei tassi di interesse a partire dall’estate potrebbero dare, nei prossimi mesi, uno stimolo alla ripresa».
Le previsioni di investimenti “significativi” risalgono dal 29,9% al 32,5% tra le imprese novaresi e dal 15,7% al 18,6% in provincia di Vercelli (con la media regionale in ripresa dal 22,4% al 24,1%), mentre quelli “sostitutivi” rimangono stabili al 47,5% nel Novarese e registrano una lieve flessione (dal 50% al 45,3%) nel Vercellese e in Valsesia, con una media regionale al 49,9%. «Siamo anche in attesa – aggiunge Filippa – dei decreti attuativi del Piano “Transizione 5.0”, che potrebbe dare ulteriore sviluppo agli investimenti e, di conseguenza, alla produttività delle imprese».
Le aspettative di occupazione registrano andamenti differenti tra i due territori, con il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni che cresce da 4,1 a 14,6 punti in provincia di Novara e cala da 5,7 a 3,4 punti in provincia di Vercelli (da 8,6 a 11,6 punti la media regionale), mentre la percentuale delle imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione scende, rispettivamente nei due territori, dal 7,2% al 6,6% e dal 24,3% al 13,8%, con una media regionale in calo dal 10,8% all’8,1%.
«A prescindere dagli andamenti congiunturali del mercato del lavoro – osserva il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – in questa fase il problema maggiore continuano a essere le difficoltà nel reperire manodopera specializzata: come diciamo ormai da tempo nelle aziende del territorio il lavoro c’è, ma non sempre si trova chi lo voglia fare».
La percentuale di imprese che segnalano ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti aumenta dal 15,8% al 20,3% in provincia di Novara e cala dal 22,1% al 16,5% in quella di Vercelli, mentre la media regionale risulta stabile intorno al 24%.
I dati relativi ai principali settori, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, registrano un’inversione di tendenza che riporta in positivo le attese di produzione, ordini e investimenti (soprattutto sostitutivi) nel metalmeccanico e nella rubinetteria-valvolame. Il chimico conferma attese di produzione positive a fronte di un lieve calo negli ordini, soprattutto esteri, mentre nel tessile-abbigliamento, nonostante il lento recupero della produzione, le prospettive rimangono incerte per quanto concerne gli ordinativi e i livelli occupazionali. Nell’alimentare le attese di produzione rimangono positive anche se gli ordini sono in calo.
«Le imprese piemontesi – commenta Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte – si confermano in grado di gestire al meglio risorse umane e finanziarie, ordini nazionali e internazionali, investimenti e indebitamento. Le previsioni che presentiamo sono in linea con la ripartenza della produzione industriale in Germania registrata a febbraio, sono basi importanti che consentono alle nostre imprese di essere sempre più protagoniste delle transizioni in atto. Confindustria ha indicato alcune priorità nel suo programma ‘Fabbrica Europa’, noi come Confindustria Piemonte confermiamo quelle priorità e le integriamo con il nostro Piano Industriale che punta a un aumento della quota di export oggi pari a circa il 40% del Pil, ovvero 60 miliardi. Ciò è possibile con concreti interventi sulla formazione anche nell’ambito delle competenze digitali, al completamento del piano sulla Banda Ultra Larga e al consolidamento dei settori vincenti. Va poi alzato il livello della competitività delle filiere storiche come automotive, tessile, aerospazio, lusso, agri-eno-food, gioielleria, sistema casa. Dobbiamo infine saper cogliere fino in fondo le occasioni nelle life-science, medicina, biotech e salute e al contempo monitorare il completamento anni delle grandi infrastrutture, lavori che hanno un valore superiore a 25 miliardi nei prossimi 10 anni».



Cnvv avvia uno sportello di assistenza legale in ambito energetico

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha attivato un nuovo servizio “a sportello” per rispondere alle crescenti richieste e alle molteplici questioni legali relative alle forniture energetiche che provengono dalle imprese del territorio.

Grazie a un accordo con lo Studio legale BBL di Novara verranno fornite consulenze individuali a quesiti pervenuti tramite e-mail, con la relativa documentazione. In caso di necessità di approfondimento potranno essere organizzati incontri in presenza o conferenze video/telefoniche.

Il servizio consentirà di ottenere gratuitamente un primo orientamento giuridico, con la possibilità per l’azienda di valutare un successivo incarico per l’ulteriore specifica attività di consulenza e di assistenza professionale.




Pmi Day” 2023: iniziate le visite guidate nelle aziende aderenti a Cnvv

Il 23 e 24 novembre scorsi sono iniziate le visite nelle aziende aderenti a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) che partecipano all’edizione 2023 del “Pmi Day”, la Giornata nazionale delle piccole e medie imprese organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le associazioni territoriali del sistema. Oltre 40 studenti del Liceo scientifico “Avogadro” di Vercelli hanno visitato la centrale di Trino, di proprietà della Sogin – Società Gestione Impianti Nucleari di Saluggia (Vc), scoprendone il passato industriale e la fase di decommissioning in corso, mentre una quindicina di allievi dell’Istituto agrario “Bonfantini” di Romagnano Sesia ha preso parte al tour guidato negli impianti Torraccia del Piantavigna, appartenenti al Gruppo Francoli di Ghemme (No).

«Anche questa edizione – spiega il presidente del Comitato Piccola Industria di Cnvv, Giorgio Baldini – ha avuto un riscontro molto positivo e si articolerà su più mesi nell’anno scolastico 2023-2024 per consentire alle scuole e alle imprese di organizzarsi nel modo più adeguato. Abbiamo ricevuto oltre 1.200 richieste di partecipazione da 14 istituti, che stiamo cercando di gestire senza impattare in modo eccessivo sulle attività aziendali. Il Pmi Day è un importante momento di confronto, in cui le imprese confermano il loro ruolo di attore sociale sul territorio. Il tema di quest’anno è la “libertà” come presupposto per realizzare le proprie aspirazioni contribuendo a generare benessere collettivo e come leva per la ricerca, l’innovazione e la crescita economica: un principio  che si accompagna a quello di responsabilità, al rispetto per gli altri e per il bene comune e all’affermazione dei valori della convivenza civile, di cui la scuola e l’impresa sono presidi fondamentali».

Gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa sono, in provincia di Novara: “Bellini”, “Fauser”, “Nervi” e “Omar” a Novara, “Da Vinci” a Borgomanero, e “Bonfantini” a Romagnano Sesia; in provincia di Vercelli: “Avogadro”, “Cavour”, “Faccio” e “Lanino” a Vercelli, “Galilei” e “Avogadro” a Santhià, “Lirelli” e “Magni” a Borgosesia. Le aziende ospitanti sono, per il momento: in provincia di Novara Birla Carbon Italy (Trecate), Cavanna (Prato Sesia), Novacciai Martin (San Pietro Mosezzo), Memc (Novara), Olivari (Borgomanero), Procos (Cameri), Sanco (Galliate), Sime (Borgomanero) e Francoli-Torraccia del Piantavigna (Ghemme); in provincia di Vercelli Adverteaser (Vercelli), Copra (Pila), Gessi (Serravalle Sesia), Lanificio Colombo (Borgosesia), Marazzato (Borgo Vercelli), Mmv (Scopa), Officine Arfino (Varallo), Officine Rigamonti (Valduggia), Sogin (Saluggia) e Stamperia Bosatra (Borgosesia).

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L’Unione Industriali candida Torino a Capitale italiana della cultura d’Impresa 2024

L’annuncio del presidente Giorgio Marsiaj nel corso dell’odierno incontro “Scrivere l’industria: la cultura d’impresa si fa racconto” che segna il ritorno del sistema confindustriale torinese fra i partner della manifestazione editoriale

L’edizione 2023 del Salone Internazionale del Libro di Torino segna il ritorno del sistema confindustriale cittadino fra i partner della manifestazione: l’Unione Industriali Torino ha infatti voluto dare un segnale della propria attenzione alla vivacità culturale del territorio supportandone attivamente una delle sue espressioni più rappresentative e identitarie.

Una partecipazione che si sostanzia attraverso l’organizzazione, affidata al Gruppo dei Grafici, Cartai & Cartotecnici e degli Editori, dell’odierno incontro “Scrivere l’industria: la cultura d’impresa si fa racconto”, inserito all’interno del calendario degli eventi del Salone e divenuto vetrina privilegiata per l’importante annuncio effettuato, al termine del suo intervento introduttivo, dal presidente degli industriali torinesi, Giorgio Marsiaj:

“Abbiamo scelto il Salone del Libro, l’appuntamento culturale per eccellenza della nostra città, come occasione ideale per comunicare una decisione recentemente assunta dall’Unione Industriali Torino, un’idea cullata da qualche tempo che nelle ultime settimane, sulla spinta di un crescente entusiasmo, ha preso la forma di un progetto: quello della candidatura di Torino a Capitale italiana della cultura d’impresa per il 2024”.

Il capoluogo piemontese concorrerà quindi all’assegnazione del riconoscimento, istituito da Confindustria nel 2019, con l’obiettivo di valorizzare la storica vocazione produttiva dell’area e di affermare la natura profonda di una città in cui la cultura e la sua componente industriale rappresentano dei motori primari nel sistema economico e sociale. Elementi di crescita distintiva e di identità competitiva che costituiranno i pilastri di un dossier di candidatura che, come lo stesso Presidente ha spiegato, dovrà essere frutto di un lavoro corale.

Oggi compiamo il primo passo di un cammino – ha aggiunto Marsiaj – durante il quale andremo a coinvolgere tutti gli attori territoriali, per predisporre con la più ampia partecipazione possibile un documento all’altezza delle legittime ambizioni di Torino, che ha già dimostrato nel recente passato di sapersi imporre all’attenzione nazionale e internazionale quando è stata capace di giocare in squadra”.

Ed è proprio attorno al tema della cultura d’impresa che è stato incentrato l’appuntamento dell’Unione Industriali Torino allestito nella Sala Azzurra per la giornata inaugurale del Salone del Libro 2023.

Un’occasione di confronto e riflessione articolata nelle due tavole rotonde proposte al pubblico immediatamente dopo i saluti introduttivi portati, oltre che da Marsiaj, dal “padrone di casa” e presidente dell’Associazione Torino Città del Libro, Silvio Viale, da Carlo Emanuele Bona, presidente del Gruppo Grafici, Cartai & Cartotecnici e da Gianluca Pulvirenti, presidente dell’Associazione Industrie Editoriali di Torino.

Dedicato ad esplorare l’attuale scenario e le prospettive del comparto connesso al sistema editoriale e alla produzione di contenuti, al primo momento di approfondimento intitolato «L’evoluzione dell’industria del contenuto», sono intervenuti Massimo Medugno, direttore della Federazione Carta e Grafica, Simone Lattes, amministratore delegato di S. Lattes & C. Editori, e Gabriele Comuzzo, vicedirettore generale di Gedi Gruppo Editoriale.

«Cultura d’impresa: nella storia dell’industria, il racconto del Paese» era invece il titolo del successivo spazio di dibattito che ha riunito una serie di prestigiosi scrittori nelle cui opere il mondo industriale ha il ruolo di protagonista: Paolo Bricco, autore di «Adriano Olivetti. Un Italiano del Novecento», edito da Rizzoli, Gian Arturo Ferrari, autore di «Storia confidenziale dell’editoria italiana», edito da Marsilio, e da Alessandra Selmi, autrice di «Al di qua del fiume», edito da Nord.




GI Unione Industriali Torino nuova presidente Barbara Graffino

Cambio al vertice del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Torino, che in occasione dell’odierna Assemblea Annuale ha provveduto al rinnovo del proprio consiglio direttivo e alla definizione della nuova presidenza.

Alla guida del Gruppo è stata eletta la torinese Barbara Graffino, trentottenne co-founder e CEO di Talent Garden Fondazione Agnelli, nonché vicepresidente di Blooming Group, attivo nel settore food e retail; sostituisce Alberto Lazzaro che era in carica dal 2019.

L’ufficializzazione della nomina è avvenuta al termine del momento pubblico dell’Assemblea tenutosi presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali Torino, un’occasione di confronto dal titolo “Trasformazioni” nel corso della quale è stato affrontato il tema dei cambiamenti socio-economici e del loro impatto sulla vita delle persone e sulle attività economiche. Eventi generatori di nuove opportunità, ma anche stimolo a nuove sfide: dalla creazione di nuovi modelli di business, all’automatizzazione di molti processi produttivi, dall’emergere di nuove professioni all’evoluzione delle relazioni sociali.

Il dibattito, condotto da Riccardo Haupt, Head of strategy & Partner di Will Media, ha riunito le testimonianze del Sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo, di Diego Valazza, Business Development Director di Lendlease, di Francesca Nonino, Responsabile Comunicazione di Nonino Distillati, e di Alberto Racca, CEO di Miroglio Group.

L’intervento di chiusura dei lavori, affidato al presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, è stato preceduto dalla proclamazione della neo-presidente Barbara Graffino che nel suo discorso di insediamento, dopo i ringraziamenti di rito, ha tratteggiato le linee programmatiche dell’incarico appena assunto:

“Le trasformazioni sono il tema di questa Assemblea Annuale, che mi ha onorata della nomina alla guida dei giovani imprenditori torinesi, e proprio l’urgenza del cambiamento rappresenta l’orizzonte verso il quale dobbiamo tendere. Ancor più dopo gli anni complessi che ci siamo appena lasciati alle spalle, è necessario dare spazio alle costruttrici e ai costruttori di futuro affinché nel mutamento colgano l’occasione per realizzare un domani migliore”.

“Il sistema economico e sociale – ha proseguito Barbara Graffino – si trova oggi dinanzi a un cambio di paradigma che richiede nuove leadership e capacità di visione tali per cui non è sufficiente crescere in competenza, bensì serve un salto del livello di coscienza degli individui. È necessario rimettersi in gioco dal punto di vista personale, in una prospettiva di sviluppo collaborativo e affrontando insieme sfide ineludibili quali la transizione ecologica, la digitalizzazione, la crescita demografica e l’inclusione. Un cammino che ha bisogno di essere percorso in modo sinergico fra le varie realtà che operano sul territorio, nei confronti delle quali mi adopererò per sviluppare azioni comuni rivolte al mondo giovanile. Obiettivo del Gruppo Giovani Imprenditori dev’essere lo stimolo all’attrattività delle aziende, al fine di incentivare la permanenza in Città degli studenti formati dalle nostre università. Al contempo, ritengo che l’Unione Industriali debba sempre più rappresentare la casa della nuova imprenditoria, favorendo progetti e iniziative capaci di dare risposte concrete agli startupper e mettendo a sistema le realtà esistenti, per evitare di disperdere energie e risorse”.

Nell’occasione la Presidente ha inoltre annunciato la squadra del consiglio direttivo che la affiancherà in questa avventura: nel ruolo di vicepresidenti vi sono Lucia Morizio (Labinf Sistemi), Manuel Odasso (Rigeneration S.B.) e Renato Rolle (Facem), mentre gli altri consiglieri eletti sono Matteo Colombino (Cavit – Cave Germaire), Giulio De Stefanis (IRM), Umberto Diamante (Samsic Italia), Riccardo Ercoli (Aditus), Chiara Graziano (Sistel), Giulio Mantellero (Impresa Recanzone), Francesco Masera (Il Dolce Canavese), Luca Proietti di (P&R Broker), Roberto Rosati (TMP Group), Simona Segre (Hotel Royal), Barbara Vizio (Reber).




Moving Forward: la carta e la produzione di contenuti

E’ stata presentata ieri ad un pubblico di imprenditori una ricerca di Praxi dedicata alla “filiera del contenuto”, che abbraccia i settori Grafica e cartotecnica, Carta e Editoria, produzione di contenuti multimediali, integrati da software e servizi di comunicazione quali supporto e veicolo di trasmissione del prodotto editoriale. Da questa riflessione strategica nasce l’impegno di promuovere una logica di filiera aggregata, aperta a settori industriali affini e nel contempo flessibile, al fine di meglio rappresentare e supportare le aziende del territorio.

I settori industriali coinvolti in questa analisi hanno registrato un cambiamento significativo nel corso degli ultimi anni, che ha modificato in modo sostanziale la struttura della produzione e il mercato di riferimento. Dallo sviluppo dei contenuti sulle grandi piattaforme web, ai nuovi modelli di business, fino all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale passando per i temi della sostenibilità, le sfide imposte dalla transizione digitale hanno ridefinito i confini dell’industria grafica e dell’editoria, anticipando di fatto una necessaria condivisione di problematiche e di soluzioni con altre tipologie di imprese operanti in stretta complementarietà nella creazione, conservazione e trasmissione di contenuti.

Carlo Emanuele Bona, presidente del Gruppo Grafici, Cartai e Cartotecnici dell’Unione Industriali Torino che ha commissionato insieme al Gruppo degli Editori la ricerca, descrive così gli obiettivi delle imprese del territorio: “L’area torinese, da sempre con una forte tradizione nei settori, può vantare la presenza di oltre 3000 aziende operanti nell’industria del contenuto, dalla produzione della carta fino alla distribuzione del prodotto editoriale. Il progetto di consolidare una filiera trasversale e multisettoriale che possa dialogare e rispondere compatta alle sollecitazioni della transizione digitale è la grande sfida che ci siamo prefissati, non solo in un’ottica di crescita delle nostre aziende ma anche di sviluppo del territorio. Per questo motivo saremo presenti insieme in alcuni importanti eventi di settore e non solo, tra cui il Salone del Libro 2023: l’Associazione intende accompagnare in questa evoluzione sia le imprese sia il grande pubblico, che potrà così venire a conoscenza del percorso condiviso e della nostra value proposition”.

Il Presidente di Unione Industriali Torino Giorgio Marsiaj, in apertura della presentazione, ha dichiarato: “Viviamo un periodo di profondissime trasformazioni: la tecnologia impatta profondamente sul lavoro, l’organizzazione e la cultura d’impresa. Dobbiamo pensare in “grande”, confrontarci, ascoltare il mercato, crescere insieme ad altri imprenditori del territorio. Plaudo con favore a questa iniziativa di creare partnership di filiera per affrontare meglio la competizione, che resta comunque su un terreno globale. Il futuro delle nostre imprese si gioca anche sul piano della progettualità condivisa”.